Processo alla - Avvocato Carlo Priolo
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INTRODUZIONE<br />
Una lunga serie di articoli, di interviste, di talk shows più o meno partigiani, personaggi<br />
a trazione anteriore di maggiore visibilità hanno tentato di tratteggiare la politica del<br />
Governo Monti, come un male necessario non più sopportabile. Satira, ironia,<br />
struggente critica, ma anche impropri riferimenti storici, culturali, scientifici, sono gli<br />
ingredienti con i quali eroi di carta, paladini del bene comune, predicatori della difesa<br />
degli ultimi si sono cimentati nell’opera di demolizione, ora occulta ora palese, delle<br />
decisioni del Governo Monti. Altri con più equilibrio hanno sostenuto il governo Monti<br />
e ne hanno spesso condiviso i provvedimenti, dichiarando di voler sposare l’agenda<br />
Monti anche per il futuro. Altri ancora per marcare una propria posizione politica hanno<br />
posto una serie di distinzioni senza partecipare ai favorevoli e ai contrari per quanto<br />
dovrà essere fatto nel futuro.<br />
Uomini politici di lungo corso, giornalisti famosi, intellettuali a corrente alternata,<br />
come pure attori e cantanti hanno reiterato il vecchio rituale dell’occorrerebbe,<br />
bisognerebbe, in breve l’antico pernicioso dovrebbe essere, fortemente letale per le<br />
casse dello Stato, frutto di pochezza intellettuale che dà cittadinanza al pressappoco e<br />
manda in frantumi le trab<strong>alla</strong>nti icone del personale politico e delle folle protestatarie e<br />
di piazza, portatrici del male della violenza e dell’intolleranza pur se alzano le bandiere<br />
della democrazia e della libertà.<br />
L’opera rappresenta una condanna senza appello dei vecchi strumenti della lotta<br />
politica che la variegata dirigenza dei partiti tarda ad abbandonare, priva di prospettive<br />
moderne, di inventive comunicative, ancorata a vecchi schemi ideologici, incapace di<br />
conquistare un reale e duraturo consenso tra la gente. Vengono messi a nudo obsolete<br />
formule quali il doppio pesismo, la demonizzazione del nemico politico, la<br />
superficialità di analisi politiche, economiche e sociologiche, la impraticabilità di<br />
soluzioni alternative, frutto di dichiarazioni altisonanti, di anatemi ultimativi, di<br />
spericolate promesse, che i tamburi della propaganda diffondono tra i fedeli delle<br />
diverse fazioni. Opposizioni di diverso orientamento fatte solo di parole, slogans,<br />
insulti, accuse, avventurismo, dove personaggi senza valore si pongono <strong>alla</strong> guida del<br />
popolo deluso e flagellato d<strong>alla</strong> crisi economica, si autocandidano <strong>alla</strong> gestione della<br />
cosa pubblica. La mission del libro è improntata <strong>alla</strong> moderazione consapevole, a<br />
temperare la durezza della vanità comunicativa, ad abbassare la superbia, a distruggere<br />
i semi della discordia, a rettificare i giudizi temerari. Far trionfare la ragionevolezza, la<br />
saggezza e l’integrità della conoscenza e della necessità di azioni politiche fondate sullo<br />
studio dei fenomeni economici e sociali fanno da contraltare <strong>alla</strong> moltiplicazione degli<br />
appelli al conclamato bene comune, alle ricorrenti denunce dei disagi, delle carenze<br />
vendute nel mercato dell’inutile e dell’ovvio. L’autore pensa, invece, di abiurare da<br />
una diffusa omologazione partigiana, cercando di accrescere il peso e la forza di una<br />
informazione libera da pregiudizi, determinata a segnalare i fatti e gli accadimenti della<br />
realtà da leggere puntando <strong>alla</strong> soluzione dei problemi e non <strong>alla</strong> semplice descrizione,<br />
molto spesso parziale e fuorviante.<br />
Tentano di far capire che occorre cambiare approccio <strong>alla</strong> soluzione dei problemi, una<br />
presa di coscienza generale sulla necessità di mettere in discussione le basi di un<br />
sistema che non funziona e difficilmente potrà essere corretto con interventi di dettaglio<br />
e con passaggi nel mondo delle illusioni. Così come lo studio e la correzione dei<br />
fenomeni naturali, economici e psicologici ha il suo referente scientifico nelle scienze<br />
naturali, nella scienza economica e nelle discipline psicologiche, diventa<br />
imprescindibile, pur nella limitatezza della trattazione, individuare un referente<br />
scientifico che possa orientarci nella prospettazione delle soluzioni possibili dei<br />
problemi politici e conseguentemente di quelli economici e sociali. Sovente la metodica<br />
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