Il poeta coronato,lo spettro elettricoe tutti gli altri.Il bambino dietrol’opera di Paul KleeMarta Silenzi26/FORME/note
Le strade che prendiamo e che sonodeterminanti per la definizione delnostro io, del nostro credo, della nostravita spesso dipendono da momenti diilluminazione che vengono a noi e chenon possiamo lasciare inosservati.Così accade per questo importante econosciuto artista svizzero checorrisponde al nome di Paul Klee,quando sua sorella Mathilde gliconsegna i suoi disegni di bambinoconservati nella soffitta della casa difamiglia a Berna, disegni dai 3 ai 10anni che Klee definisce come i piùsignificativi del suo intero lavoro perchédotati insieme di uno stile indipendentee di uno sguardo ingenuo, cioèesattamente quella forma espressivaincorrotta ed autentica che vacercando.Con questo Klee non intende l’infanzia“Nessun artista, eccettoforse Dubuffet, hadimostrato unafascinazione così intensae persistente per l’artedei bambini, al puntodi incorporarlanelle proprie opere,come Paul Klee.”Michael Baumgartnercome una condizione di totaleinnocenza o di purezza, né intendeconsiderare il bambino un artista, maintende istruttiva la visione priva didiaframmi che il bambino ha. Perciòcerca di rievocare un approccioinfantile all’arte, di risvegliarlo nelproprio lavoro attraverso i “disegni allacieca”, annota i propri ricordi dibambino nei suoi diari, avvia riflessioniche acquistano ancora più significatodopo la nascita del figlio Felix, avuto daLily Stumpf nel 1907. La suainterpretazione della creativitàinfantile viene messa ancora più a fuocodopo la conoscenza di Kandinskij eMünter e la collaborazione conl’almanacco Der Blaue Reiter,attraverso il saggio Sulla questionedella forma (1911), in cui l’artistaspecifica che la lezione da imparare varavvisata proprio nella mancanza diperizia tecnica e di istruzione formaledei bambini.Anche il contesto storico-culturale cuiKlee appartiene va in quella direzioneda tempo, soprattutto nell’ambito cheassocia l’arte alla psicologia: da L’artedei bambini di Corrado Ricci, un testoaddirittura del 1887, aL’interpretazione dei sogni di SigmundFreud, a I disegni dei bambini fino al 14°anno di età di Sigfried Levinstein, fino aLo sviluppo del talento nel disegno diGeorg Kerschensteiner, tutti testiriccamente illustrati che sicuramenteKlee conosce e che lo aiutano adindividuare un metodo per liberare ilproprio lavoro creativo daicondizionamenti culturali, coniugandola semplicità del segno infantile con lafinezza dell’artista maturo.Quindi non un mero recupero di unasorta di “originalità naturale”,bensì una sintesi studiata di creativitàspontanea e maestria artistica.Cioè “l’occhio del bambino in età adulta”gli permette di strutturare formeelementari come stilizzazione di alberi,semplificazioni di chiese e campanilidai tetti aguzzi, montagne triangolari,cupole a semicerchio e via dicendo,questo senza mai perdere il propriostato di conoscenza e formazioneartistica. La differenza è fondamentaleperché – e lo spiega lo stessoKlee all’artista e pedagogista H.F. Geist27/FORME/note
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