syndicom rivista N.27
Da molto tempo ci impegniamo per i diritti dei lavoratori della logistica, delle telecomunicazioni e dei media. Le buone condizioni di lavoro sono, e sono sempre state, il risultato di successi raggiunti insieme. Entra anche tu nel nostro movimento e crea il tuo futuro insieme a noi. L'unione fa la forza!
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24 Politica<br />
Stop allo smantellamento<br />
dell’AVS, sì al referendum<br />
La riforma AVS 21 peggiora le pensioni di coloro che già oggi<br />
hanno di meno: ovvero le donne. Inoltre, spiana la strada a<br />
ulteriori peggioramenti delle rendite nel 1° e nel 2° pilastro.<br />
A tutto questo ci opponiamo firmando il referendum!<br />
Testo: Gabriela Medici, USS<br />
Foto: <strong>syndicom</strong><br />
Dare un segnale<br />
chiaro contro la<br />
spirale discendente<br />
sulle rendite<br />
Da 50 anni la Costituzione promette<br />
alla popolazione rendite AVS sufficienti<br />
per vivere. Ma siamo ben lontani<br />
da questo. Nessuno oggi in Svizzera<br />
riesce a vivere soltanto con la<br />
rendita AVS. E la riforma AVS 21 non<br />
offre risposte alle grandi preoccupazioni<br />
sulle pensioni. Al contrario.<br />
Peggiora le rendite di coloro che<br />
oggi hanno già di meno: le donne.<br />
Poiché le donne continuano a percepire<br />
tuttora rendite di un terzo inferiori<br />
rispetto a quelle degli uomini.<br />
Con l’innalzamento dell’età pensionabile<br />
per le donne deliberato dal<br />
Parlamento, esse perdono in media<br />
1 200 franchi l’anno. La maggioranza<br />
borghese ha sì approvato delle cosiddette<br />
compensazioni che intendono<br />
ammortizzare un po’ i tagli per<br />
le donne vicine al pensionamento.<br />
Ma queste compensazioni sono talmente<br />
misere che la metà delle donne<br />
che andrà in pensione nei prossimi<br />
nove anni rischia subito un<br />
peggioramento delle rendite. A esserne<br />
particolarmente colpite saranno<br />
soprattutto le donne che lavorano.<br />
I politici e i datori di lavoro<br />
borghesi sostenevano che la riforma<br />
fosse necessaria per salvaguardare<br />
l’AVS. Con l’AVS 21 il Parlamento intende<br />
concedere solo una breve tregua.<br />
Il Consiglio federale aveva proposto<br />
un finanziamento<br />
supplementare attraverso l’imposta<br />
sul valore aggiunto quasi doppio rispetto<br />
a quanto deliberato ora. Con<br />
AVS 21 il Parlamento intende far affluire<br />
all’AVS anche 0,4 punti percentuali<br />
di IVA in più. Questo in linea<br />
di principio è positivo. Ma il<br />
Parlamento vuole fare un baratto: il<br />
finanziamento supplementare dovrà<br />
entrare in vigore con l’innalzamento<br />
dell’età pensionabile delle donne.<br />
La logica così perseguita è evidente:<br />
la pressione per una prossima riforma<br />
AVS deve restare alta. Sarà così<br />
possibile innalzare l’età pensionabile<br />
per tutti. Perché diversamente da<br />
quanto sostenuto, l’innalzamento<br />
dell’età pensionabile delle donne è<br />
poco rilevante per il finanziamento<br />
dell’AVS. È indubbio che l’AVS necessiterà<br />
temporaneamente di un<br />
po’ più di denaro per la generazione<br />
dei babyboomer. Ma dal 2020 essa<br />
riceve già 2 miliardi supplementari<br />
all’anno, perché gli elettori si erano<br />
dichiarati favorevoli a un finanziamento<br />
supplementare dell’AVS. Motivo<br />
per cui nei prossimi anni l’AVS<br />
sarà in attivo. Inoltre, nei prossimi<br />
25 anni anche l’intero fabbisogno<br />
supplementare dei babyboomer potrà<br />
essere finanziato senza problemi:<br />
si tratta di volontà politica. Questa<br />
primavera l’USS lancerà un’iniziativa<br />
che richiede che una parte degli<br />
utili della BNS vada all’AVS, a beneficio<br />
quindi dell’intera popolazione.<br />
Non solo in materia di finanziamento,<br />
ma anche su altri punti il<br />
Parlamento ha già avviato le modifiche<br />
necessarie per preparare ulteriori<br />
innalzamenti dell’età pensionabile.<br />
Vengono così peggiorate le<br />
condizioni per il pensionamento anticipato,<br />
già oggi un privilegio dei<br />
ricchi. Nel caso di banche e assicurazioni<br />
il 58% dei lavoratori va in<br />
pensione anticipatamente. Essi non<br />
dipendono dall’AVS. Complessivamente<br />
può permetterselo solo il 36%<br />
della popolazione. Allo stesso tempo<br />
con la riforma LPP il Consiglio<br />
nazionale ha causato un vero e proprio<br />
smantellamento, in modo tale<br />
che alla fine tutti debbano pagare di<br />
più per rendite ancora più basse.<br />
Questo dimostra che AVS 21 è solo<br />
la prima tappa dello smantellamento<br />
delle pensioni. È pertanto necessario<br />
respingere questa riforma dando<br />
così un chiaro segnale contro<br />
l’ulteriore spirale discendente.<br />
Scaricate e firmate il referendum su<br />
avs21-no.ch/<strong>syndicom</strong>