Giallorosso dicembre 2020 - gennaio 2021
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L’ANNIVERSARIO<br />
Da sinistra Antonio Velino, Pantaleo Corvino, Saverio Sticchi Damiani e Mario De Lorenzis con le foto degli indimenticabili Michele Lorusso e Ciro Pezzella<br />
Come ogni volta in cui la<br />
mente e il cuore ritornano<br />
a Ciro e Michele,<br />
anche la sera del 3 <strong>dicembre</strong><br />
scorso, nella<br />
chiesa di Santa Rosa, tra i partecipanti<br />
alla Messa di suffragio in loro<br />
memoria, era evidente la commozione<br />
e forte il rimpianto causati dal<br />
tragico evento che privò il Lecce di<br />
due grandi protagonisti ed i suoi tifosi<br />
di due straordinari beniamini.<br />
Sarebbe stato bello continuare ad applaudirli<br />
sul campo e, negli anni a venire,<br />
poterli incontrare per le vie della<br />
città che li aveva adottati, scambiare<br />
una battuta, ricordare un episodio. Il<br />
destino non lo ha voluto. Quel giorno<br />
di trentasette anni or sono, i due forti<br />
difensori giallorossi non risposero<br />
alla convocazione di Eugenio Fascetti,<br />
l’allenatore che nel 1985<br />
compì il miracolo della prima e storica<br />
promozione in Serie A con un<br />
una squadra giovane e ambiziosa, affidatagli<br />
da Franco Jurlano e Mimmo<br />
Cataldo. In una serataccia battuta dal<br />
vento e dalla pioggia, un terribile impatto<br />
frontale nei pressi di un ponte<br />
vicino Mola di Bari stroncò la loro<br />
vita, mentre cercavano di raggiungere<br />
il treno che li avrebbe consentito<br />
di aggregarsi al resto dei compagni a<br />
Varese, dove il Lecce sarebbe sceso<br />
in campo la domenica. Furono grandi<br />
lo sgomento, il dolore, la rabbia per<br />
la perdita di due calciatori entrati nel<br />
cuore di migliaia di tifosi giallorossi,<br />
amati e applauditi in campo ed ammirati<br />
fuori. La città, il Salento, il<br />
mondo del calcio italiano piansero<br />
due valenti giocatori, ragazzi semplici,<br />
uomini veraci, schivi ed essenziali.<br />
Non amavano le interviste,<br />
preferivano dare sul campo le risposte<br />
ad ogni domanda. Hanno lasciato<br />
un bellissimo e triste ricordo. Dice il<br />
Poeta che ricordare non significa solo<br />
memorizzare, fissare nella mente<br />
fatti, parole, immagini o gesti. Significa,<br />
piuttosto, catturare l'essenza di<br />
un momento di vita, colmare un<br />
vuoto, mettere a confronto la realtà<br />
che viviamo con quella che sogniamo.<br />
Ed è proprio questo il sentimento<br />
che anima il ricordo di<br />
Lorusso e Pezzella e che ad ogni anniversario<br />
induce Mario De Lorenzis<br />
ad organizzare con Antonio Velino e<br />
con la partecipazione dell'ex presidente<br />
Pino Tornese ed altri amici del<br />
Lecce Club, a fissare la funzione religiosa<br />
in chiesa. Don Damiano nell'omelia<br />
ha ricordato le qualità di<br />
Ciro e Michele, indicandoli come<br />
esempi di uomini e calciatori, sempre<br />
disposti ad assumersi le proprie responsabilità,<br />
presupposto essenziale<br />
per fare gioco di squadra e concorrere<br />
al bene collettivo. Dopo la lettura<br />
della Preghiera del Calciatore,<br />
Ruggero Cannito, amico fraterno e<br />
compagno di Ciro e Michele, ha accomunato<br />
nel ricordo anche l’ex<br />
compagno Aldo Nardin, mancato di<br />
recente, e il grande Diego Armando<br />
Maradona, immaginando simpaticamente<br />
uno scoppiettante duello tra il<br />
“genio” del calcio e l’arcigno Michele<br />
su un campo di gioco nel cielo.<br />
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IL GIALLOROSSO I DICEMBRE <strong>2020</strong> - GENNAIO <strong>2021</strong> I 19