Stregati dal pack <strong>di</strong> R<strong>in</strong>o Gomiero ISOLE SVALBARD 80° PARALLELO NORD
Avventura nel mondo artico a bordo <strong>di</strong> un rompighiaccio, navigando <strong>in</strong> mezzo al pack per ammirare fior<strong>di</strong> <strong>in</strong>contam<strong>in</strong>ati, impensabili microfioriture e tanti animali. Luoghi leggendari, da poco aperti al turismo, che hanno visto le fatiche dei m<strong>in</strong>atori e le speranze dei primi esploratori del Polo Nord. l sabato, a Longyearbyen, regna una Icalma assoluta. Il più importante <strong>in</strong>se<strong>di</strong>amento delle <strong>isole</strong> Svalbard sonnecchia attorno alla strada pr<strong>in</strong>cipale, chiusa al transito dei veicoli, affiancata da laterali segnalate con numeri a tre cifre, come nelle gallerie <strong>di</strong> m<strong>in</strong>iera. Il mio viaggio volge al term<strong>in</strong>e. Sono appena sbarcato, assieme a un cent<strong>in</strong>aio <strong>di</strong> compagni d’avventura, da una nave rompighiaccio che si è sp<strong>in</strong>ta f<strong>in</strong>o all’estremo nord dell’arcipelago, quanto più possibile nella calotta artica. Una vera spe<strong>di</strong>zione polare alla ricerca degli animali che abitano quest’ambiente suggestivo e <strong>in</strong>ospitale, con la viva speranza d’<strong>in</strong>contrare l’<strong>in</strong><strong>di</strong>scusso padrone dei ghiacci, l’orso bianco, impegnato nella caccia alle foche. Ma anche animati dal desiderio <strong>di</strong> toccare con mano il passato m<strong>in</strong>erario e i luoghi sacri delle esplorazioni artiche, come il pilone <strong>di</strong> Ny Ålesund che venne utilizzato per ancorare il <strong>di</strong>rigibile Norge durante la spe<strong>di</strong>zione del 1926, ideata da Roald Amundsen e capitanata da Umberto Nobile, e due anni più tar<strong>di</strong> il <strong>di</strong>rigibile Italia <strong>in</strong> occasione della tragica spe<strong>di</strong>zione della “tenda rossa”. Alle Svalbard il freddo conserva più a lungo che altrove tutto ciò che appartiene al passato. A Virgohamn, sull’isola <strong>di</strong> Danskøya, un semplice monumento rievoca il viaggio <strong>di</strong> August Andrée - che nel 1897 con altri due compagni svedesi cercò <strong>di</strong> raggiungere l’estremo nord a bordo <strong>di</strong> un pallone aerostatico - e a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> un secolo si trovano ancora i resti dei materiali usati dalla spe<strong>di</strong>zione. Prima che impazzasse la smania delle esplorazione polari si sp<strong>in</strong>gevano a queste latitu<strong>di</strong>ni solo le baleniere <strong>in</strong>glesi, olandesi, spagnole, e i russi del Pomor avevano costruito <strong>in</strong>se<strong>di</strong>amenti stabili per cacciare trichechi, renne, foche, beluga, volpi artiche e orsi bianchi. L’estrazione del carbone <strong>in</strong>izia nel 1906, con l’apertura <strong>di</strong> una m<strong>in</strong>iera a Ny Ålesund, e dopo il Trattato delle Svalbard del 1920 la sovranità sulle <strong>isole</strong> viene assegnata alla <strong>Norvegia</strong>. Con 63mila chilometri quadrati <strong>di</strong> superficie, il 60 per cento dei quali ricoperti dai ghiacci, le Svalbard si sono ben meritate il toponimo <strong>di</strong> “terra dalle coste fredde”, che compare <strong>in</strong> un testo islandese del 1194, ma per anni sono state chiamate Spitsbergen, nome attribuito dal navigatore William Barents nel 1596 durante l’ennesimo tentativo <strong>di</strong> scoprire il Passaggio a Nordest attraverso il mare artico. Dopo il Trattato sulle Svalbard, Spitsbergen <strong>di</strong>venne l’isola maggiore, l’unica collegata al cont<strong>in</strong>ente da mezzi <strong>di</strong> trasporto nonché l’unica ad ospitare i pochi <strong>in</strong>se<strong>di</strong>amenti. Longyearbyen per la vitalità che sprizzano gli abitanti appare tutt’altro che un solitario avamposto m<strong>in</strong>erario, Barentsburg ha un sapore tipicamente sovietico, Ny Ålesund, estrema località abitata <strong>in</strong> corrispondenza del 79° parallelo, vive tranquillamente <strong>di</strong> ricerca, <strong>di</strong>stesa attorno al suo pilone <strong>di</strong> ferro, nostalgico testimone della leggendaria epopea delle esplorazioni artiche. Da questo punto <strong>in</strong> poi la navigazione a bordo del rompighiaccio può <strong>di</strong>ventare un... rompicapo, legato alle con<strong>di</strong>zioni meteorologiche e naturalmente alla struttura del pack, i frammenti <strong>di</strong> banchisa polare che galleggiano sul mare sosp<strong>in</strong>ti dalle correnti e dal vento. Allora la crociera si trasforma <strong>in</strong> spe<strong>di</strong>zione. E la spe<strong>di</strong>zione <strong>in</strong> avventura. OVVIA DIFFIDENZA I trichechi, cacciati un tempo per l’avorio, sono molto <strong>di</strong>ffidenti... Nella pag<strong>in</strong>a a fianco, Nord Spitsbergen: <strong>in</strong> navigazione lungo il Liefdefjorden, il “fiordo dell’amore” all’estremo nord dell’isola, normalmente coperto dai ghiacci nella parte term<strong>in</strong>ale <strong>in</strong> corrispondenza del maestoso ghiacciaio Monaco, che ha un fronte dalle altissime pareti. Il tratto <strong>di</strong> mare libero dai ghiacci sembra avere la densità dell’olio, talmente è vic<strong>in</strong>o alla temperatura <strong>di</strong> soli<strong>di</strong>ficazione, e laddove la nave frantuma la crosta il tutto si ricompatta al f<strong>in</strong>ire della scia. 19