cooperativismo de gênero - Ministério da Agricultura, Pecuária e ...

diretta all’agricoltura. Questa sottovalutazione ha altissimi costi in termini di mancate
opportunità di accrescere la produttività agricola e il reddito. Le donne in tante società
rurali mancano di incentivi per investire a fronte di una maggiore vulnerabilità e una
maggiore esposizione ai rischi, derivanti da un lato dall’avere minore accesso agli assets,
e dall’altro dalla forte probabilità che, quando il lavoro che esse svolgono esce dai settori
di nicchia e diviene commercialmente profittevole, sarà “espropriato dagli uomini”. In
molti paesi del mondo le donne hanno accesso limitato alla proprietà terriera (da leggi
nazionali o da costumi sociali), ed inoltre l’accesso limitato alla proprietà comporta un
accesso limitato al credito ed ai principali fattori produttivi. Mi duole dire che spesso esse
sono escluse anche dalla possibilità di aderire ad una cooperativa, diritto riservato solo al
capofamiglia.
La comunità internazionale si è impegnata nel riconoscimento dei diritti delle
donne e della parità di genere sin dagli anni ’70, con l’approvazione nel 1979 della
Convenzione per l’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne
(CEDAW). Le Conferenze Mondiali sulle donne poi, in particolar modo quella del 1995
a Beijing, in cui venne approvata la relativa Piattaforma di Azione, e nelle conferenze
successive, hanno avuto un ruolo principale nel richiamare l’attenzione dei governi e
dell’opinione pubblica sulla condizione delle donne nel mondo. La parità di genere
e l’empowerment delle donne sono inoltre esplicitamente considerate nel terzo degli
Obiettivi del Millennio, ma riguardano tutti gli altri Obiettivi, anche laddove la parità di
genere non è chiaramente espressa. Gli MDG infatti riconoscono che il benessere globale
e la pace potranno essere raggiunti solo quando tutte le persone del mondo avranno il
potere di disporre delle proprie vite, e di provvedere al sostentamento delle proprie vite e
di quelle dei loro familiari. Le società nelle quali le donne sono trattate in modo più equo
si riservano un’opportunità molto più alta di raggiungere gli Obiettivi del Millennio
entro il 2015. Ogni singolo Obiettivo di Sviluppo del Millennio è direttamente collegato
ai diritti delle donne, e le società in cui le donne non godono degli stessi diritti degli
uomini non riusciranno a raggiungere lo sviluppo in modo sostenibile.
Si tratta di un immenso problema sociale, di diritti e di emancipazione, di
eguaglianza ed equità, ma si tratta anche di un enorme problema economico.
Pertanto, assodata la pressoché assenza di parità di genere a livello globale e a
fronte degli impegni solenni assunti dalla comunità internazionale in materia, è necessario
uscire dalla retorica e dagli stereotipi, e reclamare una forte azione a tutti i livelli ed una
maggiore responsabilità ed accountability da parte di tutti gli attori in gioco.
Le strategie volte a combattere le ineguaglianze di genere sono centrali per
riuscire a ridurre la povertà nel mondo. L’OCSE sostiene che l’eguaglianza di genere
rafforza lo sviluppo economico di lungo termine. Laddove ciò avviene, il tessuto sociale
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