La Subfornitura n°3 - Maggio / Giugno 2022
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Bimestrale - anno XIII - <strong>n°3</strong> maggio/giugno <strong>2022</strong><br />
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la ubfornitura<br />
10<br />
ATTUALITÀ<br />
<strong>La</strong> formazione salverà<br />
il manifatturiero<br />
30<br />
MACCHINE UTENSILI<br />
Precisione e affidabilità delle<br />
macchine utensili<br />
48<br />
TRANSIZIONE DIGITALE<br />
Startup e PMI innovative,<br />
continua la crescita
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24-26<br />
<strong>Maggio</strong> <strong>2022</strong><br />
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Dalla meccanica alla plastica<br />
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SOMMARIO<br />
anno XIII - n.3 <strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2022</strong><br />
<strong>La</strong> formazione salverà il manifatturiero<br />
10 30 36<br />
Smorzare le vibrazioni per aumentare le performance<br />
Proteggere i dati aziendali dall’iper-connessione<br />
40 48 58<br />
Una partnership nella movimentazione lineare <strong>La</strong> capacità di adattamento spinge start-up e PMI Come i cobot stanno trasformando il lavoro<br />
Editoriale<br />
Digitalizzarsi passo dopo passo (E. De Vecchis) ........4<br />
Storia di copertina<br />
Elesa: Tecnologia e Design .............................................6<br />
Attualità<br />
<strong>La</strong> formazione salverà il manifatturiero ............................10<br />
Insieme per sostenere l’automotive ..................................14<br />
Notizie attualità .......................................................................16<br />
Appuntamenti<br />
Notizie Appuntamenti .....................................................20<br />
Le macchine utensili tornano in presenza .................24<br />
Verso un equilibrio tra clima ed energia ....................26<br />
<strong>La</strong>vorazioni meccaniche<br />
Una nuova sfida per i particolari<br />
meccanici di LAM ...........................................................28<br />
Macchine utensili<br />
Smorzare le vibrazioni per aumentare<br />
le performance .......................................................................30<br />
Fresa torica in metallo duro ................................................33<br />
Utensili<br />
Machine monitoring per massimizzare<br />
l’efficienza produttiva ............................................................34<br />
Sicurezza<br />
Proteggere i dati aziendali dall’iper-connessione ....36<br />
Componenti<br />
Notizie componenti .........................................................38<br />
Una partnership nella movimentazione lineare ........40<br />
Attuatori lineari meccanici ...........................................42<br />
Software<br />
Soluzioni di misura 3D automatizzate e portatili .......46<br />
Transizione digitale<br />
Notizie transizione digitale ............................................47<br />
<strong>La</strong> capacità di adattamento spinge start-up e PMI ........48<br />
Cinque tendenze digitali da seguire nel <strong>2022</strong> ............52<br />
Automazione<br />
Il primo software registrato da Field Device<br />
Integration ........................................................................54<br />
Come minimizzare l’ingombro della macchina ..........56<br />
Supercondensatori per ridurre i consumi ..................57<br />
Robotica<br />
Come i cobot stanno trasformando il lavoro .............58<br />
Giappone: il paese dei robot industriali......................62<br />
Notizie robotica ...............................................................63<br />
Rubriche<br />
Elenco inserzionisti .........................................................64<br />
2 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2022</strong><br />
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EDITORIALE<br />
DIGITALIZZARSI PASSO DOPO PASSO<br />
di Eva De Vecchis<br />
Digitalizzarsi è l’obiettivo e la preoccupazione<br />
di molte aziende che, soprattutto a partire<br />
da questi ultimi due anni, stanno facendo i<br />
conti con una realtà sempre più smart, più veloce<br />
e interattiva. Un’indagine realizzata dal MiSE su un<br />
campione rappresentativo di 1.600 imprese cooperative<br />
nei mesi di giugno e luglio 2020, ha evidenziato come<br />
la pandemia abbia infatti portato a un’accelerazione<br />
della digitalizzazione e dell’innovazione rispetto alla<br />
media del triennio 2017-2019, accompagnata da una<br />
crescita degli investimenti in tecnologie 4.0.<br />
Eppure è proprio grazie a questa nuova urgenza<br />
che le aziende possono tornare al passo con i ritmi<br />
del presente tenendo a mente alcune tendenze,<br />
per condurre efficacemente le loro iniziative di<br />
crescita digitale e avere successo a lungo termine.<br />
A parlarne è stato anche Paolo Delnevo, Vice<br />
President PTC Southern Europe, che ha illustrato le<br />
cinque tendenze nella trasformazione digitale da<br />
tenere d’occhio nel <strong>2022</strong>, basate sull’esperienza<br />
dei propri i clienti e sulle ricerche e studi dei<br />
principali analisti: l’importanza di un investimento<br />
sostanziale nella trasformazione digitale; i vantaggi<br />
di una trasformazione digitale mirata; l’esperienza<br />
digitale dei dipendenti e i suoi benefici; il ruolo<br />
crescente dell’Intelligenza Artificiale (AI) generativa<br />
nella trasformazione digitale; il crescente ritmo<br />
di cambiamento e la personalizzazione delle<br />
infrastrutture IT. Cinque attenzioni fondamentali<br />
per ricordare alle imprese che il segreto della<br />
trasformazione digitale è affrontare il cambiamento<br />
passo dopo passo.<br />
In questo percorso di crescita e sviluppo sono però le<br />
startup a dominare, come conferma la sesta edizione<br />
della relazione annuale del Ministro dello Sviluppo<br />
Economico Giancarlo Giorgetti sullo stato di attuazione<br />
e l’impatto delle misure a sostegno di startup e PMI<br />
innovative.<br />
I dati che emergono dalla relazione sono una fotografia<br />
completa dei principali risultati raggiunti nel 2020 e nel<br />
2021 dalle imprese innovative che hanno registrato una<br />
costante performance positiva. Soprattutto in risposta<br />
al Covid-19, sono state molte le strategie adottate<br />
dalle startup che hanno cercato di individuare nuove<br />
nicchie di mercato al fine di realizzare un prodotto/<br />
servizio richiesto che si adattasse ai nuovi “bisogni”<br />
emersi oppure per sviluppare nuove tecnologie, app o<br />
condurre attività di ricerca.<br />
Un’opportunità per parlare di tutto questo – e di come<br />
il Made in Italy corra veloce grazie anche a un’industria<br />
che si conferma il motore della crescita nel nostro<br />
Paese – sarà Mecfor, la nuova fiera della meccanica e<br />
subfornitura che si terrà dal 24 al 26 maggio <strong>2022</strong> nel<br />
Padiglione 2 del quartiere fieristico di Parma: già pronta<br />
ad accogliere i suoi visitatori e aiutare gli imprenditori<br />
nel loro percorso di crescita.<br />
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TAGLIATI PER LA QUALITÀ<br />
Da quasi 50 anni specialisti nel taglio di precisione<br />
di profilati in alluminio, siamo riconosciuti<br />
nel settore per la qualità ed i servizi offerti.<br />
Con oltre 20 unità di taglio distribuite su una<br />
superficie di 4.200 mq, abbiamo una capacità<br />
produttiva annua di oltre 24.000.000 di pezzi.<br />
L’organizzazione aziendale viene supportata da<br />
una struttura informatica di massimo livello.<br />
Le procedure e il controllo di processo sono<br />
effettuati in conformità alle normative di settore<br />
e ISO 9001:2015 certificate dall’ente Bureau<br />
Veritas.<br />
I principali settori che serviamo sono: automotive,<br />
medicale, gas domestico, macchinari<br />
per settore alimentare, pneumatica e oleodinamica,<br />
illuminazione, elementi strutturali e<br />
di movimentazione, sistemi di automazione,<br />
motori elettrici, arredo d’interni.<br />
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STORIA DI COPERTINA<br />
LINEE DI COMPONENTI<br />
Dal 1941 ELESA progetta<br />
e produce componenti<br />
standard in plastica<br />
e metallo per l’industria<br />
dei macchinari<br />
e delle attrezzature<br />
industriali. Oltre ad essere<br />
una realtà internazionale<br />
la sua cultura aziendale è<br />
orientata verso<br />
una gamma di prodotti<br />
dagli elevati standard<br />
qualitativi, un’apprezzabile<br />
sensibilità per il design<br />
e un sempre attento<br />
servizio al cliente.<br />
ELESA: Tecnologia e Design<br />
ELESA S.p.A., azienda italiana<br />
di riferimento a livello internazionale<br />
nella progettazione e<br />
produzione di componenti standard<br />
in materiali plastici e metallo per<br />
l’industria dei macchinari e delle<br />
attrezzature industriali, con oltre<br />
55.000 codici prodotto a catalogo,<br />
un fatturato in continua crescita e<br />
oltre 450 dipendenti.<br />
Fin dalla sua fondazione, nel<br />
1941, Elesa ha sede a Monza,<br />
nel centro della dinamica Brianza,<br />
dove su un’area di 70.000 metri<br />
quadrati, di cui 27.000 coperti,<br />
si concentrano tutte le attività di<br />
progettazione, di R&S e produzione,<br />
impiegando le più avanzate<br />
tecnologie automatizzate. Ma la<br />
sua attività guarda al mondo: il<br />
70% del fatturato è infatti realizzato<br />
in oltre 60 paesi esteri,<br />
e di questo il 30% si indirizza a<br />
mercati extra-europei.<br />
<strong>La</strong> scelta dell’internazionalizzazione<br />
è stata determinante, un cammino<br />
intrapreso già negli anni Sessanta,<br />
<strong>La</strong> palazzina<br />
di Elesa a Monza<br />
partecipando alle più importanti<br />
fiere internazionali e costituendo<br />
un’estesa rete di distribuzione e<br />
successivamente proprie filiali in<br />
Francia, Regno Unito, USA, Svezia,<br />
Svizzera e Canada alle quali si<br />
aggiungono le filiali Elesa+Ganter<br />
in Austria, Spagna, Polonia, Cina,<br />
Repubblica Ceca, India, Turchia e<br />
Paesi Bassi.<br />
L’affidabilità dei prodotti progettati<br />
e realizzati nella grande fabbrica<br />
di Monza garantisce un “Made<br />
in Italy” autentico, apprezzato nel<br />
mondo, soprattutto dai costruttori<br />
di macchine più stimati.<br />
Un risultato importante che si<br />
fonda principalmente su una cultura<br />
aziendale orientata su una<br />
gamma di prodotti dagli elevati<br />
standard qualitativi, sia nella tecnologia<br />
dei materiali sia nella ricerca<br />
ergonomica per ottenere la migliore<br />
funzionalità. Inoltre, i prodotti<br />
beneficiano di un’apprezzabile sensibilità<br />
per il design che ha portato<br />
alla creazione di prodotti unici e<br />
riconoscibili nel mondo come prodotti<br />
Elesa, premiati negli ultimi<br />
40 anni dalle più autorevoli giurie<br />
internazionali di Industrial design,<br />
tra cui il Compasso D’Oro in Italia;<br />
la IF, il Design Center Stuttgart e<br />
il Red Dot Award in Germania; il<br />
Good Design Award in Giappone,<br />
per un totale di 43 premi.<br />
Dapprima concentrata nel settore<br />
delle macchine utensili con i tradizionali<br />
componenti tra cui gli<br />
elementi di manovra e di serraggio,<br />
le maniglie, le impugnature, gli<br />
elementi di misura e controllo e<br />
gli indicatori di posizione, Elesa ha<br />
via via allargato la propria gamma<br />
6 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2022</strong><br />
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ivolgendosi a nuovi mercati, introducendo<br />
diverse tipologie di elementi<br />
meccanici e di posizionamento,<br />
antivibranti in gomma e<br />
altamente performanti, magneti<br />
per usi industriali, piedini di livellamento<br />
e componenti per conveyor,<br />
cerniere, chiusure, accessori per<br />
oleodinamica, ruote industriali e<br />
l’ultimissimo gruppo di morsetti di<br />
collegamento per tubi, disponibili<br />
in tecnopolimero e metallo. Una<br />
gamma molto diversificata, unica<br />
nel suo genere, che supera le 1.200<br />
serie di prodotti, per un totale di<br />
55.000 codici, sempre a stock.<br />
LINEE AD ALTE PRESTAZIONI<br />
L’ampiezza della gamma si caratterizza<br />
anche per una serie di linee di<br />
prodotto ad alte prestazioni “High<br />
Performing Lines” elementi standard<br />
realizzati in materiali plastici<br />
speciali, tecnologicamente avanzati,<br />
con caratteristiche fisiche uniche,<br />
studiate e sviluppate per soddisfare<br />
Una selezione<br />
di componenti<br />
in SUPER-<br />
Technopolymer<br />
specifiche esigenze di particolari<br />
settori industriali - frutto della continua<br />
attività di Ricerca e Sviluppo<br />
dell’azienda, che fedele al proprio<br />
DNA, da oltre 80 anni non smette<br />
di innovare.<br />
Parliamo delle linee SAN-ANTIMI-<br />
CROBIAL, in tecnopolimero antimicrobico<br />
per l’autosanificazione delle<br />
Il sito internet<br />
elesa.com<br />
www.interprogettied.com n.3 <strong>2022</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 7<br />
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STORIA DI COPERTINA<br />
olio). A queste si aggiungono la<br />
linea ATEX, componenti per il settore<br />
dell’oleodinamica, conformi<br />
ai Requisiti Essenziali di Salute e<br />
Sicurezza previsti dalla Direttiva<br />
Europea ATEX 2014/34/UE (atmosfere<br />
esplosive) per gli apparecchi<br />
del Gruppo II, categoria 2GD.<br />
Particolarmente interessante è la<br />
linea dei SUPER-Technopolymer:<br />
componenti realizzati in materiali<br />
plastici, resi disponibili dalla più<br />
recente evoluzione nell’ingegneria<br />
dei materiali polimerici per il settore<br />
industriale, in grado di garantire<br />
elevate resistenze meccaniche e termiche<br />
per applicazioni, fino ad ora<br />
prerogativa del metallo, alle quali si<br />
aggiungono i vantaggi dei materiali<br />
plastici, tra cui resistenza alla corrosione,<br />
leggerezza, amagneticità,<br />
basso coefficiente di attrito, assenza<br />
di manutenzione, isolamento<br />
termico, colorazione nella massa<br />
del materiale.<br />
superfici contro batteri e funghi,<br />
studiata per il settore ospedaliero<br />
e medicale; MD-Metal Detectable<br />
e VD-Visually Detectable, in tecnopolimero<br />
idoneo al contatto con i<br />
cibi (FDA CFR.21 e EU 10/2011)<br />
rilevabili al metal detector il primo e<br />
all’occhio umano il secondo indicati<br />
per le macchine dell’industria alimentare<br />
e le attrezzature farmaceutiche;<br />
i SOFT-TOUCH, componenti<br />
in tecnopolimero con rivestimento<br />
“morbido al tatto” in elastomero<br />
termoplastico (TPE) aggraffato<br />
chimicamente che garantisce una<br />
presa sicura e confortevole anche<br />
in condizioni ambientali sfavorevoli<br />
(grasso, umidità, presenza di<br />
Elesa investe da<br />
sempre in Ricerca<br />
& Sviluppo,<br />
concentrandosi<br />
sull’uso di nuove<br />
tecnologie di<br />
produzione e<br />
sull’impiego di<br />
nuovi materiali<br />
Sin dall’inizio della<br />
sua attività, Elesa<br />
ha compiuto una serie<br />
di scelte strategiche<br />
rivelatesi nel tempo<br />
vincenti per lo sviluppo<br />
aziendale<br />
Il Centro Logistico<br />
automatizzato<br />
8 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2022</strong><br />
www.interprogettied.com<br />
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Ma non è tutto. Infatti sono molte<br />
altre le linee “High Performing<br />
Lines” di Elesa, tra cui gli INOX,<br />
Hygienic Design, Clean-line, Elecolors<br />
® , Ergostyle ® , Chromium,<br />
AE-V0, ESD. Tutte da approfondire<br />
sul sito elesa.com.<br />
L’attività di Ricerca e Sviluppo<br />
è supportata dal laboratorio<br />
prove interno, in cui effettuiamo<br />
test meccanici, fisici, chimici<br />
e di durata nel tempo sui nostri<br />
prodotti. E’ dotato di diversi<br />
dispositivi meccanici ed elettronici<br />
ai quali si aggiungono una<br />
camera climatica, una macchina<br />
in grado di riprodurre la luce<br />
solare con intensità aumentata<br />
per valutare gli effetti della permanenza<br />
outdoor sui materiali<br />
plastici e uno spettrodensitometro<br />
per controllare la stabilità dei<br />
colori nella produzione rispetto<br />
agli standard che vengono<br />
adottati.<br />
Il catalogo Elesa<br />
IL CUSTOMER CARE.<br />
SERVIZI E STRUMENTI A 360°<br />
In Elesa però, la qualità del prodotto<br />
si completa anche con un altro<br />
aspetto fondamentale: un attento<br />
servizio al cliente, che vuol dire<br />
costante disponibilità dei prodotti<br />
a magazzino, grande precisione<br />
nella preparazione delle spedizioni<br />
al Centro Logistico, completamente<br />
automatizzato che permette consegne<br />
in tempi molto rapidi.<br />
Il customer care Elesa fornisce un<br />
supporto tecnico-commerciale a<br />
tutti i clienti, grazie alla stretta collaborazione<br />
con i tecnici commerciali<br />
e l’ufficio tecnico interno.<br />
Il sito web elesa.com offre ai progettisti<br />
e agli uffici acquisti un catalogo<br />
prodotti, sempre aggiornato,<br />
completo di tutte le ultime novità.<br />
Direttamente dalle schede tecniche<br />
online è possibile scaricare i disegni<br />
CAD 2D e 3D, in tutti i più comuni<br />
formati e modificare le quote o i<br />
colori direttamente dal modello,<br />
verificare la disponibilità a stock<br />
e procedere direttamente con gli<br />
acquisti, 24/7. Inoltre, i clienti Elesa<br />
possono acquistare alle proprie condizioni.<br />
Ogni scheda prodotto presenta<br />
descrizioni tecniche complete<br />
di tutti i dati necessari al progettista,<br />
con relativi disegni quotati e tabelle<br />
dimensionali utili alla selezione del<br />
prodotto nelle giuste esecuzioni<br />
e dimensioni. Le tabelle riportano<br />
inoltre, codici e descrizioni per l’individuazione<br />
dell’articolo.<br />
È disponibile anche un addendum<br />
tecnico al quale il progettista può<br />
fare riferimento per approfondire<br />
le caratteristiche tecniche dei<br />
prodotti.<br />
L’iscrizione all’Elesa Newsletter permette<br />
a tutti gli utenti di rimanere<br />
sempre aggiornati sulle ultime novità:<br />
nuovi prodotti e appuntamenti<br />
fieristici da non perdere, oltre a<br />
interessanti approfondimenti tecnici.<br />
Animazioni 3D e video per approfondimenti<br />
tecnici e applicativi utili<br />
a completare le informazioni sui<br />
prodotti sono disponibili sul sito<br />
elesa.com e sul nostro canale Youtube<br />
ufficiale.<br />
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ATTUALITÀ<br />
MACCHINE UTENSILI<br />
Avvicinare i giovani<br />
al mondo della macchina<br />
utensile è il primo passo<br />
per cancellare il gap<br />
tra domanda e offerta<br />
di lavoro. Anche per<br />
questo Ucimu Academy<br />
si evolve ancora di più,<br />
grazie alla nascita di un<br />
comitato di imprenditori<br />
capace di definirne gli<br />
indirizzi d’azione.<br />
Esattamente a un anno dalla<br />
nascita, Ucimu Academy fa<br />
un ulteriore passo in avanti e<br />
si struttura dotandosi di un Comitato<br />
di indirizzo costituito da alcuni<br />
imprenditori del settore.<br />
Nato come progetto per rispondere<br />
alle esigenze delle imprese del comparto<br />
alla ricerca di giovani neodiplomati,<br />
l’accademia rappresenta<br />
oggi “il brand” che comprende<br />
tutte le iniziative in materia di formazione<br />
svolte da Ucimu- Sistemi<br />
per produrre attraverso Fondazione<br />
Ucimu. Obiettivo principale è la<br />
riduzione del mismatch tra domanda<br />
e offerta di lavoro nel settore<br />
delle macchine utensili, che offre<br />
interessanti opportunità di carriera<br />
ma fatica a trovare personale<br />
preparato.<br />
Il comparto - come sottolinea lo<br />
stesso indice degli ordini di macchine<br />
utensili elaborato dal Centro<br />
Studi & Cultura di Impresa di<br />
Ucimu- Sistemi per produrre - segna<br />
un incremento del 49,4% rispetto<br />
al periodo ottobre-dicembre 2020,<br />
mentre nel quarto trimestre 2021,<br />
l’indice si è attestato a 129,1 (base<br />
100 nel 2015). Si tratta di un valore<br />
record che mai era stato registrato<br />
nella storia. Per questo c’è bisogno<br />
<strong>La</strong> formazione salverà<br />
il manifatturiero<br />
che i giovani siano il più possibile<br />
pronti ad affrontare un settore in<br />
crescita, i cui risultati sono stati<br />
determinati sia dal positivo andamento<br />
degli ordinativi raccolti sul<br />
mercato estero, sia dagli ottimi<br />
riscontri del mercato interno.<br />
Alfredo Mariotti, Direttore<br />
generale di Ucimu, spiega a <strong>La</strong><br />
<strong>Subfornitura</strong> non solo la nascita<br />
dell’Ucimu Academy mossa<br />
dalla necessità di fornire ai giovani<br />
competenze e avvicinarli al<br />
mondo dell’impresa, ma anche<br />
di quanto gli eventi catastrofici<br />
attuali avranno effetti sulla manifattura.<br />
Il compito dell’Italia è<br />
quello di “ragionare sul reshoring<br />
e sul ritorno alla produzione euro-<br />
pea di tanti prodotti strategici,<br />
che a partire dall’inizio del 2000<br />
avevamo pensato di acquistare<br />
da altre aree del mondo, Asia in<br />
primis”.<br />
Direttore Mariotti, da cosa nasce<br />
la volontà di creare la Ucimu Academy?<br />
<strong>La</strong> carenza di personale preparato<br />
capace di operare su macchine di<br />
ultima generazione, digitali e interconnesse,<br />
e in contesti altamente<br />
complessi come sono le aziende di<br />
oggi, è un problema sempre più<br />
diffuso tra le imprese del settore.<br />
Sebbene l’Industria 4.0 e la transizione<br />
digitale abbiano acceso un<br />
faro sul settore incrementando il<br />
10 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2022</strong><br />
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suo appeal presso i giovani e le<br />
famiglie, che sempre più spesso<br />
considerano il nostro comparto<br />
come interessante prospettiva<br />
di occupazione, il mismatch tra<br />
domanda e offerta di lavoro resta<br />
ancora molto, troppo, ampio.<br />
Da qui è nata l’esigenza di dare vita<br />
a Ucimu Academy, progetto che<br />
aggrega tutte le iniziative realizzate<br />
da Ucimu-Sistemi per produrre e<br />
dalla Fondazione Ucimu per avvicinare<br />
i giovani al mondo dei sistemi<br />
di produzione.<br />
maggio presso Fieramilano Rho, e<br />
iniziative come i Premi Ucimu per<br />
le migliori tesi di laurea dedicate<br />
al settore.<br />
Inoltre, si affrontano attività di<br />
indirizzo che si concretizzano<br />
nella partecipazione di Fondazione<br />
Ucimu ai consigli di indirizzo<br />
di istituti tecnici e ITS nelle<br />
zone a più alta concentrazione<br />
di imprese del settore. In questo<br />
modo possiamo dare indicazioni<br />
su esigenze e trend tecnologici<br />
che caratterizzano le imprese del<br />
settore partecipando alla personalizzazione<br />
dei programmi di<br />
studio affinché siano più aderenti<br />
al mondo dell’industria. L’idea è<br />
quella di ridurre il gap tra ciò che<br />
si apprende sui banchi scolastici<br />
e quello che poi è la realtà professionale.<br />
Il nuovo comitato scientifico di<br />
Ucimu Academy, formato da<br />
imprenditori del settore, a quali<br />
vantaggi concreti potrà portare?<br />
Il punto di forza del Comitato<br />
di indirizzo di UcimuAcademy<br />
è proprio la sua composizione:<br />
ovvero gli imprenditori che opereranno<br />
insieme in un vero e pro-<br />
Alfredo Mariotti,<br />
Direttore generale<br />
di Ucimu<br />
prio gruppo di lavoro impegnato<br />
sostanzialmente su due fronti: la<br />
raccolta di informazioni, per avere<br />
un quadro chiaro delle esigenze<br />
delle imprese del settore così da<br />
individuare le figure professionali<br />
più ricercate, e la definizione delle<br />
competenze che i giovani devono<br />
possedere per poter operare nelle<br />
aziende del comparto<br />
Le macchine di ultima generazione<br />
sono sempre più in voga presso<br />
le aziende di oggi che sempre di<br />
più chiedono ai propri impiegati<br />
di saperle utilizzare. Cosa pensa<br />
manchi ai giovani usciti dagli istituti<br />
tecnici e ITS in termini di formazione?<br />
Le nostre aziende hanno grande<br />
difficoltà nel trovare collaboratori<br />
preparati da inserire sia tra le fila<br />
dei blue collars che dei white collars.<br />
E la transizione in chiave 4.0<br />
complica le cose perché impone<br />
standard di conoscenza e competenze<br />
sempre più articolate e<br />
trasversali e non sempre i giovani<br />
dimostrano di possederle.<br />
Per questo l’investimento previsto<br />
dal PNRR su ITS, scuole professionali,<br />
sulla creazione di laboratori<br />
Quali opportunità offre ai giovani<br />
la Ucimu Academy e su cosa si concentra<br />
la formazione?<br />
UcimuAcademy è un contenitore<br />
che comprende una serie<br />
di iniziative di differente natura<br />
accomunate però dall’obiettivo di<br />
avvicinare i giovani al mondo della<br />
macchina utensile. Per questo<br />
prevede iniziative di formazione<br />
realizzate attraverso l’organizzazione<br />
di lezioni da parte di funzionari<br />
Ucimu e imprenditori del<br />
settore nelle scuole di ogni ordine<br />
e grado, per presentare contenuti<br />
e peculiarità dell’industria italiana<br />
della macchina utensile. Ma<br />
anche attraverso visite guidate<br />
alle manifestazioni fieristiche promosse<br />
dall’associazione come nel<br />
caso di <strong>La</strong>miera, in programma a<br />
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ATTUALITÀ<br />
4.0 negli istituti tecnici superiori,<br />
sistema duale ecc. sono ritenuti<br />
ottimi strumenti dal sistema delle<br />
imprese del settore.<br />
Cosa cercano oggi le imprese della<br />
macchina utensile, e più in generale<br />
della meccanica, da un giovane<br />
appena uscito dal mondo della formazione?<br />
Le aziende cercano giovani preparati.<br />
Oltre alle competenze tecniche in<br />
meccanica, meccatronica, elettronica<br />
e informatica le giovani risorse<br />
devono avere conoscenza della<br />
lingua inglese ma anche curiosità e<br />
attitudine ad imparare, flessibilità. E<br />
poi orientamento al lavoro di team<br />
e disponibilità a viaggiare. <strong>La</strong> metà<br />
della produzione di settore finisce<br />
all’estero e le macchine utensili, una<br />
volta prodotte, devono essere installate.<br />
Abbiamo bisogno di personale<br />
che segua anche quella fase. Ma non<br />
solo, hanno necessità di personale<br />
che possa relazionarsi con utilizzatori<br />
di tutto il mondo per attività di<br />
vendita, assistenza, manutenzione...<br />
Un’azienda che investe sulla transizione<br />
digitale è solitamente un’azienda<br />
attenta anche alle tematiche<br />
ambientali. Ritiene che le giovani<br />
generazioni siano maggiormente<br />
attratte da realtà green?<br />
