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Rapporto annuale sull’attività di ricovero ospedaliero Dati SDO 2007

Rapporto SDO 2007 - Ministero della Salute

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4.10. Avvelenamenti e intossicazioni<br />

Nel co<strong>di</strong>ficare l’avvelenamento o la reazione ad uso improprio <strong>di</strong> farmaci (esempio: errore nel dosaggio, nella via<br />

<strong>di</strong> somministrazione, nella selezione del farmaco), il co<strong>di</strong>ce relativo all’avvelenamento deve essere riportato per<br />

primo, seguito dal co<strong>di</strong>ce relativo alla manifestazione.<br />

4.11 Complicazione <strong>di</strong> trattamenti chirurgici o <strong>di</strong> altri trattamenti me<strong>di</strong>ci<br />

Quando il <strong>ricovero</strong> è finalizzato al trattamento <strong>di</strong> una complicazione <strong>di</strong> un trattamento chirurgico o <strong>di</strong> altro<br />

trattamento me<strong>di</strong>co, ivi comprese le reazioni da farmaci correttamente utilizzati, il co<strong>di</strong>ce relativo alla<br />

complicazione deve essere selezionato come <strong>di</strong>agnosi principale. Se la complicazione è classificata con i co<strong>di</strong>ci<br />

compresi fra 996 e 999, può essere utilizzato un co<strong>di</strong>ce aggiuntivo per specificare la natura della complicazione.<br />

4.12 Complicazioni della gravidanza<br />

Quando una paziente è ricoverata a causa <strong>di</strong> una con<strong>di</strong>zione che complica la gravidanza oppure consegue a<br />

quest’ultima, il co<strong>di</strong>ce relativo alla complicazione ostetrica deve essere selezionato come <strong>di</strong>agnosi principale. Può<br />

essere utilizzato un co<strong>di</strong>ce aggiuntivo per conferire maggiore specificità.<br />

5. DIAGNOSI SECONDARIE<br />

Le <strong>di</strong>agnosi secondarie sono quelle con<strong>di</strong>zioni che coesistono al momento del <strong>ricovero</strong> o che si sviluppano in<br />

seguito e che influenzano il trattamento ricevuto e/o la durata della degenza. Le <strong>di</strong>agnosi correlate ad un<br />

precedente <strong>ricovero</strong> che non hanno influenza sul <strong>ricovero</strong> attuale non devono essere segnalate. Quin<strong>di</strong>, per<br />

<strong>di</strong>agnosi secondaria deve intendersi qualunque con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong>versa dalla <strong>di</strong>agnosi principale che influenzi<br />

l’assistenza erogata al paziente in termini <strong>di</strong>: trattamento terapeutico, procedure <strong>di</strong>agnostiche eseguite, durata<br />

della degenza, assistenza infermieristica, monitoraggio clinico.<br />

La corretta in<strong>di</strong>viduazione delle <strong>di</strong>agnosi secondarie compete al me<strong>di</strong>co responsabile dell’assistenza del paziente<br />

nel corso del <strong>ricovero</strong>.<br />

5.1 Co<strong>di</strong>fica delle <strong>di</strong>agnosi secondarie<br />

Le <strong>di</strong>agnosi secondarie devono essere co<strong>di</strong>ficate secondo la Classificazione internazionale delle malattie -<br />

mo<strong>di</strong>ficazione clinica (versione italiana della versione 1997 della International Classification of Diseases - 9 th<br />

revision - Clinical Mo<strong>di</strong>fication: ICD-9-CM).<br />

Il co<strong>di</strong>ce utilizzato deve essere a 5 caratteri, in tutti i casi per i quali la ICD-9-CM lo preveda; per i casi in cui siano<br />

previste soltanto 3 o 4 caratteri, riportarli allineati a sinistra.<br />

Nel caso in cui nella cartella clinica siano riportate, oltre a quella principale, più <strong>di</strong> cinque forme morbose, che<br />

rispondano ai criteri qui riportati <strong>di</strong> identificazione delle <strong>di</strong>agnosi secondarie, devono essere selezionate e<br />

co<strong>di</strong>ficate quelle che a giu<strong>di</strong>zio del me<strong>di</strong>co che ha formulato la <strong>di</strong>agnosi possono aver esercitato il maggior peso in<br />

relazione alle necessità assistenziali ed alla complessità del trattamento ricevuto dal paziente.<br />

Tra le <strong>di</strong>agnosi secondarie devono essere obbligatoriamente riportate le infezioni insorte nel corso del <strong>ricovero</strong>.<br />

5.2 Con<strong>di</strong>zioni pregresse<br />

Le con<strong>di</strong>zioni cliniche risolte e le <strong>di</strong>agnosi correlate a precedenti ricoveri che non abbiano influenza sul <strong>ricovero</strong><br />

attuale non devono essere riportate e co<strong>di</strong>ficate. I co<strong>di</strong>ci anamnestici (V10-V19) possono essere utilizzati per<br />

co<strong>di</strong>ficare le <strong>di</strong>agnosi secondarie solo se l’anamnesi personale o familiare influenza il trattamento erogato nel<br />

corso del <strong>ricovero</strong>.<br />

5.3 Con<strong>di</strong>zioni che costituiscono una componente integrale della malattia principale<br />

Le con<strong>di</strong>zioni che costituiscono una componente integrale della malattia principale non devono essere riportate e<br />

co<strong>di</strong>ficate come <strong>di</strong>agnosi secondarie.<br />

5.4 Con<strong>di</strong>zioni che non costituiscono una componente integrale della malattia principale<br />

Le con<strong>di</strong>zioni che non sono or<strong>di</strong>nariamente associate alla <strong>di</strong>agnosi principale, se presenti, devono essere riportate<br />

e co<strong>di</strong>ficate solo se influenzano il trattamento erogato nel corso del <strong>ricovero</strong>.<br />

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