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Contro l'oblio del restauro (cop.) - Università di Palermo

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<strong>Contro</strong> l’oblio <strong>del</strong> <strong>restauro</strong> critico<br />

Rapporto sull’opera <strong>di</strong> Franco Minissi nell’ambito <strong>del</strong> <strong>restauro</strong> archeologico in Sicilia<br />

Proprio la Sicilia ha rappresentato il laboratorio per la sperimentazione <strong>di</strong> quelle<br />

nuove vie <strong>del</strong> <strong>restauro</strong> e proprio Minissi è stato autore <strong>di</strong> tanti progetti come quello<br />

<strong>del</strong>le mura urbiche greche <strong>di</strong> Capo Soprano realizzate in mattoni <strong>di</strong> argilla cruda,<br />

dove si adottava un rivestimento con lastre <strong>di</strong> vetro (1952); come quello <strong>del</strong>la<br />

<strong>cop</strong>ertura <strong>del</strong> teatro <strong>di</strong> Eraclea Minoa con elementi sagomati in perspex (1962);<br />

come quello <strong>del</strong>la chiesetta <strong>di</strong> epoca normanna <strong>di</strong> San Nicolò Regale a Mazara <strong>del</strong><br />

Vallo (1963) in cui si ricostruiva la <strong>cop</strong>ertura non più esistente. Questa era composta<br />

da elementi metallici e piccole lastre trasparenti <strong>di</strong> perspex che emulavano l’apparecchiatura<br />

in conci <strong>di</strong> arenaria costituenti archi, volte e cupola e consentivano<br />

alla luce <strong>del</strong> giorno <strong>di</strong> inondare l’interno (<strong>di</strong> una bellezza strepitosa).<br />

Forse pochi ricordano che le soluzioni restaurative appena citate non esistono più<br />

perché recentemente <strong>di</strong>strutte da ulteriori e <strong>di</strong>ssennati restauri. Ma è mai possibile?<br />

Si è possibile. Ancora una volta questi esempi ci mostrano monumenti in cui<br />

non si è mai attuato il minimo piano <strong>di</strong> manutenzione e dove, per inerzia, si è atteso<br />

il lento <strong>di</strong>sfacimento <strong>del</strong>la materia, sia <strong>di</strong> quella introdotta con il <strong>restauro</strong> che <strong>di</strong><br />

quella storica che si voleva proteggere. In verità resta solo un’altro esempio <strong>di</strong> sito<br />

archeologico con <strong>cop</strong>ertura trasparente progettata da Minissi, ma per motivi comprensibili,<br />

preferisco non rivelarne l’ubicazione per evitare lo zelo <strong>di</strong> qualche “benintenzionato”<br />

portatore <strong>di</strong> favolosi finanziamenti.<br />

Per tornare alla villa <strong>del</strong> Casale si può ancora notare che la soluzione <strong>del</strong>la sua protezione<br />

ha trovato sempre entusiastici consensi e che quel progetto, che superficialmente<br />

si potrebbe definire datato, è ancora considerato come uno tra i più alti<br />

esempi <strong>del</strong> <strong>restauro</strong> <strong>di</strong> tutti i tempi.<br />

In cinquanta anni la <strong>cop</strong>ertura <strong>del</strong>la villa ha svolto egregiamente la sua funzione, praticamente<br />

senza mai ricevere opere <strong>di</strong> manutenzione, sopportando pure atti vandalici,<br />

tentativi <strong>di</strong> incen<strong>di</strong>o, e ad<strong>di</strong>rittura un alluvione. L’alluvione verificatosi nel 1991 causava<br />

l’inondazione <strong>del</strong>la villa e provocava il ri<strong>cop</strong>rimento dei mosaici con una spessa coltre<br />

<strong>di</strong> fango. Questa poteva essere una buona occasione per mettere a punto un progetto<br />

serio <strong>di</strong> manutenzione e valorizzazione <strong>del</strong> complesso e <strong>di</strong> soluzione dei pericoli<br />

idro-geologici. Ma niente!!! Si sgombrano semplicemente fango e detriti senza avviare<br />

stu<strong>di</strong> sulla conservazione dei mosaici. Gli unici interventi hanno sempre peggiorato la<br />

situazione climatica con la eliminazione <strong>del</strong>le soluzioni per favorire la circolazione <strong>del</strong>l’aria<br />

previste dal progetto originario <strong>del</strong>la <strong>cop</strong>ertura.<br />

21 22<br />

21. Eraclea Minoa, una vista generale <strong>del</strong> teatro nel 1975, dove si nota la protezione con elementi sagomati <strong>di</strong> perspex<br />

realizzata nel 1962. Si può osservare un generale ingiallimento <strong>del</strong>la plastica che in origine era completamente trasparente.<br />

Questo tipo <strong>di</strong> materiale, per conservare il suo effetto <strong>di</strong> "reintegrazione <strong>del</strong>l'immagine", avrebbe richiesto una<br />

ciclica sostituzione (foto Tomaselli).<br />

22. Mazara <strong>del</strong> Vallo, San Nicolò Regale, vista <strong>del</strong>la piccola chiesa <strong>di</strong> epoca normanna in una foto <strong>del</strong> 2002 (foto Alagna).<br />

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