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Cosenza sostiene il coraggio di Mary Garret - People Life Magazine

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80<br />

Arrivati al capolinea <strong>di</strong> una relazione<br />

“sbagliata” e l’interrogativo resta quasi<br />

shakespeariano, “the end or to be continued”?<br />

E succede proprio perché non sempre,<br />

contemporaneamente, i due “amanti” sono<br />

convinti <strong>di</strong> lasciare andare l’oggetto del proprio<br />

desiderio. Alla domanda se in amore vince chi<br />

fugge oppure chi la dura la vince si sono scatenate<br />

le opinioni, specie<br />

attraverso <strong>il</strong> tam tam<br />

<strong>di</strong> facebook. Secondo<br />

Francesco e Antonio<br />

in amore non ci sono<br />

regole né strategie<br />

perché, altrimenti, si<br />

perde la spontaneità<br />

del sentimento. Di<br />

tutt’altro avviso Carlo<br />

e She<strong>il</strong>a, sostenitori<br />

del fatto che la vecchia<br />

regola vince chi fugge<br />

sia ormai soppiantata<br />

dal fatto che in amore<br />

vinca chi con pazienza<br />

e la <strong>di</strong>mostrazione,<br />

in fatti non in parole,<br />

possa raggiungere<br />

<strong>il</strong> proprio obiettivo,<br />

ovvero la conquista<br />

dell’oggetto del desiderio.<br />

Per Roberto, invece,<br />

è come una partita<br />

a bracco <strong>di</strong> ferro, <strong>il</strong> più<br />

forte (meno innamorato?)<br />

vince. Oppure<br />

come cantava l’in<strong>di</strong>menticab<strong>il</strong>e Amy Winehouse,<br />

l’amore è un gioco in cu si perde. Ma a guardare<br />

le storie sembra non ci siano regole precise,<br />

non per tutte le coppie funziona allo stesso<br />

modo. Carmen racconta ad esempio della sua<br />

relazione durata tanti anni dove immaginava un<br />

<strong>People</strong> love<br />

La “partita dell’Amore”: vince chi fugge,<br />

chi persevera oppure e’ un gioco perso?<br />

Angela Men<strong>di</strong>cino<br />

amen<strong>di</strong>cinopeoplelife@libero.it<br />

lieto fine, finita, invece, perché “lui ha intrapreso<br />

una relazione con un’altra per la quale aveva perso<br />

la testa”. Uno dei più classici “triangoli” in cui<br />

però a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> tempo, Carmen, racconta <strong>di</strong><br />

avere sempre mantenuto un contatto con <strong>il</strong> suo<br />

ex storico e per <strong>il</strong> quale <strong>di</strong>ce, “adesso non provo<br />

più attrazione”. Eppure mai <strong>di</strong>re mai. C’è la storia<br />

<strong>di</strong> Fabio (nome <strong>di</strong> fantasia) fidanzato ufficialmente<br />

da oltre quin<strong>di</strong>ci anni con una lei che appare<br />

molto assente nella sua vita, tanto che resta<br />

colpito a prima vista da quella che Fabio ha poi<br />

definito la “sua Lolita”. Carina ventitreenne con<br />

la quale l’attrazione è improvvisa e inarrestab<strong>il</strong>e.<br />

Lei, Barbara, è presa<br />

da questa relazione<br />

e la vive. Momenti<br />

però fugaci che poi<br />

svaniscono, vorrebbe<br />

<strong>di</strong> più, vorrebbe<br />

lui tutto per sé. La<br />

pazienza ha un limite<br />

e Barbara vedendo<br />

Fabio che continua<br />

a restare nella sua<br />

“gabbia dorata” con<br />

la “fidanzata tra<strong>di</strong>ta”<br />

ferma la partita e<br />

va per la sua strada.<br />

Nessun altro contatto<br />

tra i due amanti<br />

per evitare <strong>di</strong> mantenere<br />

vivo un fuoco<br />

ardente. Dopo una<br />

passione <strong>di</strong> breve o<br />

lunga durata, infatti,<br />

restare “amici”<br />

sembra essere un sinonimo<br />

<strong>di</strong> “lavorare<br />

<strong>di</strong>etro le quinte per<br />

essere sempre presenti”.<br />

Proprio come <strong>di</strong>ce She<strong>il</strong>a, senza rimpianti.<br />

Ma quando una partita è “truccata” e le carte<br />

sono scoperte già dall’inizio, meglio lasciare <strong>il</strong><br />

tavolo, prima <strong>di</strong> restare “incastrati” in un gioco<br />

perso. Come <strong>di</strong>ce Antonella, ci sono storie “sbagliate”<br />

che sono perse in partenza.

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