caratterizzazione biomeccanica dei tendini e dei legamenti del piede
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Caratterizzazione anatomica e morfometrica <strong>del</strong> <strong>piede</strong><br />
l’aponeurosi si è fissata al calcagno ed il muscolo si è perciò atrofizzato. Questo poiché il<br />
<strong>piede</strong> ha acquistato una posizione ad angolo retto rispetto alla gamba e si è trasformato da<br />
organo di prensione a organo di sostegno. Nei soggetti giovani l’aponeurosi plantare<br />
presenta una continuità con il tendine d’Achille a livello <strong>del</strong> tubercolo <strong>del</strong> calcagno. Con il<br />
passare <strong>del</strong>l’età però la connessione diminuisce sempre più riducendosi in età avanzata a<br />
poche fibre.<br />
Attualmente il ruolo principale <strong>del</strong>la fascia plantare, in particolare la parte mediale, è<br />
quello di mantenere la conformazione a volta <strong>del</strong> <strong>piede</strong> e di costituire un efficace mezzo di<br />
protezione <strong>dei</strong> vasi e <strong>dei</strong> nervi. Di fondamentale importanza per la funzionalità<br />
complessiva <strong>del</strong> <strong>piede</strong> sono <strong>del</strong>le particolari strutture non direttamente riconducibili a<br />
componenti di natura legamentosa: i retinacoli. Si tratta essenzialmente di rinforzi e<br />
fascicoli di origine connettivale <strong>del</strong>la fascia crurale che, in corrispondenza degli estensori<br />
nella regione anteriore e distale <strong>del</strong>la gamba formano il retinacolo superiore <strong>dei</strong> muscoli<br />
estensori e nella regione dorsale <strong>del</strong> tarso costituiscono il retinacolo inferiore <strong>dei</strong> muscoli<br />
estensori. Esistono inoltre i retinacoli <strong>dei</strong> peronieri. La principale funzione che svolgono è<br />
quella di ruotare la direzione di applicazione <strong>del</strong>le azioni muscolari, permettendo allo<br />
stesso tempo di mantenere le guaine mucose tendinee e i <strong>tendini</strong> stessi nella loro posizione<br />
anche durante la contrazione muscolare. Oltre ai retinacoli <strong>dei</strong> muscoli estensori sono di<br />
fondamentale importanza anche quelli <strong>dei</strong> muscoli flessori: si tratta di membrane molto<br />
sottili disposte a livello sottocutaneo e ancorate a strutture ossee, che si comportano<br />
essenzialmente come “pulegge” fibrose.<br />
1.4.1. Articolazioni <strong>del</strong>la caviglia<br />
La caviglia e le articolazioni <strong>del</strong> <strong>piede</strong> permettono a quest'ultimo un movimento<br />
caratterizzato da tre assi e tre gradi di libertà:<br />
- un asse trasversale passante tra i malleoli: esso corrisponde all'asse di rotazione<br />
<strong>del</strong>l'articolazione tibio-tarsica, su cui si effettuano i movimenti di flesso-estensione<br />
(flessione dorsale e flessione plantare rispettivamente),<br />
- l'asse longitudinale <strong>del</strong>la gamba intorno al quale si effettuano i movimenti di<br />
abduzione ed adduzione,<br />
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Caratterizzazione <strong>biomeccanica</strong> <strong>dei</strong> <strong>tendini</strong> e <strong>dei</strong> <strong>legamenti</strong> <strong>del</strong> <strong>piede</strong>