Penso di sì. Tra i movimenti che<br />
scuotono le giovani generazioni<br />
vi è quello della “salvaguardia<br />
dell’ambiente”.<br />
Un tema molto sentito nel settore<br />
delle macchine utensili ove digitalizzazione,<br />
flessibilità e sviluppo<br />
di innovazione, in generale, sono<br />
orientate proprio al tema della<br />
produzione sostenibile che contiene<br />
in sé sostenibilità ambientale,<br />
economica e sociale.<br />
Alfredo Mariotti (Ucimu): “Ucimu<br />
Academy è un progetto che aggrega<br />
tutte le iniziative realizzate<br />
da Ucimu - Sistemi per produrre e dalla<br />
Fondazione Ucimu per avvicinare<br />
i giovani al mondo dei sistemi<br />
di produzione”<br />
Tutto questo viene espresso<br />
anche dal nuovo marchio Ucimu<br />
Green & Blue, concesso alle<br />
imprese associate a Ucimu in<br />
grado di dimostrare caratteristiche<br />
aziendali che nessuno schema<br />
di certificazione considera<br />
contemporaneamente.<br />
Rispetto alle grosse crisi attuali (la<br />
pandemia, la crisi ambientale ed<br />
energetica, le guerre) quali pensa<br />
potranno essere gli effetti negativi<br />
che queste avranno sulla formazione<br />
e sul futuro lavorativo dei<br />
giovani italiani ed europei? e quale<br />
potrebbe essere il ruolo giocato<br />
da questi ultimi per migliorare la<br />
situazione?<br />
Farei un distinguo: la pandemia ha<br />
provocato uno shock che ha messo<br />
a dura prova l’industria manifatturiera<br />
ma per un periodo piuttosto<br />
limitato. Le aziende hanno, infatti,<br />
dimostrato di saper reagire e recuperare.<br />
<strong>La</strong> guerra, invece, impone un livello<br />
di incertezza decisamente maggiore<br />
e -considerato come sta andando<br />
il conflitto, che speriamo davvero<br />
possa fermarsi presto - il futuro sarà<br />
profondamente segnato da una<br />
riorganizzazione geopolitica che<br />
impatterà certamente sulle catene<br />
di fornitura. Lo stiamo vedendo già<br />
ora con i prezzi di energia e materie<br />
prime schizzati alle stelle.<br />
Questo avrà effetti sulla nostra<br />
manifattura.<br />
Dobbiamo ragionare su reshoring<br />
e ritorno alla produzione europea<br />
di tanti prodotti strategici che a<br />
partire dall’inizio del 2000 avevamo<br />
pensato di acquistare da altre<br />
aree del mondo, Asia in primis. I<br />
giovani sono il futuro delle aziende,<br />
oltre che della nostra società. Penso<br />
saranno determinanti per il rilancio<br />
e la riorganizzazione del nostro<br />
sistema economico e produttivo.<br />
Anche per questo è fondamentale<br />
siano preparati e possano godere<br />
di formazione adeguate alle sfide<br />
che verranno.<br />
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ATTUALITÀ<br />
INDAGINE CONGIUNTURALE<br />
Nonostante la crescita della<br />
produzione metalmeccanica<br />
nel 2021, nel quarto<br />
trimestre dell’anno i volumi<br />
di produzione sono calati<br />
dell’1,8%. A preoccupare<br />
è soprattutto il comparto<br />
automotive, mentre<br />
le aspettative<br />
per il <strong>2022</strong> sono fortemente<br />
condizionate dalle<br />
conseguenze economiche<br />
del conflitto in Ucraina<br />
che inasprisce gli aumenti<br />
dei prezzi energetici<br />
e delle materie prime.<br />
Insieme per sostenere<br />
l’automotive<br />
Sono stati diffusi i risultati della<br />
161a edizione dell’Indagine<br />
congiunturale di Federmeccanica<br />
sull’Industria Metalmeccanica.<br />
Nel 2021 la produzione metalmeccanica<br />
è cresciuta del 15,9% rispetto<br />
all’anno precedente, nonostante<br />
la flessione registrata nell’ultimo<br />
trimestre. Un risultato che ha consentito<br />
di recuperare completamente<br />
il crollo osservato nel corso della<br />
pandemia: i volumi di produzione<br />
del 2021 risultano leggermente<br />
superiori (+ 0,3%) rispetto al 2019<br />
sebbene l’intero comparto industriale<br />
registri un calo contenuto<br />
dello 0,6%.<br />
<strong>La</strong> performance dell’industria<br />
Diego Andreis (Federmeccanica):<br />
“È difficile trovarci ad analizzare anche<br />
gli effetti che la guerra può determinare<br />
sulle nostre imprese, potendo<br />
solo immaginare cosa stiano vivendo<br />
i cittadini dell’Ucraina colpiti da questo<br />
orribile dramma”.<br />
metalmeccanica italiana è stata<br />
migliore di quella a cui abbiamo<br />
assistito nei principali Paesi Ue,<br />
dato che in Francia e Germania i<br />
volumi risultano ancora inferiori<br />
di circa 10 punti rispetto ai livelli<br />
pre-pandemici. Il recupero osservato<br />
nel 2021 nel nostro Paese,<br />
oltre che da un miglioramento della<br />
domanda interna, è stato favorito<br />
da una marcata ripresa dell’export,<br />
cresciuto in media del 18,4% sul<br />
2020. Una parte significativa di tale<br />
incremento è però imputabile a una<br />
forte crescita dei valori medi unitari<br />
che hanno contribuito in maniera<br />
sostanziale anche all’aumento delle<br />
importazioni (+24,9%).<br />
LE CAUSE DEL PEGGIORAMENTO<br />
Eppure, scendendo nel dettaglio<br />
dell’evoluzione congiunturale, la<br />
produzione metalmeccanica, dopo<br />
il rallentamento osservato nel terzo<br />
trimestre 2021, nella parte finale<br />
dell’anno ha evidenziato risultati<br />
negativi: nel trimestre ottobredicembre,<br />
infatti, i volumi di produzione<br />
sono diminuiti dell’1,8%<br />
rispetto al periodo precedente,<br />
mentre su base tendenziale la<br />
variazione è passata dal +6,4%<br />
di luglio-settembre al + 1,2% del<br />
quarto trimestre.<br />
Il peggioramento osservato risulta<br />
in parte ascrivibile a un diffuso<br />
rallentamento di tutte le attività<br />
metalmeccaniche, ma trae principalmente<br />
origine dai risultati fortemente<br />
negativi del comparto automotive<br />
che ha segnato un calo di<br />
oltre 13 punti percentuali, rispetto<br />
all’analogo trimestre 2020, e da<br />
un decremento più contenuto del<br />
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Paese verso i grandi player internazionali.<br />
L’automotive è un settore<br />
molto esposto per questo occorre<br />
agire subito. Ci auguriamo che a<br />
partire dall’automotive si sviluppi<br />
quella cabina di regia che insieme al<br />
Sindacato abbiamo chiesto. Ognuno<br />
può e deve dare il proprio contributo.<br />
È il momento dell’unità”.<br />
Nel quarto trimestre 2021, quasi<br />
tutte le aziende hanno registrato<br />
ulteriori rincari dei prezzi delle<br />
materie prime ed è salita la percentuale<br />
di chi ha dichiarato difficoltà<br />
di approvvigionamento. Dinamiche<br />
che si stanno ripercuotendo sui<br />
prezzi alla produzione dei prodotti<br />
industriali, dato che nel 2021 l’aumento<br />
medio per il settore metalmeccanico<br />
è stato di quasi l’8%.<br />
Incrementi di costo che impattano<br />
negativamente sulla competitività<br />
di molte imprese e che stanno<br />
Nel quarto trimestre<br />
2021, quasi tutte<br />
le aziende hanno<br />
registrato ulteriori<br />
rincari dei prezzi<br />
delle materie<br />
prime ed è salita<br />
la percentuale di<br />
chi ha dichiarato<br />
difficoltà di<br />
approvvigionamento<br />
comparto degli altri mezzi di trasporto<br />
(-2,4% su base tendenziale).<br />
“Stiamo vivendo una fase molto<br />
instabile e terribilmente complicata.<br />
Ogni giorno lo scenario può<br />
mutare, quanto sta accadendo in<br />
Europa a seguito dell’aggressione<br />
da parte della Russia all’Ucraina<br />
costituisce un fatto gravissimo<br />
dalle conseguenze non prevedibili.<br />
È difficile parlare di produzione<br />
quando c’è una guerra in corso<br />
ma dobbiamo farlo”, ha dichiarato<br />
Federico Visentin, Presidente Federmeccanica.<br />
“I risultati del settore<br />
metalmeccanico nel 2021 risultano<br />
nel complesso positivi, ma già<br />
evidenziavano una dinamica preoccupante<br />
come emerge dai dati<br />
relativi alla seconda metà dell’anno<br />
e, in particolare, del quarto trimestre.<br />
A questo si aggiunge, ora, un<br />
ulteriore allarme proprio a causa<br />
dell’impatto che il quadro bellico<br />
può avere sull’economia globale e<br />
su quella del nostro Paese. Tutto ciò<br />
proprio mentre le aziende italiane si<br />
trovano davanti ad una transizione<br />
tecnologica ed ecologica epocale<br />
che richiede una forte capacità di<br />
cambiamento e innovazione.<br />
Dobbiamo ripensare la filiera e il<br />
sistema di formazione – prosegue<br />
Visentin – sostenere la crescita<br />
dimensionale e migliorare la competitività<br />
e l’attrattività del Sistemaridimensionando<br />
i propri margini<br />
di profitto.<br />
L’INFLUENZA DEL CONFLITTO<br />
UCRAINO<br />
“È difficile trovarci ad analizzare<br />
anche gli effetti che la guerra può<br />
determinare sulle nostre imprese,<br />
potendo solo immaginare cosa stiano<br />
vivendo i cittadini dell’Ucraina<br />
colpiti da questo orribile dramma”,<br />
ha dichiarato Diego Andreis, Vicepresidente<br />
Federmeccanica. “Un conflitto<br />
che avrà ripercussioni anche<br />
economiche diffuse. Rincuora vedere<br />
una risposta Europea coesa. Ci<br />
auguriamo di vedere lo stesso spirito<br />
nell’affrontare in modo strutturale la<br />
crisi energetica. È quanto mai necessario<br />
che siano previsti interventi<br />
straordinari da parte del Governo per<br />
affrontare con reattività ma anche<br />
con visione, questa fase. Occorre<br />
trovare soluzioni che siano in grado<br />
di fornire, da una parte, risposte<br />
nell’immediato, e che affrontino allo<br />
stesso tempo i problemi strutturali<br />
come quelli energetici e di disponibilità<br />
della materie prime, come la<br />
componentistica attiva dell’elettronica,<br />
problemi che zavorrano oggi<br />
crescita e competitività delle nostre<br />
imprese”.<br />
LE PROSPETTIVE A BREVE TERMINE<br />
Le prospettive a breve - secondo<br />
quanto registrato dalla 161° Indagine<br />
Congiunturale, condotta su un<br />
campione di circa 600 imprese metalmeccaniche<br />
associate - segnalano un<br />
nuovo miglioramento già a partire<br />
dai primi mesi del <strong>2022</strong>, dopo il calo<br />
osservato nella parte finale dell’anno<br />
scorso. Nel dettaglio:<br />
• il 49% delle imprese intervistate<br />
dichiara un portafoglio ordini in<br />
miglioramento;<br />
• il 40% prevede incrementi di<br />
produzione;<br />
• il 31% ritiene di dover aumentare<br />
i livelli occupazionali nei prossimi<br />
sei mesi, mentre un più contenuto;<br />
• Il 6% prevede un loro ridimensionamento.<br />
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ATTUALITÀ<br />
SUPPLY CHAIN<br />
Comau sceglie Jaggaer come partner digitale<br />
È Jaggaer il partner scelto da Comau per l’esourcing.<br />
Con headquarter a Grugliasco (TO),<br />
una forte presenza in 13 Paesi al mondo e<br />
un patrimonio di competenze ed esperienza<br />
da oltre 45 anni, Comau è un’eccellenza<br />
italiana esperta nel campo dell’automazione<br />
industriale, riconosciuta per l’avanguardia e<br />
l’alta qualità dei suoi sistemi e prodotti. A<br />
partire dall’automotive, dove l’azienda vanta<br />
collaborazioni con alcuni tra i principali e più<br />
avveniristici brand a livello mondiale, le sue<br />
soluzioni rispondono alle esigenze di una<br />
vasta gamma di settori, dalla logistica alle<br />
energie rinnovabili, per citare alcuni esempi.<br />
L’esigenza di adeguati livelli di visibilità su<br />
tutte le sedi e di governance lungo tutta la<br />
filiera, in parallelo alla necessità di assicurare<br />
standard qualitativi alti per clienti sempre più<br />
esigenti e per i quali il digital procurement è<br />
sempre più spesso la modalità operativa di<br />
Il centro direzionale Comau<br />
di Grugliasco (Torino)<br />
riferimento, hanno reso la selezione, la qualificazione<br />
e la gestione dei fornitori un aspetto<br />
sempre più strategico. Senza dimenticare il<br />
focus sulla sostenibilità della supply chain, in<br />
linea con una sensibilità crescente da parte<br />
di tutti gli stakeholder.<br />
<strong>La</strong> collaborazione con Jaggaer ha preso avvio<br />
nel luglio 2021 e, dopo poche settimane, la<br />
filiale cinese era già in grado di gestire gare<br />
online attraverso la soluzione di e-Sourcing<br />
della piattaforma Jaggaer ONE, personalizzata<br />
in lingua locale. Il progetto si è poi rapidamente<br />
esteso a livello globale: a partire da<br />
Italia, Francia, altri stati europei e Stati Uniti,<br />
con circa 200 gare gestite ad oggi, su ambiti<br />
di acquisito che spaziano dalla componentistica,<br />
alla logistica ai servizi professionali, con<br />
un evidente vantaggio in termini di timing,<br />
maggior visibilità e comunicazione più agile<br />
con tutti i fornitori.<br />
“Per una realtà come la nostra, che deve<br />
garantire standard qualitativi elevati in progetti<br />
complessi per clienti sempre più esigenti,<br />
la funzione acquisti ricopre un ruolo<br />
strategico e per questo abbiamo scelto di<br />
avviare insieme a Jaggaer un processo di<br />
innovazione che possa accompagnarci nei<br />
prossimi anni verso un continuo rafforzamento<br />
in chiave digitale del nostro Procurement<br />
interno”, ha dichiarato Stefano Percario,<br />
Head of Commodities Management<br />
di Comau. “Jaggaer è il partner ideale per<br />
la visione innovativa, compatibile con la<br />
nostra, per la qualità della tecnologia di<br />
sourcing e per l’approccio alla gestione della<br />
supply chain, finalizzato a costruire partnership<br />
di valore tra acquirenti e fornitori.<br />
Fattore decisivo è stata inoltre la velocità di<br />
implementazione”.<br />
“Il nostro approccio alla digitalizzazione del<br />
procurement, guidato da una visione olistica<br />
delle relazioni tra buyer e fornitori, sta<br />
trasformando i modelli commerciali delle<br />
aziende, orientandoli verso la nuova strategia<br />
dell’Autonomous Commerce, annunciata<br />
da Jaggaer”, ha aggiunto Roberto Spagnolo,<br />
Account Executive, responsabile settore<br />
automotive e manufacturing di Jaggaer. “In<br />
questo nuovo scenario l’intelligenza artificiale<br />
e il machine learning, sempre più presenti<br />
nella soluzione Jaggaer ONE, offrono ai buyer<br />
l’accesso ad una vastissima scelta di opzioni di<br />
acquisto tagliata sulle loro esigenze specifiche<br />
grazie a meccanismi di smart-matching con<br />
le proposte dei fornitori”.<br />
APPLICAZIONI INDUSTRIALI<br />
Prima edizione per il premio<br />
Pressocolata Italia<br />
Le fonderie che operano nel<br />
settore si sono candidate alla<br />
prossima edizione di Assofond<br />
<strong>2022</strong> il premio che insieme<br />
ad AIM (Associazione Italiana<br />
di Metallurgia) e ad Amafond<br />
(Associazione fornitori fonderie)<br />
ha deciso di richiamare l’attenzione<br />
internazionale sullo sviluppo<br />
della tecnologia e delle<br />
applicazioni industriali della<br />
pressocolata in Italia. Il “Premio<br />
Pressocolata Italia | Italian Die<br />
casting Award”, verrà assegnato<br />
a getti pressocolati in lega di<br />
alluminio, zinco, magnesio o<br />
rame realizzati in Italia, caratterizzati<br />
da aspetti innovativi<br />
dal punto di vista delle prestazioni<br />
e/o del design e/o delle<br />
dimensioni, e/o della tecnica<br />
produttiva, e/o dei contenuti<br />
di sostenibilità complessiva del<br />
getto, ecc.<br />
I riconoscimenti ai premiati saranno<br />
conferiti in occasione della<br />
manifestazione METEF, che si<br />
svolgerà a Bologna dal 9 all’11<br />
giugno <strong>2022</strong>. I getti premiati e<br />
le fonderie produttrici saranno<br />
oggetto di articoli dedicati sulle<br />
riviste A&L, Fonderia e Pressofusione,<br />
In Fonderia, <strong>La</strong> Metallurgia<br />
Italiana e sui vari canali social<br />
delle Associazioni e delle riviste<br />
coinvolte.<br />
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ATTUALITÀ<br />
INDUSTRIA VERDE<br />
Rockwell Automation tra le aziende più etiche al mondo<br />
Rockwell Automation Inc., azienda specializzata<br />
in automazione industriale e trasformazione<br />
digitale, è stata riconosciuta<br />
come una delle <strong>2022</strong> World’s Most Ethical<br />
Companies da Ethisphere, un leader globale<br />
nella definizione e nello sviluppo degli<br />
standard delle pratiche aziendali etiche.<br />
Questa è la quattordicesima volta in cui<br />
Rockwell è stata inclusa nel prestigioso<br />
elenco che rende omaggio alle aziende<br />
dotate di una leadership eccezionale e una<br />
dedizione verso l’integrità aziendale, attraverso<br />
le migliori pratiche nell’ambito della<br />
governance, della conformità e dell’etica.<br />
“Ancora una volta, siamo orgogliosi di<br />
accettare questo riconoscimento da Ethisphere,<br />
che sottolinea il nostro impegno<br />
verso l’etica e l’integrità”, ha dichiarato<br />
Blake Moret, presidente e CEO di<br />
Rockwell. “Affrontiamo queste sfide con<br />
passione, perché quello che facciamo è<br />
essenziale per rendere il lavoro più produttivo<br />
e sostenibile”.<br />
L’etica e l’integrità sono gli elementi trainanti<br />
più importanti del grado di partecipazione<br />
dei dipendenti di Rockwell,<br />
promossi e coltivati attraverso un forte<br />
impegno e una mentalità basata sul “far<br />
sentire la propria voce”, compreso il programma<br />
aziendale di vecchia data dell’ombudsman.<br />
Rockwell chiede anche al 100%<br />
del suo consiglio di amministrazione, dei<br />
suoi dipendenti e degli appaltatori, di<br />
completare un corso di formazione annuale<br />
nell’ambito dell’etica che viene aggiornato<br />
annualmente.<br />
“Oggi, i leader aziendali affrontano la<br />
più grande sfida del loro mandato, che<br />
è quella di essere etici, responsabili e<br />
affidabili al fine di portare avanti cambiamenti<br />
positivi”, ha dichiarato Timothy<br />
Erblich, CEO di Ethisphere. “Continuiamo<br />
a lasciarci ispirare da coloro che sono stati<br />
inseriti nell’elenco e dalla loro dedizione<br />
nell’ambito dell’integrità, della sostenibilità,<br />
della governance e della comunità”.<br />
Rockwell è stata una delle 136 aziende<br />
premiate con una presenza in 22 paesi<br />
e 45 settori industriali. Basato su Ethics<br />
Quotient ® , di proprietà di Ethisphere,<br />
il processo di valutazione delle aziende<br />
più etiche al mondo include più di 200<br />
domande sulle pratiche sociali, ambientali<br />
e culturali, sulle attività di etica e conformità,<br />
sulla governance, la diversità e le<br />
iniziative volte a promuovere una solida<br />
catena di valori.<br />
TRATTAMENTI TERMICI<br />
Carbotempra è una azienda di trattamenti<br />
termici, con impianti di ultima<br />
generazione, dotata di laboratorio per<br />
prove metallurgiche e tecnologiche.<br />
L’azienda è specializzata nella tempra<br />
di acciai per cuscinetti e speciali, nella<br />
cementazione gassosa e carbonitrurazione.<br />
www.giovettiadv.com<br />
Con il fuoco<br />
non scherziamo<br />
<strong>La</strong>boratorio metallurgico<br />
Cementazione<br />
Carbonitrurazione<br />
Tempra e rinvenimento<br />
Sottoraffreddamento<br />
Normalizzazione<br />
Ricottura normale e in bianco<br />
Sabbiatura<br />
Via N. Sauro, 12 - 20862 Arcore (MB)<br />
Tel. +39 039615545 / +39 0396013244<br />
www.carbotempra.it<br />
www.interprogettied.com<br />
n.3 <strong>2022</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong><br />
17<br />
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ATTUALITÀ<br />
INDUSTRIAL AUTOMATION BUSINESS<br />
Omron nomina Fernando Colás CEO dell’IAB in Europa<br />
Omron ha annunciato che<br />
Fernando Colás, dirigente con<br />
un’esperienza di oltre 37 anni,<br />
è stato nominato Chief Executive<br />
Officer (CEO) dell’Industrial<br />
Automation Business (IAB)<br />
nell’area EMEA. Colás prende il<br />
posto di Seigo Kinugawa, che<br />
ritornerà in Giappone per dirigere<br />
il Global Business Process<br />
and IT Innovation HQ.<br />
Colás ha iniziato la sua carriera<br />
in Omron nel 1985 nel settore<br />
vendite e marketing e ha rapidamente<br />
scalato con successo<br />
i vertici dell’azienda. Durante i<br />
suoi anni di esperienza, ha occupato<br />
per oltre vent’anni il livello<br />
di senior leadership in veste di<br />
General Manager Iberia e Division<br />
Manager nell’area EMEA.<br />
A partire dal 2015, Colás ha<br />
coordinato il marketing del<br />
mercato e di prodotto, nonché<br />
il supporto tecnico in qualità<br />
di General Director Marketing<br />
EMEA e ha supervisionato le<br />
integrazioni post-fusione. In<br />
questa fase della sua carriera,<br />
Colás ha svolto un ruolo determinante<br />
nell’implementazione<br />
della strategia di trasformazione<br />
Value Generation 2020 (VG2.0)<br />
di Omron, aiutando i produttori<br />
a realizzare una produzione<br />
flessibile, efficiente e sostenibile<br />
grazie al rivoluzionario concetto<br />
di innovazione della produzione<br />
di Omron, denominato “i-Automation”.<br />
“Sono molto entusiasta di<br />
assumere questo nuovo<br />
ruolo”, ha dichiarato Colás. “Il<br />
mio obiettivo è condurre con<br />
successo, fin dalle prime fasi, la<br />
realizzazione entro il 2030 del<br />
piano strategico a lungo termine<br />
di Omron nell’area EMEA<br />
e contemporaneamente continuare<br />
a trovare nuovi modi per<br />
avere un impatto positivo sulla<br />
vita delle persone in tutto il<br />
mondo. Le nostre tecnologie di<br />
base nel campo del rilevamento,<br />
del controllo, della robotica<br />
e dell’intelligenza artificiale<br />
consentono ai produttori di<br />
adattare la propria produzione<br />
per fronteggiare le sfide di<br />
oggi e di domani”.<br />
Omron punta a migliorare ulteriormente<br />
le iniziative ambientali<br />
e si prepara ad affrontare le sfide<br />
del cambiamento climatico e del<br />
riciclaggio delle risorse considerandole<br />
problemi estremamente<br />
importanti.<br />
GESTIONE DA REMOTO<br />
EFA sigla una partnership con Rilheva IIoT Platform<br />
Una nuova aggiunta al portafoglio<br />
di brand distribuiti da<br />
EFA Automazione SpA, azienda<br />
esperta in ambito di connettività,<br />
soluzioni di Industrial Communication<br />
e piattaforme software<br />
per applicazioni IIoT: si aggiunge<br />
Rilheva IIoT Platform, un prodotto<br />
di Xeo4 srl, one-productcompany<br />
focalizzata al 100%<br />
nello sviluppo e progettazione<br />
di un’unica soluzione.<br />
Rilheva IIoT Platform è una soluzione<br />
facile, completa e readyto-use<br />
per la gestione remota<br />
delle macchine e degli impianti:<br />
raccoglie dati da qualsiasi dispositivo,<br />
li trasmette in sicurezza nel<br />
cloud e permette di accedervi<br />
dallo smartphone, con rapidi<br />
tempi di setup. Inoltre, grazie alla<br />
sua architettura modulare basata<br />
su cloud, Rilheva può soddisfare<br />
le esigenze dei più diversi settori<br />
industriali.<br />
Diverse sono le funzionalità della<br />
piattaforma che garantiscono<br />
agli utilizzatori di connettere in<br />
modo sicuro qualsiasi apparato<br />
e sorgente dati, per poterli raccogliere,<br />
memorizzare,<br />
gestire e analizzare.<br />
Infine, grazie a Rilheva<br />
IIoT Platform è possibile<br />
creare i KPI in base<br />
a specifiche esigenze<br />
di ottimizzazione dei<br />
processi, di incremento<br />
dell’efficienza e delle<br />
performance, oltre che per accedere<br />
a nuove fonti di revenue<br />
attraverso la creazione di nuovi<br />
modelli di business.<br />
Rilheva IIoT si integra perfettamente<br />
con i prodotti Ewon<br />
di HMS Networks – di cui EFA<br />
Automazione è distributore storico<br />
nel nostro paese – offrendo<br />
così una soluzione completa<br />
end-to-end in grado di esprimere<br />
il massimo valore dai dati delle<br />
macchine con monitoraggio e<br />
analisi 24 ore su 24, indipendentemente<br />
dal luogo e dal dispositivo<br />
utilizzato.<br />
<strong>La</strong> soluzione Rilheva va a completare<br />
così la gamma di altri<br />
marchi distribuiti da EFA Automazione,<br />
rafforzandone la leadership<br />
in ambito di soluzioni<br />
dedicate alla connettività, al controllo<br />
da remoto, all’integrazione<br />
e alla convergenza OT-IT in ottica<br />
di Data Driven Automation.<br />
“Siamo felici di annoverare tra<br />
i nostri brand anche<br />
Rilheva”, commenta<br />
Franco Andrighetti,<br />
amministratore delegato<br />
di EFA Automazione<br />
SpA. “<strong>La</strong> piattaforma<br />
IIoT si inserisce bene<br />
nel mondo EFA Automazione,<br />
andando a<br />
completare l’offerta che da<br />
anni proponiamo in ambito di<br />
controllo e gestione da remoto,<br />
integrandosi perfettamente con<br />
il marchio Ewon”.<br />
18 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2022</strong><br />
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APPUNTAMENTI<br />
SOSTENIBILITÀ<br />
Torna a giugno la fiera europea per l’innovazione industriale<br />
<strong>La</strong> fiera della manifattura italiana tornerà a BolognaFiere dal 9 all’11<br />
giugno. Forte della grande soddisfazione espressa da visitatori ed<br />
espositori per la prima esperienza bolognese, Mecspe si conferma<br />
appuntamento immancabile per tutti gli aspetti legati all’arricchimento<br />
professionale e alla formazione.<br />
Il Made in Italy corre veloce negli<br />
ultimi mesi e i più recenti dati Istat<br />
ne registrano uno sprint importante<br />
nell’ultimo trimestre del 2021, con<br />
il PIL che ha fatto segnare +6,5%.<br />
L’industria, dunque, si conferma<br />
il motore della crescita nel nostro<br />
Paese, proiettandolo ai primi posti<br />
dei ranking europei, in un quadro<br />
ricco di opportunità – come quelle<br />
offerte dai fondi del PNRR in arrivo<br />
– e di sfide, prima tra tutte quella<br />
del caro energia.<br />
Sfide che Mecspe, la fiera dedicata<br />
alle tecnologie innovative per l’industria<br />
manifatturiera che si terrà<br />
a BolognaFiere dal 9 all’11 giugno<br />
<strong>2022</strong>, è pronta a cogliere per aiutare<br />
gli imprenditori nel loro percorso di<br />
crescita.<br />
Una manifestazione sempre più<br />
importante e ricca di contenuti che<br />
riparte da un’edizione di successo,<br />
quella del 2021, che ha visto la<br />
partecipazione di 2.024 espositori<br />
(cifra che ha portato Mecspe sul<br />
podio europeo delle fiere industriali<br />
per numero di espositori nel 2021),<br />
e 48.562 visitatori professionali, per<br />
la prima volta negli spazi di Bologna-<br />
Fiere, distribuiti sui 92.000 mq di<br />
superficie espositiva. Mecspe si posiziona<br />
così come importante appuntamento<br />
fieristico per le tematiche<br />
legate all’innovazione industriale,<br />
fondamentale per le agende dei<br />
buyer della filiera,<br />
i quali vi prendono<br />
parte soprattutto per<br />
incontrare uno o più<br />
espositori (71%) e<br />
per aggiornarsi sulle<br />
novità tecnologiche<br />
del settore (43%).<br />
Lo rivela un’indagine<br />
