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Le_parole_che_non_ti_ho_detto

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C'era sempre qualcosa da fare durante il fine settimana, che spesso finiva con

l'essere pieno di impegni quanto i giorni lavorativi. I suoi acquisti erano ancora

nelle confezioni in cui li aveva portati a casa, dietro l'aspirapolvere, e tutte le

volte che apriva il ripostiglio parevano prendersi gioco delle sue buone

intenzioni. Chissà, pensò tra sé, magari dopo questa vacanza...

Volgendo il capo vide un uomo fermo poco lontano, sulla spiaggia. Era più

anziano di lei, forse sulla cinquantina, e aveva un viso molto abbronzato, come

se vivesse lì tutto l'anno. Era immobile con i piedi nell'acqua, e lasciava che gli

lambisse le gambe. Theresa notò che aveva gli occhi chiusi, come se godesse

della bellezza del mondo senza bisogno di guardarlo. Portava jeans sbiaditi,

arrotolati al ginocchio, e una maglietta che non si era curato di infilare nella

cintura. Guardandolo, Theresa provò l'irresistibile desiderio di essere una

persona diversa. Che cosa avrebbe provato camminando lungo la spiaggia senza

un pensiero al mondo? Come sarebbe stato venirsene tutti i giorni in un luogo

tranquillo, lontano dal frastuono e dalla frenesia di Boston, solo per gustare ciò

che la vita aveva da offrire?

Avanzò leggermente nell'acqua, imitando l'uomo, nella speranza di provare

ciò che stava sperimentando lui. Ma quando chiuse gli occhi l'unica cosa cui

riuscì a pensare fu Kevin. Dio solo sapeva se avrebbe voluto passare più tempo

con lui, e avere più pazienza quando stavano insieme. Si sarebbe voluta sedere a

parlare con lui, oppure giocare a Monopoli, o semplicemente guardare insieme la

TV senza provare l'impulso di alzarsi per fare qualcosa di più urgente. A volte,

quando sosteneva che Kevin veniva al primo posto, e che la famiglia è la cosa

più importante che c'è, si sentiva una bugiarda.

Ma il problema era che c'era sempre qualcos'altro da fare. Piatti da lavare,

bagni da pulire, la cassetta del gatto da vuotare; l'auto andava portata dal

meccanico, la biancheria lavata e i conti pagati. Sebbene l'aiutasse moltissimo in

casa, Kevin era impegnato quasi quanto lei con la scuola, gli amici e tutte le altre

attività. Così le riviste finivano nella spazzatura senza essere lette, le lettere

rimanevano da scrivere, e a volte, in momenti come quello, Theresa aveva paura

che la vita le sfuggisse di mano.

Ma come cambiare tutto ciò? «Prendi la vita giorno per giorno, diceva

sempre sua madre, ma lei non doveva lavorare fuori casa, né allevare un figlio

senza l'aiuto di un padre. Non capiva le preoccupazioni che Theresa doveva

affrontare ogni giorno. E neppure sua sorella minore, Janet, che aveva seguito le

orme materne. Lei e il marito erano felicemente sposati da quasi undici anni, con

tre magnifiche figlie a dimostrarlo. Edward non era un uomo brillante, ma era

onesto, un gran lavoratore e guadagnava abbastanza per mantenere la famiglia

senza che Janet dovesse lavorare. A volte Theresa pensava che le sarebbe

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