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Abbé de Saint-Non - Quaderno 6 - luglio 2020

Il “Voyage pittoresque”, uno dei capolavori della letteratura del Settecento, con le sue preziosissime vedute conduce il lettore nel Regno di Napoli e di Sicilia di quegli anni. La pubblicazione dell’opera contribuì a far conoscere e ad attirare l’attenzione della cultura europea sull’enorme patrimonio archeologico, artistico e naturalistico del Mezzogiorno d’Italia. Guardando le immagini e leggendo i racconti e le descrizioni dei luoghi visitati durante il lungo viaggio, pur nell’estetica del pittoresco propria del XVIII secolo, appare evidente l’importanza del grande patrimonio culturale e paesaggistico del Sud Italia, ed in particolare dell’articolato complesso delle colonie greche della penisola, tra cui l’antica Poseidonia.

Il “Voyage pittoresque”, uno dei capolavori della letteratura del Settecento, con le sue preziosissime vedute conduce il lettore nel Regno di Napoli e di Sicilia di quegli anni.
La pubblicazione dell’opera contribuì a far conoscere e ad attirare l’attenzione della cultura europea sull’enorme patrimonio archeologico, artistico e naturalistico del Mezzogiorno d’Italia. Guardando le immagini e leggendo i racconti e le descrizioni dei luoghi visitati durante il lungo viaggio, pur nell’estetica del pittoresco propria del XVIII secolo, appare evidente l’importanza del grande patrimonio culturale e paesaggistico del Sud Italia, ed in particolare dell’articolato complesso delle colonie greche della penisola, tra cui l’antica Poseidonia.

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<strong>Abbé</strong> <strong>de</strong> <strong>Saint</strong>-<strong>Non</strong><br />

Il “Voyage pittoresque” a Paestum<br />

I Qua<strong>de</strong>rni


<strong>Abbé</strong> <strong>de</strong> <strong>Saint</strong>-<strong>Non</strong>. Il “Voyage pittoresque” a Paestum<br />

Costabile Cerone<br />

Jean Clau<strong>de</strong> Richard, Abate di <strong>Saint</strong>-<strong>Non</strong> (titolo onorario,<br />

senza autorità ecclesiastica), teologo, giovane<br />

avvocato al Parlamento di Parigi, amatore d'arte che<br />

nella vita si <strong>de</strong>dicherà al disegno e all'incisione, nel<br />

1759, poco più che trentenne, intraprese il suo primo<br />

viaggio in Italia dove visitò numerose città tra cui<br />

Napoli. L'anno successivo raggiunse Paestum insieme<br />

ai giovani artisti parigini, stu<strong>de</strong>nti all'Acca<strong>de</strong>mia<br />

di Francia a Roma, Hubert Robert e Jean Honoré Fragonard<br />

con cui effettuerà il viaggio di ritorno a Parigi<br />

a settembre 1761, ed autore <strong>de</strong>l ritratto di copertina<br />

conservato al Museo <strong>de</strong>l Louvre. Dopo questa prima<br />

visita a Napoli, dove raccolse numerosi disegni realizzati<br />

da vari artisti, organizzerà il suo secondo Tour<br />

nelle regioni <strong>de</strong>ll'Italia meridionale alla ricerca <strong>de</strong>lle<br />

tracce <strong>de</strong>lla civiltà magnogreca, a cui farà seguito la<br />

realizzazione <strong>de</strong>lla famosa e monumentale opera "Voyage<br />

Pittoresque ou Description <strong>de</strong>s Royaumes <strong>de</strong><br />

Naples et <strong>de</strong> Sicile" ( Viaggio pittoresco o <strong>de</strong>scrizione<br />

