USM FL P u bblicazion i della Facoltà di Lettere e Filosofia Il fascino ...

NOTA INTRODUTTIVA
L'esistenza di un'abbondante bibliografia sui viaggi compiuti nel
XVI e XVII secolo ha ormai chiaramente illustrato le principali ca­
ratteristiche della letteratura di viaggio relativa a questi secoli, ciò che
non s'è verificato, almeno in eguale misura, per il Settecento. È vero
che in ogni caso non ci troviamo di fronte ad opere di grande valore
artistico, ma è vero anche che una considerazione piuttosto severa, da
questo punto di vista, ha impedito di scorgere quel che di pregevole,
per quanto in misura modesta, potevano offrire le relazioni di alcuni
viaggiatori, ed in ogni caso non ha consentito di valutare appieno l'im­
portanza non trascurabile che rivestono nell'ambito più vasto della cul­
tura dell'epoca.
Scopo di questo lavoro è per l'appunto l'identificazione di alcuni
aspetti importanti, o semplicemente curiosi, della letteratura di viag­
gio del XVIII secolo in Francia, e particolarmente della seconda metà
del secolo, poiché è in questo periodo che si verifica una radicale crisi
di valori, che sembra riflettersi con notevole evidenza nelle relazioni
dei viaggiatori. Si tratta in sostanza di una società che mette in causa
se stessa, le proprie convinzioni, la propria cultura, la propria morale,
sotto lo stimolo eccitante e a volte inquietante delle altre civiltà che
si andavano scoprendo.
Il materiale * di cui ci si è avvalsi riguarda quasi esclusivamente paesi
extraeuropei, non solo per delimitare materialmente un argomento che
offre un'eccezionale ricchezza di documenti, ma soprattutto perché la
letteratura di viaggio riguardante l'Europa ha caratteristiche proprie,
in quanto trae origine da esigenze assai diverse. Il viaggio culturale per
l'Europa, il grand tour, è già una moda nella società ricca e colta del
Settecento, e fin dall'inizio del secolo appare ironizzato nel Viaggio
* Si citano i testi nella grafia originale delle edizioni utilizzate.
1 A. CASTOLDI, // lascino del colibrì.