L'intervista a Emanuel

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Tutti l’abbiamo… se ci stiamo ad averla! Noi siamo quello che crediamo di
essere… Questo è il potere immenso che ha la fede personale sull’uomo.
Certamente. La fisica ci informa che “Azione” (la causa) e “Reazione”
(l’effetto) sono assolutamente interattivi, ossia sono “simultanei” tra di loro.
Noi invece vediamo sempre la causa prima dell’effetto, ci sbagliamo e
crediamo poi sia vero il divenire. Dobbiamo perciò fare un’esperienza complessa,
che segua due processi opposti, per poter capire il vero.
Che, poggiandoci solo su quanto ci risulta ora, sbagliamo a capire!
La scienza umana si sta occupando di un mondo creato da una animazione
dovuta tutta ad un Creatore, e trae i suoi giudizi escludendo che esista!
Così afferma che la luce si muove… alla velocità della luce e sbaglia, perché è
la velocità dell’anima che dà animazione a quella velocità. Facciamo suonare un
disco che non ha suono, e la scienza crede nel suono e non in te che lo causi!
Nessun movimento c’è in natura e il farsi che appare (e che è “scientificamente
accertato”) è assolutamente falso! È come se fosse un movimento… musicale! Se
la Scienza non è capace d’uscire dall’idea che le cose “avvengano”, resta una
scienza “erronea” che persegue tuttora una visione Tolemaica della realtà!
Sì! È tuttora la scienza dell’apparenza e non della verità!
Se la Scienza non s’accorge che esistiamo in un “cartone animato” (da noi),
sarà sempre distratta dai moti apparenti e non sarà in grado d’andarne all’origine,
facendone un’analisi “essenziale”, che distingua momento da momento.
Lo dici tu! Esistono le quantità di Planck, al di sotto delle quali nulla appare…
Con i concetti e attraverso misurazioni quantitative poggiate sui valori ideali.