Magazin IT 2024

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18 il lago di caldaro IH" »Fare un tuffo nel lago di Caldaro: per me è la sensazione di essere finalmente di nuovo ›a casa‹.« daniela s.
19 ma: previene la putrefazione e l’eccessivo ristagno di sostanze nutritizie e impedisce la crescita incontrollata delle piante legnose. E in mezzo c’è uno stagno. Camminando sui pontili si scopre uno stagno: uno stagno nel canneto, piccolo, ameno e molto particolare. In estate le sue acque si riscaldano intensamente facendo diminuire il contenuto di ossigeno. Per effetto dell’evaporazione, il livello dell’acqua si abbassa e la concentrazione di sali minerali disciolti aumenta. Ciò consente alle piante acquatiche, dalle microalghe ai canneti, di prosperare in abbondanza diventando parte della base alimentare della fauna selvatica. Escursioni, piaceri, cultura. Intorno al lago, si può passeggiare, correre, andare in bicicletta, persino spingere una carrozzina. Passo dopo passo, si apre una nuova prospettiva sul lago e sui dintorni: le montagne, la rovina di Castelchiaro, il villaggio, i prati con gli alberi di mele, le colline con i vigneti. Tre tavoli tematici invitano a una sosta informativa, con approfondimenti sul vino, sulla polenta di Caldaro e sulle mele. E se la passeggiata lungo il Sentiero del vino rivela i particolari dell’industria vinicola di Caldaro, un giro attorno al lago racconta l’essenza del villaggio. Sulla sponda meridionale si coltiva il mais da cui nasce la polenta originale di Caldaro. >
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