Il numero di Marzo 2007 - Associazione Nazionale Venezia Giulia e ...
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<strong>Marzo</strong> <strong>2007</strong><br />
POLA SÌ, POLA NO<br />
Sono profuga da Pola, abbonata da anni. Complimenti, è un<br />
perio<strong>di</strong>co veramente valido e completo; grazie per il vostro lavoro<br />
che apprezziamo molto. Vi scrivo anche per esternare un piccolo<br />
<strong>di</strong>spiacere, comune a parecchi esuli dei quali mi faccio portavoce:<br />
abbiamo notato che Fiume e la Dalmazia hanno sempre la<br />
priorità (scritti, illustrazioni ecc.). Di Pola e dell’Istria si scrive e si<br />
parla poco, sono le Cenerentole della situazione. Sia chiaro che<br />
questo non è un rimprovero né una questione <strong>di</strong> campanilismo:<br />
ci piacerebbe solo che fosse de<strong>di</strong>cata maggiore attenzione alla<br />
nostra Pola e all’Istria tutta.<br />
Anita Simonetti – Milano<br />
Vi ringrazio per come riuscite a tenerci aggiornati sulle vicende<br />
che ci interessano <strong>di</strong> più, come esuli dalla nostra cara Istria (nel<br />
mio caso da Pola).<br />
Franca Dinelli - Chiusi<br />
Leggete due scritti in apparenza contrastanti. In realtà la redazione<br />
del giornale non “pesa” mai quello che viene pubblicato.<br />
Essendo un’<strong>Associazione</strong> che rappresenta tutti gli Esuli, ci si trova<br />
a inserire nelle pagine ciò che può risultare più utile. Può capitare<br />
così che in qualche <strong>numero</strong> si parli più dell’uno che dell’altro, ma<br />
sicuramente non per volontà espressa. Ai lettori polesani promettiamo<br />
che presto pubblicheremo un album <strong>di</strong> foto ine<strong>di</strong>te del bombardamento<br />
<strong>di</strong> Pola, assicurando che Pola e l’Istria sono nel nostro<br />
cuore esattamente come ogni singolo lembo della terra strappataci<br />
da un iniquo Trattato <strong>di</strong> Pace.<br />
DALMATI DISCRIMINATI<br />
Mi riferisco al contenuto della Vs. risposta alla richiesta <strong>di</strong> informazioni<br />
del Sig. Romich sulla “Difesa” <strong>di</strong> <strong>di</strong>cembre scorso, che<br />
mi lascia alquanto perplesso perché vedo che si continua ad accettare<br />
il principio che i profughi dalmati (fuori Zara) non sono<br />
assimilabili a quelli delle così dette “terre cedute”. A questo proposito<br />
richiamo la vostra attenzione su un articolo del 1968 <strong>di</strong><br />
“Difesa Adriatica” e che invece propugnava la necessità <strong>di</strong> uguaglianza<br />
<strong>di</strong> trattamento. Voglio pensare che i responsabili ANVGD si<br />
siano sempre impegnati al meglio delle loro possibilità, ma non<br />
ritengo <strong>di</strong> poterli assolvere per l’incongruenza <strong>di</strong>mostrata nel promuovere<br />
e patrocinare una famigerata legge come la 137 del 2001,<br />
legge che ha sancito la <strong>di</strong>scriminazione dei profughi dalmati da<br />
quelle dette “terre cedute”. Confido, seppure con qualche dubbio,<br />
che una breve sintesi <strong>di</strong> questo mio scritto possa essere riprodotta<br />
su “Difesa Adriatica”.<br />
Oscar Miotto - Roma<br />
Sciolto il dubbio del Lettore (ne pubblichiamo solo una sinte-<br />
DIFESA ADRIATICA<br />
Lettere al giornale<br />
FERMO POSTA<br />
<strong>di</strong> Fabio Rocchi<br />
I quesiti (possibilmente brevi) possono essere inviati alla Redazione<br />
(Via Leopoldo Serra 32, 00153 Roma, fax 06.5816852,<br />
e-mail info@anvgd.it). Alcuni vengono tratti da più ampie interrogazioni<br />
che giungono alla sede nazionale dell’Anvgd.<br />
si) entriamo nel merito. La risposta data al Lettore Romich a <strong>di</strong>cembre<br />
era prettamente tecnica; non vi erano inserite le considerazioni<br />
che il Signor Miotto fa oggi e che con<strong>di</strong>vi<strong>di</strong>amo sull’ingiustizia<br />
