Il Covile N° 702 - Roberto Manfredini spiega il cattoadelphismo.
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ne esisteva solo una edizione assai vecchia)<br />
gli Stromata e incuriosito andai a leggere <strong>il</strong><br />
testo oggetto della sfuggente citazione di<br />
Zolla. Si trattava di riti gnostici a base di<br />
droghe e sodomia. Stroncai <strong>il</strong> saggio e diventai<br />
eo ipso un “teppista della cultura”<br />
(titolo di cui mi vanto ancora) fui rimproverato<br />
specialmente da professori cattolici che<br />
“ma come si permette? ma chi crede di essere?<br />
Ecc”. L’inimicizia di Zolla dipende da<br />
un puro caso. Non da bravura ma dal caso.<br />
Di mio c’è stato solo <strong>il</strong> coraggio necessario<br />
a colpire un idolo incensato dai cattolici<br />
dotti. I quali – a distanza di anni – vennero<br />
a dirmi che Zolla era impazzito e bla bla<br />
bla…»<br />
L’avversione al “teppista culturale” Vassallo<br />
è durata a lungo, fino a quando <strong>il</strong> misticista<br />
di Montelpuciano non se l’è portata<br />
nella tomba assieme alle sue doctrinas<br />
esotéricas.<br />
Nonostante la tesi del suo “impazzimento”<br />
venisse ormai sostenuta come banale giustificazione<br />
dell’ingenuo entusiasmo cattolico,<br />
lo “storico delle religioni” aveva sempre<br />
la porta aperta dalle parti di Via Solferino.<br />
In uno storico doppio paginone della<br />
“Cultura” 14 , Zolla poteva liberamente auto-apologizzarsi,<br />
tentando di dissimulare la<br />
scottatura che si prese con la sortita di Renovatio:<br />
«[…] Ci si rassegnò a chiamare gnostico<br />
qualsiasi pensiero che non riconoscesse di<br />
dover dipendere dai pronunciamenti ecclesiastici.<br />
Trovatina molto ingenua, che rendeva<br />
di fatto inut<strong>il</strong>izzab<strong>il</strong>e tutto l’edificio<br />
antignostico così arduamente rafforzato.<br />
[…] Gnosi, secondo questi annaspanti ecclesiastici,<br />
sarebbe qualsiasi pensiero che non si<br />
pieghi alla Chiesa docente. Sotto l’episcopato<br />
del cardinal Siri si pubblicò per qualche<br />
anno a Genova una rivista diretta da Baget<br />
14 “Un anatema che mi fa onore”, Corriere, 30.4.1993.<br />
| ( 13 ) |<br />
Bozzo dove erano colpiti dell’accusa di gnosi<br />
quasi tutti gli scrittori moderni, dal Leopardi<br />
in poi. Una particolare furia vi dettava<br />
anatemi antignostici contro di me; mi confesso<br />
lusingato. Ho visto riaffiorare questa<br />
vecchia arma puer<strong>il</strong>e nella campagna che la<br />
Chiesa cattolica ha lanciato recentemente<br />
contro la New Age americana».<br />
Ora, a parziale (o più che parziale) giustificazione<br />
di chi si infatuò delle facezie di<br />
Zolla, bisogna dire che c’è persino chi cadde<br />
in deliquio di fronte all’ex finanziere di Alassio<br />
Sergio Quinzio (quello della “lupara<br />
bianca di Wojtyla” di cui sopra).<br />
La “teologia d<strong>il</strong>ettantesca” del Quinzio è<br />
la forma meno articolata di catto-adelphismo.<br />
Osservando in sequenza le sue opere,<br />
vediamo che una dopo l’altra esse assumono<br />
la forma di mini-cataloghi dell’editrice calassiana,<br />
dove pur di inf<strong>il</strong>arci qualche nome appena<br />
impacchettato in carta color pastello,<br />
questo “apocalittico debuttante” si lascia andare<br />
alle più assurde connessioni.<br />
Per fare un esempio tra i tanti, quanto<br />
Quinzio parla del “Dio degli eserciti”, afferma<br />
che «Dio non fa “operazioni di polizia internazionale”»,<br />
citando Carl Schmitt di straforo<br />
senza alcuna giustificazione 15 .<br />
Qualunque cosa ne dica La Stampa, Quinzio<br />
non fu affatto “cristianissimo biblista”: lo<br />
possiamo semmai considerare poco meno di<br />
un cabalista principiante, incapace di interpretare<br />
le promesse di Cristo se non come<br />
perfettib<strong>il</strong>ità terrena: «La promessa non riguarda<br />
l’anima o lo spirito, ma la carne e la<br />
terra» 16 .<br />
Questo “biblista” adelphico, che si auto-<br />
-definisce «l’ultimo dei gojim», con la sua<br />
strampalata lettura dei grandi teologi (che<br />
vede tutti schierati dalla parte del “Dio di<br />
Aristotele” e della “razionalizzazione”, alli-<br />
15 Cfr. La sconfitta di Dio, Adelphi, M<strong>il</strong>ano, 1992, p. 93.<br />
16 Sconfitta…, p. 16.<br />
4 Giugno 2012 Anno XII