07.01.2021 Views

Jacques-Germain Soufflot - Quaderno 11 - gennaio 2021

Nel giugno 1750 durante un viaggio in Italia, uno dei più grandi architetti francesi visitò Paestum eseguendo per la prima volta un dettagliato rilievo degli antichi monumenti. Jacques Germain Soufflot accompagnava in Italia Abel-François Poisson, allora monsieur de Vandières, più tardi marchese di Marigny, ma soprattutto fratello della favorita di Luigi XV, la celeberrima marchesa di Pompadour. Il viaggio costituiva da un lato un momento di formazione del giovane Abel in vista dell’incarico che lo avrebbe atteso al suo ritorno a Parigi come “Directeur Général des Bâtiments du Roi” e dall’altro un’occasione per l’architetto di ricercare argomenti che rinnovassero il linguaggio architettonico di un irrazionale ed eccessivo barocco. Dalla sua conoscenza diretta dei monumenti dell’antichità, soprattutto romani e dei templi di Paestum, dal suo stile severo e dalla scala monumentale delle sue creazioni, Soufflot appare come la figura centrale della rinascita dell’arte del costruire della seconda metà del XVIII secolo.

Nel giugno 1750 durante un viaggio in Italia, uno dei più grandi architetti francesi visitò Paestum eseguendo per la prima volta un dettagliato rilievo degli antichi monumenti.
Jacques Germain Soufflot accompagnava in Italia Abel-François Poisson, allora monsieur de Vandières, più tardi marchese di Marigny, ma soprattutto fratello della favorita di Luigi XV, la celeberrima marchesa di Pompadour. Il viaggio costituiva da un lato un momento di formazione del giovane Abel in vista dell’incarico che lo avrebbe atteso al suo ritorno a Parigi come “Directeur Général des Bâtiments du Roi” e dall’altro un’occasione per l’architetto di ricercare argomenti che rinnovassero il linguaggio architettonico di un irrazionale ed eccessivo barocco.
Dalla sua conoscenza diretta dei monumenti dell’antichità, soprattutto romani e dei templi di Paestum, dal suo stile severo e dalla scala monumentale delle sue creazioni, Soufflot appare come la figura centrale della rinascita dell’arte del costruire della seconda metà del XVIII secolo.

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

<strong>Jacques</strong> <strong>Germain</strong> <strong>Soufflot</strong>. L'architetto illuminista a Paestum<br />

Costabile Cerone<br />

A d a s s i c u r a r e l a d i ff u s i o n e d i P a e s t u m<br />

nell'immaginario dell'Europa settecentesca, richiamando<br />

l'attenzione degli studiosi sull'architettura<br />

dorica dei templi, fu di certo <strong>Jacques</strong> <strong>Germain</strong><br />

<strong>Soufflot</strong> (fig. 1, immagine di copertina), che definito<br />

il più grande architetto neoclassico francese del<br />

XVIII secolo, è famoso per aver progettato la chiesa<br />

di Sainte-Geneviève a Parigi (fig. 2), nota in seguito<br />

come il Panthéon de Paris, dove oggi riposano le<br />

sue ceneri.<br />

Nato nel 1713 a Irancy, in Borgogna, a 19 anni partì<br />

per studiare architettura a Roma, all' Académie de<br />

France, rimanendovi fino al 1738. Ritornato in patria<br />

intraprese la carriera di architetto a Lione dove progettò<br />

la facciata dell'edificio più rappresentativo<br />

della città, l'Hôtel-Dieu sul Rodano, tenendo al contempo<br />

lezioni di storia degli stili e delle tecniche in<br />

architettura all' Académie des beaux-arts fino alla<br />

nomina di professore all'Académie Royale<br />

d'Architecture a Parigi nel 1749.<br />

In quello stesso anno fu scelto per accompagnare nel<br />

viaggio di studio in Italia Abel François Poisson de<br />

Vandières, fratello della marchesa di Pompadur e<br />

futuro marchese di Marigny, per prepararlo alla<br />

gestione degli edifici reali. Il giovane Abel (fig. 3)<br />

aveva ottenuto l'opportunità di ricoprire la carica di<br />

Direttore generale del dipartimento responsabile dei<br />

lavori ordinati dal re ( Bâtiments du Roi), in altre parole<br />

garante della politica artistica della Nazione.<br />

L'onere di <strong>Soufflot</strong> era dunque rilevante, doveva<br />

formare la persona che avrebbe diretto le arti francesi,<br />

affinandone il gusto estetico ed educarlo al bello;<br />

era quindi necessario che imparasse ad apprezzare<br />

ciò che l'opinione “illuminata” apprezzava.<br />

Partiti dunque da Parigi il 20 dicembre 1749, insieme<br />

all'abate Jean Bernard Leblanc, critico d'arte stimato<br />

per le sue virtù morali, e al pittore e incisore Charles<br />

Nicolas Cochin (il giovane), artista alla moda molto<br />

noto negli ambienti letterari (fig. 4), dopo quasi due<br />

anni in giro per l'Italia fecero ritorno a Parigi imbarcandosi<br />

ad agosto 1751 su di una nave che da Genova<br />

era diretta a Marsiglia. Durante il tour italiano<br />

Cochin iniziò a scrivere un diario che pubblicato nel<br />

1758 con il titolo “ Voyage d'Italie” si presentava<br />

come un vero e proprio volume sulla storia dell'arte<br />

italiana, una guida di riferimento per la maggior parte<br />

2<br />

Fig. 1. Van Loo Louis Michel (1707-1771)<br />

Ritratto di <strong>Jacques</strong> <strong>Germain</strong> <strong>Soufflot</strong> (Irancy, 1713 -<br />

Parigi, 1780)<br />

Olio su tela (60 x 77 cm)<br />

Musée du Louvre, Parigi<br />

Fig. 2. <strong>Jacques</strong> <strong>Germain</strong> <strong>Soufflot</strong><br />

Sezione longitudinale della chiesa di Saint-Geneviève a<br />

Parigi, vers. 1755<br />

Inchiostro e acquarello su carta (37,9 x 25,3 cm)<br />

Collezione del Canadian Centre for Architecture,<br />

Montreal<br />

2

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!