<strong>di</strong> trattamento dei dalmati per quanto riguarda il <strong>di</strong>ritto al<br />
rimborso dei beni abbandonati. <strong>Il</strong> problema è che le leggi le votano<br />
i politici e non gli Esuli, tant’è che la Legge 137 del 2001 è ben<br />
<strong>di</strong>versa da come l’ANVGD l’aveva proposta. Nella scure immorale<br />
del voto parlamentare si sono imbattuti i dalmati fuori Zara (esclusi<br />
dall’indennizzo), i possessori <strong>di</strong> beni con valori superiori a<br />
100.000 lire nel 1938 (moltiplicati per coefficienti inferiori) e più<br />
in generale tutti i beni abbandonati per non essere stati ancora<br />
indennizzati in maniera degna. L’ANVGD non ha alcun interesse a<br />
penalizzare nessuno degli Esuli e non lo ha mai fatto. La posizione<br />
continua ad essere sempre la stessa, ma <strong>di</strong> fronte ad un muro <strong>di</strong><br />
gomma come quello della politica italiana, non sempre le nostre<br />
armi hanno l’effetto che vorremmo.<br />
GIORNALI & GIORNALI<br />
Alla voce “Elargizioni a Difesa Adriatica scrivete che...., mentre<br />
su “La Voce <strong>di</strong> Fiume” che è <strong>di</strong> formato più piccolo, le offerte<br />
vengono in<strong>di</strong>cate in maggior <strong>numero</strong>, con anche la provincia <strong>di</strong><br />
provenienza. Apprezzo molto quanto riportato nei vari articoli a<br />
cura dell’Avv. Andreicich e non solo; perché queste notizie non<br />
vengono riportate anche su “La Voce <strong>di</strong> Fiume”? Non tutti sono<br />
abbonati ad entrambi i giornali!<br />
Aldo Sichich - Bergamo<br />
Come sapete riportiamo nel settore elargizioni solo gli abbonamenti<br />
al giornale inviati con una quota maggiore dell’or<strong>di</strong>nario.<br />
Se invece pubblicassimo tutti i versamenti saremmo costretti ad<br />
occupare una o due pagine per <strong>numero</strong>, cosa che non possiamo<br />
permetterci per evidenti motivi <strong>di</strong> spazio. Siamo infatti già costretti<br />
a tagliare molti articoli o recensioni che avrebbero giustamente<br />
bisogno <strong>di</strong> essere pubblicati. Inoltre ci sembra anche simpatico<br />
NON SIAMO PIÙ INVISIBILI<br />
Come già ampiamente ci aspettavamo,<br />
l’approssimarsi del Giorno<br />
del Ricordo ha prodotto per tutte<br />
le strutture dell’ANVGD un benefico<br />
sovraccarico <strong>di</strong> lavoro, dovuto<br />
al sempre maggior interesse da<br />
parte degli ambienti scolastici e istituzionali<br />
alla nostra storia.<br />
Tutti hanno fatto la loro parte e<br />
<strong>di</strong> questo va loro reso merito. La<br />
Sede nazionale, i 36 Comitati provinciali<br />
e le 12 Delegazioni provinciali<br />
si sono fatti in quattro pur<br />
<strong>di</strong> rispondere positivamente alle richieste<br />
<strong>di</strong> ogni genere che venivano<br />
da tutto il territorio nazionale:<br />
dalla Sicilia al Trentino, dalla Sardegna<br />
al Friuli, dalla Puglia alla<br />
Valle d’Aosta, passando per tutte<br />
le regioni d’Italia: scuole che chiedevano<br />
materiale da proiettare o<br />
testimoni <strong>di</strong>retti da far incontrare<br />
con gli studenti; Comuni, Province<br />
e Regioni che invitavano nostri<br />
rappresentanti per i Consigli straor<strong>di</strong>nari<br />
da de<strong>di</strong>care al Giorno del<br />
Ricordo; associazioni storico-culturali<br />
che desideravano il nostro intervento<br />
a <strong>di</strong>battiti e conferenze;<br />
giornali, televisioni e ra<strong>di</strong>o locali<br />
e nazionali che chiedevano interviste<br />
e <strong>di</strong>chiarazioni; <strong>di</strong>scendenti <strong>di</strong><br />
Esuli che “riscoprivano” le loro origini<br />
e volevano saperne <strong>di</strong> più.<br />
In questo continuo intreccio <strong>di</strong><br />
richieste, v’erano (scusate se è<br />
poco) anche le manifestazioni e le<br />
