08.07.2022 Views

La Plastica Oggi e Domani, n° 2 - Maggio / Giugno 2022

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

RIDUCI I CO<br />

AUMENTA LE PE<br />

Pressa orizzontale per termoplastici<br />

Sistema di chiusura Hydrobl<br />

Pressa servo assistita a bas<br />

Riduzione deg<br />

Facilità di accesso alla chiusu


NSUMI,<br />

RFORMANCE<br />

con gruppo chiusura a due piani.<br />

ock sulle quattro colonne.<br />

so consumo energetico.<br />

li ingombri.<br />

ra per attrezzaggio stampi.


www.ipm-italy.it


01_03_SOMMARIO.indd 1 16/06/22 17:44


00_00_COVER 02-<strong>2022</strong>.qxp_<strong>La</strong>yout 1 16/06/22 09:58 Pagina I<br />

Appliances<br />

ANNO XI - NUMERO 2 - MAGGIO/GIUGNO <strong>2022</strong><br />

ATTUALITÀ<br />

<strong>La</strong> crescita di un'impresa<br />

parte dall'ESG<br />

AMBIENTE<br />

Trovare le materie prime<br />

grazie all'economia circolare<br />

APPARECCHIATURE<br />

AUSILIARIE<br />

Macchinari evoluti<br />

per una redditività sostenibile<br />

Automotive<br />

Closure<br />

Crates,<br />

Pallets and Bins<br />

Disposable<br />

Cutlery &<br />

Dishes<br />

Houseware<br />

product<br />

Follow us on social media<br />

www.interprogettied.com<br />

Medical and<br />

Pharmaceutical<br />

Industry<br />

Pet preform<br />

Packaging<br />

our history, our strength<br />

Technical<br />

molding<br />

sommario<br />

la plastic a<br />

OGGI<br />

e<br />

DOMANI<br />

POSTE ITALIANE SPA•SPED. IN ABB. POSTALE•70%•LO/MI•COSTO COPIA € 8,00<br />

la<br />

plastic a<br />

OGGI<br />

e<br />

DOMANI<br />

4<br />

Editoriale<br />

Quelle imprese<br />

che fanno la differenza<br />

14<br />

Attualità<br />

<strong>La</strong> crescita di un’azienda<br />

parte dall’ESG<br />

28<br />

Ambiente<br />

Anche il bio inquina?<br />

www.campetella.com<br />

from 1897<br />

6<br />

In primo piano<br />

Capire la plastica<br />

per poterla utilizzare<br />

18<br />

Attualità<br />

30<br />

Riciclo<br />

12<br />

Attualità<br />

75 anni di BASF in Italia<br />

22<br />

Appuntamenti<br />

24<br />

Ambiente<br />

34<br />

Saldatura<br />

Bilanci e previsioni<br />

per Leister<br />

Trovare le materie prime<br />

grazie all’economia circolare<br />

2 <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />

01_03_SOMMARIO.indd 2 20/06/22 11:13


sommario<br />

ANNO XI - N. 2 MAGGIO/GIUGNO <strong>2022</strong><br />

36<br />

Stampaggio a iniezione<br />

Pressa per lo stampaggio<br />

di polimeri riciclati<br />

42<br />

Componenti<br />

Tubi portachiavi<br />

che rispettano l’ambiente<br />

50<br />

Strumentazione<br />

52<br />

Materiali<br />

Un impianto all’avanguardia<br />

per la polimerizzazione<br />

39<br />

Stampa 3D<br />

44<br />

Automazione<br />

40<br />

Apparecchiature ausiliarie<br />

Macchinari evoluti per<br />

una redditività sostenibile<br />

48<br />

Automazione<br />

Un progetto per realizzare<br />

l’azienda del futuro<br />

54<br />

Materiali<br />

56<br />

Elenco inserzionisti<br />

<strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> 3<br />

01_03_SOMMARIO.indd 3 20/06/22 11:13


editoriale<br />

Quelle imprese che fanno<br />

la differenza<br />

Il clima è cambiato, le materie prime sono poche e costose<br />

e la sostenibilità è sempre più una necessità che una<br />

scelta. Persino il bio sembra a rischio, ora che i risultati<br />

di un esperimento condotto dal CNR insieme ad altri organismi<br />

competenti ha rivelato che anche le bioplastiche<br />

hanno tempi di degradazione molto lunghi, comparabili a<br />

quelli di materiali plastici non bio.<br />

Qual è la soluzione? Non ce n’è una sola e se c’è va raggiunta<br />

attraverso un solido lavoro di squadra da parte delle<br />

industrie, soprattuto ora, in un tempo minacciato dalla<br />

guerra e dal Covid, ancora in circolazione.<br />

Tutti i governi hanno approvato i 17 Obiettivi di Sviluppo<br />

Sostenibile (SDGs) ma il loro successo dipende dall’azione<br />

e dalla collaborazione di tutte le parti coinvolte. In questo<br />

senso, le imprese sono attori fondamentali per il ruolo che<br />

svolgono nella vita economico-sociale delle comunità in<br />

cui operano: l’impresa che adotta la logica ESG, infatti, non<br />

solo fornisce un aiuto concreto per il raggiungimento degli<br />

obiettivi SDGs a livello macro, ma avrà dei vantaggi anche<br />

a livello micro e accrescerà le sue performance. Un vantaggio<br />

per tutti dunque che migliora l’immagine aziendale, accresce<br />

l’efficienza operativa, attirando sempre più giovani.<br />

Per fornire alcuni dati: adottare pratiche ESG da parte delle<br />

imprese secondo il 90% delle rilevazioni riduce il costo del<br />

capitale, nell’88% dei casi analizzati migliora la performance<br />

operativa e secondo l’80% degli studi influenza positivamente<br />

l’andamento del prezzo delle azioni.<br />

Per quanto riguarda le materie prime, il discorso è simile.<br />

Molte materie prime mancano e, quando ci sono, i prezzi si<br />

alzano in maniera esponenziale. Tra le cause: l’aumento crescente<br />

della domanda, la crisi climatica, la pandemia – che<br />

ha imposto una lunga battuta d’arresto all’economia globale<br />

– ma anche il tremendo conflitto in Ucraina che ha esasperato<br />

la fragilità energetica dell’Europa. Secondo il Circular<br />

Economy Network l’unico modo per sopperire alla mancanza<br />

di materie prime è passare all’economia circolare.<br />

I dati globali parlano chiaro: tra il 2018 e il 2020 il tasso di<br />

circolarità è sceso dal 9,1% all’8,6%. Negli ultimi cinque<br />

anni i consumi sono cresciuti di oltre l’8% (superando i 100<br />

miliardi di tonnellate di materia prima utilizzata in un anno),<br />

a fronte di un incremento del riutilizzo di appena il 3% (da<br />

8,4 a 8,65 miliardi di tonnellate). In breve, sprechiamo troppi<br />

materiali estratti dagli ecosistemi.<br />

Anche l’Italia è ancora lontana dall’obiettivo ma, nel quadro<br />

delle prime cinque economie europee, si posiziona al<br />

primo posto per gli indicatori più importanti di circolarità,<br />

assieme alla Francia.<br />

Anche in questo caso la soluzione grava sul ruolo delle<br />

industrie. Secondo Roberto Morabito, direttore del dipartimento<br />

sostenibilità dei sistemi produttivi e territoriali ENEA<br />

la simbiosi industriale è uno degli strumenti più potenti che<br />

possiamo utilizzare a supporto della transizione circolare<br />

dei nostri sistemi produttivi con grandi vantaggi ambientali,<br />

economici e sociali. Come avviene in altri Paesi, sarebbe<br />

giusto che anche l’Italia si dotasse di un programma<br />

nazionale per la simbiosi industriale per massimizzarne<br />

le potenzialità e assicurare tracciabilità e contabilità delle<br />

risorse scambiate. Il potenziale vantaggio economico per<br />

lo scambio di risorse in Europa è stimato tra i 7 e i 13 miliardi<br />

di euro, a cui aggiungere oltre 70 miliardi per costi di<br />

discarica evitati. Cifre che non varranno mai quanto i danni<br />

ambientali da noi causati, ma che possono essere un buon<br />

punto di partenza per aiutare le risorse, e quindi l’industria<br />

italiana, a risollevarsi.<br />

Eva De Vecchis<br />

4 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />

04_05_EDITORIALE.indd 4 15/06/22 17:38


04_05_EDITORIALE.indd 5 15/06/22 17:38


petella ad un’espansione nazionale e interstoria<br />

di copertina<br />

Capire la plastica<br />

per poterla utilizzare<br />

Nonostante le difficoltà di reperimento dei componenti e delle<br />

materie prime, Campetella Robotic Center pensa già al futuro e<br />

porta avanti una campagna di sensibilizzazione verso il riciclo della<br />

plastica: un materiale tanto demonizzato quanto indispensabile.<br />

di Eva De Vecchis<br />

Campetella Robotic Center è una<br />

realtà italiana specializzata nella<br />

progettazione e produzione di robot<br />

cartesiani e manipolatori.<br />

<strong>La</strong> sua storia si interseca con l’evoluzione<br />

industriale e coinvolge cinque generazioni.<br />

che, ma anche a software, installazione<br />

degli impianti, vendita e post-vendita del<br />

prodotto robot per l’industria. Il suo core<br />

business è rappresentato da soluzioni robotizzate<br />

per il settore dello stampaggio<br />

delle materie plastiche. Nel tempo, la solida<br />

esperienza maturata ha portato Cam-<br />

<strong>Oggi</strong> Campetella è una realtà che si dedica<br />

a progettazioni e realizzazioni meccaninazionale<br />

nonché a una sempre maggiore<br />

competenza verso tematiche attuali come<br />

l’attenzione all’ambiente e al riciclo. A parlare<br />

della plastica e delle sue molteplici<br />

sfaccettature sono Marco Valmorri e Francesco<br />

Bitocco, rispettivamente Key Account<br />

e Area Manager Spagna e Sud America<br />

in Campetella.<br />

Marco Valmorri e Francesco Bitocco,<br />

come è andato l’ultimo anno e quali sono<br />

le principali sfide del <strong>2022</strong> per Campetella,<br />

alla luce del preoccupante contesto<br />

internazionale?<br />

Francesco Bitocco: Non tutto il mondo ha<br />

reagito nello stesso modo al post-Covid.<br />

6 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2022</strong><br />

06_09_Storia_Cover_CAMPETELLA.indd 6 16/06/22 10:30


storia<br />

di copertina<br />

Per esempio l’America <strong>La</strong>tina, di cui mi<br />

occupo, è molto in ritardo rispetto ad altri<br />

paesi. Per Campetella però l’ultimo anno<br />

è andato bene come il precedente e non<br />

ci sono stati grossi impedimenti. <strong>La</strong> nostra<br />

azienda infatti si occupa di automazione<br />

destinata all’industria del packaging i cui<br />

consumi sono aumentati, soprattutto nel<br />

periodo di lockdown quando le persone<br />

hanno comprato più prodotti confezionati.<br />

Stessa cosa per il settore farmaceutico: il<br />

gel per le mani, le mascherine sono tutte<br />

abitudini che prima non esistevano. Oltre<br />

a questi settori però, è giusto iniziare a<br />

pensare anche al futuro del mercato automotive<br />

che prima o poi riprenderà la sua<br />

risalita, dopo la discesa del comparto<br />

iniezione.<br />

Marco Valmorri: Il 2021 doveva essere<br />

l’anno di ripresa dopo la pandemia. Lo è<br />

stato sicuramente per i mercati europei<br />

(Italia in primis), mentre non lo è stato per<br />

i mercati dell’America <strong>La</strong>tina, che hanno<br />

subito l’ondata del Covid con circa tre<br />

mesi di ritardo rispetto all’Europa, e per<br />

questo hanno avuto uno strascico più<br />

Da sinistra, Caterina Dezi (CFO), Elia Campetella (CEO), Gaia Campetella (Marketing<br />

Manager) e Carlo Campetella (Chairman)<br />

lungo, aggravato da molte situazioni politiche<br />

difficili.<br />

Per quanto ci riguarda, tra le sfide in atto,<br />

la maggiore è la reperibilità dei componenti<br />

elettronici e delle materie prime. Gli ordinativi<br />

per il packaging ci sono, insieme ad<br />

alcuni investimenti per l’automotive, ma il<br />

vero problema oggi è la difficoltà nel trovare<br />

i componenti elettronici e meccanici per<br />

poter costruire le automazioni. Abbiamo<br />

subito in questo anno un enorme allungamento<br />

dei tempi di consegna dei vari componenti<br />

con incrementi, in alcuni casi, di<br />

6-7 volte rispetto alle normali consegne in<br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2022</strong><br />

<strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 7<br />

06_09_Storia_Cover_CAMPETELLA.indd 7 16/06/22 10:30


storia<br />

di copertina<br />

essere pre-Covid. Per Campetella gli obiettivi<br />

principali per il <strong>2022</strong> sono quasi gli<br />

stessi degli ultimi anni: continuare il processo<br />

di miglioramento interno per rendere<br />

sempre più interessante la proposta verso<br />

i clienti.<br />

Ci sono dei comparti, tra quelli di vostra<br />

competenza, che in questi anni complessi<br />

hanno subito maggiori battute d’arresto?<br />

Quali sono invece i più resistenti?<br />

F.B.: Il comparto dell’automotive è senz’altro<br />

quello che ha subito la battuta di arresto<br />

più forte negli ultimi anni, dovuta soprattutto<br />

all’’incertezza sul futuro di questo settore.<br />

Da una parte ci sono le aziende inAsia<br />

che spingono per una migrazione completa<br />

verso il motore elettrico e, dall’altra, ci<br />

sono quelle europee sostenitrici del motore<br />

termico a basse emissioni. I comparti più<br />

resistenti sono quello del packaging alimentare<br />

e del farmaceutico/medicale che,<br />

dopo la pandemia, si sono nettamente rafforzati<br />

grazie all’aumento di vendite.<br />

Per sensibilizzare sui temi ambientali c’è bisogno<br />

di una forte sensibilizzazione anche a<br />

livello di comunicazione, come sta procedendo<br />

Campetella da questo punto di vista?<br />

M.V.: <strong>La</strong> plastica oggi è sotto un attacco<br />

pesantissimo da parte della maggior parte<br />

dei media, perché si crede che questo materiale<br />

sia la causa principale dell’inquinamento.<br />

Eppure pensare a un paese industrializzato<br />

senza plastica è pressoché<br />

impossibile, non potremmo fare quasi nulla<br />

rispetto alla vita a cui siamo abituati. Una<br />

delle soluzioni è quella di istruire le persone<br />

al riciclo, ma soprattutto pensare e progettare<br />

fin da subito degli oggetti che possano<br />

essere riciclabili.<br />

F.B.: Il dibattito attuale legato alla plastica<br />

nasce da una conoscenza molto approssimativa<br />

dell’argomento. Non conoscendo<br />

la materia si tende a diffidare e, se arriva<br />

una notizia non ben documentata<br />

secondo cui la plastica inquina e fa male<br />

alle persone, la cosa più semplice è crederci<br />

e sconsigliarne l’utilizzo, così come<br />

si vieta ad un bambino di usare qualcosa<br />

senza spiegargli il perché. <strong>La</strong> plastica invece<br />

è un nome generico che raggruppa<br />

un numero molto ampio di polimeri che<br />

hanno caratteristiche chimiche e meccaniche<br />

molto diverse tra loro. In funzione<br />

Francesco Bitocco (Campetella): “I nostri prodotti<br />

sono provvisti di dispositivi speciali per il risparmio di energia<br />

elettrica, per il risparmio di aria compressa, per la conversione<br />

di energia cinetica in energia elettrica, per l’ottimizzazione<br />

dei consumi nelle fasi lavorative meno intense”<br />

Modula X-Series per applicazione IML in stampo a 4 cavità di contenitori in plastica<br />

per formaggio spalmabile<br />

del prodotto da realizzare si sceglie il polimero<br />

più adatto. Secondo me il dibattito<br />

andrebbe spostato su famiglie di prodotti,<br />

per poi parlare del polimero utilizzato e<br />

verificare se e quanto realmente inquina.<br />

Potremmo scoprire che nella maggior<br />

parte dei casi il polimero utilizzato non è<br />

in grado di inquinare.<br />

Quali pratiche suggerite per un corretto utilizzo<br />

e smaltimento di questo materiale?<br />

F.B.: Anche per questo argomento non<br />

c’è un modo univoco di utilizzare i prodotti<br />

in plastica, ma esiste un modo di<br />

utilizzare e smaltire famiglie di prodotti.<br />

Per chiarire il concetto, uno pneumatico<br />

per auto non può avere le stesse norme<br />

di smaltimento di una bottiglia per acqua<br />

minerale. In generale il corretto utilizzo e<br />

smaltimento dei prodotti plastici non è<br />

molto diverso da quello che si fa oggi<br />

nella maggior parte delle città italiane. Si<br />

tratta semplicemente di separare i prodotti<br />

in plastica che possono quindi essere<br />

riciclati, ri-pallettizzati e usati per<br />

altri prodotti.<br />

8 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2022</strong><br />

06_11_Storia_Cover_CAMPETELLA.indd 8 20/06/22 11:19


storia<br />

di copertina<br />

Più che parlare di plastica in modo generico,<br />

dimenticando tutte le famiglie di prodotti<br />

con caratteristiche diverse, bisognerebbe<br />

quindi analizzare i singoli prodotti e<br />

le loro sotto-famiglie. Ciò che davvero inquina<br />

sono le micro-plastiche alle quali ci<br />

esponiamo direttamente o indirettamente.<br />

<strong>La</strong> plastica quindi non è tutta uguale, e per<br />

di più ci sono prodotti plastici che hanno<br />

un’incidenza sull’inquinamento molto minore<br />

rispetto ad altri materiali, come il vetro:<br />

la plafoniera in vetro di un lampione<br />

cittadino ha una possibilità di riciclaggio<br />

inferiore rispetto a un policarbonato iniettato<br />

a temperature nettamente più basse,<br />

con una possibilità di recupero elevata e<br />

resistente al calore.<br />

F.B.: Ci sono vari vantaggi nella tecnologia<br />

IML, tra questi l’aumento della protezione<br />

ai raggi UV (grazie all’etichetta fusa con il<br />

contenitore) quindi maggiore garanzia di<br />

conservazione del prodotto alimentare e<br />

costi di produzione inferiori, poiché il prodotto<br />

viene iniettato ed etichettato con un<br />

solo processo, e non a posteriori.<br />

Inoltre le etichette possono avere un codice<br />

a barre incrementale, grazie al quale si<br />

può identificare la vita del prodotto fino alla<br />

macinatura. Ci sono clienti che utilizzano<br />

l’IML per dare al prodotto un codice a barre<br />

e renderlo reperibile in ogni parte del<br />

Quali sono i vantaggi della plastica di cui la<br />

nostra società non può fare a meno?<br />

F.B.: I vantaggi sono evidenti: costi di produzione<br />

bassi, alta percentuale di riciclaggio,<br />

minori emissioni di CO2 e risparmio energetico<br />

maggiore rispetto alla produzione di vetro,<br />

infine minore impatto ambientale in estrazione<br />

della materia rispetto alla carta.<br />

E quali conseguenze e impatti negativi potrebbe<br />

avere una sua sostituzione con altro<br />

materiale, sia sull’ambiente che sulle nostre<br />

vite?<br />

F.B.: Dipende molto dal materiale sostitutivo.<br />

In caso di legno e carta avremmo un<br />

aumento di abbattimento degli alberi<br />

(dopo aver supportato per anni la lotta al<br />

disboscamento). L’utilizzo del legno e della<br />

carta nel settore alimentare potrebbe incidere<br />

in modo determinante alla trasmissione<br />

di virus e batteri. In caso di sostituzione<br />

con il vetro potremmo avere: aumento del<br />

costo di produzione, aumento del costo di<br />

riciclaggio, aumento di emissioni inquinanti<br />

durante la produzione, rischio di infortuni<br />

proprio per la pericolosità e la fragilità tipiche<br />

di questo materiale.<br />

Mini Modula<br />

X-Series per<br />

applicazione<br />

IML su coppette<br />

di plastica<br />

per gelato<br />

realizzate in<br />

polipropilene<br />

(PP)<br />

Per fare un focus sull’IML (“In-Mold <strong>La</strong>beling”),<br />

tecnica molto interessante, soprattutto<br />

nell’industria alimentare: quali sono i<br />

vantaggi di questo processo? E perché,<br />

grazie all’IML, lo smaltimento risulta più<br />

semplice?<br />

M.V.: Campetella da almeno 15 anni ha attivato<br />

applicazioni legate all’IML, le prime<br />

erano dedicate al settore dei casalinghi,<br />

poi anche la packaging (soprattutto alimentare).<br />

Ad oggi è uno dei settori trainanti<br />

per l’azienda, perché grazie a questa<br />

tecnologia è possibile inserire un’etichetta<br />

dello stesso materiale del contenitore, posizionandola<br />

all’interno dello stampo. Una<br />

volta chiuso lo stampo, il polipropilene viene<br />

iniettato sopra l’etichetta e diventa un<br />

tutt’uno. Questo, oltre a permettere la non<br />

removibilità dell’etichetta, permette anche<br />

di fare delle decorazioni brillanti e di cambiare<br />

grafica senza fermare l’impianto. Il<br />

risultato più importante però è che, trattandosi<br />

dello stesso materiale, il riciclo è facilitato<br />

rispetto ad altri tipi di etichette, come<br />

quelle a fascia o quelle in carta. In questi<br />

casi occorrerebbe separare la carta dal<br />

prodotto plastico prima del riciclaggio.<br />

mondo dove ci sarà un lettore in grado di<br />

decodificarlo: un processo utile per dare<br />

visibilità al proprio prodotto e non perderlo<br />

nel mercato.<br />

Parlando di sostenibilità, come le vostre<br />

soluzioni robotizzate per il settore dello<br />

stampaggio delle materie plastiche possono<br />

andare incontro a questa esigenza?<br />

F.B.: I nostri prodotti, oltre a essere di eccellente<br />

livello tecnologico nel funzionamento<br />

lo sono anche dal punto di vista della<br />

sostenibilità. Sono provvisti di dispositivi<br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2022</strong><br />

<strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 9<br />

06_09_Storia_Cover_CAMPETELLA.indd 9 16/06/22 10:30


storia<br />

di copertina<br />

speciali per il risparmio di energia elettrica,<br />

per il risparmio di aria compressa, per<br />

la conversione di energia cinetica in energia<br />

elettrica, per l’ottimizzazione dei consumi<br />

nelle fasi lavorative meno intense.<br />

Molto importante è anche la salvaguardia<br />

del prodotto stesso alla quale contribuisce<br />

l’IML che permette di verificare, ad esempio,<br />

la presenza di parti troppo sottili o parzialmente<br />

forate. Anche i micro-fori invisibili<br />

ad occhio nudo sono rilevati attraverso<br />

questi sistemi di visione messi a bordo<br />

pressa, capaci di abbassare il rischio di<br />

confezionare un prodotto difettoso che potrebbe<br />

consumarsi prima della data di scadenza.<br />

M.V.: Parlando di packaging alimentare noi<br />

ci distinguiamo per l’efficienza dei nostri<br />

impianti e per il ridotto numero di scarti in<br />

produzione, oltre che per il controllo del<br />

singolo pezzo che viene prodotto. Molti degli<br />

impianti IML sono multi-cavità e permettono<br />

di raggiungere i 4-5 secondi di tempo<br />

ciclo. Riuscire a gestire lo scarto singolo<br />

permette inoltre di non buttare tutta la<br />

stampata ma solo il pezzo che presenta<br />

delle difettosità riducendo lo scarto riciclato<br />

ai minimi termini. Questo fa sì che anche<br />

il consumo energetico sia molto ridotto.<br />

Etichette<br />

prodotte<br />

con la tecnica<br />

IML<br />

Marco Valmorri (Campetella): “<strong>La</strong> fabbrica verrà ampliata<br />

con l’obiettivo di raddoppiare i metri quadri attuali.<br />

Il motivo alla base di questa decisione è l’aumento,<br />

negli ultimi anni, della richiesta di automazione<br />

sia sul mercato del packaging che su altri mercati”<br />

Per il futuro avete in programma progetti o<br />

investimenti importanti?<br />

M.V.: Campetella inizierà a breve l’ampliamento<br />

della fabbrica con l’obiettivo di raddoppiare<br />

i metri quadri attuali. Il motivo alla<br />

base di questa decisione è l’aumento, negli<br />

ultimi anni, della richiesta di automazione<br />

sia sul mercato del packaging che su<br />

altri mercati. L’incremento di questi ordinativi<br />

arriva soprattutto dagli USA, dall’America<br />

<strong>La</strong>tina ma anche dall’Italia e dall’Europa<br />

in generale.<br />

F.B.: L’ampliamento servirà non solo per<br />

aumentare la produzione ma anche per<br />

rivolgersi ad altri settori della plastica<br />

oggi non trattati, a riconferma della differenza<br />

tra materie plastiche. All’interno della<br />

stessa materia plastica e dello stesso<br />

tipo di prodotto esistono infatti industrie<br />

completamente diverse tra loro e specializzate,<br />

che devono saper essere compe-<br />

titive anche a livello di automazione. In<br />

questa nuova fabbrica si cercherà di fare<br />

proprio questo: dividere le aree produttive<br />

per alcuni settori, anche per andare in<br />

contro ad altre branche della plastica nelle<br />

quali siamo già parzialmente presenti,<br />

come l’estrusione dei tubi, che verrà potenziata<br />

in questa nuova area dello stabilimento.<br />

Quale pensate siano le conseguenze delle<br />

agevolazioni per l’industria 4.0?<br />

F.B.: Ultimamente c’è stato un boom delle<br />

vendite soprattutto grazie alla politica della<br />

Industry 4.0, che ha invogliato le aziende a<br />

investire in tecnologia. Le difficoltà però<br />

non sono mancate, soprattutto per quanto<br />

riguarda il reperimento di componenti, materiali<br />

e degli stessi prodotti finiti provenienti<br />

dalla Cina. Questo ha causato una<br />

carenza di container da navi, considerando<br />

che in Italia avevamo molti ordini non<br />

evasi o evasi in modo approssimativo sia in<br />

Europa che in America o America <strong>La</strong>tina.<br />

Per molte aziende la conseguenza è stata<br />

quella di cercare soluzioni interne, ed è<br />

proprio questa tendenza che io vedo ancora<br />

in essere: ci sono molte industrie che<br />

non trovano più tanto conveniente acquistare<br />

dalla Cina.<br />

M.V.: Un buon numero di aziende sta decidendo<br />

di far rientrare produzioni delocalizzate<br />

ormai da anni. Si può dire che da questo<br />

punto di vista la pandemia abbia<br />

accelerato la reindustrializzazione delle<br />

aziende, che si stanno orientando verso<br />

soluzioni tecnologicamente più evolute.<br />

10 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> <strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2022</strong><br />