s u l l a C u s t o m e r<br />
S a t i s f a c t i o n ,<br />
secondo cui ben due<br />
terzi dei visitatori<br />
è rimasto più che<br />
soddisfatto della<br />
scorsa edizione,<br />
tanto da consigliare<br />
Mecspe a colleghi<br />
e professionisti del settore. Nel<br />
contempo è salita la percentuale<br />
di espositori che ritengono<br />
l’appuntamento annuale di Mecspe<br />
molto importante per la propria<br />
attività. Ma non solo. Rispetto<br />
al raggiungimento dei propri<br />
obiettivi, con la partecipazione a<br />
Mecspe gli espositori ritengono di<br />
aver efficacemente consolidato la<br />
propria immagine aziendale (per<br />
il 68%), verificato l’interesse per<br />
i propri prodotti (65%) e attivato<br />
nuovi rapporti commerciali (45%).<br />
Perché visitare Mecspe<br />
<strong>La</strong> visita di Mecspe è dunque un’occasione<br />
non solo di business ma anche<br />
di arricchimento professionale, utile<br />
per lo sviluppo della propria attività, e<br />
si rivela fondamentale per incontrare<br />
gli operatori del settore tanto per i<br />
visitatori quanto per gli espositori. È<br />
proprio su queste basi che riparte la<br />
nuova edizione, che prevede un’ampia<br />
proposta di approfondimenti tematici,<br />
tante nuove iniziative speciali e aree<br />
dimostrative, attività che da sempre<br />
hanno reso la manifestazione “unica”<br />
per imprenditori e professionisti. Le<br />
direttrici della nuova edizione saranno<br />
sempre digitalizzazione, sostenibilità<br />
e formazione, in quanto aree tematiche<br />
imprescindibili per l’avanzamento<br />
del comparto manifatturiero in ottica<br />
Industria 4.0.<br />
<strong>La</strong> formazione sarà il focus della<br />
Mecspe Live Academy, la nuova area<br />
dimostrativa realizzata insieme a espositori,<br />
scuole, Università, e grazie alla<br />
collaborazione, avviata già nel 2021,<br />
con i Competence Center. <strong>La</strong> Mecspe<br />
Live Academy sarà uno spazio in cui<br />
tutti e in particolare i ragazzi con<br />
18-24 anni di età, potranno vedere<br />
da vicino il funzionamento di processi<br />
che coinvolgono macchine, additive<br />
manufacturing, automazione e robotica,<br />
incrociando le tematiche della<br />
progettazione, digitalizzazione, sostenibilità<br />
e alleggerimento. Un’occasione<br />
di crescita professionale integrata con<br />
un percorso teorico in collaborazione<br />
con Accademia Tecniche Nuove.<br />
Infine, l’edizione del <strong>2022</strong> vedrà l’affiancamento<br />
di METEF, l’expo internazionale<br />
per l’alluminio, con una<br />
proposta di contenuti in linea con<br />
le esigenze di visitatori ed espositori,<br />
grazie alla presenza dell’area dedicata<br />
alla fonderia metalli e alle tecnologie<br />
dei materiali innovativi, con alternanza<br />
di momenti espositivi e momenti<br />
dimostrativi.<br />
20 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2022</strong><br />
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11:36
APPUNTAMENTI<br />
Fiere di Parma e Ceu-Ucimu<br />
hanno fissato le date di Mecfor,<br />
la nuova fiera della meccanica e<br />
subfornitura, la cui prima edizione<br />
era slittata a causa dell’emergenza<br />
pandemica: si terrà<br />
dal 24 al 26 maggio <strong>2022</strong> nel<br />
Padiglione 2 del quartiere fieristico<br />
di Parma.<br />
<strong>La</strong> manifestazione, organizzata<br />
in joint venture tra i partners,<br />
aggregherà in modo innovativo<br />
tre sezioni corrispondenti ad<br />
altrettanti saloni indipendenti<br />
e perfettamente sincroni con la<br />
domanda del mercato di flessibilità<br />
produttiva, di macchinari<br />
innovativi e rispondenti ai criteri<br />
di sostenibilità ambientale:<br />
<strong>Subfornitura</strong>, Revamping e Turning,<br />
tre sezioni e due visioni<br />
industriali differenti e sinergiche,<br />
quella dell’industria manifatturiera<br />
da un lato e della lavorazione<br />
conto terzi dall’altro.<br />
L’agenda<br />
Mecfor<br />
24-26 maggio <strong>2022</strong><br />
Parma<br />
www.mecforparma.it<br />
SPS Italia<br />
24-26 maggio <strong>2022</strong><br />
Parma<br />
www.spsitalia.it<br />
Autopromotec<br />
25-28 maggio <strong>2022</strong><br />
Bologna<br />
www.autopromotec.com<br />
<strong>La</strong>miera<br />
25-28 maggio <strong>2022</strong><br />
Milano<br />
www.lamiera.net<br />
MECCANICA E SUBFORNITURA<br />
Si alza il sipario sulla prima di Mecfor<br />
Hannover Messe<br />
30 maggio - 2 giugno <strong>2022</strong><br />
Hannover, Germania<br />
www.hannovermesse.de<br />
Nortec<br />
31 maggio - 3 giugno <strong>2022</strong><br />
Amburgo, Germania<br />
www.nortec-hamburg.de<br />
Mecspe<br />
9-11 giugno <strong>2022</strong><br />
Bologna<br />
www.mecspe.com/it<br />
<strong>La</strong>sys<br />
21-23 <strong>Giugno</strong> <strong>2022</strong><br />
Stoccarda, Germania<br />
www.messe-stuttgart.de/<br />
lasys/en<br />
Wire<br />
20-24 giugno <strong>2022</strong><br />
Düsseldorf, Germania<br />
www.wire-tradefair.com<br />
<strong>La</strong> prima edizione di Mecfor<br />
sarà una mostra che affiancherà<br />
all’esposizione delle aziende del<br />
settore anche una convegnistica<br />
caratterizzata da due eventi. Il<br />
primo sarà il convegno di apertura<br />
del 24 maggio che avrà un<br />
focus specifico sul revamping<br />
delle macchine utensili. Intitolato<br />
“Il Revamping nell’ambito<br />
di transizione 4.0”, indagherà<br />
il tema del ricondizionamento<br />
delle macchine utensili e la<br />
sua evoluzione verso la mission<br />
indicata da transizione 4.0.<br />
Verrà quindi mostrato come le<br />
macchine utensili possano, se<br />
opportunamente retrofittate,<br />
METAV<br />
21-24 giugno <strong>2022</strong><br />
Düsseldorf, Germania<br />
www.metav.com<br />
IMTS<br />
12-17 settembre <strong>2022</strong><br />
Chicago, USA<br />
www.imts.com<br />
AMB<br />
13-17 settembre <strong>2022</strong><br />
Stoccarda, Germania<br />
www.messe-stuttgart.de/<br />
amb/en<br />
Automechanika<br />
13-17 settembre <strong>2022</strong><br />
Kuala Lumpur, Malesia<br />
automechanikakualalumpur.<br />
hk.messefrankfurt.com/<br />
kualalumpur/en.html<br />
Micronora<br />
27-30 settembre <strong>2022</strong><br />
Besançon, Francia<br />
www.micronora.com<br />
avere una seconda vita. Saranno<br />
esposte macchine non solo<br />
economicamente convenienti,<br />
ma anche di qualità standard<br />
prevista da Industria 4.0. Inoltre,<br />
si risponde così alle esigenze di<br />
produzione sostenibile in linea<br />
con l’approccio dell’economia<br />
circolare, che si sta facendo<br />
sempre più strada anche nel<br />
mondo dell’industria pesante.<br />
Tra i relatori: i rappresentanti<br />
delle aziende impegnate nel<br />
revamping, esperti, rappresentanti<br />
delle istituzioni governative.<br />
Il secondo si terrà il 25 maggio<br />
ed è intitolato “<strong>Subfornitura</strong> e<br />
Sostenibilità” sulla sostenibilità<br />
intesa come nuova condizione<br />
necessaria per la subfornitura<br />
nei comparti della meccanica.<br />
Strutturato come tavola rotonda,<br />
vedrà la presenza di esperti e<br />
rappresentanti di aziende della<br />
meccanica e della subfornitura.<br />
IZB<br />
11-13 ottobre <strong>2022</strong><br />
Wolfsburg<br />
www.izb-online.com<br />
33.BI-MU<br />
12-15 ottobre <strong>2022</strong><br />
Milano<br />
www.bimu.it<br />
EuroBLECH<br />
25-28 ottobre <strong>2022</strong><br />
Hannover, Germania<br />
www.euroblech.com<br />
SPS<br />
8-10 novembre <strong>2022</strong><br />
Norimberga, Germania<br />
sps.mesago.com/events/<br />
en.html<br />
Fastener Fair Italy<br />
30 novembre - 1 dicembre<br />
<strong>2022</strong><br />
Milano<br />
www.fastenerfairitalia.com<br />
22 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2022</strong><br />
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APPUNTAMENTI<br />
AUTOMAZIONE E DIGITALE<br />
Countdown<br />
per SPS Italia <strong>2022</strong><br />
SPS Italia è pronta per accogliere a Parma<br />
espositori e visitatori, dal 24 al 26 maggio.<br />
“<strong>La</strong> manifestazione registra oltre il 90%<br />
di riconferme dall’ultima edizione, con un<br />
incremento del 15% di nuovi espositori. Le<br />
aziende devono puntare all’innovazione dei<br />
processi produttivi per essere competitive a<br />
livello internazionale e sostenibili per conseguire<br />
obiettivi di risparmio energetico e, in<br />
prospettiva, un miglioramento della qualità<br />
del lavoro e della vita”, commenta Donald<br />
Wich, amministratore delegato di Messe<br />
Frankfurt Italia.<br />
<strong>La</strong> visita in fiera si articola su sei padiglioni<br />
espositivi. Nelle hall 3, 5 e 6 le tecnologie<br />
di ultima generazione per la fabbrica 4.0<br />
sono presentate da circa 800 espositori.<br />
All’interno dei padiglioni 4, 7 e 8 raddoppia<br />
l’area di District 4.0, il percorso con demo<br />
dimostrative, nato otto anni fa e in costante<br />
ampliamento, per mostrare le potenzialità di<br />
quattro ambiti chiave per il settore industriale.<br />
Nel padiglione 8 ci saranno le arene, proseguimento<br />
dell’area espositiva, con un ricco<br />
palinsesto di incontri istituzionali, workshop<br />
e convegni scientifici.<br />
Nel padiglione 7 sarà possibile scoprire tutti<br />
gli annunci di lavoro degli espositori presenti<br />
in fiera nel corner interattivo dedicato, adiacente<br />
alle arene.<br />
Nell’area Digital & Software di District 4.0<br />
troverà spazio una nuova tematica, quella<br />
delle infrastrutture per la comunicazione<br />
nella fabbrica 4.0 con la partecipazione dei<br />
più importanti attori del comparto 5G. In<br />
occasione della decima edizione SPS Italia ha<br />
scelto di dedicare un nuovo osservatorio alla<br />
sostenibilità in ambito industriale, guardando<br />
con attenzione alle transizioni gemelle, quella<br />
digitale e quella ecologica, che guideranno<br />
i prossimi sviluppi nel manifatturiero, anche<br />
alla luce del nuovo PNRR, Piano Nazionale<br />
di Ripresa e Resilienza. Con l’obiettivo di<br />
valutare il grado di diffusione e orientamento<br />
alle soluzioni sostenibili per l’industria, l’indagine<br />
è stata realizzata in collaborazione con<br />
ANIE Energia, +CIM4.0, MADE Competence<br />
Center I4.0, Porsche Consulting. Saranno<br />
premiati con un Award i quattro progetti più<br />
meritevoli, scelti da una giuria selezionata,<br />
nelle categorie: tecnologia abilitante, progettualità<br />
e esperienza di sostenibilità.<br />
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APPUNTAMENTI<br />
12-15 OTTOBRE <strong>2022</strong><br />
Dopo anni di stop le fiere<br />
tornano finalmente<br />
a rianimarsi di persone<br />
e scambi reali. Quest’anno<br />
tocca a 33.BI-MU<br />
e <strong>La</strong>miera, i due eventi<br />
dedicati all’industria delle<br />
macchine utensili che<br />
presenteranno tante novità<br />
da toccare con mano.<br />
Afieramilano Rho nel <strong>2022</strong>,<br />
andranno in scena 33.BI-<br />
MU, la principale e più<br />
importante manifestazione italiana<br />
dedicata all’industria costruttrice<br />
di macchine utensili che si terrà<br />
dal 12 al 15 ottobre, e <strong>La</strong>miera,<br />
la mostra internazionale dedicata<br />
all’industria delle macchine utensili<br />
per la deformazione della lamiera<br />
e delle tecnologie innovative legate<br />
al comparto, in programma dal 25<br />
al 28 maggio. Entrambe promosse<br />
da Ucimu- Sistemi per produrre,<br />
le manifestazioni saranno all’insegna<br />
dell’innovazione e della ripresa<br />
delle attività in presenza per lungo<br />
tempo attese da tutta l’industria<br />
italiana.<br />
Le macchine utensili<br />
tornano in presenza<br />
<strong>La</strong> disponibilità<br />
ad investire in<br />
nuova tecnologia<br />
di produzione<br />
e la necessità<br />
di rinnovare gli<br />
impianti saranno<br />
temi alla base della<br />
prossima edizione<br />
di 33.BI-MU<br />
senso delle imprese del settore che<br />
hanno a disposizione un mercato<br />
italiano vivace e ricettivo anche<br />
grazie agli incentivi governativi che<br />
resteranno in vigore almeno per<br />
tutto il <strong>2022</strong>.<br />
<strong>La</strong> disponibilità ad investire in<br />
nuova tecnologia di produzione e<br />
la necessità di rinnovare gli impian-<br />
33.BI-MU: 5 TEMI TECNOLOGICI<br />
PER 5 AREE ESPOSITIVE<br />
Promossa da Ucimu-Sistemi per<br />
produrre, l’associazione dei costruttori<br />
italiani di macchine utensili,<br />
robot e automazione, e organizzata<br />
da EFIM- Ente Filiere Italiane<br />
Macchine, 33.BI-MU si tiene ad un<br />
anno esatto di distanza da EMO<br />
Milano, la mondiale di settore che<br />
si è svolta a ottobre 2021 riscuotendo<br />
pieno successo presso il pubblico<br />
di riferimento.<br />
Sulla scia di questo risultato 33.BI-<br />
MU si prepara a raccogliere il conti,<br />
che sempre di più devono poter<br />
contare su sistemi e macchine di<br />
ultima generazione, sono le ragioni<br />
che renderanno 33.BI-MU frequentato<br />
dagli utilizzatori di tutti i<br />
principali settori di sbocco.<br />
I visitatori troveranno una manifestazione<br />
ricca di proposte per tutte<br />
le esigenze produttive. Accanto alle<br />
24 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2022</strong><br />
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24_25_Articolo LAMIERA.indd 24 12/05/22 10:08
macchine e ai sistemi, cuore dell’esposizione,<br />
33.BI-MU proporrà un<br />
focus speciale su 5 temi tecnologici<br />
per 5 aree espositive a rappresentare<br />
l’intero ecosistema di settore:<br />
RobotHeart patrocinata da SIRI e<br />
dedicata al mondo della robotica;<br />
BI-MU Digital focalizzata su mondo<br />
dell’ITC e delle tecnologie per la<br />
connettività; piùADDITIVE, patrocinata<br />
da<br />
AITA-Associazione Italiana tecnologie<br />
Additive e dedicata alle tecnologie<br />
additive; Metrology & Testing<br />
centrata su sistemi, macchine di<br />
prova e misura e controllo qualità;<br />
e, infine, BI-MU Logistics dedicata<br />
alla logistica per l’industria meccanica.<br />
In aggiunta all’offerta espositiva,<br />
vi sarà BI-MUpiù, iniziativa ormai<br />
consolidata della biennale della<br />
macchina utensile, che proporrà<br />
un fitto calendario di incontri di<br />
approfondimento culturale tematico<br />
a cura degli organizzatori e degli<br />
espositori. Accanto alle presentazioni<br />
delle novità esposte in fiera,<br />
troveranno spazio incontri incentrati<br />
sui temi di maggior interesse per<br />
gli operatori del settore. Tra questi,<br />
particolare rilevanza avranno la<br />
digitalizzazione e la sostenibilità,<br />
in risposta alle nuove linee dettate<br />
dalla transizione 4.0 e dall’approccio<br />
previsto dai criteri ESG, sempre<br />
più rilevanti per chi opera nel<br />
mondo dell’industria.<br />
LAMIERA: UNO SGUARDO RIVOLTO<br />
AL FUTURO<br />
Continua spedita anche l’organizzazione<br />
di <strong>La</strong>miera <strong>2022</strong>, la mostra<br />
internazionale dedicata all’industria<br />
delle macchine utensili per<br />
la deformazione della <strong>La</strong>miera e<br />
delle tecnologie innovative legate<br />
al comparto, in programma a fieramilano<br />
Rho dal 25 al 28 maggio.<br />
<strong>La</strong> 21esima edizione della fiera,<br />
promossa anch’essa da Ucimu-<br />
Sistemi per produrre e organizzata<br />
da CEU-Centro Esposizioni Ucimu,<br />
punta a riconfermare il successo<br />
delle precedenti due edizioni lombarde,<br />
che hanno visto la biennale<br />
crescere costantemente in termini<br />
di tecnologia, metratura espositiva,<br />
imprese espositrici e visitatori<br />
presenti.<br />
“Il ritorno all’esperienza fieristica<br />
ha confermato l’importanza e l’alto<br />
valore degli eventi espositivi”, ha<br />
dichiarato Alfredo Mariotti, direttore<br />
generale di Ucimu-Sistemi per<br />
produrre. “Vedere dal vivo i macchinari<br />
e incontrare in presenza<br />
partner e clienti sono i desideri<br />
condivisi da tutti gli operatori del<br />
settore; per questo siamo sicuri<br />
di poter ottenere ottimi risultati<br />
dalla prossima edizione di <strong>La</strong>miera.<br />
Il posticipo al <strong>2022</strong> è stato una<br />
decisione forzata e determinata<br />
dalla situazione sanitaria che stavamo<br />
vivendo ma anche una scelta<br />
ponderata e di forte responsabilità.<br />
A maggio <strong>2022</strong> avremo l’occasione<br />
e l’opportunità di offrire una fiera<br />
più ricca, più sicura e più partecipata”.<br />
UNA PARTENZA ACCELERATA<br />
A meno di sei mesi dall’evento tutti<br />
i principali player del settore avevano<br />
già confermato la loro presenza.<br />
Numerosi sono i motivi e i vantaggi<br />
che spingono le aziende a prendere<br />
parte a <strong>La</strong>miera <strong>2022</strong>. Tra questi<br />
c’è anche l’estensione da parte del<br />
<strong>La</strong> 21esima<br />
edizione di<br />
<strong>La</strong>miera punta<br />
a riconfermare<br />
il successo delle<br />
edizioni passate<br />
che hanno visto<br />
la biennale crescere<br />
costantemente<br />
in termini<br />
di tecnologia,<br />
metratura<br />
espositiva, imprese<br />
espositrici<br />
e visitatori<br />
governo italiano delle misure 4.0<br />
che resteranno in vigore almeno<br />
fino a tutto il resto dell’anno. Una<br />
grande opportunità di business per<br />
tutti gli espositori che incontreranno<br />
gli end-users alla prossima<br />
edizione di <strong>La</strong>miera.<br />
INIZIATIVE E APPROFONDIMENTI<br />
Numerose le aree di innovazione<br />
proposte in mostra: Fabbricafutura,<br />
dedicata a software e tecnologie<br />
per la connettività e la gestione<br />
dei dati; Box Consulting, spazio<br />
per consulenti e formatori; Fastener<br />
Industry, dedicata a viti, bulloni e<br />
sistemi di serraggio e fissaggio;<br />
EcoCoatech, destinata ai processi<br />
di verniciatura della <strong>La</strong>miera; Blech<br />
Italy Service riservata alla subfornitura<br />
e ai servizi per l’industria e<br />
Saldatech, con focus sul comparto<br />
della saldatura.<br />
Inoltre <strong>La</strong>miera <strong>2022</strong> proporrà<br />
numerose iniziative di approfondimento<br />
e intrattenimento così da<br />
valorizzare ancor di più la presenza<br />
degli operatori che parteciperanno<br />
alla manifestazione. Ad esempio,<br />
sarà riproposta l’iniziativa <strong>La</strong>mia<strong>La</strong>miera,<br />
l’arena convegni dedicata a<br />
temi specifici e eventi collaterali che<br />
ospiteranno confronti tra opinion<br />
leader e esperti oltre a presentazioni<br />
di tecnologie innovative a cura<br />
degli espositori.<br />
www.interprogettied.com n.3 <strong>2022</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 25<br />
24_25_Articolo LAMIERA.indd 25 12/05/22 10:08
APPUNTAMENTI<br />
TECNOLOGIE PER L’INDUSTRIA<br />
Il mondo sta vivendo una<br />
svolta epocale nella politica<br />
economica ed energetica<br />
internazionale, una svolta<br />
che comporta prezzi<br />
in crescita per l’energia.<br />
Allo stesso tempo, molti<br />
produttori si stanno<br />
impegnando per contrastare<br />
il cambiamento climatico.<br />
In questa situazione occorre<br />
trovare nuove soluzioni<br />
e Hannover Messe <strong>2022</strong><br />
si colloca proprio in mezzo<br />
al cambiamento.<br />
Hannover Messe è la fiera<br />
delle tecnologie per l’industria<br />
che quest’anno si terrà<br />
dal 30 maggio al 2 giugno, con<br />
circa 2.500 imprese che presenteranno<br />
nel quartiere fieristico di<br />
Hannover le loro tecnologie per<br />
le fabbriche e i sistemi energetici<br />
del futuro. All’insegna del tema<br />
conduttore della Trasformazione<br />
Verso un equilibrio<br />
tra clima ed energia<br />
Industriale, dimostreranno come<br />
impianti produttivi in rete operino<br />
con maggiore efficienza e maggior<br />
risparmio delle risorse e come sia<br />
possibile generare e trasmettere<br />
energia in modo sostenibile.<br />
“I temi di Hannover Messe sono<br />
più che mai importanti sullo sfondo<br />
dell’attuale situazione politica<br />
mondiale”, ha commentato Jochen<br />
Köckler, CEO di Deutsche Messe,<br />
nel corso della Hannover Messe<br />
Preview. “<strong>La</strong> questione centrale è<br />
come garantire la sicurezza delle<br />
catene di approvvigionamento e<br />
lo sviluppo in un mondo in rapida<br />
trasformazione politica, ecologica<br />
ed economica, e allo stesso tempo<br />
contrastare il cambiamento climatico.<br />
Le tecnologie innovative avranno<br />
un ruolo chiave al riguardo”.<br />
Tra le aziende espositrici figurano<br />
colossi come Siemens, Bosch,<br />
Schneider Electric, Schaeffler,<br />
Microsoft, SAP e Service Now, e<br />
numerose altre aziende importan-<br />
ti quali Beckhoff, Festo, Harting,<br />
Pepperl+Fuchs, Phoenix Contact,<br />
Wago e Ziehl-Abegg. Ad essi<br />
si aggiungono grossi istituti di<br />
ricerca come il Fraunhofer o il<br />
Karlsruher Institut für Technologie<br />
(KIT) e un centinaio di startup<br />
che ad Hannover Messe trovano<br />
una piattaforma ideale per fare<br />
rete con l’industria.<br />
Energie verdi per il clima<br />
In tema di produzione a zero emissioni<br />
di CO2 e di sicurezza dell’approvvigionamento<br />
energetico in<br />
Europa, spetta un ruolo chiave alle<br />
energie rinnovabili e all’idrogeno<br />
verde. Molte aziende propongono<br />
già soluzioni concrete. Il Centro<br />
di Industria 4.0 dell’espositore di<br />
Hannover Messe Bosch ha creato,<br />
ad esempio, un circuito a idrogeno<br />
26 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2022</strong><br />
www.interprogettied.com<br />
26_27_Articolo Hannover Messe.indd 26 12/05/22 10:16
che produce idrogeno verde per<br />
processi industriali.<br />
Per effetto dell’attuale dibattito<br />
sull’approvvigionamento energetico,<br />
il tema dell’idrogeno acquista<br />
sempre più importanza nel contesto<br />
di Hannover Messe.<br />
“Da anni ormai noi allestiamo la<br />
maggiore piattaforma europea<br />
per l’industria dell’idrogeno e<br />
delle celle a combustibile”, ha<br />
aggiunto Köckler. “Ad Hannover<br />
oltre 200 aziende presenteranno<br />
soluzioni per un approvvigionamento<br />
energetico sostenibile<br />
basato sull’idrogeno ottenuto da<br />
fonti energetiche rinnovabili. Tra<br />
di esse ci sono Iberdrola, Saint<br />
Gobain, Emerson, ElringKlinger,<br />
Plug Power, Siemens, Phoenix<br />
Contact, Enapter, Bosch, Hexagon<br />
Purus, Nel Hydrogen, Hydrogenious<br />
e GP Joule”.<br />
Digitalizzazione, automazione e IA<br />
L’Europa si propone di essere<br />
climaticamente neutrale entro la<br />
metà del millennio. Un numero<br />
crescente di aziende si è prefissato<br />
obiettivi ambiziosi al riguardo<br />
e intende convertire completamente<br />
la propria produzione e<br />
i propri servizi. Gli espositori di<br />
Hannover Messe propongono<br />
le tecnologie necessarie a tale<br />
scopo. Con moderne macchine<br />
e impianti è possibile produrre<br />
praticamente ogni tipo di bene<br />
con maggiore efficienza energetica<br />
e tutela delle risorse, mentre<br />
soluzioni della meccanica e<br />
dell‘impiantistica, dell’elettronica<br />
e dell’industria del software<br />
e dell’IT possono migliorare di<br />
molto i processi di controllo di<br />
sistemi complessi, potenziando<br />
l’innovazione e riducendo in<br />
tutto il mondo le emissioni di<br />
gas serra.<br />
<strong>La</strong> rilevazione dell’impronta di CO2<br />
di intere catene di approvvigionamento<br />
è spesso il primo passo in<br />
direzione della neutralità climatica.<br />
Un altro espositore Hannover<br />
Messe, Siemens, ha sviluppato per<br />
questo un software che raccoglie i<br />
dati dell’emissione lungo la catena<br />
di fornitura e li combina con i<br />
dati della creazione di valore dell’azienda<br />
per determinare l’impronta<br />
ecologica effettiva di un prodotto.<br />
L’organizzazione fieristica<br />
Hannover Messe sarà inaugurata<br />
congiuntamente dal cancelliere<br />
federale Olaf Scholz e dal premier<br />
portoghese António Costa. Paese<br />
Partner della più importante fiera<br />
mondiale delle tecnologie per l‘industria<br />
sarà infatti quest’anno il<br />
Portogallo.<br />
Ad Hannover Messe <strong>2022</strong> si sono<br />
già iscritte più di 120 aziende<br />
portoghesi, che, all’insegna dello<br />
slogan “Portugal Makes Sense”,<br />
presenteranno i loro prodotti e le<br />
loro soluzioni per la trasformazione<br />
digitale, per la svolta energetica e<br />
per catene di approvvigionamento<br />
affidabili.<br />
Hanno già confermato la loro<br />
presenza anche altri importanti<br />
esponenti politici quali Frans<br />
Con moderne<br />
macchine e<br />
impianti è<br />
possibile produrre<br />
praticamente<br />
ogni tipo di bene<br />
con maggiore<br />
efficienza<br />
energetica e tutela<br />
delle risorse<br />
J. Köckler (Deutsche Messe):<br />
“Ad Hannover oltre 200 aziende<br />
presenteranno soluzioni per un<br />
approvvigionamento energetico<br />
sostenibile basato sull’idrogeno ottenuto<br />
da fonti energetiche rinnovabili”<br />
Timmermanns, Vicepresidente<br />
della Commissione Europea, e<br />
Bettina Stark-Watzinger, Ministro<br />
federale tedesco per l’Istruzione e<br />
per la Ricerca. Dopo due anni di<br />
“Pausa per Coronovirus”, Hannover<br />
Messe tornerà così ad essere<br />
la piattaforma internazionale per<br />
il dialogo sulla politica economica.<br />
“A fine maggio la community<br />
mondiale dell’industria terrà<br />
gli occhi puntati su Hannover.<br />
Quest’anno in particolare Hannover<br />
Messe potrà mandare segnali<br />
di politica economica e costruire<br />
ponti”, sostiene Köckler.<br />
Oltre al fronte espositivo, verrà<br />
offerto ai visitatori anche un<br />
programma collaterale di alto<br />
profilo. Sui cinque palchi riservati<br />
alle conferenze si affronteranno<br />
temi come automazione, cloud<br />
e infrastrutture, analisi e gestione<br />
dei dati, piattaforme digitali,<br />
robotica, sicurezza dell’IT,<br />
intelligenza artificiale, energie<br />
rinnovabili, idrogeno verde, produzione<br />
a efficienza energetica e<br />
CO2 neutra, gestione energetica<br />
digitale, economia circolare e<br />
molto altro. L’intero programma<br />
potrà essere seguito sia in<br />
presenza sia in remoto, perché<br />
andrà contemporaneamente in<br />
streaming anche sul sito di Hannover<br />
Messe.<br />
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26_27_Articolo Hannover Messe.indd 27 12/05/22 10:16
LAVORAZIONI MECCANICHE<br />
MECCANICA DI ALTA PRECISIONE<br />
LAM è in grado<br />
di realizzare qualsiasi tipo<br />
di componente<br />
meccanico e di servire tutti<br />
i settori produttivi.<br />
Grazie anche alla forte<br />
attenzione verso innovazione<br />
tecnologica, formazione<br />
e qualità.<br />
Una nuova sfida per<br />
