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RITRATTO DI DORIAN GRAY - Psyco

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posto che riteneva gli spettasse di diritto per la nascita, l'indolenza, il buon inglese dei suoi rapporti e la disordinata<br />

passione per i piaceri. Il figlio, che era segretario del padre, aveva dato le dimissioni insieme al suo superiore, un po'<br />

scioccamente come si pensò allora, e, avendo ereditato il titolo pochi mesi dopo, si era seriamente dedicato allo studio<br />

della grande arte aristocratica di non fare assolutamente nulla. Possedeva due grandi case in città, ma preferiva vivere in<br />

appartamenti d'affitto perché aveva meno seccature e pranzava quasi sempre al club. Dedicava qualche attenzione alla<br />

direzione delle sue miniere di carbone nel Midland e si scusava di questo suo vizio industriale col dire che l'unico<br />

vantaggio di possedere del carbone era che esso permetteva a un gentiluomo il decoro di bruciare legna nel caminetto.<br />

In politica era conservatore, salvo quando i conservatori erano al governo. Allora li accusava esplicitamente di essere un<br />

mucchio di radicali. Per il suo cameriere, che lo tiranneggiava, era un eroe e un terrore per la maggior parte dei suoi<br />

parenti, che a sua volta tiranneggiava. Avrebbe potuto nascere solo in Inghilterra, e ripeteva di continuo che il paese<br />

stava andando in malora. I suoi principi erano antiquati e anche a proposito dei suoi pregiudizi ci sarebbe stato molto da<br />

dire.<br />

Quando Lord Henry entrò nella stanza, trovò lo zio, con un ruvido abito da caccia, seduto in poltrona e intento<br />

a fumare un sigaro brontolando sul Times. «Bene Henry,» disse il vecchio gentiluomo, «come mai sei uscito così<br />

presto? Pensavo che voi dandies non vi alzaste mai prima delle due e che non vi si potesse vedere prima delle cinque.»<br />

«Puro affetto familiare, ti assicuro, zio George. Ho bisogno di qualche cosa da te.»<br />

«Soldi, immagino,» disse Lord Fermor assumendo un'espressione brusca. «Bene, siediti e parlamene.<br />

Oggigiorno i giovani pensano che il denaro sia tutto.»<br />

«Sì,» mormorò Lord Henry, slacciando il bottone della giacca, «e quando invecchiano se ne rendono conto. Ma<br />

non voglio soldi. Solo la gente che paga i propri conti ne ha bisogno, zio George, e io, i miei, non li pago mai. Il credito<br />

è il capitale di un figlio cadetto sul quale è possibile vivere piuttosto bene. Inoltre, tratto sempre con i negozianti di<br />

Dartmoor e così non mi seccano mai. Vorrei una informazione, invece, non un'informazione utile naturalmente:<br />

un'informazione inutile.»<br />

«Bene, posso dirti qualunque cosa scritta in un Libro Azzurro inglese, Harry, anche se la gente oggi scrive un<br />

sacco di assurdità. Quando ero in diplomazia, le cose andavano molto meglio. Ma sento che ora si viene ammessi per<br />

concorso. Che cosa puoi aspettarti? Gli esami, signori, sono una farsa dall'inizio alla fine. Se uno è un gentiluomo, ne sa<br />

quanto basta, e se non lo è, tutto quello che sa va a suo demerito.»<br />

«Il signor Dorian Gray non è sui Libri Azzurri, zio George,» disse Lord Henry pianamente.<br />

«Il signor Dorian Gray? E chi è?» domandò Lord Fermor aggrottando le folte sopracciglia bianche.<br />

«È questo che volevo sapere da te, zio George. O piuttosto, so chi è. È il nipote dello scomparso Lord Kelso.<br />

Sua madre era una Devereux, Lady Margaret Devereux. Voglio che mi parli di sua madre. Com'era? Chi ha sposato? Ai<br />

tuoi tempi conoscevi quasi tutti e quindi dovresti saperlo. In questo momento il signor Dorian Gray mi interessa molto.<br />

Lo conosco da pochissimo.»<br />

«Il nipote di Kelso!» ripeté il vecchio gentiluomo. «Il nipote di Kelso!... Certo... conoscevo sua madre<br />

intimamente. Mi pare che sia stato al suo battesimo. Era una ragazza straordinariamente bella, Margaret Devereux, e<br />

lasciò tutti gli uomini costernati quando se ne scappò con un tipo senza una lira. Un nessuno, signori, un ufficiale<br />

subalterno di un reggimento di fanteria o roba del genere. Certo. Ricordo tutta la storia come se fosse avvenuta ieri.<br />

Quel povero giovanotto, rimase ucciso in un duello a Spa, pochi mesi dopo il matrimonio. Una brutta storia. Si disse<br />

che Kelso aveva pagato un avventuriero delinquente, un animale belga perché insultasse in pubblico suo genero. Lo<br />

pagò, signori, lo pagò perché facesse questo. E quel tizio infilò il suo uomo come un piccione. La cosa venne messa a<br />

tacere ma, perdio, dopo questa faccenda, al club Kelso le sue bistecche per qualche tempo se le mangiò da solo. Riprese<br />

la figlia con sé, ma lei non gli rivolse più la parola. Oh, sì, una brutta faccenda. Anche la ragazza morì, morì meno di un<br />

anno dopo. E lasciò un figlio, non è vero? Me ne ero dimenticato. Com'è il ragazzo? Se assomiglia alla madre deve<br />

esser un bel ragazzo.»<br />

«È molto bello.»<br />

«Spero che capiti in buone mani,» proseguì il vecchio, «Se Kelso nei suoi confronti si è comportato come si<br />

deve erediterà un bel mucchio di soldi. Anche sua madre era ricca. Ereditò l'intera proprietà di Selby dal nonno. Il<br />

nonno odiava Kelso. Lo considerava un bastardo. E del resto lo era. Venne una volta a Madrid, quando, io ero là.<br />

Perdio, mi vergognai di lui. La regina mi domandava di continuo notizie di quel nobile inglese che litigava sempre sul<br />

prezzo con i cocchieri. Era diventato un argomento diffuso di conversazione. Per un mese non osai mettere piede a<br />

corte. Spero che abbia trattato il nipote meglio di quei vetturini.»<br />

«Non so,» rispose Lord Henry. «Immagino che il ragazzo sia in buone condizioni economiche. Non è ancora<br />

maggiorenne. So che è proprietario di Selby. Me lo ha detto lui. E... sua madre era bellissima?»<br />

«Margaret Devereux era una delle creature più belle che io abbia mai visto Henry. Non riuscii mai a capire che<br />

cosa la spinse a comportarsi in quel modo. Avrebbe potuto sposare chi voleva. Carlington era impazzito per lei. Però era<br />

romantica, lo erano tutte le donne della sua famiglia. Gli uomini erano delle nullità, ma, perdio, le donne erano<br />

meravigliose. Carlington andò da lei in ginocchio; me lo disse, lui stesso. Lei gli rise in faccia e a quel tempo a Londra<br />

non c'era una ragazza che non gli desse la caccia. E, dato che stiamo parlando di matrimoni sciocchi, che cos'è questa<br />

storia che mi ha riferito tuo padre a proposito di Dartmoor che vuole sposare un'americana? Le ragazze inglesi non sono<br />

abbastanza buone per lui?»<br />

«In questo momento è molto di moda sposare le americane, zio George.»<br />

«Io sosterrò le donne inglesi contro tutto il mondo, Harry,» disse Lord Fermor, battendo il pugno sul tavolo.

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