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La Subfornitura n°3 - Maggio / Giugno 2022

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Bimestrale - anno XIII - <strong>n°3</strong> maggio/giugno <strong>2022</strong><br />

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la ubfornitura<br />

10<br />

ATTUALITÀ<br />

<strong>La</strong> formazione salverà<br />

il manifatturiero<br />

30<br />

MACCHINE UTENSILI<br />

Precisione e affidabilità delle<br />

macchine utensili<br />

48<br />

TRANSIZIONE DIGITALE<br />

Startup e PMI innovative,<br />

continua la crescita


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24-26<br />

<strong>Maggio</strong> <strong>2022</strong><br />

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<br />

Dalla meccanica alla plastica<br />

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09-11 giugno <strong>2022</strong><br />

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SOMMARIO<br />

anno XIII - n.3 <strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2022</strong><br />

<strong>La</strong> formazione salverà il manifatturiero<br />

10 30 36<br />

Smorzare le vibrazioni per aumentare le performance<br />

Proteggere i dati aziendali dall’iper-connessione<br />

40 48 58<br />

Una partnership nella movimentazione lineare <strong>La</strong> capacità di adattamento spinge start-up e PMI Come i cobot stanno trasformando il lavoro<br />

Editoriale<br />

Digitalizzarsi passo dopo passo (E. De Vecchis) ........4<br />

Storia di copertina<br />

Elesa: Tecnologia e Design .............................................6<br />

Attualità<br />

<strong>La</strong> formazione salverà il manifatturiero ............................10<br />

Insieme per sostenere l’automotive ..................................14<br />

Notizie attualità .......................................................................16<br />

Appuntamenti<br />

Notizie Appuntamenti .....................................................20<br />

Le macchine utensili tornano in presenza .................24<br />

Verso un equilibrio tra clima ed energia ....................26<br />

<strong>La</strong>vorazioni meccaniche<br />

Una nuova sfida per i particolari<br />

meccanici di LAM ...........................................................28<br />

Macchine utensili<br />

Smorzare le vibrazioni per aumentare<br />

le performance .......................................................................30<br />

Fresa torica in metallo duro ................................................33<br />

Utensili<br />

Machine monitoring per massimizzare<br />

l’efficienza produttiva ............................................................34<br />

Sicurezza<br />

Proteggere i dati aziendali dall’iper-connessione ....36<br />

Componenti<br />

Notizie componenti .........................................................38<br />

Una partnership nella movimentazione lineare ........40<br />

Attuatori lineari meccanici ...........................................42<br />

Software<br />

Soluzioni di misura 3D automatizzate e portatili .......46<br />

Transizione digitale<br />

Notizie transizione digitale ............................................47<br />

<strong>La</strong> capacità di adattamento spinge start-up e PMI ........48<br />

Cinque tendenze digitali da seguire nel <strong>2022</strong> ............52<br />

Automazione<br />

Il primo software registrato da Field Device<br />

Integration ........................................................................54<br />

Come minimizzare l’ingombro della macchina ..........56<br />

Supercondensatori per ridurre i consumi ..................57<br />

Robotica<br />

Come i cobot stanno trasformando il lavoro .............58<br />

Giappone: il paese dei robot industriali......................62<br />

Notizie robotica ...............................................................63<br />

Rubriche<br />

Elenco inserzionisti .........................................................64<br />

2 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2022</strong><br />

www.interprogettied.com<br />

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EDITORIALE<br />

DIGITALIZZARSI PASSO DOPO PASSO<br />

di Eva De Vecchis<br />

Digitalizzarsi è l’obiettivo e la preoccupazione<br />

di molte aziende che, soprattutto a partire<br />

da questi ultimi due anni, stanno facendo i<br />

conti con una realtà sempre più smart, più veloce<br />

e interattiva. Un’indagine realizzata dal MiSE su un<br />

campione rappresentativo di 1.600 imprese cooperative<br />

nei mesi di giugno e luglio 2020, ha evidenziato come<br />

la pandemia abbia infatti portato a un’accelerazione<br />

della digitalizzazione e dell’innovazione rispetto alla<br />

media del triennio 2017-2019, accompagnata da una<br />

crescita degli investimenti in tecnologie 4.0.<br />

Eppure è proprio grazie a questa nuova urgenza<br />

che le aziende possono tornare al passo con i ritmi<br />

del presente tenendo a mente alcune tendenze,<br />

per condurre efficacemente le loro iniziative di<br />

crescita digitale e avere successo a lungo termine.<br />

A parlarne è stato anche Paolo Delnevo, Vice<br />

President PTC Southern Europe, che ha illustrato le<br />

cinque tendenze nella trasformazione digitale da<br />

tenere d’occhio nel <strong>2022</strong>, basate sull’esperienza<br />

dei propri i clienti e sulle ricerche e studi dei<br />

principali analisti: l’importanza di un investimento<br />

sostanziale nella trasformazione digitale; i vantaggi<br />

di una trasformazione digitale mirata; l’esperienza<br />

digitale dei dipendenti e i suoi benefici; il ruolo<br />

crescente dell’Intelligenza Artificiale (AI) generativa<br />

nella trasformazione digitale; il crescente ritmo<br />

di cambiamento e la personalizzazione delle<br />

infrastrutture IT. Cinque attenzioni fondamentali<br />

per ricordare alle imprese che il segreto della<br />

trasformazione digitale è affrontare il cambiamento<br />

passo dopo passo.<br />

In questo percorso di crescita e sviluppo sono però le<br />

startup a dominare, come conferma la sesta edizione<br />

della relazione annuale del Ministro dello Sviluppo<br />

Economico Giancarlo Giorgetti sullo stato di attuazione<br />

e l’impatto delle misure a sostegno di startup e PMI<br />

innovative.<br />

I dati che emergono dalla relazione sono una fotografia<br />

completa dei principali risultati raggiunti nel 2020 e nel<br />

2021 dalle imprese innovative che hanno registrato una<br />

costante performance positiva. Soprattutto in risposta<br />

al Covid-19, sono state molte le strategie adottate<br />

dalle startup che hanno cercato di individuare nuove<br />

nicchie di mercato al fine di realizzare un prodotto/<br />

servizio richiesto che si adattasse ai nuovi “bisogni”<br />

emersi oppure per sviluppare nuove tecnologie, app o<br />

condurre attività di ricerca.<br />

Un’opportunità per parlare di tutto questo – e di come<br />

il Made in Italy corra veloce grazie anche a un’industria<br />

che si conferma il motore della crescita nel nostro<br />

Paese – sarà Mecfor, la nuova fiera della meccanica e<br />

subfornitura che si terrà dal 24 al 26 maggio <strong>2022</strong> nel<br />

Padiglione 2 del quartiere fieristico di Parma: già pronta<br />

ad accogliere i suoi visitatori e aiutare gli imprenditori<br />

nel loro percorso di crescita.<br />

4 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2022</strong> www.interprogettied.com<br />

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TAGLIATI PER LA QUALITÀ<br />

Da quasi 50 anni specialisti nel taglio di precisione<br />

di profilati in alluminio, siamo riconosciuti<br />

nel settore per la qualità ed i servizi offerti.<br />

Con oltre 20 unità di taglio distribuite su una<br />

superficie di 4.200 mq, abbiamo una capacità<br />

produttiva annua di oltre 24.000.000 di pezzi.<br />

L’organizzazione aziendale viene supportata da<br />

una struttura informatica di massimo livello.<br />

Le procedure e il controllo di processo sono<br />

effettuati in conformità alle normative di settore<br />

e ISO 9001:2015 certificate dall’ente Bureau<br />

Veritas.<br />

I principali settori che serviamo sono: automotive,<br />

medicale, gas domestico, macchinari<br />

per settore alimentare, pneumatica e oleodinamica,<br />

illuminazione, elementi strutturali e<br />

di movimentazione, sistemi di automazione,<br />

motori elettrici, arredo d’interni.<br />

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04_05_EDITORIALE.indd 5 12/05/22 09:29


STORIA DI COPERTINA<br />

LINEE DI COMPONENTI<br />

Dal 1941 ELESA progetta<br />

e produce componenti<br />

standard in plastica<br />

e metallo per l’industria<br />

dei macchinari<br />

e delle attrezzature<br />

industriali. Oltre ad essere<br />

una realtà internazionale<br />

la sua cultura aziendale è<br />

orientata verso<br />

una gamma di prodotti<br />

dagli elevati standard<br />

qualitativi, un’apprezzabile<br />

sensibilità per il design<br />

e un sempre attento<br />

servizio al cliente.<br />

ELESA: Tecnologia e Design<br />

ELESA S.p.A., azienda italiana<br />

di riferimento a livello internazionale<br />

nella progettazione e<br />

produzione di componenti standard<br />

in materiali plastici e metallo per<br />

l’industria dei macchinari e delle<br />

attrezzature industriali, con oltre<br />

55.000 codici prodotto a catalogo,<br />

un fatturato in continua crescita e<br />

oltre 450 dipendenti.<br />

Fin dalla sua fondazione, nel<br />

1941, Elesa ha sede a Monza,<br />

nel centro della dinamica Brianza,<br />

dove su un’area di 70.000 metri<br />

quadrati, di cui 27.000 coperti,<br />

si concentrano tutte le attività di<br />

progettazione, di R&S e produzione,<br />

impiegando le più avanzate<br />

tecnologie automatizzate. Ma la<br />

sua attività guarda al mondo: il<br />

70% del fatturato è infatti realizzato<br />

in oltre 60 paesi esteri,<br />

e di questo il 30% si indirizza a<br />

mercati extra-europei.<br />

<strong>La</strong> scelta dell’internazionalizzazione<br />

è stata determinante, un cammino<br />

intrapreso già negli anni Sessanta,<br />

<strong>La</strong> palazzina<br />

di Elesa a Monza<br />

partecipando alle più importanti<br />

fiere internazionali e costituendo<br />

un’estesa rete di distribuzione e<br />

successivamente proprie filiali in<br />

Francia, Regno Unito, USA, Svezia,<br />

Svizzera e Canada alle quali si<br />

aggiungono le filiali Elesa+Ganter<br />

in Austria, Spagna, Polonia, Cina,<br />

Repubblica Ceca, India, Turchia e<br />

Paesi Bassi.<br />

L’affidabilità dei prodotti progettati<br />

e realizzati nella grande fabbrica<br />

di Monza garantisce un “Made<br />

in Italy” autentico, apprezzato nel<br />

mondo, soprattutto dai costruttori<br />

di macchine più stimati.<br />

Un risultato importante che si<br />

fonda principalmente su una cultura<br />

aziendale orientata su una<br />

gamma di prodotti dagli elevati<br />

standard qualitativi, sia nella tecnologia<br />

dei materiali sia nella ricerca<br />

ergonomica per ottenere la migliore<br />

funzionalità. Inoltre, i prodotti<br />

beneficiano di un’apprezzabile sensibilità<br />

per il design che ha portato<br />

alla creazione di prodotti unici e<br />

riconoscibili nel mondo come prodotti<br />

Elesa, premiati negli ultimi<br />

40 anni dalle più autorevoli giurie<br />

internazionali di Industrial design,<br />

tra cui il Compasso D’Oro in Italia;<br />

la IF, il Design Center Stuttgart e<br />

il Red Dot Award in Germania; il<br />

Good Design Award in Giappone,<br />

per un totale di 43 premi.<br />

Dapprima concentrata nel settore<br />

delle macchine utensili con i tradizionali<br />

componenti tra cui gli<br />

elementi di manovra e di serraggio,<br />

le maniglie, le impugnature, gli<br />

elementi di misura e controllo e<br />

gli indicatori di posizione, Elesa ha<br />

via via allargato la propria gamma<br />

6 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2022</strong><br />

www.interprogettied.com<br />

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ivolgendosi a nuovi mercati, introducendo<br />

diverse tipologie di elementi<br />

meccanici e di posizionamento,<br />

antivibranti in gomma e<br />

altamente performanti, magneti<br />

per usi industriali, piedini di livellamento<br />

e componenti per conveyor,<br />

cerniere, chiusure, accessori per<br />

oleodinamica, ruote industriali e<br />

l’ultimissimo gruppo di morsetti di<br />

collegamento per tubi, disponibili<br />

in tecnopolimero e metallo. Una<br />

gamma molto diversificata, unica<br />

nel suo genere, che supera le 1.200<br />

serie di prodotti, per un totale di<br />

55.000 codici, sempre a stock.<br />

LINEE AD ALTE PRESTAZIONI<br />

L’ampiezza della gamma si caratterizza<br />

anche per una serie di linee di<br />

prodotto ad alte prestazioni “High<br />

Performing Lines” elementi standard<br />

realizzati in materiali plastici<br />

speciali, tecnologicamente avanzati,<br />

con caratteristiche fisiche uniche,<br />

studiate e sviluppate per soddisfare<br />

Una selezione<br />

di componenti<br />

in SUPER-<br />

Technopolymer<br />

specifiche esigenze di particolari<br />

settori industriali - frutto della continua<br />

attività di Ricerca e Sviluppo<br />

dell’azienda, che fedele al proprio<br />

DNA, da oltre 80 anni non smette<br />

di innovare.<br />

Parliamo delle linee SAN-ANTIMI-<br />

CROBIAL, in tecnopolimero antimicrobico<br />

per l’autosanificazione delle<br />

Il sito internet<br />

elesa.com<br />

www.interprogettied.com n.3 <strong>2022</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 7<br />

06_09_Storia cover ELESA NEW.indd 7 13/05/22 17:01


STORIA DI COPERTINA<br />

olio). A queste si aggiungono la<br />

linea ATEX, componenti per il settore<br />

dell’oleodinamica, conformi<br />

ai Requisiti Essenziali di Salute e<br />

Sicurezza previsti dalla Direttiva<br />

Europea ATEX 2014/34/UE (atmosfere<br />

esplosive) per gli apparecchi<br />

del Gruppo II, categoria 2GD.<br />

Particolarmente interessante è la<br />

linea dei SUPER-Technopolymer:<br />

componenti realizzati in materiali<br />

plastici, resi disponibili dalla più<br />

recente evoluzione nell’ingegneria<br />

dei materiali polimerici per il settore<br />

industriale, in grado di garantire<br />

elevate resistenze meccaniche e termiche<br />

per applicazioni, fino ad ora<br />

prerogativa del metallo, alle quali si<br />

aggiungono i vantaggi dei materiali<br />

plastici, tra cui resistenza alla corrosione,<br />

leggerezza, amagneticità,<br />

basso coefficiente di attrito, assenza<br />

di manutenzione, isolamento<br />

termico, colorazione nella massa<br />

del materiale.<br />

superfici contro batteri e funghi,<br />

studiata per il settore ospedaliero<br />

e medicale; MD-Metal Detectable<br />

e VD-Visually Detectable, in tecnopolimero<br />

idoneo al contatto con i<br />

cibi (FDA CFR.21 e EU 10/2011)<br />

rilevabili al metal detector il primo e<br />

all’occhio umano il secondo indicati<br />

per le macchine dell’industria alimentare<br />

e le attrezzature farmaceutiche;<br />

i SOFT-TOUCH, componenti<br />

in tecnopolimero con rivestimento<br />

“morbido al tatto” in elastomero<br />

termoplastico (TPE) aggraffato<br />

chimicamente che garantisce una<br />

presa sicura e confortevole anche<br />

in condizioni ambientali sfavorevoli<br />

(grasso, umidità, presenza di<br />

Elesa investe da<br />

sempre in Ricerca<br />

& Sviluppo,<br />

concentrandosi<br />

sull’uso di nuove<br />

tecnologie di<br />

produzione e<br />

sull’impiego di<br />

nuovi materiali<br />

Sin dall’inizio della<br />

sua attività, Elesa<br />

ha compiuto una serie<br />

di scelte strategiche<br />

rivelatesi nel tempo<br />

vincenti per lo sviluppo<br />

aziendale<br />

Il Centro Logistico<br />

automatizzato<br />

8 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2022</strong><br />

www.interprogettied.com<br />

06_09_Storia cover ELESA NEW.indd 8 17/05/22 11:34


Ma non è tutto. Infatti sono molte<br />

altre le linee “High Performing<br />

Lines” di Elesa, tra cui gli INOX,<br />

Hygienic Design, Clean-line, Elecolors<br />

® , Ergostyle ® , Chromium,<br />

AE-V0, ESD. Tutte da approfondire<br />

sul sito elesa.com.<br />

L’attività di Ricerca e Sviluppo<br />

è supportata dal laboratorio<br />

prove interno, in cui effettuiamo<br />

test meccanici, fisici, chimici<br />

e di durata nel tempo sui nostri<br />

prodotti. E’ dotato di diversi<br />

dispositivi meccanici ed elettronici<br />

ai quali si aggiungono una<br />

camera climatica, una macchina<br />

in grado di riprodurre la luce<br />

solare con intensità aumentata<br />

per valutare gli effetti della permanenza<br />

outdoor sui materiali<br />

plastici e uno spettrodensitometro<br />

per controllare la stabilità dei<br />

colori nella produzione rispetto<br />

agli standard che vengono<br />

adottati.<br />

Il catalogo Elesa<br />

IL CUSTOMER CARE.<br />

SERVIZI E STRUMENTI A 360°<br />

In Elesa però, la qualità del prodotto<br />

si completa anche con un altro<br />

aspetto fondamentale: un attento<br />

servizio al cliente, che vuol dire<br />

costante disponibilità dei prodotti<br />

a magazzino, grande precisione<br />

nella preparazione delle spedizioni<br />

al Centro Logistico, completamente<br />

automatizzato che permette consegne<br />

in tempi molto rapidi.<br />

Il customer care Elesa fornisce un<br />

supporto tecnico-commerciale a<br />

tutti i clienti, grazie alla stretta collaborazione<br />

con i tecnici commerciali<br />

e l’ufficio tecnico interno.<br />

Il sito web elesa.com offre ai progettisti<br />

e agli uffici acquisti un catalogo<br />

prodotti, sempre aggiornato,<br />

completo di tutte le ultime novità.<br />

Direttamente dalle schede tecniche<br />

online è possibile scaricare i disegni<br />

CAD 2D e 3D, in tutti i più comuni<br />

formati e modificare le quote o i<br />

colori direttamente dal modello,<br />

verificare la disponibilità a stock<br />

e procedere direttamente con gli<br />

acquisti, 24/7. Inoltre, i clienti Elesa<br />

possono acquistare alle proprie condizioni.<br />

Ogni scheda prodotto presenta<br />

descrizioni tecniche complete<br />

di tutti i dati necessari al progettista,<br />

con relativi disegni quotati e tabelle<br />

dimensionali utili alla selezione del<br />

prodotto nelle giuste esecuzioni<br />

e dimensioni. Le tabelle riportano<br />

inoltre, codici e descrizioni per l’individuazione<br />

dell’articolo.<br />

È disponibile anche un addendum<br />

tecnico al quale il progettista può<br />

fare riferimento per approfondire<br />

le caratteristiche tecniche dei<br />

prodotti.<br />

L’iscrizione all’Elesa Newsletter permette<br />

a tutti gli utenti di rimanere<br />

sempre aggiornati sulle ultime novità:<br />

nuovi prodotti e appuntamenti<br />

fieristici da non perdere, oltre a<br />

interessanti approfondimenti tecnici.<br />

Animazioni 3D e video per approfondimenti<br />

tecnici e applicativi utili<br />

a completare le informazioni sui<br />

prodotti sono disponibili sul sito<br />

elesa.com e sul nostro canale Youtube<br />

ufficiale.<br />

www.interprogettied.com n.3 <strong>2022</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 9<br />