i particolari meccanici di LAM<br />
Con oltre 40 anni di esperienza<br />
alle spalle, LAM Srl<br />
vanta ormai di uno stabilimento<br />
multi-reparto, organizzato<br />
sulle sezioni di tornitura, fresatura,<br />
controllo qualità, collaudo e rettifica<br />
e specializzato nella realizzazione<br />
di componentistica integrata<br />
di alta precisione.<br />
Il parco macchine d’ultima generazione,<br />
l’organizzazione efficace<br />
del lavoro e l’alto grado di maestranze<br />
e personale tecnico hanno<br />
consentito all’azienda di Biella la<br />
possibilità ottenere certificazioni<br />
quali la UNI EN ISO 9001:2015, e<br />
la EN 9100:2018, concepita per chi<br />
sviluppa e produce componenti per<br />
l’industria aerospaziale e aeronautica.<br />
In questo modo LAM ha elevato<br />
il proprio potenziale operativo in<br />
termini di qualità e competitività,<br />
diventando inoltre punto di riferimento<br />
nel settore industriale per le<br />
lavorazioni di fresatura e tornitura<br />
di precisione.<br />
LAM offre ai costruttori di macchinari<br />
tutto ciò che concerne la<br />
realizzazione di particolari meccanici<br />
di precisione. Innovazione<br />
tecnologica, formazione e qualità<br />
sono solo alcuni dei punti di forza<br />
aziendali. A trarne beneficio però<br />
sono più di un settore, come quello<br />
della macchina utensile, quello<br />
della robotica, della meccatronica,<br />
Davide Lugli,<br />
direttore generale<br />
di LAM<br />
il packaging, l’imbottigliamento,<br />
il meccano tessile. Ai quali si possono<br />
aggiungere l’aerospaziale e<br />
l’aeronautico.<br />
Inoltre, grazie alla sua evoluzio-<br />
ne e alla sua continua voglia di<br />
sperimentare, LAM ha chiuso un<br />
2021 in positivo, con un fatturato<br />
in crescita di 4,5 milioni di euro<br />
sostenuto da una quota export del<br />
+35%, grazie all’apertura di nuovi<br />
canali commerciali in Germania,<br />
Belgio e al consolidamento del mercato<br />
elvetico.<br />
L’ESPERIENZA AL SERVIZIO<br />
DELL’INDUSTRIA PRODUTTIVA<br />
Nel corso dei suoi oltre 40 anni,<br />
LAM Srl offre ai costruttori di macchinari<br />
tutto ciò che concerne la<br />
realizzazione di particolari meccanici<br />
di precisione. “Fondata da<br />
mio padre Amedeo e mia madre<br />
Maura, l’azienda ha iniziato la sua<br />
attività nel Biellese con un primo<br />
28 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2022</strong><br />
www.interprogettied.com<br />
28_29_Articolo LAM.indd 28 12/05/22 10:34
macchinario di tornitura, cominciando<br />
a produrre particolari per<br />
il settore meccanotessile”, spiega<br />
Davide Lugli, direttore operativo di<br />
LAM. “Oggi siamo in grado di realizzare<br />
qualsiasi tipo di componente<br />
meccanico e di servire tutti i settori<br />
legati all’industria produttiva”.<br />
Innovazione tecnologica, formazione<br />
e qualità sono alcuni dei<br />
principali elementi ai quali LAM<br />
ha sempre guardato con estrema<br />
attenzione. A beneficiarne sono<br />
molteplici settori, come quello<br />
della macchina utensile, quello<br />
della robotica, della meccatronica,<br />
il packaging, l’imbottigliamento,<br />
il meccano tessile. A questi, si<br />
aggiungono anche i settori dell’aerospaziale<br />
e dell’aeronautico, ai<br />
quali LAM è oggi in grado di rivolgersi<br />
in modo ancora più completo<br />
e competitivo.<br />
UNA CRESCITA CERTIFICATA<br />
Già in possesso della certificazione<br />
UNI EN ISO 9001:2015, LAM ha<br />
acquisito anche la EN 9100:2018,<br />
concepita per chi sviluppa e produce<br />
componenti per l’industria<br />
aerospaziale e aeronautica, elevando<br />
il proprio potenziale operativo<br />
in termini di qualità e competitività.<br />
“L’evoluzione e la qualità espresse<br />
dalla nostra azienda negli ultimi<br />
anni ci hanno portato ad aggiungere<br />
un tassello decisivo e strategico<br />
per il futuro”, spiega Davide<br />
Lugli. “Ci aspettiamo di ampliare<br />
il numero di clienti legati al settore<br />
aerospaziale e aumentare i nostri<br />
Davide Lugli (LAM):<br />
“Negli ultimi anni<br />
abbiamo investito molto<br />
sui nostri collaboratori<br />
e in Industria 4.0<br />
per rendere ancora<br />
più efficiente la nostra<br />
struttura e migliorare<br />
i processi”<br />
volumi produttivi per rimanere<br />
competitivi sul mercato nei prossimi<br />
anni”.<br />
Alle stringenti esigenze di questi<br />
settori (ma non solo), l’azienda<br />
risponde con competenze, esperienza,<br />
e una dotazione tecnologica<br />
allo stato dell’arte.<br />
“Negli ultimi anni – sottolinea<br />
Lugli – abbiamo investito molto sui<br />
nostri collaboratori e in Industria<br />
4.0 per rendere ancora più efficiente<br />
la nostra struttura e migliorare<br />
i processi. <strong>La</strong> qualità dei nostri<br />
prodotti si posiziona già in altri settori<br />
a un livello elevato. E questo è<br />
garantito da macchinari di marchi<br />
primari, da una sala metrologica<br />
attrezzata per i controlli richiesti,<br />
da una catena di fornitori esterni<br />
certificati e, non da ultimo, dalla<br />
costante formazione dei nostri collaboratori<br />
verso nuovi obiettivi”.<br />
AL PASSO PER LE NUOVE<br />
SFIDE DI MERCATO<br />
LAM ha chiuso un 2021 in modo<br />
positivo, con un fatturato in crescita,<br />
attestatosi a 4,5 milioni di<br />
euro, sostenuto da una quota<br />
export che segna un +35%, grazie<br />
all’apertura di canali commerciali<br />
in Germania, Belgio e al consolidamento<br />
del mercato elvetico.<br />
“Un risultato – prosegue Lugli –<br />
che porta con sé ancora nuovi<br />
investimenti legati al parco macchine.<br />
Dal mese di marzo sono<br />
entrati a fare parte della nostra<br />
Già in possesso<br />
della certificazione<br />
UNI EN ISO<br />
9001:2015, LAM<br />
ha acquisito anche<br />
la EN 9100:2018,<br />
concepita per chi<br />
sviluppa e produce<br />
componenti<br />
per l’industria<br />
aerospaziale e<br />
aeronautica<br />
dotazione tecnologica un nuovo<br />
centro di lavoro nel reparto fresatura<br />
ed un nuovo tornio. In attesa<br />
che venga terminata la costruzione<br />
della nuova sede produttiva<br />
più ampia e moderna in grado<br />
di supportare i diversi progetti di<br />
ampliamento de nostri clienti e dei<br />
settori serviti”.<br />
Una chiara vision, dunque, di<br />
come l’azienda si pone nei confronti<br />
dell’immediato futuro.<br />
“Più a lungo termine lavoriamo<br />
per fare di LAM un’azienda di<br />
riferimento nel proprio settore<br />
immaginandola come un’azienda<br />
moderna, internazionale, ricca di<br />
entusiasmo nei suoi collaboratori<br />
e nelle sue collaboratrici, sostenibile<br />
e rispettosa del suo territorio”,<br />
conclude Davide Lugli.<br />
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28_29_Articolo LAM.indd 29 12/05/22 10:34
MACCHINE UTENSILI<br />
LO STUDIO<br />
Dopo un periodo difficile<br />
segnato dal rallentamento<br />
dell’automotive, migliorano<br />
export e vendite<br />
di macchine utensili<br />
anche grazie alla loro<br />
crescente precisione,<br />
conseguibile attraverso<br />
le analisi preliminari<br />
sullo smorzamento delle<br />
vibrazioni effettuate sin<br />
dalla fase progettuale.<br />
Smorzare le vibrazioni per<br />
aumentare le performance<br />
di Alberto Buffon<br />
Le innovazioni tecnologiche e<br />
di prodotto sono spesso legate<br />
e precedute da miglioramenti<br />
qualitativi dei sistemi di produzione.<br />
Osservando infatti ciò che è successo<br />
lo scorso secolo, possiamo notare<br />
come i perfezionamenti delle macchine<br />
utensili ad asportazione di truciolo,<br />
le quali da semplici macchine dotate<br />
di azionamenti meccanici a manovella<br />
si sono evolute in centri di lavoro a 5<br />
assi completamente automatizzati,<br />
abbiano portato a grandi passi avanti<br />
in tutti i settori in cui sono impiegate;<br />
sono risultate infatti molto più precise,<br />
ripetibili e veloci. <strong>La</strong> competizione nel<br />
creare macchine sempre più performanti,<br />
perciò, non si è mai arrestata<br />
e anzi è tutt’ora molto forte.<br />
I primi upgrade fatti sulle macchine<br />
utensili riguardavano soprattutto il<br />
materiale degli utensili da taglio, la<br />
potenza e la velocità del motore, il<br />
numero di motori impiegati e l’automazione.<br />
Con queste modifiche<br />
è stato possibile lavorare anche i<br />
materiali più duri, diminuire i tempi<br />
di produzione e realizzare geometrie<br />
sempre più complesse. Tuttavia,<br />
Effetto delle<br />
vibrazioni<br />
autoindotte su<br />
di un componente<br />
sottoposto<br />
a tornitura<br />
per affinare ulteriormente le macchine,<br />
ci si accorse ben presto che<br />
fosse necessario indagare anche un<br />
aspetto discretamente complesso:<br />
le vibrazioni.<br />
I FATTORI CHE GENERANO<br />
VIBRAZIONI<br />
Questo fenomeno, insieme agli urti,<br />
concorre al cattivo funzionamento<br />
ed al precoce deterioramento delle<br />
macchine e delle strutture, nonché<br />
all’inquinamento acustico dell’ambiente<br />
circostante. Anche la salute<br />
dell’uomo ne è influenzata negativamente,<br />
con conseguenze sempre più<br />
oggetto di attenzione da parte dei<br />
responsabili preposti alla sicurezza.<br />
Le vibrazioni nelle macchine utensili<br />
sono dovute principalmente a tre<br />
fattori:<br />
- squilibri degli alberi rotanti, come<br />
quello di trasmissione che collega il<br />
motore al mandrino, passando dai<br />
giunti e dalle ruote di trasmissione;<br />
- difetti dimensionali di alcuni componenti<br />
che costituiscono gli azionamenti;<br />
- un ingaggio intermittente fra l’utensile<br />
ed il pezzo da lavorare.<br />
Tutti questi eventi generano delle<br />
forze periodiche che vengono convertite<br />
in vibrazioni forzate, che<br />
raramente causano problemi, e<br />
vibrazioni autoindotte, note anche<br />
come chatter, che sono uno dei<br />
limiti più importanti alla produttività<br />
dei processi di lavorazione.<br />
Già nel 1907 Taylor definì il chatter<br />
come “il problema più oscuro e<br />
delicato che si affronta nella lavorazione<br />
meccanica”. Esse si manife-<br />
30 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2022</strong><br />
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30_32_Articolo R+W.indd 30 17/05/22 11:42
stano con l’aumento della velocità<br />
di lavorazione, parametro molto<br />
importante per incrementare il rendimento<br />
delle macchine o durante<br />
il processo di finitura dei componenti;<br />
la diretta conseguenza è<br />
la generazione di asperità molto<br />
evidenti di geometria particolare<br />
sulla superficie del componente,<br />
causandone spesso lo scarto. I<br />
modelli matematici di Arnold o<br />
di tipo B constatano che questo<br />
fenomeno dipenda dalla lunghezza<br />
e dalla profondità del taglio, dallo<br />
smorzamento dell’utensile e da un<br />
fattore relativo alla forza.<br />
Caso simile, forse ancora più interessante,<br />
è quello riguardante il<br />
chatter di tipo rigenerativo. Questo<br />
fenomeno fisico, come spiegato<br />
già nel 1958 da Tobias e Fishwick<br />
si produce quando la superficie<br />
generata da un dente dell’utensile<br />
da taglio viene alterata da piccole<br />
vibrazioni, creando una ondulazione<br />
non prevista dal punto di<br />
vista statico. Il dente successivo<br />
subirà, nello stesso momento del<br />
precedente, le medesime vibrazioni<br />
più un’alterazione dovuta alla<br />
superficie ondulata lasciata dalla<br />
passata precedente, portando ad<br />
un incremento delle oscillazioni e<br />
generando così un processo instabile.<br />
Anche in questo caso per<br />
approfondire l’analisi matematica<br />
del fenomeno rimandiamo il lettore<br />
all’articolo precedentemente citato<br />
sullo smorzamento delle vibrazioni<br />
nelle macchine utensili in cui<br />
sono spiegati approfonditamente i<br />
modelli presenti in letteratura.<br />
zature di ancoraggio o il<br />
pezzo stesso, possono<br />
essere la causa della<br />
comparsa delle vibrazioni<br />
autorigenerative,<br />
come dimostrano i ricercatori<br />
Stepan, Munoa et.<br />
al. dell’University of Technology<br />
and Economics di Budapest<br />
nell’articolo Cylindrical milling<br />
tools: comparative real case study<br />
for process stability. Nell’articolo si<br />
spiega come gli sviluppatori di frese<br />
abbiano progettato e commercializzato<br />
molti utensili di fresatura di<br />
forma cilindrica non convenzionale<br />
(seghettati) basati sull’idea di distribuire<br />
in maniera casuale i ritardi<br />
temporali del processo di fresatura.<br />
In generale, questi strumenti prevengono<br />
la formazione del chatter<br />
ma, a causa della loro complessa<br />
struttura geometrica, è difficile fare<br />
una previsione affidabile sul miglioramento<br />
dei parametri chatterfree.<br />
Per superare queste difficoltà gli<br />
scienziati hanno applicato due<br />
metodi: la semi-discretizzazione<br />
e la soluzione multifrequenza,<br />
entrambi hanno fornito grafici di<br />
stabilità ragionevolmente identici.<br />
Il confronto tra tre diversi utensili<br />
di fresatura elicoidale di identica<br />
geometria cilindrica ha dimostrato<br />
Giunto EK di R+W<br />
che l’utensile seghettato fornisce<br />
un miglioramento più significativo<br />
nella stabilità del taglio.<br />
L’ANALISI DELLE VIBRAZIONI<br />
Al momento della progettazione<br />
della macchina è possibile, anzi<br />
opportuno, intraprendere delle analisi<br />
preliminari al fine di verificare che<br />
le strutture siano sufficientemente<br />
rigide e che le vibrazioni non vadano<br />
ad inficiare la qualità delle lavorazioni.<br />
Per far ciò si ricorre sempre<br />
all’analisi modale combinata con il<br />
metodo degli elementi finiti; anziché<br />
seguire la geometria complessa del<br />
sistema, la si discretizza in componenti<br />
piccolissimi e semplici, collegati<br />
gli uni agli altri dalle equazioni<br />
viste in precedenza, tramite i quali<br />
è possibile ottenere una stima degli<br />
autovettori dell’intera struttura e<br />
andare ad indagare le frequenze proprie<br />
del sistema complessivo. Oltre<br />
SEMI-DISCRETIZZAZIONE E<br />
SOLUZIONE MULTIFREQUENZA<br />
Uno dei fattori importanti per la<br />
comparsa del chatter rigenerativo<br />
è la flessibilità dinamica offerta dal<br />
sistema di lavorazione; ciò significa<br />
che la mancanza di rigidità di uno<br />
qualsiasi dei componenti di questo<br />
sistema, inclusi la struttura della<br />
macchina, il mandrino, l’utensile<br />
con il suo portautensili, le attrez-<br />
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MACCHINE UTENSILI<br />
all’intervento sulle caratteristiche<br />
geometriche del sistema, è possibile<br />
diminuire ulteriormente le vibrazioni<br />
forzate, ricorrendo a soluzioni<br />
finalizzate alla riduzione dei giochi,<br />
dei disallineamenti o semplicemente<br />
tramite l’adozione di materiali ad alta<br />
capacità smorzante, come ad esempio<br />
la ghisa sferoidale nei basamenti<br />
delle macchine e gli elastomeri nei<br />
giunti meccanici.<br />
Una volta realizzate le macchine<br />
utensili si misura, tramite l’utilizzo<br />
di accelerometri disposti lungo<br />
tutta la struttura o di componenti<br />
sensorizzati, la risposta del sistema<br />
ad un’eccitazione nota, come ad<br />
esempio le sollecitazioni generate<br />
dai motori o le forze scaturite dal<br />
contatto tra l’utensile ed il pezzo<br />
in lavorazione, determinando così<br />
un modello matematico in grado di<br />
confermare gli studi preliminari fatti<br />
e verificare l’assenza in esercizio di<br />
fenomeni di risonanza.<br />
Foto tratta<br />
dall’articolo<br />
“Cylindrical milling<br />
tools: Comparative<br />
real case study for<br />
process stability”<br />
di G. Stepan,<br />
J. Munoa, T.<br />
Insperger et al.<br />
dell’University<br />
of Technology<br />
and Economics di<br />
Budapest<br />
IL RUOLO DEI COMPONENTI<br />
Lo smorzamento delle vibrazioni<br />
nelle macchine utensili può trovare<br />
un valido supporto nei fornitori<br />
di componenti. È il caso di R+W,<br />
azienda esperta nella produzione<br />
di giunti e alberi di trasmissione, in<br />
grado di mettere la sua esperienza<br />
a disposizione del progettista.<br />
Nel settore delle macchine utensili,<br />
R+W fornisce soluzioni specifiche<br />
per le esigenze di trasmissione e<br />
controllo della coppia. In questi<br />
campi i giunti più utilizzati sono i<br />
giunti a elastomero EK.<br />
Ideali per lo smorzamento delle<br />
vibrazioni, i giunti a elastomero<br />
EK offrono numerosi vantaggi:<br />
elevata rigidità torsionale, ottimo<br />
isolamento elettrico, gioco zero<br />
I giunti a elastomero R+W offrono<br />
elevata rigidità torsionale,<br />
ottimo isolamento elettrico, gioco<br />
zero nella trasmissione della coppia<br />
e facilità di installazione<br />
nella trasmissione della coppia e<br />
facilità di installazione.<br />
Perfetti per le macchine utensili,<br />
trovano impiego anche nelle macchine<br />
per imballaggio, sistemi di<br />
automazione, macchine per stampa<br />
e ingegneria meccanica generale.<br />
I giunti a elastomero EK sono<br />
disponibili in numerose versioni,<br />
a seconda dei requisiti tecnici<br />
dell’applicazione. <strong>La</strong> calibrazione<br />
dell’inserto in elastomero garantisce<br />
una trasmissione senza gioco e la<br />
perfetta adesione alle sedi dell’elastomero<br />
ricavate nei mozzi, garantendo<br />
un’elevata concentricità per un<br />
funzionamento preciso. <strong>La</strong> capacità<br />
di smorzamento dei giunti in elastomero<br />
può avere un effetto particolarmente<br />
positivo sulla durata delle<br />
apparecchiature adiacenti, soprattutto<br />
in caso di vibrazioni, carico d’urto<br />
e movimenti dinamici.<br />
<strong>La</strong> conducibilità elettrica è un’ulteriore<br />
caratteristica importante della<br />
speciale versione certificata ATEX,<br />
che consente la messa a terra di<br />
eventuali cariche elettrostatiche,<br />
eliminando quindi il potenziale<br />
scintillio e di conseguenza il potenziale<br />
innesco di esplosioni quando<br />
utilizzato in ambienti pericolosi.<br />
32 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2022</strong><br />
www.interprogettied.com<br />
30_32_Articolo R+W.indd 32 12/05/22 10:46
MACCHINE UTENSILI<br />
LAVORAZIONI IN ACCIAIO INOSSIDABILE<br />
Fresa torica in metallo duro<br />
Mikron Tool allarga la famiglia<br />
di frese CrazyMill Cool P&S con<br />
una variante torica. Il nuovo<br />
utensile unisce la forza della<br />
fresatura con quella della foratura<br />
ed è stato costruito per la<br />
lavorazione di acciaio inossidabile,<br />
titanio, leghe di CoCr<br />
e super leghe. Come il suo<br />
predecessore cilindrico, anche<br />
questa fresa di foratura può<br />
entrare verticalmente nel materiale<br />
fino a 1 x d e continuare<br />
poi lateralmente. Quando sono<br />
richiesti dei raggi, questa fresa<br />
si esprime al meglio. Per ogni<br />
sagoma l’utensile corretto.<br />
<strong>La</strong> fresa è disponibile nei diametri<br />
da 1 a 8 mm /.039“ a .315“<br />
e in queste due versioni:<br />
Tipo A: 2.5 x d CrazyMill Cool<br />
P&S Torica, profondità di taglio<br />
2.5 x d, Z3.<br />
Tipo C: 5 x d CrazyMill Cool<br />
P&S Torica, profondità di taglio<br />
2.0 x d, Z3.<br />
Un unico utensile per diverse<br />
applicazioni: fresatura a tuffo,<br />
con rampa, scanalature, tasche<br />
e contornature. <strong>La</strong> fresa entra<br />
senza resistenza nei materiali<br />
difficili. <strong>La</strong>vora con forza,<br />
massima precisione e regolarità,<br />
realizzando performance<br />
di taglio eccezionali, anche<br />
quando lavora nel pieno –<br />
tutto senza sforzo. Una nuova<br />
geometria di taglio assicura<br />
un’entrata a tuffo (foratura)<br />
con sicurezza di processo e praticamente<br />
priva di vibrazioni.<br />
Lo spazio extra-largo per i trucioli<br />
nella sezione della testa permette<br />
di raccogliere i trucioli durante<br />
il processo di foratura e di evacuarli<br />
lateralmente nelle gole<br />
altrettanto spaziose. Gli angoli di<br />
taglio e la spoglia specificamente<br />
studiati ed i taglienti stabili<br />
evitano l’agganciarsi laterale e<br />
la rottura dei taglienti dovuto a<br />
vibrazioni.<br />
Inoltre i canali di raffreddamento<br />
integrati nel gambo conducono<br />
il refrigerante direttamente<br />
sui taglienti e garantiscono così<br />
un raffreddamento costante<br />
e mirato in ogni posizione. I<br />
taglienti raffreddati permettono<br />
alte velocità di taglio e avanzamento.<br />
Grazie al getto massiccio<br />
di refrigerante, i trucioli sono<br />
evacuati continuamente dalla<br />
zona di fresatura. Si evita così lo<br />
stazionamento dei trucioli nella<br />
cavità e che essi siano spezzettati<br />
tante volte, danneggiando sia<br />
la fresa che la superficie fresata.<br />
Una lunga durata di vita e un’eccellente<br />
qualità di superficie sono<br />
il risultato. Per questa fresa gli<br />
esperti della produzione usano<br />
un metallo duro micrograna<br />
appositamente sviluppato.<br />
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Pubb_F<br />
ACCESSO AI DATI<br />
Le officine meccaniche devono<br />
misurare e quantificare le cause<br />
del tempo non produttivo in modo<br />
da poter ottimizzare l’efficienza. Il<br />
Seco machine monitoring fornisce<br />
alle officine un quadro realistico<br />
della produzione per gestire<br />
l’efficienza della produzione, ma<br />
anche per aumentare sia il volume<br />
di produzione che la qualità dei<br />
prodotti.<br />
Eseguito in tempo reale e da remoto,<br />
le soluzioni del Seco Machine<br />
Monitoring campionano continuamente<br />
i dati di produzione per<br />
ottenere un quadro completo di<br />
ciò che accade nell’officina meccanica.<br />
Queste informazioni creano<br />
un quadro approfondito delle<br />
attività quotidiane e attivano<br />
avvisi per la risposta in loco o la<br />
notifica da remoto di metriche<br />
critiche per la produzione.<br />
Eliminare i colli di bottiglia e<br />
incrementare l’efficienza complessiva<br />
dei macchinari (OEE, Overall<br />
Equipment Effectiveness)<br />
L’accesso limitato ai dati di produzione<br />
in tempo reale rallenta<br />
la risposta dei produttori a singole<br />
applicazioni, macchine, celle<br />
e flusso di lavoro di produzione<br />
complessivo. Con un basso costo<br />
di accesso, Il Seco Machine monitoring<br />
offre una migliore comunicazione<br />
dal reparto di produzione<br />
al management , grazie a una<br />
produzione intelligente basata sui<br />
UTENSILI<br />
Machine monitoring per massimizzare<br />
l’efficienza produttiva<br />
PINZA UNIVERSALE<br />
dati. Le metriche codificate a colori<br />
su dashboard in tempo reale offrono<br />
alle officine meccanichele informazioni<br />
necessarie per migliorare<br />
l’efficienza. I dipendenti possono<br />
inoltre aggiungere facilmente<br />
informazioni e osservazioni, classificare<br />
i tempi di fermo macchina<br />
e contestualizzare i problemi. Queste<br />
soluzioni di assistenza migliori<br />
della categoria sono offerte grazie<br />
alla collaborazione con un’esclusiva<br />
rete di fornitori di software e<br />
partner tecnologici all’avanguardia<br />
I prodotti di punta per l’utensileria professionale<br />
come Machine Metrics.<br />
Invece di offrire ai clienti soluzioni<br />
per la raccolta dei dati che semplicemente<br />
accumulano informazioni<br />
dai processi di produzione,<br />
Seco offre un robusto portafoglio<br />
di soluzioni. Per ogni sfida che<br />
limita l’efficacia della produzione,<br />
Seco si avvale di un flusso continuo<br />
di informazioni non duplicate,<br />
acquisite attraverso decenni di<br />
esperienza nella produzione per<br />
creare soluzioni in collaborazione<br />
con i clienti.<br />
M<br />
•<br />
•<br />
•<br />
•<br />
•<br />
•<br />
L<br />
•<br />
•<br />
•<br />
•<br />
•<br />
F<br />
m<br />
Melchioni Ready ha scelto di<br />
inserire nel proprio catalogo le<br />
pinze Knipex e l’intera gamma<br />
di utensili di questo marchio<br />
per poter offrire l’eccellenza<br />
dell’utensileria professionale in<br />
termini di qualità, prezzo e prestazioni.<br />
In particolare, Melchioni Ready<br />
ha selezionato all’interno di questa<br />
offerta la pinza da 180mm,<br />
quella da 145mm e la pinza<br />
da 160mm: tre soluzioni che,<br />
grazie alla loro compattezza,<br />
versatilità e maneggiabilità, possono<br />
essere considerate il top<br />
di gamma della loro categoria.<br />
Nello specifico, la pinza universale<br />
da 180mm è uno strumento<br />
versatile il cui beccuccio<br />
consente di avere zone di presa<br />
per materiale piano e tondo,<br />
inoltre, presenta sia dei taglienti<br />
per filo metallico a bassa e ad<br />
alta resistenza, sia dei taglienti<br />
allungati per il taglio di cavi con<br />
diametri maggiori.<br />
Queste caratteristiche, portano<br />
la pinza universale da 180mm<br />
ad essere lo strumento ideale in<br />
presenza di fili di media durezza<br />
con diametro Ø 3,4mm e fili<br />
duri dal diametro di Ø 2,2mm.<br />
<strong>La</strong> pinza universale da 145mm<br />
con testa a punta, invece, è una<br />
soluzione tascabile ideale per i<br />
lavori di manutenzione e riparazione,<br />
anche in ambienti difficilmente<br />
accessibili. Grazie alle<br />
dimensioni compatte, alla testa<br />
affusolata e ai becchi a punta,<br />
questo strumento risulta essere<br />
molto maneggevole e<br />
presenta un’elevata resistenza<br />
alla torsione.<br />
<strong>La</strong> pinza da 145mm<br />
è anche dotata di<br />
superfici di contatto<br />
con profilo convesso<br />
unilaterale, che garantisce<br />
una presa sicura<br />
sui pezzi piatti, e<br />
da una scanalatura<br />
fresata nella zona<br />
di presa che permette<br />
di afferrare<br />
ed estrarre piccoli<br />
pezzi come chiodi,<br />
perni e bulloni.<br />
Infine, la pinza a<br />
becchi lunghi da<br />
160mm è un articolo<br />
dotato sia di zone<br />
da presa sia da taglienti.<br />
Le prime, in particolare,<br />
sono state progettate<br />
per essere utilizzate<br />
in presenza di forme<br />
piatte e tonde. Per<br />
quanto riguarda i<br />
taglienti, la pinza da<br />
160mm può essere<br />
utilizzata con diverse<br />
tipologie di filo:<br />
da quello morbido,<br />
al duro ma anche<br />
con il filo piano.<br />
<strong>La</strong> forma allungata<br />
dei taglienti consente<br />
di adoperare<br />
questo modello<br />
anche in presenza<br />
di cavi dal diametro<br />
spesso.<br />
34 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2022</strong><br />
www.interprogettied.com<br />
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Pubb_Fratelli_Locatelli_<strong>La</strong>yout 1 26/03/12 17.14 Pagina 1<br />
Materiali <strong>La</strong>vora:<br />
