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<strong>Giorni</strong> Nostri<br />
pagina5<br />
Nota delle autrici:<br />
per spiegare ai bambini e alle bambine<br />
della scuole quale fosse il ruolo della<br />
Dirigente, noi insegnanti avevamo<br />
inventato il personaggio di Fata Luisa<br />
che, con la sua speciale bacchetta,<br />
governava tutte le scuole. Quando<br />
veniva a trovarci, la presentavamo con<br />
questo appellativo: la Dirigente, con la<br />
sua proverbiale calma, stava al gioco<br />
sorridendo di sottecchi. Vogliamo<br />
ricordarla così, avvolta in un mantello<br />
fatato, gentile e sorridente come solo le<br />
fate sanno essere.<br />
C’era una volta una Fata,<br />
il suo nome era Luisa. Arrivò in<br />
u n c a l d o s e t t e m b r e d e l<br />
duemillanta13…e come tutte le<br />
fate aveva dei poteri speciali. Il<br />
grande Mago che l’aveva inviata<br />
nelle scuole le aveva detto di stare<br />
attenta perché bambini, ragazzi,<br />
maestre e professori sono una<br />
categoria umana alquanto<br />
complicata da governare ma lei<br />
era coraggiosa e soprattutto non<br />
le piacevano le cose troppo<br />
semplici. In un primo momento,<br />
ci disse che era nell’anno di prova<br />
come fata, di aver acquistato i<br />
poteri da poco ma a noi sembrava<br />
che se la cavasse già bene. Volava<br />
di <strong>scuola</strong> in <strong>scuola</strong>, salutava tutti,<br />
La nostra preside è davvero una<br />
persona speciale,<br />
per il nostro istituto è stata<br />
eccezionale!<br />
Trovi in lei fermezza, ma in ogni<br />
momento tanta gentilezza.<br />
Ha a cuore ogni insegnante e ogni<br />
bambino<br />
sorrideva e si complimentava per<br />
le mille opere dei bambini e dei<br />
ragazzi.<br />
Lei non aveva una bacchetta<br />
come tutte le altre fate ma un<br />
quadernino dove appuntava con<br />
precisione tutte le formule<br />
magiche per governare la Scuola.<br />
Le piacevano molto le pozioni, i<br />
numeri, la natura e siccome le<br />
formule le doveva provare, a volte<br />
faceva cose proprio strane…<br />
mobili e maestre potevano volare<br />
da una <strong>scuola</strong> all’altra e poi<br />
magari ritornare al proprio posto.<br />
Una volta, le maestre le<br />
regalarono un quaderno speciale<br />
con una scritta dorata, “Solo se<br />
fatti di luce possiamo sconfiggere<br />
il buio”: a lei piaceva molto e lo<br />
teneva sempre nella sua magica<br />
borsa.<br />
Quando qualcuno le chiedeva di<br />
usare i suoi poteri magici, lei<br />
diceva che non era ancora il<br />
m o m e n t o e s i c o n g e d ava<br />
sorridendo, tutta indaffarata in<br />
mille faccende. Non serve<br />
neanche dirlo che il Mago si<br />
complimentò con lei e la lasciò a<br />
dirigere tranquilla per alcuni anni.<br />
Qualche volta fata Luisa veniva a<br />
trovare i bambini e le bambine<br />
della Munari: entrava con passo<br />
e, per il loro bene, ha tracciato un<br />
chiaro cammino,<br />
fatto di generosità e voglia di fare<br />
per poter solo cose buone<br />
realizzare.<br />
Premurosa e accogliente,<br />
la nostra "<strong>scuola</strong> all'aperto"<br />
ha sostenuto continuamente.<br />
silenzioso e leggero, si fermava a<br />
guardare i lavori esposti e<br />
chiedeva sempre ai bambini se a<br />
<strong>scuola</strong> stessero bene. Perché per<br />
lei, lo stare bene a <strong>scuola</strong> era la<br />
cosa più importante e voleva che<br />
tutti, ma proprio tutti, cercassero<br />
di fare del proprio meglio per<br />
rendere la <strong>scuola</strong> un luogo bello!<br />
Per farlo, voleva che anche le<br />
maestre cercassero di usare alcuni<br />
poteri impor tantissimi: la<br />
gentilezza, la competenza, la<br />
collaborazione. Per lei era<br />
semplice usare questi poteri e si<br />
accorgeva subito se qualcuno<br />
avesse bisogno del suo aiuto;<br />
allora arrivava con il suo<br />
quaderno, ascoltava attentamente<br />
e poi diceva: “andiamo con<br />
ordine”. Uno alla volta, metteva<br />
in ordine i problemi e cercava una<br />
soluzione!<br />
Purtroppo, il gran Mago ha<br />
deciso di portare fata Luisa nel<br />
paese delle fate, dove ci sono<br />
delle meravigliose montagne con<br />
antichi boschi, aria fresca sul viso<br />
e luce scintillante...da lassù, lei ci<br />
guarda e ci sorride.<br />
Le maestre<br />
Munari<br />
Avremo sempre il suo entusiasmo<br />
in mente<br />
che ci suggerisce di fare tutto<br />
seriamente e allegramente!<br />
I bambini e gli insegnanti<br />
Agazzi<br />
In lunghi anni all’istituto<br />
S c a m o z z i a b b i a m o v i s t o<br />
succedersi cinque dirigenti.<br />
Di tutti serbiamo un ricordo<br />
legato principalmente alla<br />
professionalità, ma di Luisa Basso<br />
ci rimane qualcosa di più<br />
profondo, nel cuore.<br />
Abbiamo avuto con lei il normale<br />
rapporto che si ha con il proprio<br />
dirigente, non siamo diventate<br />
amiche ma proprio per questo ci<br />
sentiamo di dire che era una<br />
persona speciale. Il suo tratto<br />
umano, gentile e fermo, traspariva<br />
nel contatto con l’altro, passando<br />
sempre attraverso una grande<br />
professionalità e un immancabile<br />
sorriso. Aveva a cuore l’unità<br />
d’intenti tra i docenti e ha<br />
lavorato senza posa perché<br />
fossimo una comunità educante.<br />
Lioy<br />
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