06_11_Storia_Cover_CAMPETELLA.indd 10 20/06/22 11:19


TECLAN<br />

abs<br />

TECSTIR<br />

PS<br />

TECSTIL<br />

SAN<br />

TECRAL<br />

ASA<br />

TECLUX<br />

PC<br />

TECLENE<br />

PP<br />

TECBLEND<br />

PC/abs<br />

TECRIL<br />

PMMA<br />

TECBATCH<br />

MS<br />

<br />

<br />

<br />

Via dell’Industria, 6 - 31020<br />

San Polo di Piave (TV) - Italy<br />

Tel. 0422 856644<br />

www.colortech.biz<br />

06_09_Storia_Cover_CAMPETELLA.indd 11 16/06/22 10:30


attualità<br />

75 anni di BASF in Italia<br />

Quello scorso è stato un anno speciale<br />

per BASF in Italia. Il Gruppo ha<br />

celebrato 75 anni di presenza nel Paese<br />

e, in un periodo ancora segnato dalla<br />

pandemia, ha confermato la strategicità<br />

del nostro mercato, secondo in<br />

Europa per fatturato dopo la Germania,<br />

con vendite generate in Italia pari a<br />

2,288 miliardi di euro, in crescita del<br />

+41,6% rispetto all’anno scorso.<br />

Per la prima volta il giro d’affari ha<br />

superato i due miliardi di euro, un risultato<br />

storico a cui hanno contribuito<br />

tutti i segmenti di business. In particolare,<br />

il segmento Chemicals (quello<br />

che fornisce i prodotti chimici di base),<br />

è cresciuto del 75,4% rispetto al 2020.<br />

Una performance determinata in parte<br />

dagli accresciuti costi delle materie prime,<br />

ma anche da un deciso aumento<br />

dei volumi, guidato soprattutto dal<br />

successo delle soluzioni per l’isolamento<br />

termico degli edifici, segmento<br />

fortemente trainato dagli incentivi governativi<br />

sul settore.<br />

Cresce in modo significativo (+<br />

71.3%) anche il segmento Surface<br />

Technologies, che ha registrato ottime<br />

performance nei settori dei catalizzatori<br />

e dei trattamenti per le superfici<br />

metalliche e quello Materials<br />

(+46,9%) che ha registrato aumenti<br />

importanti nelle vendite di sistemi poliuretanici<br />

per cui l’Italia rappresenta<br />

un mercato particolarmente ricco,<br />

grazie alla vitale industria calzaturiera<br />

e del legno arredo.<br />

“Dopo un 2020 segnato dalla pandemia,<br />

nel 2021 abbiamo vissuto una<br />

ripresa economica che BASF è riuscita<br />

a cavalcare al meglio grazie alle<br />

proprie soluzioni sostenibili, specie<br />

quelle indirizzate a segmenti di mercato<br />

come i sistemi per l’isolamento<br />

edilizio, che, anche grazie al contributo<br />

degli incentivi governativi, hanno<br />

fatto registrare aumenti molto significativi”,<br />

ha spiegato Lorenzo Bottinelli,<br />

amministratore delegato e Vice Presidente<br />

di BASF Italia. “Ma il 2021 è<br />

stato soprattutto l’anno della ripresa<br />

della socialità, ancora limitata ma coltivata<br />

in azienda come un valore, nel<br />

pieno rispetto dei protocolli sanitari.<br />

Riteniamo che questo sia stato il vero<br />

motivo del nostro successo”.<br />

<strong>La</strong> positiva tendenza del 2021 è stata<br />

mantenuta dal Gruppo e in Italia<br />

anche nei primi mesi del <strong>2022</strong>, nonostante<br />

il conflitto in Ucraina abbia<br />

causato rincari dell’energia e difficoltà<br />

di reperimento di materie prime e abbia<br />

indotto l’azienda alla graduale<br />

chiusura di tutte le sue attività commerciali<br />

in Russia e Bielorussia.<br />

IrPlast si aggiudica l’oscar dell’imballaggio <strong>2022</strong><br />

IrPlast accelera verso il futuro e vince l’Oscar dell’Imballaggio<br />

- Best Packaging <strong>2022</strong>, nella categoria Premio Speciale Carta<br />

Etica del Packaging, con l’etichetta Preglued4Cans. Lo<br />

storico premio, promosso dall’Istituto Italiano dell’Imballaggio<br />

che dal 1957 premia i migliori Packaging italiani,<br />

è stato conferito all’Azienda a Milano nel corso di<br />

una cerimonia organizzata nell’ambito della Fiera<br />

“Ipack-Ima”.<br />

Preglued4Cans è un’etichetta roll-fed preadesivizzata<br />

– su supporto in polipropilene cavitato, trasparente o ad<br />

alta retrazione (Lisim Technology) – mediante tecnica<br />

proprietaria, per decorare a 360°, lattine in alluminio, in<br />

banda stagnata o contenitori aerosol.<br />

Ideale per sostituire le etichette in carta e la stampa<br />

sulle lattine. Il film può essere certificato ISCC PLUS,<br />

secondo l’approccio del bilancio di massa e ottenuto da<br />

fonti rinnovabili (oli vegetali), oppure da riciclo chimico<br />

da post consumo.<br />

Questa la motivazione al premio speciale carta etica del packaging:<br />

“L’etichetta Preglued4Cans soddisfa diversi valori: accessibile,<br />

trasparente, informativo, educativo e sostenibile.<br />

Significativa la flessibilità di applicazione su differenti<br />

materiali e forme, che permette la personalizzazione del<br />

contenitore senza sprechi. Inoltre è riciclabile e facilmente<br />

separabile dal contenitore”.<br />

“<strong>La</strong> sostenibilità e l’innovazione sono parte integrante<br />

della nostra strategia industriale”, ha dichiarato Fausto<br />

Cosi, amministratore delegato di IrPlast SpA.<br />

“Siamo orgogliosi e onorati da questo riconoscimento<br />

che premia IrPlast per la sensibilità ai temi della sostenibilità:<br />

abbiamo emesso il primo Report di Sostenibilità<br />

nel 2020, abbiamo valorizzato l’integrazione<br />

verticale e le speciali tecnologie di cui disponiamo (Linea<br />

LISIM per produzione di film in PP), creando film<br />

speciali che consentono la riduzione di materiale plastico<br />

e lo rendono riciclabile”.<br />

12 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2022</strong><br />

12_13_NEWS ATTUALITA.indd 12 16/06/22 10:50


CUTTING<br />

SOLUTIONS<br />

Industria Macchine Automatiche Computerizzate<br />

TAGLIO TUBI E PROFILI<br />

IMAC CUTTING SOLUTIONS divisione di IMAC<br />

TECNOLOGIE SRL produce:<br />

Taglierine in volata da utilizzare sia in linea di<br />

estrusione sia di ripresa per i settori medicale ed<br />

industriale. Classe energetica A++, funzione<br />

taglio in continuo mono lama 2.800 tagli al<br />

minuto, funzione taglio con multilama/bi-lama<br />

5.700 tagli al minuto, velocità di estrusione fino<br />

a 150 m/min., funzione taglio sinusoidale.<br />

Taglierine a ghigliottina controllate da asse<br />

elettrico con possibilità di taglio angolare +/- 60°<br />

Taglierine a ghigliottina controllate da asse<br />

pneumatico con possibilità di inseguimento<br />

Le nostre macchine automatiche di precisione<br />

tagliano materiali plastici, guaine, tubi e profilati<br />

dalle differenti forme (con peso da 1 gr/m sino a<br />

2.000 gr/m) e con diversi tipi di materiali:<br />

PVC-PE-PP-PA12-PC<br />

ABS-PC/ABS-PS-NORLYL-EVA-POM-POLIURETANO<br />

PUR-GOMMA TERMOPLASTICA-PP/EPDM-SEBS.<br />

Altezza di taglio da 920 a 1.200 mm, taglio<br />

destroso o sinistroso a scelta.<br />

www.imaccuttingsolutions.com<br />

Via Nino Bixio, 7 - 20835 Muggiò (MB)<br />

Tel. +39.039.5788147- Fax +39.039.5788148<br />

c.f./p.iva 03823070242 - Email: info@imaccuttingsolutions.com<br />

12_13_NEWS ATTUALITA.indd 13 16/06/22 10:50


attualità<br />

Il convegno con RadiciGroup e le imprese del territorio ha voluto sottolineare come<br />

un’azienda di successo non debba preoccuparsi solo dei propri bilanci finanziari ma,<br />

prima ancora, di rispettare i valori umani e ambientali.<br />

<strong>La</strong> crescita di un’azienda<br />

parte dall’ESG<br />

Radici Chimica Spa, azienda cuore della<br />

chimica made in Italy di RadiciGroup,<br />

ha ospitato il convegno “L’approccio<br />

ESG come strategia d’impresa”, promosso da<br />

Confindustria Novara Vercelli Valsesia (CNVV)<br />

per fornire alle imprese associate informazioni,<br />

formazione e consulenza sui temi legati agli indicatori<br />

di natura non finanziaria che misurano<br />

l’impatto ambientale (E), il rispetto dei valori sociali<br />

(S) e gli aspetti di buona gestione (G) di una<br />

organizzazione.<br />

“Attenzione alle persone, all’ambiente e alle<br />

comunità locali”, ha commentato Maurizio<br />

Radici, vicepresidente di RadiciGroup che<br />

ha aperto così l’incontro. “Da oltre 80 anni<br />

sono valori presenti nel DNA del nostro<br />

Gruppo, i cosiddetti indicatori di natura non<br />

finanziaria che, per tutte le aziende, sono<br />

sempre più importanti”.<br />

“Chiediamo alle imprese di dimostrarci come<br />

intendono assumersi le proprie responsabilità<br />

nei confronti degli azionisti, anche attraverso<br />

solide pratiche e politiche ambientali,<br />

sociali e di governance”, ha spiegato Gianni<br />

Filippa, presidente di CNVV il quale ha riportato<br />

le parole di <strong>La</strong>rry Fink, Ceo di BlackRock<br />

Inc. citando poi come esempio un passaggio<br />

del Codice etico di RadiciGroup, secondo<br />

cui “formalizzare principi e regole non è un<br />

punto di arrivo o un vincolo, è un punto di<br />

partenza per migliorarci ogni giorno senza<br />

perdere di vista la nostra identità comune, è<br />

uno stimolo ad impegnarci sempre più, individualmente<br />

e collettivamente”.<br />

Tutti i Governi hanno approvato i 17 Obiettivi<br />

di Sviluppo Sostenibile (SDGs) ma il loro<br />

successo dipende fortemente dall’azione e<br />

dalla collaborazione di tutte le parti coinvolte;<br />

tra queste le imprese sono attori fondamentali<br />

per il ruolo che svolgono nella vita<br />

economico-sociale delle comunità in cui<br />

operano”, ha spiegato Eliana Baici, del Dipartimento<br />

per lo Sviluppo sostenibile e la<br />

transizione ecologica dell’Università del Piemonte<br />

orientale. “L’impresa che adotta la<br />

logica ESG non solo contribuisce al raggiungimento<br />

degli obiettivi SDGs a livello macro,<br />

ma avrà dei vantaggi anche a livello micro e<br />

può accrescere le sue performance: stimolando<br />

una produzione innovativa che apra<br />

nuovi segmenti di mercato, migliorando la<br />

14 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> <strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2022</strong><br />

14_17_ART_RADICI_GROUP.indd 14 16/06/22 17:40


attualità<br />

propria immagine, accrescendo l’efficienza<br />

operativa e la produttività attraverso un<br />

maggior coinvolgimento del personale e attirando<br />

risorse da parte degli investitori attenti<br />

alla sostenibilità. Adottare pratiche ESG da<br />

parte delle imprese secondo il 90% delle rilevazioni<br />

riduce il costo del capitale, nell’88%<br />

dei casi analizzati migliora la performance<br />

operativa e secondo l’80%<br />

degli studi influenza positivamente<br />

l’andamento del prezzo delle azioni”.<br />

<strong>La</strong> strada da percorrere è tanta, gli<br />

obiettivi sono sfidanti ma le imprese non<br />

sono lasciate da sole”, prosegue Eliana<br />

Baici. “Il primo passo dunque è la consapevolezza<br />

nei confronti del nostro agire, perché<br />

se non conosciamo l’impatto delle nostre<br />

azioni non possiamo procedere in modo sicuro.<br />

Per le imprese è conveniente abbracciare<br />

questa filosofia sostenibile non solo<br />

perché i risultati porteranno a una maggiore<br />

innovazione tecnologica che aprirà nuovi<br />

mercati, ma anche perché i giovani di oggi<br />

sono attratti da questo modo innovativo di<br />

ragionare.<br />

In conclusione, cosa significa per le imprese<br />

abbracciare gli SDGs? Significa gestione dei<br />

rifiuti, dell’inquinamento e delle emissioni,<br />

ma anche un ciclo produttivo circolare, significa<br />

avere un ritorno economico rilevante e<br />

significa, infine, essere consapevoli del fatto<br />

che non c’è un altro pianeta.<br />

Il Global Compact<br />

“Il ruolo del settore privato è fondamentale<br />

per il compimento dell’Agenda 2030 e UN<br />

Global Compact sostiene le imprese con<br />

strumenti dedicati, nel loro percorso verso<br />

la sostenibilità”, ha spiegato Daniela Bernacchi,<br />

segretario generale dell’UN Global<br />

Compact Network Italia, organismo impegnato<br />

nella promozione della Corporate Sustainability<br />

tra imprese e organizzazioni italiane.<br />

“Abbiamo già detto molto per l’agenda<br />

2030 ma non abbiamo detto nulla sul Global<br />

Compact delle Nazioni Unite che parte<br />

dal 1999 quando il segretario generale<br />

dell’epoca ha lanciato un patto di valori e<br />

principi condivisi, un patto con il mondo<br />

delle imprese. I nostri principi sono dieci,<br />

divisi in quattro aree: diritti umani, lavoro,<br />

ambiente e lotta alla corruzione”.<br />

“Per il <strong>2022</strong>– prosegue Daniela Bernacchi – il<br />

Network focalizza il suo programma attività<br />

su tre aree tematiche, che sono la climate<br />

action, il gender e la lotta alle disuguaglianze.<br />

Tutte le aziende, a prescindere dalle dimensioni<br />

e dalla localizzazione geografica, sono<br />

chiamate a giocare un ruolo cruciale al fianco<br />

dei Governi e della società civile: è urgente<br />

incrementare l’impegno di tutti se vogliamo<br />

veramente raggiungere i 17 obiettivi di sviluppo<br />

sostenibile nei prossimi nove anni”.<br />

“Per quanto riguarda l’ambiente, l’Italia è indietro<br />

sul punto 13, 14 e 15 (lotta contro il<br />

cambiamento climatico, vita sott’acqua e<br />

vita sulla Terra). Siamo in un trend di miglioramento<br />

ma abbiamo dei semafori rossi tra i<br />

quali anche il punto 9 (imprese, innovazione<br />

e infrastrutture). Anche per questo le aziende<br />

che avranno un futuro saranno quelle pronte<br />

a investire in sostenibilità e quelle con una<br />

maggiore capacità di attrarre giovani talenti.<br />

Perché è vero che i ragazzi di oggi fanno fatica<br />

a trovare lavoro, ma anche loro scelgono<br />

e sono molto più attratti dalle aziende che<br />

investono nel sostenibile piuttosto che in<br />

quelle che non lo fanno”.<br />

“Per raggiungere questi nuovi obiettivi noi del<br />

Global Compact Network Italia siamo anche<br />

a disposizione delle imprese per aiutarle a<br />

migliorare. Offriamo possibilità di networking,<br />

apprendimento attraverso piattaforme, talk e<br />

piattaforme action management sugli SDGs<br />

così che le realtà industriali possano capire<br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2022</strong><br />

<strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 15<br />

14_17_ART_RADICI_GROUP.indd 15 16/06/22 17:40


attualità<br />

I relatori del convegno “L’approccio ESG come strategia d’impresa”<br />

meglio a che punto si trovano sulla scala della<br />

sostenibilità. È importante sapere che il<br />

65% delle nostre imprese sono piccole e<br />

medie, perché tutti, non solo le grandi aziende,<br />

possono evolversi”.<br />

“Abbiamo chiarito quali siano le leve sulle<br />

quali dobbiamo lavorare nei prossimi anni. Io<br />

credo però che il tema della rendicontazione<br />

per le aziende sia fondamentale per riuscire a<br />

far capire come un’impresa si impegna su<br />

determinati argomenti e quali sono i suoi piani,<br />

considerando rispetto ai tempi stretti<br />

dell’agenda 2030”, ha dichiarato Franco<br />

Amelio, sustainabilty leader di Deloitte&Touche<br />

il quale, nel suo intervento, ha presentato<br />

un’anteprima sulla normativa per il futuro<br />

della rendicontazione. “<strong>La</strong> finanza ha definito<br />

a livello di World Economic Forum una linea<br />

chiara secondo la quale la minaccia alla crescita<br />

economica mondiale non è la pandemia,<br />

ma il cambiamento climatico. Il cambiamento<br />

climatico è un elemento su cui si<br />

giocheranno le reali possibilità di sviluppo<br />

delle aziende, in particolare attraverso due<br />

fondamentali elementi. Il primo è il rischio fisico:<br />

in questi anni abbiamo subito minacce<br />

climatiche estreme come spia del cambiamento<br />

climatico; un rischio che sta creando<br />

problemi assicurativi a molte aziende che<br />

non saranno più coperte dai troppi danni<br />

creati dal clima. Se continuiamo così – prosegue<br />

Franco Amelio – i danni alle strutture<br />

produttive e residenziali non saranno più sostenibili.”<br />

Il secondo rischio è quello di transizione, utile<br />

per mitigare il rischio fisico: per ridurre i rischi<br />

fisici, infatti, l’azienda deve saper transitare<br />

da fonti fossili a fonti green o rinnovabili e potrà<br />

farlo solo grazie a una buona capacità di<br />

adattamento. Rischio fisico e di tradizione se<br />

sottoposti a stress test vedono l’Italia al secondo<br />

posto a livello di rischio fisico subito<br />

dopo la Spagna, e al primo posto per rischio<br />

di tradizione in Europa. L’Italia infatti ha un<br />

settore manifatturiero forte con alto rischio di<br />

non riuscire a transitare con la velocità richiesta.<br />

Ma è anche vero che l’Italia avendo<br />

aziende solide nel manifatturiero, se volesse,<br />

avrebbe molte opportunità di uscire dal pericolo<br />

in tempi più veloci. Non solo, perché nel<br />

processo di transizione l’Italia è anche il primo<br />

paese in grado di trasformare un’idea in<br />

un sistema di produzione completo”.<br />

<strong>La</strong> parola a Radici Group<br />

“Da oltre 15 anni ci impegniamo nella rendicontazione<br />

di tutte le nostre attività attraverso<br />

la pubblicazione del Report che, dal<br />

2010, è anche certificato secondo il model-<br />

16 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />

14_17_ART_RADICI_GROUP.indd 16 16/06/22 17:40


attualità<br />

lo GRI Standards”, ha commentato Stefano<br />

Alini, CEO di Radici Innova che ha presentato<br />

il Bilancio di Sostenibilità 2020 di RadiciGroup.<br />

“Numerose sono le iniziative su cui<br />

stiamo lavorando per offrire soluzioni sempre<br />

più sostenibili e frutto di una grande<br />

operazione di ricerca e innovazione: dal<br />

progetto Ulisse, con il quale abbiamo dimostrato<br />

la possibilità di produrre poliammidi a<br />

partire da materie prime rinnovabili, fino alla<br />

realizzazione di una tuta da sci per lo Sci<br />

Club RadiciGroup prodotta con filati riciclati<br />

e totalmente riciclabile a fine vita. Perché è<br />

importante sottolineare che l’economia circolare<br />

non si fa da soli ma è necessario lavorare<br />

in squadra con la filiera, le istituzioni<br />

e tutti gli stakeholder.”<br />

“Radici è una multinazionale italiana, leader<br />

europea nel settore tessile e plastico. Siamo<br />

circa 3.000 dipendenti nel mondo con un<br />

fatturato superiore al miliardo e con circa 30<br />

tra stabilimenti e uffici commerciali. Siamo<br />

presenti soprattutto in Italia e in Europa ma<br />

anche in America e Asia e siamo strutturati<br />

su 3 aree di business: la Speciality Chemicals,<br />

la High performance polimers e la Advanced<br />

Textiles Solutuions. Abbiamo costituito<br />

all’inizio del 2020 Radici Innova con<br />

l’obiettivo di fare ricerca radicale e trasversale<br />

alle tre aree di business, per portare innovazione<br />

nel gruppo e per mantenere rapporti<br />

istituzionali esterni.<br />

<strong>La</strong> sostenibilità è al centro della nostra attenzione<br />

da molti anni. Dal 1950, quando il<br />

Gruppo recuperava fibre naturali poi, nel<br />

Da sinistra: Maurizio Radici, vicepresidente<br />

di RadiciGroup, con Gianni Filippa, presidente<br />

Confindustria Novara Vercelli Valsesia e Roberta<br />

Lombardi, direttore del Dipartimento per lo Sviluppo<br />

Sostenibile e la Transizione Ecologica<br />

1981, è stato costituito uno stabilimento<br />

per il recupero di scarti post-industrial generati<br />

all’interno dei vari stabilimenti. Nel<br />

2000 abbiamo iniziato a parlare di energia<br />

rinnovabile, e dal 2012 abbiamo adottato il<br />

Global reporting Initiative come standard di<br />

rendicontazione dei nostri impatti.<br />

Abbiamo avviato anche studi di LCA sui nostri<br />

prodotti nel 2012/2013 e siamo stati la<br />

prima realtà qui a Novara ad avere una LCA<br />

asseverata secondo la raccomandazione<br />

europea della Product Envinromental Footprint<br />

e Organisational Environmental Footprint.<br />

Nel 2015 abbiamo avuto certificazioni<br />

EPD per altri settori e nel 2018 abbiamo<br />

avviato il bilancio di sostenibilità.”<br />

“Abbiamo sposato appieno l’agenda 2030 e<br />

cerchiamo di dare al meglio il nostro contributo<br />

a tutti e 17 i punti ESDGs. Abbiamo investito<br />

nell’ultimo anno 49 milioni in sostenibilità<br />

soprattutto di tipo strutturale e con il<br />

fine di adottare le “best availables techniques”<br />

sui nostri impianti. Questi sono numeri<br />

che riguardano 20 siti Radici Group.<br />

Abbiamo investito 3,4 milioni per i costi di<br />

gestione ambientali (gestione dei rifiuti, trattamento<br />

delle acque) e i risultati che abbiamo<br />

ottenuto sono già molto interessanti perché<br />

negli ultimi 10 anni abbiamo ridotto del<br />

17,5% l’utilizzo dell’energia. Abbiamo lavorato<br />

molto sulla CO2 raggiungendo il - 61,5%<br />

e abbiamo ridotto dell’8,6% il consumo di<br />

acqua (valore medio dei nostri gruppi). Su<br />

tutti i prodotti Radici stiamo cercando di incrementare<br />

la quantità di materiale riciclato<br />

utilizzando non solo maggiore energia rinnovabile,<br />

ma anche prodotti che derivano da<br />

fonti rinnovabili. Stiamo quindi cercando di<br />

portare, su materiali che devono avere prestazioni<br />

elevate, un concetto di degradazione<br />

accelerata.<br />

Un punto su cui stiamo investendo molto è<br />

anche la circolarità: quindi il riciclo infinito del<br />

materiale che da vergine viene trasformato in<br />

un filato, o progettato per compuond, e poi<br />

riselezionato per entrambi i settori”.<br />

<strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 17<br />

14_17_ART_RADICI_GROUP.indd 17 20/06/22 11:26


attualità<br />

Versalis e Novamont: la partnership nella chimica verde si rafforza<br />

Versalis e Novamont rafforzano la<br />

partnership per rinsaldare le sinergie in<br />

un settore chiave per la transizione ecologica<br />

come quello della chimica verde,<br />

facendo leva su quanto costruito fino ad<br />

ora per massimizzarne le ricadute e cogliere<br />

nuove opportunità.<br />

Viene riconfermato l’impegno su Matrìca<br />

– la jv costituita nel 2011 tra Versalis<br />

e Novamont a Porto Torres e specializzata<br />

nella produzione di bioprodotti da<br />

fonti rinnovabili – con l’obiettivo di valorizzarne<br />

tecnologie e asset produttivi per<br />

il pieno sviluppo dei prodotti, anche in<br />

filiere integrate con le due società, nei<br />

mercati di riferimento, puntando sul loro<br />

sviluppo e crescita.<br />

In questo contesto sono anche stati<br />

ridefiniti gli accordi tra gli azionisti: Versalis<br />

aumenterà la sua partecipazione in<br />

Novamont dal 25% al 35%. Al termine di<br />

questo riassetto la compagine Novamont<br />

è così configurata: Mater-Bi (detenuta<br />

da NB Renaissance, Investitori Associati<br />

e altri investitori privati) 65%,<br />

Versalis 35%.<br />

“Lo sviluppo della chimica da fonti<br />

rinnovabili, di cui la jv Matrìca rappresenta<br />

un importante esempio, è uno dei<br />

pilastri della strategia di Versalis, in linea<br />

con il percorso di transizione energetica<br />

che sta portando avanti Eni”, ha commentato<br />

Adriano Alfani, amministratore<br />

delegato Versalis. “Questo accordo con<br />

Novamont parte dall’idea che l’Italia, nel<br />

campo della chimica da fonti rinnovabili<br />

e della bioeconomia circolare, possa<br />

giocare un ruolo chiave a livello internazionale”.<br />

“Novamont è pioniere ed esperto nel<br />

settore dei biochemical e delle bioplastiche<br />

avendo contribuito a costruire la<br />

piattaforma italiana di bioeconomia circolare<br />

e una serie di tecnologie integrate<br />

alla base dei suoi impianti nei territori”,<br />

ha spiegato Catia Bastioli, amministratore<br />

delegato di Novamont. “Questo accordo<br />

rafforza le sinergie tra Novamont<br />

e Versalis nel la chimica verde, facendo<br />

leva su quanto realizzato fino ad ora per<br />

massimizzarne le opportunità. <strong>La</strong> jv Matrìca<br />

rappresenta oggi una piattaforma<br />

di chimica da fonti rinnovabili a livello<br />

industriale, con impianti e prodotti unici<br />

nel loro genere sui quali si può ulteriormente<br />

costruire in termini di tecnologie,<br />

prodotti e progettualità che guardano<br />

anche ai settori dell’agricoltura, dell’energia<br />

e dei bioprodotti”.<br />

Un accordo per connettere università e aziende del territorio<br />

Un accordo orientato a creare sinergie tra Università e aziende del<br />

territorio, favorendo gli studi di ricerca da un lato e l’innovazione<br />

dall’altro. A dare vita a un nuovo protocollo di intesa sono state Unimore<br />

e le associazioni confindustriali di categoria Acimac (Associazione<br />

Costruttori Italiani Macchine e Attrezzature per Ceramica),<br />

Amaplast (Associazione Nazionale Costruttori di Macchine e Stampi<br />

per Materie Plastiche e Gomma) e Ucima (Unione Costruttori Italiani<br />

Macchine Automatiche per il Confezionamento e l’Imballaggio). Le<br />

tre associazioni settoriali coinvolgono quasi 400 aziende produttrici<br />

di beni strumentali dislocate soprattutto tra Emilia-Romagna, Piemonte,<br />

Lombardia e Veneto. Lo scopo è di creare spazi operativi e di<br />

studio tra il mondo accademico e le imprese, conciliandone i rispettivi<br />

obiettivi. A guidare il percorso sarà la trasversalità, con la realizzazione<br />

di interventi su più fronti che porteranno a sviluppare collaborazioni<br />

ad ampio raggio.<br />

L’accordo darà così vita a svariate opportunità, dalla compartecipazione<br />

in progetti specifici a incarichi di ricerca fino ad arrivare a<br />

percorsi di stage degli studenti presso le aziende associate. Ad essere<br />

coinvolti saranno, sempre secondo una logica multidisciplinare, i<br />

dipartimenti tecnico-scientifici e i corsi di studio economici e dell’organizzazione<br />

gestionale. Le prime iniziative figlie dell’accordo partiranno<br />

questa primavera. Il protocollo di intesa avrà una durata di tre<br />

anni e si rinnoverà tacitamente, una volta completato il primo ciclo,<br />

per ulteriori tre. Cinque, approssimativamente, i campi di intervento:<br />

attività di ricerca, attività di formazione, dottorati di ricerca, attività di<br />

supporto di Startup innovative e iniziative di sensibilizzazione all’auto-imprenditorialità<br />

degli studenti e qualsiasi altra attività ritenuta di<br />

reciproco interesse.<br />

18 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2022</strong><br />

18_21_NEWS ATTUALITA.indd 18 16/06/22 10:55


attualità<br />

Cresce del 48% il mercato italiano del serramento in PVC<br />

Il Gruppo Serramenti e Avvolgibili di PVC Forum<br />

Italia presenta i risultati dell’annuale ricerca<br />

di mercato sul serramento in PVC realizzata in<br />

collaborazione con 10 aziende associate (Alphacan,<br />

Aluplast, Deceuninck, Finstral, QI Sistemi/Gealan,<br />

Profine, Rehau, Salamander,<br />

Schüco e QI Sistemi/Veka) che insieme coprono<br />

la maggior parte del mercato degli infissi in<br />

PVC. Nel 2021 le 10 aziende hanno complessivamente<br />

immesso nel mercato italiano oltre<br />

14,2 milioni di metri lineari di telaio per finestre<br />

in PVC con un forte incremento del 48% rispetto<br />

all’anno precedente. Un dato che ha diverse<br />

chiavi di lettura. <strong>La</strong> prima è legata al confronto<br />

con il 2020, un anno che ha subito più dello<br />

scorso le conseguenze economiche della pandemia<br />

da Covid 19. Il secondo aspetto riguarda<br />

l’effetto positivo sul settore conseguente agli<br />

incentivi fiscali sia in termini di Bonus Infissi al<br />

50% che di Ecobonus 110%. Ma va anche sottolineata<br />

la scelta d’acquisto degli utenti che ha<br />

premiato il serramento in PVC per le sue caratteristiche<br />

tecniche, di ottimale rapporto costo/<br />

prestazione e anche ambientali. Considerando<br />

circa 6 metri di profilo telaio per ogni finestra<br />

campione, le unità serramento in PVC prodotte<br />

nel 2021 dalle aziende associate sono oltre 2,3<br />

milioni quasi equamente suddivise tra profili<br />

bianchi e pellicolati, precisando che sono<br />

esclusi dal calcolo i profili persiana mentre<br />

sono compresi quelli per finestre scorrevoli.<br />

Quantità equivalenti a circa 42.660 tonnellate<br />

sulla base di un peso medio di 18 Kg per unità<br />

serramento. Aggiungendo anche le unità finestra<br />

importate dall’estero, quantificabili in circa<br />

900.000 in aumento rispetto al 2020, si arriva<br />

ad una rappresentatività totale del PVC con circa<br />

3,2 milioni di unità. Il mercato italiano 2021<br />

del serramento, considerando tutti i materiali<br />

alternativi, è stimato in circa 6,3 milioni di unità<br />

serramento per impiego residenziale e in applicazioni<br />

equiparabili per tipologia di utilizzo. Il<br />

PVC rappresenta quindi circa il 52% del mercato<br />

totale. Un dato che testimonia la costante<br />

crescita di un comparto che nel 2000 non arrivava<br />

al 15%.<br />

> estrusori > dosatori > componenti > trasporto pneumatico > sistemi completi<br />