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ATTUALITÀ<br />

MACCHINE UTENSILI<br />

Avvicinare i giovani<br />

al mondo della macchina<br />

utensile è il primo passo<br />

per cancellare il gap<br />

tra domanda e offerta<br />

di lavoro. Anche per<br />

questo Ucimu Academy<br />

si evolve ancora di più,<br />

grazie alla nascita di un<br />

comitato di imprenditori<br />

capace di definirne gli<br />

indirizzi d’azione.<br />

Esattamente a un anno dalla<br />

nascita, Ucimu Academy fa<br />

un ulteriore passo in avanti e<br />

si struttura dotandosi di un Comitato<br />

di indirizzo costituito da alcuni<br />

imprenditori del settore.<br />

Nato come progetto per rispondere<br />

alle esigenze delle imprese del comparto<br />

alla ricerca di giovani neodiplomati,<br />

l’accademia rappresenta<br />

oggi “il brand” che comprende<br />

tutte le iniziative in materia di formazione<br />

svolte da Ucimu- Sistemi<br />

per produrre attraverso Fondazione<br />

Ucimu. Obiettivo principale è la<br />

riduzione del mismatch tra domanda<br />

e offerta di lavoro nel settore<br />

delle macchine utensili, che offre<br />

interessanti opportunità di carriera<br />

ma fatica a trovare personale<br />

preparato.<br />

Il comparto - come sottolinea lo<br />

stesso indice degli ordini di macchine<br />

utensili elaborato dal Centro<br />

Studi & Cultura di Impresa di<br />

Ucimu- Sistemi per produrre - segna<br />

un incremento del 49,4% rispetto<br />

al periodo ottobre-dicembre 2020,<br />

mentre nel quarto trimestre 2021,<br />

l’indice si è attestato a 129,1 (base<br />

100 nel 2015). Si tratta di un valore<br />

record che mai era stato registrato<br />

nella storia. Per questo c’è bisogno<br />

<strong>La</strong> formazione salverà<br />

il manifatturiero<br />

che i giovani siano il più possibile<br />

pronti ad affrontare un settore in<br />

crescita, i cui risultati sono stati<br />

determinati sia dal positivo andamento<br />

degli ordinativi raccolti sul<br />

mercato estero, sia dagli ottimi<br />

riscontri del mercato interno.<br />

Alfredo Mariotti, Direttore<br />

generale di Ucimu, spiega a <strong>La</strong><br />

<strong>Subfornitura</strong> non solo la nascita<br />

dell’Ucimu Academy mossa<br />

dalla necessità di fornire ai giovani<br />

competenze e avvicinarli al<br />

mondo dell’impresa, ma anche<br />

di quanto gli eventi catastrofici<br />

attuali avranno effetti sulla manifattura.<br />

Il compito dell’Italia è<br />

quello di “ragionare sul reshoring<br />

e sul ritorno alla produzione euro-<br />

pea di tanti prodotti strategici,<br />

che a partire dall’inizio del 2000<br />

avevamo pensato di acquistare<br />

da altre aree del mondo, Asia in<br />

primis”.<br />

Direttore Mariotti, da cosa nasce<br />

la volontà di creare la Ucimu Academy?<br />

<strong>La</strong> carenza di personale preparato<br />

capace di operare su macchine di<br />

ultima generazione, digitali e interconnesse,<br />

e in contesti altamente<br />

complessi come sono le aziende di<br />

oggi, è un problema sempre più<br />

diffuso tra le imprese del settore.<br />

Sebbene l’Industria 4.0 e la transizione<br />

digitale abbiano acceso un<br />

faro sul settore incrementando il<br />

10 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2022</strong><br />

www.interprogettied.com<br />

10_13_Articolo UCIMU.indd 10 12/05/22 09:36


suo appeal presso i giovani e le<br />

famiglie, che sempre più spesso<br />

considerano il nostro comparto<br />

come interessante prospettiva<br />

di occupazione, il mismatch tra<br />

domanda e offerta di lavoro resta<br />

ancora molto, troppo, ampio.<br />

Da qui è nata l’esigenza di dare vita<br />

a Ucimu Academy, progetto che<br />

aggrega tutte le iniziative realizzate<br />

da Ucimu-Sistemi per produrre e<br />

dalla Fondazione Ucimu per avvicinare<br />

i giovani al mondo dei sistemi<br />

di produzione.<br />

maggio presso Fieramilano Rho, e<br />

iniziative come i Premi Ucimu per<br />

le migliori tesi di laurea dedicate<br />

al settore.<br />

Inoltre, si affrontano attività di<br />

indirizzo che si concretizzano<br />

nella partecipazione di Fondazione<br />

Ucimu ai consigli di indirizzo<br />

di istituti tecnici e ITS nelle<br />

zone a più alta concentrazione<br />

di imprese del settore. In questo<br />

modo possiamo dare indicazioni<br />

su esigenze e trend tecnologici<br />

che caratterizzano le imprese del<br />

settore partecipando alla personalizzazione<br />

dei programmi di<br />

studio affinché siano più aderenti<br />

al mondo dell’industria. L’idea è<br />

quella di ridurre il gap tra ciò che<br />

si apprende sui banchi scolastici<br />

e quello che poi è la realtà professionale.<br />

Il nuovo comitato scientifico di<br />

Ucimu Academy, formato da<br />

imprenditori del settore, a quali<br />

vantaggi concreti potrà portare?<br />

Il punto di forza del Comitato<br />

di indirizzo di UcimuAcademy<br />

è proprio la sua composizione:<br />

ovvero gli imprenditori che opereranno<br />

insieme in un vero e pro-<br />

Alfredo Mariotti,<br />

Direttore generale<br />

di Ucimu<br />

prio gruppo di lavoro impegnato<br />

sostanzialmente su due fronti: la<br />

raccolta di informazioni, per avere<br />

un quadro chiaro delle esigenze<br />

delle imprese del settore così da<br />

individuare le figure professionali<br />

più ricercate, e la definizione delle<br />

competenze che i giovani devono<br />

possedere per poter operare nelle<br />

aziende del comparto<br />

Le macchine di ultima generazione<br />

sono sempre più in voga presso<br />

le aziende di oggi che sempre di<br />

più chiedono ai propri impiegati<br />

di saperle utilizzare. Cosa pensa<br />

manchi ai giovani usciti dagli istituti<br />

tecnici e ITS in termini di formazione?<br />

Le nostre aziende hanno grande<br />

difficoltà nel trovare collaboratori<br />

preparati da inserire sia tra le fila<br />

dei blue collars che dei white collars.<br />

E la transizione in chiave 4.0<br />

complica le cose perché impone<br />

standard di conoscenza e competenze<br />

sempre più articolate e<br />

trasversali e non sempre i giovani<br />

dimostrano di possederle.<br />

Per questo l’investimento previsto<br />

dal PNRR su ITS, scuole professionali,<br />

sulla creazione di laboratori<br />

Quali opportunità offre ai giovani<br />

la Ucimu Academy e su cosa si concentra<br />

la formazione?<br />

UcimuAcademy è un contenitore<br />

che comprende una serie<br />

di iniziative di differente natura<br />

accomunate però dall’obiettivo di<br />

avvicinare i giovani al mondo della<br />

macchina utensile. Per questo<br />

prevede iniziative di formazione<br />

realizzate attraverso l’organizzazione<br />

di lezioni da parte di funzionari<br />

Ucimu e imprenditori del<br />

settore nelle scuole di ogni ordine<br />

e grado, per presentare contenuti<br />

e peculiarità dell’industria italiana<br />

della macchina utensile. Ma<br />

anche attraverso visite guidate<br />

alle manifestazioni fieristiche promosse<br />

dall’associazione come nel<br />

caso di <strong>La</strong>miera, in programma a<br />

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ATTUALITÀ<br />

4.0 negli istituti tecnici superiori,<br />

sistema duale ecc. sono ritenuti<br />

ottimi strumenti dal sistema delle<br />

imprese del settore.<br />

Cosa cercano oggi le imprese della<br />

macchina utensile, e più in generale<br />

della meccanica, da un giovane<br />

appena uscito dal mondo della formazione?<br />

Le aziende cercano giovani preparati.<br />

Oltre alle competenze tecniche in<br />

meccanica, meccatronica, elettronica<br />

e informatica le giovani risorse<br />

devono avere conoscenza della<br />

lingua inglese ma anche curiosità e<br />

attitudine ad imparare, flessibilità. E<br />

poi orientamento al lavoro di team<br />

e disponibilità a viaggiare. <strong>La</strong> metà<br />

della produzione di settore finisce<br />

all’estero e le macchine utensili, una<br />

volta prodotte, devono essere installate.<br />

Abbiamo bisogno di personale<br />

che segua anche quella fase. Ma non<br />

solo, hanno necessità di personale<br />

che possa relazionarsi con utilizzatori<br />

di tutto il mondo per attività di<br />

vendita, assistenza, manutenzione...<br />

Un’azienda che investe sulla transizione<br />

digitale è solitamente un’azienda<br />

attenta anche alle tematiche<br />

ambientali. Ritiene che le giovani<br />

generazioni siano maggiormente<br />

attratte da realtà green?<br />

Penso di sì. Tra i movimenti che<br />

scuotono le giovani generazioni<br />

vi è quello della “salvaguardia<br />

dell’ambiente”.<br />

Un tema molto sentito nel settore<br />

delle macchine utensili ove digitalizzazione,<br />

flessibilità e sviluppo<br />

di innovazione, in generale, sono<br />

orientate proprio al tema della<br />

produzione sostenibile che contiene<br />

in sé sostenibilità ambientale,<br />

economica e sociale.<br />

Alfredo Mariotti (Ucimu): “Ucimu<br />

Academy è un progetto che aggrega<br />

tutte le iniziative realizzate<br />

da Ucimu - Sistemi per produrre e dalla<br />

Fondazione Ucimu per avvicinare<br />

i giovani al mondo dei sistemi<br />

di produzione”<br />

Tutto questo viene espresso<br />

anche dal nuovo marchio Ucimu<br />

Green & Blue, concesso alle<br />

imprese associate a Ucimu in<br />

grado di dimostrare caratteristiche<br />

aziendali che nessuno schema<br />

di certificazione considera<br />

contemporaneamente.<br />

Rispetto alle grosse crisi attuali (la<br />

pandemia, la crisi ambientale ed<br />

energetica, le guerre) quali pensa<br />

potranno essere gli effetti negativi<br />

che queste avranno sulla formazione<br />

e sul futuro lavorativo dei<br />

giovani italiani ed europei? e quale<br />

potrebbe essere il ruolo giocato<br />

da questi ultimi per migliorare la<br />

situazione?<br />

Farei un distinguo: la pandemia ha<br />

provocato uno shock che ha messo<br />

a dura prova l’industria manifatturiera<br />

ma per un periodo piuttosto<br />

limitato. Le aziende hanno, infatti,<br />

dimostrato di saper reagire e recuperare.<br />

<strong>La</strong> guerra, invece, impone un livello<br />

di incertezza decisamente maggiore<br />

e -considerato come sta andando<br />

il conflitto, che speriamo davvero<br />

possa fermarsi presto - il futuro sarà<br />

profondamente segnato da una<br />

riorganizzazione geopolitica che<br />

impatterà certamente sulle catene<br />

di fornitura. Lo stiamo vedendo già<br />

ora con i prezzi di energia e materie<br />

prime schizzati alle stelle.<br />

Questo avrà effetti sulla nostra<br />

manifattura.<br />

Dobbiamo ragionare su reshoring<br />

e ritorno alla produzione europea<br />

di tanti prodotti strategici che a<br />

partire dall’inizio del 2000 avevamo<br />

pensato di acquistare da altre<br />

aree del mondo, Asia in primis. I<br />

giovani sono il futuro delle aziende,<br />

oltre che della nostra società. Penso<br />

saranno determinanti per il rilancio<br />

e la riorganizzazione del nostro<br />

sistema economico e produttivo.<br />

Anche per questo è fondamentale<br />

siano preparati e possano godere<br />

di formazione adeguate alle sfide<br />

che verranno.<br />

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ATTUALITÀ<br />

INDAGINE CONGIUNTURALE<br />

Nonostante la crescita della<br />

produzione metalmeccanica<br />

nel 2021, nel quarto<br />

trimestre dell’anno i volumi<br />

di produzione sono calati<br />

dell’1,8%. A preoccupare<br />

è soprattutto il comparto<br />

automotive, mentre<br />

le aspettative<br />

per il <strong>2022</strong> sono fortemente<br />

condizionate dalle<br />

conseguenze economiche<br />

del conflitto in Ucraina<br />

che inasprisce gli aumenti<br />

dei prezzi energetici<br />

e delle materie prime.<br />

Insieme per sostenere<br />

l’automotive<br />

Sono stati diffusi i risultati della<br />

161a edizione dell’Indagine<br />

congiunturale di Federmeccanica<br />

sull’Industria Metalmeccanica.<br />

Nel 2021 la produzione metalmeccanica<br />

è cresciuta del 15,9% rispetto<br />

all’anno precedente, nonostante<br />

la flessione registrata nell’ultimo<br />

trimestre. Un risultato che ha consentito<br />

di recuperare completamente<br />

il crollo osservato nel corso della<br />

pandemia: i volumi di produzione<br />

del 2021 risultano leggermente<br />

superiori (+ 0,3%) rispetto al 2019<br />

sebbene l’intero comparto industriale<br />

registri un calo contenuto<br />

dello 0,6%.<br />

<strong>La</strong> performance dell’industria<br />

Diego Andreis (Federmeccanica):<br />

“È difficile trovarci ad analizzare anche<br />

gli effetti che la guerra può determinare<br />

sulle nostre imprese, potendo<br />

solo immaginare cosa stiano vivendo<br />

i cittadini dell’Ucraina colpiti da questo<br />

orribile dramma”.<br />

metalmeccanica italiana è stata<br />

migliore di quella a cui abbiamo<br />

assistito nei principali Paesi Ue,<br />

dato che in Francia e Germania i<br />

volumi risultano ancora inferiori<br />

di circa 10 punti rispetto ai livelli<br />

pre-pandemici. Il recupero osservato<br />

nel 2021 nel nostro Paese,<br />

oltre che da un miglioramento della<br />

domanda interna, è stato favorito<br />

da una marcata ripresa dell’export,<br />

cresciuto in media del 18,4% sul<br />

2020. Una parte significativa di tale<br />

incremento è però imputabile a una<br />

forte crescita dei valori medi unitari<br />

che hanno contribuito in maniera<br />

sostanziale anche all’aumento delle<br />

importazioni (+24,9%).<br />

LE CAUSE DEL PEGGIORAMENTO<br />

Eppure, scendendo nel dettaglio<br />

dell’evoluzione congiunturale, la<br />

produzione metalmeccanica, dopo<br />

il rallentamento osservato nel terzo<br />

trimestre 2021, nella parte finale<br />

dell’anno ha evidenziato risultati<br />

negativi: nel trimestre ottobredicembre,<br />

infatti, i volumi di produzione<br />

sono diminuiti dell’1,8%<br />

rispetto al periodo precedente,<br />

mentre su base tendenziale la<br />

variazione è passata dal +6,4%<br />

di luglio-settembre al + 1,2% del<br />

quarto trimestre.<br />

Il peggioramento osservato risulta<br />

in parte ascrivibile a un diffuso<br />

rallentamento di tutte le attività<br />

metalmeccaniche, ma trae principalmente<br />

origine dai risultati fortemente<br />

negativi del comparto automotive<br />

che ha segnato un calo di<br />

oltre 13 punti percentuali, rispetto<br />

all’analogo trimestre 2020, e da<br />

un decremento più contenuto del<br />

14 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2022</strong><br />

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14_15_Articolo FEDERMECCANICA.indd 14 12/05/22 09:39


Paese verso i grandi player internazionali.<br />

L’automotive è un settore<br />

molto esposto per questo occorre<br />

agire subito. Ci auguriamo che a<br />

partire dall’automotive si sviluppi<br />

quella cabina di regia che insieme al<br />

Sindacato abbiamo chiesto. Ognuno<br />

può e deve dare il proprio contributo.<br />

È il momento dell’unità”.<br />

Nel quarto trimestre 2021, quasi<br />

tutte le aziende hanno registrato<br />

ulteriori rincari dei prezzi delle<br />

materie prime ed è salita la percentuale<br />

di chi ha dichiarato difficoltà<br />

di approvvigionamento. Dinamiche<br />

che si stanno ripercuotendo sui<br />

prezzi alla produzione dei prodotti<br />

industriali, dato che nel 2021 l’aumento<br />

medio per il settore metalmeccanico<br />

è stato di quasi l’8%.<br />

Incrementi di costo che impattano<br />

negativamente sulla competitività<br />

di molte imprese e che stanno<br />

Nel quarto trimestre<br />

2021, quasi tutte<br />

le aziende hanno<br />

registrato ulteriori<br />

rincari dei prezzi<br />

delle materie<br />

prime ed è salita<br />

la percentuale di<br />

chi ha dichiarato<br />

difficoltà di<br />

approvvigionamento<br />

comparto degli altri mezzi di trasporto<br />

(-2,4% su base tendenziale).<br />

“Stiamo vivendo una fase molto<br />

instabile e terribilmente complicata.<br />

Ogni giorno lo scenario può<br />

mutare, quanto sta accadendo in<br />

Europa a seguito dell’aggressione<br />

da parte della Russia all’Ucraina<br />

costituisce un fatto gravissimo<br />

dalle conseguenze non prevedibili.<br />

È difficile parlare di produzione<br />

quando c’è una guerra in corso<br />

ma dobbiamo farlo”, ha dichiarato<br />

Federico Visentin, Presidente Federmeccanica.<br />

“I risultati del settore<br />

metalmeccanico nel 2021 risultano<br />

nel complesso positivi, ma già<br />

evidenziavano una dinamica preoccupante<br />

come emerge dai dati<br />

relativi alla seconda metà dell’anno<br />

e, in particolare, del quarto trimestre.<br />

A questo si aggiunge, ora, un<br />

ulteriore allarme proprio a causa<br />

dell’impatto che il quadro bellico<br />

può avere sull’economia globale e<br />

su quella del nostro Paese. Tutto ciò<br />

proprio mentre le aziende italiane si<br />

trovano davanti ad una transizione<br />

tecnologica ed ecologica epocale<br />

che richiede una forte capacità di<br />

cambiamento e innovazione.<br />

Dobbiamo ripensare la filiera e il<br />

sistema di formazione – prosegue<br />

Visentin – sostenere la crescita<br />

dimensionale e migliorare la competitività<br />

e l’attrattività del Sistemaridimensionando<br />

i propri margini<br />

di profitto.<br />

L’INFLUENZA DEL CONFLITTO<br />

UCRAINO<br />

“È difficile trovarci ad analizzare<br />

anche gli effetti che la guerra può<br />

determinare sulle nostre imprese,<br />

potendo solo immaginare cosa stiano<br />

vivendo i cittadini dell’Ucraina<br />

colpiti da questo orribile dramma”,<br />

ha dichiarato Diego Andreis, Vicepresidente<br />

Federmeccanica. “Un conflitto<br />

che avrà ripercussioni anche<br />

economiche diffuse. Rincuora vedere<br />

una risposta Europea coesa. Ci<br />

auguriamo di vedere lo stesso spirito<br />

nell’affrontare in modo strutturale la<br />

crisi energetica. È quanto mai necessario<br />

che siano previsti interventi<br />

straordinari da parte del Governo per<br />

affrontare con reattività ma anche<br />

con visione, questa fase. Occorre<br />

trovare soluzioni che siano in grado<br />

di fornire, da una parte, risposte<br />

nell’immediato, e che affrontino allo<br />

stesso tempo i problemi strutturali<br />

come quelli energetici e di disponibilità<br />

della materie prime, come la<br />

componentistica attiva dell’elettronica,<br />

problemi che zavorrano oggi<br />

crescita e competitività delle nostre<br />

imprese”.<br />

LE PROSPETTIVE A BREVE TERMINE<br />

Le prospettive a breve - secondo<br />

quanto registrato dalla 161° Indagine<br />

Congiunturale, condotta su un<br />

campione di circa 600 imprese metalmeccaniche<br />

associate - segnalano un<br />

nuovo miglioramento già a partire<br />

dai primi mesi del <strong>2022</strong>, dopo il calo<br />

osservato nella parte finale dell’anno<br />

scorso. Nel dettaglio:<br />

• il 49% delle imprese intervistate<br />

dichiara un portafoglio ordini in<br />

miglioramento;<br />

• il 40% prevede incrementi di<br />

produzione;<br />

• il 31% ritiene di dover aumentare<br />

i livelli occupazionali nei prossimi<br />

sei mesi, mentre un più contenuto;<br />

• Il 6% prevede un loro ridimensionamento.<br />

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ATTUALITÀ<br />

SUPPLY CHAIN<br />

Comau sceglie Jaggaer come partner digitale<br />

È Jaggaer il partner scelto da Comau per l’esourcing.<br />

Con headquarter a Grugliasco (TO),<br />

una forte presenza in 13 Paesi al mondo e<br />

un patrimonio di competenze ed esperienza<br />

da oltre 45 anni, Comau è un’eccellenza<br />

italiana esperta nel campo dell’automazione<br />

industriale, riconosciuta per l’avanguardia e<br />

l’alta qualità dei suoi sistemi e prodotti. A<br />

partire dall’automotive, dove l’azienda vanta<br />

collaborazioni con alcuni tra i principali e più<br />

avveniristici brand a livello mondiale, le sue<br />

soluzioni rispondono alle esigenze di una<br />

vasta gamma di settori, dalla logistica alle<br />

energie rinnovabili, per citare alcuni esempi.<br />

L’esigenza di adeguati livelli di visibilità su<br />

tutte le sedi e di governance lungo tutta la<br />

filiera, in parallelo alla necessità di assicurare<br />

standard qualitativi alti per clienti sempre più<br />

esigenti e per i quali il digital procurement è<br />

sempre più spesso la modalità operativa di<br />

Il centro direzionale Comau<br />

di Grugliasco (Torino)<br />

riferimento, hanno reso la selezione, la qualificazione<br />

e la gestione dei fornitori un aspetto<br />

sempre più strategico. Senza dimenticare il<br />

focus sulla sostenibilità della supply chain, in<br />

linea con una sensibilità crescente da parte<br />

di tutti gli stakeholder.<br />

<strong>La</strong> collaborazione con Jaggaer ha preso avvio<br />

nel luglio 2021 e, dopo poche settimane, la<br />

filiale cinese era già in grado di gestire gare<br />

online attraverso la soluzione di e-Sourcing<br />

della piattaforma Jaggaer ONE, personalizzata<br />

in lingua locale. Il progetto si è poi rapidamente<br />

esteso a livello globale: a partire da<br />

Italia, Francia, altri stati europei e Stati Uniti,<br />

con circa 200 gare gestite ad oggi, su ambiti<br />

di acquisito che spaziano dalla componentistica,<br />

alla logistica ai servizi professionali, con<br />

un evidente vantaggio in termini di timing,<br />

maggior visibilità e comunicazione più agile<br />

con tutti i fornitori.<br />

“Per una realtà come la nostra, che deve<br />

garantire standard qualitativi elevati in progetti<br />

complessi per clienti sempre più esigenti,<br />

la funzione acquisti ricopre un ruolo<br />

strategico e per questo abbiamo scelto di<br />

avviare insieme a Jaggaer un processo di<br />

innovazione che possa accompagnarci nei<br />

prossimi anni verso un continuo rafforzamento<br />

in chiave digitale del nostro Procurement<br />

interno”, ha dichiarato Stefano Percario,<br />

Head of Commodities Management<br />

di Comau. “Jaggaer è il partner ideale per<br />

la visione innovativa, compatibile con la<br />

nostra, per la qualità della tecnologia di<br />

sourcing e per l’approccio alla gestione della<br />

supply chain, finalizzato a costruire partnership<br />

di valore tra acquirenti e fornitori.<br />

Fattore decisivo è stata inoltre la velocità di<br />

implementazione”.<br />

“Il nostro approccio alla digitalizzazione del<br />

procurement, guidato da una visione olistica<br />

delle relazioni tra buyer e fornitori, sta<br />

trasformando i modelli commerciali delle<br />

aziende, orientandoli verso la nuova strategia<br />

dell’Autonomous Commerce, annunciata<br />

da Jaggaer”, ha aggiunto Roberto Spagnolo,<br />

Account Executive, responsabile settore<br />

automotive e manufacturing di Jaggaer. “In<br />

questo nuovo scenario l’intelligenza artificiale<br />

e il machine learning, sempre più presenti<br />

nella soluzione Jaggaer ONE, offrono ai buyer<br />

l’accesso ad una vastissima scelta di opzioni di<br />

acquisto tagliata sulle loro esigenze specifiche<br />

grazie a meccanismi di smart-matching con<br />

le proposte dei fornitori”.<br />

APPLICAZIONI INDUSTRIALI<br />

Prima edizione per il premio<br />

Pressocolata Italia<br />

Le fonderie che operano nel<br />

settore si sono candidate alla<br />

prossima edizione di Assofond<br />

<strong>2022</strong> il premio che insieme<br />

ad AIM (Associazione Italiana<br />

di Metallurgia) e ad Amafond<br />

(Associazione fornitori fonderie)<br />

ha deciso di richiamare l’attenzione<br />

internazionale sullo sviluppo<br />

della tecnologia e delle<br />

applicazioni industriali della<br />

pressocolata in Italia. Il “Premio<br />

Pressocolata Italia | Italian Die<br />

casting Award”, verrà assegnato<br />

a getti pressocolati in lega di<br />

alluminio, zinco, magnesio o<br />

rame realizzati in Italia, caratterizzati<br />

da aspetti innovativi<br />

dal punto di vista delle prestazioni<br />

e/o del design e/o delle<br />

dimensioni, e/o della tecnica<br />

produttiva, e/o dei contenuti<br />

di sostenibilità complessiva del<br />

getto, ecc.<br />

I riconoscimenti ai premiati saranno<br />

conferiti in occasione della<br />

manifestazione METEF, che si<br />

svolgerà a Bologna dal 9 all’11<br />

giugno <strong>2022</strong>. I getti premiati e<br />

le fonderie produttrici saranno<br />

oggetto di articoli dedicati sulle<br />

riviste A&L, Fonderia e Pressofusione,<br />

In Fonderia, <strong>La</strong> Metallurgia<br />

Italiana e sui vari canali social<br />

delle Associazioni e delle riviste<br />

coinvolte.<br />

16 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2022</strong><br />

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ATTUALITÀ<br />

INDUSTRIA VERDE<br />

Rockwell Automation tra le aziende più etiche al mondo<br />

Rockwell Automation Inc., azienda specializzata<br />

in automazione industriale e trasformazione<br />

digitale, è stata riconosciuta<br />

come una delle <strong>2022</strong> World’s Most Ethical<br />

Companies da Ethisphere, un leader globale<br />

nella definizione e nello sviluppo degli<br />

standard delle pratiche aziendali etiche.<br />

Questa è la quattordicesima volta in cui<br />

Rockwell è stata inclusa nel prestigioso<br />

elenco che rende omaggio alle aziende<br />

dotate di una leadership eccezionale e una<br />

dedizione verso l’integrità aziendale, attraverso<br />

le migliori pratiche nell’ambito della<br />

governance, della conformità e dell’etica.<br />

“Ancora una volta, siamo orgogliosi di<br />

accettare questo riconoscimento da Ethisphere,<br />

che sottolinea il nostro impegno<br />

verso l’etica e l’integrità”, ha dichiarato<br />

Blake Moret, presidente e CEO di<br />

Rockwell. “Affrontiamo queste sfide con<br />

passione, perché quello che facciamo è<br />

essenziale per rendere il lavoro più produttivo<br />

e sostenibile”.<br />

L’etica e l’integrità sono gli elementi trainanti<br />

più importanti del grado di partecipazione<br />

dei dipendenti di Rockwell,<br />

promossi e coltivati attraverso un forte<br />

impegno e una mentalità basata sul “far<br />

sentire la propria voce”, compreso il programma<br />

aziendale di vecchia data dell’ombudsman.<br />

Rockwell chiede anche al 100%<br />

del suo consiglio di amministrazione, dei<br />

suoi dipendenti e degli appaltatori, di<br />

completare un corso di formazione annuale<br />

nell’ambito dell’etica che viene aggiornato<br />

annualmente.<br />

“Oggi, i leader aziendali affrontano la<br />

più grande sfida del loro mandato, che<br />

è quella di essere etici, responsabili e<br />

affidabili al fine di portare avanti cambiamenti<br />

positivi”, ha dichiarato Timothy<br />

Erblich, CEO di Ethisphere. “Continuiamo<br />

a lasciarci ispirare da coloro che sono stati<br />

inseriti nell’elenco e dalla loro dedizione<br />

nell’ambito dell’integrità, della sostenibilità,<br />

della governance e della comunità”.<br />

Rockwell è stata una delle 136 aziende<br />

premiate con una presenza in 22 paesi<br />

e 45 settori industriali. Basato su Ethics<br />

Quotient ® , di proprietà di Ethisphere,<br />

il processo di valutazione delle aziende<br />

più etiche al mondo include più di 200<br />

domande sulle pratiche sociali, ambientali<br />

e culturali, sulle attività di etica e conformità,<br />

sulla governance, la diversità e le<br />

iniziative volte a promuovere una solida<br />

catena di valori.<br />

TRATTAMENTI TERMICI<br />

Carbotempra è una azienda di trattamenti<br />

termici, con impianti di ultima<br />

generazione, dotata di laboratorio per<br />

prove metallurgiche e tecnologiche.<br />

L’azienda è specializzata nella tempra<br />

di acciai per cuscinetti e speciali, nella<br />

cementazione gassosa e carbonitrurazione.<br />

www.giovettiadv.com<br />

Con il fuoco<br />

non scherziamo<br />

<strong>La</strong>boratorio metallurgico<br />

Cementazione<br />

Carbonitrurazione<br />

Tempra e rinvenimento<br />

Sottoraffreddamento<br />

Normalizzazione<br />

Ricottura normale e in bianco<br />

Sabbiatura<br />

Via N. Sauro, 12 - 20862 Arcore (MB)<br />

Tel. +39 039615545 / +39 0396013244<br />

www.carbotempra.it<br />

www.interprogettied.com<br />

n.3 <strong>2022</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong><br />

17<br />

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ATTUALITÀ<br />

INDUSTRIAL AUTOMATION BUSINESS<br />

Omron nomina Fernando Colás CEO dell’IAB in Europa<br />

Omron ha annunciato che<br />

Fernando Colás, dirigente con<br />

un’esperienza di oltre 37 anni,<br />

è stato nominato Chief Executive<br />

Officer (CEO) dell’Industrial<br />

Automation Business (IAB)<br />

nell’area EMEA. Colás prende il<br />

posto di Seigo Kinugawa, che<br />

ritornerà in Giappone per dirigere<br />

il Global Business Process<br />

and IT Innovation HQ.<br />

Colás ha iniziato la sua carriera<br />

in Omron nel 1985 nel settore<br />

vendite e marketing e ha rapidamente<br />

scalato con successo<br />

i vertici dell’azienda. Durante i<br />

suoi anni di esperienza, ha occupato<br />

per oltre vent’anni il livello<br />

di senior leadership in veste di<br />

General Manager Iberia e Division<br />

Manager nell’area EMEA.<br />

A partire dal 2015, Colás ha<br />

coordinato il marketing del<br />

mercato e di prodotto, nonché<br />

il supporto tecnico in qualità<br />

di General Director Marketing<br />

EMEA e ha supervisionato le<br />

integrazioni post-fusione. In<br />

questa fase della sua carriera,<br />

Colás ha svolto un ruolo determinante<br />

nell’implementazione<br />

della strategia di trasformazione<br />

Value Generation 2020 (VG2.0)<br />

di Omron, aiutando i produttori<br />

a realizzare una produzione<br />

flessibile, efficiente e sostenibile<br />

grazie al rivoluzionario concetto<br />

di innovazione della produzione<br />

di Omron, denominato “i-Automation”.<br />

“Sono molto entusiasta di<br />

assumere questo nuovo<br />

ruolo”, ha dichiarato Colás. “Il<br />

mio obiettivo è condurre con<br />

successo, fin dalle prime fasi, la<br />

realizzazione entro il 2030 del<br />

piano strategico a lungo termine<br />

di Omron nell’area EMEA<br />

e contemporaneamente continuare<br />

a trovare nuovi modi per<br />

avere un impatto positivo sulla<br />

vita delle persone in tutto il<br />

mondo. Le nostre tecnologie di<br />

base nel campo del rilevamento,<br />

del controllo, della robotica<br />

e dell’intelligenza artificiale<br />

consentono ai produttori di<br />

adattare la propria produzione<br />

per fronteggiare le sfide di<br />

oggi e di domani”.<br />

Omron punta a migliorare ulteriormente<br />

le iniziative ambientali<br />

e si prepara ad affrontare le sfide<br />

del cambiamento climatico e del<br />

riciclaggio delle risorse considerandole<br />

problemi estremamente<br />

importanti.<br />

GESTIONE DA REMOTO<br />

EFA sigla una partnership con Rilheva IIoT Platform<br />

Una nuova aggiunta al portafoglio<br />

di brand distribuiti da<br />

EFA Automazione SpA, azienda<br />

esperta in ambito di connettività,<br />

soluzioni di Industrial Communication<br />

e piattaforme software<br />

per applicazioni IIoT: si aggiunge<br />

Rilheva IIoT Platform, un prodotto<br />

di Xeo4 srl, one-productcompany<br />

focalizzata al 100%<br />

nello sviluppo e progettazione<br />

di un’unica soluzione.<br />

Rilheva IIoT Platform è una soluzione<br />

facile, completa e readyto-use<br />

per la gestione remota<br />

delle macchine e degli impianti:<br />

raccoglie dati da qualsiasi dispositivo,<br />

li trasmette in sicurezza nel<br />

cloud e permette di accedervi<br />

dallo smartphone, con rapidi<br />

tempi di setup. Inoltre, grazie alla<br />

sua architettura modulare basata<br />

su cloud, Rilheva può soddisfare<br />

le esigenze dei più diversi settori<br />

industriali.<br />

Diverse sono le funzionalità della<br />

piattaforma che garantiscono<br />

agli utilizzatori di connettere in<br />

modo sicuro qualsiasi apparato<br />

e sorgente dati, per poterli raccogliere,<br />

memorizzare,<br />

gestire e analizzare.<br />

Infine, grazie a Rilheva<br />

IIoT Platform è possibile<br />

creare i KPI in base<br />

a specifiche esigenze<br />

di ottimizzazione dei<br />

processi, di incremento<br />

dell’efficienza e delle<br />

performance, oltre che per accedere<br />

a nuove fonti di revenue<br />

attraverso la creazione di nuovi<br />

modelli di business.<br />

Rilheva IIoT si integra perfettamente<br />

con i prodotti Ewon<br />

di HMS Networks – di cui EFA<br />

Automazione è distributore storico<br />

nel nostro paese – offrendo<br />

così una soluzione completa<br />

end-to-end in grado di esprimere<br />

il massimo valore dai dati delle<br />

macchine con monitoraggio e<br />

analisi 24 ore su 24, indipendentemente<br />

dal luogo e dal dispositivo<br />

utilizzato.<br />

<strong>La</strong> soluzione Rilheva va a completare<br />

così la gamma di altri<br />

marchi distribuiti da EFA Automazione,<br />

rafforzandone la leadership<br />

in ambito di soluzioni<br />

dedicate alla connettività, al controllo<br />

da remoto, all’integrazione<br />

e alla convergenza OT-IT in ottica<br />

di Data Driven Automation.<br />

“Siamo felici di annoverare tra<br />

i nostri brand anche<br />

Rilheva”, commenta<br />

Franco Andrighetti,<br />

amministratore delegato<br />

di EFA Automazione<br />

SpA. “<strong>La</strong> piattaforma<br />

IIoT si inserisce bene<br />

nel mondo EFA Automazione,<br />

andando a<br />

completare l’offerta che da<br />

anni proponiamo in ambito di<br />

controllo e gestione da remoto,<br />

integrandosi perfettamente con<br />

il marchio Ewon”.<br />

18 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2022</strong><br />

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APPUNTAMENTI<br />

SOSTENIBILITÀ<br />

Torna a giugno la fiera europea per l’innovazione industriale<br />

<strong>La</strong> fiera della manifattura italiana tornerà a BolognaFiere dal 9 all’11<br />

