Giallorosso dicembre 2020 - gennaio 2021

CAPITAN MANCOSU
CUORE GIALLOROSSO
“Felice di essere a Lecce, ormai anche la mia famiglia si considera
salentina. Mi auguro che gli amici della Tana dei Lupi del Lecce Club
a me intitolato e tutti i tifosi tornino presto a sostenerci allo stadio”
di EMMANUELE PETRUZZI *
Superate le difficoltà delle scorse
settimane, hai preso il Lecce per
mano e sei sempre più uomosimbolo
di questa squadra.
Come ti stai trovando con mister
Corini?
“Essere considerato uomo simbolo
di questa squadra è un orgoglio per
me e, visto questo inizio di stagione,
assume ancor di più un valore aggiunto.
Con il mister va molto bene!
Lui è una persona che ci mette tanto
entusiasmo e soprattutto è impeccabile
nel suo lavoro, sempre molto
professionale, ti fa pensare solo al
campo; stiamo cercando tutti insieme
di lavorare al fine di dare il
massimo ognuno nel proprio settore:
dalla società a noi giocatori”.
Dopo il prolungamento del contratto
che ti lega all'U.S. Lecce
hai dichiarato di essere orgoglioso
di poter chiudere qui la
tua carriera. Cosa hai trovato di
speciale nel Salento?
“Chiudere la carriera in un posto
dove si è fatto questo tipo di percorso
credo sia una cosa che chiunque
desideri e, nello specifico, qui ho
trovato una terra molto simile alla
mia Sardegna. Ormai ho un legame
indissolubile con i tifosi salentini.
Ciò che è stato fatto è storia e nessuno
potrà mai cancellarlo. Comunque,
adesso penso solo a fare bene
come capitano e calciatore poi per il
fine carriera spero avvenga un po’
più in là perché significherà che ancora
avrò qualcosa da dire e da dare
in campo”.
Lecce è diventata la tua città
adottiva, ma anche tua moglie e
tua figlia sono ormai da considerarsi
salentine a tutti gli effetti...
“Eh sì, mia moglie si trova alla
grande e mia figlia ormai parla con
accento leccese... Il legame che si è
creato tra territorio, squadra e tifosi
è entrato dentro il nostro vivere la
quotidianità come veri salentini”.
Vecchie glorie hanno legato il loro
nome a quello della squadra leccese.
Ci vengono in mente Lorusso, Giacomazzi,
Chevanton e tanti altri.
Anche tu hai dimostrato di avere un
attaccamento viscerale alla maglia.
Ti senti un leader di questo
gruppo e avverti l'enorme stima
e affetto dello spogliatoio e dei tifosi
nei tuoi confronti?
“Sì, ma questo è inevitabile stando
qui ormai da cinque anni. Sono contento
di avere questa responsabilità
e di continuare a fare bene; essere affiancato
a certi nomi mi riempie di
orgoglio. Io ho un carattere molto riservato,
quindi tendo a non mostrare
determinati atteggiamenti, ma sono
davvero felice di tutto questo.
8 I DICEMBRE 2020 - GENNAIO 2021 I IL GIALLOROSSO LA VOCE DEI TIFOSI