Vie&Trasporti n. 839 - maggio 2020

Attualità
Attualità
Un 2019 stratosferico dal punto di vista
dei volumi di vendita e un 2020 pieno di
incertezze, sia per il rallentamento economico
(che era previsto ed era già tangibile
nell’ultimo scorcio del 2019), sia per i problemi
creati dall’epidemia di coronarvirus, le cui conseguenze
sono ancora tutte da valutare. Sono
questi il bilancio e le previsioni per il mercato
americano dei pesanti di Classe 8 (cioè per i
camion di peso superiore alle 33mila libbre, circa
15 tonnellate), che costituiscono, insieme
ai Classe 3 (veicoli da 4,5 a 6,3 tonnellate di
peso), i principali pilastri del settore dei mezzi
di trasporto merci negli States. Che i Classe 8
siano fondamentali per i costruttori di camion
a Stelle e Strisce, lo dicono le cifre. Che parlano
di oltre 276mila camion pesanti venduti negli
Stati Uniti nel corso dello scorso anno, con un
incremento del 10,3 per cento rispetto alle
250mila unità del 2018. Il livello raggiunto dai
pesanti nel 2019 non costituisce tuttavia un record
assoluto, poiché nel 2006 sono stati superati
i 284mila veicoli.
Bene anche Canada e Messico
Ma si tratta comunque di un immatricolato da
record, cui si sono aggiunte vendite robuste anche
negli altri paesi del Nafta (Canada e
Messico). Complessivamente, nell’area Nafta
nel 2019 sono stati, infatti, messi in strada circa
340mila camion, rispetto ai 300mila pezzi del
2018, che già era considerato un ottimo anno
per i pesanti di Classe 8. Il gruppo Daimler, con
i marchi Freightliner (presente soprattutto nel
comparto dei trattori da linea, con i 6x4 della
gamma Cascadia) e Western Star (più conosciuta
per i vocational da cantiere), domina il
segmento dei pesanti, con una quota di mercato
cumulativa (nel 2019) del 39-40 per cento.
Il gruppo Paccar, sotto il cui ombrello si trovano
di Gianenrico Griffini
Mercato pesanti negli Usa
Camion yankee
Dopo un 2019 stratosferico per le vendite dei pesanti di Classe 8
si annuncia un 2020 difficile, anche per le conseguenze economiche
del coronavirus. Per chi guarda all’usato è il momento di comprare
La corsa verso gli elettrici
Uno dei temi caldi nel segmento dei veicoli pesanti negli Usa riguarda le prospettive
di introduzione sul mercato dei camion a propulsione elettrica. Per
ora, l’attenzione dei principali costruttori è concentrata sui modelli a batterie
(Bev, Battery electric vehicle) per impieghi urbani, suburbani o regionali. Ma,
nel lungo periodo, sarà la volta degli elettrici dotati di pile a combustibile
(Fcev, Fuel cell electric vehicle), a loro volta alimentate dall’idrogeno stoccato
a bordo dei camion. Gli Fcev, dotati di bombole nelle quali l’idrogeno si trova
allo stato gassoso alla pressione di 700 bar, promettono di avere l’autonomia
giusta per le missioni a lungo raggio e un impatto ambientale nullo o quasi
se l’H2 è ottenuto per idrolisi dell’acqua utilizzando l’energia elettrica proveniente
da fonti rinnovabili. Nel settore degli elettrici a batterie, le più recenti
novità riguardano le prime consegne a operatori logistici da parte di
Freightliner (si tratta dei pesanti eCascadia e dei medi eM2) e di Volvo Trucks.
Quest’ultima ha messo in strada i primi Vnr Electric (ne sono previsti 23),
nell’ambito del progetto Lights (Low impact green heavy transport solution)
per testare soluzioni di trasporto green nella contea di Los Angeles.
Un trattore Cascadia
6x4 di Freightliner,
brand del Gruppo
Daimler, adatto
per combinazioni
di 80mila libbre
(36,3 tonnellate).
È abbinato
a un semirimorchio
a due assi.
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