giugno. Forte della grande soddisfazione espressa da visitatori ed<br />

espositori per la prima esperienza bolognese, Mecspe si conferma<br />

appuntamento immancabile per tutti gli aspetti legati all’arricchimento<br />

professionale e alla formazione.<br />

Il Made in Italy corre veloce negli<br />

ultimi mesi e i più recenti dati Istat<br />

ne registrano uno sprint importante<br />

nell’ultimo trimestre del 2021, con<br />

il PIL che ha fatto segnare +6,5%.<br />

L’industria, dunque, si conferma<br />

il motore della crescita nel nostro<br />

Paese, proiettandolo ai primi posti<br />

dei ranking europei, in un quadro<br />

ricco di opportunità – come quelle<br />

offerte dai fondi del PNRR in arrivo<br />

– e di sfide, prima tra tutte quella<br />

del caro energia.<br />

Sfide che Mecspe, la fiera dedicata<br />

alle tecnologie innovative per l’industria<br />

manifatturiera che si terrà<br />

a BolognaFiere dal 9 all’11 giugno<br />

<strong>2022</strong>, è pronta a cogliere per aiutare<br />

gli imprenditori nel loro percorso di<br />

crescita.<br />

Una manifestazione sempre più<br />

importante e ricca di contenuti che<br />

riparte da un’edizione di successo,<br />

quella del 2021, che ha visto la<br />

partecipazione di 2.024 espositori<br />

(cifra che ha portato Mecspe sul<br />

podio europeo delle fiere industriali<br />

per numero di espositori nel 2021),<br />

e 48.562 visitatori professionali, per<br />

la prima volta negli spazi di Bologna-<br />

Fiere, distribuiti sui 92.000 mq di<br />

superficie espositiva. Mecspe si posiziona<br />

così come importante appuntamento<br />

fieristico per le tematiche<br />

legate all’innovazione industriale,<br />

fondamentale per le agende dei<br />

buyer della filiera,<br />

i quali vi prendono<br />

parte soprattutto per<br />

incontrare uno o più<br />

espositori (71%) e<br />

per aggiornarsi sulle<br />

novità tecnologiche<br />

del settore (43%).<br />

Lo rivela un’indagine<br />

s u l l a C u s t o m e r<br />

S a t i s f a c t i o n ,<br />

secondo cui ben due<br />

terzi dei visitatori<br />

è rimasto più che<br />

soddisfatto della<br />

scorsa edizione,<br />

tanto da consigliare<br />

Mecspe a colleghi<br />

e professionisti del settore. Nel<br />

contempo è salita la percentuale<br />

di espositori che ritengono<br />

l’appuntamento annuale di Mecspe<br />

molto importante per la propria<br />

attività. Ma non solo. Rispetto<br />

al raggiungimento dei propri<br />

obiettivi, con la partecipazione a<br />

Mecspe gli espositori ritengono di<br />

aver efficacemente consolidato la<br />

propria immagine aziendale (per<br />

il 68%), verificato l’interesse per<br />

i propri prodotti (65%) e attivato<br />

nuovi rapporti commerciali (45%).<br />

Perché visitare Mecspe<br />

<strong>La</strong> visita di Mecspe è dunque un’occasione<br />

non solo di business ma anche<br />

di arricchimento professionale, utile<br />

per lo sviluppo della propria attività, e<br />

si rivela fondamentale per incontrare<br />

gli operatori del settore tanto per i<br />

visitatori quanto per gli espositori. È<br />

proprio su queste basi che riparte la<br />

nuova edizione, che prevede un’ampia<br />

proposta di approfondimenti tematici,<br />

tante nuove iniziative speciali e aree<br />

dimostrative, attività che da sempre<br />

hanno reso la manifestazione “unica”<br />

per imprenditori e professionisti. Le<br />

direttrici della nuova edizione saranno<br />

sempre digitalizzazione, sostenibilità<br />

e formazione, in quanto aree tematiche<br />

imprescindibili per l’avanzamento<br />

del comparto manifatturiero in ottica<br />

Industria 4.0.<br />

<strong>La</strong> formazione sarà il focus della<br />

Mecspe Live Academy, la nuova area<br />

dimostrativa realizzata insieme a espositori,<br />

scuole, Università, e grazie alla<br />

collaborazione, avviata già nel 2021,<br />

con i Competence Center. <strong>La</strong> Mecspe<br />

Live Academy sarà uno spazio in cui<br />

tutti e in particolare i ragazzi con<br />

18-24 anni di età, potranno vedere<br />

da vicino il funzionamento di processi<br />

che coinvolgono macchine, additive<br />

manufacturing, automazione e robotica,<br />

incrociando le tematiche della<br />

progettazione, digitalizzazione, sostenibilità<br />

e alleggerimento. Un’occasione<br />

di crescita professionale integrata con<br />

un percorso teorico in collaborazione<br />

con Accademia Tecniche Nuove.<br />

Infine, l’edizione del <strong>2022</strong> vedrà l’affiancamento<br />

di METEF, l’expo internazionale<br />

per l’alluminio, con una<br />

proposta di contenuti in linea con<br />

le esigenze di visitatori ed espositori,<br />

grazie alla presenza dell’area dedicata<br />

alla fonderia metalli e alle tecnologie<br />

dei materiali innovativi, con alternanza<br />

di momenti espositivi e momenti<br />

dimostrativi.<br />

20 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2022</strong><br />

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Tel: 030.5785843<br />

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APPUNTAMENTI<br />

Fiere di Parma e Ceu-Ucimu<br />

hanno fissato le date di Mecfor,<br />

la nuova fiera della meccanica e<br />

subfornitura, la cui prima edizione<br />

era slittata a causa dell’emergenza<br />

pandemica: si terrà<br />

dal 24 al 26 maggio <strong>2022</strong> nel<br />

Padiglione 2 del quartiere fieristico<br />

di Parma.<br />

<strong>La</strong> manifestazione, organizzata<br />

in joint venture tra i partners,<br />

aggregherà in modo innovativo<br />

tre sezioni corrispondenti ad<br />

altrettanti saloni indipendenti<br />

e perfettamente sincroni con la<br />

domanda del mercato di flessibilità<br />

produttiva, di macchinari<br />

innovativi e rispondenti ai criteri<br />

di sostenibilità ambientale:<br />

<strong>Subfornitura</strong>, Revamping e Turning,<br />

tre sezioni e due visioni<br />

industriali differenti e sinergiche,<br />

quella dell’industria manifatturiera<br />

da un lato e della lavorazione<br />

conto terzi dall’altro.<br />

L’agenda<br />

Mecfor<br />

24-26 maggio <strong>2022</strong><br />

Parma<br />

www.mecforparma.it<br />

SPS Italia<br />

24-26 maggio <strong>2022</strong><br />

Parma<br />

www.spsitalia.it<br />

Autopromotec<br />

25-28 maggio <strong>2022</strong><br />

Bologna<br />

www.autopromotec.com<br />

<strong>La</strong>miera<br />

25-28 maggio <strong>2022</strong><br />

Milano<br />

www.lamiera.net<br />

MECCANICA E SUBFORNITURA<br />

Si alza il sipario sulla prima di Mecfor<br />

Hannover Messe<br />

30 maggio - 2 giugno <strong>2022</strong><br />

Hannover, Germania<br />

www.hannovermesse.de<br />

Nortec<br />

31 maggio - 3 giugno <strong>2022</strong><br />

Amburgo, Germania<br />

www.nortec-hamburg.de<br />

Mecspe<br />

9-11 giugno <strong>2022</strong><br />

Bologna<br />

www.mecspe.com/it<br />

<strong>La</strong>sys<br />

21-23 <strong>Giugno</strong> <strong>2022</strong><br />

Stoccarda, Germania<br />

www.messe-stuttgart.de/<br />

lasys/en<br />

Wire<br />

20-24 giugno <strong>2022</strong><br />

Düsseldorf, Germania<br />

www.wire-tradefair.com<br />

<strong>La</strong> prima edizione di Mecfor<br />

sarà una mostra che affiancherà<br />

all’esposizione delle aziende del<br />

settore anche una convegnistica<br />

caratterizzata da due eventi. Il<br />

primo sarà il convegno di apertura<br />

del 24 maggio che avrà un<br />

focus specifico sul revamping<br />

delle macchine utensili. Intitolato<br />

“Il Revamping nell’ambito<br />

di transizione 4.0”, indagherà<br />

il tema del ricondizionamento<br />

delle macchine utensili e la<br />

sua evoluzione verso la mission<br />

indicata da transizione 4.0.<br />

Verrà quindi mostrato come le<br />

macchine utensili possano, se<br />

opportunamente retrofittate,<br />

METAV<br />

21-24 giugno <strong>2022</strong><br />

Düsseldorf, Germania<br />

www.metav.com<br />

IMTS<br />

12-17 settembre <strong>2022</strong><br />

Chicago, USA<br />

www.imts.com<br />

AMB<br />

13-17 settembre <strong>2022</strong><br />

Stoccarda, Germania<br />

www.messe-stuttgart.de/<br />

amb/en<br />

Automechanika<br />

13-17 settembre <strong>2022</strong><br />

Kuala Lumpur, Malesia<br />

automechanikakualalumpur.<br />

hk.messefrankfurt.com/<br />

kualalumpur/en.html<br />

Micronora<br />

27-30 settembre <strong>2022</strong><br />

Besançon, Francia<br />

www.micronora.com<br />

avere una seconda vita. Saranno<br />

esposte macchine non solo<br />

economicamente convenienti,<br />

ma anche di qualità standard<br />

prevista da Industria 4.0. Inoltre,<br />

si risponde così alle esigenze di<br />

produzione sostenibile in linea<br />

con l’approccio dell’economia<br />

circolare, che si sta facendo<br />

sempre più strada anche nel<br />

mondo dell’industria pesante.<br />

Tra i relatori: i rappresentanti<br />

delle aziende impegnate nel<br />

revamping, esperti, rappresentanti<br />

delle istituzioni governative.<br />

Il secondo si terrà il 25 maggio<br />

ed è intitolato “<strong>Subfornitura</strong> e<br />

Sostenibilità” sulla sostenibilità<br />

intesa come nuova condizione<br />

necessaria per la subfornitura<br />

nei comparti della meccanica.<br />

Strutturato come tavola rotonda,<br />

vedrà la presenza di esperti e<br />

rappresentanti di aziende della<br />

meccanica e della subfornitura.<br />

IZB<br />

11-13 ottobre <strong>2022</strong><br />

Wolfsburg<br />

www.izb-online.com<br />

33.BI-MU<br />

12-15 ottobre <strong>2022</strong><br />

Milano<br />

www.bimu.it<br />

EuroBLECH<br />

25-28 ottobre <strong>2022</strong><br />

Hannover, Germania<br />

www.euroblech.com<br />

SPS<br />

8-10 novembre <strong>2022</strong><br />

Norimberga, Germania<br />

sps.mesago.com/events/<br />

en.html<br />

Fastener Fair Italy<br />

30 novembre - 1 dicembre<br />

<strong>2022</strong><br />

Milano<br />

www.fastenerfairitalia.com<br />

22 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2022</strong><br />

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20_23_APPUNTAMENTI.indd 22 13/05/22 11:36


APPUNTAMENTI<br />

AUTOMAZIONE E DIGITALE<br />

Countdown<br />

per SPS Italia <strong>2022</strong><br />

SPS Italia è pronta per accogliere a Parma<br />

espositori e visitatori, dal 24 al 26 maggio.<br />

“<strong>La</strong> manifestazione registra oltre il 90%<br />

di riconferme dall’ultima edizione, con un<br />

incremento del 15% di nuovi espositori. Le<br />

aziende devono puntare all’innovazione dei<br />

processi produttivi per essere competitive a<br />

livello internazionale e sostenibili per conseguire<br />

obiettivi di risparmio energetico e, in<br />

prospettiva, un miglioramento della qualità<br />

del lavoro e della vita”, commenta Donald<br />

Wich, amministratore delegato di Messe<br />

Frankfurt Italia.<br />

<strong>La</strong> visita in fiera si articola su sei padiglioni<br />

espositivi. Nelle hall 3, 5 e 6 le tecnologie<br />

di ultima generazione per la fabbrica 4.0<br />

sono presentate da circa 800 espositori.<br />

All’interno dei padiglioni 4, 7 e 8 raddoppia<br />

l’area di District 4.0, il percorso con demo<br />

dimostrative, nato otto anni fa e in costante<br />

ampliamento, per mostrare le potenzialità di<br />

quattro ambiti chiave per il settore industriale.<br />

Nel padiglione 8 ci saranno le arene, proseguimento<br />

dell’area espositiva, con un ricco<br />

palinsesto di incontri istituzionali, workshop<br />

e convegni scientifici.<br />

Nel padiglione 7 sarà possibile scoprire tutti<br />

gli annunci di lavoro degli espositori presenti<br />

in fiera nel corner interattivo dedicato, adiacente<br />

alle arene.<br />

Nell’area Digital & Software di District 4.0<br />

troverà spazio una nuova tematica, quella<br />

delle infrastrutture per la comunicazione<br />

nella fabbrica 4.0 con la partecipazione dei<br />

più importanti attori del comparto 5G. In<br />

occasione della decima edizione SPS Italia ha<br />

scelto di dedicare un nuovo osservatorio alla<br />

sostenibilità in ambito industriale, guardando<br />

con attenzione alle transizioni gemelle, quella<br />

digitale e quella ecologica, che guideranno<br />

i prossimi sviluppi nel manifatturiero, anche<br />

alla luce del nuovo PNRR, Piano Nazionale<br />

di Ripresa e Resilienza. Con l’obiettivo di<br />

valutare il grado di diffusione e orientamento<br />

alle soluzioni sostenibili per l’industria, l’indagine<br />

è stata realizzata in collaborazione con<br />

ANIE Energia, +CIM4.0, MADE Competence<br />

Center I4.0, Porsche Consulting. Saranno<br />

premiati con un Award i quattro progetti più<br />

meritevoli, scelti da una giuria selezionata,<br />

nelle categorie: tecnologia abilitante, progettualità<br />

e esperienza di sostenibilità.<br />

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APPUNTAMENTI<br />

12-15 OTTOBRE <strong>2022</strong><br />

Dopo anni di stop le fiere<br />

tornano finalmente<br />

a rianimarsi di persone<br />

e scambi reali. Quest’anno<br />

tocca a 33.BI-MU<br />

e <strong>La</strong>miera, i due eventi<br />

dedicati all’industria delle<br />

macchine utensili che<br />

presenteranno tante novità<br />

da toccare con mano.<br />

Afieramilano Rho nel <strong>2022</strong>,<br />

andranno in scena 33.BI-<br />

MU, la principale e più<br />

importante manifestazione italiana<br />

dedicata all’industria costruttrice<br />

di macchine utensili che si terrà<br />

dal 12 al 15 ottobre, e <strong>La</strong>miera,<br />

la mostra internazionale dedicata<br />

all’industria delle macchine utensili<br />

per la deformazione della lamiera<br />

e delle tecnologie innovative legate<br />

al comparto, in programma dal 25<br />

al 28 maggio. Entrambe promosse<br />

da Ucimu- Sistemi per produrre,<br />

le manifestazioni saranno all’insegna<br />

dell’innovazione e della ripresa<br />

delle attività in presenza per lungo<br />

tempo attese da tutta l’industria<br />

italiana.<br />

Le macchine utensili<br />

tornano in presenza<br />

<strong>La</strong> disponibilità<br />

ad investire in<br />

nuova tecnologia<br />

di produzione<br />

e la necessità<br />

di rinnovare gli<br />

impianti saranno<br />

temi alla base della<br />

prossima edizione<br />

di 33.BI-MU<br />

senso delle imprese del settore che<br />

hanno a disposizione un mercato<br />

italiano vivace e ricettivo anche<br />

grazie agli incentivi governativi che<br />

resteranno in vigore almeno per<br />

tutto il <strong>2022</strong>.<br />

<strong>La</strong> disponibilità ad investire in<br />

nuova tecnologia di produzione e<br />

la necessità di rinnovare gli impian-<br />

33.BI-MU: 5 TEMI TECNOLOGICI<br />

PER 5 AREE ESPOSITIVE<br />

Promossa da Ucimu-Sistemi per<br />

produrre, l’associazione dei costruttori<br />

italiani di macchine utensili,<br />

robot e automazione, e organizzata<br />

da EFIM- Ente Filiere Italiane<br />

Macchine, 33.BI-MU si tiene ad un<br />

anno esatto di distanza da EMO<br />

Milano, la mondiale di settore che<br />

si è svolta a ottobre 2021 riscuotendo<br />

pieno successo presso il pubblico<br />

di riferimento.<br />

Sulla scia di questo risultato 33.BI-<br />

MU si prepara a raccogliere il conti,<br />

che sempre di più devono poter<br />

contare su sistemi e macchine di<br />

ultima generazione, sono le ragioni<br />

che renderanno 33.BI-MU frequentato<br />

dagli utilizzatori di tutti i<br />

principali settori di sbocco.<br />

I visitatori troveranno una manifestazione<br />

ricca di proposte per tutte<br />

le esigenze produttive. Accanto alle<br />

24 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2022</strong><br />

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macchine e ai sistemi, cuore dell’esposizione,<br />

33.BI-MU proporrà un<br />

focus speciale su 5 temi tecnologici<br />

per 5 aree espositive a rappresentare<br />

l’intero ecosistema di settore:<br />

RobotHeart patrocinata da SIRI e<br />

dedicata al mondo della robotica;<br />

BI-MU Digital focalizzata su mondo<br />

dell’ITC e delle tecnologie per la<br />

connettività; piùADDITIVE, patrocinata<br />

da<br />

AITA-Associazione Italiana tecnologie<br />

Additive e dedicata alle tecnologie<br />

additive; Metrology & Testing<br />

centrata su sistemi, macchine di<br />

prova e misura e controllo qualità;<br />

e, infine, BI-MU Logistics dedicata<br />

alla logistica per l’industria meccanica.<br />

In aggiunta all’offerta espositiva,<br />

vi sarà BI-MUpiù, iniziativa ormai<br />

consolidata della biennale della<br />

macchina utensile, che proporrà<br />

un fitto calendario di incontri di<br />

approfondimento culturale tematico<br />

a cura degli organizzatori e degli<br />

espositori. Accanto alle presentazioni<br />

delle novità esposte in fiera,<br />

troveranno spazio incontri incentrati<br />

sui temi di maggior interesse per<br />

gli operatori del settore. Tra questi,<br />

particolare rilevanza avranno la<br />

digitalizzazione e la sostenibilità,<br />

in risposta alle nuove linee dettate<br />

dalla transizione 4.0 e dall’approccio<br />

previsto dai criteri ESG, sempre<br />

più rilevanti per chi opera nel<br />

mondo dell’industria.<br />

LAMIERA: UNO SGUARDO RIVOLTO<br />

AL FUTURO<br />

Continua spedita anche l’organizzazione<br />

di <strong>La</strong>miera <strong>2022</strong>, la mostra<br />

internazionale dedicata all’industria<br />

delle macchine utensili per<br />

la deformazione della <strong>La</strong>miera e<br />

delle tecnologie innovative legate<br />

al comparto, in programma a fieramilano<br />

Rho dal 25 al 28 maggio.<br />

<strong>La</strong> 21esima edizione della fiera,<br />

promossa anch’essa da Ucimu-<br />

Sistemi per produrre e organizzata<br />

da CEU-Centro Esposizioni Ucimu,<br />

punta a riconfermare il successo<br />

delle precedenti due edizioni lombarde,<br />

che hanno visto la biennale<br />

crescere costantemente in termini<br />

di tecnologia, metratura espositiva,<br />

imprese espositrici e visitatori<br />

presenti.<br />

“Il ritorno all’esperienza fieristica<br />

ha confermato l’importanza e l’alto<br />

valore degli eventi espositivi”, ha<br />

dichiarato Alfredo Mariotti, direttore<br />

generale di Ucimu-Sistemi per<br />

produrre. “Vedere dal vivo i macchinari<br />

e incontrare in presenza<br />

partner e clienti sono i desideri<br />

condivisi da tutti gli operatori del<br />

settore; per questo siamo sicuri<br />

di poter ottenere ottimi risultati<br />

dalla prossima edizione di <strong>La</strong>miera.<br />

Il posticipo al <strong>2022</strong> è stato una<br />

decisione forzata e determinata<br />

dalla situazione sanitaria che stavamo<br />

vivendo ma anche una scelta<br />

ponderata e di forte responsabilità.<br />

A maggio <strong>2022</strong> avremo l’occasione<br />

e l’opportunità di offrire una fiera<br />

più ricca, più sicura e più partecipata”.<br />

UNA PARTENZA ACCELERATA<br />

A meno di sei mesi dall’evento tutti<br />

i principali player del settore avevano<br />

già confermato la loro presenza.<br />

Numerosi sono i motivi e i vantaggi<br />

che spingono le aziende a prendere<br />

parte a <strong>La</strong>miera <strong>2022</strong>. Tra questi<br />

c’è anche l’estensione da parte del<br />

<strong>La</strong> 21esima<br />

edizione di<br />

<strong>La</strong>miera punta<br />

a riconfermare<br />

il successo delle<br />

edizioni passate<br />

che hanno visto<br />

la biennale crescere<br />

costantemente<br />

in termini<br />

di tecnologia,<br />

metratura<br />

espositiva, imprese<br />

espositrici<br />

e visitatori<br />

governo italiano delle misure 4.0<br />

che resteranno in vigore almeno<br />

fino a tutto il resto dell’anno. Una<br />

grande opportunità di business per<br />

tutti gli espositori che incontreranno<br />

gli end-users alla prossima<br />

edizione di <strong>La</strong>miera.<br />

INIZIATIVE E APPROFONDIMENTI<br />

Numerose le aree di innovazione<br />

proposte in mostra: Fabbricafutura,<br />

dedicata a software e tecnologie<br />

per la connettività e la gestione<br />

dei dati; Box Consulting, spazio<br />

per consulenti e formatori; Fastener<br />

Industry, dedicata a viti, bulloni e<br />

sistemi di serraggio e fissaggio;<br />

EcoCoatech, destinata ai processi<br />

di verniciatura della <strong>La</strong>miera; Blech<br />

Italy Service riservata alla subfornitura<br />

e ai servizi per l’industria e<br />

Saldatech, con focus sul comparto<br />

della saldatura.<br />

Inoltre <strong>La</strong>miera <strong>2022</strong> proporrà<br />

numerose iniziative di approfondimento<br />

e intrattenimento così da<br />

valorizzare ancor di più la presenza<br />

degli operatori che parteciperanno<br />

alla manifestazione. Ad esempio,<br />

sarà riproposta l’iniziativa <strong>La</strong>mia<strong>La</strong>miera,<br />

l’arena convegni dedicata a<br />

temi specifici e eventi collaterali che<br />

ospiteranno confronti tra opinion<br />

leader e esperti oltre a presentazioni<br />

di tecnologie innovative a cura<br />

degli espositori.<br />

www.interprogettied.com n.3 <strong>2022</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 25<br />

24_25_Articolo LAMIERA.indd 25 12/05/22 10:08


APPUNTAMENTI<br />

TECNOLOGIE PER L’INDUSTRIA<br />

Il mondo sta vivendo una<br />

svolta epocale nella politica<br />

economica ed energetica<br />

internazionale, una svolta<br />

che comporta prezzi<br />

in crescita per l’energia.<br />

Allo stesso tempo, molti<br />

produttori si stanno<br />

impegnando per contrastare<br />

il cambiamento climatico.<br />

In questa situazione occorre<br />

trovare nuove soluzioni<br />

e Hannover Messe <strong>2022</strong><br />

si colloca proprio in mezzo<br />

al cambiamento.<br />

Hannover Messe è la fiera<br />

delle tecnologie per l’industria<br />

che quest’anno si terrà<br />

dal 30 maggio al 2 giugno, con<br />

circa 2.500 imprese che presenteranno<br />

nel quartiere fieristico di<br />

Hannover le loro tecnologie per<br />

le fabbriche e i sistemi energetici<br />

del futuro. All’insegna del tema<br />

conduttore della Trasformazione<br />

Verso un equilibrio<br />

tra clima ed energia<br />

Industriale, dimostreranno come<br />

impianti produttivi in rete operino<br />

con maggiore efficienza e maggior<br />

risparmio delle risorse e come sia<br />

possibile generare e trasmettere<br />

energia in modo sostenibile.<br />

“I temi di Hannover Messe sono<br />

più che mai importanti sullo sfondo<br />

dell’attuale situazione politica<br />

mondiale”, ha commentato Jochen<br />

Köckler, CEO di Deutsche Messe,<br />

nel corso della Hannover Messe<br />

Preview. “<strong>La</strong> questione centrale è<br />

come garantire la sicurezza delle<br />

catene di approvvigionamento e<br />

lo sviluppo in un mondo in rapida<br />

trasformazione politica, ecologica<br />

ed economica, e allo stesso tempo<br />

contrastare il cambiamento climatico.<br />

Le tecnologie innovative avranno<br />

un ruolo chiave al riguardo”.<br />

Tra le aziende espositrici figurano<br />

colossi come Siemens, Bosch,<br />

Schneider Electric, Schaeffler,<br />

Microsoft, SAP e Service Now, e<br />

numerose altre aziende importan-<br />

ti quali Beckhoff, Festo, Harting,<br />

Pepperl+Fuchs, Phoenix Contact,<br />

Wago e Ziehl-Abegg. Ad essi<br />

si aggiungono grossi istituti di<br />

ricerca come il Fraunhofer o il<br />

Karlsruher Institut für Technologie<br />

(KIT) e un centinaio di startup<br />

che ad Hannover Messe trovano<br />

una piattaforma ideale per fare<br />

rete con l’industria.<br />

Energie verdi per il clima<br />

In tema di produzione a zero emissioni<br />

di CO2 e di sicurezza dell’approvvigionamento<br />

energetico in<br />

Europa, spetta un ruolo chiave alle<br />

energie rinnovabili e all’idrogeno<br />

verde. Molte aziende propongono<br />

già soluzioni concrete. Il Centro<br />

di Industria 4.0 dell’espositore di<br />

Hannover Messe Bosch ha creato,<br />

ad esempio, un circuito a idrogeno<br />

26 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2022</strong><br />

www.interprogettied.com<br />

26_27_Articolo Hannover Messe.indd 26 12/05/22 10:16


che produce idrogeno verde per<br />

processi industriali.<br />

Per effetto dell’attuale dibattito<br />

sull’approvvigionamento energetico,<br />

il tema dell’idrogeno acquista<br />

sempre più importanza nel contesto<br />

di Hannover Messe.<br />

“Da anni ormai noi allestiamo la<br />

maggiore piattaforma europea<br />

per l’industria dell’idrogeno e<br />

delle celle a combustibile”, ha<br />

aggiunto Köckler. “Ad Hannover<br />

oltre 200 aziende presenteranno<br />

soluzioni per un approvvigionamento<br />

energetico sostenibile<br />

basato sull’idrogeno ottenuto da<br />

fonti energetiche rinnovabili. Tra<br />

di esse ci sono Iberdrola, Saint<br />

Gobain, Emerson, ElringKlinger,<br />

Plug Power, Siemens, Phoenix<br />

Contact, Enapter, Bosch, Hexagon<br />

Purus, Nel Hydrogen, Hydrogenious<br />

e GP Joule”.<br />

Digitalizzazione, automazione e IA<br />

L’Europa si propone di essere<br />

climaticamente neutrale entro la<br />

metà del millennio. Un numero<br />

crescente di aziende si è prefissato<br />

obiettivi ambiziosi al riguardo<br />

e intende convertire completamente<br />

la propria produzione e<br />

i propri servizi. Gli espositori di<br />

Hannover Messe propongono<br />

le tecnologie necessarie a tale<br />

scopo. Con moderne macchine<br />

e impianti è possibile produrre<br />

praticamente ogni tipo di bene<br />

con maggiore efficienza energetica<br />

e tutela delle risorse, mentre<br />

soluzioni della meccanica e<br />

dell‘impiantistica, dell’elettronica<br />

e dell’industria del software<br />

e dell’IT possono migliorare di<br />

molto i processi di controllo di<br />

sistemi complessi, potenziando<br />

l’innovazione e riducendo in<br />

tutto il mondo le emissioni di<br />

gas serra.<br />

<strong>La</strong> rilevazione dell’impronta di CO2<br />

di intere catene di approvvigionamento<br />

è spesso il primo passo in<br />

direzione della neutralità climatica.<br />

Un altro espositore Hannover<br />

Messe, Siemens, ha sviluppato per<br />

questo un software che raccoglie i<br />

dati dell’emissione lungo la catena<br />

di fornitura e li combina con i<br />

dati della creazione di valore dell’azienda<br />

per determinare l’impronta<br />

ecologica effettiva di un prodotto.<br />

L’organizzazione fieristica<br />

Hannover Messe sarà inaugurata<br />

congiuntamente dal cancelliere<br />

federale Olaf Scholz e dal premier<br />

portoghese António Costa. Paese<br />

Partner della più importante fiera<br />

mondiale delle tecnologie per l‘industria<br />

sarà infatti quest’anno il<br />

Portogallo.<br />

Ad Hannover Messe <strong>2022</strong> si sono<br />

già iscritte più di 120 aziende<br />

portoghesi, che, all’insegna dello<br />

slogan “Portugal Makes Sense”,<br />

presenteranno i loro prodotti e le<br />

loro soluzioni per la trasformazione<br />

digitale, per la svolta energetica e<br />

per catene di approvvigionamento<br />

affidabili.<br />

Hanno già confermato la loro<br />

presenza anche altri importanti<br />

esponenti politici quali Frans<br />

Con moderne<br />

macchine e<br />

impianti è<br />

possibile produrre<br />

praticamente<br />

ogni tipo di bene<br />

con maggiore<br />

efficienza<br />

energetica e tutela<br />

delle risorse<br />

J. Köckler (Deutsche Messe):<br />

“Ad Hannover oltre 200 aziende<br />

presenteranno soluzioni per un<br />

approvvigionamento energetico<br />

sostenibile basato sull’idrogeno ottenuto<br />

da fonti energetiche rinnovabili”<br />

Timmermanns, Vicepresidente<br />

della Commissione Europea, e<br />

Bettina Stark-Watzinger, Ministro<br />

federale tedesco per l’Istruzione e<br />

per la Ricerca. Dopo due anni di<br />

“Pausa per Coronovirus”, Hannover<br />

Messe tornerà così ad essere<br />

la piattaforma internazionale per<br />

il dialogo sulla politica economica.<br />

“A fine maggio la community<br />

mondiale dell’industria terrà<br />

gli occhi puntati su Hannover.<br />

Quest’anno in particolare Hannover<br />

Messe potrà mandare segnali<br />

di politica economica e costruire<br />

ponti”, sostiene Köckler.<br />

Oltre al fronte espositivo, verrà<br />

offerto ai visitatori anche un<br />

programma collaterale di alto<br />

profilo. Sui cinque palchi riservati<br />

alle conferenze si affronteranno<br />

temi come automazione, cloud<br />

e infrastrutture, analisi e gestione<br />

dei dati, piattaforme digitali,<br />

robotica, sicurezza dell’IT,<br />

intelligenza artificiale, energie<br />

rinnovabili, idrogeno verde, produzione<br />

a efficienza energetica e<br />

CO2 neutra, gestione energetica<br />

digitale, economia circolare e<br />

molto altro. L’intero programma<br />

potrà essere seguito sia in<br />

presenza sia in remoto, perché<br />

andrà contemporaneamente in<br />

streaming anche sul sito di Hannover<br />

Messe.<br />

www.interprogettied.com n.3 <strong>2022</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 27<br />

