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Le_parole_che_non_ti_ho_detto

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occhiata non le parve di vedere né un indirizzo né un numero telefonico, ma

forse erano scritti all'interno della lettera.

Theresa avvertì un guizzo di curiosità, e fu allora, in una calda e soleggiata

mattina del New England, che lesse per la prima volta la lettera che avrebbe

cambiato per sempre la sua vita.

22 luglio 1997.

Mia adorata Catherine, mi manchi, amore, come sempre, ma oggi è più dura

del solito, perché il mare ha cantato per me, e la canzone era quella della nostra

vita insieme. Mi sembra di averti accanto, mentre scrivo questa lettera e sento il

profumo dei fiori di campo che mi hanno sempre ricordato te. Ma ora queste

cose mi lasciano indifferente.

Le tue visite si sono diradate, e a volte ho la sensazione che la parte più

importante di me stia scivolando lentamente via.

Eppure mi sforzo. Di notte, quando sono solo, ti chiamo, e tutte le volte che il

mio dolore giunge al culmine, riesci ancora a trovare il modo per tornare da me.

Ieri notte ti ho vista in sogno, sul molo vicino a Wrightsville Beach. Il vento ti

soffiava tra i capelli e nei tuoi occhi c'era ancora il bagliore del sole al

tramonto.

Resto colpito vedendoti lì, appoggiata alla balaustra.

Come sei bella, di una bellezza che non ho mai trovato in nessun'altra

donna. Lentamente mi incammino verso di te e quando alla fine ti volti e guardi,

mi accorgo che anche gli altri ti stanno osservando. «La conosci?» sussurrano

invidiosi, e mentre mi sorridi, rispondo con la pura verità. «Più del mio cuore.»

Ti raggiungo e ti prendo fra le braccia. Anelo a questo momento più di qualsiasi

altro. E' ciò per cui vivo, e quando tu rispondi al mio abbraccio mi abbandono a

questo momento, finalmente di nuovo in pace.

Sollevo la mano e ti sfioro la guancia, e tu pieghi la testa e chiudi gli occhi.

Le mie mani sono ruvide sulla tua pelle morbida, e per un attimo mi chiedo se ti

tirerai indietro, ma so che non sarà così. Non lo hai mai fatto, ed è in momenti

come questi che capisco lo scopo della mia vita.

Io sono qui per amarti, per stringerti fra le braccia, per proteggerti. Sono

qui per imparare da te e ricevere in cambio il tuo amore. Sono qui perché non

c'è nessun altro luogo in cui vorrei essere.

Ma poi, come al solito, mentre siamo vicini incomincia a levarsi la nebbia.

Dapprima è una bruma lontana, che sale dall'orizzonte, e io sono sempre più

impaurito a mano a mano che si avvicina. Si insinua lentamente, avvolgendo il

mondo intorno a noi, accerchiandoci come per impedirci di Fuggire. Come una

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