Semeiotica Faccini.pdf - AppuntiMed

E.O. del Cuore
Nell’E.O. del cuore bisogna prestare particolare attenzione alla zona precordiale, che si descrive come la zona
compresa tra (linee orizzontali) la xifo-sternale e la angolo-sternale e (linee verticali) tra la emiclaveare e la
medio sternale (ovviamente sinistre). Nella valutazione generale del paziente bisogna osservare sia il polso
periferico, sia la pressione venosa centrale (osservazione del collo). Inoltre va sempre ricercato l’itto della
punta. La parte più importante è l’auscultazione, mentre palpazione ed ispezione sono molto limitate.
§
Ispezione
Come detto si dovrebbe ricercare l’itto della punta; in casi particolari è possibile indagare la bozza precordiale,
che però è tipica di bambini sulla soglia dell’età adulta con un cuore sovradimensionato (patologie fin dalla
nascita).
§
Palpazione
PMI (Point of Maximum Impulse)
Corrisponderebbe all’itto, e dovrebbe essere percepibile con la punta delle dita. In genere lo si trova grossomodo
sul V spazio 1cm interno all’emiclaveare; Quindi si indica lo spazio intercostale dove lo si è individuato,
segnando la distanza in cm dalla medio sternale (in genere 7-9cm).
Questo punto va auscultato, e se non lo si trova nella sede più comune bisogna segnalarlo. Sarebbe opportuno
rilevare contemporaneamente all’auscultazione dell’itto anche un polso
periferico, che dovrebbe essere sincrono.
Sfregamento (thrill)
La palpazione dell’itto andrebbe eseguita coi soli polpastrelli, mentre lo
sfregamento va indagato con tutta la mano a piatto. (imm. )
§
Percussione
E’ praticamente abbandonata, per quanto riguarda il cuore. Infatti la silhouette cardiaca è oscurata dal polmone,
soprattutto a destra. L’aia di ottusità cardiaca è anche detta relativa, in quanto si va appunto a sovrapporre al
polmone; l’area invece assoluta è quella non ricoperta dal polmone.
Angolo Epato-Cardiaco
L’area di ottusità cardiaca si arresta grossomodo a livello
della parasternale destra. Contemporaneamente il fegato
descrive un’area di ottusità a livello (grossomodo) del V
spazio; In questo modo le due aree di ottusità vanno a
definire un angolo (emitorace destro) di 90°. Cambiamenti
di quest’area (ottusità, acuità), indicano che qualcosa si è
spostato, modificato (in genere il cuore dislocato, un’epato
megalia…). Il paziente durante l’esame sarebbe meglio
fosse in ortostatismo, o inclinato a 30°.
Giuseppe Marini: Semeiotica (a.a. 2009 / 2010) 17