<strong>de</strong>i Regni di Napoli e di Sicilia).<br />

Pubblicata tra il 1781 ed il 1786 era composta da quattro<br />

volumi (il quarto rilegato in due tomi) in-folio,<br />

una gran<strong>de</strong> formato di 32,6 x 50,2 cm, stampati presso<br />

Clousier in Rue <strong>de</strong> la Sorbonne a Parigi. Nella<br />

prima edizione <strong>de</strong>ll'opera su molte <strong>de</strong>lle splendi<strong>de</strong><br />

tavole all'acquaforte che illustrano città, paesaggi,<br />

monumenti e rovine <strong>de</strong>i due Regni è riportato<br />

l'acronimo A.P.D.R., ovvero “Avec Privilège Du<br />

Roi”, “ con il privilegio <strong>de</strong>l re”, incisione eliminata<br />

nelle ristampe successive alla Rivoluzione <strong>de</strong>l 1789.<br />

La pubblicazione gli fu commissionata dagli editori e<br />

finanziatori Jean Benjamin <strong>de</strong> Labor<strong>de</strong>, personaggio<br />

influente <strong>de</strong>lla corte di Luigi XV, e da Louis Richard<br />

<strong>de</strong> la Bretèche, fratello maggiore <strong>de</strong>ll'Abate (fig. 1). A<br />

Labor<strong>de</strong> spettava il compito <strong>de</strong>lla scelta <strong>de</strong>i testi,<br />

all'<strong>Abbé</strong> <strong>de</strong> <strong>Saint</strong>-<strong>Non</strong> quello <strong>de</strong>lla selezione <strong>de</strong>i disegni<br />

da inserire nei volumi, mentre l'organizzazione e<br />

la guida <strong>de</strong>l “ Voyage” venne affidata al diplomatico<br />

francese Dominique Vivant Denon (1747-1825) (fig.<br />

2) scrittore, disegnatore, incisore, storico <strong>de</strong>ll'arte, in<br />

quegli anni consigliere <strong>de</strong>ll'ambasciatore di Francia<br />

presso il Regno di Napoli, il conte Clermont<br />

d'Amboise.<br />

Al fianco di Denon, a cui venne dato l'incarico di redigere<br />

il diario di viaggio impiegato per il testo letterario<br />

<strong>de</strong>ll'opera, pur se integrato e cambiato dall'Abate<br />

1 2<br />

2


nella versione finale <strong>de</strong>stinata alla stampa, presero<br />

parte alla spedizione tre artisti con il compito di realizzare<br />

i disegni a corredo <strong>de</strong>i volumi: il pittore paesaggista<br />

parigino Clau<strong>de</strong> Louis Châtelet (1753-1795)<br />

e gli architetti francesi Louis Jean Desprez (1743-<br />

1804), scenografo e un talentuoso acquarellista che<br />

collaborerà con Francesco Piranesi, figlio <strong>de</strong>l più<br />

celebre incisore Giovanni Piranesi, e Jean-Augustin<br />

Renard (1744-1807), che vincitore <strong>de</strong>l Prix <strong>de</strong> Rome<br />

per l'architettura nel 1773 era di soggiorno a Roma<br />

per gli studi in Acca<strong>de</strong>mia.<br />

Tra i vari artisti che parteciparono a questa impresa<br />

editoriale senza compiere il Tour, bensì con i disegni<br />

realizzati durante i loro viaggi coevi o compiuti in prece<strong>de</strong>nza,<br />

appaiono i pittori Jean Honoré Fragonard,<br />

Hubert Robert e Pierre Jacques Volaire, famoso per le<br />

rappresentazioni <strong>de</strong>l Vesuvio in eruzione, e gli architetti<br />