26_27_Articolo Hannover Messe.indd 27 12/05/22 10:16


LAVORAZIONI MECCANICHE<br />

MECCANICA DI ALTA PRECISIONE<br />

LAM è in grado<br />

di realizzare qualsiasi tipo<br />

di componente<br />

meccanico e di servire tutti<br />

i settori produttivi.<br />

Grazie anche alla forte<br />

attenzione verso innovazione<br />

tecnologica, formazione<br />

e qualità.<br />

Una nuova sfida per<br />

i particolari meccanici di LAM<br />

Con oltre 40 anni di esperienza<br />

alle spalle, LAM Srl<br />

vanta ormai di uno stabilimento<br />

multi-reparto, organizzato<br />

sulle sezioni di tornitura, fresatura,<br />

controllo qualità, collaudo e rettifica<br />

e specializzato nella realizzazione<br />

di componentistica integrata<br />

di alta precisione.<br />

Il parco macchine d’ultima generazione,<br />

l’organizzazione efficace<br />

del lavoro e l’alto grado di maestranze<br />

e personale tecnico hanno<br />

consentito all’azienda di Biella la<br />

possibilità ottenere certificazioni<br />

quali la UNI EN ISO 9001:2015, e<br />

la EN 9100:2018, concepita per chi<br />

sviluppa e produce componenti per<br />

l’industria aerospaziale e aeronautica.<br />

In questo modo LAM ha elevato<br />

il proprio potenziale operativo in<br />

termini di qualità e competitività,<br />

diventando inoltre punto di riferimento<br />

nel settore industriale per le<br />

lavorazioni di fresatura e tornitura<br />

di precisione.<br />

LAM offre ai costruttori di macchinari<br />

tutto ciò che concerne la<br />

realizzazione di particolari meccanici<br />

di precisione. Innovazione<br />

tecnologica, formazione e qualità<br />

sono solo alcuni dei punti di forza<br />

aziendali. A trarne beneficio però<br />

sono più di un settore, come quello<br />

della macchina utensile, quello<br />

della robotica, della meccatronica,<br />

Davide Lugli,<br />

direttore generale<br />

di LAM<br />

il packaging, l’imbottigliamento,<br />

il meccano tessile. Ai quali si possono<br />

aggiungere l’aerospaziale e<br />

l’aeronautico.<br />

Inoltre, grazie alla sua evoluzio-<br />

ne e alla sua continua voglia di<br />

sperimentare, LAM ha chiuso un<br />

2021 in positivo, con un fatturato<br />

in crescita di 4,5 milioni di euro<br />

sostenuto da una quota export del<br />

+35%, grazie all’apertura di nuovi<br />

canali commerciali in Germania,<br />

Belgio e al consolidamento del mercato<br />

elvetico.<br />

L’ESPERIENZA AL SERVIZIO<br />

DELL’INDUSTRIA PRODUTTIVA<br />

Nel corso dei suoi oltre 40 anni,<br />

LAM Srl offre ai costruttori di macchinari<br />

tutto ciò che concerne la<br />

realizzazione di particolari meccanici<br />

di precisione. “Fondata da<br />

mio padre Amedeo e mia madre<br />

Maura, l’azienda ha iniziato la sua<br />

attività nel Biellese con un primo<br />

28 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2022</strong><br />

www.interprogettied.com<br />

28_29_Articolo LAM.indd 28 12/05/22 10:34


macchinario di tornitura, cominciando<br />

a produrre particolari per<br />

il settore meccanotessile”, spiega<br />

Davide Lugli, direttore operativo di<br />

LAM. “Oggi siamo in grado di realizzare<br />

qualsiasi tipo di componente<br />

meccanico e di servire tutti i settori<br />

legati all’industria produttiva”.<br />

Innovazione tecnologica, formazione<br />

e qualità sono alcuni dei<br />

principali elementi ai quali LAM<br />

ha sempre guardato con estrema<br />

attenzione. A beneficiarne sono<br />

molteplici settori, come quello<br />

della macchina utensile, quello<br />

della robotica, della meccatronica,<br />

il packaging, l’imbottigliamento,<br />

il meccano tessile. A questi, si<br />

aggiungono anche i settori dell’aerospaziale<br />

e dell’aeronautico, ai<br />

quali LAM è oggi in grado di rivolgersi<br />

in modo ancora più completo<br />

e competitivo.<br />

UNA CRESCITA CERTIFICATA<br />

Già in possesso della certificazione<br />

UNI EN ISO 9001:2015, LAM ha<br />

acquisito anche la EN 9100:2018,<br />

concepita per chi sviluppa e produce<br />

componenti per l’industria<br />

aerospaziale e aeronautica, elevando<br />

il proprio potenziale operativo<br />

in termini di qualità e competitività.<br />

“L’evoluzione e la qualità espresse<br />

dalla nostra azienda negli ultimi<br />

anni ci hanno portato ad aggiungere<br />

un tassello decisivo e strategico<br />

per il futuro”, spiega Davide<br />

Lugli. “Ci aspettiamo di ampliare<br />

il numero di clienti legati al settore<br />

aerospaziale e aumentare i nostri<br />

Davide Lugli (LAM):<br />

“Negli ultimi anni<br />

abbiamo investito molto<br />

sui nostri collaboratori<br />

e in Industria 4.0<br />

per rendere ancora<br />

più efficiente la nostra<br />

struttura e migliorare<br />

i processi”<br />

volumi produttivi per rimanere<br />

competitivi sul mercato nei prossimi<br />

anni”.<br />

Alle stringenti esigenze di questi<br />

settori (ma non solo), l’azienda<br />

risponde con competenze, esperienza,<br />

e una dotazione tecnologica<br />

allo stato dell’arte.<br />

“Negli ultimi anni – sottolinea<br />

Lugli – abbiamo investito molto sui<br />

nostri collaboratori e in Industria<br />

4.0 per rendere ancora più efficiente<br />

la nostra struttura e migliorare<br />

i processi. <strong>La</strong> qualità dei nostri<br />

prodotti si posiziona già in altri settori<br />

a un livello elevato. E questo è<br />

garantito da macchinari di marchi<br />

primari, da una sala metrologica<br />

attrezzata per i controlli richiesti,<br />

da una catena di fornitori esterni<br />

certificati e, non da ultimo, dalla<br />

costante formazione dei nostri collaboratori<br />

verso nuovi obiettivi”.<br />

AL PASSO PER LE NUOVE<br />

SFIDE DI MERCATO<br />

LAM ha chiuso un 2021 in modo<br />

positivo, con un fatturato in crescita,<br />

attestatosi a 4,5 milioni di<br />

euro, sostenuto da una quota<br />

export che segna un +35%, grazie<br />

all’apertura di canali commerciali<br />

in Germania, Belgio e al consolidamento<br />

del mercato elvetico.<br />

“Un risultato – prosegue Lugli –<br />

che porta con sé ancora nuovi<br />

investimenti legati al parco macchine.<br />

Dal mese di marzo sono<br />

entrati a fare parte della nostra<br />

Già in possesso<br />

della certificazione<br />

UNI EN ISO<br />

9001:2015, LAM<br />

ha acquisito anche<br />

la EN 9100:2018,<br />

concepita per chi<br />

sviluppa e produce<br />

componenti<br />

per l’industria<br />

aerospaziale e<br />

aeronautica<br />

dotazione tecnologica un nuovo<br />

centro di lavoro nel reparto fresatura<br />

ed un nuovo tornio. In attesa<br />

che venga terminata la costruzione<br />

della nuova sede produttiva<br />

più ampia e moderna in grado<br />

di supportare i diversi progetti di<br />

ampliamento de nostri clienti e dei<br />

settori serviti”.<br />

Una chiara vision, dunque, di<br />

come l’azienda si pone nei confronti<br />

dell’immediato futuro.<br />

“Più a lungo termine lavoriamo<br />

per fare di LAM un’azienda di<br />

riferimento nel proprio settore<br />

immaginandola come un’azienda<br />

moderna, internazionale, ricca di<br />

entusiasmo nei suoi collaboratori<br />

e nelle sue collaboratrici, sostenibile<br />

e rispettosa del suo territorio”,<br />

conclude Davide Lugli.<br />

www.interprogettied.com n.3 <strong>2022</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 29<br />

28_29_Articolo LAM.indd 29 12/05/22 10:34


MACCHINE UTENSILI<br />

LO STUDIO<br />

Dopo un periodo difficile<br />

segnato dal rallentamento<br />

dell’automotive, migliorano<br />

export e vendite<br />

di macchine utensili<br />

anche grazie alla loro<br />

crescente precisione,<br />

conseguibile attraverso<br />

le analisi preliminari<br />

sullo smorzamento delle<br />

vibrazioni effettuate sin<br />

dalla fase progettuale.<br />

Smorzare le vibrazioni per<br />

aumentare le performance<br />

di Alberto Buffon<br />

Le innovazioni tecnologiche e<br />

di prodotto sono spesso legate<br />

e precedute da miglioramenti<br />

qualitativi dei sistemi di produzione.<br />

Osservando infatti ciò che è successo<br />

lo scorso secolo, possiamo notare<br />

come i perfezionamenti delle macchine<br />

utensili ad asportazione di truciolo,<br />

le quali da semplici macchine dotate<br />

di azionamenti meccanici a manovella<br />

si sono evolute in centri di lavoro a 5<br />

assi completamente automatizzati,<br />

abbiano portato a grandi passi avanti<br />

in tutti i settori in cui sono impiegate;<br />

sono risultate infatti molto più precise,<br />

ripetibili e veloci. <strong>La</strong> competizione nel<br />

creare macchine sempre più performanti,<br />

perciò, non si è mai arrestata<br />

e anzi è tutt’ora molto forte.<br />

I primi upgrade fatti sulle macchine<br />

utensili riguardavano soprattutto il<br />

materiale degli utensili da taglio, la<br />

potenza e la velocità del motore, il<br />

numero di motori impiegati e l’automazione.<br />

Con queste modifiche<br />

è stato possibile lavorare anche i<br />

materiali più duri, diminuire i tempi<br />

di produzione e realizzare geometrie<br />

sempre più complesse. Tuttavia,<br />

Effetto delle<br />

vibrazioni<br />

autoindotte su<br />

di un componente<br />

sottoposto<br />

a tornitura<br />

per affinare ulteriormente le macchine,<br />

ci si accorse ben presto che<br />

fosse necessario indagare anche un<br />

aspetto discretamente complesso:<br />

le vibrazioni.<br />

I FATTORI CHE GENERANO<br />

VIBRAZIONI<br />

Questo fenomeno, insieme agli urti,<br />

concorre al cattivo funzionamento<br />

ed al precoce deterioramento delle<br />

macchine e delle strutture, nonché<br />

all’inquinamento acustico dell’ambiente<br />

circostante. Anche la salute<br />

dell’uomo ne è influenzata negativamente,<br />

con conseguenze sempre più<br />

oggetto di attenzione da parte dei<br />

responsabili preposti alla sicurezza.<br />

Le vibrazioni nelle macchine utensili<br />

sono dovute principalmente a tre<br />

fattori:<br />

- squilibri degli alberi rotanti, come<br />

quello di trasmissione che collega il<br />

motore al mandrino, passando dai<br />

giunti e dalle ruote di trasmissione;<br />

- difetti dimensionali di alcuni componenti<br />

che costituiscono gli azionamenti;<br />

- un ingaggio intermittente fra l’utensile<br />

ed il pezzo da lavorare.<br />

Tutti questi eventi generano delle<br />

forze periodiche che vengono convertite<br />

in vibrazioni forzate, che<br />

raramente causano problemi, e<br />

vibrazioni autoindotte, note anche<br />

come chatter, che sono uno dei<br />

limiti più importanti alla produttività<br />

dei processi di lavorazione.<br />

Già nel 1907 Taylor definì il chatter<br />

come “il problema più oscuro e<br />

delicato che si affronta nella lavorazione<br />

meccanica”. Esse si manife-<br />

30 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2022</strong><br />

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30_32_Articolo R+W.indd 30 17/05/22 11:42


stano con l’aumento della velocità<br />

di lavorazione, parametro molto<br />

importante per incrementare il rendimento<br />

delle macchine o durante<br />

il processo di finitura dei componenti;<br />

la diretta conseguenza è<br />

la generazione di asperità molto<br />

evidenti di geometria particolare<br />

sulla superficie del componente,<br />

causandone spesso lo scarto. I<br />

modelli matematici di Arnold o<br />

di tipo B constatano che questo<br />

fenomeno dipenda dalla lunghezza<br />

e dalla profondità del taglio, dallo<br />

smorzamento dell’utensile e da un<br />

fattore relativo alla forza.<br />

Caso simile, forse ancora più interessante,<br />

è quello riguardante il<br />

chatter di tipo rigenerativo. Questo<br />

fenomeno fisico, come spiegato<br />

già nel 1958 da Tobias e Fishwick<br />

si produce quando la superficie<br />

generata da un dente dell’utensile<br />

da taglio viene alterata da piccole<br />

vibrazioni, creando una ondulazione<br />

non prevista dal punto di<br />

vista statico. Il dente successivo<br />

subirà, nello stesso momento del<br />

precedente, le medesime vibrazioni<br />

più un’alterazione dovuta alla<br />

superficie ondulata lasciata dalla<br />

passata precedente, portando ad<br />

un incremento delle oscillazioni e<br />

generando così un processo instabile.<br />

Anche in questo caso per<br />

approfondire l’analisi matematica<br />

del fenomeno rimandiamo il lettore<br />

all’articolo precedentemente citato<br />

sullo smorzamento delle vibrazioni<br />

nelle macchine utensili in cui<br />

sono spiegati approfonditamente i<br />

modelli presenti in letteratura.<br />

zature di ancoraggio o il<br />

pezzo stesso, possono<br />

essere la causa della<br />

comparsa delle vibrazioni<br />

autorigenerative,<br />

come dimostrano i ricercatori<br />

Stepan, Munoa et.<br />

al. dell’University of Technology<br />

and Economics di Budapest<br />

nell’articolo Cylindrical milling<br />

tools: comparative real case study<br />

for process stability. Nell’articolo si<br />

spiega come gli sviluppatori di frese<br />

abbiano progettato e commercializzato<br />

molti utensili di fresatura di<br />

forma cilindrica non convenzionale<br />

(seghettati) basati sull’idea di distribuire<br />

in maniera casuale i ritardi<br />

temporali del processo di fresatura.<br />

In generale, questi strumenti prevengono<br />

la formazione del chatter<br />

ma, a causa della loro complessa<br />

struttura geometrica, è difficile fare<br />

una previsione affidabile sul miglioramento<br />

dei parametri chatterfree.<br />

Per superare queste difficoltà gli<br />

scienziati hanno applicato due<br />

metodi: la semi-discretizzazione<br />

e la soluzione multifrequenza,<br />

entrambi hanno fornito grafici di<br />

stabilità ragionevolmente identici.<br />

Il confronto tra tre diversi utensili<br />

di fresatura elicoidale di identica<br />

geometria cilindrica ha dimostrato<br />

Giunto EK di R+W<br />

che l’utensile seghettato fornisce<br />

un miglioramento più significativo<br />

nella stabilità del taglio.<br />

L’ANALISI DELLE VIBRAZIONI<br />

Al momento della progettazione<br />

della macchina è possibile, anzi<br />

opportuno, intraprendere delle analisi<br />

preliminari al fine di verificare che<br />

le strutture siano sufficientemente<br />

rigide e che le vibrazioni non vadano<br />

ad inficiare la qualità delle lavorazioni.<br />

Per far ciò si ricorre sempre<br />

all’analisi modale combinata con il<br />

metodo degli elementi finiti; anziché<br />

seguire la geometria complessa del<br />

sistema, la si discretizza in componenti<br />

piccolissimi e semplici, collegati<br />

gli uni agli altri dalle equazioni<br />

viste in precedenza, tramite i quali<br />

è possibile ottenere una stima degli<br />

autovettori dell’intera struttura e<br />

andare ad indagare le frequenze proprie<br />

del sistema complessivo. Oltre<br />

SEMI-DISCRETIZZAZIONE E<br />

SOLUZIONE MULTIFREQUENZA<br />

Uno dei fattori importanti per la<br />

comparsa del chatter rigenerativo<br />

è la flessibilità dinamica offerta dal<br />

sistema di lavorazione; ciò significa<br />

che la mancanza di rigidità di uno<br />

qualsiasi dei componenti di questo<br />

sistema, inclusi la struttura della<br />

macchina, il mandrino, l’utensile<br />

con il suo portautensili, le attrez-<br />

www.interprogettied.com n.3 <strong>2022</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 31<br />

30_32_Articolo R+W.indd 31 17/05/22 11:42


MACCHINE UTENSILI<br />

all’intervento sulle caratteristiche<br />

geometriche del sistema, è possibile<br />

diminuire ulteriormente le vibrazioni<br />

forzate, ricorrendo a soluzioni<br />

finalizzate alla riduzione dei giochi,<br />

dei disallineamenti o semplicemente<br />

tramite l’adozione di materiali ad alta<br />

capacità smorzante, come ad esempio<br />

la ghisa sferoidale nei basamenti<br />

delle macchine e gli elastomeri nei<br />

giunti meccanici.<br />

Una volta realizzate le macchine<br />

utensili si misura, tramite l’utilizzo<br />

di accelerometri disposti lungo<br />

tutta la struttura o di componenti<br />

sensorizzati, la risposta del sistema<br />

ad un’eccitazione nota, come ad<br />

esempio le sollecitazioni generate<br />

dai motori o le forze scaturite dal<br />

contatto tra l’utensile ed il pezzo<br />

in lavorazione, determinando così<br />

un modello matematico in grado di<br />

confermare gli studi preliminari fatti<br />

e verificare l’assenza in esercizio di<br />

fenomeni di risonanza.<br />

Foto tratta<br />

dall’articolo<br />

“Cylindrical milling<br />

tools: Comparative<br />

real case study for<br />

process stability”<br />

di G. Stepan,<br />

J. Munoa, T.<br />

Insperger et al.<br />

dell’University<br />

of Technology<br />

and Economics di<br />

Budapest<br />

IL RUOLO DEI COMPONENTI<br />

Lo smorzamento delle vibrazioni<br />

nelle macchine utensili può trovare<br />

un valido supporto nei fornitori<br />

di componenti. È il caso di R+W,<br />

azienda esperta nella produzione<br />

di giunti e alberi di trasmissione, in<br />

grado di mettere la sua esperienza<br />

a disposizione del progettista.<br />

Nel settore delle macchine utensili,<br />

R+W fornisce soluzioni specifiche<br />

per le esigenze di trasmissione e<br />

controllo della coppia. In questi<br />

campi i giunti più utilizzati sono i<br />

giunti a elastomero EK.<br />

Ideali per lo smorzamento delle<br />

vibrazioni, i giunti a elastomero<br />

EK offrono numerosi vantaggi:<br />

elevata rigidità torsionale, ottimo<br />

isolamento elettrico, gioco zero<br />

I giunti a elastomero R+W offrono<br />

elevata rigidità torsionale,<br />

ottimo isolamento elettrico, gioco<br />

zero nella trasmissione della coppia<br />

e facilità di installazione<br />

nella trasmissione della coppia e<br />

facilità di installazione.<br />

Perfetti per le macchine utensili,<br />

trovano impiego anche nelle macchine<br />

per imballaggio, sistemi di<br />

automazione, macchine per stampa<br />

e ingegneria meccanica generale.<br />

I giunti a elastomero EK sono<br />

disponibili in numerose versioni,<br />

a seconda dei requisiti tecnici<br />

dell’applicazione. <strong>La</strong> calibrazione<br />

dell’inserto in elastomero garantisce<br />

una trasmissione senza gioco e la<br />

perfetta adesione alle sedi dell’elastomero<br />

ricavate nei mozzi, garantendo<br />

un’elevata concentricità per un<br />

funzionamento preciso. <strong>La</strong> capacità<br />

di smorzamento dei giunti in elastomero<br />

può avere un effetto particolarmente<br />

positivo sulla durata delle<br />

apparecchiature adiacenti, soprattutto<br />

in caso di vibrazioni, carico d’urto<br />

e movimenti dinamici.<br />

<strong>La</strong> conducibilità elettrica è un’ulteriore<br />

caratteristica importante della<br />

speciale versione certificata ATEX,<br />

che consente la messa a terra di<br />

eventuali cariche elettrostatiche,<br />

eliminando quindi il potenziale<br />

scintillio e di conseguenza il potenziale<br />

innesco di esplosioni quando<br />

utilizzato in ambienti pericolosi.<br />

32 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2022</strong><br />

www.interprogettied.com<br />

30_32_Articolo R+W.indd 32 12/05/22 10:46


MACCHINE UTENSILI<br />

LAVORAZIONI IN ACCIAIO INOSSIDABILE<br />

Fresa torica in metallo duro<br />

Mikron Tool allarga la famiglia<br />

di frese CrazyMill Cool P&S con<br />

una variante torica. Il nuovo<br />

utensile unisce la forza della<br />

fresatura con quella della foratura<br />

ed è stato costruito per la<br />

lavorazione di acciaio inossidabile,<br />

titanio, leghe di CoCr<br />

e super leghe. Come il suo<br />

predecessore cilindrico, anche<br />

questa fresa di foratura può<br />

entrare verticalmente nel materiale<br />

fino a 1 x d e continuare<br />

poi lateralmente. Quando sono<br />

richiesti dei raggi, questa fresa<br />

si esprime al meglio. Per ogni<br />

sagoma l’utensile corretto.<br />

<strong>La</strong> fresa è disponibile nei diametri<br />

da 1 a 8 mm /.039“ a .315“<br />

e in queste due versioni:<br />

Tipo A: 2.5 x d CrazyMill Cool<br />

P&S Torica, profondità di taglio<br />

2.5 x d, Z3.<br />

Tipo C: 5 x d CrazyMill Cool<br />

P&S Torica, profondità di taglio<br />

2.0 x d, Z3.<br />

Un unico utensile per diverse<br />

applicazioni: fresatura a tuffo,<br />

con rampa, scanalature, tasche<br />

e contornature. <strong>La</strong> fresa entra<br />

senza resistenza nei materiali<br />

difficili. <strong>La</strong>vora con forza,<br />

massima precisione e regolarità,<br />

realizzando performance<br />

di taglio eccezionali, anche<br />

quando lavora nel pieno –<br />

tutto senza sforzo. Una nuova<br />

geometria di taglio assicura<br />

un’entrata a tuffo (foratura)<br />

con sicurezza di processo e praticamente<br />

priva di vibrazioni.<br />

Lo spazio extra-largo per i trucioli<br />

nella sezione della testa permette<br />

di raccogliere i trucioli durante<br />

il processo di foratura e di evacuarli<br />

lateralmente nelle gole<br />

altrettanto spaziose. Gli angoli di<br />

taglio e la spoglia specificamente<br />

studiati ed i taglienti stabili<br />

evitano l’agganciarsi laterale e<br />

la rottura dei taglienti dovuto a<br />

vibrazioni.<br />

Inoltre i canali di raffreddamento<br />

integrati nel gambo conducono<br />

il refrigerante direttamente<br />

sui taglienti e garantiscono così<br />

un raffreddamento costante<br />

e mirato in ogni posizione. I<br />

taglienti raffreddati permettono<br />

alte velocità di taglio e avanzamento.<br />

Grazie al getto massiccio<br />

di refrigerante, i trucioli sono<br />

evacuati continuamente dalla<br />

zona di fresatura. Si evita così lo<br />

stazionamento dei trucioli nella<br />

cavità e che essi siano spezzettati<br />

tante volte, danneggiando sia<br />

la fresa che la superficie fresata.<br />

Una lunga durata di vita e un’eccellente<br />

qualità di superficie sono<br />

il risultato. Per questa fresa gli<br />

esperti della produzione usano<br />

un metallo duro micrograna<br />

appositamente sviluppato.<br />

www.interprogettied.com n.3 <strong>2022</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 33<br />

