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Epidemiologia della degenerazione maculare senile (AMD) ITALIAN ...

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I T A L I A N J O U R N A L O F P U B L I C H E A L T H<br />

Tabella 1. Risultati associazione fumo e rischio di sviluppo <strong>AMD</strong> neovascolare.<br />

*Il riferimento è lo stato di non fumatori; § dati aggiustati per età e sesso<br />

Alcool<br />

Nello studio di meta-analisi di Chong [16], emerge<br />

che una forte assunzione di alcool (più di tre drink<br />

al giorno) può essere considerata un fattore<br />

associato allo sviluppo di <strong>AMD</strong>. In particolare, nello<br />

studio di Fraser-Bell [17], si evidenzia che un forte<br />

consumo di alcool (non meno di cinque drink al<br />

giorno) si associa a un elevato rischio di sviluppare<br />

<strong>AMD</strong> essudativa (OR=5.8; IC 95%: 1.3-25.8).<br />

Fattori di rischio probabili<br />

Familiarità e fattori genetici<br />

L’appartenenza allo stesso ceppo familiare sembra<br />

influenzare lo sviluppo di <strong>AMD</strong>: nello studio di<br />

Seddon et al. [1] si evidenzia come i parenti di<br />

primo grado di soggetti affetti da <strong>AMD</strong> avessero un<br />

maggiore rischio di sviluppare la <strong>degenerazione</strong><br />

<strong>maculare</strong> legata all’età rispetto ai parenti dei non<br />

affetti (OR=2.4; IC 95%: 1.2-4.7). Per quanto riguarda<br />

in particolare la forma neovascolare si ha invece un<br />

OR di 3.1 (IC 95%: 1.5-6.7).<br />

Dallo studio sui gemelli americani condotto da<br />

Seddon et al. [18], emerge che i fattori genetici<br />

hanno un ruolo molto rilevante nell’insorgenza<br />

<strong>della</strong> patologia, tanto da influire per una percentuale<br />

che va dal 46%, per lo sviluppo <strong>della</strong> forma meno<br />

grave di <strong>AMD</strong>, al 67%, per la forma intermedia, fino a<br />

raggiungere il 71% per la forma avanzata.<br />

Implicate nello sviluppo di <strong>AMD</strong> sembrano essere<br />

in particolare le varianti del gene per il fattore H del<br />

complemento, allocato nei loci cromosomici 1q25-<br />

31 e 10q26 e per il fattore B e C2 del complemento<br />

[19-25].<br />

Genere<br />

Le donne hanno un rischio maggiore del 15% di<br />

sviluppare <strong>AMD</strong> (OR=1.15; IC 95%: 1.10-1.21)<br />

rispetto agli uomini [26].<br />

Razza o Etnia<br />

In molti studi, la prevalenza <strong>della</strong> <strong>AMD</strong> è<br />

maggiore nella razza bianca. Nello studio di Klein<br />

et al. [27], condotto sulla popolazione degli USA, la<br />

prevalenza di <strong>AMD</strong> risultava essere nella<br />

popolazione bianca non ispanica del 9.3%, nei<br />

neri non ispanici del 7.4% e negli ispanici<br />

JPH - Year 7, Volume 6, Number 2, Suppl. 3, 2009<br />

americani del 7.1%. Si è inoltre osservato che, per<br />

quanto riguarda la fascia di età prima dei 60 anni,<br />

gli ispanici americani e i neri non ispanici avevano<br />

un rischio maggiore di sviluppare <strong>AMD</strong> rispetto ai<br />

bianchi non ispanici, mentre dopo i 60 anni il<br />

rischio era maggiore per i bianchi non ispanici.<br />

Infatti, nei soggetti che avevano un’età maggiore<br />

di 60 anni, essere neri non ispanici (OR=0.50; IC<br />

95%: 0.37-0.68) o ispanici americani (OR=0.63; IC<br />

95%: 0.44-0.90) risultava essere protettivo per lo<br />

sviluppo <strong>della</strong> <strong>degenerazione</strong> <strong>maculare</strong> <strong>senile</strong>.<br />

Obesità<br />

In base ai dati dello studio A.R.E.D.S. [9], emerge<br />

che i soggetti obesi (BMI≥30 kg/m 2) hanno un<br />

rischio maggiore di sviluppare <strong>AMD</strong> rispetto a<br />

quelli con un BMI normale/sottopeso (OR=1.93;<br />

IC 95%: 1.25–2.65).<br />

Fattori cardiovascolari e ipertensione<br />

Nello studio di Hogg et al. [28] si evidenzia<br />

come ci sia una probabile forte associazione tra<br />

l’essere affetti da disordini cardiovascolari e lo<br />

sviluppo di <strong>AMD</strong> neovascolare (OR=7.53; IC 95%:<br />

2.78–20.41). In particolare considerando solo la<br />

patologia ipertensiva, i soggetti che soffrono di<br />

ipertensione di grado 2 (pressione diastolica ≥<br />

100 e sistolica ≥ 160) hanno un rischio maggiore<br />

di sviluppare <strong>AMD</strong> neovascolare rispetto a quelli<br />

che non presentano patologia ipertensiva<br />

(OR=3.21; IC 95%: 1.14-8.98).<br />

Dieta<br />

L’assunzione di vitamina E (HR=0.92; IC 95%:<br />

0.84-1.00) e zinco (HR=0.91; IC 95%: 0.83-0.98)<br />

con la dieta è inversamente associata allo sviluppo<br />

di <strong>AMD</strong> [29]. Inoltre si è evidenziato in letteratura<br />

che consumare beta carotene, vitamina C, luteina e<br />

zeaxantina riducono il rischio di sviluppare <strong>AMD</strong><br />

[30].<br />

Infine, nello studio di Seddon et al. [31] si<br />

evidenzia come l’assunzione elevata di acido<br />

linoleico con la dieta sia associata a un maggior<br />

rischio di <strong>AMD</strong>, mentre assumere acidi grassi omega<br />

3 ne diminuisce il rischio e questo dato sugli<br />

omega 3 emerge anche nello studio di Chong [32].<br />

C A P I T O L O 1 S 5

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