Jean-Pierre Houël, Pierre Adrien Pâris, che tra il<br />

1772 e il 1773 viaggiò nella penisola per visitare, studiare<br />

e rilevare le antiche rovine di Pompei, Ercolano<br />

e Paestum, e Louis François Cassas, che visitò Napoli<br />

e Paestum nel 1780 realizzando una serie di vedute<br />

<strong>de</strong>i tre templi.<br />

Denon imbarcatosi a Marsiglia con Châtelet arrivò a<br />

Napoli a fine novembre 1777 dove lo raggiunsero da<br />

Roma gli architetti Desprez e Renard, che prima di<br />

partire per il viaggio di esplorazione <strong>de</strong>l Regno ese-<br />

Fig. 1. Jean Honoré Fragonard (1732-1806)<br />

Ritratto di Louis Richard <strong>de</strong> la Bretèche,1769<br />

Olio su tela (65 x 80 cm)<br />

Museo <strong>de</strong>l Louvre, Parigi<br />

Fig. 2. Robert Lefèvre (1755-1830)<br />

Ritratto di Dominique Vivant Denon, 1808<br />

Olio su tela (78 x 92 cm)<br />

Museo Nazionale <strong>de</strong>lla Reggia di Versailles, Francia<br />

Nel dipinto Denon si fa raffigurare con in mano il ritratto<br />

<strong>de</strong>l pittore classico Nicolas Poussin di Jean Pesne.<br />

Rientrato in patria dall'esperienza italiana, più tardi<br />

seguì Napoleone nella Campagna d'Egitto traendone il<br />

materiale per la sua opera “Voyage dans la Basse et la<br />

Haute Égypte” pubblicata in due volumi nel 1802.<br />

Nominato barone e nel 1804 direttore generale <strong>de</strong>i Musei<br />

di Francia, mantenne tale carica fino alla Restaurazione<br />

come primo direttore <strong>de</strong>ll'attuale museo <strong>de</strong>l Louvre.<br />

Fig. 3. Clau<strong>de</strong> Louis Châtelet (1753-1795)<br />

Veduta <strong>de</strong>l castello o <strong>de</strong>ll'Eremo di Tropea, 1783<br />

Acquerello, matita e inchiostro (34,8 x 22,2 cm)<br />

Collezione privata<br />

3<br />

3


guirono i disegni <strong>de</strong>i monumenti più importanti <strong>de</strong>lla<br />

città e <strong>de</strong>i suoi dintorni, in particolare Pompei. Organizzato<br />

il gruppo, i viaggiatori partirono da Napoli<br />

con tre carrozze l'8 aprile 1778 per raggiungere la<br />

Puglia attraverso la strada per Benevento. Proseguendo<br />

lungo la costa adriatica, giunti a Taranto continuarono<br />

verso sud lungo il versante ionico <strong>de</strong>lla<br />

Calabria, spingendosi in barca a vela fino a Torre di<br />

Mare per visitare i resti <strong>de</strong>ll'antica città di Metaponto.<br />

Scesi fino a Reggio, con la visita di diverse località,<br />

tra cui Sibari, Melissa, Crotone e Catanzaro, il 2 maggio<br />

raggiunsero la Sicilia dove trascorsero sei mesi,<br />

dando inizio a fine Novembre al viaggio di ritorno per<br />

Napoli percorrendo a tratti l'antica via Popilia (Via<br />

Capua - Regium) fino a Salerno.<br />

Imbarcati a Messina raggiunsero via mare lo scalo<br />

tirrenico di Tropea in Calabria (fig. 3) ripren<strong>de</strong>ndo il<br />

viaggio il 5 dicembre fino a Nicastro e Cosenza per<br />

proseguire verso nord fra i monti <strong>de</strong>ll'Appennino,<br />

dove “attraversando spesso piccoli torrenti, foreste o<br />

zone aspre e selvagge, e sempre per stra<strong>de</strong> impraticabili”<br />

arrivarono in Basilicata. Dopo Castelluccio e<br />

Lauria, proseguendo “in parte a piedi e in parte a<br />

cavallo” giunsero a Lagonegro, consi<strong>de</strong>rato il luogo<br />

“ più straordinario <strong>de</strong>l mondo”; precisamente nella<br />

icastica <strong>de</strong>scrizione che accompagna la veduta di<br />

Châtelet si legge: “Questo borgo, costruito in mezzo<br />

a tutte queste montagne e con un antico castello<br />

posto a picco sulla sommità di una roccia e totalmente<br />

isolato, ci regalò, arrivandovi, una <strong>de</strong>lle più singolari<br />

e pittoresche vedute che avessimo incontrato in<br />

tutta la zona” (fig. 4).<br />

Nell'immagine è difatti evi<strong>de</strong>nte come sia proprio il<br />

paesaggio l'elemento fondamentale <strong>de</strong>ll'intera composizione,<br />

