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o il puritano, può sfoggiare il punto di vista morale che ha su di lui, però la cosa non lo riguarda. Inoltre<br />
l'individualismo si prefigge il più elevato degli obiettivi. La morale moderna consiste nell'accettare i valori stabiliti della<br />
nostra epoca. Secondo me, per qualunque persona colta, accettare i valori stabiliti della sua epoca è una manifestazione<br />
della più rozza immoralità.»<br />
«Ma se uno vive esclusivamente per se stesso, Harry, non ti pare che paghi un prezzo terribile?» obiettò il<br />
pittore.<br />
«Sì, oggi tutto ci costa troppo. Immagino che la vera tragedia dei poveri è che non possono permettersi altro<br />
lusso che il sacrificio. I bei peccati, come le belle cose, sono privilegio dei ricchi.»<br />
«Non si paga solo con il denaro.»<br />
«E con che cosa, Basil?»<br />
«Oh! Con il rimorso, con la sofferenza, con... ecco, con la coscienza della propria degradazione.»<br />
Lord Henry si strinse nelle spalle. «Caro amico, l'arte medievale è affascinante, ma le emozioni medievali sono<br />
passate di moda. Si possono usare nei romanzi, naturalmente. Ma allora le sole cose che si possono usare nei romanzi<br />
sono quelle che non si adoperano più nella realtà. Credimi, nessun uomo civile rimpiange mai un piacere e nessun uomo<br />
incivile sa che cosa è un piacere.»<br />
«So che cosa è un piacere,» esclamò Dorian Gray. «È adorare qualcuno.»<br />
«È certamente meglio che essere adorato,» rispose Lord Henry, giocherellando con un frutto. «Essere adorati è<br />
una seccatura. Le donne ci trattano proprio come gli esseri umani trattano i loro dei. Ci adorano e non fanno altro che<br />
seccarci chiedendoci di fare qualcosa per loro.»<br />
«Avrei dovuto dire che qualunque cosa ci chiedano, ce lo hanno dato in precedenza,» mormorò gravemente il<br />
giovane. «Le donne creano in noi l'amore, hanno il diritto di chiedere che venga loro restituito.»<br />
«Assolutamente vero, Dorian,» esclamò Hallward.<br />
«Non c'è nulla di assolutamente vero,» disse Lord Henry.<br />
«Questo lo è,» lo interruppe Dorian. «Devi ammetterlo, Harry: le donne danno agli uomini la parte più preziosa<br />
della loro vita.»<br />
«Può darsi,» sospirò Lord Henry, «ma invariabilmente la vogliono indietro in spiccioli. Questo è il guaio. Le<br />
donne, come ha detto un francese di spirito, ci ispirano il desiderio di creare capolavori e ci impediscono sempre di<br />
realizzarli.»<br />
«Harry, sei orribile! Non so perché mi piaci tanto.»<br />
«Ti piacerò sempre, Dorian,» replicò Lord Henry. «Prendete il caffè, amici?... Cameriere, ci porti caffè, fine<br />
champagne e sigarette. No, lasci perdere le sigarette; ne ho io. Basil, non ti permetto di fumare il sigaro, devi prendere<br />
una sigaretta. La sigaretta è il modello perfetto di un piacere perfetto: è squisita e ti lascia insoddisfatto. Che cosa si può<br />
volere di più? Sì, Dorian, mi vorrai sempre molto bene. Per te io rappresento tutti i peccati che non hai mai avuto il<br />
coraggio di commettere.»<br />
Che assurdità dici, Harry!» esclamò il giovane, accendendo la sigaretta alla fiamma che usciva dalla bocca del<br />
drago d'argento che il cameriere aveva posato sulla tavola. «Andiamo a teatro. Quando Sibyl entrerà in scena avrai un<br />
nuovo ideale di vita. Rappresenterà per te qualcosa che non hai mai conosciuto.»<br />
«Io ho conosciuto tutto,» disse Lord Henry, con un'espressione stanca negli occhi, «ma sono sempre pronto a<br />
provare nuove emozioni. Temo, tuttavia, che almeno per me non ce ne siano più. Però questa tua meravigliosa ragazza<br />
potrebbe ancora farmi provare un brivido. Mi piace moltissimo il teatro: è tanto più reale della vita. Andiamo. Dorian,<br />
tu verrai con me. Mi dispiace moltissimo, Basil, ma la carrozza ha solo due posti. Dovrai seguirci in vettura.»<br />
Si alzarono, indossarono i soprabiti e bevvero il caffè in piedi. Il pittore era silenzioso e preoccupato.<br />
Un'atmosfera di tristezza lo avvolgeva. Non poteva sopportare l'idea di questo matrimonio, tuttavia gli sembrava la cosa<br />
migliore tra le tante che avrebbero potuto accadere. Pochi minuti dopo scesero tutti. Salì in vettura da solo, come era<br />
stato deciso, e osservò i fanali luminosi della piccola carrozza che lo precedeva. Fu preso da una strana sensazione di<br />
vuoto. Sentiva che Dorian Gray non sarebbe più stato per lui quello che era stato in passato. La vita si era messa tra di<br />
loro... Gli occhi gli si oscurarono e le strade affollate e piene di luci si fecero confuse. Quando la vettura arrivò davanti<br />
al teatro, gli sembrò di essere invecchiato di anni.<br />
VII<br />
Per qualche strano motivo, quella sera il teatro era gremito e il grasso impresario ebreo che li accolse sulla<br />
porta era raggiante. Un sorriso untuoso e tremulo gli andava da un orecchio all'altro. Li scortò fino al loro palco con una<br />
sorta di pomposa umiltà, agitando le grasse mani ingioiellate e parlando a voce altissima. Dorian Gray lo detestava più<br />
che mai. Gli sembrava di essere venuto a cercare Miranda e di aver trovato Calibano. A Lord Henry, al contrario,<br />
l'ebreo piacque abbastanza, o almeno così disse. Volle stringergli la mano assicurandogli che era orgoglioso di<br />
conoscere un uomo che aveva scoperto un vero genio e che si era rovinato per un poeta. Hallward si divertiva ad<br />
osservare le facce in platea. Il caldo era opprimente e l'enorme lampadario fiammeggiava come una dalia mostruosa dai<br />
gialli petali di fuoco. I giovani in loggione si erano tolti la giacca e l'avevano appoggiata al parapetto. Si parlavano da<br />
un capo all'altro del teatro dividendo le arance con le ragazze vistosamente vestite che avevano a fianco. Alcune donne