Cosenza sostiene il coraggio di Mary Garret - People Life Magazine
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Arrivati al capolinea <strong>di</strong> una relazione<br />
“sbagliata” e l’interrogativo resta quasi<br />
shakespeariano, “the end or to be continued”?<br />
E succede proprio perché non sempre,<br />
contemporaneamente, i due “amanti” sono<br />
convinti <strong>di</strong> lasciare andare l’oggetto del proprio<br />
desiderio. Alla domanda se in amore vince chi<br />
fugge oppure chi la dura la vince si sono scatenate<br />
le opinioni, specie<br />
attraverso <strong>il</strong> tam tam<br />
<strong>di</strong> facebook. Secondo<br />
Francesco e Antonio<br />
in amore non ci sono<br />
regole né strategie<br />
perché, altrimenti, si<br />
perde la spontaneità<br />
del sentimento. Di<br />
tutt’altro avviso Carlo<br />
e She<strong>il</strong>a, sostenitori<br />
del fatto che la vecchia<br />
regola vince chi fugge<br />
sia ormai soppiantata<br />
dal fatto che in amore<br />
vinca chi con pazienza<br />
e la <strong>di</strong>mostrazione,<br />
in fatti non in parole,<br />
possa raggiungere<br />
<strong>il</strong> proprio obiettivo,<br />
ovvero la conquista<br />
dell’oggetto del desiderio.<br />
Per Roberto, invece,<br />
è come una partita<br />
a bracco <strong>di</strong> ferro, <strong>il</strong> più<br />
forte (meno innamorato?)<br />
vince. Oppure<br />
come cantava l’in<strong>di</strong>menticab<strong>il</strong>e Amy Winehouse,<br />
l’amore è un gioco in cu si perde. Ma a guardare<br />
le storie sembra non ci siano regole precise,<br />
non per tutte le coppie funziona allo stesso<br />
modo. Carmen racconta ad esempio della sua<br />
relazione durata tanti anni dove immaginava un<br />
<strong>People</strong> love<br />
La “partita dell’Amore”: vince chi fugge,<br />
chi persevera oppure e’ un gioco perso?<br />
Angela Men<strong>di</strong>cino<br />
amen<strong>di</strong>cinopeoplelife@libero.it<br />
lieto fine, finita, invece, perché “lui ha intrapreso<br />
una relazione con un’altra per la quale aveva perso<br />
la testa”. Uno dei più classici “triangoli” in cui<br />
però a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> tempo, Carmen, racconta <strong>di</strong><br />
avere sempre mantenuto un contatto con <strong>il</strong> suo<br />
ex storico e per <strong>il</strong> quale <strong>di</strong>ce, “adesso non provo<br />
più attrazione”. Eppure mai <strong>di</strong>re mai. C’è la storia<br />
<strong>di</strong> Fabio (nome <strong>di</strong> fantasia) fidanzato ufficialmente<br />
da oltre quin<strong>di</strong>ci anni con una lei che appare<br />
molto assente nella sua vita, tanto che resta<br />
colpito a prima vista da quella che Fabio ha poi<br />
definito la “sua Lolita”. Carina ventitreenne con<br />
la quale l’attrazione è improvvisa e inarrestab<strong>il</strong>e.<br />
Lei, Barbara, è presa<br />
da questa relazione<br />
e la vive. Momenti<br />
però fugaci che poi<br />
svaniscono, vorrebbe<br />
<strong>di</strong> più, vorrebbe<br />
lui tutto per sé. La<br />
pazienza ha un limite<br />
e Barbara vedendo<br />
Fabio che continua<br />
a restare nella sua<br />
“gabbia dorata” con<br />
la “fidanzata tra<strong>di</strong>ta”<br />
ferma la partita e<br />
va per la sua strada.<br />
Nessun altro contatto<br />
tra i due amanti<br />
per evitare <strong>di</strong> mantenere<br />
vivo un fuoco<br />
ardente. Dopo una<br />
passione <strong>di</strong> breve o<br />
lunga durata, infatti,<br />
restare “amici”<br />
sembra essere un sinonimo<br />
<strong>di</strong> “lavorare<br />
<strong>di</strong>etro le quinte per<br />
essere sempre presenti”.<br />
Proprio come <strong>di</strong>ce She<strong>il</strong>a, senza rimpianti.<br />
Ma quando una partita è “truccata” e le carte<br />
sono scoperte già dall’inizio, meglio lasciare <strong>il</strong><br />
tavolo, prima <strong>di</strong> restare “incastrati” in un gioco<br />
perso. Come <strong>di</strong>ce Antonella, ci sono storie “sbagliate”<br />
che sono perse in partenza.