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MONDO AGRICOLO, marzo 2024

Dai dazi all’export russo, alla sospensione della legge sul ripristino della natura. Dall’Ue arrivano in questi giorni segnali positivi rispetto alle richieste dal settore primario europeo. Dalla sua assemblea straordinaria organizzata a Bruxelles, Confagricoltura ha presentato il suo piano in dieci punti per modificare la nuova Pac a tutela delle produzioni e dei redditi delle imprese. Regole certe. Questa è la prima richiesta degli agricoltori ai decisori politici per poter investire nelle energie rinnovabili. È apparso evidente al Key (l’expo sulla transizione energetica di Rimini) davanti al grande numero di partecipanti agli incontri dello stand confederale su innovazioni tecnologiche, fiscalità e contributi, e efficienza energetica. Le agroenergie hanno bisogno di una strategia chiara e condivisa. Questo è il messaggio che Palazzo della Valle ha consegnato al ministro Pichetto Fratin insieme al proprio documento programmatico. La Confederazione parteciperà all’edizione del Vinitaly di quest’anno portando le questioni più importanti per il comparto: clima, mercati internazionali e tendenze di consumo. Senza dimenticare le fitopatie, tra cui la Peronospora che, quest’anno, è costata ai vigneti italiani perdite di produzione anche del 100%. Le aziende hanno bisogno di ristori e di investimenti in ricerca scientifica per adattare le colture alle nuove temperature. La sperimentazione in campo delle piante selezionate con le Tecniche di evoluzione assistita partirà dalle risaie della provincia di Pavia con una specie genomicamente modificata per resistere al brusone. Come scrive Deborah Piovan su questo numero, il regolamento sulla Tea, approvato in Europarlamento, presenta novità rispetto al testo della Commissione. A partire dalla normativa (non chiara) sulle categorie di piante derivanti da tecniche di evoluzione assistita (Tea). Dal 9 febbraio, data della dichiarazione di stato di calamità naturale, 900mila siciliani fanno i conti con il razionamento della fornitura d’acqua. L’Italia non è sola nel dover affrontare una siccità “fuori stagione”. Secondo l’European Drought Observatory, l’1,2% del territorio europeo è già in allarme conclamato.

Dai dazi all’export russo, alla sospensione della legge sul ripristino della natura. Dall’Ue arrivano in questi giorni segnali positivi rispetto alle richieste dal settore primario europeo. Dalla sua assemblea straordinaria organizzata a Bruxelles, Confagricoltura ha presentato il suo piano in dieci punti per modificare la nuova Pac a tutela delle produzioni e dei redditi delle imprese.



Regole certe. Questa è la prima richiesta degli agricoltori ai decisori politici per poter investire nelle energie rinnovabili. È apparso evidente al Key (l’expo sulla transizione energetica di Rimini) davanti al grande numero di partecipanti agli incontri dello stand confederale su innovazioni tecnologiche, fiscalità e contributi, e efficienza energetica. Le agroenergie hanno bisogno di una strategia chiara e condivisa. Questo è il messaggio che Palazzo della Valle ha consegnato al ministro Pichetto Fratin insieme al proprio documento programmatico.



La Confederazione parteciperà all’edizione del Vinitaly di quest’anno portando le questioni più importanti per il comparto: clima, mercati internazionali e tendenze di consumo. Senza dimenticare le fitopatie, tra cui la Peronospora che, quest’anno, è costata ai vigneti italiani perdite di produzione anche del 100%. Le aziende hanno bisogno di ristori e di investimenti in ricerca scientifica per adattare le colture alle nuove temperature.



La sperimentazione in campo delle piante selezionate con le Tecniche di evoluzione assistita partirà dalle risaie della provincia di Pavia con una specie genomicamente modificata per resistere al brusone. Come scrive Deborah Piovan su questo numero, il regolamento sulla Tea, approvato in Europarlamento, presenta novità rispetto al testo della Commissione. A partire dalla normativa (non chiara) sulle categorie di piante derivanti da tecniche di evoluzione assistita (Tea).



Dal 9 febbraio, data della dichiarazione di stato di calamità naturale, 900mila siciliani fanno i conti con il razionamento della fornitura d’acqua. L’Italia non è sola nel dover affrontare una siccità “fuori stagione”. Secondo l’European Drought Observatory, l’1,2% del territorio europeo è già in allarme conclamato.

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tenere pulita l’area, estirpando le erbacce.

A quale fase è arrivato il progetto?

Siamo solo all’inizio. Quando le viti saranno

cresciute (ci vorranno almeno due anni perché

una piantina inizi a dare i primi frutti) i bambini

avranno modo di vedere le fasi successive della

lavorazione, quelle propedeutiche a far sì che l’uva

cresca sul filare. Intanto le barbatelle hanno

cominciato a mettere i primi germogli e alcuni

giorni fa sono tornato a scuola per ripercorrere

con i piccoli studenti le varie tappe di sviluppo

del vigneto, mostrando loro una nuova barbatella,

che i bimbi hanno guardato e analizzato, anche

con l’ausilio di fotografie e disegni proiettati dalle

maestre. I bimbi hanno dato prova di ricordare

tutti i passaggi che erano stati loro precedentemente

spiegati. Infine, sono tornati in giardino,

accompagnati dalla dirigente scolastica Simona

Fornasari e dalle insegnanti Valentina Mulazzi e

Agnese Nicolini, per controllare le piantine.

Quali saranno i prossimi step?

Successivamente si dovrà monitorare la crescita

Cristian Galvani

e gli alunni dell’istituto

Sant’Eufemia di Piacenza

delle barbatelle e far vedere

ai bambini poi come si arriva

alla raccolta dell’uva nel

giro, appunto, di due anni.

La sua azienda si era mai occupata prima di

progetti per le scuole?

Non avevamo mai fatto niente del genere, è la

prima volta che ci cimentiamo in un percorso

didattico. È un’esperienza che ho fatto molto volentieri,

innanzitutto perché è partito tutto dal

racconto del mio lavoro, fatto da mio figlio ai

suoi compagni di scuola. E poi perché vorrei che

mestieri nobili, come quello del viticoltore, venissero

valorizzati e fatti conoscere meglio anche

ai giovanissimi.

Perché ritiene sia così importante far conoscere

il mondo dell’agricoltura, in particolare

quello della viticoltura, ai più piccoli?

Il settore agricolo è fondamentale per il sistema

Paese, sia per l’economia, sia per la tutela

dell’ambiente e ritengo sia importante rendere i

giovani, fin da piccoli, consapevoli di questo, in

modo che possano essere un domani portatori di

un valore aggiunto in questo ambito. Nello specifico,

con questo progetto il compito che abbiamo

affidato ai bambini è quello di prendersi cura

delle viti come se fossero una cosa a loro cara,

da crescere con attenzione. Chissà che in futuro

questa esperienza non possa portarli a realizzare

un’attività professionale in agricoltura. Per cui un

percorso come quello che stiamo facendo con

l’istituto Sant’Eufemia potrebbe contribuire, nel

suo piccolo, al ricambio generazionale nel settore

primario.

Vista l’attenzione che la sua azienda sta dimostrando

per i giovanissimi, che augurio si

sente di fare loro?

Più che un augurio, con questo percorso didattico,

ho voluto sottolineare davanti ai bambini

l’orgoglio per il mestiere che faccio e quanto sia

importante il ruolo degli agricoltori nel custodire

l’ambiente e la terra.

•••

GENNAIO-FEBBRAIO 2024 | MONDO AGRICOLO | 27

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