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ViVaVerdi n. 2 - Siae

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stampa (www.lampidistampa.it) primo<br />

editore italiano di print on demand.<br />

Stampa su richiesta.<br />

Qui, dunque, non parleremo di contenuti<br />

(il lento, inarrestabile, forse tragico<br />

e sorprendente reciproco avvicinamento<br />

tra uomini e robot…) – con presumibile<br />

disappunto dell’autore –, bensì<br />

parleremo solo di “contenitore”, perché<br />

mai come in questo caso è vero e<br />

tangibile il sillogismo di McLuhan che<br />

“il medium è il messaggio”. In sé Noi,<br />

robot è un libro del genere “pilota”, destinato<br />

a inaugurare una nuova frontiere<br />

dell’editoria italiana. Un titolo che<br />

precorre i tempi, perché nelle intenzioni<br />

del suo editore “è destinato a prefigurare<br />

la possibile nascita di una collana<br />

tutta e-book” spiega Emanuele Bevilacqua,<br />

socio di maggioranza di Cooper.<br />

Di fatto, in Italia qualcosa di simile<br />

non esiste. I principali editori producono,<br />

per lo più, ancora libri “tradi-<br />

zionali” su carta, che poi mettono in<br />

vendita anche attraverso i rispettivi siti.<br />

Ciò che, di fatto, li rende per lo più<br />

“negozi online”. E mentre i colossi editoriali<br />

appaiono guardinghi nello sfruttare<br />

le possibilità online offerte da una<br />

library come Amazon.com, più disinvolto<br />

è l’approccio dei piccoli editori, i<br />

cui “numeri” – tirature, distribuzione,<br />

vendite - restano tutto sommato sempre<br />

piuttosto contenuti: “Mettere il nostro<br />

catalogo in Internet – spiega Bevilacqua<br />

– ci aiuta ad allargare il bacino di<br />

utenza del marchio, contribuisce a farlo<br />

conoscere e a realizzare in termini<br />

economici e pubblicitari qualcosa in più<br />

rispetto alla libreria, essendo ormai lo<br />

strumento telematico decisamente in<br />

espansione, soprattutto tra una fascia<br />

di pubblico medio-alta che legge e fa<br />

pure acquisti online”.<br />

E veniamo ora agli aspetti più prettamente<br />

pratici di un libro solo online.<br />

Diego Pierini, scrittore e autore televisivo. La sua<br />

opera prima Noi Robot è solo on-line. E’ possibile<br />

scaricarla dal sito www.coopereditore.it<br />

Tecnicamente Noi, robot si scarica in<br />

pdf dal sito di Cooper editore o da Amazon.com<br />

al costo di 1,90 euro, prezzo<br />

davvero basso o ridotto all’essenziale<br />

perché si tratta di un prodotto immateriale:<br />

oltre ai contenuti, al lavoro dell’autore<br />

e all’impaginazione, l’apporto<br />

d’un grafico, non c’è null’altro. Niente<br />

carta, niente stampa, niente rilegatura,<br />

nessuna distribuzione. Tolto tutto ciò,<br />

il prezzo di copertina inevitabilmente<br />

s’abbatte da sé. Ma possibile che un libro<br />

possa costare così poco? E come si<br />

calcolano i diritti? Rispettati oppure no?<br />

Bevilacqua non si sottrae all’interrogativo,<br />

e con matita e taccuino alla mano<br />

fa con noi un po’ di conti: “Quando offro<br />

a un autore il 10% sul prezzo di copertina,<br />

in realtà gli sto proponendo circa<br />

il 25% dei miei ricavi” calcola Bevilacqua.<br />

“Questo perché circa il 60% del<br />

prezzo al pubblico va alla distribuzione<br />

e non all’editore. Se un libro costa 10<br />

euro, a me editore vanno 4 euro per ogni<br />

copia venduta mentre all’autore un euro”.<br />

E su 1,90 euro? “Su 1,90 euro, il<br />

dieci per cento è il dieci per cento... cioè<br />

19 centesimi…”.<br />

“La verità – dice Bevilacqua – è che<br />

adesso si apre un interessante dibattito<br />

che nessuno ha ancora affrontato:<br />

quello di ridisegnare le regole del gioco<br />

dell’editoria italiana. Ci saranno, già<br />

ci sono, più opportunità per l’autore,<br />

che può diventare un editore in proprio<br />

con un maggiore controllo sul distribuito<br />

e sul venduto”. In che senso? “A<br />

parte il bollino <strong>Siae</strong>, che sui grandi numeri<br />

di tiratura è e resta garanzia di certificazione<br />

per l’autore sulle copie effettivamente<br />

distribuite e vendute, in<br />

verità ciascun editore potrebbe dichia-

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