Stravisi F. 2006 - Dip. Scienze della Terra
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civica <strong>della</strong> città di Trieste, che a tutt’oggi conserva la stessa sede (fig. 5).<br />
L’attività dell’Accademia era tenuta in considerazione dalle autorità, tanto che il<br />
18 aprile 1818 ed il 13 giugno del 1832 la scuola "fu favorita dalla visita sovrana<br />
dell'Imperatore Francesco I", il 24 agosto 1819 ed il 10 settembre 1844 da quelle<br />
del principe ereditario Ferdinando I, ed infine il 14 maggio 1850 ed il 21<br />
novembre 1856 da quella dell'Imperatore Francesco Giuseppe I (GENERINI, 1884).<br />
Nel 1841 inizia ufficialmente presso l’Accademia l’attività del gabinetto<br />
meteorologico del prof. Gallo. Nel 1850 fu istituita una specola astronomiconautica,<br />
affidata a Francesco Schaub. A titolo di curiosità, ricordiamo che dal<br />
1852 da questa specola veniva pionieristicamente trasmesso via telegrafo il<br />
segnale del mezzogiorno alla lanterna (il faro, costruito nel 1833, che chiude a SW<br />
il porto di Trieste), che lo diffondeva con lo sparo di un apposito cannoncino;<br />
inoltre, sul lato del faro verso il mare “grandi cifre arabiche” indicavano “lo stato<br />
barometrico dell’atmosfera” (GENERINI, 1884). Nel 1856-1857 il palazzo Biserini<br />
fu innalzato con la costruzione di un terzo piano, per ospitare il Museo di storia<br />
naturale. Nel 1866 fu istituito, sempre nell’ambito dell’Accademia, un<br />
osservatorio astronomico; nel 1868, andato in pensione Gallo, il gabinetto<br />
meteorologico passò a Ferdinando Osnaghi. Nel 1869 l’osservatorio sul tetto fu<br />
ulteriormente ampliato (fig. 4); al molo Sartorio (fig. 21), nella casetta <strong>della</strong><br />
guardia di finanza, dove era collocato un anemometro venne installato un<br />
mareografo, il primo dell’Adriatico. Nel 1878 l’osservatorio meteorologico e quello<br />
astronomico vennero riuniti nell’ Osservatorio Marittimo, sotto la vigilanza del<br />
direttore, cui veniva affidato anche l’osservatorio sismico allora situato nella villa<br />
Necker (sull’attuale via Università). Alla morte di Osnaghi, nel 1891, le<br />
osservazioni meteorologiche continuarono a cura di Edoardo Mazelle.<br />
Nel 1898 l’ I.R. Osservatorio Astronomico-Meteorologico, staccatosi<br />
definitivamente dall’Accademia, ebbe la sua nuova sistemazione nel “castello” di<br />
Villa Basevi (fig. 6, 21); le osservazioni meteorologiche continuarono ad essere<br />
fatte presso il vecchio osservatorio di piazza Lipsia sino a tutto il 1903.<br />
Le denominazioni assunte dalla scuola nautica di Trieste e le sedi occupate sin<br />
dalla sua fondazione sono elencate nella Tab. 4; nella Tab. 5 sono elencati i<br />
direttori per il periodo che qui ci interessa, ossia sino al 1903.<br />
Denominazione periodo indirizzo ubicazione<br />
Scuola Nautica 1754 - 1774 Collegio dei Gesuiti seminario<br />
Scuola Nautica 1784 - 1807 Piazza Grande palazzo civico<br />
Scuola Nautica giugno 1807- agosto 1810 Piazza di Cavana, n. 2 casa Hoffman<br />
Scuola Nautica 1810 - 1813 Collegio dei Gesuiti ?<br />
Scuola Nautica 1813 - agosto 1814 Via <strong>della</strong> Procureria n. 4, 6 casa Jenner<br />
Scuola Nautica agosto 1814 - 1817 Piazza di Cavana, n. 2 casa Hoffman<br />
I.R. Scuola Reale e di Nautica 1817 - 1820 Piazza Lipsia, n. 1015 palazzo Biserini<br />
I.R Accademia Reale e di Nautica 1820 - 1845 Piazza Lipsia, n. 1015 palazzo Biserini<br />
I.R Accademia di Commercio e<br />
Nautica<br />
1845 - 1921 Piazza Lipsia, n. 1015 palazzo Biserini<br />
R. Accademia Nautica 1921 - 1922 Piazza Attilio Hortis, n. 1 sede attuale<br />
R. Istituto Nautico 1922 - 1932 Piazza Attilio Hortis, n. 1 sede attuale<br />
Istituto Tecnico Nautico 1932 - oggi Piazza Attilio Hortis, n. 1 sede attuale<br />
Tab. 4.- Scuola nautica di Trieste: denominazione, periodo e sede.