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Luglio 2020
Speciale ATL
Nel cuore selvaggio delle Alpi Occitane
Considerata oggi un vero
e proprio paradiso per
gli amanti del turismo
escursionistico, la Valle Maira
stupisce e disorienta per
quella fitta rete sentieristica
che si inoltra tra valloni secondari
e vecchie borgate,
lambendo boschi e laghi che
solleticano i piedi di rocce
apparentemente inafferrabili
proiettate verso il cielo. I Percorsi
Occitani ad esempio,
sorti ormai trent’anni fa con
l’intento di unire entrambi i
versanti della valle, collegano
in quindici tappe Villar San
Costanzo ad Acceglio e possono
contare su ben ventitré
posti tappa convenzionati.
Dalla Riserva Naturale dei
Ciciu di Villar a Camoglieres;
da San Martino di Stroppo
ad Elva e poi in discesa fino a
San Michele di Prazzo prima
e a Ussolo poi, impareggiabile
scenografia de “Il vento fa
il suo giro”; da Chiappera
a Chialvetta, salendo all’Altopiano
della Gardetta (Patrimonio
Geologico Italiano)
e discendendo a Borgata
Vernetti di Marmora; da Palent
a Celle Macra, infine, e di
qua a Cartignano, Dronero e
Villar San Costanzo, soltanto
per ricordare alcuni tratti. Un
caleidoscopico itinerario tra
storia, cultura, natura ed enogastronomia,
che ha fatto
dell’unicità architettonica di
ogni luogo di appoggio il valore
aggiunto più evidente.
Per gli amanti del trekking in
quota, poi, in alta valle sorgono
anche il Sentiero Piergiorgio
Frassati (5h 30’), il Sentiero
Dino Icardi (7h 00’), il Tour
di Rocca La Meja (5h 30’) e il
Sentiero Roberto Cavallero
(5 giorni), senza dimenticare
Valle Maira
• Pianoro della Gardetta, foto di Roberto Croci, archivio Atl del Cuneese
i percorsi che richiamano gli
antichi mestieri o le particolarità
floreali della zona come
il Sentiero dei Ciclamini (2h
30’) a Macra, il Sentiero dei
Sellai (4h 00’)a Marmora, il
Sentiero dei Pastori (6h 00’)a
Prazzo, il Sentiero dei Bottai
(4h 00’) a Celle Macra e Lou
Viol (8h 30’) ad Elva, nella cui
Parrocchiale è custodito un
capolavoro pittorico quattrocentesco
opera del fiammingo
Hans Clemer. Nell’antipasto
occitano, nelle raviolàs di
toma, nella pulenta cumudà
e nell’agnello con castagne,
infine, la spinta motivazionale
che ha portato alla pubblicazione
sul mercato tedesco
del libro “Antipasti und alte
Wege” (“Antipasti e antichi
sentieri”), consacrazione internazionale
di un territorio
selvaggio impregnato di fascino
e tradizione.
G.G
• Lago Nero, foto di Cuneotrekking