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Luglio 2020
Valle Stura
Speciale ATL
• Stiera Village Rafting Gaiola, fiume Stura di Demonte
Una scoperta escursionistica selvaggia e inaspettata
Un transito naturale per
commerci e persone,
una storica linea di demarcazione
amministrativa
(Francia e Italia), altitudinale
(montagna e pianura) e orografica
(Alpi Marittime e Alpi
Cozie). La Valle Stura di Demonte
disorienta per quella
varietà paesaggistica figlia di
un’incisione morfologica che
dai duemila metri di quota
del Colle della Maddalena
discende verso la Pianura Padana
fino a solleticare la città
di Cuneo. Un verde corridoio
• Ferrere, foto di T. Aimar
• Forte Albertino di Vinadio, foto di Michael Ieran, archivio di Atl del Cuneese
vallivo impregnato qua e là
di cicatrici storiche e architettoniche
di pregio come il
Forte Albertino (costruito tra
il 1834 e il 1847 e considerato
uno dei più significativi
esempi di architettura militare
dell’intero arco alpino),
il Santuario di Sant’Anna di
Vinadio (sorto verosimilmente
intorno al XII secolo e divenuto,
con i suoi 2035 metri
di quota, il più alto d’Europa)
o la Borgata di Paraloup, sede
della prima banda partigiana
di Giustizia e Libertà e ospitante
oggi sale per mostre,
un rifugio, un ristorante e un
archivio museale. Ad unire
queste prestigiose emergenze
culturali con peculiarità
naturalistiche di analogo livello
come la Riserva Naturale
delle Grotte di Aisone,
allora, il trekking di valle del
Lou Viage, disteso dai 600
metri di Borgo San Dalmazzo
ai quasi 3.000 metri del
Monte Enciastraia. Diciannove
tappe per un tuffo nella
Valle Stura più autentica lungo
mulattiere e sentieri poco
frequentati, attraversando i
tanti valloni secondari che
contraddistinguono il territorio
e che si trasformano in
eccellenti punti di partenza
per escursioni o cammini più
o meno impegnativi. Come
Riofreddo, ad esempio, dal
quale si possono raggiungere
il Lago Malinvern, i Laghi
della Paur o i Laghi dell’Aver
oppure Bagni di Vinadio
da cui ci si inerpica verso il
Lago Superiore dell’Ischiator
o il Lago di Laroussa, senza
dimenticare ovviamente
gli straordinari Laghi di Roburent
o le caratteristiche
borgate alpine di Neraissa,
San Bernolfo e Ferriere, con
quest’ultima che ospita l’inusuale
ma avvincente Museo
del Contrabbandiere. Ed è
proprio la fitta rete museale
della zona (che comprende,
tra gli altri, anche l’Ecomuseo
della Pastorizia di Pietraporzio,
Palazzo Borelli di Demonte,
il Museo della Guerra
e della Resistenza di Valloriate
e il Museo della Pietra
di Moiola) a rendere la Valle
Stura una meta particolarmente
attrattiva, la cui vivacità
si rispecchia altresì nella
cucina tipica grazie ad eccellenze
come l’Agnello Sambucano
Presidio Slow Food,
i cruset (gnocchetti locali simili
alle orecchiette) e l’Oula
al fourn, composta da verdure
tagliate a pezzettini, patate,
fagioli e porri.
G.G