• Acciaio Inox 304/316/303/307<br />
• Inconel628, Alloy, Monel<br />
• Acciai comuni da costruzione;<br />
• Acciai speciali;<br />
• Acciai automaci e leghe leggere;<br />
• Materiali plasci.<br />
<strong>La</strong>vorazioni eseguite:<br />
• Tornitura da barra fino a Ф65<br />
• Tornitura di ripresa fino a Ф 180<br />
• Fresatura 4/5 assi fino a 800x400x300<br />
• Produzione ingranaggi e dentatura<br />
• Piccoli assemblaggi di precisione<br />
F.lli Locatelli s.r.l.<br />
meccanica di precisione dal 1967<br />
Seori di sbocco:<br />
• Aeronauco e navale<br />
• Costruori di macchine/impian<br />
• Eleromeccanico<br />
• Illuminotecnica<br />
• Raccorderia speciale o ad alta pressione<br />
• Seore Petrolchimico<br />
• Valvole e piccoli gruppi premonta<br />
• Ruote dentate e ingranaggi<br />
• Medicale<br />
• Seore alimentare<br />
F.lli locatelli s.r.l.<br />
Via ghiaie n°25 Paladina (BG)<br />
Info e conta: Tel: 035637913 - Fax: 035637917<br />
E-mail: info@locatelli.bg.it - Sito: www.locatelli.bg.it<br />
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SICUREZZA<br />
CYBERSECURITY<br />
L’IoT continua a trasformare<br />
il mondo rendendolo<br />
sempre più connesso.<br />
L’incremento nell’utilizzo<br />
delle tecnologie intelligenti<br />
apre però la porta anche<br />
alle minacce<br />
per la sicurezza informatica.<br />
Per questo occorre<br />
una strategia per rendere<br />
i nuovi dispositivi sempre<br />
più affidabili.<br />
of Things (IoT) comprende<br />
una vasta gamma<br />
L’Internet<br />
di dispositivi interconnessi<br />
e collegati a Internet in grado di<br />
raccogliere e trasferire dati attraverso<br />
la rete senza l’intervento<br />
umano. Mentre il mondo diventa<br />
sempre più connesso attraverso<br />
Internet, e aumenta la domanda<br />
di tecnologie intelligenti, i costi per<br />
fabbricare prodotti con connessione<br />
Wi-Fi e sensori integrati sono divenuti<br />
ora più competitivi grazie alla<br />
loro produzione di massa.<br />
L’incremento nell’utilizzo delle tecnologie<br />
intelligenti porta a una maggiore<br />
convenienza per il consumatore<br />
odierno, ma questo apre anche la<br />
porta alle minacce per la sicurezza<br />
informatica. I report che segnalano<br />
violazioni informatiche sono in<br />
aumento, poiché il livello di sicurezza<br />
di ogni network possiede lo stesso<br />
livello di sicurezza del dispositivo<br />
meno sicuro presente al suo interno<br />
e la responsabilità di sostenere gli<br />
standard di sicurezza dei dispositivi<br />
connessi ricade sui produttori.<br />
L’incremento dei tempi di connessione,<br />
il significativo aumento delle<br />
quantità di dati scambiati e l’ampliamento<br />
delle infrastrutture ICT, sempre<br />
più delocalizzate, unitamente<br />
Proteggere i dati aziendali<br />
dall’iper-connessione<br />
all’esponenziale crescita del cyber<br />
crime, comportano la necessità di<br />
attuare misure e controlli di sicurezza<br />
integrativi. TÜV Italia opera a livello<br />
strategico in discipline quali la business<br />
continuity, la data protection<br />
e l’information security supportando<br />
le aziende a configurare una<br />
struttura organizzativa resiliente,<br />
pronta a gestire efficacemente il<br />
cambiamento.<br />
IL SETTORE CONSUMER-IOT<br />
L’IoT consumer si riferisce a tutti<br />
quei dispositivi personali, come ad<br />
esempio smartphone e wearable, e<br />
a quel numero sempre crescente di<br />
device domestici “smart” connessi<br />
ad Internet che raccolgono, scambiano<br />
e comunicano dati tra di loro.<br />
Si stima che entro il 2030 si arriverà<br />
a 130 miliardi di device connessi in<br />
rete, rispetto ai 25 miliardi di dispositivi<br />
connessi nel 2017. In media,<br />
è previsto infatti che ogni persona<br />
gestirà 15 device.<br />
L’evoluzione dei dispositivi IoT personali<br />
è guidata dal nostro desiderio<br />
di intrattenimento costante,<br />
connessione istantanea a risorse e<br />
supporto continuo. Le barriere tra<br />
digitale e fisico sono abbattute da<br />
device integrati e intuitivi, vere e<br />
proprie interfacce che consentono di<br />
muoversi e orientarsi in un mondo<br />
iperconnesso.<br />
Una maggiore circolazione di dati<br />
porta necessariamente con sé maggiori<br />
occasioni di perdita o indisponibilità<br />
degli stessi. I vantaggi<br />
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www.interprogettied.com<br />
12/05/22 11:09
dell’Internet of Things possono essere<br />
raggiunti solo se già in fase di<br />
progettazione i prodotti e i servizi<br />
tengono conto di requisiti di sicurezza<br />
e di privacy, aumentando la<br />
fiducia dei consumatori nell’utilizzo<br />
degli stessi.<br />
Le persone affidano i propri dati<br />
personali a un numero crescente di<br />
dispositivi e servizi online. Prodotti<br />
scarsamente sicuri non solo minacciano<br />
la privacy dei consumatori,<br />
ma possono essere utilizzati dai<br />
criminali per lanciare attacchi informatici<br />
di tipo DDoS (Distributed<br />
Denial of Service) su larga scala.<br />
LO STANDARD NORMATIVO<br />
E I CONSIGLI DI TÜV ITALIA<br />
Il Comitato tecnico per la sicurezza<br />
informatica dell’ETSI (European Telecommunications<br />
Standards Institute)<br />
ha pubblicato l’ETSI TS 103 645, lo<br />
standard sulla sicurezza dei prodotti<br />
IoT destinati al mondo consumer.<br />
Il documento contiene raccomandazioni<br />
rivolte ai produttori e agli<br />
sviluppatori di dispositivi collegabili<br />
in rete (meglio conosciuti come prodotti<br />
IoT) destinati al grande pubblico<br />
(smart TV, smartwatch, smart<br />
camera, impianti domotici ecc.) e<br />
diffusi ormai in ogni ambito sociale<br />
e produttivo. L’obiettivo è quello<br />
di contribuire ad accrescere la sicurezza<br />
dei dispositivi IoT, in modo da<br />
aumentare parallelamente la fiducia<br />
dei consumatori. Il documento, infatti,<br />
si concentra sui controlli tecnici e<br />
organizzativi più rilevanti per affrontare<br />
le carenze significative e diffuse<br />
in materia di sicurezza.<br />
Le nuove regole di sicurezza interessano<br />
una vasta gamma di dispositivi<br />
IoT: prodotti per la sicurezza come<br />
rilevatori di fumo e serrature delle<br />
porte, telecamere intelligenti, televi-<br />
Il livello di<br />
sicurezza di ogni<br />
network possiede<br />
lo stesso livello<br />
di sicurezza del<br />
dispositivo meno<br />
sicuro presente<br />
al suo interno,<br />
e la responsabilità<br />
di sostenere<br />
gli standard<br />
di sicurezza<br />
dei dispositivi<br />
connessi ricade<br />
sui produttori<br />
L’incremento dei tempi di connessione,<br />
delle quantità di dati scambiati<br />
e delle infrastrutture ICT, sempre<br />
più delocalizzate, unitamente<br />
all’esponenziale crescita del cyber crime,<br />
comportano la necessità di attuare<br />
misure e controlli di sicurezza integrativi<br />
sori e altoparlanti, dispositivi medicali<br />
indossabili, sistemi di domotica e di<br />
allarme, apparecchi domestici (ad<br />
esempio, lavatrici e frigoriferi).<br />
Tra le raccomandazioni indicate nello<br />
standard figurano, ad esempio, quella<br />
di evitare di immettere sul mercato<br />
device con username e password<br />
impostate di default (admin; admin)<br />
e quella di individuare dei contact<br />
points a cui segnalare eventuali<br />
nuove vulnerabilità dei prodotti.<br />
Altre buone pratiche e raccomandazioni<br />
da seguire possono essere:<br />
• il costante rilascio di aggiornamenti<br />
e patch di sicurezza;<br />
• l’utilizzo di canali di comunicazione<br />
sicuri;<br />
• l’archiviazione sicura di credenziali<br />
di accesso;<br />
• la minimizzazione della possibile<br />
“superficie di attacco” dei device;<br />
• la garanzia di integrità del software;<br />
• la resilienza dei sistemi IoT agli<br />
attacchi informatici;<br />
• la cancellazione agevole e intuitiva<br />
dei dati personali degli utenti;<br />
• l’installazione e manutenzione<br />
semplificata dei dispositivi.<br />
È importante ricordarsi di “Non fidarsi<br />
mai, verificare sempre”. È fondamentale<br />
possedere un modello che<br />
fa affidamento su altre metodologie<br />
di sicurezza della rete, quali controlli<br />
di accesso rigorosi, segmentazione<br />
della rete e definizione di una<br />
“superficie protetta” che include<br />
dati, risorse, applicazioni e servizi<br />
critici per il core business.<br />
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12/05/22 11:09
COMPONENTI<br />
SICUREZZA<br />
Attuatori lineari meccanici<br />
Gli attuatori lineari industriali Servomech a<br />
vite trapezia e a ricircolo di sfere sono cilindri<br />
elettromeccanici motorizzati progettati<br />
e costruiti per applicazioni industriali dove<br />
è necessario eseguire in sicurezza e sotto<br />
il pieno controllo un movimento lineare di<br />
spostamento, ribaltamento, sollevamento<br />
(attuatori lineari funzionamento).<br />
Gli attuatori lineari elettrici Servomech si<br />
suddividono in 6 famiglie differenziate<br />
dalla posizione di montaggio motore<br />
(attuatori lineari motorizzati con motore<br />
ortogonale, parallelo e in linea), dalla trasmissione<br />
di comando (attuatori lineari a<br />
vite senza fine, attuatori lineari a cinghia,<br />
attuatori lineari con riduttore a coppia<br />
conica), dall’azionamento lineare (attuatori<br />
lineari a vite trapezia, attuatori lineari<br />
a ricircolo di sfere), dal tipo di fissaggio e<br />
dagli accessori e feedback di posizione<br />
(attuatori lineari con encoder, attuatori<br />
lineari con finecorsa, attuatori lineari con<br />
potenziometro).<br />
Gli attuatori lineari Servomech sono ideali<br />
per applicazioni industriali e di automazione<br />
in genere e trovano impiego nei<br />
più svariati settori applicativi come ad<br />
esempio applicazioni di meccanica pesante,<br />
acciaieria, siderurgia, produzione e<br />
lavorazione lamiera, tubi, filo metallico,<br />
macchine lavorazione marmo, legno,<br />
pietra, vetro, macchine per la stampa<br />
e converting, impianti di produzione di<br />
energie rinnovabili sia eolico che solare,<br />
produzione di gomma e plastica, settore<br />
delle telecomunicazioni, navale e<br />
ferroviario. Disponibili anche in specifici<br />
allestimenti per applicazioni nell’industria<br />
alimentare food and beverage.<br />
Per come progettati e costruiti, gli attuatori<br />
elettromeccanici Servomech sono<br />
una valida alternativa all’utilizzo di cilindri<br />
idraulici per tutti i costruttori di macchine<br />
e impianti che sono alla ricerca di maggiore<br />
produttività, maggiore efficienza<br />
e maggiore rendimento, riducendo al<br />
contempo i costi, con un’attenzione al<br />
consumo energetico.<br />
AMPLIAMENTO PRODUTTIVO<br />
Riduttori epicicloidali coassiali<br />
Neugart raffina la disponibilità<br />
di riduttori epicicloidali coassiali:<br />
con decorrenza immediata,<br />
l’azienda costruttrice offre<br />
per i suoi riduttori epicicloidali<br />
di precisione a denti obliqui<br />
un rapporto di riduzione i=8.<br />
Così la gamma di rapporti si<br />
estende da i=3 fino a i=100.<br />
Neugart ora offre anche il<br />
rapporto di riduzione i=8 per<br />
i riduttori epicicloidali di precisione<br />
a denti obliqui delle<br />
serie PSN (con albero di uscita)<br />
e PSFN (con albero flangiato).<br />
Grazie all’attuale ampliamento<br />
dell’assortimento, anche con<br />
un rapporto di riduzione i=8 i<br />
clienti di Neugart hanno l’opportunità<br />
di optare tra i riduttori<br />
a denti obliqui o i riduttori<br />
a denti diritti. In tal modo i<br />
vantaggi di questo stadio di<br />
riduzione legati alla rispettiva<br />
tipologia costruttiva si possono<br />
sfruttare ancora meglio, a<br />
favore delle specifiche applicative:<br />
i riduttori epicicloidali<br />
a denti obliqui si distinguono<br />
per un sincronismo silenzioso<br />
e di alta precisione, quindi rappresentano<br />
la prima scelta in<br />
particolare per le applicazioni<br />
sofisticate. Al contrario, i riduttori<br />
a denti diritti offrono una<br />
densità di potenza più alta,<br />
specialmente quando si tratta<br />
di coppie elevate.<br />
A livello concreto, il nuovo<br />
rapporto di riduzione i=8 per<br />
riduttori epicicloidali di precisione<br />
a denti obliqui è disponibile<br />
sia con albero di uscita<br />
(serie PSN) che con albero flangiato<br />
(PSFN). <strong>La</strong> serie di riduttori<br />
PSN è progettata soprattutto<br />
per funzioni che danno<br />
la priorità a una dinamica<br />
elevata e un funzionamento<br />
silenzioso. Invece il modello<br />
PSFN con il suo albero di uscita<br />
flangiato torsionalmente rigido<br />
è destinato ad applicazioni<br />
altamente dinamiche, per le<br />
quali la precisione di posizionamento<br />
è determinante.<br />
Neugart è tra i pochi costruttori<br />
al mondo a offrire riduttori<br />
epicicloidali sia a denti diritti<br />
che a denti obliqui. Con i<br />
rapporti di riduzione compresi<br />
tra i=3 e i=10 si impiegano<br />
riduttori monostadio, mentre<br />
il range compreso tra i=12<br />
e i=100 prevede riduttori a<br />
due stadi. Tutti i riduttori di<br />
precisione coassiali monostadio<br />
di Neugart si distinguono<br />
per il ridotto gioco torsionale,<br />
inferiore a 3 arcmin, che in<br />
alternativa è possibile ridurre<br />
addirittura a meno di 1<br />
arcmin. cIn tal modo si garantisce<br />
un’altissima precisione di<br />
posizionamento, anche con<br />
sensi di rotazione alternati.<br />
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COMPONENTI<br />
PRODOTTI MECCANICI<br />
CEDI è distributore<br />
ufficiale autorizzato di<br />
NSK su tutto il territorio<br />
italiano e ha accumulato<br />
notevoli competenze sui<br />
prodotti dedicati alla<br />
movimentazione lineare,<br />
che gli consentono di<br />
offrire ai clienti del settore<br />
automazione soluzioni<br />
complete ad alto valore<br />
aggiunto.<br />
Da oltre 25 anni CEDI commercializza<br />
in Italia con successo<br />
i prodotti e le soluzioni<br />
di NSK, in particolare ai clienti del<br />
settore automazione attivi in svariati<br />
campi applicativi, dall’automotive<br />
agli elettrodomestici, dall’assemblaggio<br />
al confezionamento.<br />
L’attività di CEDI è attualmente concentrata<br />
in uno stabilimento di circa<br />
3.000 mq, di cui 2.000 coperti,<br />
dove sono presenti moderne attrezzature<br />
per le lavorazioni su parti<br />
meccaniche attuando un rigoroso<br />
processo produttivo di lavorazione<br />
e montaggio. Dal carico dell’ordine<br />
cliente alla spedizione della<br />
merce, CEDI mantiene un costante<br />
controllo della commessa, tale da<br />
garantire puntualità nelle consegne<br />
e qualità dei prodotti, grazie anche<br />
alla scelta di utilizzare diffusamente<br />
le procedure informatiche con un<br />
approccio ‘paperless’ applicato a<br />
tutti i processi aziendali.<br />
“Sin dalla sua fondazione la nostra<br />
azienda ha deciso di occuparsi della<br />
distribuzione di prodotti industriali<br />
top di gamma, proponendo le<br />
soluzioni offerte da aziende riconosciute<br />
leader di mercato nel loro<br />
settore”, ha spiegato Pietro Guastelli,<br />
titolare di CEDI. “Per quanto<br />
Una partnership nella<br />
movimentazione lineare<br />
riguarda i componenti e i sistemi<br />
per la movimentazione lineare la<br />
scelta è caduta sin da subito su<br />
NSK, una scelta che ci ha permesso<br />
di crescere nel corso degli anni<br />
assecondando le richieste dei clienti<br />
grazie al valore aggiunto delle<br />
nostre proposte”.<br />
DAI COMPONENTI AI<br />
SOTTOSISTEMI COMPLETI<br />
Oggi CEDI non è più solo un’impresa<br />
commerciale, ma è diventata<br />
anche produttore di sottosistemi<br />
meccanici completi per l’automazione<br />
industriale, proponendosi<br />
come vero e proprio partner tecnico<br />
di affermate aziende leader nel<br />
settore dell’automazione di assemblaggio<br />
e manipolazione.<br />
I sottosistemi realizzati da CEDI nel<br />
suo stabilimento in Italia spaziano<br />
dai sistemi di trasporto modulari<br />
(fly-roller, a cinghia, a rulli, a<br />
tappeto) fino ai portali e agli assi<br />
cartesiani a vite a ricircolazione di<br />
sfere, a cinghia dentata, a cremagliera.<br />
Inoltre, CEDI continua la<br />
tradizionale attività di distribuzione<br />
di componenti di alta qualità, tra i<br />
quali i prodotti NSK rappresentano<br />
una delle punte di diamante.<br />
Ad esempio, i moduli per applicazioni<br />
di precisione e carichi elevati<br />
alfa KM progettati e realizzati da<br />
CEDI nella sua officina di Borgaro<br />
Torinese sono degli assi lineari<br />
con una struttura autoportante<br />
in alluminio in cui sono montate<br />
guide lineari, viti a ricircolazione<br />
di sfere e cuscinetti di NSK. Ogni<br />
asse di movimentazione ha guide<br />
lineari, pattini precaricati e una vite<br />
a ricircolazione di sfere NSK con<br />
chiocciole senza gioco esenti da<br />
manutenzione perché completi di<br />
sistema di lubrificazione NSK K1.<br />
Anche la soluzione per applicazioni<br />
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pick and place e carichi elevati alfa<br />
MC4 realizzata in Italia da CEDI è<br />
composta da una struttura portante<br />
in estruso di alluminio su cui<br />
sono montate una cinghia dentata<br />
e le guide lineari di NSK con pattini<br />
a ricircolo di sfere precaricati di NSK<br />
esenti da manutenzione grazie al<br />
sistema NSK K1.<br />
“Per precisa scelta strategica abbiamo<br />
sempre puntato a distribuire<br />
solo prodotti di marchi top, senza<br />
proporre in alternativa linee economiche<br />
di altre case, proprio per<br />
servire al meglio i nostri clienti, che<br />
desiderano sempre di più prodotti<br />
con il massimo dell’affidabilità”,<br />
aggiunge Guastelli. “Il caso delle<br />
viti a ricircolazione di sfere di NSK<br />
è esemplare: non si guastano mai,<br />
anche quando sono sottoposte alle<br />
condizioni di utilizzo più gravose”.<br />
INVESTIRE PER CRESCERE ANCORA<br />
Comunicazione, digitalizzazione<br />
e sostenibilità sono tre macrotematiche<br />
al centro delle politiche<br />
di investimento attuate da CEDI<br />
per sostenere la sua crescita sul<br />
mercato italiano.<br />
Nell’ottica della crescente digitalizzazione<br />
delle sue attività, CEDI<br />
avvierà a breve anche il suo nuovo<br />
sito e-commerce, dedicato alla<br />
commercializzazione dei componenti<br />
standard, per integrare<br />
sempre più i clienti in un processo<br />
di approvvigionamento efficiente,<br />
controllato e trasparente.<br />
“Un tema per noi molto sentito è<br />
quello della sostenibilità – spiega<br />
Guastelli – che non è uno slogan,<br />
bensì l’adozione di azioni concrete<br />
con effetti misurabili. Da tempo<br />
abbiamo puntato a ridurre il nostro<br />
impatto ambientale in tutti i nostri<br />
processi interni e ora stiamo investendo<br />
in un nuovo impianto di<br />
generazione fotovoltaica che installeremo<br />
sulla copertura del nostro<br />
capannone. L’effetto non sarà<br />
positivo solo per l’ambiente, ma<br />
anche per la nostra competitività,<br />
in quanto potremo maggiormente<br />
slegarci dalle fluttuazioni dei costi<br />
Gli assi della serie<br />
alfa KM di CEDI<br />
con guide, viti a<br />
ricircolazione di<br />
sfere e cuscinetti<br />
NSK utilizzati per<br />
la realizzazione<br />
di portali per la<br />
movimentazione<br />
di precisione di<br />
carichi elevati<br />
Assi lineari<br />
a cinghia dentata<br />
alfa MC4 realizzati<br />
da CEDI utilizzando<br />
le guide lineari<br />
di NSK<br />
Alcuni esempi di<br />
soluzioni modulari per la<br />
movimentazione esposti<br />
nello show-room di CEDI<br />
energetici, oggi fonte di molte preoccupazioni<br />
per tutti”.<br />
UN’EVOLUZIONE SODDISFACENTE<br />
CEDI dispone di un proprio magazzino<br />
locale dove vengono stoccati<br />
tutti i prodotti NSK per la movimentazione<br />
lineare più diffusi, tra cui<br />
le viti a ricircolo di sfere, le guide<br />
lineari, gli assi Monocarrier e i motori<br />
coppia Megatorque. Tra i prodotti<br />
per la movimentazione lineare di<br />
NSK più presenti nel magazzino di<br />
CEDI vi sono le guide della Serie NH<br />
e NS, le più performanti sul mercato,<br />
disponibili dalla sezione 15 alla<br />
65 in barre da 4 metri, con tutti i<br />
pattini e accessori relativi. Anche le<br />
viti a ricircolazione di sfere NSK trovano<br />
grande spazio nel magazzino<br />
CEDI, sia rullate che rettificate per<br />
soddisfare le svariate richieste dei<br />
clienti. <strong>La</strong> gamma di viti disponibili<br />
in pronta consegna va dal diametro<br />
12 al diametro 50 con molteplici<br />
tipologie di passo. Inoltre, sempre<br />
presente tra gli scaffali del distributore<br />
è il famoso kit autolubrificante<br />
K1, che è possibile montare sia sulle<br />
guide che sulle viti per ottenere una<br />
soluzione “maintenance free” con<br />
lubrificazione automatica per tutta la<br />
vita operativa dei componenti.<br />
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COMPONENTI<br />
SISTEMI DI ALIMENTAZIONE<br />
Catena portacavi per applicazioni in rotazione<br />
Leggero, compatto e realizzato<br />
interamente in plastica: queste<br />
le principali caratteristiche del<br />
nuovo sistema di alimentazione<br />
igus per applicazioni in rotazione<br />
PRM (Polymer Rotation Module).<br />
Sviluppato appositamente<br />
da igus per movimenti rotatori<br />
di cavi e tubi in spazi ristretti, il<br />
sistema consiste in una catena<br />
portacavi in polimero e un canale<br />
di guida in polimero ad attrito<br />
ridotto. Gli utenti possono incrementare<br />
la durata d’esercizio di<br />
macchine e sistemi con costi<br />
d’acquisto fino al 73% inferiori<br />
rispetto a sistemi simili con<br />
guide in acciaio. Questo nuovo<br />
sistema per catene portacavi va<br />
ad ampliare la gamma di set<br />
completi igus, ordinabili direttamente<br />
online.<br />
Nei cicli di produzione, una<br />
protezione ottimale dei cavi è<br />
il presupposto fondamentale<br />
per garantire il funzionamento<br />
24/7 di videocamere, robot<br />
e sistemi di movimentazione.<br />
Spesso, oltre ai collettori rotanti,<br />
vengono utilizzati questi particolari<br />
sistemi di alimentazione per<br />
applicazioni in rotazione per guidare<br />
cavi e tubi, in sicurezza, a<br />
360°. “Nei moduli precedenti, la<br />
catena scorreva in un canale di<br />
acciaio”, spiega Michael Berteit,<br />
Manager Engineering e Assembly<br />
in igus GmbH. “Il canale<br />
di guida incideva in maniera<br />
sostanziale sul costo e presentava<br />
anche una serie di limiti in<br />
termini pratici, soprattutto nelle<br />
applicazioni con dimensioni limitate”.<br />
Quindi igus ha sviluppato<br />
un canale in plastica, idoneo per<br />
i movimenti rotatori compatti.<br />
Come sempre, anche per questo<br />
prodotto, lo specialista delle<br />
motion plastics utilizza polimeri<br />
ad alte prestazioni, particolarmente<br />
resistenti all’usura. Il risultato<br />
è un sistema il cui costo e<br />
peso risultano rispettivamente<br />
inferiori del 73% e dell’85%<br />
rispetto a un canale di guida<br />
in acciaio. Con il vantaggio di<br />
essere anche resistente alla corrosione.<br />
Il sistema completo ha<br />
superato tutte le prove di durata<br />
nel laboratorio interno, andando<br />
oltre tre milioni di cicli.<br />
Il sistema per catene portacavi<br />
può essere ordinato direttamente<br />
online come set completo. Le<br />
catene portacavi igus per applicazioni<br />
in rotazione risultano più<br />
efficienti rispetto ai collettori<br />
rotanti poiché permettono di<br />
definire meglio il movimento<br />
del cavo. Inoltre, rendono possibile<br />
la guida contemporanea<br />
di varie tipologie di condotti.<br />
<strong>La</strong> catena può essere regolata<br />
in qualsiasi momento e i cavi<br />
possono essere rapidamente<br />
sostituiti durante gli interventi<br />
di manutenzione. Al momento<br />
igus offre questo nuovo sistema<br />
di alimentazione per applicazioni<br />
in rotazione PRM per diametri<br />
esterni compresi tra 200 e 500<br />
millimetri direttamente nello<br />
shop online come set completo.<br />
Gli utenti possono anche<br />
scegliere kit pronti per l’installazione<br />
per corse lineari da 8<br />
a 200 metri. I kit comprendono<br />
una catena portacavi della<br />
serie E4.1, attacchi, elementi<br />
fissacavi, separatori, canale di<br />
guida con o senza barra di scorrimento,<br />
kit di installazione e<br />
cacciavite igus.<br />
SOLUZIONI PLUG-IN<br />
Telaio autocentrante per connettori industriali modulari<br />
L’innovativo telaio autocentrante<br />
della gamma Heavycon<br />
di Phoenix Contact permette di<br />
eseguire i lavori di installazione<br />
e di manutenzione di sistemi<br />
plug-in ed altre applicazioni<br />
in cui le due parti devono<br />
innestarsi una nell’altra, senza<br />
essere guidate dall’operatore.<br />
Due guide anticipate permettono<br />
la connessione delle due<br />
parti in modalità sicura. I lati<br />
maschio e femmina sono allineati<br />
tra loro grazie al movimento<br />
flottante dei telai. Un<br />
grande vantaggio è che i telai<br />
sono dotati di molle di bloccaggio<br />
che rendono semplice<br />
l’inserimento degli inserti porta<br />
contatti modulari. È possibile<br />
creare connessioni personalizzate<br />
e compatte combinando<br />
un’ampia gamma di inserti<br />
in un unico telaio di aggancio.<br />
<strong>La</strong> vasta gamma di inserti<br />
portacontatti modulari della<br />
famiglia prodotti Heavycon<br />
offre gli inserti giusti per la<br />
trasmissione di segnali, dati,<br />
potenza ed aria compressa<br />
per ogni applicazione. I robusti<br />
telai di aggancio in zinco pressofuso<br />
sono disponibili nelle<br />
dimensioni standard da B6 a<br />
B24 con due, tre, quattro o<br />
sei slot.<br />
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COMPONENTI<br />
PASSAGGIO E SIGILLATURA<br />
Telai passacavi<br />
senza attrezzi<br />
<strong>La</strong> nuova generazione di telai passacavi divisibili<br />
per il sistema di gommini KT colpisce<br />
per la velocità di montaggio senza attrezzi,<br />
l’elevata densità di cavi e la facile posa dei<br />
cavi precablati.<br />
Il nuovo sistema di ingresso cavi divisibile<br />
KEL-FA di icotek è un sistema compatto<br />
per il passaggio e la sigillatura di cavi con<br />
e senza connettori, nonché tubi idraulici o<br />
pneumatici.<br />
L’utilizzo è molto semplice: dopo aver equipaggiato<br />
il telaio con i gommini passacavi<br />
tipo KT, si monta il coperchio di copertura e<br />
si bloccano le due leve di bloccaggio con la<br />
parte inferiore premendole verso il basso. <strong>La</strong><br />
leva di bloccaggio ha due stadi. Nel primo<br />
stadio, i componenti vengono assemblati<br />