33_33_NEWS_MACCHINE UTENSILI.indd 33 12/05/22 10:50


Pubb_F<br />

ACCESSO AI DATI<br />

Le officine meccaniche devono<br />

misurare e quantificare le cause<br />

del tempo non produttivo in modo<br />

da poter ottimizzare l’efficienza. Il<br />

Seco machine monitoring fornisce<br />

alle officine un quadro realistico<br />

della produzione per gestire<br />

l’efficienza della produzione, ma<br />

anche per aumentare sia il volume<br />

di produzione che la qualità dei<br />

prodotti.<br />

Eseguito in tempo reale e da remoto,<br />

le soluzioni del Seco Machine<br />

Monitoring campionano continuamente<br />

i dati di produzione per<br />

ottenere un quadro completo di<br />

ciò che accade nell’officina meccanica.<br />

Queste informazioni creano<br />

un quadro approfondito delle<br />

attività quotidiane e attivano<br />

avvisi per la risposta in loco o la<br />

notifica da remoto di metriche<br />

critiche per la produzione.<br />

Eliminare i colli di bottiglia e<br />

incrementare l’efficienza complessiva<br />

dei macchinari (OEE, Overall<br />

Equipment Effectiveness)<br />

L’accesso limitato ai dati di produzione<br />

in tempo reale rallenta<br />

la risposta dei produttori a singole<br />

applicazioni, macchine, celle<br />

e flusso di lavoro di produzione<br />

complessivo. Con un basso costo<br />

di accesso, Il Seco Machine monitoring<br />

offre una migliore comunicazione<br />

dal reparto di produzione<br />

al management , grazie a una<br />

produzione intelligente basata sui<br />

UTENSILI<br />

Machine monitoring per massimizzare<br />

l’efficienza produttiva<br />

PINZA UNIVERSALE<br />

dati. Le metriche codificate a colori<br />

su dashboard in tempo reale offrono<br />

alle officine meccanichele informazioni<br />

necessarie per migliorare<br />

l’efficienza. I dipendenti possono<br />

inoltre aggiungere facilmente<br />

informazioni e osservazioni, classificare<br />

i tempi di fermo macchina<br />

e contestualizzare i problemi. Queste<br />

soluzioni di assistenza migliori<br />

della categoria sono offerte grazie<br />

alla collaborazione con un’esclusiva<br />

rete di fornitori di software e<br />

partner tecnologici all’avanguardia<br />

I prodotti di punta per l’utensileria professionale<br />

come Machine Metrics.<br />

Invece di offrire ai clienti soluzioni<br />

per la raccolta dei dati che semplicemente<br />

accumulano informazioni<br />

dai processi di produzione,<br />

Seco offre un robusto portafoglio<br />

di soluzioni. Per ogni sfida che<br />

limita l’efficacia della produzione,<br />

Seco si avvale di un flusso continuo<br />

di informazioni non duplicate,<br />

acquisite attraverso decenni di<br />

esperienza nella produzione per<br />

creare soluzioni in collaborazione<br />

con i clienti.<br />

M<br />

•<br />

•<br />

•<br />

•<br />

•<br />

•<br />

L<br />

•<br />

•<br />

•<br />

•<br />

•<br />

F<br />

m<br />

Melchioni Ready ha scelto di<br />

inserire nel proprio catalogo le<br />

pinze Knipex e l’intera gamma<br />

di utensili di questo marchio<br />

per poter offrire l’eccellenza<br />

dell’utensileria professionale in<br />

termini di qualità, prezzo e prestazioni.<br />

In particolare, Melchioni Ready<br />

ha selezionato all’interno di questa<br />

offerta la pinza da 180mm,<br />

quella da 145mm e la pinza<br />

da 160mm: tre soluzioni che,<br />

grazie alla loro compattezza,<br />

versatilità e maneggiabilità, possono<br />

essere considerate il top<br />

di gamma della loro categoria.<br />

Nello specifico, la pinza universale<br />

da 180mm è uno strumento<br />

versatile il cui beccuccio<br />

consente di avere zone di presa<br />

per materiale piano e tondo,<br />

inoltre, presenta sia dei taglienti<br />

per filo metallico a bassa e ad<br />

alta resistenza, sia dei taglienti<br />

allungati per il taglio di cavi con<br />

diametri maggiori.<br />

Queste caratteristiche, portano<br />

la pinza universale da 180mm<br />

ad essere lo strumento ideale in<br />

presenza di fili di media durezza<br />

con diametro Ø 3,4mm e fili<br />

duri dal diametro di Ø 2,2mm.<br />

<strong>La</strong> pinza universale da 145mm<br />

con testa a punta, invece, è una<br />

soluzione tascabile ideale per i<br />

lavori di manutenzione e riparazione,<br />

anche in ambienti difficilmente<br />

accessibili. Grazie alle<br />

dimensioni compatte, alla testa<br />

affusolata e ai becchi a punta,<br />

questo strumento risulta essere<br />

molto maneggevole e<br />

presenta un’elevata resistenza<br />

alla torsione.<br />

<strong>La</strong> pinza da 145mm<br />

è anche dotata di<br />

superfici di contatto<br />

con profilo convesso<br />

unilaterale, che garantisce<br />

una presa sicura<br />

sui pezzi piatti, e<br />

da una scanalatura<br />

fresata nella zona<br />

di presa che permette<br />

di afferrare<br />

ed estrarre piccoli<br />

pezzi come chiodi,<br />

perni e bulloni.<br />

Infine, la pinza a<br />

becchi lunghi da<br />

160mm è un articolo<br />

dotato sia di zone<br />

da presa sia da taglienti.<br />

Le prime, in particolare,<br />

sono state progettate<br />

per essere utilizzate<br />

in presenza di forme<br />

piatte e tonde. Per<br />

quanto riguarda i<br />

taglienti, la pinza da<br />

160mm può essere<br />

utilizzata con diverse<br />

tipologie di filo:<br />

da quello morbido,<br />

al duro ma anche<br />

con il filo piano.<br />

<strong>La</strong> forma allungata<br />

dei taglienti consente<br />

di adoperare<br />

questo modello<br />

anche in presenza<br />

di cavi dal diametro<br />

spesso.<br />

34 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2022</strong><br />

www.interprogettied.com<br />

34_35_NEWS_UTENSILI.indd 34 12/05/22 11:08


Pubb_Fratelli_Locatelli_<strong>La</strong>yout 1 26/03/12 17.14 Pagina 1<br />

Materiali <strong>La</strong>vora:<br />

• Acciaio Inox 304/316/303/307<br />

• Inconel628, Alloy, Monel<br />

• Acciai comuni da costruzione;<br />

• Acciai speciali;<br />

• Acciai automaci e leghe leggere;<br />

• Materiali plasci.<br />

<strong>La</strong>vorazioni eseguite:<br />

• Tornitura da barra fino a Ф65<br />

• Tornitura di ripresa fino a Ф 180<br />

• Fresatura 4/5 assi fino a 800x400x300<br />

• Produzione ingranaggi e dentatura<br />

• Piccoli assemblaggi di precisione<br />

F.lli Locatelli s.r.l.<br />

meccanica di precisione dal 1967<br />

Seori di sbocco:<br />

• Aeronauco e navale<br />

• Costruori di macchine/impian<br />

• Eleromeccanico<br />

• Illuminotecnica<br />

• Raccorderia speciale o ad alta pressione<br />

• Seore Petrolchimico<br />

• Valvole e piccoli gruppi premonta<br />

• Ruote dentate e ingranaggi<br />

• Medicale<br />

• Seore alimentare<br />

F.lli locatelli s.r.l.<br />

Via ghiaie n°25 Paladina (BG)<br />

Info e conta: Tel: 035637913 - Fax: 035637917<br />

E-mail: info@locatelli.bg.it - Sito: www.locatelli.bg.it<br />

34_35_NEWS_UTENSILI.indd 35 12/05/22 11:08


SICUREZZA<br />

CYBERSECURITY<br />

L’IoT continua a trasformare<br />

il mondo rendendolo<br />

sempre più connesso.<br />

L’incremento nell’utilizzo<br />

delle tecnologie intelligenti<br />

apre però la porta anche<br />

alle minacce<br />

per la sicurezza informatica.<br />

Per questo occorre<br />

una strategia per rendere<br />

i nuovi dispositivi sempre<br />

più affidabili.<br />

of Things (IoT) comprende<br />

una vasta gamma<br />

L’Internet<br />

di dispositivi interconnessi<br />

e collegati a Internet in grado di<br />

raccogliere e trasferire dati attraverso<br />

la rete senza l’intervento<br />

umano. Mentre il mondo diventa<br />

sempre più connesso attraverso<br />

Internet, e aumenta la domanda<br />

di tecnologie intelligenti, i costi per<br />

fabbricare prodotti con connessione<br />

Wi-Fi e sensori integrati sono divenuti<br />

ora più competitivi grazie alla<br />

loro produzione di massa.<br />

L’incremento nell’utilizzo delle tecnologie<br />

intelligenti porta a una maggiore<br />

convenienza per il consumatore<br />

odierno, ma questo apre anche la<br />

porta alle minacce per la sicurezza<br />

informatica. I report che segnalano<br />

violazioni informatiche sono in<br />

aumento, poiché il livello di sicurezza<br />

di ogni network possiede lo stesso<br />

livello di sicurezza del dispositivo<br />

meno sicuro presente al suo interno<br />

e la responsabilità di sostenere gli<br />

standard di sicurezza dei dispositivi<br />

connessi ricade sui produttori.<br />

L’incremento dei tempi di connessione,<br />

il significativo aumento delle<br />

quantità di dati scambiati e l’ampliamento<br />

delle infrastrutture ICT, sempre<br />

più delocalizzate, unitamente<br />

Proteggere i dati aziendali<br />

dall’iper-connessione<br />

all’esponenziale crescita del cyber<br />

crime, comportano la necessità di<br />

attuare misure e controlli di sicurezza<br />

integrativi. TÜV Italia opera a livello<br />

strategico in discipline quali la business<br />

continuity, la data protection<br />

e l’information security supportando<br />

le aziende a configurare una<br />

struttura organizzativa resiliente,<br />

pronta a gestire efficacemente il<br />

cambiamento.<br />

IL SETTORE CONSUMER-IOT<br />

L’IoT consumer si riferisce a tutti<br />

quei dispositivi personali, come ad<br />

esempio smartphone e wearable, e<br />

a quel numero sempre crescente di<br />

device domestici “smart” connessi<br />

ad Internet che raccolgono, scambiano<br />

e comunicano dati tra di loro.<br />

Si stima che entro il 2030 si arriverà<br />

a 130 miliardi di device connessi in<br />

rete, rispetto ai 25 miliardi di dispositivi<br />

connessi nel 2017. In media,<br />

è previsto infatti che ogni persona<br />

gestirà 15 device.<br />

L’evoluzione dei dispositivi IoT personali<br />

è guidata dal nostro desiderio<br />

di intrattenimento costante,<br />

connessione istantanea a risorse e<br />

supporto continuo. Le barriere tra<br />

digitale e fisico sono abbattute da<br />

device integrati e intuitivi, vere e<br />

proprie interfacce che consentono di<br />

muoversi e orientarsi in un mondo<br />

iperconnesso.<br />

Una maggiore circolazione di dati<br />

porta necessariamente con sé maggiori<br />

occasioni di perdita o indisponibilità<br />

degli stessi. I vantaggi<br />

36 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2022</strong><br />

www.interprogettied.com<br />

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dell’Internet of Things possono essere<br />

raggiunti solo se già in fase di<br />

progettazione i prodotti e i servizi<br />

tengono conto di requisiti di sicurezza<br />

e di privacy, aumentando la<br />

fiducia dei consumatori nell’utilizzo<br />

degli stessi.<br />

Le persone affidano i propri dati<br />

personali a un numero crescente di<br />

dispositivi e servizi online. Prodotti<br />

scarsamente sicuri non solo minacciano<br />

la privacy dei consumatori,<br />

ma possono essere utilizzati dai<br />

criminali per lanciare attacchi informatici<br />

di tipo DDoS (Distributed<br />

Denial of Service) su larga scala.<br />

LO STANDARD NORMATIVO<br />

E I CONSIGLI DI TÜV ITALIA<br />

Il Comitato tecnico per la sicurezza<br />

informatica dell’ETSI (European Telecommunications<br />

Standards Institute)<br />

ha pubblicato l’ETSI TS 103 645, lo<br />

standard sulla sicurezza dei prodotti<br />

IoT destinati al mondo consumer.<br />

Il documento contiene raccomandazioni<br />

rivolte ai produttori e agli<br />

sviluppatori di dispositivi collegabili<br />

in rete (meglio conosciuti come prodotti<br />

IoT) destinati al grande pubblico<br />

(smart TV, smartwatch, smart<br />

camera, impianti domotici ecc.) e<br />

diffusi ormai in ogni ambito sociale<br />

e produttivo. L’obiettivo è quello<br />

di contribuire ad accrescere la sicurezza<br />

dei dispositivi IoT, in modo da<br />

aumentare parallelamente la fiducia<br />

dei consumatori. Il documento, infatti,<br />

si concentra sui controlli tecnici e<br />

organizzativi più rilevanti per affrontare<br />

le carenze significative e diffuse<br />

in materia di sicurezza.<br />

Le nuove regole di sicurezza interessano<br />

una vasta gamma di dispositivi<br />

IoT: prodotti per la sicurezza come<br />

rilevatori di fumo e serrature delle<br />

porte, telecamere intelligenti, televi-<br />

Il livello di<br />

sicurezza di ogni<br />

network possiede<br />

lo stesso livello<br />

di sicurezza del<br />

dispositivo meno<br />

sicuro presente<br />

al suo interno,<br />

e la responsabilità<br />

di sostenere<br />

gli standard<br />

di sicurezza<br />

dei dispositivi<br />

connessi ricade<br />

sui produttori<br />

L’incremento dei tempi di connessione,<br />

delle quantità di dati scambiati<br />

e delle infrastrutture ICT, sempre<br />

più delocalizzate, unitamente<br />

all’esponenziale crescita del cyber crime,<br />

comportano la necessità di attuare<br />

misure e controlli di sicurezza integrativi<br />

sori e altoparlanti, dispositivi medicali<br />

indossabili, sistemi di domotica e di<br />

allarme, apparecchi domestici (ad<br />

esempio, lavatrici e frigoriferi).<br />

Tra le raccomandazioni indicate nello<br />

standard figurano, ad esempio, quella<br />

di evitare di immettere sul mercato<br />

device con username e password<br />

impostate di default (admin; admin)<br />

e quella di individuare dei contact<br />

points a cui segnalare eventuali<br />

nuove vulnerabilità dei prodotti.<br />

Altre buone pratiche e raccomandazioni<br />

da seguire possono essere:<br />

• il costante rilascio di aggiornamenti<br />

e patch di sicurezza;<br />

• l’utilizzo di canali di comunicazione<br />

sicuri;<br />

• l’archiviazione sicura di credenziali<br />

di accesso;<br />

• la minimizzazione della possibile<br />

“superficie di attacco” dei device;<br />

• la garanzia di integrità del software;<br />

• la resilienza dei sistemi IoT agli<br />

attacchi informatici;<br />

• la cancellazione agevole e intuitiva<br />

dei dati personali degli utenti;<br />

• l’installazione e manutenzione<br />

semplificata dei dispositivi.<br />

È importante ricordarsi di “Non fidarsi<br />

mai, verificare sempre”. È fondamentale<br />

possedere un modello che<br />

fa affidamento su altre metodologie<br />

di sicurezza della rete, quali controlli<br />

di accesso rigorosi, segmentazione<br />

della rete e definizione di una<br />

“superficie protetta” che include<br />

dati, risorse, applicazioni e servizi<br />

critici per il core business.<br />

www.interprogettied.com n.3 <strong>2022</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 37<br />

12/05/22 11:09


COMPONENTI<br />

SICUREZZA<br />

Attuatori lineari meccanici<br />

Gli attuatori lineari industriali Servomech a<br />

vite trapezia e a ricircolo di sfere sono cilindri<br />

elettromeccanici motorizzati progettati<br />

e costruiti per applicazioni industriali dove<br />

è necessario eseguire in sicurezza e sotto<br />

il pieno controllo un movimento lineare di<br />

spostamento, ribaltamento, sollevamento<br />

(attuatori lineari funzionamento).<br />

Gli attuatori lineari elettrici Servomech si<br />

suddividono in 6 famiglie differenziate<br />

dalla posizione di montaggio motore<br />

(attuatori lineari motorizzati con motore<br />

ortogonale, parallelo e in linea), dalla trasmissione<br />

di comando (attuatori lineari a<br />

vite senza fine, attuatori lineari a cinghia,<br />

attuatori lineari con riduttore a coppia<br />

conica), dall’azionamento lineare (attuatori<br />

lineari a vite trapezia, attuatori lineari<br />

a ricircolo di sfere), dal tipo di fissaggio e<br />

dagli accessori e feedback di posizione<br />

(attuatori lineari con encoder, attuatori<br />

lineari con finecorsa, attuatori lineari con<br />

potenziometro).<br />

Gli attuatori lineari Servomech sono ideali<br />

per applicazioni industriali e di automazione<br />

in genere e trovano impiego nei<br />

più svariati settori applicativi come ad<br />

esempio applicazioni di meccanica pesante,<br />

acciaieria, siderurgia, produzione e<br />

lavorazione lamiera, tubi, filo metallico,<br />

macchine lavorazione marmo, legno,<br />

pietra, vetro, macchine per la stampa<br />

e converting, impianti di produzione di<br />

energie rinnovabili sia eolico che solare,<br />

produzione di gomma e plastica, settore<br />

delle telecomunicazioni, navale e<br />

ferroviario. Disponibili anche in specifici<br />

allestimenti per applicazioni nell’industria<br />

alimentare food and beverage.<br />

Per come progettati e costruiti, gli attuatori<br />

elettromeccanici Servomech sono<br />

una valida alternativa all’utilizzo di cilindri<br />

idraulici per tutti i costruttori di macchine<br />

e impianti che sono alla ricerca di maggiore<br />

produttività, maggiore efficienza<br />

e maggiore rendimento, riducendo al<br />

contempo i costi, con un’attenzione al<br />

consumo energetico.<br />

AMPLIAMENTO PRODUTTIVO<br />

Riduttori epicicloidali coassiali<br />

Neugart raffina la disponibilità<br />

di riduttori epicicloidali coassiali:<br />

con decorrenza immediata,<br />

l’azienda costruttrice offre<br />

per i suoi riduttori epicicloidali<br />

di precisione a denti obliqui<br />

un rapporto di riduzione i=8.<br />

Così la gamma di rapporti si<br />

estende da i=3 fino a i=100.<br />

Neugart ora offre anche il<br />

rapporto di riduzione i=8 per<br />

i riduttori epicicloidali di precisione<br />

a denti obliqui delle<br />

serie PSN (con albero di uscita)<br />

e PSFN (con albero flangiato).<br />

Grazie all’attuale ampliamento<br />

dell’assortimento, anche con<br />

un rapporto di riduzione i=8 i<br />

clienti di Neugart hanno l’opportunità<br />

di optare tra i riduttori<br />

a denti obliqui o i riduttori<br />

a denti diritti. In tal modo i<br />

vantaggi di questo stadio di<br />

riduzione legati alla rispettiva<br />

tipologia costruttiva si possono<br />

sfruttare ancora meglio, a<br />

favore delle specifiche applicative:<br />

i riduttori epicicloidali<br />

a denti obliqui si distinguono<br />

per un sincronismo silenzioso<br />

e di alta precisione, quindi rappresentano<br />

la prima scelta in<br />

particolare per le applicazioni<br />

sofisticate. Al contrario, i riduttori<br />

a denti diritti offrono una<br />

densità di potenza più alta,<br />

specialmente quando si tratta<br />

di coppie elevate.<br />

A livello concreto, il nuovo<br />

rapporto di riduzione i=8 per<br />

riduttori epicicloidali di precisione<br />

a denti obliqui è disponibile<br />

sia con albero di uscita<br />

(serie PSN) che con albero flangiato<br />

(PSFN). <strong>La</strong> serie di riduttori<br />

PSN è progettata soprattutto<br />

per funzioni che danno<br />

la priorità a una dinamica<br />

elevata e un funzionamento<br />

silenzioso. Invece il modello<br />

PSFN con il suo albero di uscita<br />

flangiato torsionalmente rigido<br />

è destinato ad applicazioni<br />

altamente dinamiche, per le<br />

quali la precisione di posizionamento<br />

è determinante.<br />

Neugart è tra i pochi costruttori<br />

al mondo a offrire riduttori<br />

epicicloidali sia a denti diritti<br />

che a denti obliqui. Con i<br />

rapporti di riduzione compresi<br />

tra i=3 e i=10 si impiegano<br />

riduttori monostadio, mentre<br />

il range compreso tra i=12<br />

e i=100 prevede riduttori a<br />

due stadi. Tutti i riduttori di<br />

precisione coassiali monostadio<br />

di Neugart si distinguono<br />

per il ridotto gioco torsionale,<br />

inferiore a 3 arcmin, che in<br />

alternativa è possibile ridurre<br />

addirittura a meno di 1<br />

arcmin. cIn tal modo si garantisce<br />

un’altissima precisione di<br />

posizionamento, anche con<br />

sensi di rotazione alternati.<br />

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www.interprogettied.com<br />

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COMPONENTI<br />

PRODOTTI MECCANICI<br />

CEDI è distributore<br />

ufficiale autorizzato di<br />

NSK su tutto il territorio<br />

italiano e ha accumulato<br />

notevoli competenze sui<br />

prodotti dedicati alla<br />

movimentazione lineare,<br />

che gli consentono di<br />

offrire ai clienti del settore<br />

automazione soluzioni<br />

complete ad alto valore<br />

aggiunto.<br />

Da oltre 25 anni CEDI commercializza<br />

in Italia con successo<br />

i prodotti e le soluzioni<br />

di NSK, in particolare ai clienti del<br />

settore automazione attivi in svariati<br />

campi applicativi, dall’automotive<br />

agli elettrodomestici, dall’assemblaggio<br />

al confezionamento.<br />

L’attività di CEDI è attualmente concentrata<br />

in uno stabilimento di circa<br />

3.000 mq, di cui 2.000 coperti,<br />

dove sono presenti moderne attrezzature<br />

per le lavorazioni su parti<br />

meccaniche attuando un rigoroso<br />

processo produttivo di lavorazione<br />

e montaggio. Dal carico dell’ordine<br />

cliente alla spedizione della<br />

merce, CEDI mantiene un costante<br />

controllo della commessa, tale da<br />

garantire puntualità nelle consegne<br />

e qualità dei prodotti, grazie anche<br />

alla scelta di utilizzare diffusamente<br />

le procedure informatiche con un<br />

approccio ‘paperless’ applicato a<br />

tutti i processi aziendali.<br />

“Sin dalla sua fondazione la nostra<br />

azienda ha deciso di occuparsi della<br />

distribuzione di prodotti industriali<br />

top di gamma, proponendo le<br />

soluzioni offerte da aziende riconosciute<br />

leader di mercato nel loro<br />

settore”, ha spiegato Pietro Guastelli,<br />

titolare di CEDI. “Per quanto<br />

Una partnership nella<br />

movimentazione lineare<br />

riguarda i componenti e i sistemi<br />

per la movimentazione lineare la<br />

scelta è caduta sin da subito su<br />

NSK, una scelta che ci ha permesso<br />

di crescere nel corso degli anni<br />

assecondando le richieste dei clienti<br />

grazie al valore aggiunto delle<br />

nostre proposte”.<br />

DAI COMPONENTI AI<br />

SOTTOSISTEMI COMPLETI<br />

Oggi CEDI non è più solo un’impresa<br />

commerciale, ma è diventata<br />

anche produttore di sottosistemi<br />

meccanici completi per l’automazione<br />

industriale, proponendosi<br />

come vero e proprio partner tecnico<br />

di affermate aziende leader nel<br />

settore dell’automazione di assemblaggio<br />

e manipolazione.<br />

I sottosistemi realizzati da CEDI nel<br />

suo stabilimento in Italia spaziano<br />

dai sistemi di trasporto modulari<br />

(fly-roller, a cinghia, a rulli, a<br />

tappeto) fino ai portali e agli assi<br />

cartesiani a vite a ricircolazione di<br />

sfere, a cinghia dentata, a cremagliera.<br />

Inoltre, CEDI continua la<br />

tradizionale attività di distribuzione<br />

di componenti di alta qualità, tra i<br />

quali i prodotti NSK rappresentano<br />

una delle punte di diamante.<br />

Ad esempio, i moduli per applicazioni<br />

di precisione e carichi elevati<br />

alfa KM progettati e realizzati da<br />

CEDI nella sua officina di Borgaro<br />

Torinese sono degli assi lineari<br />

con una struttura autoportante<br />

in alluminio in cui sono montate<br />

guide lineari, viti a ricircolazione<br />

di sfere e cuscinetti di NSK. Ogni<br />

asse di movimentazione ha guide<br />

lineari, pattini precaricati e una vite<br />

a ricircolazione di sfere NSK con<br />

chiocciole senza gioco esenti da<br />

manutenzione perché completi di<br />

sistema di lubrificazione NSK K1.<br />

Anche la soluzione per applicazioni<br />

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pick and place e carichi elevati alfa<br />

MC4 realizzata in Italia da CEDI è<br />

composta da una struttura portante<br />

in estruso di alluminio su cui<br />

sono montate una cinghia dentata<br />

e le guide lineari di NSK con pattini<br />

a ricircolo di sfere precaricati di NSK<br />

esenti da manutenzione grazie al<br />

sistema NSK K1.<br />

“Per precisa scelta strategica abbiamo<br />

sempre puntato a distribuire<br />

solo prodotti di marchi top, senza<br />

proporre in alternativa linee economiche<br />

di altre case, proprio per<br />

servire al meglio i nostri clienti, che<br />

desiderano sempre di più prodotti<br />

con il massimo dell’affidabilità”,<br />

aggiunge Guastelli. “Il caso delle<br />

viti a ricircolazione di sfere di NSK<br />

è esemplare: non si guastano mai,<br />

anche quando sono sottoposte alle<br />

condizioni di utilizzo più gravose”.<br />

INVESTIRE PER CRESCERE ANCORA<br />

Comunicazione, digitalizzazione<br />

e sostenibilità sono tre macrotematiche<br />

al centro delle politiche<br />

di investimento attuate da CEDI<br />

per sostenere la sua crescita sul<br />

mercato italiano.<br />

Nell’ottica della crescente digitalizzazione<br />

delle sue attività, CEDI<br />

avvierà a breve anche il suo nuovo<br />

sito e-commerce, dedicato alla<br />

commercializzazione dei componenti<br />

standard, per integrare<br />

sempre più i clienti in un processo<br />

di approvvigionamento efficiente,<br />

controllato e trasparente.<br />

“Un tema per noi molto sentito è<br />

quello della sostenibilità – spiega<br />

Guastelli – che non è uno slogan,<br />

bensì l’adozione di azioni concrete<br />

con effetti misurabili. Da tempo<br />

abbiamo puntato a ridurre il nostro<br />

impatto ambientale in tutti i nostri<br />

processi interni e ora stiamo investendo<br />

in un nuovo impianto di<br />

generazione fotovoltaica che installeremo<br />

sulla copertura del nostro<br />

capannone. L’effetto non sarà<br />

positivo solo per l’ambiente, ma<br />

anche per la nostra competitività,<br />

in quanto potremo maggiormente<br />

slegarci dalle fluttuazioni dei costi<br />

Gli assi della serie<br />

alfa KM di CEDI<br />

con guide, viti a<br />

ricircolazione di<br />

sfere e cuscinetti<br />

NSK utilizzati per<br />

la realizzazione<br />

di portali per la<br />

movimentazione<br />

di precisione di<br />

carichi elevati<br />

Assi lineari<br />

a cinghia dentata<br />

alfa MC4 realizzati<br />

da CEDI utilizzando<br />

le guide lineari<br />

di NSK<br />

Alcuni esempi di<br />

soluzioni modulari per la<br />

movimentazione esposti<br />

nello show-room di CEDI<br />

energetici, oggi fonte di molte preoccupazioni<br />

per tutti”.<br />

UN’EVOLUZIONE SODDISFACENTE<br />

CEDI dispone di un proprio magazzino<br />

locale dove vengono stoccati<br />

tutti i prodotti NSK per la movimentazione<br />

lineare più diffusi, tra cui<br />

le viti a ricircolo di sfere, le guide<br />

lineari, gli assi Monocarrier e i motori<br />

coppia Megatorque. Tra i prodotti<br />

per la movimentazione lineare di<br />

NSK più presenti nel magazzino di<br />

CEDI vi sono le guide della Serie NH<br />

e NS, le più performanti sul mercato,<br />

disponibili dalla sezione 15 alla<br />

65 in barre da 4 metri, con tutti i<br />

pattini e accessori relativi. Anche le<br />

viti a ricircolazione di sfere NSK trovano<br />

grande spazio nel magazzino<br />

CEDI, sia rullate che rettificate per<br />

soddisfare le svariate richieste dei<br />

clienti. <strong>La</strong> gamma di viti disponibili<br />

in pronta consegna va dal diametro<br />

12 al diametro 50 con molteplici<br />

tipologie di passo. Inoltre, sempre<br />

presente tra gli scaffali del distributore<br />

è il famoso kit autolubrificante<br />

K1, che è possibile montare sia sulle<br />

guide che sulle viti per ottenere una<br />

soluzione “maintenance free” con<br />

lubrificazione automatica per tutta la<br />

vita operativa dei componenti.<br />

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COMPONENTI<br />

SISTEMI DI ALIMENTAZIONE<br />

Catena portacavi per applicazioni in rotazione<br />

Leggero, compatto e realizzato<br />

interamente in plastica: queste<br />

le principali caratteristiche del<br />

nuovo sistema di alimentazione<br />

igus per applicazioni in rotazione<br />

PRM (Polymer Rotation Module).<br />

Sviluppato appositamente<br />

da igus per movimenti rotatori<br />

di cavi e tubi in spazi ristretti, il<br />

sistema consiste in una catena<br />

portacavi in polimero e un canale<br />

di guida in polimero ad attrito<br />

ridotto. Gli utenti possono incrementare<br />

la durata d’esercizio di<br />

macchine e sistemi con costi<br />

d’acquisto fino al 73% inferiori<br />

rispetto a sistemi simili con<br />

guide in acciaio. Questo nuovo<br />

sistema per catene portacavi va<br />

ad ampliare la gamma di set<br />

completi igus, ordinabili direttamente<br />

online.<br />

Nei cicli di produzione, una<br />

protezione ottimale dei cavi è<br />

il presupposto fondamentale<br />

per garantire il funzionamento<br />

24/7 di videocamere, robot<br />

e sistemi di movimentazione.<br />

Spesso, oltre ai collettori rotanti,<br />

vengono utilizzati questi particolari<br />

sistemi di alimentazione per<br />

applicazioni in rotazione per guidare<br />

cavi e tubi, in sicurezza, a<br />

360°. “Nei moduli precedenti, la<br />

catena scorreva in un canale di<br />

acciaio”, spiega Michael Berteit,<br />

Manager Engineering e Assembly<br />

in igus GmbH. “Il canale<br />

di guida incideva in maniera<br />

sostanziale sul costo e presentava<br />

anche una serie di limiti in<br />

termini pratici, soprattutto nelle<br />

applicazioni con dimensioni limitate”.<br />

Quindi igus ha sviluppato<br />

un canale in plastica, idoneo per<br />

i movimenti rotatori compatti.<br />

Come sempre, anche per questo<br />

prodotto, lo specialista delle<br />

motion plastics utilizza polimeri<br />

ad alte prestazioni, particolarmente<br />

resistenti all’usura. Il risultato<br />

è un sistema il cui costo e<br />

peso risultano rispettivamente<br />

inferiori del 73% e dell’85%<br />

rispetto a un canale di guida<br />

in acciaio. Con il vantaggio di<br />

essere anche resistente alla corrosione.<br />

Il sistema completo ha<br />

superato tutte le prove di durata<br />

nel laboratorio interno, andando<br />

oltre tre milioni di cicli.<br />

Il sistema per catene portacavi<br />

può essere ordinato direttamente<br />

online come set completo. Le<br />

catene portacavi igus per applicazioni<br />

in rotazione risultano più<br />

efficienti rispetto ai collettori<br />

rotanti poiché permettono di<br />

definire meglio il movimento<br />

del cavo. Inoltre, rendono possibile<br />

la guida contemporanea<br />

di varie tipologie di condotti.<br />

<strong>La</strong> catena può essere regolata<br />

in qualsiasi momento e i cavi<br />

possono essere rapidamente<br />

sostituiti durante gli interventi<br />

di manutenzione. Al momento<br />

igus offre questo nuovo sistema<br />

di alimentazione per applicazioni<br />

in rotazione PRM per diametri<br />

esterni compresi tra 200 e 500<br />

millimetri direttamente nello<br />

shop online come set completo.<br />

Gli utenti possono anche<br />

scegliere kit pronti per l’installazione<br />

per corse lineari da 8<br />

a 200 metri. I kit comprendono<br />

una catena portacavi della<br />

serie E4.1, attacchi, elementi<br />

fissacavi, separatori, canale di<br />

guida con o senza barra di scorrimento,<br />

kit di installazione e<br />

cacciavite igus.<br />

SOLUZIONI PLUG-IN<br />

Telaio autocentrante per connettori industriali modulari<br />

L’innovativo telaio autocentrante<br />

della gamma Heavycon<br />

di Phoenix Contact permette di<br />

eseguire i lavori di installazione<br />

e di manutenzione di sistemi<br />

plug-in ed altre applicazioni<br />

in cui le due parti devono<br />

innestarsi una nell’altra, senza<br />

essere guidate dall’operatore.<br />

Due guide anticipate permettono<br />

la connessione delle due<br />

parti in modalità sicura. I lati<br />

maschio e femmina sono allineati<br />

tra loro grazie al movimento<br />

flottante dei telai. Un<br />

grande vantaggio è che i telai<br />

sono dotati di molle di bloccaggio<br />

che rendono semplice<br />

l’inserimento degli inserti porta<br />

contatti modulari. È possibile<br />

creare connessioni personalizzate<br />

e compatte combinando<br />

un’ampia gamma di inserti<br />

in un unico telaio di aggancio.<br />

<strong>La</strong> vasta gamma di inserti<br />

portacontatti modulari della<br />

famiglia prodotti Heavycon<br />

offre gli inserti giusti per la<br />

trasmissione di segnali, dati,<br />

potenza ed aria compressa<br />

per ogni applicazione. I robusti<br />

telai di aggancio in zinco pressofuso<br />

sono disponibili nelle<br />

dimensioni standard da B6 a<br />

B24 con due, tre, quattro o<br />

sei slot.<br />

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COMPONENTI<br />

PASSAGGIO E SIGILLATURA<br />

Telai passacavi<br />

senza attrezzi<br />

<strong>La</strong> nuova generazione di telai passacavi divisibili<br />

per il sistema di gommini KT colpisce<br />

per la velocità di montaggio senza attrezzi,<br />

l’elevata densità di cavi e la facile posa dei<br />

cavi precablati.<br />

Il nuovo sistema di ingresso cavi divisibile<br />

KEL-FA di icotek è un sistema compatto<br />

per il passaggio e la sigillatura di cavi con<br />

e senza connettori, nonché tubi idraulici o<br />

pneumatici.<br />

L’utilizzo è molto semplice: dopo aver equipaggiato<br />

il telaio con i gommini passacavi<br />

tipo KT, si monta il coperchio di copertura e<br />

si bloccano le due leve di bloccaggio con la<br />

parte inferiore premendole verso il basso. <strong>La</strong><br />

leva di bloccaggio ha due stadi. Nel primo<br />

stadio, i componenti vengono assemblati<br />

e i gommini di tenuta vengono posizionati<br />

con precisione. Il secondo stadio garantisce<br />

la pressione ottimale e un bloccaggio sicuro.<br />

Ciò elimina la necessità di avvitare il coperchio<br />

di copertura al telaio. <strong>La</strong> costruzione<br />

a prova di inversione del KEL-FA consente<br />

un montaggio intuitivo e sicuro. Retrofit,<br />

riparazioni e manutenzioni possono essere<br />

sempre eseguite in modo rapido e semplice.<br />

<strong>La</strong> garanzia sui cavi precablati non decade.<br />

L’altezza di montaggio dei telai per l’ingresso<br />

dei cavi è di soli 22 mm.<br />

Un altro vantaggio è la guarnizione integrata<br />

sul retro, che garantisce una tenuta pulita<br />

tra il telaio ingresso cavi KEL-FA e la parete.<br />

Quando si utilizzano gommini icotek KT singoli<br />

(da KT1 a KTs17), è possibile un elevato<br />

serraggio del cavo. Con l’uso di gommini<br />

passacavo multiforo, è possibile ottenere<br />

una densità di cavi molto elevata (fino a 40<br />

passaggi in n telaio). In combinazione con<br />

il sistema di adattatori IMAS-Connect di<br />

icotek, il KEL-FA diventa un tuttofare pressoché<br />

illimitato nei suoi campi di applicazione.<br />

Il KEL-FA è costruito in poliammide ed è<br />

privo di siliconi e alogeni. Il nuovo telaio<br />

passacavo raggiunge il grado di protezione<br />

IP54, è in corso la certificazione per UL Type<br />

12 (secondo UL 50E). L’intervallo della temperatura<br />

di esercizio è compreso tra -40 ° C<br />

e + 140 ° C (statico).<br />

Campioni, certificati e ulteriori informazioni<br />

sono disponibili direttamente dal produttore.<br />

NUOVI INVESTIMENTI<br />

Un partner solido per soluzioni di azionamento<br />

Nord Drivesystems prosegue<br />

con il suo percorso di crescita<br />

e successo. Grazie ai nuovi<br />

prodotti innovativi e agli ampi<br />

investimenti. L’azienda di famiglia<br />

potrebbe aumentare il suo<br />

fatturato fino al 18% rispetto<br />

al 2021, ampliando ulteriormente<br />

la sua posizione sul mercato.<br />

Anche nel <strong>2022</strong>, i clienti<br />

possono aspettarsi soluzioni<br />

di azionamento innovative e<br />

sempre più avanzate. Il nuovo<br />

portafoglio a elevata efficienza<br />

di Nord: l’inverter Nordac ON,<br />

il motoriduttore integrato Duo-<br />

Drive e il motore sincrono IE5+.<br />

Lo scorso anno, Nord Drivesystems<br />

ha introdotto quattro<br />

prodotti che hanno stabilito<br />

nuovi standard nel settore. Una<br />

pietra miliare è il DuoDrive un<br />

brevettato e innovativo motoriduttore<br />

che integra un motore<br />

sincrono ad alta efficienza IE5+<br />

in un’unica carcassa con un<br />

riduttore elicoidale monostadio<br />

stabilendo così nuovi standard<br />

in termini di efficienza, spazio<br />

di installazione e riduzione<br />

delle varianti. Il nuovo inverter<br />

Nordac ON decentralizzato, le<br />

taglie aggiuntive per il motore<br />

sincrono IE5+ e l’inverter per<br />

quadro elettrico Nordac PRO SK<br />

500P sono stati sviluppati con<br />

l’obiettivo di rendere massimi il<br />

vantaggio per il cliente e l’efficienza<br />

energetica, garantendo<br />

significativi aumenti delle prestazioni<br />

nelle loro aree di applicazione.<br />

Poiché nel 2021 sono<br />

state cancellate molte fiere, i<br />

prodotti sono stati finora presentati<br />

solo in forma digitale.<br />

Nel <strong>2022</strong> saranno previste presentazioni<br />

dal vivo.<br />

Sempre nel 2021 Nord ha<br />

investito in sedi e logistica. In<br />

Germania è stato avviato un<br />

nuovo magazzino automatico,<br />

per garantire ai clienti consegne<br />

più rapide e sicure. In Polonia è<br />

stata costruita una nuova fabbrica<br />

di motori. Anche negli<br />

USA sono state ulteriormente<br />

ampliate le capacità produttive<br />

e in Cina è stato dato il via a<br />

un nuovo stabilimento produttivo.<br />

Per quest’anno è previsto<br />

il completamento di un nuovo<br />

edificio amministrativo presso la<br />

sede centrale di Bargteheide. Gli<br />

investimenti effettuati nel 2021<br />

sono stati i più grandi in un<br />

anno nella storia dell’azienda.<br />

n.3 <strong>2022</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong><br />