DOSATORI COPERION K-TRON.<br />

UNA SOLUZIONE INTELLIGENTE<br />

NEI PROCESSI DI COMPOUND.<br />

+ Design compatto e modulare<br />

+ <strong>La</strong> più ampia varietà di soluzioni per le industrie<br />

+ Comprovato leader globale nelle soluzioni di dosaggio nei processi industriali<br />

+ Sistemi di controllo all’avanguardia progettati per esigenze<br />

tecnologiche esistenti e future<br />

+ Pesatura di alta precisione che utilizza la tecnologia brevettata<br />

di pesatura digitale SFT con risoluzione di 1 : 4’000’000 in 80 ms<br />

Montenegro S.r.l.<br />

Via Volturno, 37<br />

20861 Brugherio (MB)<br />

Tel: +39 039 883107<br />

Fax: +39 039 880023<br />

info@montenegrosrl.it<br />

I dosatori Coperion K-Tron sono una soluzione intelligente per il processo di compound. Le nostre macchine<br />

garantiranno alimentazione costante, accurata e uniforme, con la conseguente qualità ottimale del prodotto<br />

finale. Ulteriori informazioni sui nostri dosatori ad alta precisione, visitate www.coperion.com/it/dosatori<br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2022</strong><br />

<strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 19<br />

18_21_NEWS ATTUALITA.indd 19 16/06/22 10:55


attualità<br />

Massimiliano Fenili nuovo<br />

responsabile tecnico di Bausano<br />

Bausano, leading player<br />

internazionale nella progettazione<br />

e produzione di<br />

linee di estrusione personalizzate<br />

per la trasformazione<br />

delle materie plastiche,<br />

incarica Massimiliano<br />

Fenili, in qualità di responsabile<br />

tecnico per<br />

sovraintendere la progettazione<br />

di impianti per le<br />

diverse aree applicative:<br />

granuli, tubi, profili, WPC,<br />

settore medicale e per il<br />

riciclo. <strong>La</strong> nomina di Fenili<br />

rientra all’interno di un<br />

progetto di più ampio respiro<br />

che vede Bausano<br />

impegnata nel potenziare il proprio<br />

Team. L’elevata expertise del Manager<br />

nella tecnologia di estrusione per tubi è<br />

in linea con la strategia aziendale di essere<br />

tra i principali player del mercato<br />

per tali soluzioni.<br />

Massimiliano Fenili, quali gli ambiti<br />

applicativi che vedono un impiego<br />

sempre più diffuso di tubi in materie<br />

plastiche?<br />

“<strong>La</strong> domanda si stia orientando verso<br />

soluzioni a più alta efficienza. Questo si<br />

traduce in un incremento della richiesta<br />

di tubi in polietilene (PE), un materiale<br />

che garantisce importanti benefici in<br />

termini di riduzione dei tempi di posa e<br />

di costi, anche fino al 50%, grazie alla<br />

sua flessibilità, facilità di installazione<br />

ed alla possibilità di posa senza scavo<br />

con tecnologia trenchless o senza letto<br />

di sabbia. Oltre al polietilene sono in<br />

forte espansione i tubi multistrato in<br />

polipropilene (PP), che coniugano massima<br />

flessibilità e resistenza a diverse<br />

condizioni climatiche in grado di assolvere<br />

diverse funzioni”.<br />

Su quali innovazioni tecnologiche si<br />

concentrerà il potenziamento della divisione<br />

tubi di Bausano?<br />

“In primo luogo l’Area R&D sarà impegnata<br />

nell’ampliamento della gamma<br />

di linee di estrusione per tubi con un<br />

diametro fino a 1200 mm. Lo scopo<br />

principale è di supportare i Clienti nel<br />

raggiungere i loro obiettivi, mediante la<br />

definizione del corretto setup delle macchine<br />

con la conseguente raccolta di<br />

dati e la relativa definizione di KPI di<br />

produzione. In quest’ottica, giocano un<br />

ruolo fondamentale la digitalizzazione e<br />

l’Industria 4.0. C’è poi il tema della sostenibilità,<br />

espresso bene dallo Smart<br />

Energy System, il sistema di riscaldamento<br />

del cilindro a induzione, grazie a<br />

cui è possibile limitare l’usura del macchinario<br />

e raggiungere un risparmio<br />

energetico del 35%. Inoltre, la riduzione<br />

degli scarti di produzione è un ulteriore<br />

aspetto su cui l’azienda investe”.<br />

Quali sono gli obiettivi di Bausano a<br />

lungo termine?<br />

“Il Team in cui entro a far parte è eterogeneo,<br />

dinamico e connotato da consolidate<br />

esperienze e competenze trasversali.<br />

Un aspetto fondamentale per<br />

garantire una forte integrazione tra i diversi<br />

dipartimenti e favorire l’innovazione<br />

di prodotto e di processo. Allo stesso<br />

tempo, ciò permette di offrire ai<br />

Clienti una consulenza pre e post vendita<br />

di altissimo livello. Infine, Il Team<br />

avrà l’incarico di coordinare le attività<br />

dell’R&D, in accordo con le linee strategiche<br />

Bausano di sviluppo e crescita in<br />

nuovi mercati, come gli Stati Uniti”.<br />

Oltre 20 mila visitatori<br />

per la prima edizione<br />

di Greenplast<br />

È stato un esordio vincente quello di Greenplast,<br />

la fiera organizzata da Promaplast srl<br />

che si è svolta a Fiera Milano Rho-Pero dal 3<br />

al 6 maggio <strong>2022</strong>. <strong>La</strong> manifestazione ha ospitato,<br />

su 6.000 mq netti espositivi, 170 espositori<br />

che hanno proposto le soluzioni più avanzate<br />

a livello di materiali, processi produttivi,<br />

macchinari e servizi per un’industria della<br />

plastica e della gomma più sostenibile e votata<br />

all’economia circolare. A partecipare alla<br />

prima edizione della manifestazione sono stati<br />

oltre 20mila visitatori provenienti da 55 Paesi.<br />

Numeri di gran lunga superiori alle attese,<br />

che hanno contato anche sulla presenza di<br />

un elevato livello qualitativo dei buyer con un<br />

evidente interesse a confrontarsi sulle innovazioni<br />

offerte.<br />

<strong>La</strong> mostra ha inoltre arricchito la sua offerta<br />

ospitando alcuni eventi della terza edizione<br />

di Packaging Speaks Green, il forum<br />

internazionale dedicato allo sviluppo della<br />

cultura della sostenibilità e dell’economia<br />

circolare nel settore dell’imballaggio e della<br />

plastica. Oltre 400 gli operatori che hanno<br />

preso parte alle varie sessioni dell’evento:<br />

pharma, beauty & chemicals, plastics and<br />

recycling, save food, food & beverage. L’evento<br />

era sponsorizzato da Amaplast e da<br />

Ucima, le associazioni che rappresentano i<br />

costruttori italiani di macchine per plastica e<br />

gomma e per confezionamento e imballaggio,<br />

rispettivamente.<br />

20 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2022</strong><br />

18_21_NEWS ATTUALITA.indd 20 16/06/22 10:55


attualità<br />

Oldrati Group si muove verso un futuro<br />

sostenibile proseguendo con il suo nuovo<br />

Piano di Sviluppo industriale: all’interno<br />

del Polo Oldrati di Adro, in provincia di<br />

Brescia, prenderà il via la costruzione di<br />

un nuovo stabile di 11.000 m² dedicato<br />

alla produzione di polimeri ad alto contenuto<br />

tecnologico.<br />

Si tratta di un passaggio significativo, ma<br />

intermedio, del piano di espansione avviato<br />

nel 2018 e che ha l’obiettivo strategico di<br />

esprimere la funzionalità del Gruppo in tutte<br />

Oldrati: un nuovo stabilimento per<br />

polimeri ad alto contenuto tecnologico<br />

le sue forme, nell’ottica di soddisfare le crescenti<br />

esigenze dei clienti e offrire le soluzioni<br />

innovative che rendono il Gruppo Oldrati<br />

leader di mercato.<br />

Localizzato nel cuore della Franciacorta,<br />

questo investimento è stato progettato tenendo<br />

bene in mente i principi dell’ecosostenibilità,<br />

rispetta le best practices per ottimizzare<br />

l’impatto energetico e ridurre il<br />

consumo di risorse naturali, per un nuovo<br />

stabile innovativo che a cuore l’ambiente e il<br />

territorio circostante.<br />

Sul tetto sarà installato un impianto per la<br />

produzione di energia green di origine solare<br />

della capacità massima di circa 1.000.000<br />

kWh l’anno.<br />

Non solo, questa novità esprime l’eccellenza<br />

del Gruppo in tutte le sue forme, sia a<br />

livello di sviluppo di know-how che di aumento<br />

della forza lavoro nel nostro territorio,<br />

con l’obiettivo di potenziare la capacità<br />

produttiva e lo sviluppo di innovazioni e<br />

tecnologie nel mondo dei polimeri.<br />

Caratterizzato da un’estetica pulita e funzionale,<br />

il nuovo Building dedicato alla produzione<br />

di High-Tech Polymers è caratterizzato<br />

da materiali innovativi e impianti<br />

all’avanguardia, inserendosi in modo armonioso<br />

nel contesto circostante senza rinunciare<br />

a funzionalità ed efficienza energetica.<br />

Con un passaporto energetico ai massimi<br />

livelli e una logica di sicurezza al 100%, il<br />

nuovo plant Oldrati garantisce una miglior<br />

condizione di aerazione ed illuminazione,<br />

evitando pericolosi abbagliamenti sui macchinari<br />

e nuove aree spogliatoio, centralizzate<br />

per tutto il sito, che senz’altro permetteranno<br />

un miglioramento in termini di<br />

massima igiene e protezione per ciascun<br />

dipendente.<br />

Your Experts<br />

in <strong>La</strong>ser Plastic<br />

Welding.<br />

www.leister.com<br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2022</strong><br />

<strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 21<br />

18_21_NEWS ATTUALITA.indd 21 16/06/22 10:55


appuntamenti<br />

A K <strong>2022</strong> i cambiamenti dell’industria della plastica<br />

Le aziende leader nell’industria delle materie<br />

plastiche e della gomma saranno presenti<br />

all’edizione <strong>2022</strong> della fiera K che si terrà a<br />

Düsseldorf dal 19 al 26 ottobre <strong>2022</strong>.<br />

All’ inizio dell’anno fieristico della K gli<br />

esperti della plastica e della gomma sono di<br />

nuovo d’accordo sul fatto che questo evento<br />

sia il luogo d’incontro più importante al mondo<br />

per l’intero settore. I circa 3.000 espositori<br />

provenienti da 61 paesi occuperanno l’intero<br />

comprensorio fieristico di Düsseldorf. È<br />

possibile accedere alla banca dati degli espositori<br />

della K <strong>2022</strong> all’indirizzo www.k-online.<br />

com/2410.<br />

Clima, economia circolare e digitalizzazione<br />

sono i tre temi chiave della K <strong>2022</strong>.<br />

Lo scambio aperto ed il dialogo su innovazioni<br />

orientate alle soluzioni e agli sviluppi<br />

sostenibili, oltre i confini nazionali e continentali,<br />

saranno anch’essi al centro della K di<br />

quest’anno.<br />

L’agenda<br />

Interplas Thailand<br />

22 - 25 giugno<strong>2022</strong><br />

Dortmund, Germany<br />

interplasthailand.com<br />

Plastic Recycling Show Europe<br />

22 - 23 giugno <strong>2022</strong><br />

Amsterdam, Paesi Bassi<br />

prseventeurope.com/prse<strong>2022</strong>/en/page/<br />

home<br />

mcTER Cogenerazione<br />

23 giugno <strong>2022</strong><br />

Milano<br />

mcter.com<br />

Composites Europe<br />

26 - 30 giugno <strong>2022</strong><br />

Losanna Svizzera<br />

www.nfiere.com<br />

MedPharmPlast Europe<br />

27 - 28 giugno <strong>2022</strong><br />

Amburgo, Germania<br />

medpharmplast-europe.prezly.com/<br />

medpharmplast-europe-summerconference-<strong>2022</strong>-save-the-date<br />

DKT<br />

27 - 30 giugno <strong>2022</strong><br />

Norimberga, Germania<br />

dkt2021.de<br />

Colombiaplast<br />

26 - 30 settembre <strong>2022</strong><br />

Bogotà, Colombia<br />

colombiaplast.org<br />

K<br />

19 - 26 ottobre <strong>2022</strong><br />

Düsseldorf, Germania<br />

k-online.de<br />

Plastec<br />

2 - 3 novembre <strong>2022</strong><br />

Minneapolis, Stati Uniti<br />

advancedmanufacturingminneapolis.com/<br />

en/show-brands/plastec-minneapolis.html<br />

Printplastpack<br />

22 - 24 novembre <strong>2022</strong><br />

Erbil, Iraq<br />

ppp-iraq.com/<br />

In particolare quest’anno saranno rappresentati<br />

anche i fornitori provenienti dall’Europa,<br />

soprattutto da Germania, Italia, Austria,<br />

Turchia, Paesi Bassi, Svizzera e Francia, ma<br />

anche dagli Stati Uniti. Allo stesso tempo, la K<br />

riflette i cambiamenti del mercato mondiale: il<br />

numero e l’area di presentazione delle aziende<br />

asiatiche si trovano da diversi anni un livello<br />

costantemente alto. Per la loro forte partecipazione,<br />

colpiscono l’attenzione la Cina, Taiwan,<br />

la Corea del Sud ed il Giappone.<br />

Con il suo K-Talk, la K <strong>2022</strong> presenta già<br />

ora un concentrato di know-how da parte di<br />

esperti. Una volta al mese, questo digitale live<br />

talk in lingua inglese, offre emozionanti round<br />

di discussioni con l’alternarsi di partecipanti<br />

internazionali, su diversi argomenti, tenendo<br />

sempre al centro i tre temi principali della K<br />

<strong>2022</strong>. <strong>La</strong> rivista online K-MAG lanciata nell’aprile<br />

dello scorso anno, si rivolge a tutti i settori<br />

collegati alla fiera K e fornisce tutto l’anno<br />

in lingua tedesca ed inglese, fatti, notizie,<br />

storie e tendenze dell’industria internazionale<br />

della plastica e della gomma.<br />

Una novità dell’edizione K <strong>2022</strong> è la Start-up<br />

zone presso il padiglione 8b. Le giovani imprese<br />

possono ancora iscriversi salvo alcuni requisiti<br />

fondamentali quali: età dell’impresa inferiore ai<br />

10 anni, numero dei dipendenti inferiore a 100,<br />

fatturato annuo inferiore a 10 milioni di euro.<br />

Mecspe<br />

30 marzo - 1 aprile 2023<br />

Bologna<br />

mecspe.it<br />

JEC Composites Europe Show<br />

25 - 27 aprile 2023<br />

Parigi, Francia<br />

jeccomposites.com<br />

Interpack<br />

4 - 10 maggio 2023<br />

Düsseldorf, Germania<br />

interpack.de<br />

PIAE<br />

21 - 22 giugno 2023<br />

Mannheim, Germania<br />

www.vdiconference.com/piae/<br />

Plast<br />

5 - 8 settembre 2023<br />

Milano<br />

plastonline.org<br />

Feiplastics<br />

13 - 16 settembre <strong>2022</strong><br />

San Paolo, Brasile<br />

www.feiplastic.com.br<br />

22 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> <strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2022</strong><br />

22_22_News APPUNATMENTI.indd 22 16/06/22 11:20


ambiente<br />

DuPont Sustainable Solutions diventa dss +<br />

DuPont Sustainable Solutions, società di consulenza per il miglioramento<br />

delle operations a livello globale, ha annunciato che opererà<br />

sotto un nuovo nome commerciale: dss + (pronuncia ‘di es es<br />

plus’). Dopo lo scorporo da DuPont nel 2019, DuPont Sustainable<br />

Solutions si è affermata come società di consulenza indipendente,<br />

evolvendo e rafforzando le proprie competenze, in modo organico<br />

e attraverso l’acquisizione di tre organizzazioni, migliorando l’ampiezza<br />

e la profondità in fatto di eccellenza operativa, sostenibilità e<br />

performance in ambito ESG (Environmental, Social & Governance).<br />

“Sono felice di annunciare il nuovo nome commerciale che indica<br />

la nostra capacità esponenziale di aiutare le aziende a operare in<br />

modo più sicuro ed efficiente, con determinazione ed incisività”, ha<br />

dichiarato Davide Vassallo, CEO di dss + . “Questo obiettivo è fondamentale<br />

in tutto ciò che facciamo in dss + e riflette il nostro impegno<br />

continuo a salvare vite umane e ad assicurare un futuro sostenibile<br />

e incidere in maniera positiva a favore delle generazioni future”.<br />

L’obiettivo e l’impegno di dss + di proteggere le persone rimangono<br />

centrali per il marchio. Allo scopo di soddisfare le sempre maggiori<br />

esigenze dei clienti, dss + ha ampliato l’offerta delle soluzioni<br />

volte a sostenere le aziende operanti in una varietà di settori per<br />

proteggere, trasformare e sostenere le loro attività. L’ampliamento<br />

delle soluzioni consentirà a dss + di aiutare i propri clienti a dotarsi di<br />

capacità organizzative e umane, gestire i rischi, ottimizzare le operazioni,<br />

raggiungere gli obiettivi di sostenibilità e operare in modo<br />

più responsabile.<br />

Premio Impresa per la decarbonizzazione<br />

Nato dalla riconversione di un sito<br />

abbandonato, con un investimento di<br />

oltre 100 milioni di euro, ed entrato in<br />

attività nell’ottobre 2016, l’impianto<br />

Mater-Biotech Novamont di Bottrighe,<br />

in provincia di Rovigo, ha una capacità<br />

produttiva di oltre 30.000 tonnellate/<br />

anno di butandiolo a basso impatto<br />

(biobutandiolo), con un risparmio di<br />

oltre il 50% di emissioni di CO 2<br />

rispetto<br />

al butandiolo da fonte fossile attraverso<br />

processi tradizionali. Il profilo di<br />

sostenibilità dell’impianto di Bottrighe<br />

è completato dall’efficienza energetica<br />

ottenuta tramite una centrale co-generativa<br />

e il riutilizzo dei sottoprodotti<br />

della lavorazione e dall’ottimizzazione<br />

complessiva del ciclo di vita dell’intero<br />

processo.<br />

Il premio Impresa Ambiente per la<br />

categoria “Miglior processo/tecnologia<br />

per lo sviluppo sostenibile” – istituito<br />

dalla Camera di Commercio di Venezia<br />

Rovigo con la collaborazione di Unioncamere<br />

e il patrocinio del Ministero<br />

della Transizione Ecologica – è riservato<br />

alle aziende che hanno sviluppato<br />

e applicato una nuova tecnologia<br />

di produzione in grado di apportare<br />

un contributo concreto allo sviluppo<br />

sostenibile e alla protezione dell’ambiente.<br />

Secondo la motivazione del<br />

premio: “Novamont ha attuato un processo<br />

innovativo per la produzione di<br />

1,4 Butandiolo, ottenuto da risorse rinnovabili<br />

tramite fermentazione e non<br />

più da un processo a base di petrolio”.<br />

Composto chimico derivato dal butano,<br />

il butandiolo (1,4 BDO) è un intermedio<br />

chimico ottenuto da fonti fossili<br />

e usato sia come solvente che per la<br />

produzione di plastiche, fibre elastiche<br />

e poliuretani, che nel 2021 ha generato<br />

un mercato del valore di oltre 6.5 miliardi<br />

di euro. A Bottrighe, il Gruppo<br />

Novamont, partendo da una tecnologia<br />

sviluppata da Genomatica – società<br />

californiana esperta nel settore della<br />

bioingegneria – ha messo a punto una<br />

piattaforma biotecnologica che partendo<br />

da zuccheri attraverso l’azione di<br />

batteri di tipo escherichia-coli (e.coli)<br />

opportunamente ingegnerizzati, li trasforma<br />

in biobutandiolo.<br />

L’utilizzo di 1,4 BDO da fonti rinnovabili<br />

realizzato a Mater-Biotech consente<br />

di diminuire il Global Warming<br />

Potential netto “Cradle to gate” da 5<br />

a 2 kg CO 2<br />

e/kg, con un risparmio del<br />

60%.”Questo premio è un importantissimo<br />

riconoscimento all’impegno<br />

del Gruppo Novamont in direzione<br />

della decarbonizzazione dell’economia<br />

attraverso processi produttivi<br />

altamente integrati, l’efficientamento<br />

energetico, il supporto delle fonti<br />

energetiche rinnovabili, la messa a<br />

punto di prodotti e soluzioni in grado<br />

di risolvere problemi ambientali concreti”,<br />

ha dichiarato Stefano Dessì, direttore<br />

di stabilimento Mater-Biotech<br />

del Gruppo Novamont.<br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2022</strong><br />

<strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 23<br />

23_23_NEWS AMBIENTE.indd 23 16/06/22 14:23


ambiente<br />

Secondo il Circular Economy<br />

Network l’unico modo per<br />

sopperire alla mancanza<br />

di materie prime è passare<br />

all’economia circolare.<br />

Un obiettivo ancora lontano<br />

ma che vede l’Italia fra le prime<br />

cinque economie europee<br />

per gli indicatori più importanti<br />

di circolarità.<br />

Trovare le materie prime<br />

grazie all’economia circolare<br />

Molte materie prime mancano e,<br />

quando si trovano, i prezzi vanno<br />

alle stelle. Le responsabilità<br />

sono varie: l’aumento della domanda, che<br />

è crescente; la crisi climatica, che diminuisce<br />

la capacità degli ecosistemi di offrire<br />

risorse e aumenta alcuni bisogni; la pandemia,<br />

che ha imposto una lunga battuta<br />

d’arresto all’economia globale; il conflitto in<br />

Ucraina, che ha esasperato la fragilità<br />

energetica dell’Europa. <strong>La</strong> soluzione esiste<br />

e si chiama economia circolare. Ma ancora<br />

non decolla.<br />

I dati globali, sotto questo profilo, parlano<br />

chiaro: tra il 2018 e il 2020 il tasso di circolarità<br />

è sceso dal 9,1% all’8,6%. Negli ultimi<br />

cinque anni i consumi sono cresciuti di<br />

oltre l’8% (superando i 100 miliardi di tonnellate<br />

di materia prima utilizzata in un<br />

anno), a fronte di un incremento del riutilizzo<br />

di appena il 3% (da 8,4 a 8,65 miliardi di<br />

tonnellate): sprechiamo ancora una gran<br />

parte dei materiali estratti dagli ecosistemi.<br />

Anche l’Italia non ha centrato l’obiettivo del<br />

disaccoppiamento tra crescita economica<br />

e uso delle risorse. Ciò significa che Pil e<br />

consumo di materiali viaggiano in parallelo:<br />

la ripresa del 2021 mostra come i due valori<br />

si stiano riportando sugli stessi livelli precedenti<br />

alla pandemia. Eppure l’Italia è uno<br />

dei Paesi che “tiene”: nel quadro delle prime<br />

cinque economie europee si posiziona<br />

al primo posto per gli indicatori più importanti<br />

di circolarità, assieme alla Francia.<br />

È quanto emerge dal Rapporto nazionale<br />

sull’economia circolare in Italia <strong>2022</strong>, giunto<br />

alla sua quarta edizione. Lo studio è realizzato<br />

dal CEN (Circular Economy Network),<br />

la rete promossa dalla Fondazione per lo<br />

sviluppo sostenibile assieme a un gruppo di<br />

aziende e associazioni di impresa, in collaborazione<br />

con Enea, ed è stato presentato<br />

24 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2022</strong><br />

24_26_ART_ENEA.indd 24 20/06/22 11:30


Transizione Ecologica, Giacomo Vigna, diambiente<br />

Secondo i dati globali tra il 2018<br />

e il 2020 il tasso di circolarità è sceso<br />

dal 9,1% all’8,6%<br />

dal presidente CEN Edo Ronchi e dal direttore<br />

del dipartimento sostenibilità dei sistemi<br />

produttivi e territoriali ENEA Roberto Morabito,<br />

alla presenza do Andrea Orlando,<br />

ministro del lavoro e delle politiche sociali e<br />

di Paola Migliorini, vice capo unità economia<br />

circolare, DG Ambiente, Commissione<br />

europea.<br />

“<strong>La</strong> crisi climatica e gli eventi drammatici<br />

degli ultimi due anni, con l’impennata dei<br />

prezzi di molte materie prime, dimostrano<br />

che il tempo dell’attesa è finito. È arrivato il<br />

momento di far decollare senza ulteriori incertezze<br />

le politiche europee a sostegno<br />

dell’economia circolare”, ha dichiarato Edo<br />

Ronchi. “Le nostre economie sono fragili<br />

perché per aspetti strategici dipendono da<br />

materie prime localizzate in larga parte in<br />

un ristretto gruppo di Paesi. È un nodo che<br />

rischia non solo di soffocare la ripresa ma di<br />

destabilizzare l’intera economia con una<br />

spirale inflattiva. Ed è qui che l’economia<br />

circolare può fare la differenza trovando<br />

all’interno del Paese le risorse che è sempre<br />

più costoso importare. L’obiettivo che l’Italia<br />

si deve porre è raggiungere il disaccoppiamento<br />

tra crescita e consumo di risorse”.<br />

“<strong>La</strong> simbiosi industriale è uno degli strumenti<br />

più potenti che possiamo utilizzare a<br />

supporto della transizione circolare dei nostri<br />

sistemi produttivi con grandi vantaggi<br />

ambientali, economici e sociali”, ha sottolineato<br />

Roberto Morabito. “Come avviene in<br />

altri Paesi, sarebbe quanto mai opportuno<br />

che anche l’Italia si dotasse di un programma<br />

nazionale per la simbiosi industriale<br />

per massimizzarne le potenzialità e assicurare<br />

tracciabilità e contabilità delle risorse<br />

scambiate. Il potenziale vantaggio economico<br />

per lo scambio di risorse in Europa è<br />

stimato tra i 7 e i 13 miliardi di euro, a cui<br />

aggiungere oltre 70 miliardi per costi di discarica<br />

evitati. ENEA dal 2010 ha sviluppato<br />

una piattaforma e una metodologia di<br />

lavoro che hanno permesso di realizzare<br />

progetti con oltre 240 aziende e individuare<br />

circa duemila potenziali trasferimenti di<br />

risorse tra loro”.<br />

Sulle politiche e le misure messe in campo<br />

dal Governo ci sono stati gli interventi<br />

di Andrea Orlando, ministro del <strong>La</strong>voro e<br />

delle Politiche sociali, <strong>La</strong>ura D’Aprile, capo<br />

dipartimento per la transizione ecologica e<br />

gli investimenti verdi del Ministero della<br />

visione economia circolare del Ministero<br />

dello Sviluppo Economico. Hanno inoltre<br />

partecipato al panel del dibattito dedicato<br />

a “Uno sguardo sull’Europa” Paola Migliorini<br />

per la Commissione europea e Claudia<br />

Alessio del Circle economy.<br />

I numeri dei consumi<br />

In media in Europa nel 2020 sono state<br />

consumate circa 13 tonnellate pro capite<br />

di materiali. Ma tra le cinque maggiori economie<br />

al centro dell’analisi di questo Rapporto<br />

(Italia, Francia, Germania, Polonia,<br />

Spagna) le differenze sono consistenti: si<br />

va dalle 7,4 tonnellate per abitante dell’Italia<br />

alle 17,5 della Polonia. <strong>La</strong> Germania è a<br />

quota 13,4 tonnellate, la Francia a 8,1, la<br />

Spagna a 10,3.<br />

Nel 2020 per nessuno dei cinque Paesi europei<br />

esaminati si è registrato un incremento<br />

nella produttività delle risorse. In Europa<br />

nel 2020, a parità di potere d’acquisto, per<br />

ogni kg di risorse consumate sono stati generati<br />

2,1 euro di PIL. L’Italia è arrivata a<br />

3,5 euro di PIL (il 60% in più rispetto alla<br />

media UE).<br />

Materie prime vergini risparmiate e emissioni evitate in Italia grazie al riciclo<br />

degli imballaggi, 2020<br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2022</strong><br />

<strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 25<br />

24_26_ART_ENEA.indd 25 16/06/22 11:31


ambiente<br />

Il tasso di utilizzo di materia proveniente<br />

dal riciclo misura il contributo dei materiali<br />

riciclati alla domanda complessiva di materia.<br />

Nel 2020, ultimo anno di dati disponibile,<br />

il tasso di utilizzo di materia proveniente<br />

dal riciclo nell’UE è stato pari al<br />

12,8%. In Italia, sempre nello stesso anno,<br />

il valore ha raggiunto il 21,6%, secondo solamente<br />

a quello della Francia (22,2%) e di<br />

oltre 8 punti percentuali superiore a quello<br />

della Germania (13,4%). Spagna (11,2%)<br />

2025, del 60% al 2030 e del 65% al 2035.<br />

Nel 2020 nell’UE 27 è stato riciclato il<br />

47,8% dei rifiuti urbani; in Italia il 54,4%.<br />

Sempre nel 2020 i rifiuti urbani avviati in discarica<br />

in tutta l’UE sono stati il 22,8%.<br />

Dopo la Germania, le migliori prestazioni<br />

sono quelle di Francia (18%) e Italia<br />

(20,1%).<br />

Ci sono invece settori in cui l’Italia è in netta<br />

difficoltà. Uno è il consumo di suolo: nel<br />

2018 nella UE a 27 Paesi risultava coperto<br />

da superficie artificiale il 4,2% del territorio.<br />

<strong>La</strong> Polonia era al 3,6%, la Spagna al 3,7%,<br />

la Francia al 5,6%, l’Italia al 7,1%, la Germania<br />

al 7,6 %. Anche per l’eco-innovazione<br />

siamo agli ultimi posti: nel 2021 dal punto<br />

di vista degli investimenti in questo<br />

settore l’Italia appare al 13° posto nell’UE<br />

con un indice di 79. <strong>La</strong> Germania è a 154.<br />

Infine la riparazione dei beni: in Italia nel<br />

2019 oltre 23.000 aziende lavoravano alla<br />

riparazione di beni elettronici e di altri beni<br />

personali (vestiario, calzature, orologi, gioielli,<br />

mobilia, ecc.). Siamo dietro alla Francia<br />

(oltre 33.700 imprese) e alla Spagna<br />

(poco più di 28.300). In questo settore abbiamo<br />

perso quasi 5.000 aziende (circa il<br />

20%) rispetto al 2010.<br />

Facendo le somme risulta che l’Italia e la<br />

Francia sono i Paesi che fanno registrare le<br />

migliori performance di circolarità, totalizzando<br />

19 punti ciascuno. In seconda posizione,<br />

staccata di tre punti, si attesta la<br />

Spagna con 16 punti. Decisamente più<br />

contenuto è l’indice di performance di circolarità<br />

della Polonia e della Germania che<br />

ottengono, rispettivamente 12 e 11 punti.<br />

e Polonia (9,9%) occupano rispettivamente<br />

la quarta e la quinta posizione.<br />

Notizie positive per l’Italia anche sul fronte<br />

rifiuti. In Italia la percentuale di riciclo di tutti<br />

i rifiuti ha raggiunto quasi il 68%: è il dato<br />

più elevato dell’Unione europea. Tra le cinque<br />

economie osservate, l’Italia è quella<br />

che al 2018 ha avviato a riciclo la quota<br />

maggiore di rifiuti speciali (quelli provenienti<br />

da industrie e aziende): circa il 75%.<br />

Per quanto riguarda i rifiuti urbani (il 10%<br />

dei rifiuti totali generati nell’Unione europea)<br />

l’obiettivo di riciclaggio è del 55% al<br />

Il PNRR e il quadro europeo<br />

e normativo<br />

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza<br />

(PNRR) indica due obiettivi di carattere<br />

generale per quanto attiene all’economia<br />

circolare: rendere performante la filiera<br />

del riciclo con interventi volti a consentire<br />

il recupero delle materie prime seconde;<br />

implementare il paradigma dell’economia<br />

circolare, riducendo l’uso di materie prime<br />

di cui il Paese è carente e sostituendole<br />

progressivamente con materie prime<br />

seconde.<br />

Il 4° Rapporto del CEN ha inoltre monitorato<br />

l’andamento dell’economia circolare attraverso<br />

l’applicazione di indicatori basati<br />

sulla Carta di Bellagio. Tale misurazione<br />

contribuisce agli obiettivi del Nuovo piano<br />

d’azione europeo per l’economia circolare<br />

che richiede precise valutazioni degli<br />

avanzamenti della circular economy. Nel<br />

<strong>2022</strong>, inoltre, entrerà in vigore la Strategia<br />

nazionale sull’economia circolare e questo<br />

Rapporto si propone come uno strumento<br />

per contribuire al dibattito sul tema, ponendo<br />

particolare attenzione all’andamento<br />

del 2021 che, da un lato, si è caratterizzato<br />

per un rimbalzo dell’economia più positivo<br />

delle aspettative, ma, dall’altro, ha evidenziato<br />

una crescita consistente del consumo<br />

di risorse.<br />

26 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2022</strong><br />

24_26_ART_ENEA.indd 26 16/06/22 11:31


ambiente<br />

Secondo una ricerca di CNR, INGV e DLTM,<br />

i materiali biopolimerici sottoposti<br />

a un processo di degradazione in mare e sabbia<br />

hanno tempi di degradazione comparabili<br />

a quelli non bio. Ma Assobioplastiche ritiene<br />

che lo studio abbia almeno tre punti deboli.<br />

Anche il bio<br />

inquina?<br />

Se disperse nell’ambiente anziché conferite<br />

correttamente nel compost, anche<br />

le bioplastiche hanno tempi di<br />

degradazione molto lunghi, comparabili a<br />

quelli di materiali plastici non bio. Lo dimostrano<br />

i risultati di un esperimento condotto congiuntamente<br />

da Consiglio nazionale delle ricerche,<br />

coinvolto con l’Istituto dei processi<br />

chimico-fisici (Cnr-Ipcf) e l’Istituto di scienze<br />

marine (Cnr-Ismar), Istituto nazionale di geofisica<br />

e vulcanologia (Ingv) e Distretto ligure<br />

per le tecnologie marine (Dltm), con il supporto<br />

di Polizia di Stato-Centro Nautico e Sommozzatori<br />

<strong>La</strong> Spezia (CNeS).<br />

Lo studio, pubblicato sulla rivista open access<br />

Polymers, ha riguardato il comportamento<br />

a lungo termine di differenti tipologie di<br />

a cura di Eva De Vecchis<br />

granuli di plastica vergine (resin pellet) utilizzati<br />

per realizzare oggetti di uso comune.<br />

Sono stati comparati due polimeri tra i più<br />

impiegati negli oggetti di plastica, HDPE e<br />

PP, e due polimeri di plastica biodegradabile,<br />

PLA e PBAT, verificandone il grado di invecchiamento<br />

e degradazione rispettivamente<br />

in acqua di mare e sabbia: in<br />

entrambi gli ambienti, nell’arco di sei mesi di<br />

osservazione, né i polimeri tradizionali né<br />

quelli bio hanno mostrato una degradazione<br />

significativa. L’osservazione dei campioni,<br />

unitamente all’esito di analisi chimiche, spettroscopiche<br />

e termiche condotte presso il<br />

laboratorio pisano del Cnr-Ipfc, coordinato<br />

dalla ricercatrice Simona Bronco, mostra<br />

che nell’ambiente naturale le bioplastiche<br />

hanno tempi di degradazione molto più lunghi<br />

rispetto a quelli che si verificano in condizioni<br />

di compostaggio industriale.<br />

“Data l’altissima diffusione di questi materiali,<br />

è importante essere consapevoli dei rischi<br />

ambientali che l’utilizzo della bioplastica<br />

pone, se dispersa o non opportunamente<br />

conferita per lo smaltimento: è necessario informare<br />

correttamente”, spiega la ricercatrice<br />

Silvia Merlino del Cnr-Ismar di Lerici (<strong>La</strong> Spezia),<br />

coordinatrice del progetto.<br />

“Questo studio mette in luce l’importanza di<br />

una corretta informazione riguardo alla plastica<br />

biodegradabile, soprattutto dopo lo stop<br />

alla plastica usa e getta in vigore in Italia dal<br />

gennaio 2021 in attuazione della direttiva europea<br />

‘Single use plastic’, che ha portato alla<br />

progressiva commercializzazione di prodotti<br />

monouso in plastica biodegradabile, come i<br />

polimeri presi in esame”, aggiunge Marina<br />

Locritani, ricercatrice dell’Ingv e co-coordinatrice<br />

dello studio.<br />

L’esperimento, ad oggi il primo di questo tipo<br />

28 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2022</strong><br />

28_29_ART_BIOPLASTICHE.indd 28 16/06/22 11:52


ambiente<br />

I ricercatori hanno<br />

comparato due polimeri<br />

tra i più impiegati<br />

negli oggetti di plastica,<br />

HDPE e PP, e due<br />

polimeri di plastica<br />

biodegradabile,<br />

PLA e PBAT,<br />

verificandone il grado<br />

di invecchiamento<br />

e degradazione<br />

rispettivamente<br />

in acqua di mare<br />

e sabbia<br />

realizzato interamente in situ, ha utilizzato per<br />

il set up sperimentale la piattaforma multiparametrica<br />

di monitoraggio ambientale “Stazione<br />

Costiera del <strong>La</strong>b Mare” posta a 10 metri di<br />

profondità nella Baia di Santa Teresa nel Golfo<br />

della Spezia, realizzata nell’ambito del progetto<br />

<strong>La</strong>boratorio Mare del Distretto ligure per le<br />

tecnologie marine (cofinanziamento Regione<br />

Liguria, risorse PAR-FSC 2007-2013 “Fondo<br />

per lo sviluppo e la coesione”), alla quale collaborano<br />

anche l’Istituto Idrografico della Marina<br />

e l’Enea. Qui, grazie anche al supporto<br />

del Centro nautico e sommozzatori di <strong>La</strong> Spezia<br />

e della Cooperativa mitilicoltori spezzini,<br />

sono state alloggiate particolari “gabbie” progettate<br />

per contenere i campioni di plastica; è<br />

stata inoltre predisposta una vasca contenente<br />

sabbia, esposta agli agenti atmosferici per<br />

simulare la superficie di una spiaggia. L’esperimento<br />

si concluderà nel 2023.<br />

Ulteriori esperimenti riguarderanno lo studio<br />

dei processi di degradazione in condizioni di<br />

maggiore profondità, grazie all’installazione<br />

di gabbie contenenti plastiche e bioplastiche<br />

ca 400 metri di profondità, sempre in acque<br />

liguri. Inoltre, in collaborazione con l’Istituto<br />

zooprofilattico sperimentale del Piemonte,<br />

Liguria e Valle d’Aosta (Izto), è già in corso<br />

un ulteriore studio che prevede l’analisi comparata<br />

dello stato di degradazione dei resin<br />

pellet in mare e della presenza di sostanze<br />

chimiche (IPA, PCB, pesticidi) ivi disciolti e<br />

da essi assorbiti, nonché il confronto con i<br />

processi di ritenzione di contaminanti da parte<br />

dei mitili, storicamente ritenuti le “sentinelle”<br />

dell’inquinamento.<br />

Cosa ne pensa Assobioplastiche<br />

Secondo Assobioplastiche – Associazione<br />

Italiana delle Bioplastiche e dei Materiali Biodegradabili<br />

e Compostabili – attraverso il Comunicato<br />

stampa diffuso dal CNR il 10 maggio<br />

<strong>2022</strong> “Anche le bioplastiche si degradano<br />

lentamente nell’ambiente”, vengono non solo<br />

attaccate alcune categorie di bioplastiche,<br />

ma viene gettata un’ombra sull’intero settore e<br />

rileva tre singolarità.<br />

<strong>La</strong> prima è che i risultati dello studio siano stati<br />

diffusi in maniera prematura ossia sulla base<br />

L’esperimento ha utilizzato per il set up sperimentale la<br />

piattaforma multiparametrica di monitoraggio ambientale<br />

“Stazione Costiera del <strong>La</strong>b Mare” posta a 10 metri di profondità<br />

nella Baia di Santa Teresa nel Golfo della Spezia<br />

L’osservazione dei campioni mostra che<br />

nell’ambiente naturale le bioplastiche<br />

hanno tempi di degradazione molto più<br />

lunghi, rispetto a quelli che si verificano<br />

in condizioni di compostaggio industriale<br />

nella “Stazione profonda del <strong>La</strong>b Mare” a cirdel<br />

primo campionamento, effettuato dopo<br />

sei mesi in un esperimento che dura tre anni.<br />

<strong>La</strong> seconda singolarità è che pur trattandosi<br />

di uno studio sui tempi di degradazione<br />

questi tempi non vengono effettivamente<br />

misurati. Più specificamente, nello schema<br />

sperimentale della prova manca un elemento<br />

fondamentale, a detta dell’associazione,<br />

per contestualizzare i risultati e dare un senso<br />

al termine “significativo” riferito a degradazione,<br />

“lungo” riferito a tempo: si tratta<br />

del pellet di materiale lignocellulosico, ossia<br />

un composito polimerico naturale che è necessario,<br />

come il metronomo con la musica,<br />

per dare significato alla durata, per calibrare<br />

l’esperimento e capire cosa significa “veloce”<br />

e “lento” in natura, al di là delle aspettative<br />

soggettive degli sperimentatori. <strong>La</strong><br />

terza e ultima difformità secondo Assobioplastiche<br />

sono i “rischi ambientali che l’utilizzo<br />

della bioplastica pone, se dispersa o<br />

non opportunamente conferita per lo smaltimento”<br />

di cui si parla nell’articolo pubblicato<br />

in Polymers che però non affronta il tema<br />

della valutazione del rischio che invece prevede<br />

la determinazione del pericolo e della<br />

concentrazione prevista in ambiente.<br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2022</strong><br />

<strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 29<br />

28_29_ART_BIOPLASTICHE.indd 29 16/06/22 11:52


iciclo<br />

Reload: un nuovo concetto di recupero<br />

e riutilizzo della plastica<br />

I prodotti Aliplast sono una materia<br />

prima seconda affidabile e offrono<br />

performance in linea con la plastica<br />

vergine in termini di shelf life e protezione<br />

del prodotto, minimizzando<br />

il loro impatto sull’ambiente. Tanto i<br />

film in LDPE quanto le lastre in rPET<br />

risultano indicate per il confezionamento<br />

di beni di largo consumo,<br />

soprattutto in ambiti quali il Food<br />

and Beverage. Settori a cui si rivolge<br />

l’offerta di Ipack-IMA, a cui Aliplast ha<br />

partecipato come parte di una strategia<br />

di sostegno agli eventi specializzati,<br />

ai fini di un rilancio del comparto<br />

e di un confronto diretto con clienti e<br />

operatori del settore.<br />

<strong>La</strong> fiera di Milano ha visto la premiere<br />

di “Reload”, marchio che va a<br />

contraddistinguere i polimeri e i film<br />

realizzati con un’elevata percentuale<br />

di materiale di recupero.<br />

Tutte e tre le linee di prodotti realizzate<br />

da Aliplast potranno fregiarsi del<br />

marchio Reload; dai polimeri riciclati,<br />

in granuli o scaglie, ai film flessibili<br />

e rigidi, a condizione di essere composti<br />

per almeno il 90% di materiale<br />

riciclato. I prodotti della linea Reload<br />

non sacrificheranno nulla in termini di<br />

qualità e performance, mantenendo<br />

invariate caratteristiche quali l’elevata<br />

resistenza meccanica e la flessibilità<br />

di utilizzo, contribuendo al contempo<br />

ad una concreta riduzione del carbon<br />

footprint.<br />

Oltre all’ambito del packaging alimentare,<br />

i prodotti Reload saranno<br />

quindi impiegabili in vari settori tra<br />

cui l’automotive, l’arredamento, la ceramica,<br />

il cosmetico e il chimico.<br />

Reload è il coronamento della politica<br />

che l’azienda ha perseguito negli<br />

ultimi anni. Fin dalla sua fondazione,<br />

Aliplast ha puntato a ridurre i consumi<br />

e a risparmiare in termini di consumi<br />

energetici e materiali. Al contempo,<br />

l’azienda ha sposato il tema della sostenibilità,<br />

investendo sulla modernizzazione<br />

degli impianti e sulle tecnologie<br />

“green”. I polimeri e i film a<br />

marchio Reload, così come le altre famiglie<br />

di prodotti Aliplast, sono frutto<br />

di processi completamente “circolari”:<br />

un modello che prevede il ritiro del<br />

rifiuto direttamente presso l’azienda e<br />

la riconsegna del medesimo prodotto<br />

rigenerato.<br />

“Il nostro contributo all’economia<br />

circolare è totale”, ha commentato<br />

Carlo Andriolo, amministratore delegato.<br />

“<strong>La</strong> quasi totalità di ciò che<br />

rigeneriamo deriva da plastiche da<br />

post-consumo, dunque rifiuti veri e<br />

propri e non semplici sfridi di produzione.<br />

Sono materiali che necessitano<br />

di lavorazioni più complesse,<br />

per ritornare ad un livello di qualità<br />

eccellente, ma in questo modo operiamo<br />

in piena in coerenza con gli<br />

obiettivi di riciclaggio indicati dall’Unione<br />

Europea, che richiedono di riciclare<br />

sempre di più proprio questi<br />

‘rifiuti difficili’ per riportare a nuova<br />

vita materiali oggi lasciati tra i rifiuti<br />

indifferenziati e quindi inceneriti o<br />

mandati a discarica”.<br />

Testare la riciclabilità degli imballaggi in polistirene<br />

RecyClass pubblica un nuovo protocollo<br />

di valutazione della riciclabilità<br />

dei contenitori in polistirene (PS)<br />

destinato alle aziende che vogliono<br />

valutare se i loro imballaggi rigidi in<br />

PS, come i vasetti destinati allo yogurt<br />

e ad altri tipi di prodotti alimentari<br />

e bevande, sono compatibili con<br />

lo stato dell’arte del riciclo post-consumo<br />

in Europa.<br />

“Garantire la riciclabilità degli imballaggi<br />

in PS, oltre ad aumentarne<br />

la raccolta, è indispensabile per migliorare<br />

la gestione del fine vita e per<br />

sbloccare un nuovo mercato per i<br />

materiali riciclati”, ha dichiarato David<br />

Eslava, amministratore delegato<br />

di Eslava Plasticos e presidente del<br />

Comitato Tecnico RecyClass PS.<br />

Il protocollo delinea una metodologia<br />

completa che consente di testare<br />

su scala di laboratorio gli imballaggi<br />

innovativi e i loro effetti sul PS riciclato.”Il<br />

documento mira a rappresentare<br />

nel modo più accurato possibile<br />

il funzionamento del processo<br />

di riciclaggio del PS su scala industriale<br />

per consentire il riciclaggio<br />

dei contenitori in PS in applicazioni<br />

di alto valore”, ha dichiarato Fabian<br />

Lüth, Technical Sales di Vogt e rappresentante<br />

del Comitato Tecnico<br />

RecyClass PS.<br />

30 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> <strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2022</strong><br />

30_33_News RICICLO.indd 30 16/06/22 11:47<br />

UB-V_P


NUOVA SERIE PILLER UB-V<br />

UPS AD ELEVATE PRESTAZIONI.<br />

PROTEZIONE DEL CARICO CRITICO NELLE<br />

APPLICAZIONI INDUSTRIALI.<br />

piller.com<br />

24:00<br />

12:00<br />

| UB-V ad accoppiamento elettrico disponibile<br />

fino a 3.24 MW singolo modulo<br />

| Molto più ecologico, maggiore potenza,<br />

minor numero di unità necessarie<br />

| Autodiagnostica per la manutenzione predittiva<br />

| Disponibile in media tensione<br />

| Meno unità significa meno complessità,<br />

maggiore efficienza operativa e CapEx ridotto<br />

| Accumulo di energia a volano o con batterie<br />

VRLA/Li-Ion<br />

Nothing protects quite like Piller<br />

UPS ACCOPPIATI ELETTRICAMENTE | UPS CONTAINERIZZATI | STABILIZZATORI | STATIC TRANSFER SWITCHES | ACCUMULATORI CINETICI DI ENERGIA<br />