il borgo posizionato al centro <strong>de</strong>lla veduta<br />

rappresenta solo uno <strong>de</strong>gli elementi <strong>de</strong>scritti, hanno<br />

invece gran<strong>de</strong> forza espressiva le montagne sullo<br />

sfondo di cui se ne è aumentata volutamente<br />

l'imponenza.<br />

Lasciato il borgo lucano “ molto ben costruito” e “ anche<br />

molto popolato”, giunti a Casalbuono, si ad<strong>de</strong>ntrarono<br />

nuovamente in Campania per attraversare il<br />

Vallo di Diano e raggiungere Eboli seguendo il corso<br />

<strong>de</strong>l fiume Tanagro. Dopo la visita a Montesano, Padula,<br />

Sala Consilina e Diano (Teggiano), arrivarono a<br />

Polla dove pernottarono nella locanda Procaccio per<br />

proseguire la mattina successiva per Pertosa. Il pregevole<br />

paesaggio con la cascata di Maremanico formata<br />

dal fiume dopo aver attraversato la gola di Campestrino,<br />

il ponte in legno per attraversare il corso<br />

d'acqua <strong>de</strong>l Tanagro (Fiume Negro) e il vecchio mulino<br />

in prossimità <strong>de</strong>ll'ingresso alle grotte raggiunto<br />

con un piccolo ponte in pietra a schiena d'asino è rappresentato<br />

in un'altra bella veduta disegnata da<br />

Fig. 4. Clau<strong>de</strong> Louis Châtelet (1753-1795)<br />

Tavola 80 - Veduta di Lagonegro, 1783<br />

Acquaforte<br />

Incisore: Pierre Michel Alix (1762-1807)<br />

Terminato al bulino da Marie Alexandre Duparc<br />

4<br />

4


Châtelet (Tavola 81 - “Veduta <strong>de</strong>lle cascate <strong>de</strong>l<br />

Fiume Negro e <strong>de</strong>l mulino di Pertosa situate nella<br />

valle di Diano nel Principato Citeriore di Salerno”)<br />

(fig. 5-7).<br />

Raggiunto Eboli, dove trascorsero la notte, lasciarono<br />

il paese all'alba spinti dal <strong>de</strong>si<strong>de</strong>rio di visitare i templi<br />

di Paestum, e ripreso il cammino sulla strada per<br />

Persano, fino all'attraversamento <strong>de</strong>l fiume al Barizzo,<br />

con un sentiero giunsero all'antica città “che i<br />

greci chiamarono Poseidonia”. La data di quel giorno<br />

ci è ignota, ma certamente va posta a fine dicembre<br />

<strong>de</strong>l 1778.<br />

Entrarono in città dall'ingresso settentrionale, la<br />

Porta Aurea, trovandosi allineati, sul lato <strong>de</strong>l tramonto,<br />

i tre templi insieme ad altri edifici in rovina, tra cui<br />

un anfiteatro. Oltrepassato quest'ultimo “si giunge al<br />

grand Temple (Tempio di Nettuno) , uno <strong>de</strong>i più belli,<br />

<strong>de</strong>i più preservati, e sicuramente uno <strong>de</strong>i migliori<br />

monumenti <strong>de</strong>ll'antichità. Sulle sue facciate sono<br />

disposte sei colonne; sui lati quattordici. I tre gradini<br />

che fungono da basamento, sono sopraelevati e ben<br />

proporzionati. E sebbene le colonne siano basse,<br />

avendo un'altezza pari a cinque volte il loro diametro,<br />

lo spazio tra una colonna e l'altra (di un diametro)<br />

produce un meraviglioso effetto alla vista ”.<br />

Al contrario <strong>de</strong>lle loro aspettative, convinti di trovare<br />

un <strong>de</strong>serto paludoso con l'aria disgustosa, dove i templi<br />

perduti erano seppelliti da una vegetazione di giunchi,<br />

furono sorpresi di trovare un bel paesaggio, dove<br />

gli antichi resti, ubicati sul bordo di un gran<strong>de</strong> golfo,<br />

erano immersi in una fertile pianura circondata da<br />

montagne coltivate a vite e mais. L'unico problema<br />

che riscontrarono fu l'acqua non potabile, associato a<br />

volte alla cattiva aria da respirare.<br />

La <strong>de</strong>scrizione di Paestum è una sezione <strong>de</strong>l capitolo<br />