43<br />

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COMPONENTI<br />

MOTION CONTROL<br />

Servomotori frameless per progettare i robot<br />

Kollmorgen, esperto nei sistemi di motion<br />

control, ha annunciato la nuova serie TBM2G<br />

di servomotori frameless, caratterizzata da<br />

funzionalità che semplificano la progettazione<br />

di robot collaborativi, chirurgici, per<br />

applicazioni aerospaziali, della difesa e di altro<br />

tipo, con prestazioni ottimali in un design<br />

più leggero e compatto. Questi nuovi motori<br />

andranno a integrare le serie TBM e<br />

KBM frameless già esistenti.<br />

<strong>La</strong> serie TBM2G, che nasce<br />

dopo anni di ricerca, collaudo<br />

e feedback dei clienti, offre<br />

coppia ad alte prestazioni<br />

in un formato elettromagnetico<br />

compatto. Questi<br />

motori di prossima generazione<br />

assicurano ai robot<br />

giunti più leggeri, una capacità<br />

di carico superiore, efficienza energetica<br />

migliorata, incrementi termici ridotti<br />

e movimenti più rapidi e fluidi.<br />

I motori a coppia frameless erogano di<br />

norma le migliori prestazioni a basse velocità,<br />

ma sono meno performanti a velocità più<br />

elevate. I motori TBM2G annullano questo<br />

limite grazie ad avvolgimenti e materiali<br />

avanzati che garantiscono potenza, coppia<br />

ed efficienza in maniera uniforme per<br />

un’ampia gamma di velocità.<br />

I motori TBM2G annullano inoltre il limite<br />

dimensionale che i tecnici spesso si trovano<br />

ad affrontare in caso di impiego di comuni<br />

ingranaggi a onda di deformazione,<br />

noti nel settore della robotica con<br />

il nome di ingranaggi armonici.<br />

I motori della nuova serie<br />

TBM2G sono dimensionati<br />

per adattarsi perfettamente<br />

a sistemi a onda di deformazione<br />

già disponibili in<br />

commercio, eliminando la<br />

necessità di personalizzazioni<br />

estese che possono incrementare<br />

tempi e costi di progettazione ed<br />

eventualmente causare problemi di approvvigionamento<br />

e qualità una volta che i robot<br />

entrano in produzione a pieno regime.<br />

<strong>La</strong> serie TBM2G è disponibile in sette taglie,<br />

ciascuna con tre lunghezze dello statore,<br />

per un totale di 21 motori standard che si<br />

possono assemblare direttamente nei giunti<br />

di robot e analoghe attrezzature integrate.<br />

Applicazioni tipiche sono robot collaborativi<br />

nella gamma 3-15 kg, alimentati a 48 Vcc e<br />

inferiore. Questi motori sono progettati per<br />

funzionare ad alte velocità senza superare la<br />

temperatura di 80 °C, un limite normalmente<br />

necessario per salvaguardare gli operatori<br />

in prossimità dei robot collaborativi ed impedire<br />

la perdita di funzionalità dei lubrificanti<br />

e dei componenti elettronici. Sono inoltre<br />

disponibili con sensori termici opzionali per<br />

soddisfare i requisiti di azionamenti e sistemi<br />

di controllo utilizzati nel settore dei robot<br />

collaborativi.<br />

PROTEZIONE DEI CAVI<br />

Instradare il cablaggio con le catene portacavi<br />

<strong>La</strong> gamma di catene portacavi<br />

Norelem ora include catene<br />

portacavi in plastica, che<br />

permettono di instradare e<br />

proteggere cavi e fili in modo<br />

ottimale.<br />

Grazie alla semplice assegnazione<br />

delle linee e alla disponibilità<br />

di molteplici opzioni,<br />

i progettisti hanno a disposizione<br />

una scelta ancora più<br />

ampia quando devono instradare<br />

cavi e tubi flessibili in<br />

applicazioni che vanno dalle<br />

macchine utensili a controllo<br />

numerico alle apparecchiature<br />

per l’imballaggio, fino ai<br />

sistemi di magazzino a scaffalatura<br />

alta. Le catene portacavi<br />

di Norelem sono costruite in<br />

modo modulare e quindi possono<br />

essere accorciate o allungate<br />

rapidamente e facilmente<br />

secondo necessità.<br />

Facili da installare grazie<br />

alle spine preinstallate, le<br />

catene portacavi hanno<br />

delle maglie che possono<br />

essere aperte individualmente,<br />

rendendo ancora<br />

più semplice il passaggio<br />

di cavi e tubi flessibili. Le<br />

catene portacavi Norelem<br />

sono disponibili in una<br />

gamma di altezze interne<br />

da 12 a 45 mm, nonché in<br />

larghezze interne fino a 200<br />

mm e vari raggi di curvatura.<br />

Anche il materiale plastico è<br />

resistente ai raggi UV ed è<br />

quindi adatto per applicazioni<br />

esterne. Di serie, le catene<br />

portacavi sono precaricate per<br />

ottenere la massima lunghezza<br />

autoportante. Il precarico produce<br />

una flessione nella parte<br />

superiore della lunghezza<br />

autoportante e fornisce anche<br />

un’elevata rigidità torsionale<br />

mantenendo cavi e fili protetti.<br />

“Le catene portacavi vengono<br />

utilizzate ogni giorno<br />

nelle applicazioni industriali<br />

per sorreggere e portare le<br />

linee di alimentazione elettrica<br />

alle parti mobili di macchine<br />

o strutture”, dichiara Marcus<br />

Schneck, CEO di Norelem. “È<br />

necessario prestare attenzione<br />

per garantire che questi cavi e<br />

cablaggi rimangano protetti,<br />

siano facili da installare e da<br />

manutenere”.<br />

44 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2022</strong><br />

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COMPONENTI<br />

ZERO EMISSIONI<br />

Cuscinetti con gabbia in bioplastica<br />

Dopo aver sviluppato nel 2021<br />

la prima gabbia in bioplastica<br />

per cuscinetti volventi, NSK<br />

svela la prima gamma di prodotti<br />

di questo tipo. <strong>La</strong> nuova<br />

gabbia resistente al calore sarà<br />

disponibile per le serie 60 e<br />

62 di cuscinetti radiali rigidi<br />

a sfere, ideali per i motori dei<br />

ventilatori nei condizionatori<br />

d’aria. In prospettiva, NSK<br />

continuerà ad ampliare la sua<br />

offerta di prodotti e la relativa<br />

gamma di applicazioni<br />

per i costruttori di macchine e<br />

impianti (OEM) che vogliono<br />

sviluppare prodotti ecologici.<br />

Producendo la gabbia del<br />

cuscinetto con materiale bioplastico<br />

(derivato da biomassa<br />

rinnovabile, principalmente<br />

piante), è possibile ridurre le<br />

emissioni di CO2 lungo tutto<br />

il ciclo di vita del 91% rispetto<br />

alle plastiche tradizionali prodotte<br />

con combustibili fossili,<br />

contribuendo a iniziative con<br />

zero emissioni (neutralità carbonica).<br />

In particolare, va sottolineato<br />

come i componenti<br />

in bioplastica abbiano sempre<br />

avuto una scarsa resistenza al<br />

calore, mentre le prove effettuate<br />

sul materiale scelto da<br />

NSK dimostrano che è in grado<br />

di resistere a temperature fino<br />

a 120°C.<br />

I cuscinetti sono componenti<br />

chiave per i motori delle ventole<br />

dei condizionatori. Utilizzando<br />

i cuscinetti radiali rigidi<br />

a sfere Serie 60 e 62 di NSK e<br />

la prima gabbia in bioplastica<br />

proposta sul mercato di massa,<br />

i costruttori di condizionatori<br />

d’aria possono migliorare le<br />

loro credenziali di sostenibilità.<br />

Oltre all’alta affidabilità, i cuscinetti<br />

per i motori delle ventole<br />

dei condizionatori devono<br />

garantire rumorosità e attrito<br />

ridotti. I test di valutazione<br />

funzionale di NSK hanno confermato<br />

che i cuscinetti con<br />

gabbia in bioplastica offrono<br />

prestazioni di rumorosità e<br />

attrito equivalenti alle normali<br />

gabbie di poliammide 66.<br />

Oltre ad aiutare gli OEM a sviluppare<br />

prodotti a emissioni<br />

zero, la nuova gabbia in bioplastica<br />

presenta qualità di<br />

resistenza meccanica, termica<br />

e resistenza al lubrificante<br />

equivalenti alla poliammide 66,<br />

oltre a doti paragonabili di rigidità,<br />

resistenza alla fatica, allo<br />

strisciamento e agli urti.<br />

In prospettiva, NSK aumenterà<br />

l’utilizzo di bioplastiche nei<br />

suoi prodotti per altri settori,<br />

fra cui l’industria automobilistica,<br />

con l’obiettivo di ridurre le<br />

emissioni di anidride carbonica<br />

e contribuire alla creazione di<br />

una società “senza carbonio”.<br />

INDUSTRIA 4.0<br />

Promuovere l’innovazione riducendo il rischio di investimento<br />

Fanuc UK, un fornitore di soluzioni<br />

automatizzate con sede a Coventry nelle<br />

Midlands Occidentali, nel Regno Unito, ha<br />

sempre gestito il rischio anziché temerlo.<br />

A marzo del 2020, un importante cliente<br />

di Fanuc, produttore di componenti in<br />

plastica, ha presentato all’azienda un<br />

interessante problema da risolvere: ottimizzare<br />

in modo considerevole il rendimento<br />

delle vecchie linee di produzione<br />

dell’azienda e preparare l’organizzazione<br />

a una nuova era, quella di una produttività<br />

più connessa.<br />

Per cogliere questa opportunità a Fanuc<br />

UK è stata data piena libertà di azione<br />

nella progettazione e integrazione<br />

di una soluzione che fosse in grado di<br />

raggiungere questi obiettivi. L’azienda<br />

ha coinvolto Rockwell Automation come<br />

proprio solution partner per esplorare le<br />

potenzialità offerte dalle più avanzate<br />

tecnologie di produzione.<br />

“In questo caso specifico, il cliente aveva<br />

uno stabilimento di produzione con nove<br />

sistemi separati che usavano piattaforme<br />

girevoli per la fabbricazione dei componenti”,<br />

spiega Oliver Selby, Business Development<br />

Manager del settore Robotica di<br />

Fanuc UK. “<strong>La</strong> più vecchia ha 17 anni e<br />

quindi, dalla sua installazione, sono molti<br />

i progressi realizzati nel corso del tempo”.<br />

L’azienda ha dato a Fanuc l’ambizioso<br />

obiettivo di migliorare il rendimento e<br />

superare i 35 componenti al minuto, il che<br />

equivale a un aumento della produttività<br />

di circa il 15%. Il cliente stava cercando<br />

dei modi per migliorare la raccolta dei dati<br />

così da avere una maggiore visibilità sui<br />

componenti e incrementare le capacità<br />

di manutenzione predittiva. Questo a<br />

sua volta avrebbe migliorato l’affidabilità<br />

del ciclo di produzione offrendo così agli<br />

operatori la possibilità di identificare e<br />

rimediare il più presto possibile a qualsiasi<br />

potenziale intoppo nel processo.<br />

Insieme, hanno compreso che la soluzione<br />

iTRAK ® 5730 di Rockwell risultava essere<br />

quella più in linea con le esigenze del<br />

cliente.<br />

n.3 <strong>2022</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong><br />

45<br />

42_45_NEWS_COMPONENTI.indd 45 12/05/22 11:41


SOFTWARE<br />

ATTUALITÀ<br />

GATEWAY<br />

Garantire alti livelli di cyber security<br />

In un contesto che vede in esponenziale e costante crescita il<br />

volume degli attacchi informatici anche verso i sistemi industriali,<br />

Applied ha sviluppato, in collaborazione con l’israeliana Terafence e<br />

la taiwanese Atop Technologies. Si tratta di un gateway hardware/<br />

software che coniuga l’esigenza tipica di uno smart plant di inviare<br />

all’esterno i dati raccolti sul campo (da PLC, sensori IoT, sistemi<br />

HMI), con la necessità di garantire elevati standard di sicurezza<br />

rispetto alle informazioni trasmesse.<br />

Questo risultato è stato ottenuto in duplice modo. Innanzitutto,<br />

garantendo l’unidirezionalità della comunicazione. Grazie alla<br />

tecnologia di estrazione militare “data diode “dell’israeliana Terafence,<br />

si evita infatti l’utilizzo di porte IP che, essendo bi-direzionali,<br />

sono attaccabili dall’esterno. Di fatto, la tecnologia integrata in<br />

a4GATE disaccoppia il software IoT collector, che raccoglie i dati<br />

dalle componenti smart della macchina, dall’IoT Edge, che invia<br />

le informazioni raccolte alle destinazioni esterne per le successive<br />

elaborazioni.<br />

In secondo luogo, a4GATE, operando a livello fisico sul layer1 dello<br />

stack ISO/OSI, rende di fatto impossibile portare attacchi informatici<br />

dall’esterno alla rete della macchina al quale è connesso.<br />

Il gateway di Applied, che si è avvalso della collaborazione della<br />

società taiwanese Atop Technologies per lo sviluppo di architettura<br />

e design specifici per il mondo industriale, gestisce oltre 200 protocolli<br />

di interfaccia e si può collocare anche in ambienti industriali<br />

“estremi” funzionando a temperature da -30° a +70°.<br />

Il livello di sicurezza SL2 basato sullo standard IEC 62443 che<br />

contraddistingue a4GATE è stato certificato attraverso approfonditi<br />

penetration test da tre distinte società indipendenti esperte in cyber<br />

security: <strong>La</strong>yers, Horizon Security e Sse.<br />

a4GATE si configura dunque come una componente abilitante<br />

all’interno di qualsiasi progetto in ambito smart factory poiché<br />

consente, non solo lo sviluppo di architetture di comunicazione IoT<br />

efficaci in grado di valorizzare i dati in ottica business, ma anche<br />

la totale cyber security rispetto ai dati aziendali, elemento cruciale<br />

per l’adozione di tecnologie 4.0 che puntino ad accrescere il livello<br />

competitivo delle imprese manifatturiere.<br />

FABBRICA DIGITALE<br />

Soluzioni di misura 3D automatizzate e portatili<br />

Creaform, esperto in soluzioni<br />

di metrologia portatili e automatizzate,<br />

annuncia la sua partecipazione<br />

a MECSPE che si terrà<br />

a Bologna dal 9 all’11 <strong>Giugno</strong>.<br />

Per l’occasione verranno presentate<br />

le ultime tecnologie di<br />

misurazione 3D che, nel campo<br />

dell’Industria 4.0 e della fabbrica<br />

digitale, possono aiutare i produttori<br />

a progettare e realizzare<br />

prodotti di migliore qualità,<br />

riducendo i tempi di consegna<br />

e i costi.<br />

Il futuro del controllo qualità<br />

nelle fabbriche intelligenti inizia<br />

con l’uso di nuovi approcci al<br />

controllo qualità, compreso l’uso<br />

di sistemi di ispezione dimensionale<br />

portatili o automatizzati<br />

direttamente sulla linea di produzione.<br />

Con una soluzione di misurazione<br />

ottica 3D, i produttori dispongono<br />

di uno strumento veloce,<br />

portatile, preciso e versatile per<br />

misurare, testare e convalidare<br />

parti e componenti durante<br />

i processi di sviluppo iterativo<br />

del prodotto, nonché durante il<br />

controllo qualità e la manutenzione.<br />

Ad esempio, è possibile<br />

utilizzare una mappa di colori<br />

per identificare rapidamente le<br />

discrepanze tra un componente<br />

e il relativo file CAD. Il software<br />

visualizza i risultati in modo chiaro<br />

e intuitivo, facilitando l’analisi.<br />

A differenza della misurazione<br />

con tastatura, la scansione 3D<br />

mostra una panoramica completa<br />

della parte ispezionata e<br />

misura i profili della superficie,<br />

non solo i singoli punti.<br />

Con gli scanner 3D portatili<br />

Go!SCAN 3D, HandySCAN 3D<br />

e MetraSCAN 3D e il software<br />

di misurazione 3D VXelements,<br />

Creaform fornisce gli strumenti<br />

di cui l’industria ha bisogno<br />

per eseguire misurazioni precise<br />

direttamente in ambiente di<br />

produzione.<br />

Molti produttori si stanno rivolgendo<br />

a soluzioni di metrologia<br />

online e offline, inclusi scanner<br />

3D, per automatizzare le ispezioni<br />

e il controllo qualità. Soluzioni<br />

come lo scanner 3D ottico<br />

montato su robot MetraSCAN<br />

3D-R e CUBE-R, una CMM per<br />

la scansione 3D automatizzata,<br />

chiavi in mano e completamente<br />

personalizzabile, cambiano le<br />

regole del gioco e consentono<br />

ai produttori di eseguire controlli<br />

in modo completamente automatizzato.<br />

46 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2022</strong><br />

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46_46_SOFTWARE.indd 46 12/05/22 11:43


TRANSIZIONE DIGITALE<br />

AUTOMOTIVE<br />

Una gestione efficiente della supply chain<br />

Emanuele Iseppi, Account Principal<br />

di Jaggaer Italia<br />

Jaggaer supporta Marelli nel<br />

percorso di digitalizzazione e<br />

di trasformazione dei processi<br />

di acquisto e gestione della<br />

supply chain. Al 2021, sono<br />

oltre 8.000 gli utenti Marelli<br />

che utilizzano la piattaforma<br />

di eProcurement Jaggaer ONE<br />

in 22 paesi del mondo, in 11<br />

lingue diverse.<br />

<strong>La</strong> scelta della soluzione Jaggaer<br />

ONE è avvenuta dopo un lungo<br />

processo di selezione che ha<br />

visto in gara i maggiori fornitori<br />

di tali piattaforme presenti sul<br />

mercato.<br />

Con circa 54.000 dipendenti<br />

e 170 tra stabilimenti e centri<br />

R&D in tutto il mondo, Marelli<br />

è uno dei maggiori fornitori<br />

indipendenti a livello globale in<br />

ambito automotive. Si rivolge ai<br />

più importanti brand e player<br />

del settore con un’ampia offerta<br />

di tecnologie innovative e di<br />

alta qualità.<br />

“Jaggaer si è rivelato il partner<br />

ideale per accompagnarci in<br />

questo percorso di innovazione<br />

del procurement, che riguarda<br />

in particolare acquisti indiretti<br />

e servizi. Il pieno ed estensivo<br />

utilizzo dei moduli della piattaforma<br />

a livello mondiale, dai<br />

cataloghi elettronici, alle eRFX<br />

al vendor management, è reso<br />

oggi ancora più facile grazie<br />

alle funzionalità Jaggaer Assist<br />

recentemente adottata”, ha<br />

dichiarato Alessandro Verrua,<br />

Project Manager per l’implementazione<br />

e lo sviluppo dell’e-<br />

Procurement in Marelli.<br />

Sono stati rivisitati tutti i processi<br />

legati alle spese operative<br />

facendo leva sull’adozione<br />

della suite source-to-pay<br />

Jaggaer ONE: attraverso un<br />

sistema software intelligente<br />

la piattaforma consente<br />

di gestire tutti gli acquisti e<br />

avere visibilità globale sui fornitori,<br />

grazie alla possibilità<br />

di integrazione con i sistemi<br />

già adottati e al supporto di<br />

potenti analytics, tecnologie<br />

di machine learning e AI per<br />

elaborare analisi previsionali e<br />

abilitare un processo di procurement<br />

sempre più autonomo.<br />

I moduli adottati – Sourcing,<br />

Supplier Management, eCatalogue,<br />

Digital Mind-Assist<br />

– consentono di identificare<br />

il fornitore più idoneo, sulla<br />

base dei requisiti e degli obiettivi<br />

aziendali, anche in ambito<br />

di sostenibilità ambientale, e<br />

di guidare gli utenti in un’esperienza<br />

di acquisto moderna,<br />

tra fornitori preferenziali e<br />

l’acquisto di prodotti a catalogo,<br />

con conseguenti risparmi<br />

economici e di tempo e una<br />

maggiore compliance.<br />

“Siamo lieti della fiducia che<br />

Marelli ha riposto nella nostra<br />

esperienza e nella nostra tecnologia,<br />

che ha permesso di<br />

costruire un rapporto di partnership<br />

di lunga durata”, ha<br />

concluso Emanuele Iseppi,<br />

Account Principal di Jaggaer<br />

Italia.<br />

VIRTUAL ASSISTANT<br />

Fatturato in crescita per l’AI Made in Italy<br />

QuestIT, l’azienda made in Italy<br />

fondata nel luglio del 2007 e<br />

nata come spin-off dell’Università<br />

di Siena, vede nella parola<br />

crescita il sostantivo ideale per<br />

comunicare i traguardi tagliati<br />

sino ad oggi. Il primo in ordine<br />

di tempo risale al 2016,<br />

anno in cui l’impresa entra a<br />

far parte del gruppo The Digital<br />

Box. A fine 2021, invece,<br />

la company registra un notevole<br />

incremento di fatturato,<br />

toccando quota 1 milione e<br />

mezzo di ricavi (+200% rispetto<br />

al 2019) e triplicando così le<br />

proprie entrate in soli due anni.<br />

Inoltre, è importante segnalare<br />

anche la crescita in termini di<br />

partner. Questi ultimi, saliti a 35<br />

(+43% sul 2020), risultano sia<br />

software companies e aziende<br />

del settore system integration<br />

sia professionisti ed ambassador<br />

del mondo artificial human.<br />

Dai partner si passa, più nello<br />

specifico, al team aziendale, il<br />

quale al momento conta ben<br />

38 professionisti tra operativi e<br />

consulenti. Attualmente QuestIT,<br />

guida-ta dal presidente Marco<br />

<strong>La</strong>ndi, vanta un headquarter<br />

a Siena oltre alle sedi operative<br />

di Milano, Imola e Gioia del<br />

Colle: il prossimo obiettivo della<br />

company è quello di esportare<br />

il proprio business e la pro-pria<br />

tecnologia anche all’estero.<br />

“<strong>La</strong> nostra company è unica<br />

nel suo genere perché siamo i<br />

primi a rendere empatica l’IA e<br />

gli unici a garantire un assistente<br />

virtuale in grado di comprendere<br />

il 90% delle conversazioni in<br />

atto con una per-sona fisica”,<br />

afferma Ernesto Di Iorio, CEO di<br />

QuestIT. “Al momento, i nostri<br />

virtual assistant hanno sostenuto<br />

oltre 2 milioni di conversazioni<br />

nel 1° trimestre dell’anno<br />

corrente e hanno fissato oltre<br />

33mila appuntamenti nello<br />

stesso arco di tempo. I numeri<br />

ottenuti sono favoriti anche<br />

Ernesto Di Iorio, CEO di QuestIT<br />

dal fatto che, grazie ai progetti<br />

e alle collaborazioni in essere,<br />

siamo operativi in diversi settori:<br />

dall’asset healthcare alle telecomunicazioni,<br />

dall’automotive al<br />

manifatturiero fino al travel e<br />

alla finanza”.<br />

www.interprogettied.com n.3 <strong>2022</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 47<br />

