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DAVIDE E GOLIA<br />
Additato come il responsabile della retrocessione<br />
sul campo nella sfida contro il Cosenza nei playout di<br />
ritorno quando, nel convulso finale di partita, Davide si<br />
era perso la marcatura di Meroni con quest’ultimo ad<br />
insaccare di testa il gol salvezza per i lupi. Da quel giorno<br />
la vita sportiva di Davide era cambiata. Le notti erano<br />
insonni, i pensieri portatori di brutti presagi, la voglia<br />
di cambiare aria altissima. Aveva pensato di lasciare<br />
il Brescia, la dirigenza sembrava volerlo accontentare<br />
ma alla fine ha prevalso la voglia di restare e provare<br />
a dimenticare. Come? Attraverso lo spirito di sacrificio,<br />
la duttilità nel lavoro quotidiano e la forza della famiglia.<br />
Davide ha combattuto in silenzio, lavorando duramente<br />
per ritagliarsi quello spiraglio di luce sperando di uscire<br />
definitivamente dal tunnel. Nelle ultime settimane,<br />
complice l’infortunio di Cistana, ha ritrovato il campo e<br />
la fiducia nei propri mezzi. Il gol contro la Sampdoria è<br />
stato quel momento atteso da tempo nel quale Davide<br />
ha ucciso Golia. Come il pastore del quale si parla nella<br />
Bibbia, Davide ha lottato contro i demoni e gli spiriti<br />
negativi della sua testa sconfiggendoli, spedendo alle<br />
spalle di Stankovic il gol dell’1-1 a Marassi valso un punto<br />
prezioso per la squadra, per i tifosi ma soprattutto per sè<br />
stesso. Il gol contro la Sampdoria è stato anche il primo<br />
con la maglia delle rondinelle per l’ex del Cittadella: “Un<br />
gol con la maglia del Brescia è un’emozione della quale<br />
mi renderò conto con il passare del tempo” con dedica<br />
speciale: “Ai miei figli, Tommaso e Asia. Sono la mia<br />
vita”. Da Marassi esce un Davide sicuramente diverso,<br />
rinfrancato e orgoglioso del percorso fatto. Libero<br />
mentalmente, senza più Golia ad opprimerlo, il difensore<br />
adesso può giocare con serenità e spensieratezza dando<br />
sfoggio delle proprie qualità che spesso sono rimaste<br />
nell’ombra. E per i tifosi, questo Davide, è un giocatore<br />
diverso, completo e sicuro. Possiamo definitivamente<br />
cancellare dalla testa l’errore di quella nefasta partita<br />
con il Cosenza e ripartire, tutti insieme, tifosi e Adorni,<br />
per il bene del Brescia.<br />
A cura di Fabio Pettenò<br />
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Brescia Stadio