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Diario di Viaggio in Norvegia, isole

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furia da spazzare via ogni cosa.<br />

Quanto sia <strong>di</strong>fficile navigare al largo <strong>di</strong> Capo Horn,<br />

del Canale Beagle e dello Stretto <strong>di</strong> Magellano, o<br />

lungo il Canale Magdalena, è noto a tutti i mar<strong>in</strong>ai,<br />

ma a furia <strong>di</strong> sentirli nom<strong>in</strong>are questi luoghi leggendari<br />

risultano perf<strong>in</strong>o amichevoli. Estreme terre<br />

australi che da sempre hanno affasc<strong>in</strong>ato conquistatori,<br />

cacciatori, pirati, esploratori...<br />

L’Antartide<br />

Ci vogliono due lunghi giorni <strong>di</strong> navigazione <strong>in</strong> mare<br />

aperto per <strong>in</strong>contrare un lembo <strong>di</strong> terra antartico.<br />

Quello che sorprende <strong>di</strong> più non è la grande vastità<br />

del bianco cont<strong>in</strong>ente, e neppure le enormi <strong>di</strong>stese<br />

<strong>in</strong>nevate, le alte pareti <strong>di</strong> ghiaccio o l’enormità degli<br />

iceberg erranti. Sorprende l’assenza <strong>di</strong> colori: sembra<br />

che il mondo da queste parti si sia fermato all’epoca<br />

dei film <strong>in</strong> bianco e nero.<br />

L’Antartide è una terra che non f<strong>in</strong>isce mai; grande<br />

più dell’Europa <strong>in</strong>tera. Un <strong>in</strong>f<strong>in</strong>ito manto bianco<br />

dom<strong>in</strong>ato da un mare ghiacciato, dove l’uomo non<br />

ha potuto lasciare le sue impronte né imporre tracce<br />

evidenti della sua sconquassata e delirante<br />

“civiltà”. Posta al centro del Polo Sud, l’<strong>in</strong>immag<strong>in</strong>abile<br />

<strong>di</strong>stesa è spessa f<strong>in</strong>o a quattromila metri, a formare<br />

il 90 per cento della riserva d’acqua del nostro<br />

pianeta. Se un giorno si dovesse sciogliere, il livello<br />

del mare si alzerebbe <strong>di</strong> ottanta metri! La scoperta<br />

dell’Antartide risale all’Ottocento, ma già i Greci ipotizzavano<br />

l’esistenza <strong>di</strong> “una terra lontana verso<br />

sud”, secondo la teoria per cui dovesse esserci un<br />

corrispettivo meri<strong>di</strong>onale delle terre nor<strong>di</strong>che, chiamate<br />

“Artico”. Già nel 150 a.C. il greco Ptolemy<br />

<strong>in</strong><strong>di</strong>cava <strong>in</strong> una mappa l’esistenza <strong>di</strong> una Terra<br />

Australis Incognita, ma per vedere confermata la<br />

sua teoria dovette aspettare quasi duemila anni.<br />

Nel mondo tutto bianco dove pulsa una vita <strong>di</strong>versa<br />

da ogni altro luogo, e dove il quoti<strong>di</strong>ano si fa<br />

cont<strong>in</strong>uamente estremo, i momenti <strong>di</strong> avventura<br />

non mancano <strong>di</strong> certo. L’Antartide ha sempre<br />

attratto uom<strong>in</strong>i avventurosi, ma i primi visitatori più<br />

che con animo da esploratore arrivarono armati <strong>di</strong><br />

bastoni e fucili per cacciare le foche, poi nel<br />

Novecento a bordo <strong>di</strong> navi munite <strong>di</strong> arpioni e cannonc<strong>in</strong>i<br />

per sterm<strong>in</strong>are qualsiasi specie <strong>di</strong> balena.<br />

Perf<strong>in</strong>o molte spe<strong>di</strong>zioni scientifiche erano<br />

“mascherate”, alla ricerca <strong>di</strong> nuovi territori <strong>di</strong> caccia.<br />

Oggi, dopo il Trattato dell’Antartide firmato nel<br />

1961 e riconosciuto attualmente da 44 Paesi, sono<br />

state sospese tutte quelle attività che non hanno<br />

scopi <strong>di</strong> ricerca, a parte qualche base scientifica<br />

attiva tutto l’anno e altre aperte solo nei mesi estivi<br />

(il nostro <strong>in</strong>verno), l’attività <strong>di</strong> maggior impatto<br />

umano è legata alle crociere lungo la Penisola<br />

Antartica per visitare le colonie <strong>di</strong> foche e p<strong>in</strong>gu<strong>in</strong>i,<br />

nel totale rispetto per l’ambiente e gli animali. Poi,<br />

da aprile f<strong>in</strong>o a ottobre, neve e gelo rimodellano il<br />

paesaggio, col ritorno del buio e delle temperature<br />

rigi<strong>di</strong>ssime che impe<strong>di</strong>scono qualsiasi attività, restituendo<br />

all’Antartide la sua vera anima. Un’anima<br />

fatta <strong>di</strong> silenzi e scenari impressionanti, dove la<br />

moltitu<strong>di</strong>ne dei ghiacciai e degli iceberg appena<br />

liberati dal legame terrestre r<strong>in</strong>salda il suo gelido<br />

abbraccio, esaltando coi toni azzurri dei ghiacci<br />

compressi il tenue grigiore delle giornate australi.<br />

La Terra del Fuoco<br />

Seppur abitata da tempi antichi, per anni la parte<br />

meri<strong>di</strong>onale dell’America lat<strong>in</strong>a è stata terra <strong>di</strong> nessuno,<br />

popolata da guanacos e piccole comunità <strong>di</strong><br />

<strong>in</strong><strong>di</strong>geni fueg<strong>in</strong>i, presenti perlopiù tra le valli <strong>di</strong><br />

montagna, che si contendevano le esigue risorse<br />

<strong>di</strong> sopravvivenza. A questa conclusione era giunto<br />

Charles Robert Darw<strong>in</strong> durante la sua esplorazione<br />

nel 1832 a bordo del veliero Beagle, capitanato da<br />

FizRoy, <strong>di</strong> passaggio lungo lo Stretto <strong>di</strong> Magellano<br />

e impegnato nella circumnavigazione del globo.<br />

La Terra del Fuoco era stata scoperta nel 1520 dal<br />

navigatore Fer<strong>di</strong>nando Magellano, partito l’anno<br />

prima con una flotta spagnola per scoprire un pas-<br />

CETACEI AL SANTUARIO Ossa <strong>di</strong> balena sull’isola K<strong>in</strong>g<br />

George. Dal 1994 tutta l’area attorno all’oceano del Sud<br />

è stata <strong>di</strong>chiarata “santuario delle balene”.<br />

Nella pag<strong>in</strong>a a fianco, colonia <strong>di</strong> p<strong>in</strong>gu<strong>in</strong>i sull’isola Half Moon.<br />

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