e i gommini di tenuta vengono posizionati<br />
con precisione. Il secondo stadio garantisce<br />
la pressione ottimale e un bloccaggio sicuro.<br />
Ciò elimina la necessità di avvitare il coperchio<br />
di copertura al telaio. <strong>La</strong> costruzione<br />
a prova di inversione del KEL-FA consente<br />
un montaggio intuitivo e sicuro. Retrofit,<br />
riparazioni e manutenzioni possono essere<br />
sempre eseguite in modo rapido e semplice.<br />
<strong>La</strong> garanzia sui cavi precablati non decade.<br />
L’altezza di montaggio dei telai per l’ingresso<br />
dei cavi è di soli 22 mm.<br />
Un altro vantaggio è la guarnizione integrata<br />
sul retro, che garantisce una tenuta pulita<br />
tra il telaio ingresso cavi KEL-FA e la parete.<br />
Quando si utilizzano gommini icotek KT singoli<br />
(da KT1 a KTs17), è possibile un elevato<br />
serraggio del cavo. Con l’uso di gommini<br />
passacavo multiforo, è possibile ottenere<br />
una densità di cavi molto elevata (fino a 40<br />
passaggi in n telaio). In combinazione con<br />
il sistema di adattatori IMAS-Connect di<br />
icotek, il KEL-FA diventa un tuttofare pressoché<br />
illimitato nei suoi campi di applicazione.<br />
Il KEL-FA è costruito in poliammide ed è<br />
privo di siliconi e alogeni. Il nuovo telaio<br />
passacavo raggiunge il grado di protezione<br />
IP54, è in corso la certificazione per UL Type<br />
12 (secondo UL 50E). L’intervallo della temperatura<br />
di esercizio è compreso tra -40 ° C<br />
e + 140 ° C (statico).<br />
Campioni, certificati e ulteriori informazioni<br />
sono disponibili direttamente dal produttore.<br />
NUOVI INVESTIMENTI<br />
Un partner solido per soluzioni di azionamento<br />
Nord Drivesystems prosegue<br />
con il suo percorso di crescita<br />
e successo. Grazie ai nuovi<br />
prodotti innovativi e agli ampi<br />
investimenti. L’azienda di famiglia<br />
potrebbe aumentare il suo<br />
fatturato fino al 18% rispetto<br />
al 2021, ampliando ulteriormente<br />
la sua posizione sul mercato.<br />
Anche nel <strong>2022</strong>, i clienti<br />
possono aspettarsi soluzioni<br />
di azionamento innovative e<br />
sempre più avanzate. Il nuovo<br />
portafoglio a elevata efficienza<br />
di Nord: l’inverter Nordac ON,<br />
il motoriduttore integrato Duo-<br />
Drive e il motore sincrono IE5+.<br />
Lo scorso anno, Nord Drivesystems<br />
ha introdotto quattro<br />
prodotti che hanno stabilito<br />
nuovi standard nel settore. Una<br />
pietra miliare è il DuoDrive un<br />
brevettato e innovativo motoriduttore<br />
che integra un motore<br />
sincrono ad alta efficienza IE5+<br />
in un’unica carcassa con un<br />
riduttore elicoidale monostadio<br />
stabilendo così nuovi standard<br />
in termini di efficienza, spazio<br />
di installazione e riduzione<br />
delle varianti. Il nuovo inverter<br />
Nordac ON decentralizzato, le<br />
taglie aggiuntive per il motore<br />
sincrono IE5+ e l’inverter per<br />
quadro elettrico Nordac PRO SK<br />
500P sono stati sviluppati con<br />
l’obiettivo di rendere massimi il<br />
vantaggio per il cliente e l’efficienza<br />
energetica, garantendo<br />
significativi aumenti delle prestazioni<br />
nelle loro aree di applicazione.<br />
Poiché nel 2021 sono<br />
state cancellate molte fiere, i<br />
prodotti sono stati finora presentati<br />
solo in forma digitale.<br />
Nel <strong>2022</strong> saranno previste presentazioni<br />
dal vivo.<br />
Sempre nel 2021 Nord ha<br />
investito in sedi e logistica. In<br />
Germania è stato avviato un<br />
nuovo magazzino automatico,<br />
per garantire ai clienti consegne<br />
più rapide e sicure. In Polonia è<br />
stata costruita una nuova fabbrica<br />
di motori. Anche negli<br />
USA sono state ulteriormente<br />
ampliate le capacità produttive<br />
e in Cina è stato dato il via a<br />
un nuovo stabilimento produttivo.<br />
Per quest’anno è previsto<br />
il completamento di un nuovo<br />
edificio amministrativo presso la<br />
sede centrale di Bargteheide. Gli<br />
investimenti effettuati nel 2021<br />
sono stati i più grandi in un<br />
anno nella storia dell’azienda.<br />
n.3 <strong>2022</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong><br />
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COMPONENTI<br />
MOTION CONTROL<br />
Servomotori frameless per progettare i robot<br />
Kollmorgen, esperto nei sistemi di motion<br />
control, ha annunciato la nuova serie TBM2G<br />
di servomotori frameless, caratterizzata da<br />
funzionalità che semplificano la progettazione<br />
di robot collaborativi, chirurgici, per<br />
applicazioni aerospaziali, della difesa e di altro<br />
tipo, con prestazioni ottimali in un design<br />
più leggero e compatto. Questi nuovi motori<br />
andranno a integrare le serie TBM e<br />
KBM frameless già esistenti.<br />
<strong>La</strong> serie TBM2G, che nasce<br />
dopo anni di ricerca, collaudo<br />
e feedback dei clienti, offre<br />
coppia ad alte prestazioni<br />
in un formato elettromagnetico<br />
compatto. Questi<br />
motori di prossima generazione<br />
assicurano ai robot<br />
giunti più leggeri, una capacità<br />
di carico superiore, efficienza energetica<br />
migliorata, incrementi termici ridotti<br />
e movimenti più rapidi e fluidi.<br />
I motori a coppia frameless erogano di<br />
norma le migliori prestazioni a basse velocità,<br />
ma sono meno performanti a velocità più<br />
elevate. I motori TBM2G annullano questo<br />
limite grazie ad avvolgimenti e materiali<br />
avanzati che garantiscono potenza, coppia<br />
ed efficienza in maniera uniforme per<br />
un’ampia gamma di velocità.<br />
I motori TBM2G annullano inoltre il limite<br />
dimensionale che i tecnici spesso si trovano<br />
ad affrontare in caso di impiego di comuni<br />
ingranaggi a onda di deformazione,<br />
noti nel settore della robotica con<br />
il nome di ingranaggi armonici.<br />
I motori della nuova serie<br />
TBM2G sono dimensionati<br />
per adattarsi perfettamente<br />
a sistemi a onda di deformazione<br />
già disponibili in<br />
commercio, eliminando la<br />
necessità di personalizzazioni<br />
estese che possono incrementare<br />
tempi e costi di progettazione ed<br />
eventualmente causare problemi di approvvigionamento<br />
e qualità una volta che i robot<br />
entrano in produzione a pieno regime.<br />
<strong>La</strong> serie TBM2G è disponibile in sette taglie,<br />
ciascuna con tre lunghezze dello statore,<br />
per un totale di 21 motori standard che si<br />
possono assemblare direttamente nei giunti<br />
di robot e analoghe attrezzature integrate.<br />
Applicazioni tipiche sono robot collaborativi<br />
nella gamma 3-15 kg, alimentati a 48 Vcc e<br />
inferiore. Questi motori sono progettati per<br />
funzionare ad alte velocità senza superare la<br />
temperatura di 80 °C, un limite normalmente<br />
necessario per salvaguardare gli operatori<br />
in prossimità dei robot collaborativi ed impedire<br />
la perdita di funzionalità dei lubrificanti<br />
e dei componenti elettronici. Sono inoltre<br />
disponibili con sensori termici opzionali per<br />
soddisfare i requisiti di azionamenti e sistemi<br />
di controllo utilizzati nel settore dei robot<br />
collaborativi.<br />
PROTEZIONE DEI CAVI<br />
Instradare il cablaggio con le catene portacavi<br />
<strong>La</strong> gamma di catene portacavi<br />
Norelem ora include catene<br />
portacavi in plastica, che<br />
permettono di instradare e<br />
proteggere cavi e fili in modo<br />
ottimale.<br />
Grazie alla semplice assegnazione<br />
delle linee e alla disponibilità<br />
di molteplici opzioni,<br />
i progettisti hanno a disposizione<br />
una scelta ancora più<br />
ampia quando devono instradare<br />
cavi e tubi flessibili in<br />
applicazioni che vanno dalle<br />
macchine utensili a controllo<br />
numerico alle apparecchiature<br />
per l’imballaggio, fino ai<br />
sistemi di magazzino a scaffalatura<br />
alta. Le catene portacavi<br />
di Norelem sono costruite in<br />
modo modulare e quindi possono<br />
essere accorciate o allungate<br />
rapidamente e facilmente<br />
secondo necessità.<br />
Facili da installare grazie<br />
alle spine preinstallate, le<br />
catene portacavi hanno<br />
delle maglie che possono<br />
essere aperte individualmente,<br />
rendendo ancora<br />
più semplice il passaggio<br />
di cavi e tubi flessibili. Le<br />
catene portacavi Norelem<br />
sono disponibili in una<br />
gamma di altezze interne<br />
da 12 a 45 mm, nonché in<br />
larghezze interne fino a 200<br />
mm e vari raggi di curvatura.<br />
Anche il materiale plastico è<br />
resistente ai raggi UV ed è<br />
quindi adatto per applicazioni<br />
esterne. Di serie, le catene<br />
portacavi sono precaricate per<br />
ottenere la massima lunghezza<br />
autoportante. Il precarico produce<br />
una flessione nella parte<br />
superiore della lunghezza<br />
autoportante e fornisce anche<br />
un’elevata rigidità torsionale<br />
mantenendo cavi e fili protetti.<br />
“Le catene portacavi vengono<br />
utilizzate ogni giorno<br />
nelle applicazioni industriali<br />
per sorreggere e portare le<br />
linee di alimentazione elettrica<br />
alle parti mobili di macchine<br />
o strutture”, dichiara Marcus<br />
Schneck, CEO di Norelem. “È<br />
necessario prestare attenzione<br />
per garantire che questi cavi e<br />
cablaggi rimangano protetti,<br />
siano facili da installare e da<br />
manutenere”.<br />
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www.interprogettied.com<br />
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COMPONENTI<br />
ZERO EMISSIONI<br />
Cuscinetti con gabbia in bioplastica<br />
Dopo aver sviluppato nel 2021<br />
la prima gabbia in bioplastica<br />
per cuscinetti volventi, NSK<br />
svela la prima gamma di prodotti<br />
di questo tipo. <strong>La</strong> nuova<br />
gabbia resistente al calore sarà<br />
disponibile per le serie 60 e<br />
62 di cuscinetti radiali rigidi<br />
a sfere, ideali per i motori dei<br />
ventilatori nei condizionatori<br />
d’aria. In prospettiva, NSK<br />
continuerà ad ampliare la sua<br />
offerta di prodotti e la relativa<br />
gamma di applicazioni<br />
per i costruttori di macchine e<br />
impianti (OEM) che vogliono<br />
sviluppare prodotti ecologici.<br />
Producendo la gabbia del<br />
cuscinetto con materiale bioplastico<br />
(derivato da biomassa<br />
rinnovabile, principalmente<br />
piante), è possibile ridurre le<br />
emissioni di CO2 lungo tutto<br />
il ciclo di vita del 91% rispetto<br />
alle plastiche tradizionali prodotte<br />
con combustibili fossili,<br />
contribuendo a iniziative con<br />
zero emissioni (neutralità carbonica).<br />
In particolare, va sottolineato<br />
come i componenti<br />
in bioplastica abbiano sempre<br />
avuto una scarsa resistenza al<br />
calore, mentre le prove effettuate<br />
sul materiale scelto da<br />
NSK dimostrano che è in grado<br />
di resistere a temperature fino<br />
a 120°C.<br />
I cuscinetti sono componenti<br />
chiave per i motori delle ventole<br />
dei condizionatori. Utilizzando<br />
i cuscinetti radiali rigidi<br />
a sfere Serie 60 e 62 di NSK e<br />
la prima gabbia in bioplastica<br />
proposta sul mercato di massa,<br />
i costruttori di condizionatori<br />
d’aria possono migliorare le<br />
loro credenziali di sostenibilità.<br />
Oltre all’alta affidabilità, i cuscinetti<br />
per i motori delle ventole<br />
dei condizionatori devono<br />
garantire rumorosità e attrito<br />
ridotti. I test di valutazione<br />
funzionale di NSK hanno confermato<br />
che i cuscinetti con<br />
gabbia in bioplastica offrono<br />
prestazioni di rumorosità e<br />
attrito equivalenti alle normali<br />
gabbie di poliammide 66.<br />
Oltre ad aiutare gli OEM a sviluppare<br />
prodotti a emissioni<br />
zero, la nuova gabbia in bioplastica<br />
presenta qualità di<br />
resistenza meccanica, termica<br />
e resistenza al lubrificante<br />
equivalenti alla poliammide 66,<br />
oltre a doti paragonabili di rigidità,<br />
resistenza alla fatica, allo<br />
strisciamento e agli urti.<br />
In prospettiva, NSK aumenterà<br />
l’utilizzo di bioplastiche nei<br />
suoi prodotti per altri settori,<br />
fra cui l’industria automobilistica,<br />
con l’obiettivo di ridurre le<br />
emissioni di anidride carbonica<br />
e contribuire alla creazione di<br />
una società “senza carbonio”.<br />
INDUSTRIA 4.0<br />
Promuovere l’innovazione riducendo il rischio di investimento<br />
Fanuc UK, un fornitore di soluzioni<br />
automatizzate con sede a Coventry nelle<br />
Midlands Occidentali, nel Regno Unito, ha<br />
sempre gestito il rischio anziché temerlo.<br />
A marzo del 2020, un importante cliente<br />
di Fanuc, produttore di componenti in<br />
plastica, ha presentato all’azienda un<br />
interessante problema da risolvere: ottimizzare<br />
in modo considerevole il rendimento<br />
delle vecchie linee di produzione<br />
dell’azienda e preparare l’organizzazione<br />
a una nuova era, quella di una produttività<br />
più connessa.<br />
Per cogliere questa opportunità a Fanuc<br />
UK è stata data piena libertà di azione<br />
nella progettazione e integrazione<br />
di una soluzione che fosse in grado di<br />
raggiungere questi obiettivi. L’azienda<br />
ha coinvolto Rockwell Automation come<br />
proprio solution partner per esplorare le<br />
potenzialità offerte dalle più avanzate<br />
tecnologie di produzione.<br />
“In questo caso specifico, il cliente aveva<br />
uno stabilimento di produzione con nove<br />
sistemi separati che usavano piattaforme<br />
girevoli per la fabbricazione dei componenti”,<br />
spiega Oliver Selby, Business Development<br />
Manager del settore Robotica di<br />
Fanuc UK. “<strong>La</strong> più vecchia ha 17 anni e<br />
quindi, dalla sua installazione, sono molti<br />
i progressi realizzati nel corso del tempo”.<br />
L’azienda ha dato a Fanuc l’ambizioso<br />
obiettivo di migliorare il rendimento e<br />
superare i 35 componenti al minuto, il che<br />
equivale a un aumento della produttività<br />
di circa il 15%. Il cliente stava cercando<br />
dei modi per migliorare la raccolta dei dati<br />
così da avere una maggiore visibilità sui<br />
componenti e incrementare le capacità<br />
di manutenzione predittiva. Questo a<br />
sua volta avrebbe migliorato l’affidabilità<br />
del ciclo di produzione offrendo così agli<br />
operatori la possibilità di identificare e<br />
rimediare il più presto possibile a qualsiasi<br />
potenziale intoppo nel processo.<br />
Insieme, hanno compreso che la soluzione<br />
iTRAK ® 5730 di Rockwell risultava essere<br />
quella più in linea con le esigenze del<br />
cliente.<br />
n.3 <strong>2022</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong><br />
45<br />
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SOFTWARE<br />
ATTUALITÀ<br />
GATEWAY<br />
Garantire alti livelli di cyber security<br />
In un contesto che vede in esponenziale e costante crescita il<br />
volume degli attacchi informatici anche verso i sistemi industriali,<br />
Applied ha sviluppato, in collaborazione con l’israeliana Terafence e<br />
la taiwanese Atop Technologies. Si tratta di un gateway hardware/<br />
software che coniuga l’esigenza tipica di uno smart plant di inviare<br />
all’esterno i dati raccolti sul campo (da PLC, sensori IoT, sistemi<br />
HMI), con la necessità di garantire elevati standard di sicurezza<br />
rispetto alle informazioni trasmesse.<br />
Questo risultato è stato ottenuto in duplice modo. Innanzitutto,<br />
garantendo l’unidirezionalità della comunicazione. Grazie alla<br />
tecnologia di estrazione militare “data diode “dell’israeliana Terafence,<br />
si evita infatti l’utilizzo di porte IP che, essendo bi-direzionali,<br />
sono attaccabili dall’esterno. Di fatto, la tecnologia integrata in<br />
a4GATE disaccoppia il software IoT collector, che raccoglie i dati<br />
dalle componenti smart della macchina, dall’IoT Edge, che invia<br />
le informazioni raccolte alle destinazioni esterne per le successive<br />
elaborazioni.<br />
In secondo luogo, a4GATE, operando a livello fisico sul layer1 dello<br />
stack ISO/OSI, rende di fatto impossibile portare attacchi informatici<br />
dall’esterno alla rete della macchina al quale è connesso.<br />
Il gateway di Applied, che si è avvalso della collaborazione della<br />
società taiwanese Atop Technologies per lo sviluppo di architettura<br />
e design specifici per il mondo industriale, gestisce oltre 200 protocolli<br />
di interfaccia e si può collocare anche in ambienti industriali<br />
“estremi” funzionando a temperature da -30° a +70°.<br />
Il livello di sicurezza SL2 basato sullo standard IEC 62443 che<br />
contraddistingue a4GATE è stato certificato attraverso approfonditi<br />
penetration test da tre distinte società indipendenti esperte in cyber<br />
security: <strong>La</strong>yers, Horizon Security e Sse.<br />
a4GATE si configura dunque come una componente abilitante<br />
all’interno di qualsiasi progetto in ambito smart factory poiché<br />
consente, non solo lo sviluppo di architetture di comunicazione IoT<br />
efficaci in grado di valorizzare i dati in ottica business, ma anche<br />
la totale cyber security rispetto ai dati aziendali, elemento cruciale<br />
per l’adozione di tecnologie 4.0 che puntino ad accrescere il livello<br />
competitivo delle imprese manifatturiere.<br />
FABBRICA DIGITALE<br />
Soluzioni di misura 3D automatizzate e portatili<br />
Creaform, esperto in soluzioni<br />
di metrologia portatili e automatizzate,<br />
annuncia la sua partecipazione<br />
a MECSPE che si terrà<br />
a Bologna dal 9 all’11 <strong>Giugno</strong>.<br />
Per l’occasione verranno presentate<br />
le ultime tecnologie di<br />
misurazione 3D che, nel campo<br />
dell’Industria 4.0 e della fabbrica<br />
digitale, possono aiutare i produttori<br />
a progettare e realizzare<br />
prodotti di migliore qualità,<br />
riducendo i tempi di consegna<br />
e i costi.<br />
Il futuro del controllo qualità<br />
nelle fabbriche intelligenti inizia<br />
con l’uso di nuovi approcci al<br />
controllo qualità, compreso l’uso<br />
di sistemi di ispezione dimensionale<br />
portatili o automatizzati<br />
direttamente sulla linea di produzione.<br />
Con una soluzione di misurazione<br />
ottica 3D, i produttori dispongono<br />
di uno strumento veloce,<br />
portatile, preciso e versatile per<br />
misurare, testare e convalidare<br />
parti e componenti durante<br />
i processi di sviluppo iterativo<br />
del prodotto, nonché durante il<br />
controllo qualità e la manutenzione.<br />
Ad esempio, è possibile<br />
utilizzare una mappa di colori<br />
per identificare rapidamente le<br />
discrepanze tra un componente<br />
e il relativo file CAD. Il software<br />
visualizza i risultati in modo chiaro<br />
e intuitivo, facilitando l’analisi.<br />
A differenza della misurazione<br />
con tastatura, la scansione 3D<br />
mostra una panoramica completa<br />
della parte ispezionata e<br />
misura i profili della superficie,<br />
non solo i singoli punti.<br />
Con gli scanner 3D portatili<br />
Go!SCAN 3D, HandySCAN 3D<br />
e MetraSCAN 3D e il software<br />
di misurazione 3D VXelements,<br />
Creaform fornisce gli strumenti<br />
di cui l’industria ha bisogno<br />
per eseguire misurazioni precise<br />
direttamente in ambiente di<br />
produzione.<br />
Molti produttori si stanno rivolgendo<br />
a soluzioni di metrologia<br />
online e offline, inclusi scanner<br />
3D, per automatizzare le ispezioni<br />
e il controllo qualità. Soluzioni<br />
come lo scanner 3D ottico<br />
montato su robot MetraSCAN<br />
3D-R e CUBE-R, una CMM per<br />
la scansione 3D automatizzata,<br />
chiavi in mano e completamente<br />
personalizzabile, cambiano le<br />
regole del gioco e consentono<br />
ai produttori di eseguire controlli<br />
in modo completamente automatizzato.<br />
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TRANSIZIONE DIGITALE<br />
AUTOMOTIVE<br />
Una gestione efficiente della supply chain<br />
Emanuele Iseppi, Account Principal<br />
di Jaggaer Italia<br />
Jaggaer supporta Marelli nel<br />
percorso di digitalizzazione e<br />
di trasformazione dei processi<br />
di acquisto e gestione della<br />
supply chain. Al 2021, sono<br />
oltre 8.000 gli utenti Marelli<br />
che utilizzano la piattaforma<br />
di eProcurement Jaggaer ONE<br />
in 22 paesi del mondo, in 11<br />
lingue diverse.<br />
<strong>La</strong> scelta della soluzione Jaggaer<br />
ONE è avvenuta dopo un lungo<br />
processo di selezione che ha<br />
visto in gara i maggiori fornitori<br />
di tali piattaforme presenti sul<br />
mercato.<br />
Con circa 54.000 dipendenti<br />
e 170 tra stabilimenti e centri<br />
R&D in tutto il mondo, Marelli<br />
è uno dei maggiori fornitori<br />
indipendenti a livello globale in<br />
ambito automotive. Si rivolge ai<br />
più importanti brand e player<br />
del settore con un’ampia offerta<br />
di tecnologie innovative e di<br />
alta qualità.<br />
“Jaggaer si è rivelato il partner<br />
ideale per accompagnarci in<br />
questo percorso di innovazione<br />
del procurement, che riguarda<br />
in particolare acquisti indiretti<br />
e servizi. Il pieno ed estensivo<br />
utilizzo dei moduli della piattaforma<br />
a livello mondiale, dai<br />
cataloghi elettronici, alle eRFX<br />
al vendor management, è reso<br />
oggi ancora più facile grazie<br />
alle funzionalità Jaggaer Assist<br />
recentemente adottata”, ha<br />
dichiarato Alessandro Verrua,<br />
Project Manager per l’implementazione<br />
e lo sviluppo dell’e-<br />
Procurement in Marelli.<br />
Sono stati rivisitati tutti i processi<br />
legati alle spese operative<br />
facendo leva sull’adozione<br />
della suite source-to-pay<br />
Jaggaer ONE: attraverso un<br />
sistema software intelligente<br />
la piattaforma consente<br />
di gestire tutti gli acquisti e<br />
avere visibilità globale sui fornitori,<br />
grazie alla possibilità<br />
di integrazione con i sistemi<br />
già adottati e al supporto di<br />
potenti analytics, tecnologie<br />
di machine learning e AI per<br />
elaborare analisi previsionali e<br />
abilitare un processo di procurement<br />
sempre più autonomo.<br />
I moduli adottati – Sourcing,<br />
Supplier Management, eCatalogue,<br />
Digital Mind-Assist<br />
– consentono di identificare<br />
il fornitore più idoneo, sulla<br />
base dei requisiti e degli obiettivi<br />
aziendali, anche in ambito<br />
di sostenibilità ambientale, e<br />
di guidare gli utenti in un’esperienza<br />
di acquisto moderna,<br />
tra fornitori preferenziali e<br />
l’acquisto di prodotti a catalogo,<br />
con conseguenti risparmi<br />
economici e di tempo e una<br />
maggiore compliance.<br />
“Siamo lieti della fiducia che<br />
Marelli ha riposto nella nostra<br />
esperienza e nella nostra tecnologia,<br />
che ha permesso di<br />
costruire un rapporto di partnership<br />
di lunga durata”, ha<br />
concluso Emanuele Iseppi,<br />
Account Principal di Jaggaer<br />
Italia.<br />
VIRTUAL ASSISTANT<br />
Fatturato in crescita per l’AI Made in Italy<br />
QuestIT, l’azienda made in Italy<br />
fondata nel luglio del 2007 e<br />
nata come spin-off dell’Università<br />
di Siena, vede nella parola<br />
crescita il sostantivo ideale per<br />
comunicare i traguardi tagliati<br />
sino ad oggi. Il primo in ordine<br />
di tempo risale al 2016,<br />
anno in cui l’impresa entra a<br />
far parte del gruppo The Digital<br />
Box. A fine 2021, invece,<br />
la company registra un notevole<br />
incremento di fatturato,<br />
toccando quota 1 milione e<br />
mezzo di ricavi (+200% rispetto<br />
al 2019) e triplicando così le<br />
proprie entrate in soli due anni.<br />
Inoltre, è importante segnalare<br />
anche la crescita in termini di<br />
partner. Questi ultimi, saliti a 35<br />
(+43% sul 2020), risultano sia<br />
software companies e aziende<br />
del settore system integration<br />
sia professionisti ed ambassador<br />
del mondo artificial human.<br />
Dai partner si passa, più nello<br />
specifico, al team aziendale, il<br />
quale al momento conta ben<br />
38 professionisti tra operativi e<br />
consulenti. Attualmente QuestIT,<br />
guida-ta dal presidente Marco<br />
<strong>La</strong>ndi, vanta un headquarter<br />
a Siena oltre alle sedi operative<br />
di Milano, Imola e Gioia del<br />
Colle: il prossimo obiettivo della<br />
company è quello di esportare<br />
il proprio business e la pro-pria<br />
tecnologia anche all’estero.<br />
“<strong>La</strong> nostra company è unica<br />
nel suo genere perché siamo i<br />
primi a rendere empatica l’IA e<br />
gli unici a garantire un assistente<br />
virtuale in grado di comprendere<br />
il 90% delle conversazioni in<br />
atto con una per-sona fisica”,<br />
afferma Ernesto Di Iorio, CEO di<br />
QuestIT. “Al momento, i nostri<br />
virtual assistant hanno sostenuto<br />
oltre 2 milioni di conversazioni<br />
nel 1° trimestre dell’anno<br />
corrente e hanno fissato oltre<br />
33mila appuntamenti nello<br />
stesso arco di tempo. I numeri<br />
ottenuti sono favoriti anche<br />
Ernesto Di Iorio, CEO di QuestIT<br />
dal fatto che, grazie ai progetti<br />
e alle collaborazioni in essere,<br />
siamo operativi in diversi settori:<br />
dall’asset healthcare alle telecomunicazioni,<br />
dall’automotive al<br />
manifatturiero fino al travel e<br />
alla finanza”.<br />
www.interprogettied.com n.3 <strong>2022</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 47<br />
47_47_NEWS_Transizione_Digitale.indd 47 12/05/22 11:48
TRANSIZIONE DIGITALE<br />
RELAZIONE ANNUALE<br />
Alla fine del terzo trimestre<br />
2021 le startup italiane<br />
hanno raggiunto le 14.000<br />
unità (+16,8%), seguite<br />
dalle PMI innovative<br />
(+15,5%). Una conferma<br />
dei buoni risultati del 2020<br />
quando la pandemia<br />
e la transizione digitale<br />
hanno spinto le giovani<br />
imprese verso nuovi scenari<br />
e mercati, intraprendendo<br />
nuovi modelli<br />
di produzione, distribuzione<br />
e consumo di beni e servizi.<br />
Èstata inviata in Parlamento<br />
la sesta edizione della relazione<br />
annuale del Ministro<br />
dello Sviluppo Economico Giancarlo<br />
Giorgetti sullo stato di attuazione<br />
<strong>La</strong> capacità di adattamento<br />
spinge start-up e PMI<br />
e l’impatto delle misure a sostegno<br />
di startup e PMI innovative.<br />
I dati che emergono dalla relazione<br />
sono una fotografia completa<br />
dei principali risultati raggiunti<br />
nel 2020 e nel 2021 dalle imprese<br />
innovative che hanno registrato<br />
una costante performance positiva,<br />
dimostrando anche una importante<br />
capacità di adattamento e trasformazione<br />
all’interno di una realtà<br />
economica e sociale in continua<br />
evoluzione a causa della pandemia.<br />
“Il Covid-19 e la transizione digitale<br />
hanno accelerato l’evoluzione dei<br />
mercati, con l’emersione di nuovi<br />
modelli di produzione, distribuzione<br />
e consumo di beni e servizi”,<br />
dichiara all’interno del documento<br />
il ministro Giorgetti. “Si è ampliato<br />