IX, “Itinerario dal confine di Calabria al Principato<br />

di Salerno, attraverso Lagonegro, Polla e Paestum”,<br />

<strong>de</strong>l terzo volume, “Il viaggio <strong>de</strong>lla parte meridionale<br />

<strong>de</strong>ll'Italia, in prece<strong>de</strong>nza chiamata Magna Grecia”,<br />

pubblicato nel 1783 (fig. 6). Le incisioni <strong>de</strong>dicate ai<br />

monumenti di Paestum sono sette; due vedute prospettiche<br />

ricavate con i disegni di Desprez (fig. 8) e<br />

Châtelet (fig. 9-11), tre dalle illustrazioni di Hubert<br />

Robert che realizzò nella visita <strong>de</strong>l 1760 (fig. 10), e<br />

due tavole di <strong>de</strong>ttaglio <strong>de</strong>dicate “agli amanti<br />

<strong>de</strong>ll'architettura” con le piante, sezioni e prospetti<br />

<strong>de</strong>i tre templi disegnati in prece<strong>de</strong>nza dall'architetto<br />

Pierre Adrien Pâris (fig. 12-13).<br />

Il giorno seguente la visita all'antica Poseidonia,<br />

dopo aver eseguito a matita qualche altra vista prospettica<br />

<strong>de</strong>i templi, partirono per Salerno (fig. 14).<br />

Fig. 5. Clau<strong>de</strong> Louis Châtelet (1753-1795)<br />

Il Vallo di Diano, Veduta di Pertosa, 1783<br />

Inchiostro e acquerello su carta (34,3 x 21,6 cm)<br />

Collezione privata, Monaco<br />

5<br />

5


6<br />

Fig. 6 . “Voyage Pittoresque ou Description <strong>de</strong>s<br />

Royaumes <strong>de</strong> Naples et <strong>de</strong> Sicile"<br />

“Volume Terzo - Contenente il viaggio o il circuito<br />

<strong>de</strong>lla parte meridionale <strong>de</strong>ll'Italia, prece<strong>de</strong>ntemente<br />

nota come Magna Grecia”<br />

Prima edizione, Clousier, Parigi, 1783<br />

Fig. 6.1. Tavola 118<br />

Mappa <strong>de</strong>lla prima parte <strong>de</strong>l Regno di Napoli<br />

contenente la Terra di Lavoro e il Principato Citeriore e<br />

Ulteriore di Salerno. Ridimensionata e disegnata dalla<br />

gran<strong>de</strong> Carta di Rizzi Zannoni, 1780.<br />

Fig. 6.2 Tavola 54<br />

Mappa geografica e numismatica <strong>de</strong>lla 3a e 4a parte <strong>de</strong>l<br />

Regno di Napoli: contenente la Basilicata o Antica<br />

Lucania e la Calabria Citeriore e Calabria Ulteriore o<br />

Antico Bruzio con i nomi <strong>de</strong>lle città e <strong>de</strong>lle colonie<br />

greche.<br />

6.1<br />

6.2<br />

6


7


7<br />

Fig. 7. Clau<strong>de</strong> Louis Châtelet (1753-1795)<br />

Tavola 81 - Cascate <strong>de</strong>l fiume Tanagro e mulino di<br />

Pertosa, 1783<br />

Acquaforte (23,5 x 17,5 cm)<br />

Incisore: Emmanuel De Ghendt (1738-1815)<br />

Fig. 8. Louis Jean Desprez (1743-1804)<br />

Tavola 82 - Vista <strong>de</strong>i templi di Paestum da nord-est,<br />

1783<br />

Acquaforte (23,7 x 15 cm)<br />

Incisore: Carl Gottlieb Guttenberg (1743-1790)<br />

Fig. 9. Clau<strong>de</strong> Louis Châtelet (1753-1795)<br />

Tavola 83 - Veduta generale <strong>de</strong>i templi di Paestum,<br />

1783<br />

Acquaforte (36,4 x 24,3 cm)<br />

Incisore: François Dequerauviller (1745-1807)<br />

Dal terzo volume, capitolo IX <strong>de</strong>l "Voyage Pittoresque,<br />

ou Descrizione <strong>de</strong>s royaumes <strong>de</strong> Naples et <strong>de</strong> Sicile»<br />

