Contro l'oblio del restauro (cop.) - Università di Palermo
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<strong>Contro</strong> l’oblio <strong>del</strong> <strong>restauro</strong> critico<br />
Rapporto sull’opera <strong>di</strong> Franco Minissi nell’ambito <strong>del</strong> <strong>restauro</strong> archeologico in Sicilia<br />
Con queste parole alcuni tra i suoi più stretti collaboratori così lo ricordano<br />
«Franco Minissi, era un uomo buono, generoso <strong>di</strong> sé e <strong>del</strong>le sue cose» (Intervista a Dante<br />
Bernini, a cura <strong>di</strong> A.Alagna, marzo 2007), «Minissi era veramente geniale nello stu<strong>di</strong>o dei<br />
dettagli, era un ottimo <strong>di</strong>segnatore, aveva una mano felicissima. Amava <strong>di</strong>segnare l’oggetto<br />
finito ma stu<strong>di</strong>ava anche il modo come realizzarlo (…) oltre ad essere un architetto<br />
era anche un’artista, spesso si cimentava nella realizzazione <strong>di</strong> sculture in rame.Aveva le<br />
sue idee e le portava avanti ma accettava volentieri i suggerimenti derivanti dalle specifiche<br />
competenze» (Intervista a Roberto Fischer, a cura <strong>di</strong> A.Alagna, marzo 2007).<br />
Le opere <strong>di</strong> Franco Minissi sono caratterizzate da un’eleganza <strong>di</strong>screta propria <strong>del</strong>la<br />
modernità <strong>di</strong> cui sono espressione, al “servizio” <strong>del</strong> monumento e per la sua trasmissione<br />
alle generazioni future: un “arte” leggera ed effimera, profondamente consapevole<br />
<strong>del</strong>la <strong>di</strong>stanza che intercorre tra il tempo in cui il <strong>restauro</strong> si produce e il<br />
momento in cui è stata creata l’opera, autografa e non, in quanto espressione culturale<br />
<strong>di</strong> una civiltà antica. Rispetto <strong>del</strong>l’antico che si compie nei suoi interventi <strong>di</strong><br />
<strong>restauro</strong> dove utilizza forme <strong>di</strong> protezione moderne, materiali leggeri, trasparenti,<br />
<strong>di</strong>stinguibili, reversibili, prodotti industriali. Una materia <strong>di</strong>screta nell’accostarsi all’antico<br />
poiché mostra in maniera autentica la propria appartenenza al momento storico<br />
in cui si produce e non compromette l’autenticità materiale e concettuale <strong>del</strong><br />
manufatto storico artistico. Minissi usa materiali, come il perspex o il vetro temperato,<br />
però allo stesso tempo estremamente bisognosi <strong>di</strong> interventi manutentivi che, se<br />
fossero avvenuti con regolarità nel tempo, avrebbero evitato il deperimento ed il<br />
venir meno <strong>del</strong>l’efficacia funzionale e formale <strong>del</strong>le sue opere.<br />
Ma si sa che la manutenzione è un atto d’amore quasi quoti<strong>di</strong>ano nei confronti <strong>di</strong><br />
qualcosa a cui si riconosce un valore materiale e/o testimoniale: oggi noi riconosciamo<br />
questo valore alla sua ”opera leggera”, quella <strong>di</strong> un uomo che ha segnato pesantemente<br />
la “cultura <strong>del</strong> <strong>restauro</strong>” in quanto ha saputo tradurre in realtà “l’etica <strong>del</strong><br />
<strong>restauro</strong>” maturata nel proprio tempo.<br />
La lezione <strong>di</strong> Franco Minissi, che appren<strong>di</strong>amo attraverso la conoscenza <strong>del</strong>le sue<br />
opere è un patrimonio da tramandare alle generazioni future, un esempio-guida <strong>di</strong><br />
rara pregnanza storica.<br />
Attraverso il progetto <strong>del</strong> nuovo che si accosta all’antico per consentirne la reintegrazione<br />
<strong>del</strong>l’immagine e la fruizione, egli ha realizzato i principi <strong>del</strong> cosiddetto<br />
“<strong>restauro</strong> critico” dentro e fuori l’istituto <strong>del</strong> “museo”: il museo inteso come fonte<br />
<strong>di</strong> cultura per tutta la collettività, luogo <strong>di</strong>namico e vivo il cui ruolo fondamentale è<br />
conservare e nello stesso tempo attivare un processo <strong>di</strong> conoscenza <strong>del</strong>le testimonianze<br />
<strong>del</strong> passato che stimoli una continua crescita culturale, civile e sociale.<br />
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16. Siracusa, Museo Archeologico “Paolo Orsi”, dettaglio <strong>del</strong>l’allestimento museografico progettato da Franco<br />
Minissi (1961-1988), (foto Alagna).<br />
17. Roma, complesso monumentale <strong>di</strong> San Michele a Ripa, sala congressi nell’antico “Sten<strong>di</strong>toio” (1985), (foto da D.<br />
Bernini, Colloqui con Franco Minissi sul museo, Roma 1998).<br />
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