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Il Covile N° 702 - Roberto Manfredini spiega il cattoadelphismo.

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temporali».<br />

Queste sono grosso modo le linee attraverso<br />

cui si dipanerà la ricerca.<br />

La sfida starà nel capire se sia ancora possib<strong>il</strong>e<br />

cadere nel tranello cattoadelphista, nonostante<br />

anche i lettori più naïf siano stati<br />

messi in guardia dal “serpente di libri”.<br />

<strong>Il</strong> sito Effedieffe ha pubblicato una risposta<br />

di Maurizio Blondet alla mia lettera riguardante<br />

la sua “infatuazione adelphica” 8 :<br />

«Ai tempi in cui Samek Lodovici scriveva le<br />

lodi di Calasso e Zolla, ero sulle stesse posizioni.<br />

Allora dominava nell’università e nell’intellettualità,<br />

per non dire dei giornali,<br />

nei partiti e persino nella Chiesa, <strong>il</strong> pensiero<br />

unico materialista storico, e quella di Adelphi<br />

sembrava una reazione spiritualista,<br />

adottab<strong>il</strong>e dal cattolicesimo. Cademmo tutti<br />

nel tranello. A quei tempi ero lontanissimo<br />

dal conoscere le cose che venni a sapere dopo,<br />

e che mi hanno portato a scrivere Gli<br />

Adelphi della dissoluzione. Ovviamente anche<br />

Samek le ignorava».<br />

Blondet ripete la giustificazione che aveva<br />

già proposto al lettori ai tempi de Gli Adelphi<br />

della dissoluzione:<br />

«Ma che ci fa invece, nella compagnia<br />

[adelphica], Elémire Zolla? La sua presenza<br />

lì ci stupisce dolorosamente. Zolla, lo<br />

studioso di religioni, ci è stato caro per più<br />

di un motivo. Per le sue intuizioni, per lo<br />

st<strong>il</strong>e smagliante, per <strong>il</strong> solitario, provocatorio<br />

coraggio – che diede coraggio an-<br />

8 “<strong>Il</strong> tranello del <strong>cattoadelphismo</strong>”, 26.10.2009.<br />

d<strong>Il</strong> <strong>Cov<strong>il</strong>e</strong>f<br />

| ( 10 ) |<br />

che a noi – con cui due decenni fa [sc<strong>il</strong>. negli<br />

anni ’70] si ribellò alla truce psicolopolizia<br />

intellettuale che, a nome del Partito,<br />

censurava ed emarginava chi, anziché ai<br />

“problemi sociali” e al “progresso”, osasse<br />

dedicarsi alle verità che non passano. Accadde<br />

oltre un ventennio fa. <strong>Il</strong> suo Eclissi<br />

dell’intellettuale, <strong>il</strong> suo Che cos’è la Tradizione,<br />

ci aprirono vie di conoscenza che l’università<br />

– dedicata allora, grottesca scolastica,<br />

all’esegesi senza fine del vangelo marxiano<br />

– ci aveva nascosto.<br />

Stimiamo Zolla. Al punto da prenderlo sul<br />

serio quando, alla fine degli anni ’80, leggemmo<br />

un suo saggio in cui ci garantiva la<br />

serietà della “via” di Rajneesh. Per amore di<br />

Zolla ci sforzammo di vedere <strong>il</strong> lato autentico<br />

di questo furbo indiano […]; in buona fede<br />

tentammo di superare le difficoltà che ci<br />

poneva <strong>il</strong> suo status di guru del jet set […]; e<br />

ovviamente i suoi m<strong>il</strong>iardi, <strong>il</strong> suo parco di<br />

Rolls Royces, la “ascesi” a basse di sesso fac<strong>il</strong>e<br />

che lui chiamava Tantra e che proponeva<br />

alla nutrita schiera dei seguaci […].<br />

Insomma: sottovalutammo <strong>il</strong> sintomo» 9 .<br />

In verità esistevano da tempo nell’editoria<br />

cattolica voci contrarie al tradizionalismo<br />

spurio dello Zolla – e i segnali comunque<br />

non mancavano, se negli anni ’60 <strong>il</strong> “maestro”<br />

regalava ai discepoli proclami di questo<br />

genere: «Non cercare <strong>il</strong> bene che ti consola,<br />

ma contempla <strong>il</strong> male che ti dispera ed esploralo<br />

fino agli estremi confini» 10 .<br />

La guerra di Zolla, più che contro le propaggini<br />

marxiste della ragione, era combattuta<br />

verso la “colpa della conoscenza” (ovvero<br />

la ragione stessa).<br />

Non a caso in quel 1962 che registrò l’exploit<br />

di Zolla, <strong>il</strong> card. Siri scriveva:<br />

«La gnosi si è scandalizzata dell’Incarna-<br />

9 Gli Adelphi della dissoluzione, Ares, M<strong>il</strong>ano, 2005², pp.<br />

187-188.<br />

10 Cfr. Volgarità e dolore, Bompiani, M<strong>il</strong>ano, 1962, p. 129.<br />

<strong>N°</strong> <strong>702</strong>

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