Giallorosso dicembre 2020 - gennaio 2021
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L’INTERVISTA<br />
CARICA CORINI<br />
“UN GRANDE LECCE”<br />
“Che peccato non condividere<br />
il percorso con i tifosi che fanno<br />
sentire il sostegno anche a distanza”<br />
“Stiamo lavorando molto bene<br />
ma il campionato è ancora lungo<br />
Avanti una partita dopo l’altra”<br />
di STEFANO MEO<br />
Un momento magico e non<br />
solo per il Natale ormai<br />
imminente.<br />
Il Lecce respira a pieni<br />
polmoni l’aria di alta<br />
classifica insieme al suo allenatore Eugenio<br />
Corini, che fin da subito ha saputo<br />
plasmare un gruppo nuovo,<br />
giovane e motivato, riscuotendo la<br />
stima e simpatia di tifosi e addetti ai lavori.<br />
Qualcuno ha già iniziato a sognare<br />
ad occhi aperti ma ci hanno pensato il<br />
diesse Corvino prima (“L’idea è stare<br />
nel gruppo di squadre che non dovranno<br />
affannarsi per non retrocedere”)<br />
e lo stesso tecnico poi a riportare tutti<br />
alla realtà ben conoscendo le insidie del<br />
torneo cadetto.<br />
In attesa di ulteriori soddisfazioni mister<br />
Corini è sempre più convinto di<br />
avere scelto il club giusto: “Fin da subito<br />
ho avvertito la vicinanza di società<br />
e direttore sportivo e questo è stato<br />
molto importante sotto il profilo professionale<br />
- le sue parole - quindi abbiamo<br />
iniziato a lavorare ben<br />
conoscendo le problematiche che sorgono<br />
dopo una retrocessione ed abbiamo<br />
risolto i problemi con volontà e<br />
motivazioni”.<br />
Risultati, alta classifica, migliore<br />
attacco. Il Lecce vola ma senza i<br />
suoi tifosi costretti a disertare il<br />
“Via del Mare” nell’osservanza<br />
delle norme anti Covid...<br />
“Dispiace non poter condividere il percorso<br />
con la tifoseria - ha aggiunto - ma<br />
anche da lontano i nostri supporters<br />
non ci fanno mancare il loro calore<br />
come accaduto in occasione della gara<br />
col Pordenone. Sia pure a distanza ci<br />
fanno capire costantemente quanto tengano<br />
ai nostri colori”.<br />
Campionato a parte anche l’impatto<br />
con l’ambiente è stato più<br />
che felice. Mister Corini aveva un<br />
piacevole ricordo della città già da<br />
giocatore avversario.<br />
“Sì, ricordo che venni a Lecce col Palermo<br />
perdemmo 2-0 poi tornai col<br />
Toro e se non sbaglio ci fu un pareggio.<br />
Alloggiavamo presso un noto albergo<br />
cittadino proprio di fronte a Santa<br />
Croce e, passeggiando per la città, ebbi<br />
modo di ammirare l’architettura, il Barocco,<br />
l’accoglienza della gente e la<br />
bellezza del centro storico. Una sensazione<br />
molto positiva. L’ultima volta fu<br />
da allenatore col Brescia e qui subimmo<br />
la sconfitta per 1-0 con gol di<br />
Tabanelli. In quella occasione ho compreso<br />
la forza della tifoseria che spinse<br />
letteralmente il Lecce a vincere la partita<br />
e ad agganciarci in cima alla classifica.<br />
Poi fu promozione per entrambi<br />
dopo una stagione magica”.<br />
Tornando al campionato quale è<br />
oggi la vera forza del Lecce? I<br />
commentatori non hanno dubbi e<br />
puntano l’indice verso la panchina<br />
che a Verona, contro il Chievo, ha<br />
fatto la differenza.<br />
“Abbiamo una rosa di grande qualità<br />
perché società e direttore sportivo<br />
stanno lavorando bene. C’è chi parte,<br />
chi esce, chi va in campo, chi aspetta il<br />
suo turno ma tutti sono partecipi, pronti<br />
e motivati, perché nel calcio moderno<br />
i cinque cambi fanno la differenza”.<br />
Sempre i solti commentatori un<br />
giorno sì e l’altro pure danno il<br />
Lecce grande favorito per il salto<br />
categoria (qui ognuno è libero di<br />
fare gli scongiuri che ritiene più<br />
opportuni). Un vantaggio o un<br />
handicap?<br />
“Conosco questo giochino e non ci<br />
casco - ha aggiunto mister Corini ridendo<br />
- è difficile e dura, ci sono<br />
tante squadre con qualità. Importante<br />
è non abbassare mai il livello di tensione<br />
ed attenzione anche nelle situazioni<br />
scontate che si verificano in<br />
partita perché le stesse situazioni<br />
possono ribaltarsi con estrema facilità.<br />
Stiamo attenti al quotidiano, c’è<br />
grande attenzione da parte di tutti e<br />
cerco di pensare ad un allenamento<br />
alla volta, ad un avversario alla volta<br />
e solo alla partita successiva senza<br />
andare oltre. Il momento è positivo<br />
ma siamo solo ad un quarto del campionato.<br />
Riuscissimo a mantenere<br />
questo standard di rendimento fino<br />
alla fine sarebbe un traguardo davvero<br />
importante”.<br />
In conclusione, un dato statistico<br />
molto eloquente: fino al momento<br />
di andare in stampa, in gol sono<br />
andati 10 giocatori e gli attaccanti<br />
hanno firmato il 59% delle reti<br />
realizzate. Cosa vuol dire?<br />
“A me piace un calcio collettivo dove<br />
tutti partecipano al gioco e tutti sono<br />
fondamentali - ha concluso - anche gli<br />
attaccanti devono lavorare per la<br />
squadra magari favorendo l’inserimento<br />
dei compagni che arrivano da<br />
dietro”.<br />
LECCE CLUB CENTRO DI COORDINAMENTO<br />
IL GIALLOROSSO I DICEMBRE <strong>2020</strong> - GENNAIO <strong>2021</strong> I 15