presenze organizzate dall’ANVGD in<br />
circa 130 località. È quin<strong>di</strong> facile<br />
immaginare che carico <strong>di</strong> lavoro le<br />
nostre strutture si sono trovate ad<br />
affrontare!<br />
Possiamo comunque <strong>di</strong>re che in<br />
fondo tutto è andato liscio, nel senso<br />
che grazie all’impegno dei no-<br />
stri rappresentanti in tutta Italia, ora<br />
possiamo <strong>di</strong>re serenamente che ce<br />
l’abbiamo fatta!<br />
Indubbiamente hanno fatto la<br />
loro parte anche personaggi come<br />
Napolitano e Mesic, amplificando<br />
con i loro interventi l’interesse sui<br />
nostri argomenti. Ma anche questo<br />
era da mettere in conto e così è<br />
stato.<br />
Meno colpito dalla luce dei riflettori<br />
è stato il lungo, faticoso e<br />
paziente lavoro svolto dai nostri<br />
aderenti in tutta Italia. Un lavoro<br />
iniziato mesi fa e in fondo non ancora<br />
concluso. Un grazie sentito a<br />
tutti coloro che si sono adoperati<br />
per far sì che tutto andasse nel mi-<br />
gliore dei mo<strong>di</strong>.<br />
Anche la Sede nazionale ha fatto<br />
la sua parte: 12 quintali <strong>di</strong> materiali<br />
spe<strong>di</strong>ti, 100 omaggi pre<strong>di</strong>spoti<br />
e consegnati alle autorità<br />
presenti alle manifestazioni in tutta<br />
Italia, 50 nuove ban<strong>di</strong>ere associative,<br />
11.000 copie <strong>di</strong> “Difesa<br />
Adriatica” stampate per l’occasione,<br />
2.600 tra telefonate e mail collegate<br />
al Giorno del Ricordo e a<br />
cui si è dato risposta, l’aggiornamento<br />
ora per ora del sito<br />
www.anvgd.it. Un bilancio che, oltre<br />
alla sod<strong>di</strong>sfazione, ha un suo<br />
costo economico non in<strong>di</strong>fferente:<br />
e questo va sottolineato. I manifesti,<br />
i libri, i giornali, le ban<strong>di</strong>ere,<br />
ELARGIZIONI<br />
«PRO FIUMANA»<br />
Elenchiamo in maniera sintetica le offerte pervenute dopo il nostro<br />
appello in favore <strong>di</strong> una Esule fiumana in <strong>di</strong>sagiate con<strong>di</strong>zioni economiche<br />
e seguita da un nostro Comitato provinciale. Gli offerenti hanno<br />
ricevuto già una comunicazione tramite la quale possono contattare il<br />
nostro comitato e seguire da vicino l’evolversi del caso. Chi volesse ancora<br />
contribuire può versare l’offerta tramite bollettino postale sul conto<br />
52691003 intestato ANVGD - Roma, in<strong>di</strong>cando nella causale «pro-fiumana».<br />
N.T. € 50<br />
F.S. € 15<br />
L.L. € 10<br />
G.B. € 100<br />
P.G. € 100<br />
C.M. € 50<br />
S.F. € 20<br />
F.P. € 100<br />
C.L. € 400<br />
E.T. € 50<br />
N.R. € 50<br />
N.C. € 10<br />
C.T. € 50<br />
M.T. € 10<br />
A.P. € 25<br />
L.S. € 30<br />
E.M.F. € 25<br />
C.P. € 100<br />
T.F. € 50<br />
11<br />
gratificare chi si <strong>di</strong>mostra particolarmente generoso nei confronti<br />
del nostro lavoro. Le elargizioni che giungono <strong>di</strong>rettamente all’<strong>Associazione</strong><br />
non vengono pubblicate ma ricevono singolarmente<br />
una comunicazione da parte del Segretario nazionale. Sugli articoli<br />
interessanti, indubbiamente un interscambio <strong>di</strong> notizie sarebbe<br />
sempre auspicabile, ma naturalmente ogni giornale agisce in<br />
piena autonomia. <strong>Il</strong> mio personale sogno è un giornale unico nel<br />
quale ogni comunità e ogni realtà abbia una sua pagina, affiancata<br />
delle pagine comuni contenenti le notizie che riguardano tutti gli<br />
esuli. Ma con l’attaccamento alle identità locali manifestato dagli<br />
Esuli lo vedo come un sogno <strong>di</strong>fficile da realizzare...<br />
UN GRAZIE SENTITO<br />
Cara Difesa Adriatica, l’opera meritoria che, con spirito <strong>di</strong> vero<br />
e positivo aiuto, date a tutti noi profughi, continuando sulla traccia<br />
