de_la_lengua_castellana

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non fa sentire il doppio suono dell’ ac
cento circonflesso; or canta finalmente
con voce acuta le sillabe d’ accento
grave, e con voce grave quelle di ac
cento acuto. Né la cosa va diversamen
te nel numero, cioé nella misura del
tempo , o nel ritmo; poiché nella prosa
mai non si altera la lunghezza e la bre
vitá delle sillabe, ma tali si pronuncian
sempre quali sono per lor natura; lad
dove l’ arte dei Ritmici , e dei Musici
ora allunga ora accorcia la lunghezza e
la brevitá delle sillabe, talmente che
spesso le pronuncia al contrario; pe
rocché non assoggetta i tempi alle silla
be, ma le sillabe ai tempi.
A cosa si riduce dunque tutto il ma
raviglioso, che i citati autori han tro
vato in questo passaggio di Dionigi d’
Àlicarnasso, e la supposta uniforme e
Continua cantinela, che doveva con una
insopportabil monotonia trovarsi in
tutte le parole d’ ogni discorso de’ Gre
si