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12<br />

b<strong>in</strong>i non hanno familiarità con questo <strong>la</strong>voro femm<strong>in</strong>ile e spesso non<br />

hanno mai visto un te<strong>la</strong>io).<br />

Una spo<strong>la</strong> tutta d’oro. subito Pauleddu pensa di prendere quel<strong>la</strong> cosa<br />

meravigliosa e portar<strong>la</strong> dal babbo, per fargli vedere che aveva ragione<br />

lui. Afferra <strong>la</strong> spo<strong>la</strong> e si precipita fuori dal<strong>la</strong> casupo<strong>la</strong> per correre verso<br />

il paese, verso casa.<br />

Ma ha fatto appena <strong>in</strong> tempo a fare dieci passi che si scatena tutta <strong>la</strong><br />

furia degli elementi. Era una bel<strong>la</strong> giornata, quando improvvisamente<br />

si alza il vento, un vento fortissimo, impetuoso che scuote gli alberi e<br />

solleva <strong>in</strong>torno a lui un vortice che sembra lo alzi per aria. Ma lui non si<br />

ferma, corre corre a perdifiato giù nel sentiero che scende verso il paese.<br />

Poi arrivano i tuoni e i fulm<strong>in</strong>i e una pioggia fortissima che <strong>in</strong> due secondi<br />

è bagnato fradicio, ma lui non si ferma. Arriva davanti a quello che era<br />

un torrentello che lui attraversava sempre con le sue capre saltel<strong>la</strong>ndo<br />

sulle pietre. Ma ora è diventato un fiume <strong>in</strong> piena che trasc<strong>in</strong>a tutto,<br />

rami, tronchi. Ma Pauleddu dietro di lui ha una tempesta e il vortice di<br />

vento e terra che sembra lo voglia <strong>in</strong>ghiottire. Allora si getta nel fiume,<br />

pensando di poter raggiungere <strong>in</strong> fretta l’altra sponda, sono solo un paio<br />

di metri, ma <strong>la</strong> corrente impetuosa è più forte <strong>del</strong>le sue piccole braccia,<br />

lui cerca di nuotare, sempre con <strong>la</strong> spo<strong>la</strong> stretta <strong>in</strong> pugno, ma <strong>la</strong> corrente<br />

lo trasc<strong>in</strong>a giù, Pauleddu non ce <strong>la</strong> fa, ma proprio <strong>in</strong> quel momento vede<br />

un ramo. Un ramo di oleandro che si protende sull’acqua, <strong>la</strong> sua salvezza.<br />

subito Pauleddu si aggrappa a quel ramo e riesce a tirarsi su e arrivare<br />

sull’altra riva. si salva, ma facendo così ha perso … (mimo il gesto <strong>del</strong><strong>la</strong><br />

mano che si aggrappa al ramo e ripeto “ha perso…” <strong>la</strong>sciando che siano<br />

gli ascoltatori a completare: “<strong>la</strong> spo<strong>la</strong>!” dicono subito i più attenti).<br />

Giusto. La spo<strong>la</strong>. E non appena <strong>la</strong> spo<strong>la</strong> tocca l’acqua, tutto si p<strong>la</strong>ca.<br />

Il vento diventa una brezza leggera, <strong>la</strong> pioggia cessa, le nubi se ne<br />

vanno e ricompare il cielo azzurro come prima. Pauleddu, bagnato

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