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caratterizzazione biomeccanica dei tendini e dei legamenti del piede

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Analisi <strong>del</strong>la configurazione micro-strutturale <strong>dei</strong> tessuti connettivi molli in riferimento alla<br />

funzionalità <strong>biomeccanica</strong><br />

Figura 2.4: Comportamento meccanico a trazione <strong>del</strong>le fibre di collagene<br />

La particolare struttura <strong>del</strong>le fibre di collagene è responsabile <strong>del</strong> suo comportamento<br />

meccanico. Nella prima parte <strong>del</strong>l’allungamento a trazione (regione 1) l’arrangiamento<br />

elicoidale <strong>del</strong>le catene proteiche ed i legami intramolecolari fanno sì che le fibre di<br />

collagene abbiano una modesta capacità di sopportare i carichi. Le fibre ruotano e si<br />

flettono modificando la loro geometria spaziale, dalla forma elicoidale a quella lineare.<br />

Pertanto, la regione 1 è caratterizzata da comportamento elastico con basso valore <strong>del</strong><br />

modulo di Young. Quando le catene proteiche sono distese le proprietà meccaniche<br />

aumentano diventando dipendenti dai legami intra e intermolecolari. Pertanto, la regione 2<br />

è caratterizzata da comportamento elastico con elevate proprietà meccaniche.<br />

2.2.1.2. Fibre elastiche<br />

Le fibre elastiche sono costituite da microfibrille di elastina e di fibrillina, organizzate in<br />

una disposizione altamente ordinata. Come si evince dal nome, la caratteristica principale<br />

di queste fibre è l'elevata elasticità: sono infatti in grado di sopportare torsioni e tensioni<br />

anche notevoli, deformandosi per poi ritornare allo stato di distensione originario. È bene<br />

precisare che si tratta di una deformazione passiva: tali fibre, infatti, modificano la loro<br />

estensione solo per mezzo di fattori esterni di pressione o in seguito alla contrazione di<br />

fibre muscolari. Le fibre elastiche possono anche fondersi tra loro dando origine alle<br />

lamine o membrane elastiche ove sia richiesta una maggiore deformabilità, come nella<br />

tonaca media <strong>dei</strong> vasi sanguigni.<br />

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Caratterizzazione <strong>biomeccanica</strong> <strong>dei</strong> <strong>tendini</strong> e <strong>dei</strong> <strong>legamenti</strong> <strong>del</strong> <strong>piede</strong>

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