Giallorosso dicembre 2020 - gennaio 2021
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L’ADDIO A MARADONA<br />
IO, DIEGO E IL LECCE<br />
IL DOLORE DI PEDRO PABLO<br />
Pasculli, ex bomber giallorosso,<br />
campione del mondo con l’Argentina<br />
era un amico fraterno di Maradona<br />
Il segreto: “Avevamo una chat,<br />
lui all’improvviso è uscito.<br />
Non l’ho più sentito. Era prigioniero”<br />
di UMBERTO VERRI<br />
Il Lecce, Lecce e Maradona: un<br />
piccolo, grande amore… trasversale.<br />
Lui, il ‘Pibe de oro’,<br />
ha apprezzato inizialmente<br />
Lecce-citta per le sue bellezze<br />
artistiche che lo hanno da subito affascinato.<br />
Invece ha iniziato ad amare<br />
il Lecce-squadra ancor prima di quel<br />
lontano 6 ottobre del 1985, giorno in<br />
cui con il suo Napoli (al quale ha regalato<br />
gloria e scudetti) venne a disputare<br />
la prima delle tre partite al<br />
“Via del Mare”.<br />
ARGENTINA - Del Lecce-squadra,<br />
gliene aveva parlato, durante i vari raduni<br />
con l’Argentina, Pedro Pablo<br />
Pasculli, un giovane bomber ingaggiato<br />
dal Lecce all’inizio della prima<br />
storica stagione dei salentini in serie<br />
A. Ma quel 5 ottobre del 1985 nel<br />
Lecce non c’era soltanto Pedro Pasculli,<br />
ma anche Beto Barbas, altro<br />
argentino come il “divino” Diego. Allenava<br />
quel Lecce Eugenio Fascetti,<br />
il mister della promozione in A. E<br />
quella prima partita del Napoli a<br />
Lecce si concluse senza gol.<br />
SOLO DUE PAREGGI - In verità, non ha<br />
ottenuto grandi risultati in casa del<br />
Lecce il Napoli di Maradona. Appena<br />
due pareggi, anzi tre se si considera<br />
la gara di Coppa Italia nel corso della<br />
quale Diego – prolifico goleador contro<br />
altre squadre anche in trasferta –<br />
riuscì a far gol al Lecce con un punizione-spettacolo,<br />
superando Terraneo<br />
e, sotto certi aspetti, anche la barriera<br />
formata tra gli altri dal lungo difensore<br />
Baroni che, ironia della sorte, il<br />
16 ottobre del 1988 segnò la rete della<br />
prima e storica vittoria interna dei<br />
giallorossi contro il Napoli, squadra<br />
che poi lo ingaggiò a suon di milioni.<br />
UNA VERA AMICIZIA - Adesso che il<br />
grande Diego ci ha lasciati ci piace<br />
raccontare la splendida storia della<br />
grande amicizia fra lui e Pasculli.<br />
Un’amicizia durata nel tempo e che li<br />
ha tenuti legati fino a pochi giorni<br />
prima della scomparsa del grande<br />
Diego il quale, lo diciamo subito, ha<br />
considerato Pasculli come un fratello<br />
(“un hermano”) dentro il campo e<br />
nella vita di tutti i giorni. Frequenti le<br />
visite fra la famiglia di Pasculli e<br />
quella di Maradona in occasione delle<br />
gare del Lecce a Napoli, ma anche in<br />
altri periodi dell’anno.<br />
Era innamorato di Lecce, un amore<br />
nato dal racconto delle bellezze artistiche<br />
della nostra città da Pedro<br />
Pablo Pasculli soprattutto durante i<br />
lunghi ritiri in nazionale. Campione<br />
del mondo quattro volte, una - quella<br />
del 1986- conquistata dall’Argentina<br />
anche con il contributo di Pasculli,<br />
autore del gol vittoria contro l'Uruguay<br />
indispensabile per proseguire<br />
nella corsa (poi risultata vincente) per<br />
la conquista della Coppa del Mondo.<br />
Maradona e Pasculli, un intreccio felice<br />
che ha contribuito a portare il<br />
giovane attaccante argentino alla<br />
corte del Lecce. “Debbo dire grazie<br />
a Diego - racconta adesso Pasculli<br />
- se sono venuto a giocare nel<br />
Lecce. Non conoscevo niente della<br />
squadra salentina e neppure del calcio<br />
di serie A italiano. Fu lui a invogliarmi<br />
a scegliere la serie A<br />
italiana ed il Lecce”.<br />
Un primo atto d’amore trasversale,<br />
come si diceva, di Maradona verso<br />
il Lecce: far venire a giocare Pasculli<br />
con il Lecce. E Pasculli, in questi<br />
giorni di dolore e di lutto mondiale,<br />
ha così commentato la morte del<br />
‘Pibe de oro’. “Non ci sono parole<br />
per descrivere ciò che sto provando<br />
adesso. È venuto a mancare il numero<br />
uno, un amico, una persona<br />
che stimavo e mi stimava, un leader,<br />
un fedele compagno”.<br />
IL SEGRETO DI PEDRO - Dolore, amarezza<br />
ma anche un piccolo segreto<br />
che Pedro, ora che Diego non c’è<br />
più, ha voluto svelare: “Con i compagni<br />
della nazionale del 1986 - ha<br />
confidato ad amici e giornali l’ex<br />
bomber salentino - avevamo una<br />
chat. C’eravamo tutti: io, Valdano,<br />
Ruggeri e ovviamente anche Diego.<br />
Anzi, era lui il più attivo, scrivendo<br />
di continuo tra scherzi e battute. Poi,<br />
un bel giorno, Diego ne è uscito. O<br />
meglio lo ha tolto chi gli stava vicino.<br />
Ultimamente era diventato impossibile<br />
parlare con lui, persino<br />
così come è stato il giorno del suo<br />
compleanno. Era prigioniero”.<br />
SEMPRE NEL CUORE - Parole amare<br />
sgorgate dal cuore di Pasculli in ricordo<br />
della sua lunga storia di amicizia<br />
con Maradona. Un’amicizia<br />
che continuerà a vivere per sempre<br />
come se Maradona fosse ancora<br />
vivo.<br />
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