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Anno 1 - N. 1 | Cuneodice

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22

Luglio 2020

Cultura

Un dato che salta all’occhio,

avverte l’autore, è la scarsa

presenza femminile nello

stradario: sono appena sette

le donne che vi compaiono.

La prima è Eleonora Rabia,

eroina dell’assedio del 1542:

un aneddoto leggendario

che la riguarda è stato tramandato

nei secoli e raccolto

da Piero Camilla in ‘Storielle

e storia di Cuneo’. Si racconta

che dopo molti giorni di

assedio, radunate con sé alcune

concittadine, la Rabia

si recò sugli spalti e mostrò

ai nemici francesi… il posteriore:

gli invasori, convinti di

aver scorto alcuni volti paffuti,

si demoralizzarono e decisero

di levare le tende. Del

resto, se dopo giorni di assedio

i cuneesi erano ancora

tanto floridi, non era il caso

di insistere…

A partire dal XIX secolo le

donne di Cuneo troveranno

qualche riconoscimento

in più: di Lucia Caterina

Viale, nata nel 1740 e morta

nel 1825, si ricorda l’opera

come educatrice in età napoleonica

nonché autrice di

tre raccolte di novelle. Scrittrice

di fama mondiale fu in

vita Carolina Invernizio, nata

a Voghera nel 1851 e morta

a Cuneo nel 1916: una lapide,

in via Barbaroux, ricorda

l’animato salotto letterario

di cui fu promotrice. Autrice

prolifica e oggi dimenticata

di ben 123 romanzi d’appendice

- i popolari feuilleton

- rappresentò un fenomeno

paragonabile a un’odierna

Elena Ferrante.

Gli eventi successivi hanno

fatto sì che Alice Schanzer,

nata a Vienna nel 1873 ma

vissuta a Cuneo dal 1903

alla morte nel 1936, venisse

menzionata soprattutto

come madre dell’eroe della

Resistenza Duccio Galimberti.

Sarebbe però ingiusto

dimenticare che fu una delle

prime donne ad ottenere

una cattedra universitaria di

letteratura inglese, nonché

poetessa apprezzata da Carducci

e autrice di saggi su

numerosi argomenti, dall’arte

preraffaellita alla storia del

Risorgimento mazziniano.

Poetessa, scrittrice e giornalista

dai più disparati e dotti

interessi fu allo stesso modo

Lalla Romano, prima donna

a dirigere la Biblioteca di Cuneo

sul finire degli anni Venti.

L’autrice di ‘Le parole tra

noi leggere’, premiato con lo

Strega nel 1969, verrà anche

insignita della cittadinanza

onoraria poco prima della

morte, avvenuta nel 2001. Infine,

sono legati al XX secolo i

nomi delle ultime due donne

- in ordine di tempo - ad avere

ottenuto un’intitolazione

toponomastica nelle rispettive

frazioni: Felicina Racca,

benemerita di Roata Rossi,

e Teresa Pasero, promotrice

della filanda e poi delle prime

abitazioni di edilizia popolare

a Confreria.

Il vistoso rallentamento nello

sviluppo urbanistico registrato

negli ultimi decenni ha

determinato un’inevitabile

• Via Santa Maria - Cuneo

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