Stravisi F. 2006 - Dip. Scienze della Terra

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8 Le schede ed i dati originali di Andrea Stadler de Breitweg purtroppo non ci sono noti; già Gallo affermava in generale che “non esiste un manoscritto autografo di osservazioni meteorologiche anteriori all'anno 1841” (lettera 2), ed in particolare che “ciò io dico non già perchè mi sieno note le osservazioni originali del mio predecessore intorno alle quali fu vana ogni mia indagine …”. Buona parte di queste osservazioni ci sono comunque pervenute, e sono state ritrovate grazie ad un giovane appassionato della materia, Roberto Zorzenon. Circa trent’anni fa, studiando alcuni documenti esistenti presso la biblioteca civica di Trieste, egli si accorse infatti che anche i dati meteorologici precedenti al 1841 (la data d’inizio sino allora considerata ufficiale) erano stati pubblicati regolarmente sul giornale locale dell’epoca, l’ Osservatore Triestino. Zorzenon trascrisse così con pazienza le osservazioni meteorologiche relative agli anni 1802-1812 e 1819-1840, che sono state in seguito archiviate (STRAVISI e ZORZENON, 1986). L’Osservatore Triestino era diretto all’epoca da Giuseppe de Colletti, che era pure fondatore e direttore della biblioteca pubblica; scuola di nautica e biblioteca avevano la sede in comune, di modo che la storia della meteorologia triestina è legata alla storia di queste due istituzioni. L’attività editoriale dell’Osservatore Triestino è stata provvidenziale, in quanto ha evitato che i dati anteriori al 1841 andassero dispersi; non si può escludere inoltre un contributo diretto del Colletti alle osservazioni. Dal 1841 si entra nel periodo “storico”, con registri ufficiali ed informazioni dettagliate sugli strumenti e sulla loro collocazione. Non mancano inoltre serie di osservazioni parallele a cura di altri personaggi; Leonardo Vordoni è stato già ricordato: di lui sappiamo che era un medico, ma ci mancano per ora altre informazioni. Notevole è stata invece l’opera di Lodovico Kert, che tenne dei “diari del tempo” per ben 44 anni, dal 1 aprile 1815 al 1858. Questa serie ininterrotta di dati (misure quotidiane di temperatura alle ore 7, 14 e 21), ritrovata e resa disponibile da Zorzenon, è stata archiviata ed è in fase di studio; la giudichiamo importante, anche se non conosciamo esattamente il luogo dove Kert operava, perché si sovrappone in parte alla serie dello Stadler, e permette di effettuare dei confronti interessanti. La scuola di nautica e la biblioteca civica di Trieste La storia della meteorologia a Trieste risulta quindi strettamente legata alle vicissitudini della scuola di nautica e, seppur in minor grado, a quelle della biblioteca civica. Protagonisti, alla fine del XVIII secolo, furono alcuni uomini locali di genio e di potere, in tempi e condizioni favorevoli allo sviluppo culturale ed economico sotto la guida illuminata della casa d’Austria. Vediamo la cronologia di questi avvenimenti (GENERINI, 1884; TAMARO, 1924; POGLIACCO, 1954). L’imperatrice Maria Teresa, con una risoluzione del 20 agosto 1753, volle creare a Trieste una Scuola Nautica statale simile a quella fondata quattro anni prima ad Amburgo. La scuola fu attivata presso il Collegio dei Gesuiti (fig. 21), e padre Francesco Saverio Orlando (1723-1784), originario di Fiume, ne fu l'organizzatore e l’insegnante; le lezioni inaugurali furono da lui tenute il 10 giugno 1754. Padre Orlando aveva una vasta cultura ed una preparazione matematica notevole per l’epoca, capace anche di ideare e preparare i libri di testo necessari. Continuò il suo insegnamento per quasi vent’anni, finchè il 21
9 Fig. 1.- Trieste: Piazza Grande (Piazza San Pietro) all’inizio dell’ottocento. (1) Teatro San Pietro; (2) Municipio, edificio magistratuale (cancelleria); (3) casa Jenner, via della Procureria; (4) via del Casino di Sanità. Un portico sotto la torre dell’orologio dava accesso al porto. luglio del 1773 papa Clemente XIV decretò lo scioglimento della Compagnia di Gesù. Padre Orlando si trasferì allora a Fiume, portandosi dietro i libri e gli strumenti didattici; nella sua città continuò ad insegnare le scienze matematiche e nautiche per tre anni, addestrando nel frattempo il suo assistente, Luigi Capuano. Alla fine del 1776 la biblioteca e gli strumenti della scuola nautica furono restituiti a Trieste, grazie all’interessamento del suo governatore, il conte Carlo de Zinzendorf e Pottendorf. Nel 1780, Giuseppe de Colletti fondò a Gorizia la colonia Sonziaca dell’Arcadia Romana, società o Accademia di uomini di cultura che nel 1782 aveva già costituito una piccola biblioteca. Nel 1783 usciva l’Osservatore Triestino, un giornale in lingua italiana; nello stesso anno il conte Pompeo de Brigido, mecenate e massone, si diede da fare per riportare a Trieste, della quale era allora governatore, la Scuola Nautica. Questa fu infatti ricostituita con un decreto dell’imperatore Giuseppe II del 5 giugno 1783, con sede in alcune sale della Civica Cancelleria nel palazzo del Municipio (fig. 1, 2). Morto padre Orlando, l’attività della scuola riprese nel 1784 con la direzione dell'abate Capuano.
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