in tal modo il divario tra imprese<br />
che hanno intrapreso processi di<br />
innovazione, riuscendo ad adattarsi<br />
ai nuovi scenari e quelle – soprattutto<br />
micro e piccole imprese – che<br />
non hanno saputo farlo”.<br />
Nonostante la pandemia però, l’ecosistema<br />
delle startup innovative<br />
e delle PMI innovative evidenzia<br />
una grande vivacità nel 2020 relativamente<br />
alle principali variabili<br />
aziendali.<br />
“Le performance economiche delle<br />
imprese innovative hanno registrato<br />
nel 2020 e nei primi mesi del<br />
2021 risultati molto positivi”, prosegue<br />
Giorgetti. “Queste hanno<br />
dimostrato una buona capacità di<br />
risposta alla crisi pandemica. Nel<br />
2020 il numero di iscrizioni nella<br />
sezione speciale del registro delle<br />
imprese è cresciuto rispetto al 2019<br />
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del 10% per le startup innovative<br />
e del 31,4% per le PMI innovative.<br />
Il numero di imprese innovative<br />
è continuato a crescere nel 2021<br />
posizionandosi, alla fine di settembre,<br />
a 13.999 start-up innovative<br />
(+16,8%) e a 2.066 PMI innovative<br />
(+15,5%). Il contributo di queste<br />
realtà è stato apprezzabile anche dal<br />
punto di vista dell’occupazione che<br />
ha visto un incremento del 40,5%.<br />
Per rafforzare questa tendenza<br />
positiva, tuttavia, è imprescindibile<br />
uno sforzo supplementare finalizzato<br />
ad innalzare, in termini assoluti,<br />
il numero degli operatori dell’ecosistema<br />
dell’innovazione, e portarlo<br />
a livelli comparabili a quelli di altri<br />
Paesi tecnologicamente avanzati”.<br />
L’ANDAMENTO DEI DATI NEL 2021<br />
Nel 2021 si conferma l’andamento<br />
positivo del 2020. A sottolineacon<br />
la Lombardia che fa da capofila<br />
(27,1% sul totale nazionale). Significativa<br />
è anche la presenza di startup<br />
nel Meridione d’Italia: circa una<br />
impresa su quattro, infatti, opera<br />
nel Mezzogiorno. In particolare, è<br />
la Campania che vanta, con oltre<br />
mille startup (unica regione meridionale<br />
a superare questa soglia), il<br />
numero più rilevante. Da sottolineare<br />
inoltre che circa 2.500 imprese<br />
sono presenti sia nel Nord-est (con<br />
il Veneto capofila) che nell’Italia<br />
centrale. Quest’ultima ripartizione<br />
territoriale viene trainata dal <strong>La</strong>zio<br />
il quale, con 1.397 startup, risul-<br />
Nonostante<br />
la pandemia<br />
l’ecosistema<br />
delle startup<br />
e delle PMI<br />
innovative<br />
evidenzia una<br />
grande vivacità nel<br />
2020 relativamente<br />
alle principali<br />
variabili aziendali<br />
ta la seconda regione italiana per<br />
consistenza. In generale, rispetto<br />
al 2019, 15 regioni su 20 hanno<br />
accresciuto il numero di startup<br />
innovative; il miglioramento più<br />
importante - in termini assoluti - è<br />
stato conseguito dalla Lombardia<br />
(+317), mentre, in termini relativi,<br />
dalla Campania che ha conseguito<br />
un considerevole +17,9%.<br />
<strong>La</strong> maggior parte delle giovani<br />
imprese, inoltre, è costituita come<br />
società a responsabilità limitata<br />
(91,3% nel 2020, in aumento<br />
rispetto al 2019: 89,1%).<br />
Rilevante è anche la performance<br />
delle PMI innovative che, alla fine<br />
del 2020, si posizionano a 1.789<br />
unità con una crescita del 31,4%<br />
rispetto all’anno precedente. Questa<br />
crescita è stata accompagnata<br />
da un aumento consistente della<br />
produzione del 35,3% passando da<br />
poco meno di 4,1 miliardi di euro<br />
(bilanci 2018) a quasi 5,5 miliardi<br />
(bilanci 2019). Sensibilmente<br />
elevato è stato l’aumento dell’occupazione<br />
pari a poco meno del<br />
70% nel 2020 rispetto al 2019.<br />
In forte crescita il numero dei soci<br />
(+61,7% in termini tendenziali) a<br />
dimostrazione di un maggiore e più<br />
diretto coinvolgimento diretto degli<br />
occupati nelle strategie aziendali.<br />
I TREND DEL 2020<br />
Secondo la relazione annuale, al<br />
31 dicembre 2020 le startup innovative<br />
sono 11.893 e registrano<br />
un aumento del 10% rispetto al<br />
2019. Nel 2020, la produzione si<br />
posiziona su poco meno di 1,5<br />
miliardi di euro (bilanci 2019) con<br />
un aumento – su base annua – del<br />
25,2%.<br />
Il 34,3% delle startup innovative<br />
risiede nell’Italia Nord-occidentale<br />
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48_51_Articolo STARTUP.indd 49 12/05/22 11:58
TRANSIZIONE DIGITALE<br />
re l’elevata capacità di resilienza<br />
e di adattamento al 30 settembre<br />
del 2021 il numero di startup<br />
innovative è continuato a crescere<br />
posizionandosi a 13.999 (+16,8%<br />
rispetto alla fine del 2020). Anche<br />
le PMI innovative evidenziano una<br />
sensibile crescita, ammontando a<br />
2.066 (+15,5% rispetto alla fine<br />
del 2020).<br />
<strong>La</strong> stessa analisi della performance<br />
economica delle startup innovative<br />
mostra segnali incoraggianti: si<br />
registra un valore aggregato della<br />
produzione in crescita pari a circa<br />
1,7 miliardi di euro. È inoltre presente<br />
un certo numero, seppure<br />
ancora limitato, di startup innovative<br />
che si trovano nella fase di<br />
scale-up: oltre l’8,6% delle imprese<br />
ha superato, nel 2020, i 500mila<br />
euro di fatturato e tra queste, 375<br />
(il 3,7% del totale) si attestava al<br />
di sopra del milione di euro.<br />
Sotto il profilo territoriale, anche<br />
nei primi nove mesi del 2021 la<br />
Lombardia si conferma la regione<br />
che detiene il maggior numero di<br />
startup innovative (3.751 startup<br />
pari al 26,8% del totale) e PMI<br />
innovative (602 PMI, pari al 29,1%<br />
del totale). A seguire troviamo il<br />
<strong>La</strong>zio (1.638 startup, l’11,7% del<br />
totale e 231 PMI, 11,2%) e la Campania<br />
(1.238 startup e 158 PMI).<br />
Con riferimento ai settori di attività<br />
Al 30 settembre<br />
del 2021<br />
il numero<br />
di startup<br />
innovative<br />
ha continuato<br />
a crescere<br />
posizionandosi<br />
a 13.999<br />
economica, si rileva che il 37,9%<br />
delle startup innovative - pari a 5.308<br />
- e il 31,2% del totale delle PMI<br />
innovative (644 PMI) operano nella<br />
produzione di software, consulenza<br />
informatica e attività connesse, di<br />
cui i tre quarti si occupano principalmente<br />
di realizzare programmi<br />
e applicativi informativi. Inoltre, una<br />
quota rilevante di startup innovative<br />
(2.005 14,3%) e di PMI innovative<br />
(260, 12,6%), si occupa di ricerca<br />
scientifica e sviluppo.<br />
LE STRATEGIE ANTI COVID<br />
DELLE STARTUP INNOVATIVE<br />
Durante il periodo Covid-19 le startup<br />
innovative hanno evidenziato<br />
una progressiva decelerazione nel<br />
numero delle registrazioni nella<br />
Sezione speciale del Registro delle<br />
imprese soprattutto nel primo<br />
periodo successivo al lockdown<br />
del marzo 2020. Progressivamente,<br />
però, il numero di imprese registrate<br />
nella Sezione speciale è tornato<br />
In risposta al Covid-19,<br />
molteplici sono state le<br />
strategie adottate dalle<br />
startup innovative che<br />
hanno cercato<br />
di individuare nuove<br />
nicchie di mercato<br />
a crescere: nell’arco di un anno (dal<br />
10 marzo 2020 all’8 marzo 2021)<br />
si è registrato un forte incremento<br />
di startup pari a 1.142 (con una<br />
variazione del 10,2%).<br />
In risposta al Covid-19, molteplici<br />
sono state le strategie adottate<br />
dalle startup innovative che hanno<br />
cercato di individuare nuove nicchie<br />
di mercato al fine di realizzare un<br />
nuovo prodotto/servizio richiesto<br />
dai nuovi “bisogni” emersi oppure<br />
per sviluppare nuove tecnologie,<br />
app o condurre attività di ricerca.<br />
In particolar modo, un’indagine<br />
realizzata dal MiSE su un campione<br />
rappresentativo di 1.600 imprese<br />
cooperative nei mesi di giugno e<br />
luglio 2020, ha evidenziato come<br />
la pandemia abbia portato a un’accelerazione<br />
della digitalizzazione e<br />
dell’innovazione nel 2020 rispetto<br />
alla media del triennio 2017-2019,<br />
accompagnata da una crescita<br />
degli investimenti in tecnologie<br />
4.0. In particolar modo, unitamente<br />
ad alcuni effetti negativi legati<br />
alla pandemia (es. scarsa liquidità,<br />
forte caduta del fatturato, flessione<br />
dei consumi e diffusa incertezza<br />
sul futuro), devono essere presi<br />
in considerazione anche alcuni<br />
effetti positivi della crisi tra cui:<br />
l’utilizzo più diffuso delle nuove<br />
tecnologie nel 2020 (secondo il<br />
60,4% del campione intervistato)<br />
e la riconversione, anche parziale,<br />
della propria attività produttiva per<br />
soddisfare i nuovi bisogni emersi<br />
con la crisi (21,1%). Questa percezione<br />
degli effetti positivi della<br />
crisi è sensibilmente più elevata<br />
tra le startup innovative. Il confronto<br />
tra le startup innovative e<br />
le altre cooperative mette inoltre<br />
in evidenza che la prima tipologia<br />
aziendale ha una migliore dotazione<br />
dei principali strumenti ICT nel<br />
2020 (soprattutto riguardo l’utilizzo<br />
delle tecnologie 4.0) e di avere<br />
l’intenzione di realizzare strategie<br />
di innovazione soprattutto di prodotto<br />
e/o di servizi e di carattere<br />
organizzativo.<br />
50 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2022</strong><br />
www.interprogettied.com<br />
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TRANSIZIONE DIGITALE<br />
STRATEGIE DI SVILUPPO<br />
<strong>La</strong> tecnologia<br />
è un elemento chiave per la<br />
digitalizzazione<br />
ed entrambe continueranno<br />
a svilupparsi e progredire.<br />
Tenendo a mente alcune<br />
tendenze, le aziende<br />
saranno ancora<br />
più in grado di condurre<br />
efficacemente le loro<br />
iniziative di crescita digitale<br />
e avere successo a lungo<br />
termine.<br />
Paolo Delnevo, Vice President<br />
PTC Southern Europe,<br />
illustra le cinque tendenze<br />
nella trasformazione digitale da<br />
tenere d’occhio nel <strong>2022</strong>, basate<br />
sull’esperienza dei propri i clienti<br />
e sulle ricerche e studi dei principali<br />
analisti: l’importanza di un<br />
investimento sostanziale nella trasformazione<br />
digital; i vantaggi di<br />
una trasformazione digitale mirata;<br />
l’esperienza digitale dei dipendenti<br />
e i suoi benefici; il ruolo crescente<br />
dell’Intelligenza Artificiale (AI)<br />
generativa nella trasformazione<br />
digitale; il crescente ritmo di cambiamento<br />
e la personalizzazione<br />
delle infrastrutture IT.<br />
UN INVESTIMENTO CONCRETO<br />
NELLA TRASFORMAZIONE DIGITALE<br />
Implementare con successo un progetto<br />
di trasformazione digitale<br />
non è un compito facile. Il sondaggio<br />
realizzato nel corso del 2021 da<br />
McKinsey ha rivelato che le aziende<br />
che fanno investimenti significativi<br />
in tecnologia, talenti, leadership e<br />
risorse per la trasformazione digitale,<br />
registrano consistenti benefici.<br />
Il 10% delle aziende con le migliori<br />
performance, tra quelle che hanno<br />
Cinque tendenze digitali<br />
da seguire nel <strong>2022</strong><br />
Paolo Delnevo,<br />
Vice President PTC<br />
Southern Europe<br />
risposto al sondaggio, è molto più<br />
avanti dei propri concorrenti in tutte<br />
e quattro queste aree. Per esempio,<br />
il top 20% ha il doppio delle probabilità<br />
rispetto agli altri di assumere<br />
in poco tempo talenti qualificati per<br />
i propri ruoli tecnologici.<br />
I risultati del sondaggio McKinsey<br />
riflettono una realtà: il 77%<br />
dei programmi di trasformazione<br />
digitale costa più di 1 milione di<br />
dollari, con il 30% che costa più di<br />
5 milioni di dollari all’anno. Questi<br />
sforzi richiedono la collaborazione<br />
tra leader tecnologici, leader<br />
strategici, responsabili di funzione<br />
aziendali e molti altri stakeholder.<br />
I BENEFICI DI UN PROGETTO MIRATO<br />
Un progetto di Digital Tranformation<br />
può essere così vasto e avere<br />
così tanti scopi diversi che molte<br />
aziende riscontrano difficoltà già dai<br />
primi passi, ossia da dove cominciare.<br />
Alcune scelgono di affrontare diverse<br />
sfide contemporaneamente, spesso<br />
a loro danno. In media, i produttori<br />
iniziano con otto progetti pilota, ma<br />
il 75% di essi non riesce a passare<br />
alla fase successiva, il che può mettere<br />
in discussione la sostenibilità e<br />
il finanziamento del progetto e l’im-<br />
52 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2022</strong><br />
www.interprogettied.com<br />
52_53_Articolo PTC.indd 52 12/05/22 11:56
patto sulla competitività dell’azienda.<br />
Con questo approccio dispersivo, le<br />
iniziative di trasformazione digitale<br />
si moltiplicano all’interno dello stesso<br />
ambiente e faticano a dare frutti,<br />
portando alla tipica e poco gradita<br />
situazione di stallo dei progetti pilota.<br />
Troppi parametri da prendere in<br />
considerazione sono spesso causa<br />
di sovraccarico decisionale, o addirittura<br />
di paralisi, con conseguente<br />
fallimento delle iniziative.<br />
Le aziende che procedono invece<br />
per priorità: identificando i loro<br />
problemi strategicamente più rilevanti<br />
ed urgenti da risolvere, valutando<br />
i vantaggi della loro risoluzione,<br />
investendo con fiducia in<br />
una strategia di trasformazione<br />
digitale ed eseguendola efficacemente,<br />
ne traggono invece tutti i<br />
benefici. Inoltre, è importante che<br />
le funzioni aziendali interessate<br />
dai cambiamenti lavorino a stretto<br />
contatto con l’IT per determinare le<br />
loro esigenze strategiche.<br />
risce un approccio che combini il<br />
lavoro in loco e quello da remoto.<br />
Un risultato che non stupisce, dato<br />
che molti dipendenti si sono abituati<br />
a tale flessibilità negli ultimi<br />
due anni. Lo studio riporta anche<br />
che il 63% delle aziende ad alta<br />
crescita ha già adottato un modello<br />
di “produttività ovunque”, in cui<br />
i datori di lavoro assicurano che<br />
i loro team abbiano le risorse e il<br />
supporto di cui hanno bisogno per<br />
lavorare bene, in ogni circostanza.<br />
L’esperienza digitale dei dipendenti<br />
aumenta la produttività, riduce il<br />
turnover e promuove la retention<br />
dei talenti. È un importante vantaggio<br />
competitivo per le aziende.<br />
<strong>La</strong> realtà aumentata (AR) è già utilizzata<br />
in numerosi di settori, come<br />
l’addestramento nella US Air Force<br />
e il supporto alla manutenzione dei<br />
macchinari industriali, e le aziende<br />
hanno riscontrato notevoli risparmi<br />
nelle spese di viaggio negli ultimi<br />
due anni.<br />
IL RUOLO CRESCENTE<br />
DELL’AI GENERATIVA<br />
Come osserva Gartner, l’AI generativa<br />
è una delle grandi tendenze<br />
tecnologiche da osservare<br />
quest’anno. Secondo Gartner, l’AI<br />
Gli ultimi due<br />
anni sono stati<br />
segnati da molte<br />
incertezze.<br />
Per rimanere<br />
competitivi, i<br />
produttori devono<br />
orientarsi verso<br />
infrastrutture<br />
informatiche agili<br />
Il 75% dei produttori non riesce<br />
a superare la fase dei progetti pilota,<br />
il che può mettere in discussione<br />
la sostenibilità e il finanziamento<br />
del progetto e l’impatto<br />
sulla competitività dell’azienda<br />
L’ESPERIENZA DIGITALE DEI<br />
DIPENDENTI E I SUOI VANTAGGI<br />
Il recente report di Accenture “The<br />
Future of Work: A Hybrid Working<br />
Model” ha rivelato che la maggior<br />
parte dei lavoratori (83%) prefegenerativa<br />
“si riferisce a metodi di<br />
machine learning che imparano a<br />
riconoscere contenuti o oggetti a<br />
partire dai loro dati, e poi usano<br />
queste informazioni per generare<br />
manufatti completamente nuovi<br />
e originali”. Questa capacità è già<br />
parte dei programmi di trasformazione<br />
digitale esistenti e sarà sempre<br />
più integrata, di pari passo con<br />
la maturazione di questa tecnologia.<br />
Gartner prevede che il 10%<br />
dei dati prodotti, rispetto all’1% di<br />
oggi, verrà dall’AI generativa.<br />
Mentre il machine learning continua<br />
a progredire, il suo contributo al<br />
design è già fonte di valore. Attraverso<br />
il generative design, gli ingegneri<br />
possono elaborare nuove idee<br />
in modo rapido e creativo, lasciando<br />
che il software li guidi verso soluzioni<br />
nuove ed ecologiche.<br />
IL RITMO DI CAMBIAMENTO<br />
E L’INFRASTRUTTURA IT<br />
Gli ultimi due anni sono stati<br />
segnati da molte incertezze. Per<br />
rimanere competitivi, i produttori<br />
devono orientarsi verso infrastrutture<br />
informatiche agili. Mentre il<br />
percorso di ogni azienda verso la<br />
trasformazione digitale è diverso, è<br />
probabile che un approccio misto<br />
“on-premise” (in loco) e cloud<br />
si evolverà in una combinazione<br />
di “on-premise e multi-cloud”.<br />
Allo stesso tempo, il modello SaaS<br />
sta guadagnando terreno perché<br />
offre maggiore mobilità, migliore<br />
collaborazione, innovazione più<br />
veloce, facile scalabilità e costi<br />
totali inferiori.<br />
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52_53_Articolo PTC.indd 53 12/05/22 11:56
AUTOMAZIONE<br />
SALUTE DEGLI IMPIANTI<br />
Il primo software registrato da Field Device Integration<br />
L’esperto di software, tecnologia<br />
e ingegneria Emerson ha<br />
annunciato che il suo software<br />
di gestione dei dispositivi è il<br />
primo software host ad essere<br />
completamente registrato da<br />
FieldComm Group ® per supportare<br />
lo standard Field Device<br />
Integration (FDI). Questo è un<br />
ulteriore passo avanti negli sforzi<br />
continui di Emerson per ridurre il<br />
tempo e lo sforzo spesi per installare<br />
e configurare i dispositivi di<br />
campo su cui gli impianti fanno<br />
affidamento per raggiungere i<br />
loro obiettivi di trasformazione<br />
digitale.<br />
I dispositivi in campo raccolgono<br />
e trasmettono dati importanti<br />
che il personale utilizza per<br />
migliorare lo stato, le prestazioni<br />
e l’affidabilità degli impianti. <strong>La</strong><br />
registrazione FDI ridurrà la necessità<br />
degli impianti di supportare<br />
due diverse tecnologie per integrare<br />
e mantenere i dispositivi<br />
in campo. <strong>La</strong> registrazione completa<br />
di FDI serve a evitare di<br />
avere un patchwork di sistemi e<br />
dispositivi che supportano solo<br />
singoli elementi di FDI ma che<br />
richiedono comunque un ampio<br />
sforzo di integrazione. Poiché<br />
i produttori possono scegliere<br />
le singole caratteristiche FDI da<br />
supportare, alcune applicazioni<br />
di gestione dei dispositivi probabilmente<br />
non conterranno tutte<br />
le caratteristiche richieste da un<br />
impianto. Emerson ha lavorato<br />
fianco a fianco con FieldComm<br />
Group per quasi due anni per<br />
consentire ad AMS Device<br />
Manager di superare il rigoroso<br />
processo di test del gruppo per<br />
la registrazione, che richiede che<br />
tutte le funzioni siano supportate<br />
dal software.<br />
“I dispositivi di campo intelligenti<br />
di oggi offrono una vasta gamma<br />
di dati e funzionalità che il personale<br />
dell’impianto può utilizzare<br />
per ottimizzare le operazioni ma,<br />
senza uno standard comune, la<br />
raccolta di questi dati può essere<br />
complessa e ingombrante”, ha<br />
affermato Ted Masters, amministratore<br />
delegato di FieldComm<br />
Group. “Completando il processo<br />
di registrazione completa<br />
del supporto FDI di AMS<br />
Device Manager, Emerson<br />
sta fornendo ai suoi clienti<br />
gli strumenti per implementare<br />
più facilmente<br />
una gamma più ampia<br />
di dispositivi per la salute<br />
globale dell’impianto”.<br />
“<strong>La</strong> tecnologia di integrazione<br />
FDI prende le migliori caratteristiche<br />
di EDDL e FDT/DTM<br />
e le combina in un unico standard<br />
comune, rendendo molto<br />
più facile selezionare, installare,<br />
configurare e supportare nuovi<br />
dispositivi”, ha dichiarato Erik<br />
Lindhjem, vicepresidente del<br />
settore soluzioni di affidabilità<br />
di Emerson. “Aggiungendo la<br />
registrazione FDI completa ad<br />
AMS Device Manager, Emerson<br />
continua la sua tradizione<br />
di supporto e innovazione sugli<br />
standard industriali per aiutare le<br />
organizzazioni a trarre più valore<br />
dalle iniziative di trasformazione<br />
digitale”.<br />
IO-LINK<br />
Misurazione e commutazione con un solo dispositivo<br />
C’è un oggetto sul nastro trasportatore?<br />
Se sì: qual è la sua<br />
posizione o distanza dalla macchina?<br />
Questi sono problemi tipici<br />
che devono essere affrontati in<br />
una vasta gamma di applicazioni<br />
e processi industriali. In passato,<br />
gli operatori di sistema risolvevano<br />
questo problema attraverso<br />
l’uso di più sensori.<br />
Con il nuovo ODT 3C di Leuze<br />
è necessario un solo dispositivo:<br />
L’innovativo sensore può trasmettere<br />
al controllo della macchina<br />
sia le informazioni di commutazione<br />
che quelle di misura, il<br />
che lo rende una soluzione 2 in<br />
1 efficiente ed economica.<br />
L’ODT 3C trasmette i valori di<br />
misurazione e i dati diagnostici<br />
completi tramite IO-Link. I dati<br />
includono valori di temperatura,<br />
avvertimenti e qualità del segnale.<br />
Ha un sorprendente comportamento<br />
in bianco e nero (< ±<br />
3 millimetri a 150 millimetri). Il<br />
range operativo può essere facilmente<br />
regolato tramite il pulsante<br />
di apprendimento, la linea o IO-<br />
Link. Il nuovo sensore Leuze offre<br />
anche un’impressionante sicurezza<br />
di funzionamento: <strong>La</strong> soppressione<br />
attiva della luce ambientale<br />
impedisce una commutazione<br />
errata, anche se esposta alla luce<br />
diretta dei sistemi di illuminazione<br />
dei padiglioni a LED. I LED facilmente<br />
visibili da tutti i lati permettono<br />
di leggere rapidamente<br />
lo stato dell’ODT 3C.<br />
Due uscite di commutazione<br />
indipendenti e modelli di sensori<br />
con uscita di avvertimento<br />
o un piccolo punto luminoso<br />
(pinpoint) integrano le funzioni<br />
del sensore. Questo permette<br />
agli operatori dell’impianto di<br />
utilizzare l’ODT 3C in modo<br />
flessibile in una vasta gamma di<br />
applicazioni.<br />
54 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2022</strong><br />
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AUTOMAZIONE<br />
CABLAGGIO RIDOTTO<br />
Come minimizzare l’ingombro della macchina<br />
B&R ha aggiunto due varianti<br />
compatte alla sua soluzione con<br />
motore e azionamento integrati.<br />
Dotati di potenti processori, i<br />
nuovi dispositivi sono perfetti<br />
per le applicazioni in cui la stretta<br />
sincronizzazione e la precisione<br />
di posizionamento sono fondamentali.<br />
Con le nuove opzioni, il<br />
portafoglio AcopoSmotor copre<br />
ora una gamma di potenza da<br />
283 W a 2,3 kW.<br />
Un processore dà alle varianti<br />
di AcopoSmotor un veloce<br />
tempo di ciclo interno di 50<br />
µs per il controllo di corrente,<br />
velocità e posizione. Questo li<br />
rende la scelta giusta per processi<br />
dinamici in cui i movimenti<br />
ad alta velocità devono essere<br />
sincronizzati con precisione<br />
impeccabile. Ciò apre possibili<br />
applicazioni per questi dispositivi<br />
in aree come il printing e il<br />
packaging.<br />
Le nuove unità AcopoSmotor<br />
dispongono di motori con densità<br />
di coppia particolarmente<br />
elevata. Questo consente l’uso<br />
di una flangia notevolmente<br />
più piccola e allo stesso tempo<br />
aumenta la densità di potenza<br />
del 12%. <strong>La</strong> versione più piccola<br />
ha una flangia da 60 mm per<br />
una lunghezza totale di soli 125<br />
mm. Diventa quindi possibile<br />
costruire macchine più compatte<br />
che occupano meno spazio<br />
nell’impianto. I dispositivi funzionano<br />
in un ampio intervallo<br />
di tensione da 24 a 58 VDC. C’è<br />
anche una vasta selezione di<br />
riduttori da utilizzare con loro.<br />
I motori AcopoS sono dotati di<br />
due connettori girevoli a 300°<br />
per cavi ibridi. C’è solo un cavo<br />
che deve essere condotto all’armadio<br />
di controllo. Il cavo ibrido<br />
trasmette sia l’alimentazione sia<br />
la comunicazione Powerlink.<br />
Le unità AcopoSmotor addizionali<br />
possono essere facilmente<br />
aggiunte tramite un cablaggio<br />
daisy-chain. Ciò consente di<br />
risparmiare fino al 90% del<br />
cablaggio e rende i test e l’installazione<br />
sostanzialmente più<br />
semplici. Le unità con motore<br />
e azionamento integrati sono<br />
inoltre dotate di serie della funzione<br />
di sicurezza STO. Essa è<br />
controllata tramite il cavo ibrido,<br />
quindi non è necessario<br />
alcun cablaggio aggiuntivo.<br />
Le varianti compatte di Acopo-<br />
Smotor possono essere collegate<br />
direttamente all’alimentazione<br />
di AcopoStrak o AcopoS 6D.<br />
Questo semplifica notevolmente<br />
il cablaggio delle stazioni di<br />
lavorazione. L’AcopoSmotor non<br />
ha bisogno di un’alimentazione<br />
supplementare.<br />
IT E OT<br />
Sempre più smart<br />
Siemens è nella Top 5 della classifica dei<br />
brevetti presentati in Europa: con 1.720<br />
domande di brevetto presentate all’European<br />
Patent Office (Ufficio Europeo Brevetti)<br />
Siemens conferma il suo ruolo in ambito<br />
tech e innovazione.<br />
In Siemens si innova di continuo, infatti lo<br />
si fa ogni giorno: i dipendenti della tech<br />
company si impegnano per promuovere<br />
il progresso tecnologico, trasformando e<br />
migliorando la vita quotidiana di clienti e<br />
consumatori finali, in linea con la mission<br />
aziendale. Basti pensare che nell’anno<br />
fiscale 2021, Siemens ha depositato circa<br />
2.500 brevetti in tutto il mondo e i suoi<br />
collaboratori hanno sviluppato ben 4.483<br />
innovazioni: il che si traduce in circa 20<br />
invenzioni al giorno (considerata una settimana<br />
lavorativa). In più, complessivamente,<br />
all’azienda sono stati riconosciuti oltre<br />
43.400 brevetti.<br />
Rispetto allo scorso anno, secondo i dati<br />
del report EPO, Siemens ha registrato una<br />
crescita nel numero di domande inviate<br />
(+5,8%), soprattutto nell’area delle tecnologie<br />
di forte impatto per l’IIoT (Industrial<br />
Internet of Things). Di fatto, le innovazioni<br />
presentate dalla multinazionale puntano<br />
su temi cruciali per la transizione digitale,<br />
come sicurezza dei dati,<br />
machine learning e intelligenza<br />
artificiale, trasporto<br />
nelle smart cities, additive<br />
manufacturing e blockchain.<br />
Dal 1995, l’azienda organizza<br />