Dominique Vivant Denon (1747-1825)<br />

Autoritratto (Denon mentre disegna)<br />

Incisione<br />

Musée Vivant Denon, Chalon-sur-Saône, Francia<br />

8


8<br />

9<br />

9


10.1<br />

Fig. 10. Hubert Robert (1733-1808)<br />

10.1. Tavola 84 - Tempio di Cerere, Paestum, 1783<br />

Acquaforte (37 x 24,5 cm)<br />

Incisore: Carl Guillaume Weisbrod (1743-1806)<br />

10. 2. Tavola 85 - Tempio di Poseidone, 1783<br />

Acquaforte (Inchiostro su carta) (36,8 x 26,5 cm)<br />

Incisore: Louis Germain (1733-1791 ca.)<br />

10.3. Tavola 86 - Vista interna <strong>de</strong>l tempio di Paestum,<br />

1783<br />

Acquaforte (36,5 x 26,5 cm)<br />

Incisione di Louis Germain (1733-1791 ca.)<br />

dal terzo volume, capitolo IX <strong>de</strong>l "Voyage Pittoresque,<br />

ou Descrizione <strong>de</strong>s royaumes <strong>de</strong> Naples et <strong>de</strong> Sicile"<br />

Jean Baptiste Isabey (1767-1855)<br />

Ritratto di Hubert Robert, 1787<br />

Incisione di Simon Charles Miger (1736-1820) <strong>de</strong>l<br />

1798-99 (26,6 x 37 cm)<br />

The Metropolitan Museum of Art. New York<br />

10


10.2<br />

10.3<br />

11


11<br />

Fig. 11. Clau<strong>de</strong> Louis Châtelet (1753-1795)<br />

Vista di Paestum<br />

Penna e inchiostro nero e acquerello (21,5 x 35 cm)<br />

British Museum, Londra<br />

12


13


12<br />

13<br />

14


Fig. 12. Pierre Adrien Pâris (1745-1819)<br />

(firmato Pâris Dessin)<br />

Tavola 24 bis - “Plan, elevation, et détails du temple<br />

peripere et pseudodiptere <strong>de</strong> Pestum”<br />

(Pianta, prospetto e <strong>de</strong>ttagli <strong>de</strong>l tempio periptero di<br />

Paestum)<br />

Acquaforte (38,3 x 25 cm)<br />

Incisore: Pierre André Barabé (1730 - ?)<br />

Fig. 13. Pierre Adrien Pâris (1745-1819)<br />

(firmato Pâris Dessin)<br />

Tavola 13 - “Plan et elevation géométral, avec les<br />

<strong>de</strong>tails en grand, du temple hipetre <strong>de</strong> Pestum”<br />

(Pianta e prospetto geometrico, con <strong>de</strong>ttagli in gran<strong>de</strong>,<br />

<strong>de</strong>l tempio di Paestum)<br />

Acquaforte (38,4 x 25,8 cm)<br />

Incisore: Pierre André Barabé (1730 - ?)<br />

Fig. 14. Clau<strong>de</strong> Louis Châtelet (1753-1795)<br />

Tavola 89 - Veduta <strong>de</strong>lla città di Salerno, 1781 ca.<br />

Acquaforte<br />

Incisore: Emmanuel Jean-Népomucène De Ghendt<br />

(1738-1815)<br />

dal "Voyage Pittoresque, ou Descrizione <strong>de</strong>s royaumes<br />

<strong>de</strong> Naples et <strong>de</strong> Sicile"<br />

Riferimenti bibliografici:<br />

Jean Clau<strong>de</strong> Richard <strong>de</strong> <strong>Saint</strong>-<strong>Non</strong>, Voyage pittoresque<br />

ou <strong>de</strong>scription <strong>de</strong>s Royaumes <strong>de</strong> Naples et <strong>de</strong> Sicile,<br />

