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Messale Romano

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XLIV

>RINCIPI c NORME PER L'USO DEL MESSALE ROMANO

CAPITOW VI

COSE NECESSARIE PER LA CELEBRAZIONE DELLA MFSSA

I. IL PANE E IL VINO

PER CELEBRARE L'EUCARISTIA

Fedele all'esempio di Cristo, la Chiesa ha sempre

usato pane e vino con acqua per celebrare la Cena del

Signore.

282. Il pane per la celebrazione dell'Eucaristia deve

essere di solo frumento, confezionato di recente, e azzimo,

secondo l'antica tradizione della Chiesa latina.

?. La natura di segno esige che la materia della celebrazione

eucaristica si presenti veramente come cibo.

Conviene quindi che il pane eucaristico, sebbene azzimo

e confezionato nella forma tradizionale, sia fatto

in modo che il sacerdote nella Messa celebrata con il

popolo possa spezzare davvero l'ostia in più parti e distribuirle

almeno ad alcuni dei fedeli. Le ostie piccole

non sono comunque affatto escluse, quando il numero

dei comunicandi, o altre ragioni pastorali lo esigano.

Il gesto della frazione del pane, con cui l'Eucaristia

veniva semplicemente designata nel tempo apostolico,

manifesterà sempre più la forza e l'importanza del se·

gno dell'unità di tutti in un unico pane, e del segno

della carità per il faue che unico pane ~ distribuito tra

i fratelli.

2 Il vino per la celebrazione eucaristica deve essere

tratto dal frutto della vite (cfr Le 22, 18), naturale e

genuino, ci~ non misto a sostanze estranee.

Con la massima cura si conservino in perfetto

l&~

stato il pane e il vino destinati ali 'Eucaristia; cioè si

badi che il vino non diventi aceto, e che il pane non si

guasti o sia troppo duro, cosl che solo con difficoltà si

possa spezzare.

216. Se dopo la consacrazione, o al momento della

comunione, il sacerdote si accorge di aver usato acqua,

anziché vino, mena l'acqua in un recipiente, versi

nel calice vino con acqua e lo consacri, ripetendo la

parte del racconto evangelico che riguarda la consacrazione

del calice, senza dover nuovamente consacrare il

pane.

II. LE SUPPELLETIILI SACRE IN GENERE

2&7. Come per la costruzione di chiese, anche per ogni

tipo di suppellettile sacra la Chiesa ammette il genere e

lo stile artistico di ogni regione, e accetta quegli adattamenti

che corrispondono alle culture e alle tradizioni

dei singoli popoli, purché ogni cosa sia adatta all'uso

per il quale ~ destinata 91 •

Anche in questo settore si curi quella nobile semplicità

che si accompagna tanto bene con l'arte autentica.

l. ·· Nello scegliere la materia per la suppellettile sacra,

oltre a quella tradizionalmente in uso, si possono

adoperare anche quelle che, secondo la mentalità del

nostro tempo, sono ritenute nobili, durevoli e che si

adattano bene all'uso sacro. In questo settore, il giudizio

spetta alla Conferenza Episcopale delJe singole re·

gioni.

III. I VASI SACRI

Tra le cose richieste per la celebrazione della Messa,

sono degni di particolare rispetto i vasi sacri; tra questi,

specialmente il calice e la patena, nei quali vengono

offerti, consacrati e consumati il pane e il vino.

JO I vasi sacri siano di materia solida e nobile, secondo

la comune valutazione di ogni regione. La cosa

~ rimessa al giudizio della Conferenza Episcopale.

Tuttavia si preferiscano materie che non si rompano

né si deteriorino facilmente.

1 I calici e gli altri vasi destinati a contenere il Sangue

del Signore, abbiano la coppa fatta di una materia

che non assorba i liquidi. La base del calice può essere

fatta con materie diverse, solide e decorose.

:) l vasi sacri che servono a contenere le ostie, come

la patena, la pisside, la teca, l'ostensorio e altri

analoghi, si possono fabbricare anche con altre materie,

tra quelle più apprezzate nelle varie regioni, come

ad esempio l'avorio o alcuni legni particolarmente duri,

sempre che siano adatti all'uso sacro.

293. Per la consacrazione delle ostie, si può convenientemente

usare un'unica palena grande, sopra la

quale si pone il pane sia per il sacerdote, sia per i ministri

e i fedeli.

294. l vasi sacri di metallo siano abitualmente dorati

all'interno, se il metallo ~ ossidabile; se invece sono di

metallo inossidabile, e più nobile che l'oro, la doratura

non ~necessaria.

295 Per quanto riguarda la forma dei vasi sacri, è

compito dell'artista confezionarli nel modo più conveniente

secondo &li usi delle singole regioni, purché siano

adatti all'uso liturgico cui sono destinati.

.96 Per la benedizione dei vasi sacri, si osservino i riti

prescritti nei libri liturgici.

IV. LE VESTI SACRE

s.. '7 Nella Chiesa, Corpo mistico di Cristo, non tutte

le membra svolgono la stessa mansione. Questa diversità

di ministeri nel compimento del culto sacro, si

manifesta all'esterno con la diversità delle vesti sacre,

che perciò devono essere segno dell'ufficio proprio di

ogni ministro. Conviene però che tali vesti contribuiscano

anche al decoro dell'azione sacra.

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