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38 usanze, abitudini, oggetti<br />
#3 abitudini<br />
Ad esempio: il calice di metà mattina. Rigorosamente<br />
un bianco (di solito un Pinot bianco), bello fresco,<br />
che dalle 11 in poi prepara lo stomaco e il palato<br />
al pranzo.<br />
Il pomeriggio di una bella giornata di vacanza<br />
trascorre pigro, meditando sull’essenza del villaggio<br />
e sulle abitudini osservate. Seduti, a passeggio<br />
o pedalando, a seconda dei gusti.<br />
Osservare la gente del posto e comportarsi come<br />
loro: un buon inizio per i neofiti di Caldaro. E non<br />
sarebbe male riuscire a capire quello che dicono<br />
quando parlano. Ma questa è un’ardua impresa.<br />
#4 usanze<br />
Ad esempio: “Come si dice da noi”, oppure “Pa uns<br />
sogn mir’s aso”. I dialetti si trovano un po’ ovunque.<br />
Il nostro, però, ha una marcia in più. Parole italiane,<br />
espressioni profondamente dialettali del tedesco<br />
e una cadenza melodica si mischiano per formare<br />
una lingua a sé stante.<br />
Dove c’è vino, c’è convivialità. A Caldaro si<br />
festeggiano le sagre, il vino, la musica: il calendario<br />
è ricco di eventi che spaziano dai concerti del<br />
Caldaro Pop Festival al Palcoscenico sul lago alle<br />
sagre di paese, senza dimenticare gli eventi enologici,<br />
i mercati e le tradizionali castagnate.<br />
#5 usanze<br />
Ad esempio: il Törggelen. Un appuntamento fisso<br />
e un vero piacere dell’autunno per festeggiare<br />
il vino giovane. E non può essere una vera castagnata<br />
se non si mettono in tavola speck e salamini<br />
di produzione propria, canederli, carne affumicata,<br />
salsicce caserecce, caldarroste e i tipici krapfen.<br />
Usanze, abitudini, oggetti: ci mostrano come<br />
viviamo, cosa desideriamo e amiamo e come siamo.<br />
E soprattutto, ci fanno capire che ci piace condividere<br />
con i nostri ospiti ciò che ci è stato donato.<br />
|<br />
i<br />
I fuochi del Sacro cuore di Gesù —<br />
La domenica del Sacro cuore di Gesù,<br />
la terza domenica dopo Pentecoste,<br />
sulle nostre montagne vengono accesi<br />
dei tradizionali fuochi. Sono simbolo<br />
del rinnovo della solenne promessa al<br />
Sacro cuore di Gesù del 1796, quando<br />
il Land Tirolo, minacciato dalle truppe<br />
francesi di Napoleone, si affidò al<br />
Sacro cuore di Gesù.<br />
Lo stile dell’Oltradige (XVI secolo) —<br />
Caratterizza l’architettura di Caldaro<br />
con merli, bow window, finestre e porte<br />
ornate, bifore con colonne centrali,<br />
arcate, loggiati, scale esterne e cortili<br />
interni.<br />
La polenta di Caldaro — Coltivata sulla<br />
sponda meridionale del lago di Caldaro,<br />
ancora oggi, rivisitata in chiave innovativa<br />
e moderna, la polenta è un piatto<br />
tradizionale protagonista della cucina<br />
caldarese.<br />
Museo provinciale del vino — Torchi,<br />
boccali, gerle, botti e un vigneto didattico<br />
testimoniano la storia e il significato<br />
del vino per Caldaro.<br />
A Caldaro lo stile alpino e quello<br />
mediterraneo confluiscono nella<br />
vita di tutti i giorni. Soprattutto in<br />
cucina! Un giorno facciamo una bella<br />
merenda tradizionale, il giorno dopo<br />
un antipasto all’italiana. E a volte<br />
tutte e due le cose insieme.