47_47_NEWS_Transizione_Digitale.indd 47 12/05/22 11:48


TRANSIZIONE DIGITALE<br />

RELAZIONE ANNUALE<br />

Alla fine del terzo trimestre<br />

2021 le startup italiane<br />

hanno raggiunto le 14.000<br />

unità (+16,8%), seguite<br />

dalle PMI innovative<br />

(+15,5%). Una conferma<br />

dei buoni risultati del 2020<br />

quando la pandemia<br />

e la transizione digitale<br />

hanno spinto le giovani<br />

imprese verso nuovi scenari<br />

e mercati, intraprendendo<br />

nuovi modelli<br />

di produzione, distribuzione<br />

e consumo di beni e servizi.<br />

Èstata inviata in Parlamento<br />

la sesta edizione della relazione<br />

annuale del Ministro<br />

dello Sviluppo Economico Giancarlo<br />

Giorgetti sullo stato di attuazione<br />

<strong>La</strong> capacità di adattamento<br />

spinge start-up e PMI<br />

e l’impatto delle misure a sostegno<br />

di startup e PMI innovative.<br />

I dati che emergono dalla relazione<br />

sono una fotografia completa<br />

dei principali risultati raggiunti<br />

nel 2020 e nel 2021 dalle imprese<br />

innovative che hanno registrato<br />

una costante performance positiva,<br />

dimostrando anche una importante<br />

capacità di adattamento e trasformazione<br />

all’interno di una realtà<br />

economica e sociale in continua<br />

evoluzione a causa della pandemia.<br />

“Il Covid-19 e la transizione digitale<br />

hanno accelerato l’evoluzione dei<br />

mercati, con l’emersione di nuovi<br />

modelli di produzione, distribuzione<br />

e consumo di beni e servizi”,<br />

dichiara all’interno del documento<br />

il ministro Giorgetti. “Si è ampliato<br />

in tal modo il divario tra imprese<br />

che hanno intrapreso processi di<br />

innovazione, riuscendo ad adattarsi<br />

ai nuovi scenari e quelle – soprattutto<br />

micro e piccole imprese – che<br />

non hanno saputo farlo”.<br />

Nonostante la pandemia però, l’ecosistema<br />

delle startup innovative<br />

e delle PMI innovative evidenzia<br />

una grande vivacità nel 2020 relativamente<br />

alle principali variabili<br />

aziendali.<br />

“Le performance economiche delle<br />

imprese innovative hanno registrato<br />

nel 2020 e nei primi mesi del<br />

2021 risultati molto positivi”, prosegue<br />

Giorgetti. “Queste hanno<br />

dimostrato una buona capacità di<br />

risposta alla crisi pandemica. Nel<br />

2020 il numero di iscrizioni nella<br />

sezione speciale del registro delle<br />

imprese è cresciuto rispetto al 2019<br />

48 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2022</strong><br />

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48_51_Articolo STARTUP.indd 48 12/05/22 11:58


del 10% per le startup innovative<br />

e del 31,4% per le PMI innovative.<br />

Il numero di imprese innovative<br />

è continuato a crescere nel 2021<br />

posizionandosi, alla fine di settembre,<br />

a 13.999 start-up innovative<br />

(+16,8%) e a 2.066 PMI innovative<br />

(+15,5%). Il contributo di queste<br />

realtà è stato apprezzabile anche dal<br />

punto di vista dell’occupazione che<br />

ha visto un incremento del 40,5%.<br />

Per rafforzare questa tendenza<br />

positiva, tuttavia, è imprescindibile<br />

uno sforzo supplementare finalizzato<br />

ad innalzare, in termini assoluti,<br />

il numero degli operatori dell’ecosistema<br />

dell’innovazione, e portarlo<br />

a livelli comparabili a quelli di altri<br />

Paesi tecnologicamente avanzati”.<br />

L’ANDAMENTO DEI DATI NEL 2021<br />

Nel 2021 si conferma l’andamento<br />

positivo del 2020. A sottolineacon<br />

la Lombardia che fa da capofila<br />

(27,1% sul totale nazionale). Significativa<br />

è anche la presenza di startup<br />

nel Meridione d’Italia: circa una<br />

impresa su quattro, infatti, opera<br />

nel Mezzogiorno. In particolare, è<br />

la Campania che vanta, con oltre<br />

mille startup (unica regione meridionale<br />

a superare questa soglia), il<br />

numero più rilevante. Da sottolineare<br />

inoltre che circa 2.500 imprese<br />

sono presenti sia nel Nord-est (con<br />

il Veneto capofila) che nell’Italia<br />

centrale. Quest’ultima ripartizione<br />

territoriale viene trainata dal <strong>La</strong>zio<br />

il quale, con 1.397 startup, risul-<br />

Nonostante<br />

la pandemia<br />

l’ecosistema<br />

delle startup<br />

e delle PMI<br />

innovative<br />

evidenzia una<br />

grande vivacità nel<br />

2020 relativamente<br />

alle principali<br />

variabili aziendali<br />

ta la seconda regione italiana per<br />

consistenza. In generale, rispetto<br />

al 2019, 15 regioni su 20 hanno<br />

accresciuto il numero di startup<br />

innovative; il miglioramento più<br />

importante - in termini assoluti - è<br />

stato conseguito dalla Lombardia<br />

(+317), mentre, in termini relativi,<br />

dalla Campania che ha conseguito<br />

un considerevole +17,9%.<br />

<strong>La</strong> maggior parte delle giovani<br />

imprese, inoltre, è costituita come<br />

società a responsabilità limitata<br />

(91,3% nel 2020, in aumento<br />

rispetto al 2019: 89,1%).<br />

Rilevante è anche la performance<br />

delle PMI innovative che, alla fine<br />

del 2020, si posizionano a 1.789<br />

unità con una crescita del 31,4%<br />

rispetto all’anno precedente. Questa<br />

crescita è stata accompagnata<br />

da un aumento consistente della<br />

produzione del 35,3% passando da<br />

poco meno di 4,1 miliardi di euro<br />

(bilanci 2018) a quasi 5,5 miliardi<br />

(bilanci 2019). Sensibilmente<br />

elevato è stato l’aumento dell’occupazione<br />

pari a poco meno del<br />

70% nel 2020 rispetto al 2019.<br />

In forte crescita il numero dei soci<br />

(+61,7% in termini tendenziali) a<br />

dimostrazione di un maggiore e più<br />

diretto coinvolgimento diretto degli<br />

occupati nelle strategie aziendali.<br />

I TREND DEL 2020<br />

Secondo la relazione annuale, al<br />

31 dicembre 2020 le startup innovative<br />

sono 11.893 e registrano<br />

un aumento del 10% rispetto al<br />

2019. Nel 2020, la produzione si<br />

posiziona su poco meno di 1,5<br />

miliardi di euro (bilanci 2019) con<br />

un aumento – su base annua – del<br />

25,2%.<br />

Il 34,3% delle startup innovative<br />

risiede nell’Italia Nord-occidentale<br />

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48_51_Articolo STARTUP.indd 49 12/05/22 11:58


TRANSIZIONE DIGITALE<br />

re l’elevata capacità di resilienza<br />

e di adattamento al 30 settembre<br />

del 2021 il numero di startup<br />

innovative è continuato a crescere<br />

posizionandosi a 13.999 (+16,8%<br />

rispetto alla fine del 2020). Anche<br />

le PMI innovative evidenziano una<br />

sensibile crescita, ammontando a<br />

2.066 (+15,5% rispetto alla fine<br />

del 2020).<br />

<strong>La</strong> stessa analisi della performance<br />

economica delle startup innovative<br />

mostra segnali incoraggianti: si<br />

registra un valore aggregato della<br />

produzione in crescita pari a circa<br />

1,7 miliardi di euro. È inoltre presente<br />

un certo numero, seppure<br />

ancora limitato, di startup innovative<br />

che si trovano nella fase di<br />

scale-up: oltre l’8,6% delle imprese<br />

ha superato, nel 2020, i 500mila<br />

euro di fatturato e tra queste, 375<br />

(il 3,7% del totale) si attestava al<br />

di sopra del milione di euro.<br />

Sotto il profilo territoriale, anche<br />

nei primi nove mesi del 2021 la<br />

Lombardia si conferma la regione<br />

che detiene il maggior numero di<br />

startup innovative (3.751 startup<br />

pari al 26,8% del totale) e PMI<br />

innovative (602 PMI, pari al 29,1%<br />

del totale). A seguire troviamo il<br />

<strong>La</strong>zio (1.638 startup, l’11,7% del<br />

totale e 231 PMI, 11,2%) e la Campania<br />

(1.238 startup e 158 PMI).<br />

Con riferimento ai settori di attività<br />

Al 30 settembre<br />

del 2021<br />

il numero<br />

di startup<br />

innovative<br />

ha continuato<br />

a crescere<br />

posizionandosi<br />

a 13.999<br />

economica, si rileva che il 37,9%<br />

delle startup innovative - pari a 5.308<br />

- e il 31,2% del totale delle PMI<br />

innovative (644 PMI) operano nella<br />

produzione di software, consulenza<br />

informatica e attività connesse, di<br />

cui i tre quarti si occupano principalmente<br />

di realizzare programmi<br />

e applicativi informativi. Inoltre, una<br />

quota rilevante di startup innovative<br />

(2.005 14,3%) e di PMI innovative<br />

(260, 12,6%), si occupa di ricerca<br />

scientifica e sviluppo.<br />

LE STRATEGIE ANTI COVID<br />

DELLE STARTUP INNOVATIVE<br />

Durante il periodo Covid-19 le startup<br />

innovative hanno evidenziato<br />

una progressiva decelerazione nel<br />

numero delle registrazioni nella<br />

Sezione speciale del Registro delle<br />

imprese soprattutto nel primo<br />

periodo successivo al lockdown<br />

del marzo 2020. Progressivamente,<br />

però, il numero di imprese registrate<br />

nella Sezione speciale è tornato<br />

In risposta al Covid-19,<br />

molteplici sono state le<br />

strategie adottate dalle<br />

startup innovative che<br />

hanno cercato<br />

di individuare nuove<br />

nicchie di mercato<br />

a crescere: nell’arco di un anno (dal<br />

10 marzo 2020 all’8 marzo 2021)<br />

si è registrato un forte incremento<br />

di startup pari a 1.142 (con una<br />

variazione del 10,2%).<br />

In risposta al Covid-19, molteplici<br />

sono state le strategie adottate<br />

dalle startup innovative che hanno<br />

cercato di individuare nuove nicchie<br />

di mercato al fine di realizzare un<br />

nuovo prodotto/servizio richiesto<br />

dai nuovi “bisogni” emersi oppure<br />

per sviluppare nuove tecnologie,<br />

app o condurre attività di ricerca.<br />

In particolar modo, un’indagine<br />

realizzata dal MiSE su un campione<br />

rappresentativo di 1.600 imprese<br />

cooperative nei mesi di giugno e<br />

luglio 2020, ha evidenziato come<br />

la pandemia abbia portato a un’accelerazione<br />

della digitalizzazione e<br />

dell’innovazione nel 2020 rispetto<br />

alla media del triennio 2017-2019,<br />

accompagnata da una crescita<br />

degli investimenti in tecnologie<br />

4.0. In particolar modo, unitamente<br />

ad alcuni effetti negativi legati<br />

alla pandemia (es. scarsa liquidità,<br />

forte caduta del fatturato, flessione<br />

dei consumi e diffusa incertezza<br />

sul futuro), devono essere presi<br />

in considerazione anche alcuni<br />

effetti positivi della crisi tra cui:<br />

l’utilizzo più diffuso delle nuove<br />

tecnologie nel 2020 (secondo il<br />

60,4% del campione intervistato)<br />

e la riconversione, anche parziale,<br />

della propria attività produttiva per<br />

soddisfare i nuovi bisogni emersi<br />

con la crisi (21,1%). Questa percezione<br />

degli effetti positivi della<br />

crisi è sensibilmente più elevata<br />

tra le startup innovative. Il confronto<br />

tra le startup innovative e<br />

le altre cooperative mette inoltre<br />

in evidenza che la prima tipologia<br />

aziendale ha una migliore dotazione<br />

dei principali strumenti ICT nel<br />

2020 (soprattutto riguardo l’utilizzo<br />

delle tecnologie 4.0) e di avere<br />

l’intenzione di realizzare strategie<br />

di innovazione soprattutto di prodotto<br />

e/o di servizi e di carattere<br />

organizzativo.<br />

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TRANSIZIONE DIGITALE<br />

STRATEGIE DI SVILUPPO<br />

<strong>La</strong> tecnologia<br />

è un elemento chiave per la<br />

digitalizzazione<br />

ed entrambe continueranno<br />

a svilupparsi e progredire.<br />

Tenendo a mente alcune<br />

tendenze, le aziende<br />

saranno ancora<br />

più in grado di condurre<br />

efficacemente le loro<br />

iniziative di crescita digitale<br />

e avere successo a lungo<br />

termine.<br />

Paolo Delnevo, Vice President<br />

PTC Southern Europe,<br />

illustra le cinque tendenze<br />

nella trasformazione digitale da<br />

tenere d’occhio nel <strong>2022</strong>, basate<br />

sull’esperienza dei propri i clienti<br />

e sulle ricerche e studi dei principali<br />

analisti: l’importanza di un<br />

investimento sostanziale nella trasformazione<br />

digital; i vantaggi di<br />

una trasformazione digitale mirata;<br />

l’esperienza digitale dei dipendenti<br />

e i suoi benefici; il ruolo crescente<br />

dell’Intelligenza Artificiale (AI)<br />

generativa nella trasformazione<br />

digitale; il crescente ritmo di cambiamento<br />

e la personalizzazione<br />

delle infrastrutture IT.<br />

UN INVESTIMENTO CONCRETO<br />

NELLA TRASFORMAZIONE DIGITALE<br />

Implementare con successo un progetto<br />

di trasformazione digitale<br />

non è un compito facile. Il sondaggio<br />

realizzato nel corso del 2021 da<br />

McKinsey ha rivelato che le aziende<br />

che fanno investimenti significativi<br />

in tecnologia, talenti, leadership e<br />

risorse per la trasformazione digitale,<br />

registrano consistenti benefici.<br />

Il 10% delle aziende con le migliori<br />

performance, tra quelle che hanno<br />

Cinque tendenze digitali<br />

da seguire nel <strong>2022</strong><br />

Paolo Delnevo,<br />

Vice President PTC<br />

Southern Europe<br />

risposto al sondaggio, è molto più<br />

avanti dei propri concorrenti in tutte<br />

e quattro queste aree. Per esempio,<br />

il top 20% ha il doppio delle probabilità<br />

rispetto agli altri di assumere<br />

in poco tempo talenti qualificati per<br />

i propri ruoli tecnologici.<br />

I risultati del sondaggio McKinsey<br />

riflettono una realtà: il 77%<br />

dei programmi di trasformazione<br />

digitale costa più di 1 milione di<br />

dollari, con il 30% che costa più di<br />

5 milioni di dollari all’anno. Questi<br />

sforzi richiedono la collaborazione<br />

tra leader tecnologici, leader<br />

strategici, responsabili di funzione<br />

aziendali e molti altri stakeholder.<br />

I BENEFICI DI UN PROGETTO MIRATO<br />

Un progetto di Digital Tranformation<br />

può essere così vasto e avere<br />

così tanti scopi diversi che molte<br />

aziende riscontrano difficoltà già dai<br />

primi passi, ossia da dove cominciare.<br />

Alcune scelgono di affrontare diverse<br />

sfide contemporaneamente, spesso<br />

a loro danno. In media, i produttori<br />

iniziano con otto progetti pilota, ma<br />

il 75% di essi non riesce a passare<br />

alla fase successiva, il che può mettere<br />

in discussione la sostenibilità e<br />

il finanziamento del progetto e l’im-<br />

52 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2022</strong><br />

www.interprogettied.com<br />

52_53_Articolo PTC.indd 52 12/05/22 11:56


patto sulla competitività dell’azienda.<br />

Con questo approccio dispersivo, le<br />

iniziative di trasformazione digitale<br />

si moltiplicano all’interno dello stesso<br />

ambiente e faticano a dare frutti,<br />

portando alla tipica e poco gradita<br />

situazione di stallo dei progetti pilota.<br />

Troppi parametri da prendere in<br />

considerazione sono spesso causa<br />

di sovraccarico decisionale, o addirittura<br />

di paralisi, con conseguente<br />

fallimento delle iniziative.<br />

Le aziende che procedono invece<br />

per priorità: identificando i loro<br />

problemi strategicamente più rilevanti<br />

ed urgenti da risolvere, valutando<br />

i vantaggi della loro risoluzione,<br />

investendo con fiducia in<br />

una strategia di trasformazione<br />

digitale ed eseguendola efficacemente,<br />

ne traggono invece tutti i<br />

benefici. Inoltre, è importante che<br />

le funzioni aziendali interessate<br />

dai cambiamenti lavorino a stretto<br />

contatto con l’IT per determinare le<br />

loro esigenze strategiche.<br />

risce un approccio che combini il<br />

lavoro in loco e quello da remoto.<br />

Un risultato che non stupisce, dato<br />

che molti dipendenti si sono abituati<br />

a tale flessibilità negli ultimi<br />

due anni. Lo studio riporta anche<br />

che il 63% delle aziende ad alta<br />

crescita ha già adottato un modello<br />

di “produttività ovunque”, in cui<br />

i datori di lavoro assicurano che<br />

i loro team abbiano le risorse e il<br />

supporto di cui hanno bisogno per<br />

lavorare bene, in ogni circostanza.<br />

L’esperienza digitale dei dipendenti<br />

aumenta la produttività, riduce il<br />

turnover e promuove la retention<br />

dei talenti. È un importante vantaggio<br />

competitivo per le aziende.<br />

<strong>La</strong> realtà aumentata (AR) è già utilizzata<br />

in numerosi di settori, come<br />

l’addestramento nella US Air Force<br />

e il supporto alla manutenzione dei<br />

macchinari industriali, e le aziende<br />

hanno riscontrato notevoli risparmi<br />

nelle spese di viaggio negli ultimi<br />

due anni.<br />

IL RUOLO CRESCENTE<br />

DELL’AI GENERATIVA<br />

Come osserva Gartner, l’AI generativa<br />

è una delle grandi tendenze<br />

tecnologiche da osservare<br />

quest’anno. Secondo Gartner, l’AI<br />

Gli ultimi due<br />

anni sono stati<br />

segnati da molte<br />

incertezze.<br />

Per rimanere<br />

competitivi, i<br />

produttori devono<br />

orientarsi verso<br />

infrastrutture<br />

informatiche agili<br />

Il 75% dei produttori non riesce<br />

a superare la fase dei progetti pilota,<br />

il che può mettere in discussione<br />

la sostenibilità e il finanziamento<br />

del progetto e l’impatto<br />

sulla competitività dell’azienda<br />

L’ESPERIENZA DIGITALE DEI<br />

DIPENDENTI E I SUOI VANTAGGI<br />

Il recente report di Accenture “The<br />

Future of Work: A Hybrid Working<br />

Model” ha rivelato che la maggior<br />

parte dei lavoratori (83%) prefegenerativa<br />

“si riferisce a metodi di<br />

machine learning che imparano a<br />

riconoscere contenuti o oggetti a<br />

partire dai loro dati, e poi usano<br />

queste informazioni per generare<br />

manufatti completamente nuovi<br />

e originali”. Questa capacità è già<br />

parte dei programmi di trasformazione<br />

digitale esistenti e sarà sempre<br />

più integrata, di pari passo con<br />

la maturazione di questa tecnologia.<br />

Gartner prevede che il 10%<br />

dei dati prodotti, rispetto all’1% di<br />

oggi, verrà dall’AI generativa.<br />

Mentre il machine learning continua<br />

a progredire, il suo contributo al<br />

design è già fonte di valore. Attraverso<br />

il generative design, gli ingegneri<br />

possono elaborare nuove idee<br />

in modo rapido e creativo, lasciando<br />

che il software li guidi verso soluzioni<br />

nuove ed ecologiche.<br />

IL RITMO DI CAMBIAMENTO<br />

E L’INFRASTRUTTURA IT<br />

Gli ultimi due anni sono stati<br />

segnati da molte incertezze. Per<br />

rimanere competitivi, i produttori<br />

devono orientarsi verso infrastrutture<br />

informatiche agili. Mentre il<br />

percorso di ogni azienda verso la<br />

trasformazione digitale è diverso, è<br />

probabile che un approccio misto<br />

“on-premise” (in loco) e cloud<br />

si evolverà in una combinazione<br />

di “on-premise e multi-cloud”.<br />

Allo stesso tempo, il modello SaaS<br />

sta guadagnando terreno perché<br />

offre maggiore mobilità, migliore<br />

collaborazione, innovazione più<br />

veloce, facile scalabilità e costi<br />

totali inferiori.<br />

www.interprogettied.com n.3 <strong>2022</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 53<br />

52_53_Articolo PTC.indd 53 12/05/22 11:56


AUTOMAZIONE<br />

SALUTE DEGLI IMPIANTI<br />

Il primo software registrato da Field Device Integration<br />

L’esperto di software, tecnologia<br />

e ingegneria Emerson ha<br />

annunciato che il suo software<br />

di gestione dei dispositivi è il<br />

primo software host ad essere<br />

completamente registrato da<br />

FieldComm Group ® per supportare<br />

lo standard Field Device<br />

Integration (FDI). Questo è un<br />

ulteriore passo avanti negli sforzi<br />

continui di Emerson per ridurre il<br />

tempo e lo sforzo spesi per installare<br />

e configurare i dispositivi di<br />

campo su cui gli impianti fanno<br />

affidamento per raggiungere i<br />

loro obiettivi di trasformazione<br />

digitale.<br />

I dispositivi in campo raccolgono<br />

e trasmettono dati importanti<br />

che il personale utilizza per<br />

migliorare lo stato, le prestazioni<br />

e l’affidabilità degli impianti. <strong>La</strong><br />

registrazione FDI ridurrà la necessità<br />

degli impianti di supportare<br />

due diverse tecnologie per integrare<br />

e mantenere i dispositivi<br />

in campo. <strong>La</strong> registrazione completa<br />

di FDI serve a evitare di<br />

avere un patchwork di sistemi e<br />

dispositivi che supportano solo<br />

singoli elementi di FDI ma che<br />

richiedono comunque un ampio<br />

sforzo di integrazione. Poiché<br />

i produttori possono scegliere<br />

le singole caratteristiche FDI da<br />

supportare, alcune applicazioni<br />

di gestione dei dispositivi probabilmente<br />

non conterranno tutte<br />

le caratteristiche richieste da un<br />

impianto. Emerson ha lavorato<br />

fianco a fianco con FieldComm<br />

Group per quasi due anni per<br />

consentire ad AMS Device<br />

Manager di superare il rigoroso<br />

processo di test del gruppo per<br />

la registrazione, che richiede che<br />

tutte le funzioni siano supportate<br />

dal software.<br />

“I dispositivi di campo intelligenti<br />

di oggi offrono una vasta gamma<br />

di dati e funzionalità che il personale<br />

dell’impianto può utilizzare<br />

per ottimizzare le operazioni ma,<br />

senza uno standard comune, la<br />

raccolta di questi dati può essere<br />

complessa e ingombrante”, ha<br />

affermato Ted Masters, amministratore<br />

delegato di FieldComm<br />

Group. “Completando il processo<br />

di registrazione completa<br />

del supporto FDI di AMS<br />

Device Manager, Emerson<br />

sta fornendo ai suoi clienti<br />

gli strumenti per implementare<br />

più facilmente<br />

una gamma più ampia<br />

di dispositivi per la salute<br />

globale dell’impianto”.<br />

“<strong>La</strong> tecnologia di integrazione<br />

FDI prende le migliori caratteristiche<br />

di EDDL e FDT/DTM<br />

e le combina in un unico standard<br />

comune, rendendo molto<br />

più facile selezionare, installare,<br />

configurare e supportare nuovi<br />

dispositivi”, ha dichiarato Erik<br />

Lindhjem, vicepresidente del<br />

settore soluzioni di affidabilità<br />

di Emerson. “Aggiungendo la<br />

registrazione FDI completa ad<br />

AMS Device Manager, Emerson<br />

continua la sua tradizione<br />

di supporto e innovazione sugli<br />

standard industriali per aiutare le<br />

organizzazioni a trarre più valore<br />

dalle iniziative di trasformazione<br />

digitale”.<br />

IO-LINK<br />

Misurazione e commutazione con un solo dispositivo<br />

C’è un oggetto sul nastro trasportatore?<br />

Se sì: qual è la sua<br />

posizione o distanza dalla macchina?<br />

Questi sono problemi tipici<br />

che devono essere affrontati in<br />

una vasta gamma di applicazioni<br />

e processi industriali. In passato,<br />

gli operatori di sistema risolvevano<br />

questo problema attraverso<br />

l’uso di più sensori.<br />

Con il nuovo ODT 3C di Leuze<br />

è necessario un solo dispositivo:<br />

L’innovativo sensore può trasmettere<br />

al controllo della macchina<br />

sia le informazioni di commutazione<br />

che quelle di misura, il<br />

che lo rende una soluzione 2 in<br />

1 efficiente ed economica.<br />

L’ODT 3C trasmette i valori di<br />

misurazione e i dati diagnostici<br />

completi tramite IO-Link. I dati<br />

includono valori di temperatura,<br />

avvertimenti e qualità del segnale.<br />

Ha un sorprendente comportamento<br />

in bianco e nero (< ±<br />

3 millimetri a 150 millimetri). Il<br />

range operativo può essere facilmente<br />

regolato tramite il pulsante<br />

di apprendimento, la linea o IO-<br />

Link. Il nuovo sensore Leuze offre<br />

anche un’impressionante sicurezza<br />

di funzionamento: <strong>La</strong> soppressione<br />

attiva della luce ambientale<br />

impedisce una commutazione<br />

errata, anche se esposta alla luce<br />

diretta dei sistemi di illuminazione<br />

dei padiglioni a LED. I LED facilmente<br />

visibili da tutti i lati permettono<br />

di leggere rapidamente<br />

lo stato dell’ODT 3C.<br />

Due uscite di commutazione<br />

indipendenti e modelli di sensori<br />

con uscita di avvertimento<br />

o un piccolo punto luminoso<br />

(pinpoint) integrano le funzioni<br />

del sensore. Questo permette<br />

agli operatori dell’impianto di<br />

utilizzare l’ODT 3C in modo<br />

flessibile in una vasta gamma di<br />

applicazioni.<br />

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54_57_NEWS_AUTOMAZIONE.indd 54 12/05/22 12:03


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54_57_NEWS_AUTOMAZIONE.indd 55 12/05/22 12:03