“Inventors of the Year”,<br />
iniziativa che premia l’ingegno<br />
di ricercatori, sviluppatori<br />
e designer in cinque<br />
categorie: Newcomers, Open<br />
Innovation, Outstanding<br />
Invention, Lifetime Achievement e Design<br />
and User Experience. Nel tempo, le innovazioni<br />
premiate hanno contribuito in modo<br />
significativo al successo dell’azienda e,<br />
allo stesso tempo, hanno portato benefici<br />
all’intera società. In uno scenario in cui gli<br />
ambienti IT e OT si integrano, gli Inventori<br />
premiati da Siemens concepiscono nuove<br />
tecnologie che fanno da ponte tra questi<br />
mondi, trasformando in concreto la vita<br />
quotidiana.<br />
56 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2022</strong><br />
www.interprogettied.com<br />
54_57_NEWS_AUTOMAZIONE.indd 56 12/05/22 12:03
AUTOMAZIONE<br />
RISPARMIO ENERGETICO<br />
Supercondensatori per ridurre i consumi<br />
Incrementare l’efficienza energetica e adottare<br />
misure adeguate per ridurre i consumi<br />
nell’automazione, senza pregiudicare la<br />
disponibilità dei processi e l’efficienza della<br />
produzione e preservando al tempo stesso<br />
l’ecosistema, sono ormai priorità.<br />
PE-S (Power and Energy Solution), basato<br />
sulla piattaforma di automazione modulare<br />
e connessa MOVI-C ® , è la soluzione di Sew-<br />
Eurodrive, azienda all’avanguardia nei settori<br />
dell’automazione industriale, logistica e di<br />
processo, per rispondere una gestione dell’energia<br />
elettrica più intelligente per macchine<br />
e impianti. Al fine di garantire agli utilizzatori<br />
finali di ottenere layout produttivi più flessibili<br />
anche dal punto di vista energetico, PE-S<br />
include soluzioni che abbinano le tecnologie<br />
di controllo e azionamento MOVI-C ® con<br />
supercondensatori in sistemi dimensionati<br />
appositamente per rigenerare, accumulare<br />
e riutilizzare energia elettrica, stabilizzando<br />
la rete e riducendo i consumi e le emissioni<br />
di CO 2<br />
.<br />
PE-S corrisponde perfettamente al principio<br />
di sostenibilità ambientale di cui l’azienda si<br />
fa promotrice: il sistema di gestione dell’energia<br />
di Sew-Eurodrive, infatti, aumenta la<br />
durata dei sistemi di azionamento industriali<br />
e migliora l’infrastruttura di rete e questo si<br />
traduce in un notevole guadagno ecologico.<br />
Sew-Eurodrive propone tre diverse tipologie<br />
di PE-S adattabili a diverse esigenze: la configurazione<br />
DIRECT MODE (senza storage) può<br />
essere utilizzata in un intervallo di tensione<br />
agli azionamenti compreso tra 0 e 800 V;<br />
Power Mode, per l’automazione di macchine<br />
con richieste frequenti di picchi di potenza;<br />
Energy Mode, pensata per isole robotizzate<br />
dove serve una produzione costante. <strong>La</strong><br />
tensione del DC Link è regolabile in modo<br />
indipendente da quest’ultima. Flex Mode,<br />
infine, è l’insieme di Power Mode ed Energy<br />
Mode, presenta i vantaggi di entrambe le<br />
tipologie ed è usato in applicazioni per la<br />
Factory Automation.<br />
Grazie alla capacità di immagazzinare energia<br />
attraverso l’uso di super-condensatori,<br />
il PE-S consente di sopperire ad eventuali<br />
anomalie e interruzioni della rete di alimentazione,<br />
contribuendo alla continuità operativa<br />
dell’applicazione, da un lato, e una riduzione<br />
dei picchi di potenza dall’altro. In caso di<br />
assenza improvvisa di alimentazione dalla<br />
rete elettrica principale, il sistema si arresta in<br />
modo sicuro, le parti sensibili del macchinario<br />
non subiscono brusche fermate e non è più<br />
necessario un componente separato per il<br />
gruppo di continuità (UPS). Si evitano così<br />
anche i danni ai macchinari o al prodotto in<br />
fase di lavorazione in caso.<br />
<strong>La</strong> progettazione elettrica del sistema è resa<br />
più compatta, più leggera e più efficiente in<br />
termini di risorse, sia nel quadro elettrico che<br />
nei componenti. Tra le diverse opzioni a corredo<br />
dei supercondensatori sono offerti anche<br />
due dispositivi, EKD 003 e/o Movi-DPS ® che,<br />
in caso di necessità di manutenzione, consentono<br />
di scaricare lo storage energetico<br />
con un certo grado di sicurezza e rapidità.<br />
IOT INDUSTRIALE<br />
Una collaborazione per l’accesso remoto sicuro<br />
Red Lion Controls, società operativa<br />
della britannica Spectris<br />
plc, annuncia l’acquisizione di<br />
MB connect line GmbH, un’azienda<br />
attiva nel campo della<br />
connessioni sicure di macchine<br />
e impianti in applicazioni di<br />
accesso remoto, raccolta dati<br />
e comunicazioni machine-tomachine<br />
(M2M). L’unione con<br />
MB connect line supporta la<br />
strategia di Red Lion di fornire<br />
soluzioni di connettività<br />
edge sicure e facili da utilizzare<br />
- consentendo alle organizzazioni<br />
di tutto il mondo di<br />
ottenere una visibilità sicura<br />
dei dati in tempo reale, a vantaggio<br />
della produttività.<br />
Con sede a Dinkelsbühl, in<br />
Germania, MB connect line<br />
è un esperto nel campo dei<br />
servizi di accesso remoto sicuro,<br />
IoT industriale e sicurezza<br />
industriale. Le soluzioni hardware<br />
e software ad elevata<br />
sicurezza di MB connect line<br />
permettono di migliorare la<br />
tecnologia di automazione<br />
industriale e le soluzioni di rete<br />
modulari e robuste offerte da<br />
Red Lion.<br />
L’acquisizione di MB connect<br />
line fa seguito all’accordo<br />
di collaborazione strategica<br />
avviata tra le due società<br />
nel 2019. L’acquisizione<br />
espande il portafoglio di Red<br />
Lion aggiungendo prodotti<br />
complementari ideati da un<br />
esperto nel settore della cybersicurezza<br />
industriale e offre ai<br />
clienti un portale di assistenza<br />
remota per il monitoraggio e<br />
la configurazione remota.<br />
www.interprogettied.com n.3 <strong>2022</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 57<br />
54_57_NEWS_AUTOMAZIONE.indd 57 12/05/22 12:03
ROBOTICA<br />
PRODUZIONE<br />
<strong>La</strong> tecnologia<br />
nell’automazione può<br />
rendere il lavoro meno<br />
pericoloso, faticoso<br />
e noioso, ma richiede<br />
un’implementazione<br />
attenta e un impegno nella<br />
riqualificazione<br />
del personale.<br />
Prima dell’inizio di questo<br />
decennio erano già in atto<br />
sforzi per ampliare l’adozione<br />
della tecnologia robotica. I robot<br />
venivano installati in numero sempre<br />
maggiore, soprattutto nelle<br />
fabbriche, ma più ampiamente<br />
anche nei laboratori scientifici, nei<br />
magazzini e nelle strutture logistiche,<br />
e persino in settori tradizionalmente<br />
molto dinamici come<br />
l’orticoltura.<br />
Successivamente, nel marzo 2020,<br />
questi sforzi hanno dovuto raddoppiare<br />
con l’insorgere della pandemia<br />
SARS-CoV-2. <strong>La</strong> nuova normalità<br />
dettata dalla crisi del coronavirus ha<br />
imposto la necessità del distanziamento<br />
sociale nei luoghi di lavoro,<br />
ha aumentato il volume delle transazioni<br />
di e-commerce nonché la<br />
domanda di servizi di fulfilment, e<br />
ha mostrato all’industria quanto le<br />
sue supply chain lontane e globalizzate<br />
fossero sorprendentemente<br />
fragili. Pertanto la robotica ricopre<br />
un ruolo importante nella risposta<br />
dell’industria a questi fenomeni<br />
indotti dal coronavirus.<br />
Le innovazioni nella tecnologia dei<br />
sistemi robotici li hanno resi ancora<br />
più veloci e facili da implementare.<br />
Man mano che le sfide tecniche<br />
della robotica diventano più facili<br />
da risolvere, il focus si sposta sulle<br />
persone e sui processi. <strong>La</strong> tecnologia<br />
robotica può portare a profondi<br />
Come i cobot stanno<br />
trasformando il lavoro<br />
cambiamenti nei modelli di impiego<br />
del personale, nella richiesta<br />
di competenze e formazione, e<br />
persino nella cultura organizzativa<br />
e nella società in generale. Questi<br />
cambiamenti meritano una grande<br />
attenzione da parte delle organizzazioni<br />
e degli enti pubblici.<br />
LINEE GUIDA PER AZIENDE<br />
ROBOTIZZATE<br />
Per supportare l’industria in questo<br />
cambiamento, Analog Devices<br />
ha nominato Nicola O’Bryne suo<br />
Global Ambassador per la robotica.<br />
O’Bryne è un’ingegnera che vanta<br />
anni di esperienza nello sviluppo di<br />
componenti e tecnologie per sistemi<br />
robotici come motori, moduli<br />
SLAM e rilevamento degli eventi.<br />
Attualmente O’Bryne fornisce consulenza<br />
ai clienti di ADI e ai clienti<br />
dei suoi clienti, sulle questioni<br />
più ampie legate all’introduzione<br />
o all’estensione della robotica.<br />
O’Bryne sostiene che questa visione<br />
di livello superiore sia estremamente<br />
importante, poiché la pandemia<br />
sta spingendo le aziende ad adottare<br />
la tecnologia robotica molto<br />
58 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2022</strong><br />
www.interprogettied.com<br />
58_61_Articolo ANALOG DEVICES.indd 58 12/05/22 12:09
più velocemente che in passato.<br />
E, se tengono conto dei problemi<br />
sollevati da O’Bryne, le aziende<br />
possono essere certe che le loro<br />
implementazioni non saranno solo<br />
rapide, ma anche efficaci e un bene<br />
sia per l’azienda che per le comunità<br />
in cui operano.<br />
“Sappiamo in base all’esperienza<br />
del mondo reale che i robot sono<br />
enormi potenziatori di produttività<br />
sulle linee di produzione di fabbrica”,<br />
afferma Nicola O’Bryne. “Gli<br />
utilizzi classici dei robot comportano<br />
l’impiego di macchine grandi e<br />
costose, che per l’installazione, la<br />
messa in funzione e la programmazione,<br />
richiedono settimane.<br />
“Da quando la pandemia di coronavirus<br />
ha avuto inizio abbiamo<br />
constatato un crescente interesse<br />
nell’impiego di nuove tipologie di<br />
robot, compresi i robot collaborativi,<br />
noti come cobot. Le assenze<br />
per malattia o autoisolamento<br />
rendono più difficile pianificare i<br />
turni di lavoro e la necessità di<br />
distanziamento sociale sul posto<br />
di lavoro significa che in alcuni<br />
ambienti i datori di lavoro non possono<br />
usufruire di tutto il team di<br />
lavoratori. Robot o cobot offrono<br />
il potenziale per prendere in mano<br />
la situazione”.<br />
<strong>La</strong> pandemia ha anche messo sotto<br />
pressione le supply chain globali<br />
che stavano già risentendo delle<br />
tensioni commerciali USA-Cina e<br />
della Brexit. Una risposta comune<br />
è quella di attuare un reshore della<br />
produzione, in modo che i prodotti<br />
siano fabbricati più vicino al punto<br />
di acquisto o di utilizzo.<br />
Anche in questo caso i robot giocano<br />
un ruolo importante, come<br />
afferma O’Bryne: “Il reshoring può<br />
essere positivo per la continuità<br />
e la resilienza del business, ma i<br />
produttori che operano in Europa<br />
occidentale o in Nord America non<br />
Nicola O’Bryne,<br />
marketing<br />
manager strategica<br />
del team di<br />
mobilità autonoma<br />
all’interno della<br />
business unit<br />
automotive di<br />
Analog Devices<br />
hanno accesso alla manodopera a<br />
basso costo come in Cina o in altre<br />
nazioni asiatiche. I robot risolvono<br />
il problema della forza lavoro,<br />
fornendo anche l’ulteriore vantaggio<br />
di consentire un approccio più<br />
modulare e flessibile alle operazioni<br />
di produzione, per supportare il<br />
passaggio verso la customizzazione<br />
di massa”.<br />
NUOVI RUOLI PER NUOVE<br />
TIPOLOGIE DI ROBOT<br />
Secondo O’Bryne, questa ondata<br />
di automazione si può riassumere<br />
come segue: le organizzazioni<br />
innovative stanno trovando nuovi<br />
modi per automatizzare che richiedono<br />
nuovi tipi di robot e nuove<br />
competenze dei loro operatori.<br />
“Uno dei maggiori nuovi sviluppi<br />
riguarda la progettazione e l’implementazione<br />
dei cobot”, afferma<br />
O’Bryne. “Il ruolo dei cobot è quello<br />
di eliminare la fatica e lo sforzo che<br />
comporta molto lavoro manuale.<br />
Possono svolgere i compiti noiosi,<br />
faticosi o pericolosi come lucidare,<br />
fresare, trapanare o tagliare, sotto<br />
la supervisione di un operatore”. Gli<br />
studi hanno dimostrato che quando<br />
si lavora con i cobot la sicurezza sul<br />
lavoro aumenta.<br />
Il funzionamento dei cobot a fianco<br />
di un collega umano richiede che<br />
la potenza utilizzata e lo spazio<br />
occupato debbano essere molto<br />
più contenuti rispetto a un robot<br />
www.interprogettied.com n.3 <strong>2022</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 59<br />
58_61_Articolo ANALOG DEVICES.indd 59 12/05/22 12:09
ROBOTICA<br />
convenzionale. Questo significa che<br />
i cobot dovranno avere la consapevolezza<br />
del loro ambiente, in modo<br />
da rallentare o fermarsi quando<br />
rilevano una persona vicino a una<br />
parte in movimento come un utensile<br />
o il braccio del cobot.<br />
I produttori di cobot stanno anche<br />
realizzando nuovi sistemi per consentire<br />
una messa in servizio e una<br />
programmazione più facili e veloci.<br />
“I produttori di cobot hanno adottato<br />
un approccio alla programmazione<br />
altamente astratto”, spiega<br />
O’Bryne. “In molti casi, l’utente<br />
non ha bisogno di scrivere una<br />
sola riga di codice poiché le operazioni<br />
del cobot possono essere<br />
configurate tramite un tablet. Pertanto<br />
l’operatore può eseguire una<br />
programmazione guidata, posizionando<br />
il braccio del cobot in una<br />
sequenza di punti nello spazio e<br />
premendo un pulsante sul tablet<br />
per memorizzare la sequenza desiderata<br />
nella memoria del cobot”.<br />
UOMINI E COBOT<br />
Cobot più piccoli ed economici,<br />
più veloci e facili da implementare:<br />
questa è la visione del settore<br />
per una più ampia adozione della<br />
robotica. <strong>La</strong> combinazione di un<br />
cobot e di un essere umano può<br />
permettere il raggiungimento di<br />
risultati migliori in modo più sicuro<br />
rispetto a quello raggiunto dai soli<br />
esseri umani. Questo sta dando<br />
origine a interessanti opportunità<br />
Grazie ai cobot<br />
quello che siamo<br />
abituati a pensare<br />
come lavoro<br />
manuale potrebbe<br />
essere trasformato,<br />
eliminando lo<br />
sforzo fisico,<br />
la routine e il<br />
pericolo<br />
di re-immaginare il lavoro e il luogo<br />
di lavoro. Quello che siamo abituati<br />
a pensare come lavoro manuale<br />
potrebbe essere trasformato, eliminando<br />
lo sforzo fisico, la routine e<br />
il pericolo, così come la possibilità<br />
di errore umano, dando allo stesso<br />
tempo ai lavoratori tempo per<br />
svolgere attività più stimolanti e che<br />
sfruttino meglio le loro capacità<br />
cognitive.<br />
Tuttavia O’Bryne insiste sul fatto<br />
che, se l’industria vuole mantenere<br />
il consenso delle comunità in<br />
cui opera, questa trasformazione<br />
necessita di una gestione attenta.<br />
“Ancora oggi le persone hanno<br />
paura che i robot sostituiscano<br />
i lavoratori, in particolare quelli<br />
meno qualificati e meno pagati<br />
della società. Anche se comprendo<br />
la paura, ritengo che sia mal<br />
riposta. In effetti, l’introduzione dei<br />
robot sottrae compiti agli umani,<br />
ma non posti di lavoro. Le persone<br />
devono fare quello che i cobot non<br />
possono fare: gestire il processo,<br />
usare la creatività per affinarlo o<br />
reinventarlo, e costruire la squadra<br />
che lavora con i cobot. Queste sono<br />
Nicola O’Bryne (Analog Devices): “Uno<br />
dei maggiori nuovi sviluppi riguarda<br />
la progettazione e l’implementazione<br />
dei cobot. Il loro ruolo è quello<br />
di eliminare la fatica e lo sforzo che<br />
comporta molto lavoro manuale”<br />
funzioni che richiedono l’intelligenza<br />
umana, non le macchine”.<br />
O’Bryne sostiene anche che coloro<br />
che sono già impiegati per svolgere<br />
un compito, sono spesso le persone<br />
migliori per configurare, far funzionare<br />
e gestire il cobot.<br />
“In una fabbrica, sono le persone<br />
in officina che hanno la conoscenza<br />
più profonda del processo, quindi<br />
sapranno come integrare i cobot al<br />
meglio. Naturalmente, questo cambiamento<br />
nel loro ruolo richiede<br />
alcune competenze e conoscenze<br />
aggiuntive, ma le organizzazioni<br />
possono portare il loro personale<br />
e la comunità dalla loro parte se<br />
riusciranno a sostenere questa transizione<br />
con consistenti programmi<br />
di formazione e riorganizzazione.<br />
Penso che gli enti pubblici possano<br />
giocare un ruolo utilissimo anche<br />
in questo caso, ad esempio, estendendo<br />
l’offerta di corsi di robotica<br />
professionale per i laureati allo<br />
scopo di aumentare il loro valore<br />
per un primo impiego”.<br />
Un risultato vantaggioso per tutti<br />
dall’adozione di nuove tecnologie<br />
robotiche è possibile, ma la lezione<br />
impartita dagli esperti è molto chiara.<br />
”<strong>La</strong> tecnologia è al centro delle<br />
implementazioni di successo della<br />
robotica, tuttavia occorre prendersi<br />
cura anche delle persone e del<br />
processo se si vuole godere di tutti<br />
i benefici che la nuova generazione<br />
di robot ha da offrire”, conclude<br />
Nicola O’Bryne di ADI.<br />
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12:12
ROBOTICA<br />
I DATI DELLA IFR<br />
Giappone: il paese dei robot industriali<br />
<strong>La</strong> domanda globale di robot industriali è in costante espansione,<br />
con oltre 3 milioni di unità operative in tutto il mondo. E la giapponese<br />
Fanuc contribuisce a questa importante diffusione con una produzione<br />
mensile record di 11.000 unità.<br />
A sinistra:<br />
Shinichi Tanzawa,<br />
Presidente e CEO<br />
di Fanuc Europe<br />
Con 374.000 unità fabbricate nel<br />
2020, il Giappone è il primo Paese<br />
per la produzione di robot industriali,<br />
con una copertura complessiva<br />
del mercato del 45%. Nel 2020,<br />
il Giappone ha esportato 136.069<br />
robot industriali in tutto il mondo,<br />
mostrando un tasso di crescita<br />
annuale composto (CAGR) del 6%<br />
nell’ultimo quinquennio per quanto<br />
riguarda le esportazioni.<br />
Sono questi i dati diffusi dalla International<br />
Federation of Robotics (IFR)<br />
in occasione di iREX <strong>2022</strong>, la fiera di<br />
riferimento mondiale per la robotica<br />
che si è svolta a Tokyo. E proprio in<br />
occasione di iREX, Fanuc, azienda<br />
giapponese attiva nel campo della<br />
robotica, del controllo numerico e<br />
dell’automazione industriale, ha presentato<br />
tre nuovi robot collaborativi<br />
CRX, che portano a 11 modelli la sua<br />
gamma di cobot e ne fanno la più<br />
completa sul mercato per payload<br />
e sbraccio.<br />
L’estrema facilità di utilizzo, la versatilità<br />
di impiego in diverse applicazioni<br />
che prevedono la condivisione<br />
dello spazio di lavoro con le persone,<br />
l’assenza di manutenzione per 8 anni<br />
e la possibilità di insegnare al robot<br />
i movimenti con la guida a mano,<br />
sono caratteristiche che fanno dei<br />
robot CRX il fiore all’occhiello dell’offerta<br />
di robot dell’azienda nipponica,<br />
che può contare su oltre un centinaio<br />
di bracci robotizzati a catalogo.<br />
Spinta da un crescente interesse ad<br />
automatizzare i processi produttivi,<br />
la domanda globale di robot industriali<br />
è in costante espansione, con<br />
oltre 3 milioni di unità operative<br />
in tutto il mondo (World Robotics<br />
2021). E Fanuc supporta attivamente<br />
la diffusione di soluzioni robotizzate<br />
portando la sua produzione mensile<br />
di robot da 9.400 a 11.000 unità.<br />
“L’obiettivo di Fanuc è ambizioso:<br />
estendere ulteriormente la produzione<br />
di robot a 14.000 unità mensili,<br />
sfruttando in modo intelligente gli<br />
spazi all’interno degli stabilimenti<br />
produttivi e automatizzando ancora<br />
di più i processi”, afferma Shinichi<br />
Tanzawa, Presidente e CEO di Fanuc<br />
Europe. Gli stabilimenti produttivi<br />
di Fanuc in Giappone sono tra i più<br />
automatizzati al mondo: qui, da 20<br />
anni, sono gli stessi robot a fabbricare<br />
i robot senza che sia necessaria<br />
una supervisione continua da<br />
parte degli operatori. “In linea con<br />
le aspettative del settore che prevede<br />
una crescita considerevole del<br />
mercato globale dei robot, riteniamo<br />
che l’aumento della nostra produzione<br />
riuscirà a coprire la domanda<br />
soltanto per i prossimi anni. Per<br />
questo motivo, stiamo valutando la<br />
costruzione di una nuova fabbrica di<br />
robot come prossimo passo”.<br />
Fanuc fabbrica robot industriali da<br />
oltre 40 anni. Ad oggi, sono stati<br />
installati più di 750.000 robot Fanuc<br />
in tutto il mondo, con una presenza<br />
dell’azienda giapponese in 109<br />
Paesi e una rete di assistenza globale<br />
capace di riparare eventuali guasti<br />
entro 24 ore dalla chiamata.<br />
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ROBOTICA<br />
LOGISTICA INTERNA<br />
Un sistema per calcolare gli AMR necessari<br />
Quando si tratta di automatizzare<br />
un magazzino la consulenza<br />
degli esperti è essenziale per<br />
ottimizzare il lavoro e investire<br />
nelle soluzioni che si adattano<br />
alle esigenze specifiche di<br />
ogni azienda. Mobile Industrial<br />
Robots (MiR), pioniere della<br />
robotica mobile autonoma, ha<br />
sviluppato il primo calcolatore<br />
che facilita questo processo.<br />
Il nuovo MiR Calculator permette<br />
di calcolare in poco tempo il<br />
corretto numero di robot mobili<br />
autonomi (AMR) necessari per la<br />
movimentazione interna, quali<br />
sono le soluzioni più adeguate<br />
per l’automatizzazione di uno<br />
stabilimento logistico e quale sarà<br />
il ritorno dell’investimento fatto.<br />
Il calcolatore AMR di MiR è<br />
disponibile online e fornisce<br />
una consulenza in pochi semplici<br />
passaggi considerando il<br />
peso trasportato, la distanza<br />
dal punto A al punto B, la frequenza<br />
di trasporto e la sua<br />
complessità, prendendo in considerazione<br />
l’ambiente che viene<br />
automatizzato. Dopo aver inserito<br />
i dati base dell’azienda e<br />
aver esaminato le esigenze del<br />
cliente, il risultato finale indicherà<br />
la flotta AMR che meglio si<br />
adatta ai requisiti richiesti.<br />
Oltre alla possibilità di determinare<br />
rapidamente la flotta di<br />
AMR adeguata alle diverse realtà,<br />
MiR ha anche ideato un tool<br />
che mostra il beneficio ottenuto<br />
dall’investimento nell’automatizzazione:<br />
il ROI Calculator. A<br />
tal fine, il tool prende in considerazione<br />
il numero di operai che<br />
un’azienda impiega per turno, i<br />
costi associati, il numero di ore<br />
dedicate al lavoro o i giorni in<br />
cui la produzione è attiva, oltre<br />
ad altri parametri.<br />
CON USO RIDOTTO DI COMPONENTI<br />
Robot innovativo per automazione<br />
a costi contenuti<br />
Comau amplia la sua gamma di prodotti con il nuovo N-220-2.7<br />
(N-220), un robot con capacità di carico di 220 kg dalla configurazione<br />
modulare, cinematica diretta, calibrazione assoluta<br />
e algoritmi migliorati. Prodotto con una linea di assemblaggio<br />
automatizzata all’interno del suo centro di innovazione di Advanced<br />
Robotics a Torino, il robot di nuova generazione di Comau<br />
beneficia di livelli di qualità crescenti e flessibilità della catena di<br />
approvvigionamento, oltre a costi operativi contenuti, come risulta<br />
sempre più richiesto dai segmenti di mercato oggi in forte sviluppo.<br />
Mercato target di riferimento: Sin dagli anni 70, Comau ha maturato<br />
un’esperienza senza confronti nelle applicazioni robotiche<br />
nel settore automobilistico. L’introduzione del nuovo N-220,<br />
agile, flessibile ed efficace, consoliderà la posizione di Comau<br />
nell’industria automobilistica, permettendo al contempo l’espansione<br />
in segmenti industriali in forte crescita, tra cui metalli,<br />
Food & Beverages, logistica, materie plastiche e prodotti chimici.<br />
“Secondo la relazione IFR (International Federation of Robotics)<br />
2021, ci aspettiamo che i robot articolati con carico utile di 160-<br />
220 kg rappresentino circa il 30% del mercato totale installato,<br />
composto da 250.000-300.000 unità nel <strong>2022</strong>, con un potenziale<br />
tasso di crescita annuale composto (CAGR) per il <strong>2022</strong>-2026<br />
del 2%”, ha spiegato Nicole Clement, Chief Marketing Officer.<br />
Il nuovo robot industriale N-220 di Comau si avvale di un approccio<br />
architetturale basato su una<br />
modularità progressiva, la riduzione<br />
del numero di componenti, motori<br />
e driver APC innovativi. Grazie alla sua<br />
ampia area di lavoro e alle caratteristiche<br />
di sicurezza cartesiana Performance<br />
Level D, il robot ad alta capacità di carico<br />
(220 kg) è perfetto per una vasta gamma di<br />
settori compresi, tra gli altri, l’automotive, il Food & Beverage e<br />
la logistica. É dotato di un avambraccio cavo e beneficia anche<br />
dell’utilizzo della cinematica diretta, della calibrazione assoluta<br />
e di algoritmi di movimento evoluti. Tutto questo per offrire<br />
ripetibilità e precisione di prim’ordine. Inoltre, il robot è dotato<br />
di adattatori forcolabili integrati e opzionalmente di rondelle<br />
ad alta coppia di ancoraggio per il fissaggio automatico della<br />
base, una più facile ricollocazione e un’installazione più rapida.<br />
Primo di una nuova generazione di robot articolati a 6 assi,<br />
N-220 risponde alla specifica esigenza del mercato di una<br />
robotica attenta ai costi e facile da integrare, che offra anche<br />
prestazioni industriali ad alta velocità. Inoltre, il design olistico e<br />
l’architettura modulare di N-220 facilitano l’installazione, l’utilizzo<br />
e la manutenzione.<br />
www.interprogettied.com n.3 <strong>2022</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 63<br />
63_63_NEWS_ROBOTICA.indd 63 12/05/22 12:23
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Bimestrale - anno XIII - <strong>n°3</strong> maggio/giugno <strong>2022</strong><br />
30<br />
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Precisione e affidabilità delle<br />
macchine utensili<br />
48<br />
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DIRETTORE RESPONSABILE: Simone Ghioldi<br />
REDAZIONE: Alessandro Bignami (a.bignami@interprogettied.com),<br />
Eva De Vecchis (e.devecchis@interoprogettied.com)<br />
VENDITE: Simone Ghioldi (vendite@interprogettied.com)<br />
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INTERPROGETTI EDITORI S.R.L.<br />
Via Statale 39 - 23888 <strong>La</strong> Valletta Brianza (LC)<br />
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