Libera - Associazione Generale Cooperative Italiane
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- Lavoro e formazione professionale<br />
Il sistema formativo nazionale (scuola, università e<br />
istituti di formazione professionale) garantisce la<br />
preparazione della forza lavoro di cui hanno bisogno<br />
le imprese del vostro settore?<br />
Il lavoro, per i suoi costi e per la difficoltà di reperimento<br />
delle professionalità e competenze necessarie, è un altro<br />
elemento critico della filiera imprenditoriale. Non rappresenta<br />
certo un valido aiuto l’attuale sistema di istruzione e<br />
di formazione, erogato dalle Istituzioni centrale e territoriali:<br />
si assiste, infatti, ancora, ad un grosso scollamento tra<br />
il sistema di istruzione del Paese ed il mondo del lavoro.<br />
“Scuola e lavoro” è un obiettivo che rimane lontano. Per<br />
quanto riguarda la formazione, le cui competenze, tra l’altro,<br />
sono state decentrate ai livelli regionali e subregionali,<br />
essa rappresenta a volte forme improprie di sostegno al<br />
reddito piuttosto che opportunità reali di immettere sul<br />
mercato le competenze e le professionalità dallo stesso<br />
richieste: tale situazione è difformemente presente nelle<br />
varie regioni, in ragione dell’efficienza dei relativi Governi<br />
e dell’efficacia delle politiche formative da essi attuate.<br />
- Intervento pubblico<br />
Quanto forte le aziende, i professionisti e i lavoratori<br />
del suo settore sentono vicina la pubblica amministrazione?<br />
In quali aspetti questa vicinanza si esplica<br />
in modo più evidente (sostegno finanziario o di<br />
garanzia nei confronti del mondo bancario; attività<br />
legislativa e amministrativa favorevole allo sviluppo<br />
imprenditoriale; appalti e pagamenti ai fornitori<br />
della PA, ecc.)?<br />
Non vorrei sembrare scontato, ma la presenza del pubblico<br />
affianco ai cittadini, alle imprese ed alle famiglie è assolutamente<br />
penalizzante. Sarebbe già un risultato riuscire<br />
ad impedire l’impatto negativo della P.A. nella vita delle<br />
imprese, dei professionisti, dei lavoratori e di quanti si trovano<br />
ad interloquire con essa. Negli ultimi anni, si è anda-<br />
AGCI E FIMMG: LE NUOVE FRONTIERE DELLA<br />
“COOPERAZIONE MEDICA”<br />
I problemi inerenti la riforma della medicina generale e il<br />
nuovo ruolo dei medici di famiglia. Sono stati questi gli argomenti<br />
principali dell’incontro tra il Presidente Nazionale di<br />
AGCI, Altieri e il dott. Giacomo Milillo Segretario <strong>Generale</strong><br />
Nazionale della F.I.M.M.G. (Federazione Italiana Medici<br />
Medicina <strong>Generale</strong>). L’incontro, che si è tenuto il 10 marzo<br />
scorso presso la sede nazionale AGCI di via Bargoni a Roma,<br />
ha evidenziato la volontà dell’<strong>Associazione</strong> di approfondire i<br />
quesiti della cooperazione medica, anche con l’individuazione<br />
di un proprio rappresentante in questo ambito.<br />
<strong>Libera</strong><br />
cooperazione<br />
<strong>Libera</strong><br />
Aprile 2011<br />
cooperazione<br />
<strong>Associazione</strong> 7<br />
NUOVO DIRETTORE PER COOPERATIVES EUROPE<br />
Si chiama Klaus Niederländer il nuovo direttore di <strong>Cooperative</strong>s<br />
Europe. In visita alla sede nazionale di AGCI a Roma il 10 marzo<br />
scorso, si è intrattenuto con il Presidente Altieri e il vicepresidente<br />
Buonfiglio sulle prospettive di promozione del modello<br />
cooperativo di impresa a livello europeo per un progresso economico<br />
sostenibile con obiettivi sociali.<br />
LE PROPOSTE DEL PARTITO DEMOCRATICO<br />
SUL PROGRAMMA NAZIONALE DI RIFORME.<br />
LA POSIZIONE AGCI<br />
Si è svolta lo scorso 21 marzo, presso la Camera dei Deputati,<br />
la conferenza del Partito Democratico sul “Programma<br />
Nazionale di Riforme” aperta al contributo delle Parti Sociali.<br />
Dopo un breve messaggio di saluto del segretario nazionale del<br />
Pd Pierluigi Bersani, è intervenuto il responsabile economico del<br />
Partito Stefano Fassina che ha tracciato le linee principali del<br />
Documento del Partito. Tra queste, l’auspicato rilancio della<br />
domanda interna, attraverso la nascita di un’agenzia europea<br />
per il debito (per l’emissione di eurobonds destinati a grande<br />
investimenti strutturali); un’azione forte di green economy,<br />
attraverso il rafforzamento della tassazione ambientale; uno<br />
standard retributivo europeo. Per l’Italia due le misure fondamentali:<br />
l’innalzamento del tasso di occupazione femminile fino<br />
a raggiungere nel 2020 il 60% della forza lavoro occupata e<br />
l’innalzamento della specializzazione produttiva dell’Italia.<br />
“Il documento del PD poggia su una analisi convincente delle<br />
politiche economiche e sociali attuate dell'UE e da diversi Stati<br />
membri negli ultimi anni - ha dichiarato il vicepresidente AGCI<br />
Giampaolo Buonfiglio, presente alla conferenza - Condivisibile<br />
la preoccupazione espressa sui rischi che il taglio restrittivo di<br />
alcune scelte possano allontanare dall'obiettivo di saldare sviluppo<br />
economico, equità sociale e riequilibrio territoriale, come<br />
importante è anche la proposta di considerare indicatori di sviluppo<br />
umano accanto a quelli economici standard, con una<br />
visione certamente vicina al modello di economia sociale<br />
coerente con i valori della cooperazione. Ci auguriamo che proprio<br />
il rilancio della cooperazione possa essere considerato nelle<br />
successive fasi di questa elaborazione politica, quale fattore<br />
strategico di sostegno alle ambiziose azioni proposte per il perseguimento<br />
degli obiettivi di crescita individuati”.<br />
(Giuseppe Gizzi)<br />
ta sempre più accentuando la spinta ad appalti pubblici<br />
improntati a gare al massimo ribasso, che determinano<br />
condizioni di forte destabilizzazione del sistema imprenditoriale.<br />
A ciò va aggiunta una grave patologia, rappresentata<br />
dai ritardi di pagamento, che ha messo letteralmente<br />
in ginocchio molte imprese e rischia di determinare la cessazione<br />
delle attività di molte altre ancora.