lasciata da Padre Rocchi, è veramente eccezionale. <strong>Il</strong> mio<br />
ringraziamento va a voi anche per la positiva soluzione della pratica<br />
dei beni abbandonati.<br />
Iginio Zanini - Trieste<br />
Nel ringraziare a nostra volta il Lettore, cogliamo l’occasione<br />
per ricordare che l’<strong>Associazione</strong> è sempre stata impegnata in prima<br />
linea nella <strong>di</strong>fesa dei <strong>di</strong>ritti degli Esuli, soprattutto per quanto<br />
riguarda i beni abbandonati. Vogliamo però sottolineare un particolare<br />
che talvolta sfugge, cioè che l’evasione delle pratiche e i<br />
relativi pagamenti degli indennizzi vengono svolti dal Ministero<br />
dell’Economia e non da noi. È comunque vero che senza i nostri<br />
interventi legislativi il Ministero non sarebbe mai arrivato neanche<br />
a questi.<br />
UGUAGLIARE!<br />
Legge che equiparava i figli dei profughi ai profughi stessi. Da<br />
profugo, resisto alla tentazione <strong>di</strong> guardarmi al solo frammento <strong>di</strong><br />
specchio che mi riflette, e domando se è possibile: a quale <strong>di</strong>scendenza<br />
ci si deve fermare per questo qualificante titolo? Si<br />
combatte per un’idea e non per una sicurezza...<br />
Matteo Fabris - Torino<br />
Una legge che equipari i figli dei profughi ai profughi stessi<br />
non è mai esistita. C’è solo un decreto degli anni ’90 che per un<br />
breve periodo ha dato la possibilità ai figli dei profughi <strong>di</strong> non<br />
svolgere il servizio militare <strong>di</strong> leva. Le richieste avanzate per una<br />
legge <strong>di</strong> equiparazione, invece, trovano fondamento nel mare dei<br />
problemi legislativi ancora irrisolti per gli Esuli che, spesso passati<br />
a miglior vita, potrebbero trovare giusta compensazione con un<br />
beneficio a coloro che oggi sono i loro <strong>di</strong>scendenti e che giustamente<br />
lamentano la mancata applicazione <strong>di</strong> sacrosanti <strong>di</strong>ritti<br />
quando i loro genitori erano in vita.<br />
gli omaggi inviati a tutte le nostre<br />
strutture sono a carico della Sede<br />
nazionale che con questo ha voluto<br />
significare l’apprezzamento verso<br />
tutti i Comitati e le Delegazioni<br />
per il lavoro svolto, manifestando<br />
così il suo necessario ruolo <strong>di</strong> supporto<br />
per tutti. Qualche “Grazie!”<br />
è mancato ma, come in tutte le famiglie,<br />
anche questo lo avevamo<br />
messo in conto.<br />
I risultati concreti ci sono stati<br />
anche sul fronte politico, grazie al<br />
costante interessamento dei vertici<br />
nazionali dell’ANVGD.<br />
Si è ricostituito il tavolo <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento<br />
Governo-Esuli, il Ministero<br />
dell’Interno ha emanato una<br />
nuova circolare sull’in<strong>di</strong>cazione<br />
dei luoghi <strong>di</strong> nascita degli Esuli, il<br />
Ministro della Pubblica Istruzione<br />
ha dato <strong>di</strong>sposizione a tutte le<br />
scuole affinché si collabori con le<br />
associazioni degli Esuli per approfon<strong>di</strong>re<br />
i temi del Giorno del Ricordo,<br />
la Commissione Cultura<br />
della Camera ha impegnato tutte<br />
le istituzioni pubbliche affinché<br />
venga data sempre maggior visibilità<br />
ai nostri temi.<br />
Certo, qualcuno avrà sempre<br />
qualcosa da lamentarsi, è nella natura<br />
umana.<br />
Non vi è però dubbio che negli<br />
ultimi anni c’è stata un’accelerazione<br />
senza precedenti dell’interesse<br />
verso la nostra comunità. Vi è<br />
comunque un dato certo, che nessuno<br />
può contestare: non siamo<br />
più invisibili.<br />
Recanati ha reso omaggio anche quest’anno alla memoria<br />
delle foibe e dell’esodo illuminando il 10 febbraio<br />
lo splen<strong>di</strong>do Palazzo <strong>di</strong> piazza Leopar<strong>di</strong>, sede del Municipio<br />
F.R.