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L'intervista a Emanuel

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1455<br />

Anch’io il Figlio Gesù. Da quando mi sono accorto di qual fosse il valore ideale<br />

che volevo condividere, mi sono posto per intero a far brillare il mio voler essere in<br />

Cristo con Cristo e per Cristo… insomma luce per Lui, in pensieri, parole ed opere.<br />

<br />

Tutti hanno visto che avevo ricchezza, potenza e rispetto. E tutti, oggi, vedono<br />

come nulla di tutto ciò mi sia rimasto, perché nulla ho voluto tenere per me e tutto<br />

ho ceduto interamente a far brillare Gesù.<br />

Io mi sono comportato davvero come il Signore, che è così certo di quanto ha in<br />

modo assoluto, da non temere assolutamente di perderlo, se lo dà via e l’impiega<br />

tutto, nel relativo.<br />

Il vero Signore possiede eternamente le cose che ha e non ne è mai posseduto,<br />

sicché può donarle tutte e non perdere niente! Io mi sono comportato esattamente<br />

così, possedendo risorse che giudicavo inesauribili.<br />

<br />

Non ho perso assolutamente nulla. Mi aggiro in mezzo alle mie difficoltà ma<br />

non mi schiacciano, mi esaltano! Sento tutta l’infinita potenza che esiste in questa<br />

apparente croce finita sulle mie spalle.<br />

Essa mi avverte di quanto io sia stato veramente il Signore di me stesso e mi<br />

resta l’infinita gioia di essermi donato. Mi rimane la convinzione che possa ancora<br />

seguitare a farlo, come prima e meglio di prima, perché se un giorno offrivo beni e<br />

cose materiali, oggi ho ben di più da poter offrire: addirittura il mio stesso spirito e<br />

il mio estremo desiderio di sacrificio personale.<br />

<br />

No. Sono terribilmente pratico! Se mi sveglio di notte e debbo umiliarmi a far<br />

pipì in una bottiglia, (perché, ricco un dì, oggi ho solo i 17 metri d’una cucina<br />

riadattata, in cui vivere, senza servizi), non sto facendo teorie ma sperimentando la<br />

cruda concretezza delle situazioni. Ebbene, mentre lo faccio, sento d’essere in<br />

questa condizione per aver voluto dare tutto, a rendere splendente il vangelo di un<br />

Figlio di Dio che ho adottato come mio figlio… ed ho molto, infinitamente di più!<br />

<br />

Non ho agito secondo le astrazioni che fai solo tu. Quando dei giovani mi hanno<br />

chiesto aiuto, io li ho trattati da figli, considerandoli Gesù e gli ho dato tutto.<br />

Mi ha mosso il Cristianesimo più cha la mia umana bontà.<br />

E non ho espresso teorie ma utilizzato tutti i miei beni materiali, fino a non<br />

averne più! Gesù è divenuto la mia casa ed è questa cucina, questa povera

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