Imprimérie <strong>de</strong> Clousier, Parigi, 1781-1786<br />

George R. Goldner, Lee Hendrix, European drawings,<br />

catalogue of the collections, The J. Paul Getty Museum,<br />

1992<br />

Petra Lamers, Il viaggio nel Sud: <strong>de</strong>ll'<strong>Abbé</strong> <strong>de</strong> <strong>Saint</strong>-<br />

<strong>Non</strong>: il Voyage pittoresque à Naples et en Sicile: la<br />

genesi, i disegni preparatori, le incisioni, Electa Napoli,<br />

1995<br />

Antonio Coltellaro (a cura di), Dominique Vivant<br />

Denon, Calabria Felix, Rubettino Editore, 2002<br />

Pierre Pinon, Pierre Adrien Pâris (1745-1819),<br />

architecte, et les monuments antiques <strong>de</strong> Rome et <strong>de</strong> la<br />

Campanie, Ecole Française <strong>de</strong> Rome, 2007<br />

Cesare De Seta, L'Italia nello specchio <strong>de</strong>l Gran Tour,<br />

Rizzoli, 2014<br />

Tommaso Manfredi, Voyage pittoresque. Esplorazioni<br />

nell'Italia <strong>de</strong>l Sud sulle tracce <strong>de</strong>lla spedizione <strong>Saint</strong>-<br />

<strong>Non</strong>, Università <strong>de</strong>gli Studi Mediterranea di Reggio<br />

Calabria, 2018<br />

14<br />

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Il “Voyage pittoresque”, uno <strong>de</strong>i capolavori <strong>de</strong>lla<br />

letteratura <strong>de</strong>l Settecento, con le sue preziosissime<br />

vedute conduce il lettore nel Regno di Napoli e di<br />

Sicilia di quegli anni.<br />

La pubblicazione <strong>de</strong>ll'opera contribuì a far conoscere<br />

e ad attirare l'attenzione <strong>de</strong>lla cultura europea<br />

sull'enorme patrimonio archeologico, artistico e<br />

naturalistico <strong>de</strong>l Mezzogiorno d'Italia.<br />

Guardando le immagini e leggendo i racconti e le<br />

<strong>de</strong>scrizioni <strong>de</strong>i luoghi visitati durante il lungo<br />

viaggio, pur nell'estetica <strong>de</strong>l pittoresco propria <strong>de</strong>l<br />

XVIII secolo, appare evi<strong>de</strong>nte l'importanza <strong>de</strong>l<br />

gran<strong>de</strong> patrimonio culturale e paesaggistico <strong>de</strong>l Sud<br />

Italia, ed in particolare <strong>de</strong>ll'articolato complesso<br />

<strong>de</strong>lle colonie greche <strong>de</strong>lla penisola, tra cui l'antica<br />

Poseidonia.<br />

Immagine di copertina<br />

Jean Honoré Fragonard (1732-1806)<br />

Ritratto <strong>de</strong>ll'abate di <strong>Saint</strong>-<strong>Non</strong> ,1769<br />

Olio su tela (65 x 80 cm)<br />

Museo <strong>de</strong>l Louvre, Parigi<br />

collana<br />

I Qua<strong>de</strong>rni <strong>de</strong>ll’Arte<br />

a cura di Costabile Cerone<br />

Qua<strong>de</strong>rno 6 - <strong>luglio</strong> <strong>2020</strong><br />

<strong>Abbé</strong> <strong>de</strong> <strong>Saint</strong>-<strong>Non</strong><br />

Il “Voyage pittoresque” a Paestum<br />

Copyright: © <strong>2020</strong> PAESTUMinARTE<br />

Questo è un articolo ad accesso aperto distribuito secondo i termini <strong>de</strong>lla Creative Commons<br />

Licenza 3.0 Italia (CC BY-NC-ND 3.0 IT)

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