AIRCRAFT GROUND POWER SYSTEMS | CONVERTITORI DI FREQUENZA | NAVAL POWER SUPPLIES | SYSTEM INTEGRATION<br />

UFFICI:<br />

AUSTRALIA | CINA | FRANCIA | GERMANIA | INDIA | ITALIA | SINGAPORE | SPAGNA | GRAN BRETAGNA | STATI UNITI<br />

POWER SOLUTIONS<br />

A <strong>La</strong>ngley Holdings Division<br />

SALES PARTNERS, SALES AND SERVICE:<br />

WORLDWIDE<br />

UB-V_Plastics_ITA_285x230.indd 1 14/04/<strong>2022</strong> 12:25<br />

30_33_News RICICLO.indd 31 16/06/22 11:47


iciclo<br />

Soluzione tray-to-tray per promuovere la<br />

circolarità delle vaschette<br />

Nell’ambito della strategia globale<br />

a favore della sostenibilità AMB ha di<br />

recente lanciato il progetto Tray Revive,<br />

utilizzando materiale proveniente<br />

dal riciclo delle vaschette post consumo<br />

con l’obiettivo di riprodurne di<br />

nuove.<br />

Le previsioni dell’industria delle<br />

bottiglie prevedono un incremento di<br />

utilizzo di rPET dal riciclo delle bottiglie<br />

post consumo pari ad almeno 0,5<br />

milioni di tonnellate. Questa maggiore<br />

domanda porterebbe inevitabilmente<br />

ad una minore disponibilità di rPET<br />

da poter riutilizzare nella produzione<br />

di film per vaschette. Da questa premessa<br />

e grazie alla sua pluriennale<br />

esperienza e conoscenze acquisite<br />

nell’utilizzo di materiali riciclati, in<br />

collaborazione con un’azienda italiana<br />

specializzata nel riciclo, AMB ha<br />

lanciato un’iniziativa per raccogliere<br />

materiale da vaschette post-consumo,<br />

con l’obiettivo di promuovere la<br />

circolarità delle vaschette alimentari<br />

in PET.<br />

Questo materiale viene scomposto<br />

in scaglie che vengono successivamente<br />

utilizzate per realizzare prodotti<br />

tray-to-tray. Il costante aumento della<br />

domanda di scaglie in rPET emerge<br />

anche dal fatto che si vanno sviluppando<br />

le linee guida europee per la<br />

progettazione del riciclo per vaschette<br />

trasparenti multistrato PET/PE che,<br />

insieme alle già esistenti linee guida<br />

per la progettazione delle vaschette in<br />

mono materiale, rappresenteranno un<br />

importante passo verso la riciclabilità<br />

delle vaschette in PET.<br />

Per garantire la qualità delle vaschette<br />

finali, la materia prima deriva<br />

per il 95% da vaschette alimentari e<br />

viene sottoposta a rigorosi controlli. Il<br />

materiale delle vaschette da post consumo<br />

viene appositamente trattato<br />

per evitare possibili contaminazioni,<br />

garantire la qualità della materia prima,<br />

le prestazioni meccaniche, l’aspetto<br />

estetico e la qualità del film. I<br />

clienti di AMB possono contare sulla<br />

qualità delle vaschette finali, garantendo<br />

le performance che rimangono<br />

invariate durante le operazioni di termoformatura<br />

sulle esistenti linee.<br />

Bonus straordinario alla filiera dei beni in polietilene<br />

Il caro energia non deve fermare il<br />

processo di economia circolare. Ne<br />

è convinto il consorzio Ecopolietilene,<br />

realtà impegnata nella gestione<br />

dei beni in polietilene, che ha deciso<br />

di sostenere le imprese che trattano<br />

e riciclano questi rifiuti riconoscendo<br />

loro un bonus aggiuntivo una<br />

tantum sul contributo per i processi<br />

di recupero. L’iniziativa, che è stata<br />

avviata nelle scorse settimane dal<br />

consorzio nazionale, vuole essere<br />

un concreto sostegno alla propria<br />

filiera.<br />

“Per il primo trimestre <strong>2022</strong><br />

abbiamo deciso di destinare agli<br />

impianti un bonus straordinario<br />

pari al 20% del contributo di gestione”,<br />

annuncia Giancarlo Dezio,<br />

direttore generale del consorzio<br />

Ecopolietilene. “È stata una scelta<br />

necessaria per non interrompere il<br />

flusso circolare di questi rifiuti, ma<br />

è stato anche un segnale, doveroso<br />

e concreto, per non vanificare<br />

gli sforzi fatti. A fronte dei rincari<br />

energetici che hanno interessato<br />

carburanti, gas ed elettricità, il<br />

consorzio Ecopolietilene pone una<br />

questione di priorità. Abbiamo monitorato<br />

il pesante impatto che la<br />

dinamica dei prezzi dell’energia e<br />

dei carburanti sta avendo sull’intera<br />

filiera del recupero di beni in<br />

polietilene”, prosegue Dezio. “Così,<br />

per andare incontro alle difficoltà<br />

crescenti che si sono manifestate<br />

e per non vanificare il lavoro fatto<br />

per creare una reale economia circolare,<br />

Ecopolietilene ha voluto riconoscere<br />

un importo una tantum a<br />

copertura parziale dell’incremento<br />

di costi sostenuti in conseguenza<br />

degli straordinari avvenimenti che<br />

stanno caratterizzando il mercato.<br />

Tutto questo, senza gravare sulle<br />

imprese consorziate: è infatti rimasto<br />

invariato l’ecocontributo che i<br />

produttori ci riconoscono per la gestione<br />

dei beni in polietilene”.<br />

Gli impianti che beneficeranno<br />

del bonus deciso da Ecopolietielene<br />

sono complessivamente 18: di questi,<br />

16 si occupano della selezione<br />

dei rifiuti e due della trasformazione<br />

dei beni in polietilene, opportunamente<br />

trattati, in granulato, ovvero<br />

la materia prima seconda che può<br />

essere impiegata nei processi produttivi<br />

di nuovi prodotti.<br />

32 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2022</strong><br />

30_33_News RICICLO.indd 32 16/06/22 11:47


iciclo<br />

Riciclo chimico di PET e poliestere da tessuti<br />

NextChem, società di Maire Tecnimont<br />

per le tecnologie per la transizione<br />

energetica, ha ultimato la realizzazione<br />

del primo impianto dimostrativo in Italia<br />

di riciclo chimico di PET e poliestere da<br />

tessuti nell’ambito del progetto Demeto.<br />

L’impianto è installato a Chieti, nel Parco<br />

Tecnologico d’Abruzzo. <strong>La</strong> tecnologia di<br />

depolimerizzazione adottata, basata sulla<br />

reazione di idrolisi alcalina con utilizzo<br />

delle microonde, permette di riciclare chimicamente<br />

il PET e il poliestere delle fibre<br />

tessili di scarto e ottenere monomeri puri<br />

da utilizzare nei processi industriali per<br />

produrre nuovi polimeri.<br />

Il progetto Demeto è stato cofinanziato<br />

dall’Unione Europea nell’ambito del programma<br />

Horizon 2020 con NextChem<br />

come coordinatore di un consorzio di<br />

14 partner, che copre l’intera value chain<br />

(NextChem, 3V Tech, Spindox UK, Technical<br />

University of Denmark, The European<br />

Outdoor Group, EuPC, The Fricke and<br />

Mallah GmbH, gr3n, H&M Group, Neogroup,<br />

Recuprenda, Pectia, SUPSI, Synesis).<br />

NextChem ha il ruolo di sviluppatore<br />

e co-licensor della tecnologia di depolimerizzazione,<br />

di cui è titolare la start-up svizzera<br />

gr3n, oltre a quello di progettista e realizzatore<br />

dell’impianto. Diverse tipologie<br />

di materiali, incluse le fibre tessili a base<br />

poliestere, saranno testate nell’impianto,<br />

in grado di riciclare quasi il 100% del materiale<br />

in entrata, pari a un milione di kg/<br />

anno.<br />

Il progetto è stato affiancato da un Industrial<br />

Advisory Board, di cui fanno parte<br />

aziende come Unilever, Coca-Cola, Oviesse,<br />

Danone, Henkel e diverse altre. Questa<br />

tecnologia innovativa potrebbe contribuire<br />

anche alla soluzione di alcuni problemi<br />

ancora irrisolti nel riciclo dei rifiuti tessili,<br />

quale quello relativo alle fibre accoppiate.<br />

Solo in Italia, nel 2019 i rifiuti tessili tracciati<br />

erano pari a 157,7 Kt, di cui il 47%<br />

costituito da fibre sintetiche accoppiate e<br />

non. In Italia il 5,7% dei rifiuti indifferenziati<br />

è composto da rifiuti tessili per un<br />

totale stimato di circa 663 kta. In Europa<br />

ogni abitante utilizza ogni anno 26 kg di<br />

materiale tessile e ne smaltisce 11, con<br />

una produzione totale di rifiuti tessili stimata<br />

in circa 5 Mt/a.<br />

“Siamo orgogliosi di aver realizzato<br />

questo impianto, primo nel suo genere in<br />

Italia e tra i primi in Europa, in particolare<br />

in un momento in cui si stanno iniziando<br />

a creare, in Italia come negli altri Paesi europei,<br />

sistemi nazionali di raccolta e riciclo<br />

dei rifiuti tessili, in attuazione della normativa”,<br />

ha spiegato Pierroberto Folgiero,<br />

amministratore delegato del Gruppo Maire<br />

Tecnimont e di NextChem.<br />

Recupero in linea degli scarti di produzione<br />

CMG Granulators introduce una serie<br />

di granulatori di nuova concezione<br />

per il riciclo in linea degli scarti di produzione,<br />

specifica per la macinazione<br />

di lastre, scheletrato e pezzi scarto.<br />

<strong>La</strong> nuova serie GT comprende<br />

quattro modelli, adatti a piccole e medie<br />

capacità, per coprire applicazioni<br />

che vanno da 200 a 1.000 kg/h.<br />

<strong>La</strong> caratteristica distintiva della<br />

serie GT di CMG Granulators è il design<br />

delle lame: le lame del rotore<br />

sono posizionate ad un alto grado di<br />

inclinazione, 50°, rispetto alla lama<br />

fissa, in modo da garantire la migliore<br />

precisione di taglio, la massima<br />

omogeneità dimensionale del rimacinato,<br />

bassissime emissioni sonore e<br />

assenza di polvere.<br />

<strong>La</strong> camera di taglio è assemblata a<br />

“spine & bulloni”, non utilizza componenti<br />

fusi o saldati e tutte le parti<br />

sono lavorate a CNC per ottenere la<br />

massima precisione di assemblaggio<br />

al 100° di millimetro.<br />

20 Wh/kg è la piccola quantità di<br />

energia utilizzata da un granulatore<br />

CMG, rispetto a oltre 40 Wh/kg consumata<br />

dalle unità convenzionali.<br />

Tutti i modelli GT sono ribassati e<br />

insonorizzati, in modo da essere posizionati<br />

sotto il nastro trasportatore<br />

del prodotto finito e mantenere l’ambiente<br />

di produzione il più silenzioso<br />

possibile.<br />

<strong>La</strong> posizione della griglia è precisamente<br />

al di sotto della camera di<br />

taglio e offre le massime prestazioni<br />

di scarico, per garantire il minimo<br />

tempo di permanenza del rimacinato<br />

nella camera di taglio e la massima<br />

produttività.<br />

L’evacuazione dell’unità avviene tramite<br />

un sistema di trasporto pneumatico<br />

in vuoto, che oltre a preservare<br />

l’integrità del rimacinato convogliandolo<br />

in depressione in tubazioni di<br />

grande diametro, elimina ogni possibile<br />

generazione di polvere e inquinamento.<br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2022</strong><br />

<strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 33<br />

30_33_News RICICLO.indd 33 16/06/22 11:47


saldatura<br />

Groover LP500<br />

Paolo Possa, General Manager di Leister<br />

Technologies Italia Srl, spiega quali siano le<br />

dinamiche più interessanti nei segmenti della<br />

saldatura della plastica e del calore di processo<br />

e quali scenari si prospettano.<br />

Bilanci e previsioni<br />

per Leister<br />

Lo scorso anno è stato un anno particolare,<br />

segnato dalla ripresa di molti settori industriali:<br />

com’è andata per Leister?<br />

Il 2021 è stato un anno positivo per Leister, ci<br />

voleva dopo le difficoltà del 2020 causate non<br />

da rallentamento dell’economia ma dal fermo<br />

forzato del paese per lockdown. <strong>La</strong> nostra<br />

azienda opera principalmente in due settori<br />

dell’economia, il mondo dell’edilizia a cui forniamo<br />

saldatrici manuali ed automatiche per la saldatura<br />

di materiali termo-plastici ed il mondo<br />

della costruzione di macchinari ed impianti a cui<br />

forniamo riscaldatori industriali e campi solari ad<br />

infrarossi. Il lockdown di marzo-aprile 2020 aveva<br />

fermato la cantieristica di fatto quasi azzerando<br />

le vendite in ambito edilizia per almeno due<br />

mesi. Dalla riapertura di maggio fino a fine anno<br />

avevamo poi lavorato molto bene in entrambi i<br />

settori, a conferma che l’economia stava girando<br />

bene, ma non era stato possibile recuperare<br />

favorevoli si sono andati ad aggiungere gli incenil<br />

gap di fatturato creatosi con lo stop a inizio<br />

pandemia. Nel 2021 la macro-economia in entrambi<br />

i settori è stata positiva nonostante il permanere<br />

della minaccia pandemica, e questo ha<br />

creato condizioni favorevoli allo sviluppo del business<br />

come mai sperimentato in anni precedenti.<br />

L’effetto combinato del recupero di questi<br />

mercati e degli investimenti fatti dalla nostra<br />

casa madre sia sull’innovazione di prodotto che<br />

sul rafforzamento dell’organizzazione italiana<br />

hanno consentito di chiudere il 2021 con una<br />

crescita a doppia cifra ed in termini assoluti con<br />

il miglior risultato di sempre, dalla nostra partenza<br />

nel gennaio 2014.<br />

L’edilizia ha conosciuto uno sviluppo notevole,<br />

anche grazie agli incentivi: ci sono stati<br />

riflessi positivi per il segmento plastic welding?<br />

Il mondo dell’edilizia dopo un periodo molto lun-<br />

Paolo Possa, General Manager<br />

di Leister Technologies Italia Srl<br />

go di contrazione iniziato nel 2008 sta finalmente<br />

vivendo un nuovo momento favorevole. Sono<br />

in atto trend importanti tra i quali il più significativo<br />

è la accresciuta attenzione sia di privati che<br />

delle aziende verso il consumo energetico degli<br />

immobili, che stanno determinando investimenti<br />

molto significativi in quest’ambito. A questi trend<br />

34 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2022</strong><br />

34_35_Articolo LEISTER OK.indd 34 20/06/22 11:34


tivi come il superbonus 110% per ristrutturazioni Per quanto riguarda il segmento<br />

e interventi sull’involucro edilizio, e questi hanno<br />

process heat,<br />

funzionato da “booster”, fornendo un’ulteriore<br />

spinta ad un comparto che è trainante per l’economia<br />

italiana e che aveva bisogno di ritrovare<br />

slancio.<br />

quali sono stati i settori<br />

merceologici che vi hanno<br />

dato maggiori soddisfazioni?<br />

In ambito edilizia sono tante le applicazioni in cui In ambito industriale<br />

vengono utilizzati prodotti Leister; l’impermeabilizzazione<br />

di coperture commerciali ed industriali<br />

per esempio, o l’impermeabilizzazione di opere<br />

civili come la realizzazione di gallerie e opere<br />

interrate, o ancora la saldatura di pavimenti alto-resilienti<br />

tipici di scuole ed ospedali. In tutti<br />

questi ambiti abbiamo beneficiato del momento<br />

positivo vissuto dal settore, ma non dobbiamo<br />

dimenticare il contributo alla crescita dei volumi<br />

di vendita dato dall’innovazione di prodotto. Nel<br />

2021 abbiamo lanciato sul mercato saldatrici<br />

automatiche, come UNIROOF 700 LQS o<br />

come COMET 300/700, che velocizzano ulteriormente<br />

sono numerose le applicazioni<br />

di riscaldatori ad aria calda o di impianti<br />

ad infrarossi per fornire al processo il calore<br />

nella forma più intelligente ed efficiente. Preriscaldo<br />

materiali, asciugatura, saldatura di materiali<br />

plastici, termo-retrazione,<br />

attivazione di colle, l’elenco è lungo<br />

e a volte molto curioso. Il calore<br />

viene usato anche per “migliorare” il<br />

look ad un rossetto, per tostare nocciole<br />

o chicchi di caffè, per mantenere il<br />

cioccolato alla giusta temperatura per<br />

decorare al meglio torte o merendine.<br />

il processo di saldatura e contri-<br />

buiscono significativamente ad operare in<br />

qualità. Abbiamo messo sul mercato attrezzature<br />

a batteria come GROOVER<br />

LP500 che hanno una grande praticità<br />

d’uso e consentono al posatore di<br />

ridurre i tempi di intervento, a beneficio<br />

quindi della produttività<br />

della sua azienda.<br />

Nel 2021 è stato lanciato il sito leistershop.it:<br />

come è stato accolto?<br />

Da diversi anni il mercato ci cercava su<br />

Internet con l’aspettativa di trovare un canale<br />

comodo e pratico per conoscere<br />

ed acquistare i nostri prodotti. Da marzo<br />

2021 possiamo offrire ai clienti anche<br />

una vetrina “virtuale” aperta 24<br />

ore al giorno, 7 giorni su 7, dove<br />

informarsi sulle soluzioni tecniche<br />

Leister e trovare le ultime novità<br />

di prodotto ma anche conoscere<br />

le iniziative di marketing<br />

come fiere o webinar, o ancora<br />

cogliere opportunità di acquisto<br />

Uniroof 700 LQS<br />

legate a promoziosaldatura<br />

“Il mondo dell’edilizia sta vivendo un nuovo momento<br />

favorevole. Sono in atto trend importanti tra i quali il più<br />

significativo è una maggiore attenzione sia<br />

di privati che delle aziende verso il consumo<br />

energetico degli immobili”<br />

Comet 300/700<br />

ni a prezzi particolarmente vantaggiosi.<br />

Da subito abbiamo registrato un traffico significativo,<br />

segno di interesse da parte dei<br />

clienti, e un volume importante di richieste di<br />

informazioni all’azienda, richieste a cui cerchiamo<br />

di rispondere nel più breve tempo<br />

possibile.<br />

I volumi di vendita sono cresciuti mese dopo<br />

mese, segno anche questo di un progetto<br />

che è stato accolto bene dal mercato.<br />

Quali novità sono previste per il futuro?<br />

Guardando all’anno in corso sono tante le<br />

iniziative su cui stiamo lavorando. Da un lato,<br />

confidando su uno scenario progressivamente<br />

più favorevole alle attività in presenza,<br />

parteciperemo a vari eventi fieristici cercando<br />

di essere presenti nei nostri principali ambiti<br />

di mercato. Oltre ai già passati Forum<br />

Piscine, MECSPE, IPACK-IMA e SIFERR in<br />

autunno concluderemo con Piscina 22 ed<br />

Ecomondo, fiera dove presenteremo le soluzioni<br />

Leister per chi opera in ambito opere<br />

interrate e discariche.<br />

Per quanto riguarda i prodotti lanceremo due<br />

nuovi modelli di estrusori, studiati per chi realizza<br />

carpenterie e manufatti in plastica, e<br />

una saldatrice automatica per il settore dei<br />

telonai e produttori di banner pubblicitari.<br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2022</strong><br />

<strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 35<br />

34_35_Articolo LEISTER OK.indd 35 20/06/22 11:34


stampaggio<br />

a iniezione<br />

Pressa per lo stampaggio di polimeri riciclati<br />

Fanuc presenta la pressa a iniezione<br />

Roboshot, impegnata nello stampaggio<br />

di pezzi con polimeri riciclati. Si<br />

tratta della soluzione 100% elettrica,<br />

sostenibile ed efficiente dal punto di<br />

vista energetico per lo stampaggio a<br />

iniezione. Coniuga la precisione del<br />

CNC più affidabile del mercato con<br />

l’innovazione di funzionalità di AI per<br />

ottimizzare il processo di stampaggio<br />

e un utilizzo intelligente dell’energia,<br />

con l’obiettivo di contenere l’impatto<br />

ambientale e ridurre l’impronta di<br />

consumi della pressa.<br />

Risparmio energetico e utilizzo intelligente<br />

dell’energia sono tra i principi<br />

che guidano da sempre la filosofia<br />

di Fanuc. L’azienda giapponese<br />

investe da decenni in tecnologie che<br />

consentono di consumare energia in<br />

modo sostenibile. <strong>La</strong> nuova gamma di<br />

presse Roboshot ALPHA-SiB si caratterizza<br />

per la facilità di utilizzo, grazie<br />

alla presenza dell’interfaccia utente<br />

ad alte prestazioni Fanuc PANEL iH<br />

Pro che dispone di un ampio display<br />

touch da 21,5” con risoluzione Full<br />

HD, migliorando così di 2,6 volte la<br />

risoluzione precedente. Migliorate anche<br />

le funzionalità del software. Sono<br />

state aggiunte funzioni che includono<br />

la sequenza di autospegnimento, una<br />

funzione di controllo preventivo della<br />

contropressione, la possibilità di modificare<br />

in modo automatico i parametri<br />

di avvio, la modalità di gestione<br />

dell’operatore (opzione con accesso<br />

RFID) e un sistema di valutazione<br />

della qualità (quando Linki2 è installato).<br />

Con la comunicazione OPC-UA<br />

integrata sono disponibili interfacce<br />

per Euromap 77 e 63 per consentire<br />

lo scambio di dati con sistemi ERP o<br />

MES. Roboshot è poi conforme alla<br />

norma ISO 20430, lo standard internazionale<br />

di sicurezza per le macchine<br />

per lo stampaggio a iniezione.<br />

Un’altra utile ottimizzazione del<br />

software riguarda la manutenzione<br />

preventiva tramite apprendimento automatico<br />

(estensione delle funzionalità<br />

AI). L’automazione dei processi di<br />

carico e scarico della pressa avviene<br />

senza soluzione di continuità con l’integrazione<br />

di un robot FANUC (cartesiano,<br />

collaborativo o antropomorfo),<br />

che si installa in modalità plug and<br />

play in pochi istanti sfruttando la piattaforma<br />

di controllo comune.<br />

Pannelli compositi termoplastici con fibra di carbonio riciclata<br />

Cannon Ergos società del gruppo<br />

Cannon esperta nelle tecnologie, nelle<br />

attrezzature di lavorazione e nella<br />

produzione di stampi per il settore dei<br />

compositi, sta lavorando con Boeing su<br />

prove di stampaggio per valutare la fattibilità<br />

dell’utilizzo della fibra di carbonio<br />

riciclata (rCF) nella fabbricazione di pannelli<br />

laterali interni per cabine di aerei.<br />

Il recupero e riutilizzo degli scarti di<br />

fibra di carbonio durante i processi di<br />

produzione e le applicazioni a fine vita,<br />

come l’automotive e l’aeronautica, si<br />

è dimostrato economicamente valido.<br />

Questo favorisce l’attuazione della direttiva<br />

quadro UE sui rifiuti (2008/98/<br />

CE) finalizzata a ridurre notevolmente<br />

lo smaltimento in discarica, essenziale<br />

dal punto di vista ambientale, oltre che<br />

in linea con gli obiettivi fissati dal pacchetto<br />

UE sull’economia circolare per<br />

le pratiche di produzione sostenibile.<br />

“Da diversi anni, insieme alle consociate<br />

Cannon Afros e Cannon Tipos,<br />

abbiamo intrapreso con successo numerosi<br />

progetti per dare nuova vita<br />

alla fibra di carbonio riciclata”, ha<br />

dichiarato Mattia Andolfatto, Project<br />

Manager R&D di Cannon Ergos.<br />

“Combinando diverse tecnologie e<br />

processi di produzione su misura per<br />

ogni applicazione, siamo stati in grado<br />

di lavorare efficacemente la fibra di<br />

carbonio riciclata, sia impregnata con<br />

diverse resine, sia già integrata in una<br />

matrice termoplastica”.<br />

L’ultima fase del progetto coinvolge<br />

Mitsubishi Chemical Advanced Materials<br />

(MCAM), un fornitore globale di<br />

polimeri rinforzati ad alte prestazioni<br />

per il quale Cannon Ergos ha progettato,<br />

prodotto e installato un’unità di termocompressione<br />

personalizzata e completamente<br />

attrezzata. Questa attrezzatura<br />

è stata utilizzata per produrre prototipi<br />

di pannelli laterali con il nuovo materiale<br />

Kyrontex®. Le matrici di resina tipiche<br />

utilizzate per le applicazioni aeronautiche<br />

dei compositi termoplastici Kyrontex<br />

comprendono la poliammide (PA), il<br />

polieterimmide (PEI), il solfuro di polifenilene<br />

(PPS), il polieteretereterchetone<br />

(PEEK) e il poliarileterchetone (PAEK).<br />

36 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> <strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2022</strong><br />

36_38_STAMPAGGIO A INIEZIONE.indd 36 20/06/22 11:37<br />

PUB_


POSTE ITALIANE SPA•SPED. IN ABB. POSTALE•70%•LO/MI•COSTO COPIA € 8,00<br />

Abbonati alle nostre riviste<br />

Visita la pagina web: www.interprogettied.com/abbonamenti<br />

www.interprogettied.com<br />

In uno studio tutte le conoscenze<br />

scientifiche sul lievito madre<br />

<strong>La</strong> trigenerazione<br />

nell’industria alimentare<br />

I robot aumentano la flessibilità<br />

e gli utili della produzione<br />

ANNOXXXII N.2 MARZO/APRILE 2021<br />

RIVISTA DELLE<br />

SISTEMI PER PRODURRE<br />

ANNOXII NUMERO4 SETTEMBRE/OTTOBRE2021<br />

ATTUALITÀ<br />

<strong>La</strong> cosmetica italiana<br />

pronta a ripartire<br />

MACCHINE<br />

Una soluzione<br />

all-in-one per lotti R&D<br />

COMPONENTI<br />

Guarnizioni per applicazioni<br />

a valore aggiunto<br />

RIVISTA<br />

DELL’<br />

INDUSTRIA<br />

CHIMICA E<br />

FARMACEUTICA<br />

POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN ABB. POSTALE<br />

70% - LO/MI - COSTO COPIA €10,00<br />

www.interprogettied.com<br />

icf<br />

00_00_COVER 04-2021.qxp_<strong>La</strong>yout 1 22/12/21 09:29 Pagina I<br />

POSTE ITALIANE SPA•SPED. IN ABB. POSTALE•70%•LO/MI•COSTO COPIA € 8,00<br />

ANNO X - NUMERO 4 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2021<br />

AMBIENTE E RICICLO<br />

Dal riciclo benefici<br />

per 1,2 miliardi di euro<br />

STAMPAGGIO<br />

A INIEZIONE<br />

Una pressa intelligente<br />

APPARECCHIATURE<br />

AUSILIARIE<br />

Focus su smart factory<br />

ed economia circolare<br />

la<br />

www.interprogettied.com<br />

plastic a<br />

Injection Moulding Machines<br />

OGGI<br />

e<br />

DOMANI<br />

in Recycling<br />

c www.interprogettied.com<br />

Bimestrale - anno XII - <strong>n°</strong>4 settembre 2021<br />

00_00_COVER_TA_02-2021.indd 1 26/04/21 09:29<br />

POSTE ITALIANE SPA • SPED. IN ABB. POSTALE • 70% • L0/MI • COSTO COPIA € 8,00<br />

la ubfornitura<br />

20<br />

28<br />

44<br />

ATTUALITÀ<br />

MACCHINE UTENSILI<br />

SOFTWARE<br />

Le imprese<br />

Il parco macchine <strong>La</strong> scansione 3D<br />

a scuola di 4.0<br />

è pronto a rinnovarsi per aree speciali<br />

<br />

<br />

<br />

_I_IV_COVER 4-2021.indd 1 29/10/21 09:25<br />

L’informazione tecnica<br />

per crescere<br />

nel tuo business.<br />

LEAD<br />

FREE<br />

00_00 COVER SUB_4-2021.indd 1 29/09/21 15:34<br />

Via Statale 39 - 23888 <strong>La</strong> Valletta Brianza (LC)<br />

Tel./fax +39 039 5153705<br />

vendite@interprogettied.com - www.interprogettied.com<br />

36_38_STAMPAGGIO PUB_INT_riviste.indd A INIEZIONE.indd 1 37 16/06/22 11/02/22 12:14<br />

12:12


stampaggio<br />

a iniezione<br />

Dispositivi di commutazione wireless<br />

per stampaggio a iniezione bicomponente<br />

Wireless, senza cavo: secondo questo<br />

principio, gli interruttori e i sensori<br />

wireless di Steute garantiscono una<br />

trasmissione del segnale sicura, affidabile<br />

e senza cavo in un’ampia gamma<br />

di applicazioni. Un’area interessante per<br />

questa soluzione è lo stampaggio a iniezione<br />

di materie plastiche, in particolare i<br />

processi multicomponente, in cui spesso<br />

vengono utilizzate macchine a piastre rotanti.<br />

Le piastre consentono di stampare<br />

prima la parte principale dell’elemento<br />

costruttivo e poi – dopo una rotazione<br />

della piastra di 90 o 180° – di iniettare<br />

la seconda parte, evitando distorsioni ed<br />

accelerando il processo produttivo.<br />

Una sfida qui è il monitoraggio delle<br />

posizioni della slitta e quindi la corretta<br />

chiusura dell’utensile di stampaggio a<br />

iniezione. Se le slitte non sono nella posizione<br />

corretta e l’utensile si chiude, questo<br />

può portare a riparazioni che costano<br />

non solo in termini di denaro, ma – forse<br />

ancor più importante – anche di tempo.<br />

Per evitare che questo accada, eliminando<br />

allo stesso tempo lo sforzo di installare<br />

dei cavi, che sono anche soggetti<br />

ad usura, l’utilizzatore può optare per un<br />

interruttore di posizione wireless oppure<br />

un sensore induttivo wireless di Steute.<br />

L’interruttore o sensore wireless registra<br />

la posizione finale della slitta e trasmette<br />

un segnale corrispondente al ricevitore<br />

wireless posto all’interno del quadro elettrico.<br />

Il successivo processo di stampaggio<br />

a iniezione non si avvia fino a quando<br />

il ricevitore non trasmette il segnale “slitta<br />

chiusa” al sistema di controllo della<br />

macchina.<br />

Poiché questa soluzione è il modo più<br />

elegante, semplice da installare e privo<br />

di usura per ottenere la trasmissione di<br />

un segnale da parte di un elemento rotante<br />

di una macchina, è già utilizzata<br />

dalle principali aziende che trasformano<br />

le materie plastiche. <strong>La</strong> maggior parte di<br />

loro ha potato per un interruttore di posizione<br />

della gamma Steute (ES 13, ad<br />

esempio) che diventa poi “compatibile<br />

con il wireless” in combinazione con un<br />

trasmettitore wireless universale (RF 96<br />

ST oppure RF I/O). In alternativa, sono<br />

disponibili anche i sensori induttivi wireless<br />

della gamma RF IS.<br />

Il costo di installazione di un interruttore<br />

o di un sensore wireless (incluso<br />

il ricevitore e l’integrazione nel sistema<br />

di controllo della macchina) è gestibile,<br />

mentre i vantaggi sono elevati, grazie<br />

al fatto che questa opzione è un modo<br />

semplice e affidabile per evitare danni<br />

all’utensile. Tra l’altro, soluzioni similari<br />

sono utilizzate anche per la lavorazione<br />

dei metalli – ad esempio per monitorare<br />

il posizionamento dei pezzi nelle presse<br />

piegatrici.<br />

Macchina a iniezione all electric fino a 450 tons<br />

Il pezzo<br />

stampato:<br />

piattino<br />

finger<br />

food<br />

Negri Bossi è stata presente alla fiera<br />

MECSPE di Bologna dove ha esposto<br />

una macchina della nuova generazione<br />

all electric della serie Nova eT, nella versione<br />

180-H490. <strong>La</strong> serie Nova eT rappresenta<br />

uno dei modelli di punta e di<br />

cui l’azienda milanese ha un’esperienza<br />

collaudata negli anni. Il prodotto Nova<br />

eT è disponibile a partire dai 50 tons<br />

e recentemente Negri Bossi<br />

ha sviluppato il modello fino a 450 tons<br />

con l’intenzione di ampliare ulteriormente<br />

il range, secondo le esigenze del<br />

mercato sempre più attento ai vantaggi<br />

che la pressa elettrica comporta. Il controllo<br />

user friendly e Multitouch Tactum<br />

completa la pressa e in unione con il<br />

Sistema brevettato di Tele-Assistenza<br />

AMICO.4.0., creato nel 1998 da NB che<br />

ad oggi conta migliaia di clienti utilizzatori,<br />

garantisce il supporto postvendita<br />

tramite connessione WAN, permettendo<br />

di gestire la produzione al meglio e<br />

l’interconnessione dei dati pressa ai vari<br />

sistemi informatici sempre più nell’ottica<br />

dell’Industry 4.0 (predisposto ai recenti<br />

standard di comunicazione OPC-UA).<br />

<strong>La</strong> pressa a iniezione, adatta principalmente<br />

per i mercati del medicale, packaging<br />

e stampaggio tecnico, stampa per<br />

l’evento un piattino finger food grazie allo<br />

stampo 12 cavità prodotto dalla società FB<br />

Moldus che ha sede in provincia di Bergamo.<br />

Questa soluzione di stampaggio<br />

veloce con un tempo di ciclo di 6 secondi<br />

utilizza materiale PS e il peso della stampata<br />

si aggira intorno ai 4 grammi.<br />

<strong>La</strong> pressa è, inoltre, equipaggiata con il<br />

Robot di Sytrama società del gruppo con<br />

sede a Vignate (MI).<br />

38 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2022</strong><br />

36_38_STAMPAGGIO A INIEZIONE.indd 38 16/06/22 12:14


stampa 3D<br />

Materiali compositi al<br />

servizio di Ducati Corse<br />

Roboze, fornitore di soluzioni avanzate<br />

di produzione additiva con le stampanti<br />

3D più precise al mondo specializzate nella<br />

produzione di componenti finiti in materiali<br />

compositi e super polimeri, sarà Technical<br />

Partner di Ducati Corse per la stagione <strong>2022</strong><br />

appena iniziata a Losail in Qatar. <strong>La</strong> tecnologia<br />

Roboze applicata alle stampanti 3D è<br />

focalizzata sull’utilizzo di materiali compositi<br />

e polimeri ad alte prestazioni – materiali<br />

che hanno evidenziato importanti vantaggi<br />

nel mondo delle competizioni – al posto dei<br />

metalli. Ducati Corse nel <strong>2022</strong> sfrutterà al<br />

massimo questa innovativa tecnologia offerta<br />

dall’azienda barese.<br />

“<strong>La</strong>voriamo con Roboze da più di un<br />

anno oramai e grazie alla tecnologia di<br />

stampa 3D per super polimeri e compositi<br />

di Roboze siamo riusciti a velocizzare notevolmente<br />

la produzione di componenti<br />

aerodinamici con incredibili proprietà<br />

meccaniche”, racconta Riccardo Savin,<br />

Ducati Corse Vehicle Dynamics and Design<br />

Manager. “Siamo molto felici di questa<br />

partnership tecnica e prevediamo di incrementare<br />

l’utilizzo della loro tecnologia<br />

visti gli incoraggianti risultati ottenuti”.<br />

Ducati Corse, infatti, ha utilizzato nelle delicate<br />

fasi di test la tecnologia Roboze per<br />

produrre parti delle Desmosedici GP, come<br />

alcune sezioni della carena e i paracalore.<br />

Roboze si è distinta nel mondo per aver<br />

sviluppato una tecnologia innovativa che<br />

sposta il focus della stampa 3D dalla semplice<br />

prototipazione alla produzione di parti<br />

finite con standard produttivi equiparabili ai<br />

metodi tradizionali. L’elevato know-how del<br />

team nella scienza dei materiali e nella meccatronica<br />

si è tradotto in un sistema ripetibile,<br />

e dunque scalabile nel mondo, per la produzione<br />

di componenti con super-materiali<br />

come PEEK, Carbon PEEK, ULTEM e Carbon<br />

PA. Polimeri e materiali compositi che non<br />

garantiscano solo un ottimo rapporto tra<br />

resistenza meccanica e peso, ma anche<br />

proprietà chimiche e termiche adeguate alla<br />

specifica applicazione di interesse.<br />

“<strong>La</strong>voriamo costantemente per aumentare<br />

le performance dei nostri super materiali<br />

e la velocità delle nostre stampanti<br />

3D. Supportare Ducati Corse in MotoGP ci<br />

riempie di orgoglio”, dichiara Alessio Lorusso,<br />

Founder & CEO di Roboze. “<strong>La</strong>vorare<br />

fianco a fianco con i tecnici di Ducati<br />

Corse ci ha permesso di apprendere molto<br />

bene le loro esigenze”.<br />

Polimero per sinterizzazione laser<br />

Igus continua ad ampliare il suo servizio<br />

di stampa 3D sviluppando materiali<br />

innovativi per realizzare – tramite<br />

sinterizzazione laser selettiva (SLS) –<br />

componenti in tribopolimeri resistenti<br />

agli agenti chimici ed esenti da lubrificazione.<br />

Focus su iglidur I10: il nuovo<br />

materiale per stampa SLS, resistente<br />

ad acidi, basi, alcoli e grassi. Un polimero<br />

particolarmente indicato sia per<br />

impianti di lavorazione alimentare che<br />

per impianti di galvanica.<br />

Il nuovo materiale per stampa da<br />

sinterizzazione laser iglidur I10 non si<br />

distingue solo per la sua resistenza ad<br />

acidi, basi, alcoli e grassi, ma anche per<br />

il suo ridotto livello di assorbimento di<br />

umidità, per la sua robustezza e per la<br />

sua grande duttilità. Quest’ultima è la<br />

caratteristica dei materiali capaci di deformarsi<br />

in presenza di forze di taglio<br />

prima della rottura. iglidur I10 risulta<br />

quindi essere il materiale ideale per<br />

produrre componenti funzionali industriali<br />

leggeri con proprietà elastiche.<br />

Questo innovativo materiale di stampa,<br />

iglidur I10, si presta a svariate applicazioni<br />

e verrà utilizzato sempre di<br />

più anche negli impianti e processi di<br />

galvanizzazione. I componenti stampati<br />

in 3D che vengono impiegati nei<br />

processi di rivestimento per cataforesi<br />

devono resistere alle sostanze acide<br />

per ridurre al minimo il rischio di difetti<br />

e di possibili guasti. “Questo materiale<br />

risulta interessante in applicazione per<br />

il settore alimentare e del packaging”,<br />

spiega Tom Krause, responsabile delle<br />

tecnologie di produzione additiva<br />

in igus. “Siamo infatti uno dei pochi<br />

produttori ad aver ottenuto la certificazione<br />

del materiale di stampa SLS<br />

in conformità alle specifiche della Food<br />

and Drug Administration (FDA) statunitense”.<br />

Il nuovo materiale è anche<br />

conforme al Regolamento UE 10/2011<br />

che certifica che il polimero è innocuo<br />

a contatto con gli alimenti.<br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2022</strong><br />

<strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 39<br />

39_39_News STAMPA 3D.indd 39 16/06/22 12:17


Apparecchiature<br />

ausiliarie<br />

Per Moretto sostenibilità e redditività rappresentano un binomio imprescindibile per l’industria<br />

globale del futuro. Essere sostenibili significa anche sviluppare e realizzare soluzioni che<br />

permettano di ridurre l’utilizzo di materie prime naturali provenienti da risorse esauribili.<br />

Macchinari evoluti per una<br />

redditività sostenibile<br />

Moretto è impegnata da anni sul<br />

fronte del risparmio energetico e<br />

del rispetto per l’ambiente. Investendo<br />

in media il 6% del fatturato annuale in<br />

attività di R&D, l’azienda dedica grande attenzione<br />

alla ricerca di soluzioni innovative e originali<br />

per affrontare tematiche fondamentali<br />

come il contenimento del consumo energetico,<br />

l’ottimizzazione della performance dei<br />

propri prodotti per evitare scarti di produzione<br />

e la realizzazione di un’intera gamma di automazioni<br />

ausiliarie per l’industria della trasformazione<br />

della plastica riciclata.<br />

“Immaginare un mondo senza plastica significa<br />

ignorare il progresso. Importante è piuttosto ripensarne<br />

la produzione, l’utilizzo, la trasformazione<br />

e il suo riciclo in termini sempre più sostenibili<br />

per l’uomo e per l’ambiente”, commenta<br />

Silvia Moretto, Marketing Manager.<br />

<strong>La</strong> necessità da parte delle aziende trasformatrici<br />

di dotarsi di macchinari evoluti in grado<br />

di processare non solo materiali vergini,<br />

ma anche con elevate percentuali di riciclato<br />

è forte e si sussegue l’impegno da parte delle<br />

istituzioni nel favorire un impiego sempre<br />

più massivo di materiali riciclati. <strong>La</strong> gamma di<br />

prodotti Moretto dedicati al riciclo copre tutte<br />

le fasi critiche che anticipano il processo di<br />

estrusione o iniezione. Si va dai granulatori<br />

per macinare scarti pre e post consumo, ai<br />

dispositivi per lo stoccaggio e il trattamento<br />

del flakes, chips e scaglie, ai deumidificatori<br />

sviluppati per grandi quantità di materiale riciclato.<br />

Soluzioni che sono state protagoniste<br />

alla fiera Greenplast <strong>2022</strong>.<br />

“Un appuntamento che mancava nel panorama<br />

fieristico e che risponde, grazie alle<br />

molteplici innovazioni presenti, alla necessità<br />

di raccontare la plastica da un nuovo punto<br />

di vista, quello della sostenibilità”, aggiunge<br />

Silvia Moretto.<br />

I sistemi di cristallizzazione<br />

Tra i prodotti di punta per realizzare una lavorazione<br />

di qualità che permetta il riciclo, certamente<br />

i sistemi di cristallizzazione occupano<br />

un posto fondamentale. Il cristallizzatore<br />

MPK Moretto è un sistema che permette di<br />

cristallizzare i materiali provenienti da<br />

post-consumo, rimacinati e lavati per poter<br />

essere poi trasformati. Perfettamente rigranulati<br />

e rigenerati per poterli riutilizzare con il<br />

polimero vergine in nuovi processi produttivi.<br />

MPK si distingue per l’elevata efficienza<br />

energetica, per facilità di utilizzo e pulizia, feature<br />

fondamentali in macchinari che trattano<br />

materiale proveniente da post consumo<br />

40 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2022</strong><br />

40_41_ART_MORETTO.indd 40 16/06/22 14:09


Apparecchiature<br />

ausiliarie<br />

DGM gravix, dosatore gravimetrico<br />

a batch<br />

soprattutto per limitare i tempi di cambio<br />

produzione. Il cono apribile con dispositivo<br />

assistito permette infatti di procedere rapidamente<br />

alla pulizia e manutenzione, un fattore<br />

di usabilità eccezionale in una macchina che<br />

tratta materiali critici come rimacinato e flakes.<br />

<strong>La</strong> movimentazione omogenea del materiale<br />

rimacinato è assicurata dalla particolare<br />

conformazione dell’albero miscelatore<br />

interno con pale rimovibili che si possono<br />

adattare alle diverse tipologie di materiale<br />

trattato evitando la formazione di grumi. Gli<br />

accessori che completano MPK sono il dispositivo<br />

di filtrazione Vortex che intercetta le<br />

polveri del circuito di processo e fa aumentare<br />

l’autonomia dello stesso. A separare i<br />

condensati Purex è un dispositivo che filtra il<br />

flusso del circuito di ritorno intercettando le<br />

sostanze oleose e/o resinose contenute nei<br />

vapori, impurità tipicamente presenti nei materiali<br />

di origine post-consumo. Purex contiene<br />

drasticamente le emissioni in atmosfera,<br />

dannose per le persone e per l’ambiente.<br />

Provvisto di interfaccia grafica intuitiva con<br />

controllo touch, questo sistema può essere<br />

connesso alle altre automazioni dell’impianto<br />

via web e controllato da remoto attraverso il<br />

software di supervisione Mowis che realizza<br />

una connettività completa via OPC UA,<br />

ETHERNET, MODBUS.<br />

MPK è solo una delle innovative soluzioni<br />

Moretto dedicate alla lavorazione di materiale<br />

da post-consumo che potranno essere<br />

visionate in fiera.<br />

Cristallizzatore Serie MPK<br />

Una particolare attenzione va posta alla<br />

gamma di dosatori adatti alla calibrazione<br />

delle miscele di materiale vergine, rigranulati<br />

e/o additivi. Sono disponibili dosatori gravimetrici<br />

a batch o anche loss-in-weight con<br />

produzioni fino a 12 ton/ora e dedicati al trattamento<br />

di ogni tipo di materiale. Rigranulato,<br />

vergine, rimacinati, scaglie, flakes, polvere;<br />

un’ampia gamma di applicazioni fino<br />

anche a 12 componenti.<br />

Progetti eco-responsabili<br />

I temi della sostenibilità e del risparmio energetico<br />

per Moretto si concretizzano non solo<br />

nei prodotti, ma anche nella quotidianità lavorativa<br />

con attività ed investimenti eco-responsabili<br />

che coinvolgono l’intera azienda.<br />

Da qui il progetto “Be Tomorrow” per la riduzione<br />

dell’impatto ambientale dei processi<br />

produttivi armonizzando gli obiettivi economici,<br />

ecologici e sociali dell’impresa. Tra le<br />

varie iniziative la scelta fatta da Moretto di<br />

utilizzare nei propri stabilimenti solo energia<br />

proveniente da fonti rinnovabili a cui si aggiungono<br />

una serie di accorgimenti atti a<br />

monitorare il consumo di risorse come l’installazione<br />

in ogni impianto di un rilevatore di<br />

consumo per i diversi orari di lavoro così da<br />

organizzare i cicli produttivi all’insegna<br />

dell’efficienza energetica.<br />

Uno degli obiettivi di Moretto è contribuire a<br />

diffondere la cultura dell’utilizzo intelligente<br />

della plastica. Il riciclo è un percorso obbligato<br />

nel panorama futuro e va affrontato<br />

con professionalità e determinazione nel rispetto<br />

dell’uomo e dell’ambiente in cui viviamo.<br />

<strong>La</strong> realizzazione di impianti ausiliari<br />

per la produzione e il trattamento di materiale<br />

PIR e PCR è solamente uno dei fronti in<br />

cui è impegnata l’azienda. Altri aspetti distintivi<br />

sono l’alta efficienza e l’alto grado di<br />

tecnologia impiegata. Più tecnologia significa<br />

migliori risultati, migliorare la performance<br />

di un prodotto significa migliorare il nostro<br />

futuro.<br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2022</strong><br />

<strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 41<br />

40_41_ART_MORETTO.indd 41 16/06/22 14:09


componenti<br />

Linea di estrusione Weber per tubi dotata<br />

di sistema per schiumatura fisica Promix<br />

Tubi portacavi<br />

che rispettano<br />

l’ambiente<br />

Grazie ai tubi portacavi schiumati fisicamente Promix garantisce<br />

la riduzione di CO 2<br />

e il risparmio sui costi di produzione.<br />

Promix Solutions AG, fornitore di componenti<br />

e soluzioni chiave nel settore<br />

della miscelazione, schiumatura e<br />

raffreddamento nella lavorazione della plastica<br />

e nella produzione di polimeri propone un<br />

nuovo approccio per ridurre i costi e il consumo<br />

di materia prima. Si tratta dei tubi con<br />

schiume termoplastiche con gas ecocompatibili,<br />

che portano a risparmiare sul quantitativo<br />

di plastica impiegata.<br />

Se si considera l’attuale difficoltà nel reperire<br />

polimeri e l’elevato costo delle materie prime<br />

in costante aumento, la schiumatura microcellulare<br />

dei tubi in plastica è tra le migliori<br />

soluzioni per risparmiare materiale e ridurre<br />

l’impatto della CO 2<br />

nella produzione di tubi.<br />

I tubi in plastica Promix per la protezione di<br />

cavi interrati sono disponibili in un’ampia varietà<br />

di diametri e spessori di parete. Un principio<br />

vale in tutti i casi: i cavi all’interno del<br />

tubo devono essere protetti dagli agenti<br />

esterni e dai danni accidentali. Per garantire<br />

ciò, devono essere soddisfatti standard appropriati<br />

che identifichino chiaramente le<br />

proprietà del condotto.<br />

Tra le altre cose, questi standard specificano<br />

il rapporto diametro/spessore della parete,<br />

che fissa la quantità di materiale per metro<br />

lineare di tubo. Per risparmiare sui costi, vengono<br />

spesso utilizzati materiali riciclati o di<br />

seconda scelta, le cui proprietà tecniche e<br />

caratteristiche di trasformazione dipendono<br />

fortemente dal lotto di produzione.<br />

Un altro approccio, per ridurre i costi e anche<br />

il consumo di materia prima, è di produrre<br />

tubi con schiume termoplastiche. In tal caso,<br />

gas ecocompatibili come l’anidride carbonica<br />

o l’azoto vengono iniettati nel polimero<br />

fuso e miscelati con esso nell’estrusore. Nella<br />

fase successiva di estrusione, questi gas<br />

formano nello strato interno della parete del<br />

tubo una schiuma microcellulare che porta<br />

ad una riduzione del peso e quindi al risparmio<br />

del quantitativo di plastica impiegata.<br />

<strong>La</strong>vorare insieme per migliorare<br />

il risultato<br />

In un progetto congiunto delle società Hans<br />

Weber Maschinenfabrik GmbH e Promix Solutions<br />

AG, sono ora stati determinati la fattibilità,<br />

la praticità e il potenziale di risparmio. A<br />

tale scopo, Weber ha fornito un estrusore<br />

con cilindro rigato tipo NE7.40 per lo strato<br />

intermedio schiumato (foam) e un estrusore<br />

con cilindro rigato tipo NE5.40 per gli strati<br />

interno ed esterno. Come filiera è stata utilizzata<br />

una testa a 3 strati WEBER PKM250.<br />

Inoltre, sono state utilizzate delle apparecchiature<br />

a valle disponibili nel centro tecnico<br />

di Hans Weber GmbH: sezioni di raffreddamento,<br />

traino e taglio. Promix Solutions ha<br />

fornito una centralina di dosaggio gas N400<br />

con un iniettore specifico per il dosaggio preciso<br />

dell’azoto e un melt cooler P1 180<br />

42 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2022</strong><br />

42_43_AER_PROMIX.indd 42 16/06/22 14:22


componenti<br />

Particolare attenzione è stata riservata alla<br />

rigidità anulare e al test di caduta secondo<br />

DIN EN 744. Sulla base di questi risultati<br />

positivi, il test è stato ripetuto con uno strato<br />

interno schiumato in HDPE riciclato. Anche<br />

questo ha dimostrato una buona lavorabilità<br />

e un processo stabile.<br />

<strong>Maggio</strong>re sostenibilità<br />

In considerazione dell’attuale frangente di<br />

difficoltà per la reperibilità dei polimeri e per i<br />

prezzi delle materie prime in costante aumento,<br />

la schiumatura microcellulare dei tubi<br />

Il tubo portacavi con schiuma<br />

microcellulare utilizza dal 15 al 26%<br />

in meno di materia prima rispetto ai<br />

prodotti convenzionali. Ciò consente<br />

di risparmiare sui costi di produzione<br />

e aumenta la sostenibilità<br />

(scambiatore di calore miscelante) per l’omogeneizzazione<br />

e la riduzione della temperatura<br />

del fuso. Durante le prove iniziali è stato<br />

impiegato e schiumato con azoto un<br />

HDPE HE3490 LS di Borealis per la produzione<br />

di un tubo portacavi DN110 x 6,3.<br />

Dopo la produzione di un campione di riferimento<br />

non schiumato, la quantità di gas<br />

dosato è stata gradualmente aumentata,<br />

determinando una riduzione del peso fino al<br />

26% con materiale vergine e fino al 15% circa<br />

con materiale riciclato - calcolata sul<br />

tubo intero. Il tubo così prodotto è stato<br />

successivamente testato secondo le norme<br />

DIN 16876 e GA KSR 2010 (Svizzera) ed è<br />

stato in grado di soddisfare tutti i requisiti.<br />

in plastica è il modo perfetto per risparmiare<br />

materiale e ridurre l’impatto della CO 2<br />

nella<br />

produzione di tubi. Contrariamente alla produzione<br />

di schiume termoplastiche con<br />

agenti espandenti chimici esotermici, non<br />

vengono utilizzati additivi elencati SVHC (sostanze<br />

estremamente problematiche) e si<br />

evita così anche l’accumulo di additivi tramite<br />

l’impiego di rimacinati. Naturalmente, questa<br />

tecnologia può essere utilizzata anche<br />

per altre tipologie di tubazioni. Gli esperti di<br />

<strong>La</strong> schiumatura microcellulare dei tubi in plastica<br />

è un modo efficace per risparmiare materiale e ridurre<br />

l’impatto della CO 2<br />

nella produzione di tubi<br />

Hans Weber Maschinenfabrik GmbH e Promix<br />

Solutions AG saranno lieti di fornire ulteriori<br />

informazioni su questo argomento.<br />

Nei prossimi mesi i test congiunti di WEBER<br />

e Promix continueranno con l’impiego di<br />

questa tecnologia per la schiumatura di ulteriori<br />

categorie di tubi, con altre portate e anche<br />

altri polimeri. Inoltre, le due aziende<br />

stanno lavorando insieme su una soluzione<br />

per l’estrusione di PVC espanso fisicamente.<br />

Promix Solutions AG è il fornitore di componenti<br />

e soluzioni chiave uniche nel settore<br />

della miscelazione, schiumatura e raffreddamento<br />

nella lavorazione della plastica e<br />

nella produzione di polimeri. Promix serve<br />

l’industria con soluzioni efficaci per la riduzione<br />

dell’impatto ambientale, il risparmio<br />

dei costi e il miglioramento della qualità<br />

nell’estrusione e nello stampaggio a iniezione.<br />

Un team motivato con una lunga esperienza<br />

e un ampio know-how sui processi e<br />

sulle applicazioni assicura una consulenza e<br />

un servizio eccellenti. Il portafoglio di prodotti<br />

comprende sistemi di estrusione di<br />

schiuma, stazioni di dosaggio di gas CO 2<br />

/<br />

N 2<br />

, additivi di nucleazione, componenti<br />

chiave per la produzione di schiume leggere,<br />

ugelli di miscelazione, miscelatori di fusione,<br />

raffreddatori di fusione e sistemi di<br />

misurazione della viscosità in linea.<br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2022</strong><br />

<strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 43<br />

42_43_AER_PROMIX.indd 43 16/06/22 14:22


automazione<br />

Robot per ottenere elevate prestazioni a costi ridotti<br />

Il valore della<br />

partnership<br />

Comau amplia la sua<br />

gamma di prodotti con<br />

il nuovo N-220-2.7 (N-<br />

220), un robot con capacità<br />

di carico di 220 kg dalla configurazione modulare,<br />

cinematica diretta, calibrazione e algoritmi<br />

migliorati. Queste caratteristiche offrono una semplicità<br />

d’uso, una facile integrazione e una manutenzione<br />

post-installazione più rapida, garantendo<br />

al contempo precisione, flessibilità, ripetibilità e minimizzazione<br />

dei giochi agli assi. Prodotto con una<br />

linea di assemblaggio automatizzata all’interno del<br />

suo centro di innovazione di Advanced Robotics a<br />

Torino, il robot di nuova generazione di Comau beneficia<br />

di livelli di qualità crescenti e flessibilità della<br />

catena di approvvigionamento, oltre a costi operativi<br />

contenuti, come risulta sempre più richiesto dai<br />

segmenti di mercato oggi in forte sviluppo.<br />

“Secondo la relazione IFR (International Federation<br />

of Robotics) 2021, ci aspettiamo che i robot<br />

articolati con carico utile di 160-220 kg rappresentino<br />

circa il 30% del mercato totale installato,<br />

composto da 250.000-300.000 unità nel <strong>2022</strong>, con<br />

un potenziale tasso di crescita annuale composto<br />

(CAGR) per il <strong>2022</strong>-2026 del 2%”, ha spiegato Nicole<br />

Clement, Chief Marketing Officer. “L’obiettivo è<br />

quello di migliorare l’automazione, a costi bassi, per<br />

aziende di tutte le dimensioni”.<br />

Il nuovo robot industriale N-220 di Comau si<br />

avvale di un approccio architetturale innovativo<br />

basato su una modularità progressiva, la riduzione<br />

del numero di componenti, motori e driver APC innovativi.<br />

Grazie alla sua ampia area di lavoro e alle<br />

caratteristiche di sicurezza cartesiana Performance<br />

Level D, il robot ad alta capacità di carico (220 kg) è<br />

perfetto per una vasta gamma di settori compresi,<br />

tra gli altri, l’automotive, il Food & Beverage e la<br />

logistica. É dotato di un avambraccio cavo e beneficia<br />

anche dell’utilizzo della cinematica diretta, della<br />

calibrazione assoluta e di algoritmi di movimento<br />

evoluti.<br />

Primo di una nuova generazione di robot articolati<br />

a 6 assi, N-220 risponde alla specifica esigenza<br />

del mercato di una robotica attenta ai costi<br />

e facile da integrare, che offra anche prestazioni<br />

industriali ad alta velocità. Inoltre, il design olistico<br />

e l’architettura modulare di N-220 facilitano<br />

l’installazione, l’utilizzo e la manutenzione. L’algoritmo<br />

per software e-Motion di Comau migliora il<br />

tempo di ciclo, la qualità del movimento e il controllo<br />

del percorso. Grazie all’uso di un sistema di<br />

bilanciamento ad azoto sull’asse 2 e di fine corsa<br />

più grandi sull’asse 3, N-220 gode di una maggiore<br />

agilità e di un’ampia area di lavoro all’indietro,<br />

ideale per applicazioni di piegatura e manipolazione.<br />

Poiché N-220 usa solo due taglie di motore e<br />

un solo tipo di olio, sostituire un motore difettoso<br />

diventa facile e veloce. <strong>La</strong> manutenzione generale<br />

è più semplice e il tempo medio fra i guasti migliore<br />

(MTBF) grazie alla riduzione del 50% dei<br />

componenti del robot.<br />

“Comau ha sfruttato la sua lunga esperienza nella<br />

robotica industriale per rispondere alla crescente<br />

necessità di un’automazione di nuova generazione<br />

che sia facile da usare e abbia costi contenuti” ha<br />

dichiarato Pietro Ottavis, Chief Technology Officer.<br />

“È il prodotto giusto al momento giusto”.<br />

In occasione di Mecspe<br />

Yaskawa ha promosso l’Area<br />

System Integrator by Yaskawa,<br />

un’iniziativa pensata per evidenziare<br />

il valore derivante dalla<br />

collaborazione tra l’azienda ed i<br />

propri System Integrator.<br />

Nell’area attigua allo stand<br />

Yaskawa hanno gravitato infatti<br />

altri 6 spazi minori in cui alcuni<br />

integratori dell’azienda, esempi<br />

di una rete di realtà molto<br />

più ampia, hanno mostrato al<br />

pubblico di visitatori le loro applicazioni<br />

salienti realizzate con<br />

robot e sistemi di motion control<br />

Yaskawa.<br />

L’intero progetto rientra a<br />

pieno titolo nella vision strategica<br />

dell’azienda, che crede<br />

fermamente nel valore e nella<br />

promozione di partnership tecniche<br />

e commerciali di rilievo, a<br />

livello sia locale sia globale. Fare<br />

squadra è indispensabile per accrescere<br />

ulteriormente il valore<br />

aggiunto da mettere a servizio<br />

del mercato: i benefici ottenibili<br />

dall’uso dei prodotti Yaskawa,<br />

già di per sé molto elevati dal<br />

punto di vista tecnologico, vengono<br />

infatti esaltati attraverso<br />

l’abbinamento a competenze<br />

specialistiche e prodotti complementari<br />

di elevata qualità.<br />

44 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2022</strong><br />

44_47_News AUTOMAZIONE.indd 44 16/06/22 14:28


automazione<br />

Supported by<br />

Cogenerazione<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Organizzato da<br />