AUTOMAZIONE<br />

CABLAGGIO RIDOTTO<br />

Come minimizzare l’ingombro della macchina<br />

B&R ha aggiunto due varianti<br />

compatte alla sua soluzione con<br />

motore e azionamento integrati.<br />

Dotati di potenti processori, i<br />

nuovi dispositivi sono perfetti<br />

per le applicazioni in cui la stretta<br />

sincronizzazione e la precisione<br />

di posizionamento sono fondamentali.<br />

Con le nuove opzioni, il<br />

portafoglio AcopoSmotor copre<br />

ora una gamma di potenza da<br />

283 W a 2,3 kW.<br />

Un processore dà alle varianti<br />

di AcopoSmotor un veloce<br />

tempo di ciclo interno di 50<br />

µs per il controllo di corrente,<br />

velocità e posizione. Questo li<br />

rende la scelta giusta per processi<br />

dinamici in cui i movimenti<br />

ad alta velocità devono essere<br />

sincronizzati con precisione<br />

impeccabile. Ciò apre possibili<br />

applicazioni per questi dispositivi<br />

in aree come il printing e il<br />

packaging.<br />

Le nuove unità AcopoSmotor<br />

dispongono di motori con densità<br />

di coppia particolarmente<br />

elevata. Questo consente l’uso<br />

di una flangia notevolmente<br />

più piccola e allo stesso tempo<br />

aumenta la densità di potenza<br />

del 12%. <strong>La</strong> versione più piccola<br />

ha una flangia da 60 mm per<br />

una lunghezza totale di soli 125<br />

mm. Diventa quindi possibile<br />

costruire macchine più compatte<br />

che occupano meno spazio<br />

nell’impianto. I dispositivi funzionano<br />

in un ampio intervallo<br />

di tensione da 24 a 58 VDC. C’è<br />

anche una vasta selezione di<br />

riduttori da utilizzare con loro.<br />

I motori AcopoS sono dotati di<br />

due connettori girevoli a 300°<br />

per cavi ibridi. C’è solo un cavo<br />

che deve essere condotto all’armadio<br />

di controllo. Il cavo ibrido<br />

trasmette sia l’alimentazione sia<br />

la comunicazione Powerlink.<br />

Le unità AcopoSmotor addizionali<br />

possono essere facilmente<br />

aggiunte tramite un cablaggio<br />

daisy-chain. Ciò consente di<br />

risparmiare fino al 90% del<br />

cablaggio e rende i test e l’installazione<br />

sostanzialmente più<br />

semplici. Le unità con motore<br />

e azionamento integrati sono<br />

inoltre dotate di serie della funzione<br />

di sicurezza STO. Essa è<br />

controllata tramite il cavo ibrido,<br />

quindi non è necessario<br />

alcun cablaggio aggiuntivo.<br />

Le varianti compatte di Acopo-<br />

Smotor possono essere collegate<br />

direttamente all’alimentazione<br />

di AcopoStrak o AcopoS 6D.<br />

Questo semplifica notevolmente<br />

il cablaggio delle stazioni di<br />

lavorazione. L’AcopoSmotor non<br />

ha bisogno di un’alimentazione<br />

supplementare.<br />

IT E OT<br />

Sempre più smart<br />

Siemens è nella Top 5 della classifica dei<br />

brevetti presentati in Europa: con 1.720<br />

domande di brevetto presentate all’European<br />

Patent Office (Ufficio Europeo Brevetti)<br />

Siemens conferma il suo ruolo in ambito<br />

tech e innovazione.<br />

In Siemens si innova di continuo, infatti lo<br />

si fa ogni giorno: i dipendenti della tech<br />

company si impegnano per promuovere<br />

il progresso tecnologico, trasformando e<br />

migliorando la vita quotidiana di clienti e<br />

consumatori finali, in linea con la mission<br />

aziendale. Basti pensare che nell’anno<br />

fiscale 2021, Siemens ha depositato circa<br />

2.500 brevetti in tutto il mondo e i suoi<br />

collaboratori hanno sviluppato ben 4.483<br />

innovazioni: il che si traduce in circa 20<br />

invenzioni al giorno (considerata una settimana<br />

lavorativa). In più, complessivamente,<br />

all’azienda sono stati riconosciuti oltre<br />

43.400 brevetti.<br />

Rispetto allo scorso anno, secondo i dati<br />

del report EPO, Siemens ha registrato una<br />

crescita nel numero di domande inviate<br />

(+5,8%), soprattutto nell’area delle tecnologie<br />

di forte impatto per l’IIoT (Industrial<br />

Internet of Things). Di fatto, le innovazioni<br />

presentate dalla multinazionale puntano<br />

su temi cruciali per la transizione digitale,<br />

come sicurezza dei dati,<br />

machine learning e intelligenza<br />

artificiale, trasporto<br />

nelle smart cities, additive<br />

manufacturing e blockchain.<br />

Dal 1995, l’azienda organizza<br />

“Inventors of the Year”,<br />

iniziativa che premia l’ingegno<br />

di ricercatori, sviluppatori<br />

e designer in cinque<br />

categorie: Newcomers, Open<br />

Innovation, Outstanding<br />

Invention, Lifetime Achievement e Design<br />

and User Experience. Nel tempo, le innovazioni<br />

premiate hanno contribuito in modo<br />

significativo al successo dell’azienda e,<br />

allo stesso tempo, hanno portato benefici<br />

all’intera società. In uno scenario in cui gli<br />

ambienti IT e OT si integrano, gli Inventori<br />

premiati da Siemens concepiscono nuove<br />

tecnologie che fanno da ponte tra questi<br />

mondi, trasformando in concreto la vita<br />

quotidiana.<br />

56 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2022</strong><br />

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AUTOMAZIONE<br />

RISPARMIO ENERGETICO<br />

Supercondensatori per ridurre i consumi<br />

Incrementare l’efficienza energetica e adottare<br />

misure adeguate per ridurre i consumi<br />

nell’automazione, senza pregiudicare la<br />

disponibilità dei processi e l’efficienza della<br />

produzione e preservando al tempo stesso<br />

l’ecosistema, sono ormai priorità.<br />

PE-S (Power and Energy Solution), basato<br />

sulla piattaforma di automazione modulare<br />

e connessa MOVI-C ® , è la soluzione di Sew-<br />

Eurodrive, azienda all’avanguardia nei settori<br />

dell’automazione industriale, logistica e di<br />

processo, per rispondere una gestione dell’energia<br />

elettrica più intelligente per macchine<br />

e impianti. Al fine di garantire agli utilizzatori<br />

finali di ottenere layout produttivi più flessibili<br />

anche dal punto di vista energetico, PE-S<br />

include soluzioni che abbinano le tecnologie<br />

di controllo e azionamento MOVI-C ® con<br />

supercondensatori in sistemi dimensionati<br />

appositamente per rigenerare, accumulare<br />

e riutilizzare energia elettrica, stabilizzando<br />

la rete e riducendo i consumi e le emissioni<br />

di CO 2<br />

.<br />

PE-S corrisponde perfettamente al principio<br />

di sostenibilità ambientale di cui l’azienda si<br />

fa promotrice: il sistema di gestione dell’energia<br />

di Sew-Eurodrive, infatti, aumenta la<br />

durata dei sistemi di azionamento industriali<br />

e migliora l’infrastruttura di rete e questo si<br />

traduce in un notevole guadagno ecologico.<br />

Sew-Eurodrive propone tre diverse tipologie<br />

di PE-S adattabili a diverse esigenze: la configurazione<br />

DIRECT MODE (senza storage) può<br />

essere utilizzata in un intervallo di tensione<br />

agli azionamenti compreso tra 0 e 800 V;<br />

Power Mode, per l’automazione di macchine<br />

con richieste frequenti di picchi di potenza;<br />

Energy Mode, pensata per isole robotizzate<br />

dove serve una produzione costante. <strong>La</strong><br />

tensione del DC Link è regolabile in modo<br />

indipendente da quest’ultima. Flex Mode,<br />

infine, è l’insieme di Power Mode ed Energy<br />

Mode, presenta i vantaggi di entrambe le<br />

tipologie ed è usato in applicazioni per la<br />

Factory Automation.<br />

Grazie alla capacità di immagazzinare energia<br />

attraverso l’uso di super-condensatori,<br />

il PE-S consente di sopperire ad eventuali<br />

anomalie e interruzioni della rete di alimentazione,<br />

contribuendo alla continuità operativa<br />

dell’applicazione, da un lato, e una riduzione<br />

dei picchi di potenza dall’altro. In caso di<br />

assenza improvvisa di alimentazione dalla<br />

rete elettrica principale, il sistema si arresta in<br />

modo sicuro, le parti sensibili del macchinario<br />

non subiscono brusche fermate e non è più<br />

necessario un componente separato per il<br />

gruppo di continuità (UPS). Si evitano così<br />

anche i danni ai macchinari o al prodotto in<br />

fase di lavorazione in caso.<br />

<strong>La</strong> progettazione elettrica del sistema è resa<br />

più compatta, più leggera e più efficiente in<br />

termini di risorse, sia nel quadro elettrico che<br />

nei componenti. Tra le diverse opzioni a corredo<br />

dei supercondensatori sono offerti anche<br />

due dispositivi, EKD 003 e/o Movi-DPS ® che,<br />

in caso di necessità di manutenzione, consentono<br />

di scaricare lo storage energetico<br />

con un certo grado di sicurezza e rapidità.<br />

IOT INDUSTRIALE<br />

Una collaborazione per l’accesso remoto sicuro<br />

Red Lion Controls, società operativa<br />

della britannica Spectris<br />

plc, annuncia l’acquisizione di<br />

MB connect line GmbH, un’azienda<br />

attiva nel campo della<br />

connessioni sicure di macchine<br />

e impianti in applicazioni di<br />

accesso remoto, raccolta dati<br />

e comunicazioni machine-tomachine<br />

(M2M). L’unione con<br />

MB connect line supporta la<br />

strategia di Red Lion di fornire<br />

soluzioni di connettività<br />

edge sicure e facili da utilizzare<br />

- consentendo alle organizzazioni<br />

di tutto il mondo di<br />

ottenere una visibilità sicura<br />

dei dati in tempo reale, a vantaggio<br />

della produttività.<br />

Con sede a Dinkelsbühl, in<br />

Germania, MB connect line<br />

è un esperto nel campo dei<br />

servizi di accesso remoto sicuro,<br />

IoT industriale e sicurezza<br />

industriale. Le soluzioni hardware<br />

e software ad elevata<br />

sicurezza di MB connect line<br />

permettono di migliorare la<br />

tecnologia di automazione<br />

industriale e le soluzioni di rete<br />

modulari e robuste offerte da<br />

Red Lion.<br />

L’acquisizione di MB connect<br />

line fa seguito all’accordo<br />

di collaborazione strategica<br />

avviata tra le due società<br />

nel 2019. L’acquisizione<br />

espande il portafoglio di Red<br />

Lion aggiungendo prodotti<br />

complementari ideati da un<br />

esperto nel settore della cybersicurezza<br />

industriale e offre ai<br />

clienti un portale di assistenza<br />

remota per il monitoraggio e<br />

la configurazione remota.<br />

www.interprogettied.com n.3 <strong>2022</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 57<br />

54_57_NEWS_AUTOMAZIONE.indd 57 12/05/22 12:03


ROBOTICA<br />

PRODUZIONE<br />

<strong>La</strong> tecnologia<br />

nell’automazione può<br />

rendere il lavoro meno<br />

pericoloso, faticoso<br />

e noioso, ma richiede<br />

un’implementazione<br />

attenta e un impegno nella<br />

riqualificazione<br />

del personale.<br />

Prima dell’inizio di questo<br />

decennio erano già in atto<br />

sforzi per ampliare l’adozione<br />

della tecnologia robotica. I robot<br />

venivano installati in numero sempre<br />

maggiore, soprattutto nelle<br />

fabbriche, ma più ampiamente<br />

anche nei laboratori scientifici, nei<br />

magazzini e nelle strutture logistiche,<br />

e persino in settori tradizionalmente<br />

molto dinamici come<br />

l’orticoltura.<br />

Successivamente, nel marzo 2020,<br />

questi sforzi hanno dovuto raddoppiare<br />

con l’insorgere della pandemia<br />

SARS-CoV-2. <strong>La</strong> nuova normalità<br />

dettata dalla crisi del coronavirus ha<br />

imposto la necessità del distanziamento<br />

sociale nei luoghi di lavoro,<br />

ha aumentato il volume delle transazioni<br />

di e-commerce nonché la<br />

domanda di servizi di fulfilment, e<br />

ha mostrato all’industria quanto le<br />

sue supply chain lontane e globalizzate<br />

fossero sorprendentemente<br />

fragili. Pertanto la robotica ricopre<br />

un ruolo importante nella risposta<br />

dell’industria a questi fenomeni<br />

indotti dal coronavirus.<br />

Le innovazioni nella tecnologia dei<br />

sistemi robotici li hanno resi ancora<br />

più veloci e facili da implementare.<br />

Man mano che le sfide tecniche<br />

della robotica diventano più facili<br />

da risolvere, il focus si sposta sulle<br />

persone e sui processi. <strong>La</strong> tecnologia<br />

robotica può portare a profondi<br />

Come i cobot stanno<br />

trasformando il lavoro<br />

cambiamenti nei modelli di impiego<br />

del personale, nella richiesta<br />

di competenze e formazione, e<br />

persino nella cultura organizzativa<br />

e nella società in generale. Questi<br />

cambiamenti meritano una grande<br />

attenzione da parte delle organizzazioni<br />

e degli enti pubblici.<br />

LINEE GUIDA PER AZIENDE<br />

ROBOTIZZATE<br />

Per supportare l’industria in questo<br />

cambiamento, Analog Devices<br />

ha nominato Nicola O’Bryne suo<br />

Global Ambassador per la robotica.<br />

O’Bryne è un’ingegnera che vanta<br />

anni di esperienza nello sviluppo di<br />

componenti e tecnologie per sistemi<br />

robotici come motori, moduli<br />

SLAM e rilevamento degli eventi.<br />

Attualmente O’Bryne fornisce consulenza<br />

ai clienti di ADI e ai clienti<br />

dei suoi clienti, sulle questioni<br />

più ampie legate all’introduzione<br />

o all’estensione della robotica.<br />

O’Bryne sostiene che questa visione<br />

di livello superiore sia estremamente<br />

importante, poiché la pandemia<br />

sta spingendo le aziende ad adottare<br />

la tecnologia robotica molto<br />

58 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2022</strong><br />

www.interprogettied.com<br />

58_61_Articolo ANALOG DEVICES.indd 58 12/05/22 12:09


più velocemente che in passato.<br />

E, se tengono conto dei problemi<br />

sollevati da O’Bryne, le aziende<br />

possono essere certe che le loro<br />

implementazioni non saranno solo<br />

rapide, ma anche efficaci e un bene<br />

sia per l’azienda che per le comunità<br />

in cui operano.<br />

“Sappiamo in base all’esperienza<br />

del mondo reale che i robot sono<br />

enormi potenziatori di produttività<br />

sulle linee di produzione di fabbrica”,<br />

afferma Nicola O’Bryne. “Gli<br />

utilizzi classici dei robot comportano<br />

l’impiego di macchine grandi e<br />

costose, che per l’installazione, la<br />

messa in funzione e la programmazione,<br />

richiedono settimane.<br />

“Da quando la pandemia di coronavirus<br />

ha avuto inizio abbiamo<br />

constatato un crescente interesse<br />

nell’impiego di nuove tipologie di<br />

robot, compresi i robot collaborativi,<br />

noti come cobot. Le assenze<br />

per malattia o autoisolamento<br />

rendono più difficile pianificare i<br />

turni di lavoro e la necessità di<br />

distanziamento sociale sul posto<br />

di lavoro significa che in alcuni<br />

ambienti i datori di lavoro non possono<br />

usufruire di tutto il team di<br />

lavoratori. Robot o cobot offrono<br />

il potenziale per prendere in mano<br />

la situazione”.<br />

<strong>La</strong> pandemia ha anche messo sotto<br />

pressione le supply chain globali<br />

che stavano già risentendo delle<br />

tensioni commerciali USA-Cina e<br />

della Brexit. Una risposta comune<br />

è quella di attuare un reshore della<br />

produzione, in modo che i prodotti<br />

siano fabbricati più vicino al punto<br />

di acquisto o di utilizzo.<br />

Anche in questo caso i robot giocano<br />

un ruolo importante, come<br />

afferma O’Bryne: “Il reshoring può<br />

essere positivo per la continuità<br />

e la resilienza del business, ma i<br />

produttori che operano in Europa<br />

occidentale o in Nord America non<br />

Nicola O’Bryne,<br />

marketing<br />

manager strategica<br />

del team di<br />

mobilità autonoma<br />

all’interno della<br />

business unit<br />

automotive di<br />

Analog Devices<br />

hanno accesso alla manodopera a<br />

basso costo come in Cina o in altre<br />

nazioni asiatiche. I robot risolvono<br />

il problema della forza lavoro,<br />

fornendo anche l’ulteriore vantaggio<br />

di consentire un approccio più<br />

modulare e flessibile alle operazioni<br />

di produzione, per supportare il<br />

passaggio verso la customizzazione<br />

di massa”.<br />

NUOVI RUOLI PER NUOVE<br />

TIPOLOGIE DI ROBOT<br />

Secondo O’Bryne, questa ondata<br />

di automazione si può riassumere<br />

come segue: le organizzazioni<br />

innovative stanno trovando nuovi<br />

modi per automatizzare che richiedono<br />

nuovi tipi di robot e nuove<br />

competenze dei loro operatori.<br />

“Uno dei maggiori nuovi sviluppi<br />

riguarda la progettazione e l’implementazione<br />

dei cobot”, afferma<br />

O’Bryne. “Il ruolo dei cobot è quello<br />

di eliminare la fatica e lo sforzo che<br />

comporta molto lavoro manuale.<br />

Possono svolgere i compiti noiosi,<br />

faticosi o pericolosi come lucidare,<br />

fresare, trapanare o tagliare, sotto<br />

la supervisione di un operatore”. Gli<br />

studi hanno dimostrato che quando<br />

si lavora con i cobot la sicurezza sul<br />

lavoro aumenta.<br />

Il funzionamento dei cobot a fianco<br />

di un collega umano richiede che<br />

la potenza utilizzata e lo spazio<br />

occupato debbano essere molto<br />

più contenuti rispetto a un robot<br />

www.interprogettied.com n.3 <strong>2022</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 59<br />

58_61_Articolo ANALOG DEVICES.indd 59 12/05/22 12:09


ROBOTICA<br />

convenzionale. Questo significa che<br />

i cobot dovranno avere la consapevolezza<br />

del loro ambiente, in modo<br />

da rallentare o fermarsi quando<br />

rilevano una persona vicino a una<br />

parte in movimento come un utensile<br />

o il braccio del cobot.<br />

I produttori di cobot stanno anche<br />

realizzando nuovi sistemi per consentire<br />

una messa in servizio e una<br />

programmazione più facili e veloci.<br />

“I produttori di cobot hanno adottato<br />

un approccio alla programmazione<br />

altamente astratto”, spiega<br />

O’Bryne. “In molti casi, l’utente<br />

non ha bisogno di scrivere una<br />

sola riga di codice poiché le operazioni<br />

del cobot possono essere<br />

configurate tramite un tablet. Pertanto<br />

l’operatore può eseguire una<br />

programmazione guidata, posizionando<br />

il braccio del cobot in una<br />

sequenza di punti nello spazio e<br />

premendo un pulsante sul tablet<br />

per memorizzare la sequenza desiderata<br />

nella memoria del cobot”.<br />

UOMINI E COBOT<br />

Cobot più piccoli ed economici,<br />

più veloci e facili da implementare:<br />

questa è la visione del settore<br />

per una più ampia adozione della<br />

robotica. <strong>La</strong> combinazione di un<br />

cobot e di un essere umano può<br />

permettere il raggiungimento di<br />

risultati migliori in modo più sicuro<br />

rispetto a quello raggiunto dai soli<br />

esseri umani. Questo sta dando<br />

origine a interessanti opportunità<br />

Grazie ai cobot<br />

quello che siamo<br />

abituati a pensare<br />

come lavoro<br />

manuale potrebbe<br />

essere trasformato,<br />

eliminando lo<br />

sforzo fisico,<br />

la routine e il<br />

pericolo<br />

di re-immaginare il lavoro e il luogo<br />

di lavoro. Quello che siamo abituati<br />

a pensare come lavoro manuale<br />

potrebbe essere trasformato, eliminando<br />

lo sforzo fisico, la routine e<br />

il pericolo, così come la possibilità<br />

di errore umano, dando allo stesso<br />

tempo ai lavoratori tempo per<br />

svolgere attività più stimolanti e che<br />

sfruttino meglio le loro capacità<br />

cognitive.<br />

Tuttavia O’Bryne insiste sul fatto<br />

che, se l’industria vuole mantenere<br />

il consenso delle comunità in<br />

cui opera, questa trasformazione<br />

necessita di una gestione attenta.<br />

“Ancora oggi le persone hanno<br />

paura che i robot sostituiscano<br />

i lavoratori, in particolare quelli<br />

meno qualificati e meno pagati<br />

della società. Anche se comprendo<br />

la paura, ritengo che sia mal<br />

riposta. In effetti, l’introduzione dei<br />

robot sottrae compiti agli umani,<br />

ma non posti di lavoro. Le persone<br />

devono fare quello che i cobot non<br />

possono fare: gestire il processo,<br />

usare la creatività per affinarlo o<br />

reinventarlo, e costruire la squadra<br />

che lavora con i cobot. Queste sono<br />

Nicola O’Bryne (Analog Devices): “Uno<br />

dei maggiori nuovi sviluppi riguarda<br />

la progettazione e l’implementazione<br />

dei cobot. Il loro ruolo è quello<br />

di eliminare la fatica e lo sforzo che<br />

comporta molto lavoro manuale”<br />

funzioni che richiedono l’intelligenza<br />

umana, non le macchine”.<br />

O’Bryne sostiene anche che coloro<br />

che sono già impiegati per svolgere<br />

un compito, sono spesso le persone<br />

migliori per configurare, far funzionare<br />

e gestire il cobot.<br />

“In una fabbrica, sono le persone<br />

in officina che hanno la conoscenza<br />

più profonda del processo, quindi<br />

sapranno come integrare i cobot al<br />

meglio. Naturalmente, questo cambiamento<br />

nel loro ruolo richiede<br />

alcune competenze e conoscenze<br />

aggiuntive, ma le organizzazioni<br />

possono portare il loro personale<br />

e la comunità dalla loro parte se<br />

riusciranno a sostenere questa transizione<br />

con consistenti programmi<br />

di formazione e riorganizzazione.<br />

Penso che gli enti pubblici possano<br />

giocare un ruolo utilissimo anche<br />

in questo caso, ad esempio, estendendo<br />

l’offerta di corsi di robotica<br />

professionale per i laureati allo<br />

scopo di aumentare il loro valore<br />

per un primo impiego”.<br />

Un risultato vantaggioso per tutti<br />

dall’adozione di nuove tecnologie<br />

robotiche è possibile, ma la lezione<br />

impartita dagli esperti è molto chiara.<br />

”<strong>La</strong> tecnologia è al centro delle<br />

implementazioni di successo della<br />

robotica, tuttavia occorre prendersi<br />

cura anche delle persone e del<br />

processo se si vuole godere di tutti<br />

i benefici che la nuova generazione<br />

di robot ha da offrire”, conclude<br />

Nicola O’Bryne di ADI.<br />

60 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2022</strong><br />

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12:12


ROBOTICA<br />

I DATI DELLA IFR<br />

Giappone: il paese dei robot industriali<br />

<strong>La</strong> domanda globale di robot industriali è in costante espansione,<br />

con oltre 3 milioni di unità operative in tutto il mondo. E la giapponese<br />

Fanuc contribuisce a questa importante diffusione con una produzione<br />

mensile record di 11.000 unità.<br />

A sinistra:<br />

Shinichi Tanzawa,<br />

Presidente e CEO<br />

di Fanuc Europe<br />

Con 374.000 unità fabbricate nel<br />

2020, il Giappone è il primo Paese<br />

per la produzione di robot industriali,<br />

con una copertura complessiva<br />

del mercato del 45%. Nel 2020,<br />

il Giappone ha esportato 136.069<br />

robot industriali in tutto il mondo,<br />

mostrando un tasso di crescita<br />

annuale composto (CAGR) del 6%<br />

nell’ultimo quinquennio per quanto<br />

riguarda le esportazioni.<br />

Sono questi i dati diffusi dalla International<br />

Federation of Robotics (IFR)<br />

in occasione di iREX <strong>2022</strong>, la fiera di<br />

riferimento mondiale per la robotica<br />

che si è svolta a Tokyo. E proprio in<br />

occasione di iREX, Fanuc, azienda<br />

giapponese attiva nel campo della<br />

robotica, del controllo numerico e<br />

dell’automazione industriale, ha presentato<br />

tre nuovi robot collaborativi<br />

CRX, che portano a 11 modelli la sua<br />

gamma di cobot e ne fanno la più<br />

completa sul mercato per payload<br />

e sbraccio.<br />

L’estrema facilità di utilizzo, la versatilità<br />

di impiego in diverse applicazioni<br />

che prevedono la condivisione<br />

dello spazio di lavoro con le persone,<br />

l’assenza di manutenzione per 8 anni<br />

e la possibilità di insegnare al robot<br />

i movimenti con la guida a mano,<br />

sono caratteristiche che fanno dei<br />

robot CRX il fiore all’occhiello dell’offerta<br />

di robot dell’azienda nipponica,<br />

che può contare su oltre un centinaio<br />

di bracci robotizzati a catalogo.<br />

Spinta da un crescente interesse ad<br />

automatizzare i processi produttivi,<br />

la domanda globale di robot industriali<br />

è in costante espansione, con<br />

oltre 3 milioni di unità operative<br />

in tutto il mondo (World Robotics<br />

2021). E Fanuc supporta attivamente<br />

la diffusione di soluzioni robotizzate<br />

portando la sua produzione mensile<br />

di robot da 9.400 a 11.000 unità.<br />

“L’obiettivo di Fanuc è ambizioso:<br />

estendere ulteriormente la produzione<br />

di robot a 14.000 unità mensili,<br />

sfruttando in modo intelligente gli<br />

spazi all’interno degli stabilimenti<br />

produttivi e automatizzando ancora<br />

di più i processi”, afferma Shinichi<br />

Tanzawa, Presidente e CEO di Fanuc<br />

Europe. Gli stabilimenti produttivi<br />

di Fanuc in Giappone sono tra i più<br />

automatizzati al mondo: qui, da 20<br />

anni, sono gli stessi robot a fabbricare<br />

i robot senza che sia necessaria<br />

una supervisione continua da<br />

parte degli operatori. “In linea con<br />

le aspettative del settore che prevede<br />

una crescita considerevole del<br />

mercato globale dei robot, riteniamo<br />

che l’aumento della nostra produzione<br />

riuscirà a coprire la domanda<br />

soltanto per i prossimi anni. Per<br />

questo motivo, stiamo valutando la<br />

costruzione di una nuova fabbrica di<br />

robot come prossimo passo”.<br />

Fanuc fabbrica robot industriali da<br />

oltre 40 anni. Ad oggi, sono stati<br />

installati più di 750.000 robot Fanuc<br />

in tutto il mondo, con una presenza<br />

dell’azienda giapponese in 109<br />

Paesi e una rete di assistenza globale<br />

capace di riparare eventuali guasti<br />

entro 24 ore dalla chiamata.<br />

62 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2022</strong><br />

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ROBOTICA<br />

LOGISTICA INTERNA<br />

Un sistema per calcolare gli AMR necessari<br />

Quando si tratta di automatizzare<br />

un magazzino la consulenza<br />

degli esperti è essenziale per<br />

ottimizzare il lavoro e investire<br />

nelle soluzioni che si adattano<br />

alle esigenze specifiche di<br />

ogni azienda. Mobile Industrial<br />

Robots (MiR), pioniere della<br />

robotica mobile autonoma, ha<br />

sviluppato il primo calcolatore<br />

che facilita questo processo.<br />

Il nuovo MiR Calculator permette<br />

di calcolare in poco tempo il<br />

corretto numero di robot mobili<br />

autonomi (AMR) necessari per la<br />

movimentazione interna, quali<br />

sono le soluzioni più adeguate<br />

per l’automatizzazione di uno<br />

stabilimento logistico e quale sarà<br />

il ritorno dell’investimento fatto.<br />

Il calcolatore AMR di MiR è<br />

disponibile online e fornisce<br />

una consulenza in pochi semplici<br />

passaggi considerando il<br />

peso trasportato, la distanza<br />

dal punto A al punto B, la frequenza<br />

di trasporto e la sua<br />

complessità, prendendo in considerazione<br />

l’ambiente che viene<br />

automatizzato. Dopo aver inserito<br />

i dati base dell’azienda e<br />

aver esaminato le esigenze del<br />

cliente, il risultato finale indicherà<br />

la flotta AMR che meglio si<br />

adatta ai requisiti richiesti.<br />

Oltre alla possibilità di determinare<br />

rapidamente la flotta di<br />

AMR adeguata alle diverse realtà,<br />

MiR ha anche ideato un tool<br />

che mostra il beneficio ottenuto<br />

dall’investimento nell’automatizzazione:<br />

il ROI Calculator. A<br />

tal fine, il tool prende in considerazione<br />

il numero di operai che<br />

un’azienda impiega per turno, i<br />

costi associati, il numero di ore<br />

dedicate al lavoro o i giorni in<br />

cui la produzione è attiva, oltre<br />

ad altri parametri.<br />

CON USO RIDOTTO DI COMPONENTI<br />

Robot innovativo per automazione<br />

a costi contenuti<br />

Comau amplia la sua gamma di prodotti con il nuovo N-220-2.7<br />

(N-220), un robot con capacità di carico di 220 kg dalla configurazione<br />

modulare, cinematica diretta, calibrazione assoluta<br />

e algoritmi migliorati. Prodotto con una linea di assemblaggio<br />

automatizzata all’interno del suo centro di innovazione di Advanced<br />

Robotics a Torino, il robot di nuova generazione di Comau<br />

beneficia di livelli di qualità crescenti e flessibilità della catena di<br />

approvvigionamento, oltre a costi operativi contenuti, come risulta<br />

sempre più richiesto dai segmenti di mercato oggi in forte sviluppo.<br />

Mercato target di riferimento: Sin dagli anni 70, Comau ha maturato<br />

un’esperienza senza confronti nelle applicazioni robotiche<br />

nel settore automobilistico. L’introduzione del nuovo N-220,<br />

agile, flessibile ed efficace, consoliderà la posizione di Comau<br />

nell’industria automobilistica, permettendo al contempo l’espansione<br />

in segmenti industriali in forte crescita, tra cui metalli,<br />

Food & Beverages, logistica, materie plastiche e prodotti chimici.<br />

“Secondo la relazione IFR (International Federation of Robotics)<br />

2021, ci aspettiamo che i robot articolati con carico utile di 160-<br />

220 kg rappresentino circa il 30% del mercato totale installato,<br />

composto da 250.000-300.000 unità nel <strong>2022</strong>, con un potenziale<br />

tasso di crescita annuale composto (CAGR) per il <strong>2022</strong>-2026<br />

del 2%”, ha spiegato Nicole Clement, Chief Marketing Officer.<br />

Il nuovo robot industriale N-220 di Comau si avvale di un approccio<br />

architetturale basato su una<br />

modularità progressiva, la riduzione<br />

del numero di componenti, motori<br />

e driver APC innovativi. Grazie alla sua<br />

ampia area di lavoro e alle caratteristiche<br />

di sicurezza cartesiana Performance<br />

Level D, il robot ad alta capacità di carico<br />

(220 kg) è perfetto per una vasta gamma di<br />

settori compresi, tra gli altri, l’automotive, il Food & Beverage e<br />

la logistica. É dotato di un avambraccio cavo e beneficia anche<br />

dell’utilizzo della cinematica diretta, della calibrazione assoluta<br />

e di algoritmi di movimento evoluti. Tutto questo per offrire<br />

ripetibilità e precisione di prim’ordine. Inoltre, il robot è dotato<br />

di adattatori forcolabili integrati e opzionalmente di rondelle<br />

ad alta coppia di ancoraggio per il fissaggio automatico della<br />

base, una più facile ricollocazione e un’installazione più rapida.<br />

Primo di una nuova generazione di robot articolati a 6 assi,<br />

N-220 risponde alla specifica esigenza del mercato di una<br />

robotica attenta ai costi e facile da integrare, che offra anche<br />

prestazioni industriali ad alta velocità. Inoltre, il design olistico e<br />

l’architettura modulare di N-220 facilitano l’installazione, l’utilizzo<br />

e la manutenzione.<br />

www.interprogettied.com n.3 <strong>2022</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 63<br />

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10<br />

ATTUALITÀ<br />

<strong>La</strong> formazione salverà<br />

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Bimestrale - anno XIII - <strong>n°3</strong> maggio/giugno <strong>2022</strong><br />

30<br />

MACCHINE UTENSILI<br />

Precisione e affidabilità delle<br />

macchine utensili<br />

48<br />

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continua la crescita<br />

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DIRETTORE RESPONSABILE: Simone Ghioldi<br />

REDAZIONE: Alessandro Bignami (a.bignami@interprogettied.com),<br />

Eva De Vecchis (e.devecchis@interoprogettied.com)<br />

VENDITE: Simone Ghioldi (vendite@interprogettied.com)<br />

24-26<br />

<strong>Maggio</strong> <strong>2022</strong><br />

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CARBOTEMPRA 17<br />

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EFA 18<br />

EIOM 55<br />

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EURAL GNUTTI 19<br />

EURODRIVE 57<br />

F.LLI LOCATELLI 35<br />

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MECFOR 2A COP., 22<br />

MECSPE 20<br />

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INTERPROGETTI EDITORI S.R.L.<br />

Via Statale 39 - 23888 <strong>La</strong> Valletta Brianza (LC)<br />

Redazione, vendite e abbonamenti<br />

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Registrazione al Tribunale di Milano n. 260 in data 07/05/2010 Iscrizione al ROC nr. 19882<br />

Direttore responsabile: Simone Ghioldi<br />

Finito di stampare il 16/05/<strong>2022</strong> presso Aziende Grafiche Printing S.r.l.<br />

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norme sul segreto professionale, limitatamente alla fonte della notizia.<br />

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