Giallorosso dicembre 2020 - gennaio 2021

L’OSPITE DEL GIALLOROSSO
CONVEGNO - A destra due foto di un
convegno nazionale di Fissc Club Italia che si
svolse a Lecce negli anni più belli del calcio
italiano. Sopra Claudio Cimnaghi con la
segretaria Fiorella e De Lorenzis; sotto, una
foto di gruppo con i presidenti dei club di tifosi
delle maggiori squadre italiane
Già, l’Italia che Mancini sta riportando
ad alti livelli.
“Mancini è un gran lavoratore. È
stato un gran bel calciatore ed è
anche un bravo tecnico. Ma soprattutto
ha il merito di aver fatto tornare
la passione degli italiani per la maglia
azzurra. Non è poco, eh! Mancini ha
rischiato grosso. Ha accettato la sfida
di prendere le redini degli Azzurri nel
peggior momento della storia della
nostra Nazionale. Dopo Ventura, con
le brutte prestazioni e la mancata
qualificazione ai Mondiali di calcio,
intorno alla Nazionale vi era il deserto
e non solo in termini di tifo.
Anche alcuni sponsor abbandonarono
gli Azzurri, mentre ora fanno a
gara per sostenerli. Ha lavorato bene
non solo sul campo ma anche dietro
la scrivania. Si è circondato di gente
capace e questi sono i risultati. Ad
maiora”.
Ascoltandola si percepisce chiaramente
quanto sia dedito al calcio
ed alle sue vicende non solo
sportive. Chissà quante storie,
aneddoti, rivelazioni avrebbe da
raccontare...
“Grazie. È vero. Ho passato la mia
vita nel calcio, sui campi e dietro la
scrivania. Ho conosciuto tutti i presidenti
di Lega, conosco le loro storie,
i pregi ed i difetti di ognuno di loro.
L’attuale Presidente, Paolo Dal Pino,
è una persona seria, gran lavoratore
che sta sostenendo un compito tanto
difficile quanto importante per il calcio
nel nostro Paese, compreso il calcio
femminile. Siamo di fronte ad
una persona stimata da tutti che saprà
portare a casa risultati importanti per
il calcio italiano. Perché il calcio in
Italia non è lo sport nazionale per
puro caso. La passione nasce da
bambini, correndo dietro ad un pallone.
Ai miei tempi bastavano due
pietre per delimitare la porta ed un
pallone di stracci per giocare tutti insieme.
Allora, come ora, praticare il
calcio sotto casa, nei cortili o nei
campetti di periferia, resta di gran
lunga lo sport meno costoso di tutti,
il più popolare, appunto. Pensi invece
le spese necessarie a praticare lo sci,
l’ippica, la scherma, nuoto in piscina,
ciclismo su strada e tanti altri sport.
Nasce anche da questo l’essenza popolare
del calcio che poi è il vero segreto
del suo successo e della
passione di tanti milioni di sportivi”.
Anche se l’avvento delle TV ed il
loro strapotere economico ne
hanno un po’ mutato gli aspetti
essenziali come le presenze sugli
spalti sempre in forte calo a vantaggio
delle partite “in salotto”.
Non trova?
“Vede, come le dicevo, ho 94 anni e
quindi ho visto cambiare il mondo
più e più volte. Anche il calcio si adegua
ai cambiamenti. Le TV hanno
contribuito notevolmente alla mutazione
del mondo del calcio. Ma è
nella logica delle cose. E non tutto è
negativo in questo senso. Le TV
hanno sostenuto economicamente, e
continuano a farlo, un calcio che ad
un certo punto era sull’orlo del fallimento
finanziario. Ovviamente, non
facendo beneficenza, hanno il loro
tornaconto e dettano le regole. Del
resto, i quattrini li mettono loro, e
tanti. Pensi solo alla possibilità di chi,
fuori sede per lavoro o studio, riesce
a seguire in TV la sua squadra de
cuore. Questo è sicuramente un lato
positivo, non il solo. Pensi agli introiti
garantiti alle società di calcio.
Quante riuscirebbero a sopravvivere
senza i diritti tv? Mi creda: ogni cambiamento
comporta sia lati positivi
che negativi. Come tutto nella vita.
L’importante è che il calcio continui
a muovere passioni sane e voglia di
stare insieme”.
Vuol dare un saluto ed un augurio
ai lettori de “Il GialloRosso”?
“Certamente. Come ho fatto anche
negli anni passati, voglio salutare
tutta la gente del Salento che trepida
per la sua squadra di calcio. L’auspicio
per queste feste e per l’anno
nuovo è che si possa ritrovare serenità
e forza per superare questa fase
di grande incertezza e paura. Salute
a tutti e forza Lecce”.
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