<br />

Registrazione<br />

gratuita per<br />

gli operatori<br />

professionali<br />

28<br />

edizioni di successo<br />

<br />

operatori previsti<br />

<br />

aziende rappresentate<br />

5<br />

convegni plenari<br />

Sessioni<br />

anche online<br />

<br />

workshop<br />

<strong>Giugno</strong>/Luglio <strong>2022</strong><br />

www.mcter.com/cogenerazione_milano<br />

<strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 45<br />

44_47_News AUTOMAZIONE.indd 45 16/06/22 14:28


automazione<br />

Dispositivi IO-Link per far crescere l’automazione<br />

Gefran – multinazionale italiana specializzata<br />

nella progettazione e produzione di sensori,<br />

strumentazione per il controllo di processi industriali,<br />

azionamenti elettrici e sistemi per l’automazione<br />

– ha partecipato alla decima edizione<br />

di SPS Italia.<br />

L’evento è stato la cornice ideale per presentare<br />

i nuovi dispositivi intelligenti con architetture<br />

basate su IO-Link, in forte crescita nell’automazione<br />

industriale. In questo senso, spiccano le<br />

soluzioni della serie GR di relè monofase a stato<br />

solido, una piattaforma scalabile dalle prestazioni<br />

incrementali, con diagnostica integrata, per il<br />

controllo di resistenze elettriche nel riscaldamento<br />

industriale. Si tratta dei modelli GRS-H,<br />

GRP-H e degli inediti GRM-H, tutti caratterizzati<br />

da un design ultracompatto e da taglie di corrente<br />

da 15A a 120A. In particolare, i GRP-H e<br />

i GRM-H si distinguono sul mercato per essere<br />

i primi relè al mondo con connettività IO-Link e<br />

per la possibilità di essere facilmente configurati<br />

sul campo grazie all’App Gefran NFC (Near Field<br />

Communication). I GRM-H integrano le caratteristiche<br />

tipiche di un power controller all’interno<br />

delle dimensioni di un SSR e permettono di gestire<br />

carichi resistivi lineari e non lineari come<br />

MoSi2, Sic, SWIR, grafite e trasformatori. Sono<br />

inoltre dotati di una funzione Soft Start ancora<br />

più sofisticata per il controllo di lampade a infrarossi<br />

onde corte.<br />

SPS è stata anche l’occasione per scoprire G-Vision,<br />

la nuova Piattaforma Gefran di Panel PC<br />

capacitivi multitouch, certificati UL, con Web<br />

Server integrato e connettività 4.0 per comunicare<br />

con tutti i principali protocolli fieldbus.<br />

<strong>La</strong>to Drives&Motion, Gefran ha presentato due<br />

linee di inverter: ADV200-SP, per i sistemi di<br />

pompaggio con alimentazione fotovoltaica e<br />

ADL500, per il sollevamento civile. Soluzioni<br />

che testimoniano la volontà di Gefran Drives&-<br />

Motion di differenziare la propria capacità di<br />

sviluppo tecnologico, orientandosi verso settori<br />

sempre più green ed evoluti, sia dal punto di vista<br />

del controllo di sistema che della comunicazione<br />

smart.<br />

In dettaglio, ADV200-SP è la linea di Drives AC,<br />

con controllo MPPT integrato, più idonea per<br />

rispondere alle necessità di ogni tipologia di<br />

impianto e di utilizzatore, grazie ad una gamma<br />

di potenza estesa fino a 1,8MW, un’interfaccia<br />

semplice e la capacità di gestire sistemi anche<br />

ibridi con doppia alimentazione. ADL500 è invece<br />

la nuova generazione di inverter Gefran<br />

dedicata al mondo degli ascensori, che si distingue<br />

per le più avanzate integrazioni, in termini di<br />

safety, energy saving, comunicazione wireless<br />

e remota. In tal senso, viene introdotto l’innovativo<br />

concetto di Zero Contactors, grazie alle<br />

funzioni Safe Torque Off SIL3, Safe Brake Test e<br />

Electronic Brake Control SIL3. Infine, gli inverter<br />

ADL500 sono dotati della nuova APP Gefran<br />

GF_Liftouch, che consente di interagire con il<br />

drive via WiFi da qualsiasi dispositivo mobile,<br />

attraverso una User Interface semplice ed intuitiva,<br />

per il monitoraggio e controllo del proprio<br />

sistema.<br />

Completa il portfolio di novità G-START, il dispositivo<br />

di comando compatto per motori trifase<br />

fino a 500Vca e correnti fino a 7A. G-START<br />

consente di selezionare la direzione di rotazione<br />

di marcia del motore ed è in grado di proteggere<br />

dall’assenza o dallo sbilanciamento delle fasi.<br />

Una nuova<br />

generazione<br />

di pannelli web<br />

<strong>La</strong> nuova gamma di pannelli<br />

web WP 6000 di Phoenix Contact<br />

è una piattaforma flessibile<br />

che esegue compiti operativi e<br />

di monitoraggio.<br />

I pannelli web sono scalabili<br />

grazie a varie dimensioni di<br />

display ed offrono opzioni di<br />

montaggio flessibili. Con il sistema<br />

operativo Linux e il browser<br />

web Qt-HTML5, i dispositivi<br />

trovano applicazione in qualsiasi<br />

sistema di automazione con<br />

applicazioni web-based. Con la<br />

più recente tecnologia touch capacitiva<br />

in vetro ed una custodia<br />

metallica, i pannelli convincono<br />

per accuratezza nella fattura ed<br />

elevata qualità. I dispositivi operativi<br />

ad alte prestazioni sono in<br />

grado di aprire fino a quattro<br />

schede contemporaneamente.<br />

A partire da una dimensione<br />

dello schermo di 12,1 pollici, i<br />

pannelli web dispongono di un<br />

sensore di prossimità che permette<br />

l’automatica attenuazione<br />

o lo spegnimento completo<br />

della retroilluminazione dello<br />

schermo. Inoltre, anche le applicazioni<br />

non basate sul web<br />

possono essere gestite con il<br />

server VNC integrato. L’impostazione<br />

dei dispositivi avviene<br />

attraverso il cockpit integrato.<br />

46 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2022</strong><br />

44_47_News AUTOMAZIONE.indd 46 16/06/22 14:28


automazione<br />

Ottimizzare i costi grazie al monitoraggio energetico<br />

Martoni Spa è un’azienda italiana che da più di 30 anni opera<br />

nel mercato italiano ed estero delle materie plastiche, producendo<br />

tubi e raccordi per il settore edile, termosanitario,<br />

industriale ed agricolo. Recentemente l’azienda ha convertito<br />

un capannone dedito allo stoccaggio in uno stabilimento<br />

produttivo, con l’obiettivo di ospitare nuove linee di estrusione<br />

acquistate da un sub-fornitore rimasto bloccato a causa<br />

della pandemia.<br />

<strong>La</strong> sfida, colta dallo studio tecnico PMTechs, dal quadrista<br />

Gardin Quadri, (entrambi partner EcoXpert di<br />

Schneider Electric) e dall’impiantista FG Automazioni<br />

SRL, è stata quella di ripensare il sistema di approvvigionamento<br />

e gestione dell’energia dell’intero edificio,<br />

adattandolo alle nuove esigenze.<br />

“Gli obiettivi principali da perseguire nel nuovo stabilimento<br />

produttivo a San Vito al Tagliamento (PN) consistevano<br />

nel consentirci di allocare correttamente a ogni commessa<br />

i relativi costi energetici, ottimizzare la rete elettrica, semplificare<br />

le operazioni di manutenzione e porre l’attenzione<br />

ai consumi energetici per contenerli ed abbassare l’impatto<br />

ambientale”, spiega Corrado Martorel, CEO di Martoni Spa.<br />

“Il primo step è stato lavorare sull’approccio dell’energia a<br />

partire dalla cabina esistente e, in sinergia con cliente e installatore,<br />

è iniziata la programmazione in ottica Transizione<br />

4.0. Era importante per un’azienda così energivora avere<br />

report dettagliati riguardo i consumi”, commenta Matteo<br />

Pozzobon, Studio Tecnico PMTech.<br />

L’introduzione di nuovi condensatori in grado di assorbire<br />

l’energia reattiva, l’adozione del sistema di monitoraggio<br />

EcoStruxure Power Monitoring Expert e l’utilizzo di un<br />

software di interfaccia uomo macchina basato sulla realtà<br />

aumentata come EcoStruxure Augmented Operator Advisor<br />

di Schneider Electric, hanno permesso al cliente di contenere<br />

i consumi energetici e i costi in bolletta grazie a report<br />

dettagliati riguardo i consumi, e guadagnare in efficienza<br />

operativa. Il software di monitoraggio energetico ed elettrico<br />

EcoStruxure Power Monitoring Expert di Schneider Electric<br />

è progettato per aiutare le strutture ad alto consumo energetico<br />

per massimizzare i tempi di attività, oltre che l’efficienza<br />

energetica ed operativa dei propri siti. Fornisce informazioni<br />

sullo stato di salute del sistema in modo da poter prendere<br />

decisioni informate per migliorare le prestazioni del sistema<br />

di alimentazione.<br />

Supporto completo per la revisione dei processi<br />

SedApta è un gruppo internazionale che<br />

da 25 anni si occupa di Manufacturing IT e<br />

Supply Chain per l’industria.<br />

SedApta, in collaborazione con Quin, ha<br />

supportato l’azienda Pibiplast - specializzata<br />

nel packaging primario in plastica per la<br />

cosmetica e il make-up – nella revisione dei<br />

processi di pianificazione e di produzione.<br />

Intorno al 2011, Pibiplast ha dovuto affrontare<br />

la complessità tipica nella programmazione<br />

della produzione del settore plastico.<br />

Il progetto ha richiesto l’ottimizzazione<br />

della produzione grazie all’implementazione<br />

dei seguenti moduli applicativi della suite di<br />

sedApta: Factory Scheduling e Resource&-<br />

Supply Planning.<br />

Gli obiettivi primari dell’azione strategica<br />

sono stati:<br />

• datazione degli ordini di vendita: fornire<br />

date affidabili e costantemente aggiornate<br />

delle consegne dell’intero portafoglio<br />

ordini;<br />

• mantenimento di un piano aggiornato e<br />

ottimizzato della produzione;<br />

• ottimizzazione dei setup e incremento<br />

della produttività.<br />

Una seconda fase ha invece ha riguardato<br />

il Sales&Operation Planning, con:<br />

• verifica della fattibilità produttiva del piano<br />

di budget;<br />

• identificazione di eventuali risorse colli<br />

di bottiglia e della necessità di incremento<br />

della capacità produttiva (aumento<br />

di numero di turni in particolari periodi<br />

dell’anno, acquisto di nuovi macchinari,<br />

outsourcing di alcune attività, …);<br />

• indicazione alle vendite su quali prodotti<br />

spingere o quali modifiche al mix produttivo<br />

effettuare in modo da sfruttare capacità<br />

produttive di risorse non completamente<br />

cariche;<br />

• confronto nel corso dell’anno fra valore<br />

di budget e valori consuntivati e modifica<br />

della proiezione del fatturato a fine anno<br />

in base al consuntivato.<br />

I principali risultati ottenuti dal progetto<br />

sono stati:<br />

• riduzione dei tempi di setup (-10-15%);<br />

• riduzione dei tempi di aggiornamento<br />

del piano in caso di mutate condizioni<br />

(-80%);<br />

• incremento del livello di servizio al cliente;<br />

• riduzione del tempo impiegato nella programmazione<br />

della produzione (- 10h/week).<br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2022</strong><br />

<strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 47<br />

44_47_News AUTOMAZIONE.indd 47 16/06/22 14:28


automazione<br />

Un progetto per realizzare<br />

l’azienda del futuro<br />

Che ci sia il sole, piova o tiri vento, che<br />

sia giorno o notte, indifferenti a condizioni<br />

atmosferiche o temporali, la flotta<br />

di navette all’interno dello stabilimento Michelin<br />

di Cuneo continua il suo andirivieni senza sosta.<br />

Sono sei veicoli a guida autonoma (AGV), con<br />

motore elettrico e dimensioni di un TIR che percorrono<br />

ininterrottamente, H24x7, i 1500 metri<br />

che separano il polo di fine produzione e il magazzino<br />

di stoccaggio, secondo disposizioni di<br />

carico e scarico che arrivano direttamente dal<br />

sistema di supervisione Livello 2 che dialoga<br />

l’automazione Rockwell Automation con cui le<br />

navette sono connesse.<br />

Uno stabilimento 4.0<br />

Chi percorre il cavalcavia che sovrasta lo stabilimento<br />

resta incantato poiché ha l’impressione<br />

di vedere la riproduzione gigante delle<br />

macchinine telecomandate con cui giocano i<br />

Veicoli autonomi e sicuri, una soluzione di intralogistica con<br />

movimentazione in esterno: sono questi alcuni dei risultati ottenuti<br />

da Michelin, grazie all’innovativo progetto realizzato da Giordano&C. con<br />

la tecnologia di Rockwell Automation presso lo stabilimento di Cuneo.<br />

con conducente che, per eseguire le operavativo<br />

che, al momento, non ha eguali nel<br />

mondo, realizzato per Michelin da Giordano&C.<br />

in collaborazione con Rockwell Automation.<br />

È un esempio di eccellenza nell’applicazione<br />

delle più avanzate tecnologie a<br />

supporto della digital transformation e del<br />

modello Industry 4.0. la cui realizzazione ha<br />

permesso a Michelin di ottenere importanti<br />

benefici in termini di sostenibilità, sicurezza,<br />

efficienza e di costi operativi. Un progetto<br />

customizzabile e quindi adattabile a qualsiasi<br />

azienda che deve movimentare in esterno<br />

grandi carichi, e che ha generato molto interesse<br />

poiché sono già in corso di valutazione<br />

eventuali repliche in altri siti produttivi Michelin<br />

e implementazioni presso importanti real-<br />

bambini. Si tratta invece di un progetto innotà<br />

industriali italiane che operano nel settore<br />

food&beverage e farmaceutico.<br />

Come spesso accade in questi casi, il tutto è<br />

nato da un’esigenza specifica espressa dal<br />

cliente. Michelin, azienda da sempre caratterizzata<br />

da una forte vocazione all’innovazione<br />

e a un modello di fabbrica eccellente, desiderava<br />

ottimizzare all’interno del proprio<br />

stabilimento di Cuneo il sistema di trasporto<br />

e di carico e scarico di prodotti finiti. Ciò presupponeva<br />

l’introduzione di un nuovo sistema<br />

di movimentazione dei carichi che andasse<br />

a rimpiazzare i camion impiegati per<br />

traferire i pneumatici dal polo di fine produzione<br />

al polo logistico, così come i muletti<br />

48 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2022</strong><br />

48_49_ART_ROCKWELL.indd 48 16/06/22 14:32


automazione<br />

zioni di carico e scarico, entravano e uscivano<br />

fisicamente dal corpo del camion.<br />

Come integrare il sistema AGV<br />

Non potendo ricorrere a sistemi di handling<br />

tradizionali vista la configurazione dello stabilimento,<br />

Michelin ha chiesto a diversi fornitori<br />

di proporre possibili soluzioni di movimentazione.<br />

Il fatto di dover operare in esterno e<br />

di dover coprire una distanza di 1500 metri<br />

rappresentavano elementi di complessità<br />

che avrebbero potuto mettere in difficoltà anche<br />

i fornitori più esperti. Era necessario<br />

pensare fuori dagli schemi e, impiegare lo<br />

stesso approccio che viene adottato negli<br />

stabilimenti brown-field dove si parte da ciò<br />

che c’è e si trae il massimo vantaggio da tutto<br />

ciò che si ha a disposizione. È stato proprio<br />

questo lo spirito con cui Giordano & C.,<br />

azienda storica nel territorio dal 1924 e oggi<br />

affermato system integrator a livello globale,<br />

ha affrontato la sfida, non lasciandosi intimorire<br />

dalle opere edili necessarie per creare<br />

un’infrastruttura di transito per le navette e<br />

Lo stabilimento Michelin di Cuneo<br />

Grazie all’impiego di avanzate<br />

tecnologie digitali Michelin ha potuto<br />

ridurre di 50 tonnellate le emissioni<br />

annue di CO 2<br />

coinvolgendo Esatroll per la fornitura di veicoli<br />

con caratteristiche adeguate. Giordano<br />

& C. si è rivolto poi a Rockwell Automation,<br />

azienda con la quale esiste una collaborazione<br />

di lunga data consolidata anche dal fatto<br />

di essere un Rockwell Automation OEM<br />

Gold Partner. Era infatti indispensabile, per il<br />

governo delle navette, integrare il sistema<br />

AGV con quello di comunicazione con il livello<br />

2 che Rockwell Automation ha come standard<br />

negli stabilimenti Michelin.<br />

A prima vista si potrebbe pensare a una<br />

Il progetto realizzato per Michelin da Giordano&C. in<br />

collaborazione con Rockwell Automation è un esempio di<br />

eccellenza nell’applicazione delle più avanzate tecnologie a<br />

supporto della digital transformation e del modello Industry 4.0.<br />

semplice esternalizzazione di una logistica di<br />

magazzino gestita con AGV. In realtà siamo<br />

in presenza di peculiarità che non è usuale<br />

riscontrare in altri progetti similari. In primo<br />

luogo, la grande distanza tra i poli di produzione<br />

e logistico e che ha richiesto un’importante<br />

opera edile. A differenza di un AGV<br />

progettato per interni, queste navette hanno<br />

caratteristiche meccaniche che le rendono<br />

assimilabili a un camion/TIR che gira su strada<br />

e quindi sono dotate di assali, ruote, telai<br />

etc. Un altro elemento di differenziazione è<br />

rappresentato dal software, questi veicoli<br />

sono dotati di un sistema di navigazione che<br />

permette di far fronte a qualsiasi agente atmosferico.<br />

Inoltre, il sistema di controllo della<br />

navigazione è connesso ala comunicazione<br />

con livello 2 di Rockwell Automation, ciò fa sì<br />

che le navette operino in base a ordini che<br />

ricevono direttamente da questo sistema<br />

centrale. Tutti i quadri di comando delle baie<br />

di carico e scarico così come tutta l’interfaccia<br />

tra il livello 2 di stabilimento e la flotta,<br />

vengono gestiti tramite tecnologie fornite da<br />

Rockwell Automation e questo abilita la connessione<br />

tra la parte produttiva dell’azienda<br />

e la parte di trasporto. Una volta terminata la<br />

produzione il Livello 2 comunica, secondo<br />

regole stabilite dal cliente e integrate da Giordano<br />

& C. nel sistema di navigazione, che<br />

c’è del materiale da caricare presso la baia<br />

indicata all’interno del polo di fine produzione<br />

e da scaricare presso un’altra specifica<br />

baia del polo logistico. Una volta completata<br />

l’operazione informazione viene inviata al Livello<br />

2 in modo che Michelin possa sempre<br />

conoscere il numero di bancali arrivati a<br />

stock.<br />

Grazie all’impiego di avanzate tecnologie digitali<br />

Michelin ha potuto ridurre di 50 tonnellate<br />

le emissioni annue di CO2 e, nello specifico<br />

la scelta di utilizzare navette con motore<br />

elettrico le cui batterie si ricaricano durante le<br />

fasi di carico e scarico ha permesso di raggiungere<br />

un obiettivo di zero emissioni.<br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2022</strong><br />

<strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 49<br />

48_49_ART_ROCKWELL.indd 49 16/06/22 14:32


strumentazione<br />

Motion control per ogni applicazione<br />

Le funzioni di sicurezza del servoazionamento ACOPOS<br />

P3 di B&R sono ora disponibili anche per i motori con<br />

encoder sicuro Hiperface DSL. I costruttori di macchine<br />

hanno adesso una scelta più ampia di motori per l’implementazione<br />

di applicazioni safe motion control.<br />

Hiperface DSL Safety si è affermato sul mercato insieme<br />

a EnDat 2.2 Safety come standard industriale leader per<br />

il trasferimento sicuro dei dati tra motori e servoazionamenti.<br />

Proprio come EnDat 2.2, HDSL Safety è compatibile<br />

con tutte le funzioni di sicurezza B&R. Ciò include funzioni<br />

come Safely Limited Speed (SLS), Safe Operating Stop<br />

(SOS) e Safe Limited Increment (SLI).<br />

Il supporto di sicurezza HDSL è disponibile con un facile<br />

aggiornamento del firmware. Il tipo di encoder è definito da<br />

parametri sul modulo di sicurezza del servoazionamento.<br />

I moduli possono essere combinati liberamente, indipendentemente<br />

dal fatto che siano stati configurati con EnDat<br />

2.2 o con HDSL Safety. Gli sviluppatori di applicazioni sono<br />

in grado di scegliere il miglior sistema di encoder per qualsiasi<br />

applicazione.<br />

Misura di pressione robusta per una produzione sostenibile<br />

<strong>La</strong> sostenibilità è il megatrend<br />

per le diverse centinaia di stabilimenti<br />

di pneumatici in tutto il<br />

mondo. Tra le altre cose, questo<br />

include la misura di pressione con<br />

strumenti dalla robusta esecuzione<br />

che permettono l’aumento dell’efficienza<br />

energetica e produttiva,<br />

evitando gli scarti e accorciando<br />

contemporaneamente i cicli di produzione.<br />

I produttori di pneumatici assicurano<br />

il rispetto dei loro requisiti<br />

di qualità attraverso test approfonditi<br />

delle materie prime, test<br />

durante e dopo le singole fasi di<br />

produzione, così come attraverso<br />

vari test sul pneumatico finito.<br />

Naturalmente, il tasso di scarto dovrebbe<br />

essere ridotto al minimo e<br />

ogni fase di produzione dovrebbe<br />

funzionare in modo sostenibile a<br />

lungo termine. Proprio per questo<br />

è necessaria una tecnologia<br />

di misura di pressione precisa e<br />

affidabile.<br />

I macchinari e i sistemi moderni,<br />

anche con un monitoraggio completo<br />

delle condizioni e la connessione<br />

IIoT, non possono cambiare<br />

il fatto che la produzione di pneumatici<br />

sia un processo grezzo. In<br />

questo ambiente, i sensori utilizzati<br />

per la misura di pressione non devono<br />

solo sopravvivere. Devono<br />

misurare il più a lungo, nel modo<br />

più preciso e affidabile possibile.<br />

Per il controllo di sensori, pressostati<br />

e manometri, WIKA offre<br />

anche gli strumenti di calibrazione<br />

appropriati. Dai palmari per l’uso in<br />

produzione, agli strumenti fissi da<br />

tavolo per la sala prove dell’assicurazione<br />

qualità, ai sistemi di prova<br />

personalizzati.<br />

Gli strumenti di misura di pressione<br />

Wika MW e S-20 di alta<br />

qualità danno un contributo alla<br />

sostenibilità. <strong>La</strong> loro durata previene<br />

gli scarti nella produzione,<br />

così come i conseguenti costosi<br />

tempi morti, e riduce il costo delle<br />

parti di ricambio. Test approfonditi<br />

sul campo da parte di un “global<br />

player” mostrano tempi di funzionamento<br />

significativamente più<br />

lunghi per i pressostati e i sensori<br />

di pressione WIKA, e quindi risparmi<br />

sostenibili nella manutenzione<br />

e nell’assistenza. In particolare, i<br />

guasti prematuri dei pressostati e<br />

dei sensori di pressione sulle presse<br />

di polimerizzazione in precedenza<br />

portavano a frequenti fermi della<br />

linea di produzione. Questo era<br />

dovuto a carichi molto particolari.<br />

Le rapide variazioni di pressione<br />

e di temperatura causate dai cicli<br />

di produzione più brevi, insieme<br />

al vapore surriscaldato e alle atmosfere<br />

solforose, sollecitano gli<br />

strumenti di misura e portano ad<br />

un rapido invecchiamento.<br />

Ancora oggi, il cliente Wika è<br />

sorpreso del fatto che in precedenza<br />

aveva accettato questi frequenti<br />

guasti come un dato tecnico, come<br />

inevitabile. Nel frattempo, Wika rifornisce<br />

gli impianti di produzione<br />

del gruppo in tutto il mondo.<br />

<strong>La</strong> gamma di prodotti WIKA copre<br />

tutte le variabili di misura rilevanti<br />

necessarie per il controllo e<br />

la regolazione di tutti i macchinari<br />

per pneumatici: pressione, temperatura,<br />

livello e portata. Potete trovare<br />

molti altri esempi di applicazione<br />

nella sezione “Costruttori di<br />

macchine e automazione” del sito<br />

WIKA e nella nostra brochure. Non<br />

esitate a contattarci per ulteriori informazioni.<br />

Per ulteriori informazioni sul<br />

calibratore di processo portatile<br />

CPH7000, sul pressostato a membrana<br />

MW e sul trasmettitore di<br />

pressione S-20 consulta il nostro<br />

sito web.<br />

50 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2022</strong><br />

50_51_News STRUMENTAZIONE.indd 50 16/06/22 14:34


strumentazione<br />

Barcode scanner<br />

con connettività IIOT e cloud<br />

Sensori induttivi senza contatto<br />

Ancora più flessibile e robusta:<br />

parliamo della innovativa serie di<br />

sensori induttivi INTT sviluppata<br />

da Wenglor Sensoric Group,<br />

azienda tedesca che sviluppa e<br />

produce sensori intelligenti, dispositivi<br />

di sicurezza e sistemi<br />

avanzati di elaborazione di immagini.<br />

I sensori induttivi INTT<br />

sono in grado di riconoscere<br />

oggetti metallici senza contatto<br />

in ambienti con temperature che<br />

possono raggiungere i 250°C.<br />

I nuovi dispositivi sono ancora<br />

più performanti, soprattutto<br />

per applicazioni dinamiche in<br />

ambienti ad elevate temperature.<br />

I costruttori di macchine e<br />

impianti hanno ora a disposizione<br />

sensori con cavi flessibili e<br />

semplici connettori push-pull,<br />

che rendono le teste a innesto<br />

di questi dispositivi facilmente<br />

intercambiabili. Inoltre, la centralina<br />

di analisi si trova direttamente<br />

all’interno del connettore<br />

M12. Si tratta di una caratteristica<br />

innovativa che offre un<br />

grande valore aggiunto.<br />

Cinque anni è la durata di vita<br />

media dei sensori induttivi INTT<br />

per ambienti con temperature<br />

estreme. Grazie alle nuove ed<br />

innovative caratteristiche, la sostituzione<br />

– quando si renderà<br />

necessaria – avverrà in modo<br />

semplice e con un solo veloce<br />

passaggio, anche in ambienti<br />

molto caldi.<br />

Le caratteristiche principali<br />

di questi sensori induttivi includono<br />

la lunga durata di oltre<br />

cinque anni, l’ampia fascia<br />

di temperatura compresa tra<br />

–10°C e +250°C e le grandi<br />

distanze di commutazione tra<br />

15 mm e 40 mm. <strong>La</strong> serie INTT<br />

senza PWIS può essere parametrizzata<br />

tramite un’interfaccia<br />

IO- Link. Grazie alla tecnologia<br />

weproTec integrata, è<br />

possibile installare più sensori<br />

uno accanto all’altro in spazi<br />

ristretti, senza che questi si influenzino<br />

reciprocamente.<br />

I sensori vengono impiegati<br />

soprattutto nei forni di essiccazione<br />

dell’industria automobilistica<br />

o per il posizionamento<br />

preciso dei skid- carrier. I sensori<br />

induttivi sono adatti anche<br />

per l’estrusione di profili in alluminio,<br />

per il riconoscimento<br />

di supporti merce nell’industria<br />

siderurgica o per il rilevamento<br />

di piastre da forno in panifici di<br />

grandi dimensioni.<br />

Caratteristiche principali:<br />

• Fascia di temperatura da<br />

–10°C a +250°C<br />

• Vita media del prodotto superiore<br />

a 5 anni<br />

• Distanze di commutazione<br />

da 15 mm a 40 mm<br />

• Connettore M12 con centralina<br />

di analisi integrata<br />

• Cavo flessibile per applicazioni<br />

dinamiche<br />

• IO- Link 1.1<br />

• Testa del sensore intercambiabile<br />

• Senza PWIS.<br />

Sick presenta il primo barcode scanner con IIOT<br />

integrato e connettività cloud. In combinazione con<br />

l’IO-Link Master SIG200, i dati letti dal dispositivo<br />

possono essere direttamente integrati e trasmessi ai<br />

principali sistemi IT tramite interfaccia REST API. Il<br />

CLV615 IO-Link viene utilizzato nei processi di produzione<br />

interni e nei cicli intralogistici per l’identificazione<br />

dei diversi tipi di prodotto durante la fase di<br />

stoccaggio e di movimentazione nei sistemi di imballaggio.<br />

Grazie ad una velocità di trasmissione di<br />

230,4 kBaud, consente l’integrazione semplificata e<br />

standardizzata del barcode scanner in diversi sistemi<br />

IT e in bus di campo.<br />

Con l’aiuto del software di configurazione SOPAS<br />

ET, la messa in servizio iniziale del CLV615 IO-Link<br />

è rapida e semplice, senza richiedere la conoscenza<br />

di PLC. Le logiche di processo del dispositivo riducono<br />

infine al minimo la necessità di programmazione<br />

all’interno del sistema di automazione principale,<br />

poiché i dati possono essere trasferiti all’unità<br />

di controllo nel formato desiderato. Adatto per una<br />

vasta gamma di codici 1D il CLV615 IO-Link è uno<br />

scanner lineare che può leggere numerosi tipi di codici<br />

a barre comunemente usati nell’industria, compresi<br />

Code 39, Code 128, Code 93, Codabar, UPC/<br />

GTIN/EAN, 2/5 Interleaved, Pharmacode. <strong>La</strong> frequenza<br />

di scansione può essere impostata fino ad un<br />

massimo di 1.000 scansioni al secondo e può quindi<br />

essere adattata a diverse velocità di movimentazione<br />

e per coprire le più comuni distanze operative che la<br />

maggior parte dei sistemi di movimentazione richiedono,<br />

con distanze di lettura tra 25 mm e 330 mm.<br />

Infine, la custodia compatta in alluminio pressofuso,<br />

con grado di protezione IP65, rende il barcode scanner<br />

molto affidabile e a prova d’usura.<br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2022</strong><br />

<strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 51<br />

50_51_News STRUMENTAZIONE.indd 51 16/06/22 14:34


materiali<br />

Per realizzare lo stabilimento<br />

di polimerizzazione Solvay<br />

ha investito 31 milioni di euro,<br />

impiegato due anni di lavori<br />

e 120 persone, adottato i<br />

migliori standard progettuali<br />

per la sicurezza e la protezione<br />

ambientale, applicazioni e<br />

soluzioni innovative per la<br />

mobilità sostenibile.<br />

Un impianto all’avanguardia<br />

per la polimerizzazione<br />

Lo stabilimento Spinetta Marengo (AL),<br />

uno dei più importanti al mondo del<br />

Gruppo Solvay, è esperto nello sviluppo<br />

di materiali innovativi riconosciuti per la<br />

capacità di essere durevoli e resistenti se sottoposti<br />

a sforzi meccanici, termici, corrosivi<br />

anche di forte intensità. <strong>La</strong> combinazione di<br />

elevati standard e grande versatilità permette<br />

ai prodotti Solvay di essere fondamentali nella<br />

progettazione dell’industria dell’auto, delle<br />

batterie, dell’elettronica di consumo, dell’aerospaziale,<br />

dell’oil&gas, della sanità, dell’edilizia<br />

e in molti altri settori di applicazione. Ed è<br />

proprio nello stabilimento Solvay di Spinetta<br />

Marengo che è stato inaugurato il nuovo impianto<br />

di polimerizzazione Tecnoflon ® , in grado<br />

di potenziare la struttura già esistente e<br />

ampliare la gamma di produzione dei polimeri<br />

Tecnoflon.<br />

mente più consistente nella storia, ormai<br />

ventennale, di Solvay a Spinetta Marengo.<br />

“Dal primo giorno della sua presenza a Spinetta<br />

Marengo, Solvay ha sempre investito in tecnologia<br />

e sostenibilità per fare del sito industriale<br />

un’eccellenza del Gruppo e della<br />

chimica nel mondo. In questo continuo per-<br />

tegicamente più importante ed economicacorso<br />

di sviluppo, abbiamo aggiunto un ulteriore<br />

significativo tassello con l’installazione del<br />

nuovo impianto di polimerizzazione Tecnoflon”,<br />

ha commentato Andrea Diotto, Spinetta<br />

Marengo Site Manager di Solvay.<br />

L’impianto, la cui progettazione ha avuto inizio<br />

nel 2019, è stato completato in circa due anni<br />

Gli investimenti<br />

Con 31 milioni di Euro investiti, il nuovo impianto<br />

costituisce il singolo investimento stra-<br />

L’impianto Tecnoflon consentirà di rispondere alla crescente richiesta<br />

di applicazioni e soluzioni innovative e sostenibili per diversi settori tra i quali<br />

quello automobilistico, aeronautico ed elettronico<br />

52 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2022</strong><br />

52_53_ART_SOLVAY.indd 52 16/06/22 14:52


vestire in sostenibilità. Sono infatti due i promateriali<br />

di lavoro e ha visto impegnate 120 persone in<br />

cantiere per un totale di 90.000 ore lavorate con<br />

l’applicazione dei più alti standard di sicurezza.<br />

L’impianto Tecnoflon adotta i migliori standard<br />

progettuali per la sicurezza e la protezione ambientale<br />

e consentirà allo stabilimento di Spinetta<br />

Marengo di rispondere adeguatamente<br />

alla crescente richiesta di applicazioni e soluzioni<br />

innovative e sostenibili per diversi settori<br />

tra i quali quello automobilistico, aeronautico<br />

ed elettronico.<br />

<strong>La</strong> squadra di Solvay durante la cerimonia di inaugurazione<br />

presso lo stabilimento di Spinetta Marengo (AL)<br />

I polimeri ad alte prestazioni prodotti a Spinetta<br />

Marengo svolgono un ruolo chiave nello sviluppo<br />

della mobilità sostenibile e tra i principali<br />

ambiti di applicazione si segnalano i motori<br />

elettrici, le auto ibride ed elettriche. Il Tecnoflon<br />

rappresenta una famiglia di gomme sintetiche<br />

straordinariamente versatili e con un’eccellente<br />

resistenza agli agenti atmosferici.<br />

“Sono orgoglioso che il nostro settore stia trasformando<br />

molti mercati e consenta all’industria<br />

di creare un futuro sostenibile”, ha spiegato<br />

Carmelo Lo Faro, Presidente del settore<br />

Materials del Gruppo Solvay, che comprende<br />

le attività di Special Polymers e Composite<br />

Materials. “Con oltre 35 famiglie di prodotti e<br />

1.500 formulazioni, grazie alla forte sinergia tra<br />

ricerca e applicazione, Solvay Specialty Polymers<br />

è leader nello sviluppo di materiali innovativi.<br />

Prodotti che sono in grado di rispondere<br />

alle crescenti necessità di energia alternativa,<br />

acqua pulita, qualità della vita, nel pieno rispetto<br />

di sostenibilità e sicurezza sul lavoro”.<br />

L’investimento di 31 milioni di euro per la realizzazione<br />

del nuovo impianto Tecnoflon, è<br />

solo l’ultimo degli ingenti investimenti economici<br />

effettuati a Spinetta Marengo da Solvay,<br />

che dal 2002 ha investito circa 600 milioni di<br />

euro per lo sviluppo, la modernizzazione e la<br />

sostenibilità ambientale di tutti gli impianti del<br />

sito industriale.<br />

Il ruolo della sostenibilità<br />

Per un importo complessivo di 40 milioni di<br />

Euro – che avrà una ricaduta importante sul<br />

territorio perché le imprese coinvolte sono per<br />

la quasi totalità locali –, Solvay continua ad in-<br />

getti in corso che nello stabilimento Solvay di<br />

Spinetta Marengo contribuiranno al miglioramento<br />

ambientale e che porteranno l’attuale<br />

efficacia dei sistemi di trattamento delle acque<br />

alla rimozione pressoché totale dei PFAS. Infatti,<br />

se le performance richieste a livello Europeo<br />

sono dell’80%, gli attuali valori di rimozione<br />

a Spinetta Marengo con le migliori<br />

tecnologie disponibili BAT (resine a scambio<br />

ionico e carboni attivi) già in utilizzo sono superiori<br />

al 99% e, con i nuovi impianti, si potrà arrivare<br />

praticamente al cosiddetto “zero tecnico”<br />

(prossimo al 100%).<br />

“Oltre all’inaugurazione dell’impianto Tecnoflon<br />

siamo orgogliosi di poter annunciare il<br />

nostro impegno in questi nuovi impianti che,<br />

economicamente, rappresentano più di quanto<br />

investiamo per la crescita industriale ma,<br />

soprattutto, dimostrano che per noi la sostenibilità<br />

è una priorità attestata concretamente<br />

nei fatti”, ha commentato Andrea Diotto, Site<br />

Manager Solvay di Spinetta Marengo.<br />

L’impianto Osmosi Inversa per il trattamento<br />

dei reflui acquosi di processo separa efficacemente<br />

i tensioattivi PFAS delle acque, e risolve<br />

il problema tecnologico del cosiddetto “solido<br />

sospeso”. L’acqua demineralizzata verrà riutilizzata<br />

nei processi industriali del sito. L’impianto,<br />

che sorge su un’area di 6.500 mq,<br />

tratterà 40 mc/h di acque reflue. Nella sua realizzazione<br />

sono impiegate 80 persone e la<br />

costruzione dell’impianto richiederà 8.000 ore<br />

di lavoro.<br />

Il trattamento con carboni attivi costituirà il<br />

passaggio finale di un’ulteriore filtrazione delle<br />

acque industriali di raffreddamento. Su 1 ettaro<br />

di superficie, sorgerà un impianto altamente<br />

tecnologico formato da 40 colonne di filtrazione<br />

per trattare 3.700 mc/h di acque equivalenti<br />

a 40 piscine olimpioniche al giorno. Il progetto<br />

coinvolge 100 persone e la costruzione<br />

dell’impianto richiederà 10.000 ore di lavoro.<br />

Alla guida di entrambi i progetti vi sono tre giovani<br />

ingegneri donna: Serena Grispo, Cristina<br />

Zanirato e Luisa Baila.<br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2022</strong><br />

<strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 53<br />

52_53_ART_SOLVAY.indd 53 16/06/22 14:52


materiali<br />

Schiume da MDI a impatto climatico zero<br />

Covestro persegue il suo percorso<br />

verso un’economia circolare e offre ai<br />

clienti un MDI (difenildiisocianato di<br />

metilene) neutro per il clima. È neutro<br />

dalla culla al cancello della fabbrica di<br />

Covestro, grazie all’uso di materie prime<br />

alternative – basate su rifiuti vegetali<br />

– che vengono assegnate ai prodotti<br />

con l’aiuto di un bilanciamento<br />

di massa certificato ISCC Plus. L’MDI<br />

neutro per il clima e i suoi pre-cursori<br />

sono prodotti negli stabilimenti<br />

Covestro certificati ISCC Plus di Krefeld-Uerdingen,<br />

Anversa e Shanghai.<br />

“Con il lancio del nostro MDI neutro<br />

per il clima, stiamo espandendo<br />

ulteriormente il nostro portafoglio di<br />

prodotti neutri per il clima”, commenta<br />

Sucheta Govil, Chief Commercial<br />

Officer di Covestro. “Questo ci permetterà<br />

di sostenere ancora meglio i<br />

nostri clienti in gran parte del mondo<br />

nel raggiungimento dei loro obiettivi<br />

di sostenibilità e nella transizione<br />

verso un’economia circolare”. Solo lo<br />

scorso dicembre l’azienda ha annunciato<br />

il lancio del suo policarbonato<br />

neutro per il clima.<br />

“I prodotti climaneutrali sono un<br />

fattore importante per raggiungere i<br />

nostri obiettivi di sostenibilità”, spiega<br />

Hermann-Josef Dörholt, responsabile<br />

del segmento Performance Materials.<br />

“Il nostro MDI neutro per il clima ha un<br />

altro grande vantaggio: è una soluzione<br />

drop-in, così i nostri clienti possono<br />

utilizzarlo immediatamente nella loro<br />

produzione senza alcun cambiamento e<br />

senza compromettere la qualità”.<br />

Questo è il caso, per esempio,<br />

dell’isolamento degli edifici. L’MDI è<br />

una materia prima indispensabile per<br />

la produzione di pannelli isolanti in<br />

poliuretano (PU) e pannelli sandwich,<br />

tra gli altri prodotti. Il fabbisogno di<br />

riscaldamento o raffreddamento degli<br />

edifici può essere ridotto fino al<br />

70% attraverso l’uso dell’isolamento<br />

in PU. Questo fa risparmiare emissioni<br />

di CO2 e fa bene al portafoglio dei<br />

residenti. Poiché gli elementi isolanti<br />

in PU possono essere progettati più<br />

sottili per ottenere già una buona prestazione<br />

di isolamento, essi permettono<br />

di risparmiare risorse e rendere<br />

accessibile più spazio utilizzabile rispetto<br />

ad altri materiali isolanti.<br />

Oltre alle buone proprietà di isolamento<br />

termico dei materiali isolanti<br />

in PU, l’MDI climaticamente neutro di<br />

Covestro offre ora un ulteriore vantaggio<br />

in termini di sostenibilità: evitando<br />

praticamente le emissioni durante la<br />

sua produzione, contribuisce a ridurre<br />

il carbonio incorporato nel corso del<br />

ciclo di vita di un edificio.<br />

Polimero solubile per applicazioni sostenibili<br />

Fondata dalla Solar Impulse Foundation,<br />

la Solar Impulse Efficient Solution <strong>La</strong>bel<br />

segnala le soluzioni sostenibili ed economicamente<br />

efficienti, tra quelle attualmente<br />

esistenti. Il polimero solubile in acqua Addibond<br />

di Solvay, utilizzato come strato<br />

sottile per rinforzare l’aderenza tra alluminio<br />

e adesivi nelle applicazioni automobilistiche,<br />

ha ottenuto l’etichettatura Solar Impulse<br />

Efficient Solution. Con l’aggiunta di Addibond,<br />

Solvay schiera 13 soluzioni efficienti<br />

con questa etichettatura che, in linea con gli<br />

obiettivi di Solvay One Planet, forniscono<br />

anche soluzioni sostenibili per batterie, trattamenti<br />

dei gas di scarico, applicazioni per<br />

semiconduttori, compositi termoindurenti<br />

sviluppati per applicazioni automobilistiche<br />

di grande serie, formulazioni a base di terre<br />

rare, biostimolanti per l’agricoltura, adsorbenti<br />

per acque reflue, impiegate in vari settori<br />

quali acqua, energia e agricoltura.<br />

“Rinforzare il legame adesivo metallo su<br />

metallo nei pezzi in alluminio permette ai<br />

costruttori automobilistici di ridurre o eliminare<br />

una quantità di elementi di fissaggio un<br />

fattore che contribuisce all’alleggerimento<br />

dei veicoli, offrendo una migliore efficienza<br />

nei consumi e nell’energia”, commenta Marie-Pierre<br />

<strong>La</strong>beau, capo progetto della piattaforma<br />

di trattamento metalli di Solvay.<br />

I polimeri Addibond di Solvay sono progettati<br />

per offrire un pretrattamento della superficie<br />

che massimizza la forza dei legami<br />

adesivi attraverso due gruppi funzionali: il<br />

primo, che reagisce con il substrato metallico,<br />

normalmente prima che questo riceva<br />

una formatura e, il secondo, che reagisce<br />

con l’adesivo durante il montaggio.<br />

Inoltre, Addibond aiuta i produttori di<br />

componenti e gli assemblatori ad allineare<br />

i loro trattamenti di superfici metalliche alle<br />

norme e ai più severi regolamenti in materia<br />

di HSE. I prodotti sono privi di cromati, metalli<br />

pesanti e fluoruri, eliminando il rischio di<br />

esposizione tossica per gli operatori.<br />

54 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2022</strong><br />

54_55_News MATERIALI.indd 54 16/06/22 14:56


materiali<br />

Alleanza strategica per lo sviluppo degli OEM<br />

Con il motto “Join our Journey”<br />

Kraiburg TPE invita clienti e partner<br />

interessati a creare alleanze per lo<br />

sviluppo. L’attenzione si concentra a<br />

grande richiesta sul tema del futuro,<br />

i TPE termoconduttivi. L’obiettivo è<br />

lo sviluppo di soluzioni e componenti<br />

per il mercato dell’automobile<br />

e dell’industria.<br />

Sulla base dei primi sviluppi e dei<br />

primi test Kraiburg TPE è guidata<br />

dalla consapevolezza che l’unione<br />

tra materie plastiche termoconduttive<br />

e isolamento elettrico costituisca<br />

un autentico valore aggiunto<br />

per l’industria automobilistica, in<br />

particolare gli OEM con focus su<br />

mobilità elettrica e produttori di batterie.<br />

Ma anche per la stessa industria<br />

queste soluzioni saranno una<br />

conquista: una gestione avanzata<br />

del calore nel campo dell’elettronica<br />

porterà vantaggi a produttori di<br />

power tool, sistemi di illuminazione<br />

a LED, stazioni di ricarica e caricatori,<br />

fabbricanti di periferiche per<br />

e-bike e accessori nonché di materiali<br />

elettrici ed elettronici (E&E).<br />

Finora, scenari applicativi simili<br />

fanno ricorso di frequente a dissipatori<br />

di calore in alluminio con siliconi,<br />

pad e paste, che in genere implicano<br />

sfide in termini di lavorazione<br />

e sicurezza dei processi. Rispetto a<br />

questi materiali termoconduttivi, i<br />

TPE offrono una lavorabilità termoplastica<br />

superiore a quella dei metodi<br />

tradizionali. Inoltre, una soluzione<br />

in TPE può sfruttare al meglio i<br />

propri punti di forza:<br />

• disponibilità di durezze da 55 a<br />

75 Shore A;<br />

• disponibilità di diverse conduttività<br />

termiche fino a 3 W/(m*K);<br />

• possibilità di adesione a poliolefine<br />

o poliammidi nello stampaggio<br />

a iniezione a 2 componenti;<br />

• assenza di PVC e siliconi.<br />

Grazie alla sicurezza dei processi<br />

dello stampaggio a iniezione<br />

dei TPE termoconduttivi, il TPE<br />

durante il processo di montaggio<br />

e durante l’utilizzo rimane stabile.<br />

Kraiburg TPE, con la sua visione<br />

del TPE termoconduttivo, è all’avanguardia;<br />

finora infatti la combinazione<br />

di adesione a PP o PA,<br />

come anche la conduttività termica<br />

non rientravano nel portfolio<br />

dei TPE.<br />

<strong>La</strong>stre per il settore medicale<br />

<strong>La</strong> famiglia Med di Exolon Group<br />

accoglie un nuovo prodotto: Inspria<br />

® Med, prodotto con copoliestere<br />

Eastman TritanTM. Le lastre<br />

compatte per applicazioni medicali<br />

integrano i materiali per lastre Exolon<br />

® Med e Vivak ® Med.<br />

“Grazie all’ampliamento della<br />

nostra gamma di lastre per applicazioni<br />

medicali, ora siamo in grado<br />

di coprire un’ampia gamma di applicazioni<br />

con il nostro materiale”,<br />

afferma Jens Becker, CEO di Exolon<br />

Group.<br />

I campi di applicazione della famiglia<br />

di prodotti Med di Exolon<br />

Group spaziano dagli allineatori<br />

dentali agli imballaggi medici rigidi,<br />

fino ai contenitori e ai vassoi<br />

per dispositivi medici.<br />

Il nuovo Inspria ® Med può essere<br />

sottoposto a termoformatura con<br />

rapporti di imbutitura estremi ed<br />

elevata riproducibilità di impronta<br />

ed è quindi adatto, tra l’altro, alla<br />

produzione di allineatori dentali.<br />

Le lastre trasparenti in copoliestere<br />

sono inoltre ideali per le forti resistenze<br />

alle temperature: possono<br />

pertanto resistere a temperature<br />

fino a 90 °C e sono facili da lavorare.<br />

Il materiale è idoneo per diversi<br />

metodi di sterilizzazione, tra cui irradiazione<br />

gamma e ossido di etilene.<br />

Vivak Med, realizzato in Eastman<br />

Eastar 6763, è ideale per contenitori<br />

e vaschette imbutiti per dispositivi<br />

medici e applicazioni a contatto<br />

con la pelle, come le protesi. Il<br />

materiale può essere termoformato<br />

rapidamente con un basso consumo<br />

energetico, cicli di produzione<br />

brevi, livelli di allungamento estremi<br />

e riproduzione accurata della<br />

superficie dello stampo senza preessiccamento.<br />

L’apprezzato Exolon Med in policarbonato<br />

è resistente agli urti ed<br />

è adatto per imballaggi rigidi e dispositivi<br />

di protezione trasparenti<br />

su dispositivi medici. Le lastre Exolon<br />

Med possono essere facilmente<br />

modellate termicamente, piegate a<br />

freddo e lavorate a macchina. Resiste<br />

a temperature fino a 120°C.<br />

Tutti i prodotti della gamma Med<br />

sono prodotti nuovi al 100%, conformi<br />

ai requisiti della norma ISO<br />

10993 per la valutazione biologica<br />

dei dispositivi medici. Le lastre sono<br />

prodotte in conformità alle buone<br />

pratiche di fabbricazione (GMP).<br />

Il processo produttivo è costantemente<br />

controllato da un sistema di<br />

gestione della qualità conforme allo<br />

standard ISO 9001:2015.<br />

<strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2022</strong><br />

<strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong> ı 55<br />

54_55_News MATERIALI.indd 55 16/06/22 14:56


00_00_COVER 02-<strong>2022</strong>.qxp_<strong>La</strong>yout 1 16/06/22 09:58 Pagina I<br />

Appliances<br />

ANNO XI - NUMERO 2 - MAGGIO/GIUGNO <strong>2022</strong><br />

ATTUALITÀ<br />

<strong>La</strong> crescita di un'impresa<br />

parte dall'ESG<br />

AMBIENTE<br />

Trovare le materie prime<br />

grazie all'economia circolare<br />

APPARECCHIATURE<br />

AUSILIARIE<br />

Macchinari evoluti<br />

per una redditività sostenibile<br />

Automotive<br />

Closure<br />

Crates,<br />

Pallets and Bins<br />

Disposable<br />

Cutlery &<br />

Dishes<br />

Houseware<br />

product<br />

Follow us on social media<br />

www.interprogettied.com<br />

Medical and<br />

Pharmaceutical<br />

Industry<br />

Pet preform<br />

Packaging<br />

our history, our strength<br />

Technical<br />

molding<br />

elenco<br />

inserzionisti<br />

POSTE ITALIANE SPA•SPED. IN ABB. POSTALE•70%•LO/MI•COSTO COPIA € 8,00<br />

la<br />

plastic a<br />

OGGI DOMANI<br />

e<br />

ANNO XI NUMERO 2<br />

MAGGIO/GIUGNO <strong>2022</strong><br />

la plastic a<br />

OGGI<br />

e<br />

DOMANI<br />

from 1897<br />

DIRETTORE RESPONSABILE: Simone Ghioldi<br />

REDAZIONE: Alessandro Bignami (a.bignami@interprogettied.com), Eva De Vecchis<br />

(e.devecchis@interprogettied.com)<br />

GRAFICA: Studio Grafico Page Vincenzo De Rosa, Simona Viapiana - www.studiopage.it<br />

www.campetella.com<br />

In questo numero<br />

abbiamo parlato di...<br />

(in nero sono indicate le inserzioni<br />

pubblicitarie)<br />

ACIMAC ...........................................................................18<br />

ALIPLAST.........................................................................30<br />

AMAPLAST ......................................................................18<br />

AMB ................................................................................32<br />

ASSOBIOPLASTICHE ........................................................23<br />

B&R .................................................................................50<br />

BASF ...............................................................................12<br />

BAUSANO ........................................................................20<br />

CALDARA PLAST ..............................................................1<br />

CAMPETELLA ROBOTIC CENTER ...................... 1A COP., 6<br />

CANNON ..........................................................................36<br />

CMG ................................................................................33<br />

CNR .................................................................................22<br />

COLORTECH ...................................................................11<br />

COMAU ............................................................................44<br />

COVESTRO ................................................................27, 54<br />

ECOPOLIETILENE .............................................................32<br />

EIOM ...............................................................................45<br />

ENEA ...............................................................................24<br />

EXOLON...........................................................................55<br />

FANUC .............................................................................36<br />

GEFRAN ...........................................................................46<br />

GREENPLAST ...................................................................20<br />

HANS WEBER ..................................................................42<br />

HAITIAN MM ITALY ..................................... BATT. 1A COP.<br />

IGUS ................................................................................39<br />

IMAC TECNOLOGIE .........................................................13<br />

IPM ........................................................................ 2A COP.<br />

IRPLAST ..........................................................................12<br />

K .....................................................................................22<br />

KRAIBURG .......................................................................55<br />

LEISTER ....................................................................21, 34<br />

MAIRE TECNIMONT .........................................................33<br />

MARTONI .........................................................................47<br />

MICHELIN ........................................................................48<br />

MONTENEGRO ................................................................19<br />

MORETTO ........................................................................40<br />

NEGRI BOSSI ...................................................................38<br />

NEXTCHEM ......................................................................33<br />

NOVAMONT .....................................................................18<br />

OLDRATI ..........................................................................21<br />

PHOENIX CONTACT ..........................................................46<br />

PILLER ............................................................................31<br />

PRESMA ...........................................................................5<br />

PROMIX ...........................................................................42<br />

PVC FORUM.....................................................................19<br />

RADICI GROUP ................................................ 14, 4A COP.<br />

RECYCLASS .....................................................................30<br />

ROBOZE ..........................................................................39<br />

ROCKWELL AUTOMATION ................................................48<br />

SEDAPTA .........................................................................47<br />

SICK ................................................................................51<br />

SOLVAY ......................................................................52, 54<br />

STEUTE ...........................................................................38<br />

UCIMA .............................................................................18<br />

VERSALIS ........................................................................18<br />

WENGLOR .......................................................................51<br />

WIKA ...............................................................................50<br />

YASKAWA ........................................................................44<br />

INTERPROGETTI EDITORI S.R.L.<br />

Via Statale, 39 - 23888 <strong>La</strong> Valletta Brianza (LC)<br />

Redazione, vendite e abbonamenti<br />

Tel./fax +39 039 5153705<br />

www.interprogettied.com<br />

DIRETTORE COMMERCIALE: Marika Poltresi<br />

VENDITE: Simone Ghioldi (vendite@interprogettied.com)<br />

AMMINISTRAZIONE: amministrazione@interprogettied.com<br />

©Copyright Interprogetti Editori Srl<br />

Le rubriche e le notizie sono a cura della redazione. È vietata la riproduzione, anche parziale,<br />

di testi, fotografie e disegni senza autorizzazione scritta.<br />

TARIFFE ABBONAMENTI:<br />

Italia: spedizione ordinaria € 45,00, contrassegno € 48,00<br />

Estero: spedizione ordinaria € 60,00, spedizione prioritaria Europa € 70,00<br />

Spedizione prioritaria Africa, America, Asia € 85,00<br />

Spedizione prioritaria Oceania € 100,00<br />

Una copia: € 10,00<br />

L’Iva sugli abbonamenti nonché sulla vendita dei fascicoli separati è assolta dall’editore ai<br />

sensi dell’art. 74 primo comma lettera C del 26/10/72 n. 633 e successive modificazioni e<br />

integrazioni. Pertanto non può essere rilasciata fattura.<br />

Registrazione Tribunale di Milano n. 315 in data 03/06/2010<br />

Direttore Responsabile: Simone Ghioldi<br />

Finito di stampare il 15/6/<strong>2022</strong> presso Aziende Grafiche Printing S.r.l.<br />

Via Milano, 5 - 20068 Peschiera Borromeo (MI)<br />

Informativa ai sensi dell’art. 13 d. leg. 196/2003. I dati sono trattati, con modalità anche informatiche, per<br />

l’invio della rivista e per svolgere le attività a ciò connesse. Titolare del trattamento è Interprogetti Editori S.r.l. -<br />

Via Statale 39 - 23888 <strong>La</strong> Valletta Brianza (LC). Le categorie di soggetti incaricati al trattamento dei dati per<br />

le finalità suddette sono gli addetti alla registrazione, modifica, elaborazione dati e loro stampa, al confezionamento<br />

e spedizione delle riviste, al call center, alla gestione amministrativa e contabile. Ai sensi dell’art. 7 d.<br />

leg. 196/2003 è possibile esercitare i relativi diritti tra cui consultare, modificare, aggiornare e controllare i dati,<br />

nonché richiedere elenco completo ed aggiornato, rivolgendosi al titolare al suddetto indirizzo.<br />

Informativa dell’editore al pubblico ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, <strong>n°</strong> 196 e dell’art. 2 comma 2<br />

del Codice deontologico relativo al trattamento dei dati personali nell’esercizio dell’attività giornalistica. Interprogetti<br />

Editori - titolare del trattamento - rende noto che presso i propri locali siti in <strong>La</strong> Valletta Brianza (LC) vengono<br />

conservati gli archivi personali e di immagini fotografiche cui i giornalisti, praticanti e pubblicisti e altri soggetti<br />

(che occasionalmente redigono articoli o saggi) che collaborano con il predetto titolare attingono nello svolgimento<br />

della propria attività giornalistica per le finalità di informazione connesse allo svolgimento della stessa.<br />

I soggetti che possono conoscere i predetti dati sono esclusivamente i predetti professionisti, nonché gli addetti<br />

preposti alla stampa ed alla realizzazione editoriale della testata. Ai sensi dell’art. 7 d. lgs. 196/2003 si possono<br />

esercitare i relativi diritti, tra cui consultare, modificare, cancellare i dati od opporsi al loro utilizzo, rivolgendosi al<br />

predetto titolare. Si ricorda che, ai sensi dell’art. 138 d. lgs. 196/2003, non è esercitabile il diritto di conoscere<br />

l’origine dei dati personali ai sensi dell’art. 7, comma 2, lettera a), d. lgs. 196/2003, in virtù delle norme sul<br />

segreto professionale, limitatamente alla fonte della notizia.<br />

56 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />

56_56_COLOPHON.indd 56 16/06/22 16:07


Informazione - Advertising - Servizi digitali<br />

Da oltre 30 anni le riviste<br />

di riferimento nel B2B<br />

INDUSTRIA<br />

CHIMICA<br />

Tornare a crescere,<br />

oltre le incertezze<br />

INDUSTRIA<br />

FARMACEUTICA<br />

Il mercato italiano<br />

dei generici<br />

ROBOTICA<br />

Automatizzare<br />

il trasporto nella zona<br />

di produzione<br />

RIVISTA<br />

DELL’<br />

INDUSTRIA<br />

CHIMICA E<br />

FARMACEUTICA<br />

POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN ABB. POSTALE<br />

70% - LO/MI - COSTO COPIA €10,00<br />

icf<br />

RIVISTA DELLE<br />

SISTEMI PER PRODURRE<br />

la plastic a<br />

OGGI<br />

e<br />

DOMANI<br />

la ubfornitura<br />

<strong>La</strong>vorazioni conto terzi<br />

Via Statale 39 - 23888 <strong>La</strong> Valletta Brianza (LC)<br />

Tel./fax +39 039 5153705<br />

vendite@interprogettied.com - www.interprogettied.com


Insieme, verso una nuova storia<br />

di sostenibilità.<br />

Un tecnopolimero a minor impatto ambientale, ottenuto dal riciclo della<br />

poliammide e caratterizzato da ottime performance tecniche. Un prodotto<br />

sicuro e certificato secondo le più recenti normative: questo è Renycle ® .<br />

E tu, che storia vuoi scrivere con Renycle ® ?<br />

www.radicigroup.com<br />

AUTOMOTIVE – ELECTRICAL & ELECTRONICS – CONSUMER AND INDUSTRIAL GOODS

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!