Rivista Accademica n° 31 - accademia dei rozzi
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Fig. 2 Il fronte principale della Villa.<br />
valore della villa si può dedurre che a quel<br />
tempo essa fosse terminata più o meno<br />
nelle forme attuali, dal momento che viene<br />
descritta allora con il palazzo, le case, fortezze,<br />
edifici, selice, boschi, terre culte, vineate, olivate e<br />
prative: era perciò un vero e compiuto complesso<br />
agricolo. 7<br />
Non si ha notizia precisa circa la data in<br />
cui il castello venne trasformato in villa.<br />
Secondo un autorevole studio, il castello<br />
venne trasformato nelle forme attuali<br />
prima di ritornare di proprietà <strong>dei</strong> Chigi<br />
(1534). 8 Ma la trasformazione potrebbe<br />
essere avvenuta ancora prima, ossia quando<br />
apparteneva a Giulio II. Siamo, comunque,<br />
più propensi ad ipotizzare che la trasformazione<br />
in villa, attraverso l’ampliamento<br />
di un corpo a squadra, maggiore di<br />
quello preesistente e comprendente portico<br />
con due logge sovrastanti, sia stata com-<br />
6 Archivio Chigi, 17286, fasc. 10-1534 “Acquisto<br />
della Castellaccia, fatto da Mario, Pandolfo, Augusto,<br />
Alessandro, Alfredo e Sigismondo Chigi, figli di P.<br />
Sigismondo Chigi e di Sulpizia Petrucci”.<br />
missionata dai Chigi, appena rientrati in<br />
possesso della villa.<br />
Sappiamo, peraltro, da Annibale Petrini<br />
che la Suvera venne assediata e abbattuta<br />
durante le lotte tra Siena e Firenze nell’<br />
ottobre del 1554 9 . Ma non sappiamo se i<br />
danni furono ingenti, certo è che un intervento<br />
di restauro fu evidentemente necessario<br />
dopo l’invasione, come dimostrano<br />
anche l’analisi stilistica di molti elementi<br />
decorativi, soprattutto del salone al piano<br />
nobile e delle logge. Di fatto la parte antica<br />
venne restaurata e inglobata nella nuova<br />
costruzione (tutta l’ala sud-est) composta di<br />
un corpo a squadra con un portico e due<br />
logge sovrapposte su due lati ideate per colloquiare<br />
ininterrottamente con la natura<br />
circostante.<br />
La grande ricchezza decorativa e architettonica<br />
che caratterizza tanto sia l’inter-<br />
7 I. Belli Barsali, Baldassarre Peruzzi e le ville senesi<br />
del Cinquecento, San Quirico d’Orcia, 1977, p. 64.<br />
8 Ibidem, 64.<br />
9 ASS, Balia 773, n.81.